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mercoledì 31 luglio 2013

PER UN’AUTENTICA SVOLTA A SINISTRA NEL PD CON PIPPO CIVATI. PARALLELLISMI COL RUOLO STORICO DELLA RESISTENZA SLOVENA E DEL MARESCIALLO TITO.Für einen echten Linkskurve in PD mit Pippo Civati​​. Vergleiche mit historische Rolle des Widerstandes Slowenien und der Marschall Tito

PER UN’AUTENTICA SVOLTA A SINISTRA NEL PD CON PIPPO CIVATI. PARALLELLISMI COL RUOLO STORICO DELLA RESISTENZA SLOVENA E DEL MARESCIALLO TITO.


Sono fermamente convinto che il vero problema in Italia sia l’assenza da anni di una reale dialettica politica e anche della cosiddetta “lotta di classe”, la contrapposizione autentica degli interessi sociali,non solo per il venir meno da anni del ruolo di rappresentanza delle organizzazioni sindacali che sono divenute sempre più organizzazioni di stampo burocratico quasi parastatale,ma anche per l’assopirsi progressivo delle rivendicazioni storiche di ricambio e progresso sociale in seno alla sinistra italiana, da ultimo addomesticata addirittura ad un ruolo di cooperazione governativa con quelli che,a parole, avrebbero dovuto essere identificati come gli “avversari politici storici”, i berlusconiani e gli epigoni di alleanza nazionale,formazione politica quest’ultima sorta niente di meno che dalle ceneri del movimento sociale-destra nazionale di Almirante,oggi addirittura alleati di governo,all’insegna di un “consociativismo” anche peggiore dei “pentapartiti” e delle coalizioni balneari sorte sotto l’imperio della legge elettorale proporzionale.Grazie a figure di “perpetua moderazione”, che io definisco come “imbonitori”,da Rosi Bindi a Franceschini e financo grazie alla linea istituzionale voluta dal Colle, il paese continua a navigare a vista senza governi capaci di politiche di ampio respiro e riforme veramente incisive, nella pia illusione di poter continuare a garantire “tutti e nessuno” e di poter salvare “capra e cavoli”. Anche da questo governo Letta,al di là degli aiuti  e delle speranze che nascono da un “piano Marshall”(ideato e voluto dal  Ministro Von Der Leyen del governo Merkel) per l’occupazione giovanile, di matrice prettamente europea, non si intravede alcun progetto autentico di riforma strutturale, se non la possibile svendita ad autunno degli ultimi “gioielli di famiglia”, con la solita politica delle “privatizzazioni” che finisce alla lunga solo per impoverire il patrimonio pubblico e probabilmente per aggravare i costi tariffari a carico dei cittadini,dalla discussa privatizzazione dell’Iri targata Romano Prodi alla prossima che dovrebbe recare la firma di Saccomanni. La dialettica e il ruolo di un’opposizione autentica,recuperata molto marginalmente col Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo,molto dirigista e altrettanto poco concreto,se non velleitario nelle sue varie iniziative,come ho avuto modo di sottolineare in un altro post, rappresentano invece l’essenza stessa della Democrazia,come insegnava l’insigne costituzionalista Hans Kelsen, sui cui testi ho avuto la fortuna di formarmi fin dai tempi dell’Università (leggasi “La Democrazia” di Hans Kelsen,edizioni Il Mulino). Cosa manca dunque all’Italia, da anni, dalla fine degli ultimi contrasti sociali sulla “scala mobile” e dall’ultimo tentativo di battaglia sindacale targata Pizzinato (un nome diverso da quello di Bertinotti e che evoca il sindacato quale avrebbe potuto essere in concreto in Italia)? Manca all’appello “politico e sociale” la presenza di una sinistra autentica, compatta e organizzata sotto l’insegna di un leader carismatico (l’ultimo fu Enrico Berlinguer…) che sappia farsi portavoce delle sacche più disagiate e delle fasce di povertà in aumento nel paese, che sappia cioè incarnare una istanza autentica di riequilibrio della ricchezza, di equità e giustizia e sociale e questo ovviamente non potrà mai accadere con figure come Enrico Letta(nipotino del “salotto buono” romano) al governo o Guglielmo Epifani alla segreteria del Pd, un’altra espressione sindacale burocratica di transizione fino al nuovo congresso, né tantomeno volendo continuare a rendere il Pd una sorta di “contenitore di tutte le convergenze”, in cui si possa continuare a identificare come “sinistra”,anche la ex “sinistra democristiana” dalla corrente che faceva riferimento a De Mita e Cirino Pomicino fino oggi agli epigoni della corrente di Bindi e Franceschini,come dicevamo. Il Pd, che esce lacerato elettoralmente, a mio avviso, dall’esperienza di governo con Berlusconi e forse ancor più dalla vicenda istituzionale della rielezione al Quirinale di Giorgio Napolitano,necessita oggi,più che mai, se non vuol far la fine della Lega Nord (al 3,8% e sempre in odore di scissione-frantumazione ulteriore,che ne garantirebbe la sparizione dall’arco costituzionale parlamentare per la cosiddetta soglia di sbarramento elettorale),di un’autentica “svolta-ritorno” a tematiche e strategie autenticamente di sinistra e questo non solo  per la situazione che si palesa complessivamente nel panorama politico (il vero vuoto è a sinistra e Sel con Vendola mostra di essere in grado di colmarlo solo in parte e solo a certe latitudini territoriali a sud),cioè non solo per meri ragionamenti tattici di convenienza elettorale, ma più generalmente perché,come abbiamo già evidenziato, le fasce di disagio sociale ed emarginazione si vanno rapidamente accrescendo,di giorno in giorno, dopo la “cura economica” fallita a base di capitalismo selvaggio,privatizzazioni e false liberalizzazioni a senso unico durata più di un ventennio. Quando si chiude un’attività o una partita I.V.A.,come se ne sono chiuse parecchie durante la fase Tremonti-Monti-Letta, e si sono esauriti gli ultimi risparmi, il passo dalla classe media o agiata al proletariato e all’indigenza è abbastanza rapido,specie in assenza di adeguati “ammortizzatori sociali”, anche per la cosiddetta classe media. Dunque,diversamente da certa stampa e da certe trasmissioni televisive, che hanno cercato di “incanalare” ancora una volta in senso “moderato”,se non di “stoppare” la “svolta prossima alla segreteria del Pd”, che fino ad oggi rimane il partito alla guida di una maggioranza sempre più relativa in Italia,ritengo che alla fine,anche a pena del pericolo scissione, chi è destinato a venir fuori come nuovo Leader della sinistra, anche per le posizioni di coerenza col mandato ricevuto dai suoi elettori, che ha saputo costantemente onorare,sia proprio Pippo Civati e non Matteo Renzi. Quest’ultimo, probabilmente fingendo di non rendersi conto del pericolo che rappresenterebbe un possibile ritorno in auge o deriva populista del berlusconismo a livello elettorale, ha persino avuto il coraggio di non augurare la condanna penale al maggior responsabile della situazione politico-finanziaria e sociale del paese per il processo Mediaset in Cassazione, in cui gli elementi probatori,come ha sottolineato il Procuratore Generale Antonello Mura, sono univoci e più che solidi. Per quanto abbia aderito al gruppo mediatico a sostegno della candidatura di Civati (Roma e Lazio per Civati),ritengo di parlare ancora a titolo di “osservatore esterno”,nel senso che alle ultime elezioni nazionali e regionali non sono andato nemmeno a votare e nel senso che Civati dovrà cercare di convincermi con iniziative politiche autenticamente incisive contro “le sacche di resistenza berlusconiana” e contro le presenze “imbonitrici” insite nel suo stesso partito, da cui rischia costantemente l’espulsione come presenza ormai scomoda, per potermi riavvicinare “al teatrino della politica italiana” e alle urne elettorali,avvertendo ormai un senso di estraneazione come molti e nutrendo fiducia solo nella salda guida europea di Angela Merkel, la cui rielezione a settembre rappresenta, in realtà il mio unico obiettivo e la mia costante preoccupazione,come cittadino d’Europa! Alla Merkel unicamente va il mio consenso incondizionato,certo che le Sue capacità scientifiche e politiche senza precedenti nella storia d’Europa costituiranno l’unica ricetta per approdare ad una salda unità politica europea e al primato economico e sociale dell’Europa stessa nelle garanzie dei diritti, negli standards di vita a livello sociale e nelle capacità di produzione e commercializzazione,cioè nella realizzazione del benessere e dello Stato sociale.  Nutro nei confronti di Civati,questo giovanotto dalle buone premesse, ottime aspettative, soprattutto in termini di ripristino della dialettica parlamentare e istituzionale in Italia, sospesa e sopita ormai da anni, anche se non condivido tutto ciò che può provenire da sinistra, perché sono a favore della libera iniziativa economica(art.41 Cost.) e riconosco il ruolo fondamentale di “traino e colonna vertebrale” dell’economia di questo paese alla piccola e media impresa,come anche sono contrario ad un clima generalizzato di oppressione e “caserma fiscale”,ritenendo che la lotta ad evasione ed elusione fiscale debba essere mirata e concentrata nei confronti dei grandi capitali,delle grosse cifre, del mondo delle off-shore e soprattutto della corruzione ai livelli alti del pubblico impiego (le mazzette sono sempre in nero come sottolineavamo in altro post e i primi evasori spesso sono proprio coloro che dovrebbero lavorare per lo Stato e che si ammantano di una carica pubblica, anche se può apparire paradossale,ma chi controlla i controllori? E’ una vecchia questione irrisolta, specie in Stati ampiamente corrotti come Italia,Grecia e Spagna).Insomma il mio,come al solito, non è un consenso politico “al buio” o incondizionato, ma strumentale al ripristino di una dialettica essenziale alla democrazia anche in Italia,dopo il “ventennio berlusconiano”,in pratica, da giurista, appoggio Civati oggi, come ieri appoggiavo la Lega Nord di Bossi, perché avevo compreso benissimo che la riforma federale sarebbe stata il punto nodale su cui sarebbe “caduto l’asino” dell’alleanza elettorale Bossi-Fini-Berlusconi e che i tentativi di riforma della Lega, che mettevano in forse per la prima volta il dogma unitario, anche per via della riforma del titolo quinto della Costituzione (attuata grazie alla sinistra di D’Alema per cercare di “controllare e imbrigliare” in qualche misura, sostituendo il ruolo amministrativo dei Comuni a quello delle Regioni, la spinta centrifuga partita dal Nord e che appariva inarrestabile e frantumatrice del vecchio sistema e dei suoi equilibri storici…), sarebbero stati una sorta di “Rasoio di Occam” puntato mortalmente alla gola tanto dei rimasugli dell’arcipelago democristiano ormai disgregato, quanto della formazione politica di Gianfranco Fini e infine dello stesso Pdl (forse di tutto quanto è accaduto dopo, l’unico risultato non perfettamente prevedibile era la scomparsa progressiva o debacle della stessa Lega, che però si era condannata da sola con la sua eccessiva subalternità-sudditanza politica alle posizioni di Silvio Berlusconi e dei suoi e con i vari scandali ed episodi di corruttela e mala gestione che fecero comprendere anche agli elettori più affezionati i motivi veri per cui questo partito non seppe elevarsi dalle “sagre e tirate nei comizi di piazza” ad una visione autentica di un progetto di riforma alternativo per lo Stato!). Ebbene oggi il rasoio ha inciso come un bisturi a destra, ma c’è bisogno di altrettante “rasoiate” o incisioni chirurgiche a sinistra,se si vuol tentare di realizzare anche in questo paese un “abbozzo di Repubblica e un tentativo di Democrazia”, o qualcosa di vagamente assimilabile, e il rasoio che può incidere fin nei “recessi reconditi” della “Palude Montagnarda”, oggi in Italia potrebbe essere proprio Pippo Civati,a patto che sappia calzare il guanto di ferro,uscire dalla logica del “dialogo a tutti i costi” e aprire con decisione la frattura al momento giusto con le “sacche moderate,democristiane” o con gli indecisi e i “caca dubbi” dalle idee poco chiare.Tutto sembra pronto per la “svolta”,in attesa del prossimo congresso per la nomina del nuovo segretario del partito,anche il fatto che Civati stesso abbia saputo interloquire con le frange più preparate e politicamente motivate all’interno dello stesso “scatolone del Pd”, mi riferisco agli interessanti collegamenti con Felice Casson, che potrebbe diventare anche Lui l’autentico Leader del Pd in futuro e che sta giocando un ruolo di guida sempre più evidente in Senato,in nome anche della Sua giusta fama di Pater Patriae, per aver avuto una sorta di ruolo storico di Padre Costituente della cosiddetta seconda Repubblica avviando coraggiosamente le indagini sul “caso Gladio”, che faceva dell’Italia un paese a sovranità limitata dalla fine del dopoguerra, ma penso anche agli altrettanto interessanti collegamenti-“affinità elettive” di Civati con le posizioni di Laura Puppato e Alessandra Moretti, esponenti significative del Pd Veneto,le quali stanno assumendo, via via, un ruolo carismatico e di riferimento in questa fase fortemente “magmatica” e in divenire della scena politica italiana. Ci sono solo due errori politici che può commettere Pippo Civati in questa fase: il primo quello di pensare, come nuovo Leader della sinistra italiana, di potersi contrapporre alle sagge politiche della Cancelliera Merkel in Europa, che hanno salvato fino ad oggi l’euro e l’Europa tutta dal disastro totale. Sarebbe un errore madornale e imperdonabile, al pari dei “J’accuse” immotivati e gratuiti che, in questi giorni, sta provando a lanciare Enrico Letta sulle politiche europee in relazione alla situazione greca. Del pari sarebbe un errore pensare di potersi proporre sulla scena nazionale come guida del partito di maggioranza relativa senza una visione d’insieme europea e senza le necessarie “entrature o aperture diplomatiche” in Europa, che oggi non sono certo col socialismo di Hollande,magari in prospettiva sempre di fronda europea dei paesi più disagiati “anti-Merkel”. Lo stesso Hollande ha infatti dichiarato pubblicamente di “bocciare” certe eventuali prospettive riconoscendo la attuale Germania come un modello in tutti i sensi. I miei timori sono in pratica quelli di una possibile “fuga giacobina di Civati a briglia sciolta” nel panorama europeo, poiché oggi la politica dei singoli Stati membri U.E. appare collegata e osmotica e non è più potenzialmente “isolazionistica” o improntata a figure di “solisti in casa propria”, come in passato. Per cui consiglio vivamente a Civati, prima del congresso per la segreteria, di recarsi anche lui in visita alla Cancelliera Merkel, come ha fatto astutamente Matteo Renzi, che lo ha preceduto, al fine di accreditarsi “diplomaticamente” e a livello europeo. Questa sarebbe l’unica mossa intelligente che attualmente mi aspetterei da un Leader di dimensioni europee, che non ambisca solo a far la “prima donna” in una prospettiva di “autarchia” italiana, che condannerebbe il paese all’emarginazione e ad un ruolo ancor più marginale nel contesto europeo dopo le politiche vulneranti, anche in termini di rapporti con gli altri Stati, del ventennio berlusconiano. Dall’altra parte mi aspetto proposte politiche incisive contro quell’establishment o “sistema di potere” che ha tenuto il paese bloccato per ventanni avviandolo alla recessione economica strutturale:penso in primis a leggi valide contro il conflitto di interessi, ad interventi volti al recupero di quello che negli anni lo Stato ha dato “a fondo perduto” alla Fiat,senza valide politiche di ritorno e reinvestimento,ecc. Infine penso ad un ruolo di denuncia e indagine sugli intrallazzi e le corruttele degli ultimi ventanni e ad una lotta senza quartiere, addirittura spietata nei confronti delle mafie e del riciclaggio,ma anche a politiche antiproibizionistiche sugli stupefacenti che possano costituire la base più solida per un azzeramento di traffici e guadagni delle cosce o anche a una politica doganale valida che finisca per spezzare una volta per tutte l’alleanza clandestina tra mafia cinese e camorra a fini di contrabbando e frode fiscale. Sorge dunque spontaneo un possibile parallelismo storico tra la figura di Pippo Civati, oggi, e mutatis mutandis, il ruolo che ebbero in passato il Maresciallo Tito e la resistenza slovena nella lotta al fascismo. Gli eventi storici ci insegnano che la repressione e la risposta più dura al fascismo (anche con eventi al limite della spietatezza dalla castrazione di fascisti catturati da parte dei partigiani slavi,agli attentati, alle foibe, alle fucilazioni di massa precedute dal grido: “Morte al fascismo oppressore dei popoli”) venne proprio da sinistra e particolarmente ad est, più ancora che nella zona dell’Emilia denominata “il triangolo rosso”. Senza voler giungere a certe “efferatezze”, che fanno parte del repertorio di una guerra portata all’esasperazione proprio dai metodi dell’occupazione fascista (vedasi anche la campagna di Grecia),oggi non c’è affatto bisogno di altri anni di stagnazione e incertezze, ma quantomeno di una risposta ferma,quasi una manovra strategica del fronte a sinistra,come quella che seppe dare allora la figura di Statista del Maresciallo Tito. La figura storica il cui nome era l’unico in grado di terrorizzare il fascismo e che seppe ricacciare gli scherani e gerarchi di Mussolini ben oltre il confine (questo, e non altri,fu il motivo storico del ridimensionamento del confine italiano ad est dopo la seconda guerra mondiale). Al di là della lotta, portata avanti, da sinistra, senza infingimenti e tregue, Tito rappresenta però,indubitabilmente, ancora oggi, l’unica figura di statista che seppe edificare da un crogiolo di etnie,di lingue e di religioni, la Repubblica Jugoslava, uno Stato che resse per parecchi anni dopo la sua morte e la cui disgregazione, in assenza di una figura di riferimento come la Sua, fu alla base di guerre atroci nel passato più recente e del ritorno dell’area balcanica a quel ruolo di “instabile polveriera” d’Europa che fu alla base, con l’evento dell’omicidio dell’Arciduca Francesco Ferdinando in Serajevo,il 28 giugno 1914, dello scoppio della prima guerra mondiale, la cosiddetta “grande guerra”.La sfida che si ripropone oggi a Civati, come possibile Leader della sinistra, è più o meno quella che dovette affrontare storicamente il Maresciallo Tito alla fine della seconda guerra mondiale,dopo aver sconfitto i fascisti,quella cioè di farsi costruttore e creatore di uno Stato, laddove si ergono quasi più solo macerie morali e civili più ancora che materiali, e di fare di questo possibile Stato tutto ancora da edificare, un fattore di stabilità e di possibile crescita per l’intera Europa,anziché un fattore di contrapposizione alla guida del motore tedesco dell’intera U.E. e di instabilità finanziaria per l’enorme debito pubblico accumulato,tra le altre cose. Saprà Pippo Civati dimostrarsi veramente all’altezza della sfida storica che lo attende o preferirà anche lui deviare la sostanza del discorso su questioni diversive o di contorno e si accoderà ai tanti,troppi moderati? In ogni caso lui e Felice Casson mi sembrano sempre più come l’ “ultima spiaggia” per la sopravvivenza di una presenza elettorale del Pd,prima di una scissione o frantumazione definitiva e mi sembrano le uniche vere anime autentiche  di questa sedicente sinistra italiana, anche se però,non senza troppi tentennamenti ed esitazioni letali. Forse manca loro una lucida e strategica visione d’insieme quale quella che sempre contraddistinse,fino all’ultimo, il loro antecedente slavo,partorito,diversamente da loro, direttamente dai campi di battaglia! La differenza purtroppo è proprio questa,la realtà del fronte ti insegna subito e senza troppi complimenti, come canta la Canzone di Piero di De Andrè, che non puoi fare troppi “sconti” al nemico e che le esitazioni si pagano care, perché chi non colpisce per primo e al momento giusto, cioè in un momento di debolezza per il Pdl, è destinato inevitabilmente ad essere eliminato,a sua volta, dalla scena politica,in questo caso.Omero sintetizzò questo concetto in versi: “Il Dio della guerra odia coloro che esitano!” e la “politica non è altro che la prosecuzione della guerra con altri mezzi”, come ben insegna Von Clausewitz.

Für einen echten Linkskurve in PD mit Pippo Civati​​. Vergleiche mit historische Rolle des Widerstandes Slowenien und der Marschall Tito

Ich glaube fest daran, dass das eigentliche Problem die Abwesenheit in Italien ist seit Jahren ein echter politischer Diskurs und auch die sogenannten "Klassenkampf", das Nebeneinander von authentischen sozialen Interessen, nicht nur für den Verlust von Jahren der repräsentativen Rolle der Gewerkschaften zunehmend bürokratische Form fast halbstaatlichen Organisationen, sondern auch für die dösen progressive Teile der historischen Ansprüche und sozialen Fortschritt in der italienischen Linken, schließlich sogar zu einer Rolle der staatlichen Zusammenarbeit mit denen, die gezähmt, Worten, sie sollten identifiziert werden als "historisch politischen Gegner," Berlusconi und die Anhänger der Nationalen Allianz, Ausbildungspolitik letztere Art nichts weniger als aus der Asche der sozialen Bewegung der rechten Nationalen Almirante, jetzt noch Regierung Verbündete, das Banner eines "consociativismo" noch schlimmer "pentapartiti" und Koalitionen aus Baden unter der Herrschaft des Wahlgesetzes proporzionale.Grazie Figuren der "ewigen Zurückhaltung", die ich als "Marktschreier" von Rosi Bindi Franceschini definieren und auch dank der institutionellen Linie durch den Colle gewünscht, weiterhin das Land in Sicht, ohne die Regierungen in der Lage weitreichende politische Reformen und wirklich einschneidende segeln, in der Illusion, in der Lage, auch weiterhin zu gewährleisten "jeder und niemand" und Sie sparen können "Ziege und Kohl. " Auch von dieser Regierung Letta, über Hilfe und hofft, dass aus einem "Marshall-Plan" (konzipiert und im Auftrag der Ministerin von der Leyen der Merkel-Regierung) für die Beschäftigung von Jugendlichen, Matrix homegrown entstehen, sehen wir nicht jede projekt real Strukturreform, wenn nicht die mögliche Sell-Off im Spätherbst der letzten "Family Jewels", mit der üblichen Politik der "Privatisierung", landet auf lange Sicht nur die öffentlichen Eigentums verarmen und wahrscheinlich verschlimmern die Tarif Kosten von der Öffentlichkeit getragen diskutiert, die Privatisierung von IRI Nummernschild Romano Prodi zum nächsten, dass es die Unterschrift des Saccomanni tragen. Die Dialektik und die Rolle einer echten Opposition, erholte sich sehr leicht mit dem Five Star Bewegung von Beppe Grillo, sehr wenig konkrete dirigistischen und ebenso, wenn nicht unrealistisch in ihren verschiedenen Initiativen, wie ich bereits Gelegenheit gehabt, darauf hinzuweisen, in einem anderen Beitrag, sondern bilden das Wesen der Demokratie, wie sie in der aufstrebenden Staatsrechtler Hans Kelsen, die Texte, von denen ich das Glück hatte, zu mir, da seine Universität bilden (sprich: "Demokratie" von Hans Kelsen, veröffentlicht von Il Mulino) gelehrt. Was fehlt dann nach Italien, für die Jahre, vom Ende des letzten sozialen Kontraste der "Rolltreppe" und der letzte Versuch zur Vereinigung Kampf Pizzinato Nummernschild (ein anderer Name als der Bertinotti und erinnert an die Gewerkschaft, die in der Praxis gewesen sein könnte in Italien)? Vermisst "politische und soziale" das Vorhandensein einer linken authentisch, kompakt und organisiert unter dem Banner eines charismatischen Führers (der letzte war Enrico Berlinguer ...), dass, wie die Taschen und die am stärksten benachteiligten Gruppen in Armut zu vermitteln weiß erhöhen in dem Land, er weiß, dass verkörpern eine echte Instanz Rebalancing des Reichtums, Gleichheit und Gerechtigkeit, soziale und natürlich wird dies nie mit Persönlichkeiten wie Enrico Letta (Enkel des "gute Stube" des Römischen Reiches) geschehen, der Regierung oder dem Sekretär Guglielmo Epifani die Demokratische Partei, ein anderer Ausdruck Gewerkschaft bürokratischen Übergang zu dem neuen Kongress, noch wollen, um fortzufahren, um die Demokratische Partei ein "Container aller Konvergenzen", in dem wir weiter an der Identifizierung als "links" kann auch der ehemalige "Demokrat links" von der aktuellen, die De Mita und Cirino Pomicino up bezeichnet heute um Anhänger des aktuellen Bindi und Franceschini, wie gesagt. Die Demokratische Partei, die herausgerissen kommt electorally, meiner Meinung nach, muss die Erfahrung der Regierung mit Berlusconi und vielleicht noch mehr von einander institutionellen Wiederwahl von Giorgio Napolitano am Quirinal, jetzt, mehr als je zuvor, wenn es das Ende der Northern League machen (3,8% und immer Geruch von Split-Brech weiter, die ihr Verschwinden vom Lichtbogen auf die sogenannten konstitutionellen Parlamentswahl Sperrklausel sicherstellen würde), ein authentisches "turn-back" über Themen und Strategien authentisch links, und dies nicht nur für die Situation, die sich manifestiert in der gesamten politischen Landschaft (die wahre Vakuum links und Sel mit Vendola zeigt in der Lage sein, um es nur teilweise und nur an bestimmten Breiten füllen territorialen Süden), dh nicht nur für bloße taktische Argumentation von Wahlen Komfort, sondern ganz allgemein, weil, wie wir bereits betont haben, die Banden der sozialen Benachteiligung und Ausgrenzung sind rasant, von Tag zu Tag, nachdem die "Care-Ökonomie" nicht auf der Grundlage des wilden Kapitalismus, Privatisierung und falsch One-Way-Liberalisierung dauerte mehr als zwei Jahrzehnten. Wenn Sie eine Tätigkeit oder eine Mehrwertsteuer zu schließen, als ob es mehrere geschlossen während der Tremonti-Monti-Letta, und lief auf die neuesten Einsparungen, den Schritt aus der Mittelschicht oder reichen dem Proletariat und Elend ist schnell genug , vor allem im Fehlen einer angemessenen "sozialen Abfederung", auch für die sogenannte Mittelschicht. Daher im Gegensatz zu einigen der Presse und bestimmte Fernsehprogramme, die "Kanal" versucht haben, noch einmal in einem "moderaten", wenn nicht "gestoppt", die "neben dem Sekretär der Demokratischen Partei zu verwandeln", die bis zum heutigen Tag bleibt die Partei an der Spitze von einer Mehrheit mehr und mehr relevant in Italien, glaube ich, dass am Ende, selbst auf die Gefahr der Gefährdung Teilung, die voraussichtlich zu kommen als der neue Führer der Linken, selbst für die Positionen im Einklang mit dem Mandat erhielt von seinen Bestandteilen, die ist es gelungen, konsequent zu ehren, ist nur doof und nicht Civati ​​Matteo Renzi. Die letztere, wohl nicht vorgeben, um die Gefahr, die eine mögliche Wiederbelebung oder populistische Drift Berlusconi-weiten Wahl wäre klar, er hatte sogar den Mut, nicht die strafrechtliche Verurteilung der Hauptverantwortlichen für die politische und finanzielle Situation und soziale wünschen Land für den Prozess vor dem Obersten Gerichtshof Mediaset, in dem die Beweismittel, wie von der Generalstaatsanwaltschaft Antonello Mura, sind einzigartig und mehr als Feststoffe. Wie die Medien Gruppe zur Unterstützung der Kandidatur von Civati ​​(Rom und Latium Civati) beigetreten sind, denke ich, wieder zu sprechen durch "externen Beobachter" in dem Sinne, dass die aktuellen nationalen und regionalen Wahlen noch nicht einmal gegangen, um aktive und Sinne, dass Civati ​​müssen versuchen, mich mit wirklich einschneidenden politischen Initiativen überzeugen gegen "Taschen des Widerstands Berlusconi" und gegen die Präsenzen "imbonitrici" inhärenten in seiner eigenen Partei, die ständig riskiert Ausweisung als Präsenz jetzt unangenehm in der Lage sein zu verbinden ", um die italienischen Theater der Politik "und die Wahlurne, jetzt erleben ein Gefühl der Entfremdung so viele nährende und Vertrauen nur in soliden europäischen Führer von Angela Merkel, deren Wiederwahl im September ist in der Tat mein einziges Ziel und meine ständige Sorge, wie Bürger Europas! Merkel nur verlängern meine uneingeschränkte Zustimmung, sicher, dass seine wissenschaftlichen Fähigkeiten und politischen beispiellos in der Geschichte Europas wird das einzige Rezept, um auf einem soliden einheitlichen europäischen politischen und wirtschaftlichen Vorherrschaft und sozialen Entwicklung in den gleichen Garantien ankommen Rechte, die in den Normen des Lebens in der Gesellschaft und in der Kapazität der Produktion und Vermarktung, das heißt, bei der Umsetzung von Sozial-und Wohlfahrtsstaat. Ich habe gegen Civati, dieser junge Mann von einem guten Hintergrund, große Erwartungen, vor allem in Bezug auf die Wiederherstellung der parlamentarischen und institutionellen Dialektik in Italien, und ruhenden seit Jahren, obwohl ich nichts teilen, die von links kommen kann, weil sie zugunsten der wirtschaftlichen Freiheit (Art.41 der Verfassung) und erkennen die grundlegende Rolle von "Abschleppen und Wirbelsäule" der Wirtschaft dieses Landes zu den kleinen und mittleren Unternehmen sowie im Widerspruch zu einem allgemeinen Klima der Unterdrückung und "Kaserne Steuern , "zu glauben, dass der Kampf gegen die Steuerflucht und Steuerumgehung sollte gezielt und fokussiert auf große Kapital, eine große Zahl, von der Welt der Off-Shore-und vor allem der Korruption auf den höchsten Ebenen des öffentlichen Dienstes (die Bestechungsgelder sind immer in schwarz sottolineavamo in einem anderen Beitrag und die ersten Steuerhinterzieher sind oft die Leute, die für den Staat arbeiten und sollte, dass zugrunde öffentliches Amt, obwohl es mag paradox erscheinen, aber wer bewacht die Wächter? Und "eine alte ungelöste Problem, vor allem in Staaten weithin korrupten wie Italien, Griechenland und Spanien). Also meine, wie üblich, gibt es einen politischen Konsens "in the dark" oder unbedingt, aber instrumental zur Wiederherstellung einer Dialektik wichtig für die Demokratie in Italien, nach "zwanzig Jahre Berlusconi," in Praxis als Jurist, Unterstützung Civati ​​heute, wie gestern lehnte Bossi von der Lega Nord, weil ich sehr gut, dass die Bundesregierung die Reform wäre der Brennpunkt von denen würde "ließ den Esel" Wahlbündnis Berlusconi und verstanden haben Bossi-Fini- das versucht, die Liga, die im Zweifelsfall zum ersten Mal das Dogma Einheit setzen, auch weil die Reform der Reform des Titels V der Verfassung (umgesetzt durch die links D'Alema versuchen, "Kontrolle und Geschirr" zu einem gewissen Grad und ersetzt die administrative Rolle Commons derjenigen der Regionen, die Zentrifugalkraft Spiel aus dem Norden und dass unaufhaltsam schien, Zerkleinern des alten Systems und seiner historischen balance ...), wäre eine Art "Ockhams Razor", die auf der Kehle so tödlich sein Reste des Archipels Demokrat jetzt gestört, als die politische Bildung von Gianfranco Fini und schließlich die gleiche PDL (vielleicht nach allem, was geschehen ist, ist das einzige Ergebnis nicht perfekt vorhersehbar war das allmähliche Verschwinden oder Debakel der gleichen Liga, die jedoch, wurde verurteilt, allein zu sein mit seinem übermäßigen Unterordnung-politischen Unterwerfung unter die Positionen von Silvio Berlusconi und seine und die verschiedenen Skandale und Folgen von Korruption und Misswirtschaft, die treuesten Wähler auch verstehen, die wirklichen Gründe, warum diese Partei nicht zur Größe steigen aus von den "Pull Festivals und Kundgebungen auf dem Platz", um eine authentische Vision einer alternativen Reformplan für den Staat!). Nun, heute hat der Rasierer wie ein Skalpell zur rechten aufgezeichnet, aber wir müssen so viele "Rasiermesser" oder chirurgische Einschnitte auf der linken Seite, wenn Sie sicherstellen, tastete in diesem Land als "Skizze der Republik und dem Versuch, Demokratie" wollen oder etwas ähnlich vage, und das kann Auswirkungen auf den Rasierer bis hin zu den "verborgenen Winkeln" der "Swamp Montagnards", heute in Italien nur doof sein Civati ​​könnte, vorausgesetzt, dass weiß, wie man auf dem Fehdehandschuh setzen, um über einen "Dialog bewegen alle Kosten "und öffnen Sie den Bruch mit der Entscheidung zum richtigen Zeitpunkt mit den" Taschen moderate Demokraten "oder die unentschlossen und" caca bezweifelt "die kleinen Ideen chiare.Tutto scheint bereit für den" Wendepunkt "in Vorfreude auf den nächsten Kongress die Ernennung des neuen Sekretär der Partei, auch die Tatsache, dass Civati ​​selbst in der Lage war, mit den Fransen vorbereitet und politisch motiviert innerhalb der gleichen "Feld der Demokratischen Partei" zu sprechen, bin ich zu den interessanten Verbindungen mit Felice Casson, der auch ihn werden könnte Bezugnahme der wahre Führer der Demokratischen Partei in die Zukunft und wer spielt eine führende Rolle immer deutlicher in den Senat, auch im Namen des verdienten Ruhm Pater Patriae, gehabt zu haben, eine Art historische Rolle der sogenannten Zweiten Republik Vater Konstituierende ab tapfer Untersuchungen zum "Fall Gladio", die Italien sei ein Land mit eingeschränkter Souveränität seit dem Ende des Zweiten Weltkriegs, aber ich denke auch, die ebenso interessante Links-"Wahlverwandtschaften" von Civati ​​mit den Positionen von Laura Puppato und Alessandra Moretti, Vertreter der bedeutenden PD Venetien, die immer, werden nach und nach, eine charismatische Rolle und Referenz in dieser Phase stark "Magma" und in der Herstellung des italienischen politischen Szene. Es gibt nur zwei politische Fehler, die Goofy Civati ​​in diesem Stadium kann: die erste, zu denken, als der neue Führer der italienischen Linken, in der Lage sein, um die kluge Politik von Kanzlerin Merkel in Europa, die bisher den Euro gerettet zu kontrastieren und ganz Europa aus totale Katastrophe. Es wäre ein unverzeihlicher Fehler, und, wie das "Ich klage an" grundlos und frei, dass in diesen Tagen, wird versucht, Enrico Letta über die europäische Politik in Bezug auf die Situation in Griechenland zu starten. Ebenso wäre es ein Fehler, der in der Lage, auf der nationalen Szene als Führer der Mehrheitspartei, ohne einen Überblick über europäische und ohne die notwendigen "entrature oder diplomatischen Ouvertüren" in Europa, die heute sicherlich nicht mit dem Sozialismus Hollande vorschlagen denken, vielleicht immer in der Perspektive der ärmsten Länder der Europäischen Wedel "Anti-Merkel". Das gleiche Hollande hat öffentlich erklärt, dass "Reject" keine bestimmte Perspektiven Erkennen der gegenwärtigen Deutschland als Muster in alle Richtungen erklärt. Meine Befürchtungen in der Praxis sind die eines "escape jakobinischen Civati ​​freien Lauf" auf dem europäischen Markt, da nun die Politik der einzelnen EU-Mitgliedstaaten angeschlossen ist und osmotischen und ist nicht mehr potentiell "Isolationismus" oder markiert durch Zahlen von "Solisten in ihren eigenen vier Wänden", wie in der Vergangenheit. Also habe ich sehr zu empfehlen Civati, vor dem Kongress für das Sekretariat, um sich bei einem Besuch in Bundeskanzlerin Merkel gehen, ebenso listig Matteo Renzi, die ihm vorausgegangen, um für die Akkreditierung "diplomatisch" gelten und auf europäischer Ebene. Dies wäre nur kluger Schachzug, dass ich jetzt von einem Marktführer erwarten mit einer europäischen Dimension, die nicht darauf abzielt, nur die "erste Frau" in einer Perspektive der "Autarkie" Italian, die das Land zu einer Rolle Marginalisierung verurteilen würde und sogar sein mehr marginal im Kontext der europäischen Politik nach der Verwundung, auch im Hinblick auf die Beziehungen zu anderen Staaten, die zwanzig Jahre Berlusconi. Auf der anderen Seite erwarte ich Vorschläge für politische Maßnahmen gegen quell'establishment oder "System der Macht", die das Land seit zwanzig Jahren durch den Beginn der strukturellen wirtschaftlichen Rezession gesperrt gehalten hat: Ich denke, in erster Linie, um Gesetze gegen Interessenkonflikte gelten, der Interventionen auf Erholung ausgerichtet als dass im Laufe der Jahre hat der Staat "grant" auf Fiat, ohne gute Rendite Politik und Wiederanlage usw. gegeben. Schließlich glaube ich, einer Beschwerde und Untersuchung der Rolle von Intrigen und Korruption von den letzten zwanzig Jahren und einem Kampf auf Leben und Tod, auch gegen rücksichtslose Gangs und Geldwäsche, sondern auch die Politik auf Medikamente, die die Grundlage für die stärkere Form kann antiproibizionistiche Zurücksetzen des Verkehrs-und Ergebnisentwicklung der Oberschenkel oder sogar einer gemeinsamen Zoll gültig für alle Mal zu beenden, um die Allianz zwischen illegalen chinesischen Mafia und der Camorra zum Zweck der Schmuggel und Steuerhinterziehung zu brechen. Daher entsteht spontan eine mögliche Parallelität zwischen der historischen Figur Goofy Civati ​​heute, und sinngemäß auch für die Rolle, die sie in der Vergangenheit Marschall Tito und dem slowenischen Widerstand im Kampf gegen den Faschismus hatte. Die historischen Ereignisse lehren uns, dass Repression und härtere Reaktion auf den Faschismus (auch mit Veranstaltungen am Rande der Rücksichtslosigkeit von der Kastration von Faschisten von den slawischen Partisanen, die Angriffe, die Dolinen, die Massenerschießungen durch den Schrei vorausgegangen eingefangen: "Death Faschismus Unterdrücker des Volkes ") war nur von der linken Seite und vor allem im Osten, rief sogar mehr als auf dem Gebiet der Emilia die" rotes Dreieck ". Ohne sich auf gewisse "Brutalität", die Teil des Repertoires eines Krieges durch ihre Beschäftigung faschistischen Methoden (siehe auch das griechische Kampagne), heute sind verärgert kommen gibt es keine Notwendigkeit für weitere Jahre der Stagnation und Unsicherheiten, aber zumindest mit einem festen Antwort, fast ein strategisches Manöver auf der linken Seite der Front, wie derjenige, der in der Lage, dann geben die Figur des Staatsmannes Marschall Tito war. Die historische Figur, deren Name war der einzige in der Lage terrorisieren Faschismus und die in der Lage zu verjagen die Schergen von Mussolini und dem faschistischen auch jenseits der Grenze (dieser war, und kein anderer, war der historische Grund der Neuorganisation der italienischen Grenze im Osten nach der World War II). Jenseits des Kampfes, durchgeführt auf, von links, ohne Vorwand und Waffenstillstand, ist Tito, aber zweifellos auch heute noch die einzige Figur als Staatsmann, der wie ein Schmelztiegel von Ethnien, Sprachen und Religionen, die ehemalige jugoslawische Republik aufzubauen wusste , ein Zustand, der für mehrere Jahre nach seinem Tod und deren Zerfall in Ermangelung einer Bezugsgröße als Sein regiert, war die Grundlage der grausamen Kriegen in der jüngsten Vergangenheit und die Rückkehr in die Rolle des Balkans " instabil Pulverfass "Europas, die an der Basis war, mit der Veranstaltung des Mordes an Erzherzog Franz Ferdinand in Sarajevo, den 28. Juni 1914, dem Ausbruch des Ersten Weltkrieges, der sogenannte" Große Krieg. "Die Herausforderung, die wiederholt heute Civati ​​als möglicher Führer der Linken, mehr oder weniger, dass er historisch konfrontiert Marschall Tito am Ende des Zweiten Weltkriegs, nach dem Sieg über die Faschisten, das heißt, an den Hersteller und Entwickler von einem Staat, wo fast stehen mehr nur Schutt moralische und staatsbürgerliche sogar mehr als Material, und um dies alles möglich Zustand noch gebaut werden, ein Faktor der Stabilität und Wachstumspotenzial für ganz Europa, sondern als ein Faktor in Opposition gegen die Führung des gesamten deutschen Motor EU und finanzielle Instabilität für die riesige Staatsverschuldung angesammelt, unter anderem. Goofy können Civati ​​wirklich bis zu der historischen Herausforderung, die ihn erwartet oder er wird es vorziehen, die Substanz der Rede des Ablenkungsmanöver Fragen oder Beilage abzulenken und Sie in die Warteschlange zu viele moderiert beweisen? In jedem Fall scheinen er und Felice Casson mehr und mehr wie die'' last resort "für das Überleben eines Wahl-Präsenz der Demokratischen Partei, vor der Spaltung oder Zerkleinern eine endgültige und ich scheinen die einzig wahre Seele dieser sogenannten authentischen italienischen Linken, auch Wenn jedoch nicht ohne viel Zögern und Bedenken tödlich. Vielleicht fehlt ihnen eine klare und strategischen Überblick, wie es sich immer aus, bis zum letzten, ihre Vorgeschichte slawischen Geburt, im Gegensatz zu ihnen, direkt von den Schlachtfeldern! Der Unterschied ist leider die Realität zugewandten Sie lehrt, sofort und ohne Umschweife, als er das Lied von Piero De Andrè singt, kann man nicht tun, zu viele "Rabatte" an den Feind und das Zögern Sie zahlen egal, denn wer nicht Streiks ersten zur richtigen Zeit, das heißt, in einem Moment der Schwäche für die PDL ist, wird unweigerlich dazu bestimmt, eliminiert, die wiederum werden von der politischen Bühne, in diesem caso.Omero zusammengefasst dieses Konzept in Vers: "Der Gott des Krieges hasst diejenigen, die zögern "und" Politik ist nichts anderes als die Fortsetzung des Krieges mit anderen Mitteln ", sowie lehrt Von Clausewitz.


venerdì 26 luglio 2013

UNA CORAGGIOSA ARRINGA PER L'ABOLIZIONE DEFINITIVA DELL'ARMA DEI CARABINIERI.VERSO LA POLIZIA EUROPEA! EINE MUTIGE REDE FÜR DIE AUFHEBUNG FINAL FEUERWAFFE CARABINIERI. DER WEG NACH EUROPEAN POLIZEI!

UNA CORAGGIOSA ARRINGA PER L'ABOLIZIONE DEFINITIVA DELL'ARMA DEI CARABINIERI.VERSO LA POLIZIA EUROPEA!

Premetto di non aver mai avuto una particolare simpatia per le divise in genere in questo paese, per quanto mio padre e buona parte della sua famiglia (i cugini,di cui rimane famoso Augusto Bianchini, che terminò la sua carriera come sindaco del piccolo comune di provenienza: Filacciano)  si fossero arruolati in polizia molto giovani e per quanto lo stesso mio padre avesse all'epoca più stima della disciplina e spirito di corpo dei Carabinieri, personalmente ho preso le distanze dalla "tradizione familiare" e non solo per la professione di Avvocato che mi sono ritrovato ad esercitare, non proprio per scelta. Casi come quello della Shalabayeva e la relativa mortificazione dei diritti umani,compresi quelli della piccola figlia minorenne o più ancora eventi come quelli della caserma di Bolzaneto,ecc. al G8 di Genova, mi inducono oggi a prendere sempre più le distanze anche dallo stesso operato della Polizia di Stato, che pure personalmente preferivo,almeno in termini di filosofia astratta, per la natura civile che il corpo è andato ad assumere dopo la riforma del 1981 e per la sua sindacalizzazione, che ritenevo positiva in termini di introduzione del dibattito politico e democratico in un'istituzione di polizia, ma anche per la maggior valorizzazione del personale laureato,tradizionalmente, con notevoli aperture, prima di altri, anche alle lauree provenienti da settori diversi dalla giurisprudenza (penso alla valorizzazione della psicologia,medicina,ecc., forse anche in termini di pluralismo e collaborazione del personale su più branche).In ogni caso sono sempre stato contrario, in linea di principio, alla permanenza della gerarchia militare, che di per sè riduce, per definizione, il potere di rimostranza nel rapporto tra subordinato e preposto, nelle forze di polizia di una società civile e democratica. Persino il T.U.L.P.S., R.D. n°773 del 18/6/1931, in piena epoca fascista, affida al Questore un ruolo di coordinamento e sovraordinazione sulle altre forze di polizia, comprese quelle rimaste militari, Carabinieri e G.d.F., nelle operazioni di ordine pubblico e questo corrisponde, attualmente, a fronte della smilitarizzazione della Polizia di Stato, all'attuazione del principio repubblicano: "Cedant arma togae!".Lo stesso divieto costituzionale che impediva nell'antica Roma di entrare dentro il "Pomerium", il nucleo originario delle mura cittadine, con le truppe, e che corrispondeva anche ad un sacrilegio in caso di violazione,si deve interpretare come una solida linea di demarcazione tra lo stato di guerra e di pace ed altresì come espressione del principio della sovraordinazione e del rispetto delle decisioni delle Autorità civili nei confronti di quelle militari (l'eccezione della dittatura era limitata nel tempo, trattandosi di un incarico semestrale, di regola, e giustificato solo da evenienze e situazioni di carattere straordinario come guerre particolarmente difficili o calamità particolarmente gravi da fronteggiare e, in ogni caso,nemmeno il dittatore poteva entrare dentro il perimetro della città con le sue truppe,che rimanevano, di regola, accampate all'esterno delle mura cittadine,onde evitare ogni forma di pressione,anche solo con la loro presenza armata sulle autorità civili,questo almeno durante la fase repubblicana,poichè,come è noto, durante il periodo dell'impero, la guardia pretoriana,di cui i Corrazzieri a guardia della Presidenza della Repubblica rappresentano la prosecuzione storica,nemmeno tanto simbolica, se si fa riferimento ai criteri di reclutamento e alla foggia esteriore, avrà un ruolo principale nelle congiure di palazzo e financo nella scelta o avvicendamento degli imperatori).Venendo a tempi più recenti,il 18 Ottobre del 2007, l'Italia ha sottoscritto precisi impegni col Trattato di Velsen, in sede europea.Per quanto il Trattato parli di collaborazione tra forze di polizia a statuto militare,esso prevede precisi impegni per la creazione di una Gendarmeria europea o EUROGENDFOR, integrata dagli esponenti delle forze dell'ordine di vari paesi membri.La sede centrale multinazionale viene ubicata a Vicenza e l'Italia si impegna a reperire strutture e mezzi in tempi solleciti per dare attuazione a questo "piano di sicurezza integrato". Appare chiaro che sarebbe assurdo,anche in termini di costi, continuare a mantenere tutta l'attuale varietà di forze di polizia in servizio in Italia (uno dei paesi con più impiegati in questo settore in termini di rapporto statistico-demografico e per la quantità e diversità dei corpi: polizia di Stato.G.d.F., Carabinieri, polizia penitenziaria, Corpo forestale dello Stato, polizie municipali, regionali, provinciali, polizia mortuaria, Ispettori del lavoro anche con funzioni di P.G. e l'elenco potrebbe anche continuare,tanto da fare invidia agli autentici "Stati di polizia" di stampo ottocentesco: sul punto leggasi di Amedeo Santosuosso: "I tuoi diritti,manuale di autodifesa civile", ormai un classico) e realizzare in contemporanea anche quest'altro progetto, che ormai dura dal 2007, e che comporta senz'altro costi e impegno di personale. Il primo concetto quindi che si deve realizzare è che la legge di ratifica e il trattato non prevedono espressamente l'abolizione dell'Arma dei Carabinieri, come mi rispose anche una nota della Commissione europea presso cui sollecitavo pochi mesi fa l'attuazione del trattato stesso, ma che questa soluzione si può intuire o prevedere ex implicito e derivatamente, data l'attuale situazione di contingenza e lo stato dei conti pubblici italiani ovvero per la necessità di reperire i fondi per la copertura di spesa che la legge di ratifica del trattato automaticamente comporta.Così sulla stampa cominciano a circolare le voci, e alcuni interventi normativi sembrano darne conferma, che si stia andando forse verso lo scioglimento-abolizione definitiva dell'Arma dei Carabinieri con assorbimento di una parte degli effettivi nella polizia di Stato, cioè la forza di polizia civile sul territorio,e con la sostituzione, su scala sovranazionale da parte di Eurogenfor (leggasi reperibili anche on line: http://www.operaicontro.it/?p=9755710376, con precisi riferimenti alla legge n°84 del 12/6/2010, e l'indicazione,secondo tale articolo,che: "Entro il 30 aprile quindi, nel quadro dei provvedimenti di razionalizzazione operati dal Comando Generale conseguentemente ai tagli imposti dal contenimento della spesa, saranno soppresse le aliquote Artificieri antisabotaggio dei comandi provinciali di Latina, Messina, Caltanissetta e Brindisi, nonché del Gruppo Operativo Calabria e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna.", ovvero http://www.forzearmate.org/wordpress/2013/04/28/carabinieri-anno-2014-inizia-lo-scioglimento-dellarma/, http://www.statoquotidiano.it/02/05/2013/carabinieri-inizia-lo-scioglimento-dellarma/138923/ , e infine il più famoso articolo contenente la posizione del Comandante Generale Gallitelli che, in commissione difesa, si sarebbe detto contrario al "ridimensionamento"dell'Arma: http://www.articolotre.com/2013/05/scioglimento-dellarma-si-ribella-il-generale-leonardo-gallitelli/166854 ,in merito evidenziamo, a nostro sommesso avviso,come,al di là dei commenti, l'ultima parola debba comunque spettare sempre alle autorità civili ed in particolare al Parlamento che già,con un certo ritardo, pare aver ratificato, con Legge n°84 del 2010,appunto, il Trattato di Velsen). In relazione alla realizzazione di Eurogendfor molte sono le notizie infondate e "leggende metropolitane" circolate soprattutto sul web: a partire dall'idea che questa forza di polizia, che è già operativa sul territorio nazionale, potrebbe impunemente arrecare danni,anche ai civili, senza dover risarcire alcunchè, se il danno sia avvenuto durante l'espletamento del servizio, addirittura all'idea singolare, paragonabile a quella dei "comunisti che avrebbero mangiato i bambini",secondo cui i gendarmi europei avrebbero "licenza di uccidere" (http://www.neteditor.it/content/203466/eurogendfor-la-polizia-europea-con-licenza-di-uccidere , o "poteri illimitati": http://www.agenziastampaitalia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=14229:eurogendfor-la-nuova-polizia-europea-dai-poteri-illimitati&catid=3:politica-estera&Itemid=35). Cerchiamo invece qui di sfatare certi miti che sono alimentati forse più dalla paura del cambiamento e dalla non esatta conoscenza del diritto U.E. , che da reali pericoli. Innanzitutto vi consigliamo la lettura del seguente post: http://www.sanatzione.eu/2013/03/la-bufala-sulleurogendfor-la-polizia-ue-e-le-bufale-sul-trattato-di-velsen/ , in cui Adriano Bomboi giustamente sottolinea come: "Passiamo subito al cuore degli equivoci. Uno dei primi dubbi manifestati da parecchi internauti riguarda quello secondo il quale la gendarmeria UE non sarà soggetta all’autorità del potere legislativo ma a quello esecutivo, attraverso i Ministeri competenti (CIMIN – Art. 3 Velsen). Orbene, vi risulta forse che oggi Polizia ed Esercito in Italia (come in qualsiasi altro Paese) non dipendano dai rispettivi Ministeri di Interno e Difesa?Ciò detto, passiamo al tema dell’inviolabilità delle informazioni prodotte da Eurogendfor, “ammantate da una cappa di impenetrabile segreto”… Si parla quindi dell’art. 12 del Trattato, la V° parte della Carta. Orbene, anche in questo caso si impone un esempio pratico: vi risulta di poter entrare in un qualsiasi ufficio di Polizia e Carabinieri e di poter sottrarre materiale investigativo a vostro piacimento? O secondo voi – considerato il già avvenuto impiego di Eurogendfor in Afghanistan nel quadro dell’ISAF – la gendarmeria europea avrebbe dovuto aprire le porte alle autorità Talebane avversarie per fornire loro un tour guidato a base di cioccolatini sulle loro attività? Nella realtà, tutti e 3 i commi che compongono l’art. 12 prevedono la tutela delle informazioni in base a due concetti essenziali: 1) L’accordo fra le parti, e cioè fra gli Stati impegnati nel servizio e l’eventuale Stato/i ospitante/i circa i minimi standard di protezione necessari; 2) Il rispetto della legislazione internazionale in materia ed in rapporto alla legislazione dei singoli Paesi, previo sottoscritto accordo fra le parti. Dunque i contraenti possono avere accesso agli atti.". Circa poi gli eventuali danni che possono cagionare gli esponenti di tale forza dell'ordine europea nell'esercizio delle loro mansioni, vale la pena ricordare che se c'è un principio certo e fondamentale del diritto della U.E. ribadito da tutta la giurisprudenza della Corte europea è che: "ai sensi dell'art.340,secondo comma, del Trattato di funzionamento della U.E., si stabilisce l'obbligo dell'Unione di risarcire i danni cagionati dalle sue istituzioni (oltre che dai suoi agenti nell'esercizio delle loro funzioni)." (così il Prof. Ugo Villani in "Istituzioni di diritto dell'Unione Europea",capitolo quinto,pag.112, Cacucci editore,vedasi anche pag.312 e le sentenze della Corte di giustizia europea a partire dal noto caso Francovich e Bonifaci contro l'Italia). Qualora Eurogendfor, per la sua composizione,che attualmente non include ancora tutti gli Stati-membri, fosse inquadrata come un'istituzione non della U.E., ma derivata dalla "cooperazione rafforzata" solo di alcuni Stati-membri, ancora più forte rimarrebbe il legame col diritto nazionale italiano, il rispetto della normativa,specie penale e pubblicistica, all'interno del territorio italiano e delle convenzioni internazionali, diritto comunitario incluso,nonchè da ultimo la responsabilità dello Stato italiano, esattamente come nell'attuale sistema (rimanendo fermo anche come potenziale "controlimite" al diritto europeo,il principio fondamentale dell'art.28 della nostra Costituzione che recita: "I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili,secondo le leggi penali,civili e amministrative,degli atti compiuti in violazione di diritti.In tali casi la responsabilità si estende allo Stato e agli enti pubblici.").Dunque nessuna "licenza di uccidere o far danno impunemente",in linea di principio. Semmai il diritto europeo ci garantisce,come cittadini europei,oltre che italiani, alcune ulteriori fattispecie,come quelle della Carta di Nizza e pone i diritti umani fondamentali al centro della tavola dei valori,col Trattato di Lisbona, arrivando addirittura a sancire espressamente concetti come la certezza del diritto (fin dalla sentenza 6/1964 della Corte di Giustizia,Villani,op.cit.,pag.373) o il diritto dei cittadini europei ad una buona amministrazione (art.41,par.1 e 2 della Carta),tutte cose che nel nostro ordinamento si è arrivati talora a porre addirittura in dubbio (sull'"incertezza del diritto" leggasi di Natalino Irti: "L'Età della decodificazione").Personalmente, peraltro, ho sempre ritenuto che,in qualche misura, il destino dell'Arma dei Carabinieri, fosse già implicitamente e inevitabilmente segnato, al momento in cui si scelse la via istituzionale-amministrativa di classificarla come "Quarta Forza Armata dello Stato" (con la Legge n°78 del 31/3/2000,letteralmente : " collocazione autonoma dell'Arma dei carabinieri, con rango di Forza armata, nell'ambito del Ministero della difesa,con dipendenza del Comandante generale dal Capo di stato maggiore della difesa,secondo linee coerenticon le disposizioni della legge 18 febbraio 1997, n. 25, per l'assolvimento dei seguenti compiti militari), ponendo un corpo armato militare di tal tipo, dedito peraltro a funzioni di polizia militare, fuori dall'alveo delle Forze armate e senza attuare una smilitarizzazione al pari della polizia di Stato. Si trattava, in linea concettuale, a mio avviso, di una posizione isolata,scomoda e forse,alla lunga, addirittura ingombrante che,prima o poi, in assenza di smilitarizzazione e non rientrando più tra le altre forze armate, avrebbe indotto quantomeno a interrogarsi politicamente su una soluzione finale quale quella che sembrano prospettare gli interventi richiamati sopra. Oggi dunque sembra essersi giunti, semplicemente, all'epilogo naturale,a mio avviso,di quello che potrebbe considerarsi un processo o ciclo "storico-istituzionale", scandito da alcuni passaggi concettuali di diritto pubblico e da esigenze pratiche di copertura di spesa e rispetto degli accordi e trattati internazionali.Si tenga anche presente la prevalenza delle norme di diritto U.E. sulle norme di diritto interno,talora financo di rango costituzionale e purchè non rimangano intaccati i "controlimiti" dei principi o diritti fondamentali dei cittadini, che il diritto U.E.,come si è spiegato, tende costantemente a rafforzare e a garantire meglio, più che a indebolire o sminuire (Su tal punto vedasi la sentenza n°11 del 17/12/1970 della Corte di giustizia europea,riportata a pag.377 del testo di Villani). E in questo senso si valuterà attentamente come nei rapporti con la società civile e a livello operativo, il passaggio da una dimensione puramente nazionale ad una europea delle forze di polizia e della loro composizione etnica e preparazione,ci si auspica ardentemente, non potrà che realizzare,per quanto possibile,un salto di qualità,forse,non voglio sembrare eccessivamente ottimista,ma penso al modello di efficienza e preparazione della polizia austriaca o tedesca o al "savoir faire" del policeman anglosassone. In una tale ottica giuocano appunto un ruolo non secondario alcuni testi normativi europei come la Carta di Rotterdam del 1996, per i principi di non discriminazione e integrazione o del saper collaborare e raccogliere la fiducia delle minoranze, o ancor più il Codice Europeo di etica per la polizia,avente attualmente valore di Raccomandazione (non del tutto vincolante ancora come fonte) del Consiglio d'Europa, ma che forse potrebbe diventare un giorno Regolamento o Direttiva U.E. e condurci sempre più verso un Codice unico di comportamento e procedura per tutte le polizie europee, chiamate a collaborare sempre più intensamente, tra loro, all'indomani dell'approvazione del Trattato di Lisbona e della creazione di una Procura europea e di funzioni giudiziarie comunitarie (vedi anche Eurojust). Oggi siamo appena all'alba di un cammino intrapreso insieme,ma occorre evidenziare a tutti gli europei,non solo agli italiani, come certi principi che ritroviamo nei testi di diritto U.E.,compreso il succitato Codice etico, sono ancora ben lungi dall'essere espressamente sanciti dalle normative interne di alcuni Stati-membri,Italia compresa. Mi limiterò a citare solo qualche passaggio edificante: "La polizia,come regola generale, non deve esercitare funzioni giudiziarie.Eventuali deleghe di potestà giudiziaria alla polizia vanno limitate e previste dalla legge.Deve essere sempre possibile ricorrere dinnanzi all'Autorità giudiziaria contro ogni atto,decisione o omissione della polizia che colpisca i diritti individuali.", sulla prima parte siamo agli antipodi dell'ultima proposta di riforma della procedura penale di matrice centrodestra fortunatamente non approdata a nulla. Oppure: "Devono essere istituite,nell'organizzazione della polizia, ad ogni livello, misure efficaci per prevenire e combattere la corruzione.", o ancora: "La formazione del personale di polizia, che deve basarsi sui valori fondamentali della democrazia,dello Stato di diritto e sulla protezione dei diritti umani, deve essere sviluppata in conformità agli obiettivi di polizia. La formazione generale della polizia deve essere aperta quanto più possibile alla società.",ovvero,oltre al principio di responsabilità a tutti i livelli gerarchici: "La polizia deve sempre verificare la legalità delle azioni che intende porre in essere.Il personale di polizia deve adempiere agli ordini legittimamente impartiti dai superiori, ma ha il dovere di non eseguire ordini che siano chiaramente illegali e di farne rapporto, senza timore di sanzione.", ovvero l'identificabilità del personale di polizia "fornire le prove del proprio status e della propria identità professionale"(vedi la questione del numero sul casco o ben visibile sulla divisa,come per la polizia tedesca, durante le operazioni di ordine pubblico, questione che si è riproposta anche nel dibattito parlamentare in Italia), o infine: "La polizia deve fornire alle vittime della criminalità il sostegno,le informazioni e l'assistenza di cui hanno bisogno,senza discriminazioni",penso in particolare, in caso di reati sessuali e soprattutto di vittime in giovane età,ma anche in generale, alla necessità di personale che si approcci in borghese,spesso alla preferenza di personale femminile o dello stesso sesso della vittima e infine a personale psicologicamente preparato,anche in termini di studi specifici, per poter affrontare l'indagine con la dovuta sensibilità. In sintesi il processo storico che sembra condurci ad una svolta anche in Italia, per effetto del processo progressivo di integrazione europea e relativi trattati, sembra rappresentare una possibile risposta anche a tutti quei fenomeni cui si sta assistendo da anni, dal caso dell'omicidio Sandri, al caso Cucchi o Giuliani o dalla quantità di casi affrontati dal recente best-seller di Adriano Chiarelli "Malapolizia, un'inchiesta-verità sulle morti non chiarite che svela tutti i retroscena degli abusi di potere commessi dalle Forze dell'Ordine.",edizioni Newton Compton,che impongono una riflessione critica sull'operato,in varie situazioni, delle forze dell'ordine italiane e soprattutto circa i loro rapporti con la società civile,onde evitare che possa svilupparsi nel tempo una "linea di tendenza" di contrapposizione più o meno marcata. In un tale contesto dare un primo segnale di cambiamento concreto, cominciando dal ridimensionamento e conversione degli organici di uno dei corpi storici più antichi,può costituire il segnale radicale e complessivo per un reale "cambiamento di sistema" e dei metodi di approccio,anche in termini di fonti normative,come si è visto,nel rapporto tra forze di polizia e società civile,perchè l'impressione,a giudicare dagli eventi del G8 di Genova o dal libro di Chiarelli (vi invito ad aderire numerosi all'omonimo sito Malapolizia di facebook e all'omonima associazione,che ha un ruolo,a mio avviso,determinante nella documentazione,segnalazione e contrasto a certi fenomeni) o dall'"assalto" alle questure a Roma dopo il caso Sandri, o ancora da alcuni scontri sulla TAV,ecc., è che si siano creati,specie negli ultimi anni,degli "strappi laceranti", che possono anche essere destinati a evoluzioni in peggio(vedasi anche la recente indagine giornalistica dell'espresso sul "caso Favara" generale dell'Arma reclutato come Consigliere regionale Pd nella compagine di Nicola Zingaretti: http://espresso.repubblica.it/dettaglio/invito-a-cena-con-carabiniere/2211162 , ma anche: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08/02/carabinieri-elicotteri-venduti-allargentina-da-3-anni-ma-fermi-nellhangar/671441/#.UfxjHuNSQTg.facebook e http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08/03/appalti-segretati-al-viminale-tutto-da-archiviare-ma-relazione-riservata-getta-ombre/657545/#.Uf4U9e_ug6p.facebook),forse ancor più preoccupanti in un periodo di crisi economica e istituzionale strutturale quale quello che andrà forse ad intensificarsi nel prossimo autunno, aggravato dall'incapacità della classe politica di dare risposte concrete al malessere sociale crescente. Si tratta pertanto non di abolire per il gusto di abolire,ma di cominciare a dare un segnale in termini di cambiamento e di "svolta" istituzionale in una dimensione possibilmente più europea.



EINE MUTIGE REDE FÜR DIE AUFHEBUNG FINAL FEUERWAFFE CARABINIERI. DER WEG NACH EUROPEAN POLIZEI!

Ich behaupte, dass er noch nie hatte eine besondere Vorliebe für Uniformen in der Regel in diesem Land, wie mein Vater und die meisten seiner Familie (Cousins, die berühmten Augustus Bianchini, der seine Karriere als Bürgermeister der kleinen Stadt endete bleibt Herkunft: Filacciano) Sie in Polizei eingeschrieben waren sehr jung und das gleiche wie mein Vater mehr Zeit Schätzung der Disziplin und Korpsgeist der Carabinieri hatten, habe ich persönlich distanzierten sich von der "Familientradition" und nicht nur für den Beruf des Anwalt, dass ich mich zu trainieren, nicht wirklich durch die Wahl gefunden. Fälle wie die des Shalabayeva und seine Kränkung der Menschenrechte, einschließlich der kleinen oder minderjährige Tochter noch mehr Veranstaltungen wie die der Bolzaneto Kasernen, etc.. auf dem G8-Gipfel in Genua, führe mich heute weiter und weiter weg auch vom gleichen Arbeit der Staatspolizei, der auch persönlich bevorzugt, zumindest in Bezug auf die abstrakte Philosophie, für den zivilen Charakter des Körpers verlassen, um nach der Reform der 1981 und ihre gewerkschaftliche Organisierung, als ich positiv in Bezug auf die Einführung von politischen und demokratischen Debatte in eine Institution der Polizei, sondern auch für die größere Steigerung der Absolventen, traditionell, mit erheblichen Öffnungen vor anderen zu, auch den Grad von von anderen Sektoren als dem Gesetz (ich glaube, die Verbesserung der Psychologie, Medizin, etc.., vielleicht sogar in Form von Pluralismus und die Zusammenarbeit der Mitarbeiter der meisten Branchen). Jedenfalls habe ich schon immer dagegen, im Prinzip auf die Dauerhaftigkeit der militärischen Hierarchie , was an sich reduziert, per Definition, die Macht der Beschwerde in der Beziehung zwischen untergeordneten und verantwortlich, bei der Polizei von einer demokratischen Zivilgesellschaft. Selbst die T.U.L.P.S., R.D. n ° 773 von 1931.06.18, in der Mitte der faschistischen Ära, beruht auf der Quästor eine koordinierende Rolle und Überordnung auf andere Polizeikräfte, einschließlich der verbleibenden Militär, die Carabinieri und Guardia di Finanza, in den Vorgängen der öffentlichen Ordnung und das ist, zur Zeit, gegen die Entmilitarisierung der Staatspolizei, die Umsetzung der republikanische Prinzip: "Zedenten togae Waffe." die gleichen verfassungsrechtlichen Verbot, das antike Rom verhindert werden, um in die "Pomerium", der ursprüngliche Kern der Stadtmauer geben, mit dem Truppen, die auch zu einem Sakrileg im Falle einer Verletzung entsprach, muss es als eine durchgezogene Linie zwischen dem Zustand von Krieg und Frieden interpretiert werden, und auch als Ausdruck des Grundsatzes der Über-und respektieren die Entscheidungen der zivilen Behörden gegen das Militär (außer die Diktatur in der Zeit begrenzt war, ist es ein Job Halbjahr Regel, und nur gerechtfertigt durch außergewöhnliche Ereignisse und Situationen wie Kriege oder Katastrophen besonders schwierig, mit besonders schweren umzugehen und in jedem Fall, auch nicht die Diktator konnte innerhalb des Perimeters der Stadt mit seinen Truppen, die blieben, in der Regel außerhalb der Stadtmauern lagerten, erhalten, um jede Form von Druck zu vermeiden, auch mit ihren bewaffneten Präsenz auf den zivilen Behörden, zumindest während dieser Republikaner, weil, wie bekannt, in der Zeit des Kaiserreichs, die Prätorianer,
deren Corazzieri, den Präsidenten der Republik zu schützen stellt die Fortsetzung der Geschichte, nicht so symbolisch, wenn man auf die Rekrutierung Kriterien und der Mode-Erscheinung bezieht, eine wichtige Rolle in den Palast Verschwörungen und sogar bei der Wahl oder Rotation der Kaiser haben wird). Coming to neueren Zeiten, den 18. Oktober 2007, dem ' Italien hat sich in spezifischen Verpflichtungen nach dem Vertrag von Velsen, wenn europea.Per eingetragen, weil der Vertrag spricht von Zusammenarbeit der Polizei mit militärischem Status, bietet es konkrete Verpflichtungen für die Schaffung einer europäischen Gendarmerie EUROGENDFOR oder ergänzt durch die Vertreter der Kräfte ' Reihenfolge der verschiedenen Länder membri.La multinationales Hauptquartier in Vicenza, Italien, und ist zu finden, die Strukturen und Ressourcen in Zeiten Erinnerungen an diese Umsetzung verpflichtet "integrierte Sicherheit zu planen." Es scheint klar, dass es absurd wäre, auch im Hinblick auf Kosten, weiterhin alle vorhandenen Vielzahl von Polizeikräften dienen in Italien (eines der Länder mit den meisten in diesem Sektor im Hinblick auf die statistisch-demografische beschäftigt zu halten und für die Quantität und Vielfalt von Körpern: Polizei Stato.GdF, Polizei, Gefängnis, der State Forestry Corps, Stadtpolizei, Regional-, Provinz Polizei Leichenhalle, Labour Inspectors funktioniert auch mit dem PG und der Liste könnte auch weiter, sehr zum Neid die authentischen "Polizeistaat" des neunzehnten Jahrhunderts Art: am Rande des Amedeo Santosuosso lesen: "Deine Rechte, zivile Selbstverteidigung Handbuch", heute ein Klassiker) und realisieren gleichzeitig auch dieses Projekt, das nun seit 2007 gedauert hat, und was sicherlich mit Kosten verbunden und das Engagement der Mitarbeiter. Das erste Konzept, dann müssen Sie wissen, ist, dass das Gesetz über die Ratifizierung und dem Vertrag nicht ausdrücklich für die Abschaffung der Carabinieri zu stellen, wie ich sagte auch, eine Notiz von der Europäischen Kommission die sollecitavo paar Monaten die Umsetzung des Vertrags aber diese Lösung können Sie erraten oder vorherzusagen implizite und ex derivatamente, angesichts der derzeitigen Lage der Kontingenz und der Stand der öffentlichen Finanzen Italiens oder die Notwendigkeit, die Mittel zu erhöhen, um die Ausgaben des Gesetz zur Ratifizierung des Vertrags automatisch comporta.Così die Presse begann zu zirkulieren Gerüchte, und einige Vorschriften scheinen dies zu bestätigen, dass Sie vielleicht in Richtung der Aufhebung-schließliche Abschaffung der Carabinieri mit Absorption eines Teils der Belegschaft in der staatlichen Polizei, dh die Kraft Zivilpolizisten in der Gegend, und mit dem Austausch, auf supranationaler Ebene durch Eurogenfor (lesen Sie auch online verfügbar: http://www.operaicontro.it/?p=9755710376 mit spezifischen Verweise auf das Gesetz n ° 84 von 12 / 6/2010, und eine Angabe, nach diesem Artikel, dass "Spätestens dann am 30. April im Rahmen der Rationalisierungsmaßnahmen der General Command betrieben damit die Schnitte durch Ausgabenkürzungen auferlegt, die Preise werden unterdrückt Bomb Sabotage Befehl Provinz Latina, Messina, Caltanissetta und Brindisi sowie der Operativen Gruppe Kalabrien und Sardinien Squadron Eliportato Hunters. "oder http://www.statoquotidiano.it/02/05/2013/carabinieri-inizia-lo-scioglimento-dellarma/138923/ und schließlich der berühmteste Artikel enthält die Position des Kommandierenden Generals Gallitelli, dass im Verteidigungsausschuss, würde sagte im Gegensatz zum "Downsizing" der Waffe: , Über Highlight in unserer bescheidenen Meinung nach, da, abgesehen von den Kommentaren, sollte das letzte Wort jedoch immer bis zu den zivilen Behörden, und insbesondere dem Parlament, dass bereits mit einer gewissen Verzögerung, scheint mit dem Gesetz Nr. ratifiziert haben 84 2010 in der Tat, der Vertrag von Velsen). In Bezug auf die Umsetzung von Eurogendfor es gibt viele Neuigkeiten und unbegründet "urban legends" zirkuliert vor allem auf der web: ausgehend von der Idee, dass diese Polizei, die bereits in Betrieb ist auf dem Staatsgebiet könnte ungestraft schaden, auch Zivilisten, ohne alles mit, um eine Entschädigung zu zahlen, wenn der Schaden fand während der Erbringung der Leistung, auch singuläre Idee, vergleichbar mit der "Kommunisten essen würde Kinder", nach denen die Polizei Europäer würden "Lizenz zum Töten" (http:/ / www.neteditor.it/content/203466/eurogendfor-la-polizia-europea-con-licenza-di-uccidere oder "unbegrenzte Macht": . Was wir hier versuchen, einige Mythen, die vielleicht durch die Angst vor Veränderung und nicht der genauen Kenntnis des EU-Rechts, die realen Gefahren hat angeheizt zerstreuen Zunächst empfehlen wir das Lesen der folgenden Beiträge: , In denen Adriano Bomboi zu Recht darauf hin: "Lasst uns direkt ins Herz der Missverständnisse Einer der ersten Zweifel von mehreren Internet geäußert Zu dem Argument, dass die Gendarmerie EU unterliegen nicht der Autorität des Ge


setzgebers, sondern der Exekutive, durch die Ministerien. zuständige (Cimin - Artikel 3 von Velsen).? Allerdings gibt es vielleicht heute bekannt, dass Polizei und Militär in Italien (wie in jedem anderen Land) nicht abhängig von den jeweiligen Ministerien für Inneres und Verteidigung Having said that, lasst uns mit dem Thema der Unverletzlichkeit der Informationen zu bewegen produziert von Eurogendfor ", getarnt in einem Mantel aus undurchdringlichen Geheimnis" ... Dies ist die Kunst bezeichnet 12 des Vertrags, der fünfte Teil der Charta jedoch auch in diesem Fall legt ein praktisches Beispiel:.. gibt es in der Lage sein, in Kraft einem Büro der Polizei und Carabinieri und in der Lage sein Forschungsmaterial auf eigene Faust zu stehlen oder denken Sie - unter Berücksichtigung der Verwendung von Eurogendfor schon passiert in Afghanistan unter ISAF - die Europäische Gendarmerie sollte die Tür geöffnet haben Taliban Behörden konkurrieren um ? sie eine Führung von Pralinen über ihre Aktivitäten basierend In der Tat bieten alle 3 Ziffern, aus denen sich die Kunst 12 für den Schutz von Informationen nach den zwei wesentliche Konzepte:. 1) Die Vereinbarung zwischen den Parteien, nämlich zwischen den Mitgliedstaaten in den Dienst beschäftigt und jedem Staat / die Gastgeber / i über den Mindeststandard des Schutzes erforderlich ist, und 2) die internationalen Gesetze und in Übereinstimmung mit den Rechtsvorschriften des jeweiligen Landes, Gegenstand einer Vereinbarung zwischen den Parteien unterzeichnet. So Auftragnehmer können Zugang zu den Aufzeichnungen. ". Über dann Schäden, die zu den Exponenten der Strafverfolgungsbehörde in der Ausübung ihrer Aufgaben geben könnte, sei daran erinnert, dass, wenn es eine bestimmte Grundsatz des EU-Rechts und der grundlegenden bekräftigt durch all die Rechtsprechung des Europäischen Gerichtshofs ist, dass "im Sinne des Art. .340, zweiter Absatz des Vertrages Funktionsweise der EU, wird die Union zur Verpflichtung für Schäden, die durch ihre Institutionen zu kompensieren (sowie durch ihre Bediensteten in Ausübung ihres Amtes). " (Wie Prof. Ugo Villani in "Law Institutionen der Europäischen Union", das fünfte Kapitel, Seite 112, Verlag Cacucci auch pag.312 und Urteile des Europäischen Gerichtshofs aus dem bekannten Fall Francovich Bonifaci v Italien). Wenn Eurogendfor, durch seine Zusammensetzung, die derzeit noch nicht gehören alle Mitgliedsstaaten, als Institution der EU wurde gerahmt, sondern abgeleitet von der "verstärkten Zusammenarbeit" nur wenige Mitgliedstaaten, würde sogar stärkere Bindung mit dem sein italienischem Recht, Respekt vor dem Gesetz, insbesondere das Strafrecht und Journalismus, in der italienischen Hoheitsgebiet und internationale Konventionen, einschließlich des Gemeinschaftsrechts, sowie zuletzt die Verantwortung des italienischen Staates, wie im derzeitigen System (sogar im Stehen noch als potenzieller "controlimite" europäisches Recht, das Grundprinzip der Artikel 28 unserer Verfassung, die besagt: "Beamte und Angestellte des Staates und der öffentlichen Einrichtungen sind direkt verantwortlich unter der Straf-, Zivil-und Verwaltungsrecht, zur Durchführung der Verstoß begangen diritti.In diesen Fällen erstreckt sich die Haftung auf den Staat und öffentliche Einrichtungen. "). Also keine" Lizenz zum Töten oder schaden ungestraft ", im Prinzip. Wenn überhaupt, garantiert das Europäische Gesetz uns, als Bürger, als auch Italiener, einige zusätzliche Umstände, wie jene der Charta von Nizza und stellt die grundlegenden Menschenrechte in der Mitte der Tabelle mit Werten, mit dem Vertrag von Lissabon, ging sogar so weit, ausdrücklich Konzepte verankern Rechtssicherheit (seit dem Urteil 6/1964 des Gerichtshofs, Villani, op. cit., pag.373) oder das Recht der europäischen Bürger auf eine gute Verwaltung (Art.41, Abs.1 und 2 der Charta) , all das in unserem System kommen wir manchmal sogar in Zweifel gezogen (auf '"Rechtsunsicherheit" Lesen Natalino Irti: "The Age of Decodierung"). persönlich aber ich hatte immer das Gefühl, dass zu einem gewissen Grad , wurde das Schicksal der Carabinieri, bereits implizit und zwangsläufig markiert, an der Zeit, die Sie wählte den Weg der institutionellen und administrativen klassifizieren sie als "Vierte Streitkräfte des Staates" (Gesetz Nr. 78 von 31/3/2000 , wörtlich: "autonomen Ort der Carabinieri, mit dem Rang der Streitkräfte unter dem Ministry of Defense, mit der Abhängigkeit der Kommandierende General Stabschef der Verteidigung, entlang der Linien coerenticon die Bestimmungen des Gesetzes vom 18. Februar 1997 Nr. 25, für die Erfüllung der folgenden militärischen Aufgaben) und legte eine militärische bewaffnete Körper dieser Art jedoch auf Funktionen der Militärpolizei, dall'alveo aus der Streitkräfte gewidmet und umgesetzt ohne Entmilitarisierung der State Police. Es war in der konzeptionellen Linie, aus meiner Sicht, ein abgelegener, unbequem und vielleicht auf lange Sicht, auch sperrige, dass früher oder später, in der Abwesenheit der Entmilitarisierung und nicht mehr zu den anderen bewaffneten Kräfte einbezogen, geführt hätte zumindest in Frage zu stellen politisch auf eine endgültige Lösung, die ins Auge zu fassen, dass die Interventionen oben erwähnt. So scheint heute kommen einfach natürliche Nachspiel haben, meiner Meinung nach, von dem, was könnte als ein Prozess oder Zyklus "historisch-institutionellen" werden, unterbrochen von einigen scheinen konzeptionelle Passagen des öffentlichen Rechts und durch den praktischen Bedürfnissen der Deckung der Ausgaben und die Einhaltung der Abkommen und Verträge internazionali.Si auch im Hinterkopf behalten, das Primat des EU-Rechts Bestimmungen über Rechtsnormen, manchmal Financo der verfassungsmäßigen und solange sie nicht die betroffene bleiben " controlimiti "Prinzipien oder Grundrechte der Bürger, dass die EU-Gesetz, wie wir erklärt haben, neigt ständig zu stärken und besser zu gewährleisten, anstatt zu schwächen oder zu verringern (In diesem Punkt vgl. Urteil Nr. 11 vom 17/12/1970 der Europäische Gerichtshof, wieder zum pag.377 Text Villani.) Und in diesem Sinne werden wir sorgfältig prüfen, wie sich die Beziehungen mit der Zivilgesellschaft und der operativen Ebene, die den Übergang von einer rein nationalen zu einer europäischen Polizei-und ihrer ethnischen Zusammensetzung und Herstellung, ist es hoffte inständig, er kann nicht erkennen, dass, so weit wie möglich, einen qualitativen Sprung, vielleicht wollen nicht klingen zu optimistisch, aber ich denke, das Modell der Effizienz und Bereitschaft der Polizei oder den deutschen oder österreichischen " savoir faire "der angelsächsischen Polizist. Dabei spielen sie eine untergeordnete Rolle, nur wenige Teile der Gesetzgebung, wie die Europäische Charta der Rotterdam im Jahr 1996 zu den Grundsätzen der Nichtdiskriminierung und Integration oder wissen, wie die Zusammenarbeit und erhöhen das Vertrauen von Minderheiten oder sogar zuzüglich der European Code of Police Ethics, die derzeit den Wert der Empfehlung (noch nicht vollständig verbindlich als Quelle) des Europarates, aber das könnte, eines Tages EU-Richtlinie oder Verordnung und führen mehr und mehr zu einem einzigen Code Verhalten und Verfahren für alle europäischen Polizei rief, sich intensiver miteinander zu kooperieren, die nach Genehmigung des Vertrags von Lissabon und der Schaffung einer Europäischen Staatsanwaltschaft und Justiz Gemeinschaft (siehe auch Eurojust). Heute sind wir nur der Beginn eines Weges zusammen, aber es sei darauf hingewiesen, dass alle Europäer, nicht nur Italiener, wie bestimmte Grundsätze, die wir in den Texten des EU-Rechts, einschließlich des oben genannten Code of Ethics, sind sie noch lange nicht ausdrücklich von den Vorschriften sanktioniert werden Innere einiger Mitgliedstaaten, darunter Italien werde ich nur ein paar erbauliche Passage erwähnen:. "Die Polizei, in der Regel sollte nicht ausüben Funktionen giudiziarie.Eventuali Delegation der richterlichen Gewalt wird der Polizei beschränkt und vorgesehenen legge.Deve immer möglich, bevor sie auf den Justizbehörden gegen jede Handlung, Entscheidung oder Unterlassung der Polizei, die die Rechte des Einzelnen zu treffen. "Wir sind weit auseinander auf dem ersten Teil der jüngsten Vorschlag für die Reform des Strafverfahrens von Matrix-Zentrum glücklicherweise nichts gelandet. Or "Sie müssen gegründet, in der Organisation der Polizei werden, auf allen Ebenen, wirksame Maßnahmen zur Verhütung und Bekämpfung von Korruption.", oder auch: "Die Ausbildung von Polizisten, die sich auf die Grundwerte der Demokratie, der Rechtsstaatlichkeit beruhen muss und den Schutz der Menschenrechte, müssen in Übereinstimmung mit den Zielen der Polizei entwickelt werden. Der General Polizeiausbildung muss offen sein, so viel wie möglich für die Gesellschaft ", dh, neben dem Grundsatz der Rechenschaftspflicht auf allen Ebenen der Hierarchie:". Die Polizei sollte immer prüfen die Rechtmäßigkeit der Maßnahmen, die in essere.Il Police Personal umgesetzt werden soll rechtmäßig erfüllen die Aufträge von ihren Vorgesetzten erteilt, aber er hat die Pflicht, nicht für Aufträge, die eindeutig illegal sind auszuführen und sie ohne Angst vor Sanktionen zu berichten. ", dh Identifizierbarkeit von Polizisten", um Beweise für ihren Status und ihre eigene berufliche Identität "(siehe die Frage nach der Nummer auf dem Helm oder prominent auf der Uniform, wie die deutsche Polizei während der Operationen der öffentlichen Ordnung, ein Problem, das vorgeschlagen wurde, wieder in der parlamentarischen Debatte in Italien), oder schließlich:" Die Polizei muss zur Unterstützung der Opfer von Straftaten, die Informationen und Unterstützung, die sie benötigen, ohne Diskriminierung, "Ich denke, vor allem im Falle der Opfer von Sexualdelikten und vor allem in jungen Jahren, sondern auch im allgemeinen, die Notwendigkeit für die Mitarbeiter, Ansätze sind in Zivilkleidung, die oft die Vorlieben der weiblichen oder gleichen Geschlechts des Opfers und schließlich Personal psychologisch vorbereitet, auch in Bezug auf spezifische Studien, um die Untersuchung mit der gebotenen Sensibilität anzugehen. Kurz gesagt, den historischen Prozess, die dazu führen scheint an einem Wendepunkt in Italien, aufgrund der anhaltenden Prozess der europäischen Integration und der damit verbundenen Verträge, scheint eine mögliche Antwort auf all diese Phänomene, die wir seit Jahren zu sehen sind, aus dem Mordfall Sandri, der Fall Cucchi oder Giuliani oder stellen Zahl der Fälle, die von der jüngsten meistverkauften Adriano Chiarelli "Malapolizia, Wahrheit eine Untersuchung der Todesfälle unklar, die alle die Ins und Outs der Machtmissbrauch durch die Polizei verrät." von Newton Compton veröffentlicht, die uns zum Nachdenken zwingen Kritik an der Arbeit, in verschiedenen Situationen, Strafverfolgung, italienischen und vor allem über ihre Beziehungen mit der Zivilgesellschaft, zu verhindern, dass es im Laufe der Zeit entwickeln "Trendlinie" kontrastierenden mehr oder weniger ausgeprägt. Vor diesem Hintergrund geben einen ersten Zeichen für einen tatsächlichen Wandel, beginnend mit der Größenänderung und Umwandlung von organischen Körpern eines der ältesten historischen kann das Signal für eine radikale und umfassende real "Systemwechsel" und die Methoden der Ansatz sein, in Bezug auf die Quellen des Rechts , wie es in der Beziehung zwischen Polizei und Zivilgesellschaft gesehen, denn der Eindruck, die Beurteilung durch die Ereignisse des G8 in Genua oder aus dem Buch von Chiarelli (Ich lade Sie ein, um die vielen gleichnamigen Website Malapolizia facebook und alle kommen ' Vereinigung mit dem gleichen Namen, die eine Rolle, meiner Meinung nach, entscheidend in der Dokumentation, Berichterstattung und Kontrast, um bestimmte Phänomene) oder durch "" Angriff "im Polizeipräsidium in Rom nach dem Fall Sandri, oder noch zu Kontroversen über die HST, etc.. hat, ist die Sie erstellt haben, vor allem in den letzten Jahren die "tear-Zerreißen", die auch auf Veränderungen zum Schlechteren(lesen sie die Nachricht in Express-Zeitung über General Favara in Pd Conseille mit Zingaretti in Lazio Region: http://espresso.repubblica.it/dettaglio/invito-a-cena-con-carabiniere/2211162 ,aber auch:http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08/02/carabinieri-elicotteri-venduti-allargentina-da-3-anni-ma-fermi-nellhangar/671441/#.UfxjHuNSQTg.facebook oder http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08/03/appalti-segretati-al-viminale-tutto-da-archiviare-ma-relazione-riservata-getta-ombre/657545/#.Uf4U9e_ug6p.facebook), vielleicht sogar noch mehr Anlass zur Sorge in einer Zeit der wirtschaftlichen Krise und institutionelle Struktur wie die, die vielleicht im kommenden Herbst verstärkt verwendet werden, verschärft durch die Unfähigkeit der politischen Klasse, um konkrete Antworten auf die wachsende soziale Malaise zu stellen. Daher ist es nicht, um den Geschmack zu beseitigen, abschaffen, aber zu beginnen, um ein Signal in Bezug auf die Veränderung und "Wendepunkt" in eine institutionelle Dimension möglicherweise mehr geben Europäischen Union.