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venerdì 30 agosto 2013
martedì 27 agosto 2013
Appell an die türkischen und italienischen Einwanderern mit Stimmrecht IN DEUTSCHLAND FÜR COMPACT CDU ABSTIMMUNG UND ZUR UNTERSTÜTZUNG DER Wiederwahl von Angela Merkel, WENN DIE über den Schwellenwert von fünf Prozent BY der neuen Partei "ALTERNATIVE FÜR DEUTSCHLAND" GEFAHR ist ein wichtiger PARTY OF PIRATES OF THE SAME und die extreme Rechte.APPELLO AGLI IMMIGRATI ITALIANI E TURCHI CON DIRITTO DI VOTO IN GERMANIA A VOTARE COMPATTI PER LA C.D.U. ED A SOSTENERE LA RIELEZIONE DELLA CANCELLIERA ANGELA MERKEL, L’EVENTUALE SUPERAMENTO DELLA SOGLIA DEL CINQUE PER CENTO DA PARTE DEL NUOVO PARTITO “ALTERNATIVA PER LA GERMANIA” RAPPRESENTA UN PERICOLO MAGGIORE DEL PARTITO DEI PIRATI E DELLA STESSA ESTREMA DESTRA.
APPELLO AGLI IMMIGRATI ITALIANI E TURCHI CON DIRITTO DI VOTO IN GERMANIA A VOTARE COMPATTI PER LA C.D.U. ED A SOSTENERE LA RIELEZIONE DELLA CANCELLIERA ANGELA MERKEL, L’EVENTUALE SUPERAMENTO DELLA SOGLIA DEL CINQUE PER CENTO DA PARTE DEL NUOVO PARTITO “ALTERNATIVA PER LA GERMANIA” RAPPRESENTA UN PERICOLO MAGGIORE DEL PARTITO DEI PIRATI E DELLA STESSA ESTREMA DESTRA.
Col presente appello elettorale mi rivolgo a tutti gli immigrati,in particolare italiani, ma anche turchi,croati, rumeni,ecc. aventi diritto di voto in Germania, con un invito motivato a recarsi a votare in massa,compatti, per la C.D.U.-C.S.U. per le elezioni del 22 Settembre prossimo e a sostenere,in ogni modo, la rielezione della Cancelliera Angela Merkel per il suo terzo mandato al Cancellierato. Da residente in Italia ve ne spiego,in sintesi, i motivi: tutta la questione dei risultati elettorali del prossimo 22 settembre, che saranno cruciali anche per gli equilibri politici e per la leadership dell’intera Europa, ruota intorno al risultato eventuale che riuscirà a portare a casa la nuova formazione politica “Alternativa per la Germania”, che intende rimettere in discussione il processo di unità europeo persino sotto il profilo della moneta unica. Detto,in estrema sintesi, se “Alternativa per la Germania” riuscisse a superare la soglia elettorale di sbarramento del cinque per cento, questo avrebbe effetti rovinosi non solo su tutto il processo di integrazione europeo e sui sacrifici fatti fino ad oggi, ma ancor più sulle economie e le sorti dei vostri paesi di provenienza,come immigrati europei, ed in particolare quelli più in difficoltà,in questo momento, come Italia, Grecia e Spagna e quelli non ancora a pieno integrati nell’eurozona,come la Romania, che non ha ancora adottato l’euro come moneta o la Turchia, che sta facendo sforzi per integrarsi complessivamente anche nei nostri standards europei di legalità e rispetto dei diritti civili,oltre che non ancora inserita nell’area monetaria dell’euro. Una parte dell’elettorato tedesco, proprio quello che sosterrà “Alternativa per la Germania” accusa,in pratica, la Cancelliera Merkel di esser stata troppo “tenera e accondiscendente” proprio con paesi come Italia e Grecia, anche definiti “pigs” con un frasario non proprio edificante, che viene usato a livello di retorica politica contro le zone più disagiate dell’economia europea che sono quelle che hanno sofferto e stanno ancora soffrendo più pesantemente gli effetti di una crisi economica mondiale, forse anche peggiore di quella del 1929, e sulle cui cause, non certo di origine tedesca o europea, mi sono dilungato in altri post su questo blog,sempre relativi alla campagna elettorale della Cancelliera Merkel, che non esito a definire, in pratica, la campagna elettorale più importante della storia d’Europa e per cui ho cercato di riassumere il concetto del “nodo nevralgico” della politica europea e mondiale con lo slogan o motto: “Nessuna Europa senza la Cancelliera”, cioè senza il cervello che ha saputo individuare le strategie per tenere testa con successo ad una sorta di assedio economico-finanziario e valutario durato per più di due anni, ed ha avuto il carattere e la capacità di imporle,con rigore e determinazione, ben sapendo che si trattava dell’unica “cura da cavallo” possibile per fronteggiare l’aspetto degli eventuali punti deboli europei rappresentati dal cosiddetto concetto di “crisi dei debiti sovrani”, cioè del debito pubblico e questo discorso riguarda ancora in modo particolare Grecia,Italia e Spagna, per cui sono stati predisposti anche Fondi salva-Stati, proprio su iniziativa della Merkel,con soldi tedeschi soprattutto, e con un sostegno del riacquisto dei titoli di Stato divenuti inappetibili e a rischio e dei titoli obbligazionari sul mercato secondario, tramite la B.C.E., tutte cose che non sarebbero mai state veramente possibili, se la Cancelliera avesse voluto o dovuto staccare veramente la spina al “respiratore artificiale” di questi malati in “coma economico profondo”, principalmente anche per la spietata concorrenza delle economie emergenti, oltre che per motivi strutturali interni (ad esempio inefficienza della giustizia e della pubblica amministrazione e vastissima corruzione in Italia e Grecia), che hanno finito per aggravare gli effetti della crisi economica mondiale in quelle precise aree idenficabili come i “punti deboli del fronte comune europeo”. In pratica la Cancelliera Merkel, fino ad oggi,ha cercato,nei limiti del possibile, e con estrema “grazia”, cioè senza intrudersi eccessivamente nelle questioni interne di queste aree in crisi o in fase di integrazione,cioè con grande capacità diplomatica, di aiutare le aree in questione, anche non risparmiando consigli,visite,specie nei maggiori momenti di difficoltà, e non risparmiando qualche “battuta sagace”,se necessario, ma individuando sempre con estrema competenza le radici e le cause dei problemi e non rifiutando mai a nessuno la Sua piena disponibilità e la Sua estrema pazienza. Dal modo in cui lo stesso Steinbrueck polemizza sulla questione dei “costi di assestamento dell’eurozona” e su alcune problematiche relative alla riunificazione tedesca, appare chiaro che persino una guida SPD,cioè asseritamente a sinistra, avrebbe affrontato, probabilmente, la questione dei cosiddetti “pigs” con minor aplomb diplomatico, se non con maggior durezza, detto in estrema franchezza. E questo avrebbe significato, e i vostri familiari e concittadini ancora residenti in Italia o altrove ve lo possono confermare, sacrifici insostenibili e l’insostenibilità dell’intera Europa per i paesi più disagiati o ancora in corso di integrazione. L’affermazione di “Alternativa per la Germania”, sostenuta potenzialmente,almeno in parte, proprio da quel ceto borghese-moderato tradizionalmente rappresentato dal partito della Cancelliera stessa, la C.D.U.,significherebbe, in termini pratici, la necessità per Angela Merkel, nel suo terzo mandato, che è ormai dato comunque per scontato (si parla di una base di consensi comunque intorno al 42% che potrebbe addirittura aumentare e glielo auguriamo,al fine di consentire una stabilità alla maggioranza-coalizione di governo, avendo cura di precisare che comunque, anche nell’ipotesi molto remota di una flessione, stampa e sondaggi danno sempre,pressoché unanimemente, la Merkel come favorita, quasi per una sorta di insostituibilità istituzionale della Sua figura negli equilibri interni e ancor più internazionali), di dover costantemente rincorrere o recuperare eventuali “consensi interni” perduti proprio all’interno del suo elettorato tradizionale,vedendosi costretta magari a cedere alle richieste di “aut aut” per i cosiddetti paesi meno virtuosi,compreso l’aggravamento delle richieste di politiche di rigore proprio nei loro confronti per poter rimanere nell’euro o per poter comunque proseguire con successo nel processo di integrazione europea, ormai approdato ad una fase politica, oltre che economico-finanziaria. Italiani,Turchi,Greci, Rumeni,Spagnoli,ecc. ben possono immaginare cosa questo potrebbe rappresentare per i loro familiari e concittadini ancora residenti nei paesi d’origine e la “rincorsa all’elettorato scontento” durante il terzo mandato non costituirebbe un qualcosa di fronteggiabile con le sole energie,veramente inesauribili della Cancelliera, a giudicare dall’impegno quotidiano e dai “tour de force” che sta affrontando nella Sua campagna elettorale, ma sarebbe comunque una “linea politica” che verrebbe ad imporsi,come sempre in questi casi, per equilibri,contraccolpi e dinamiche interne di partito non prevedibili completamente nei loro sviluppi. In questo senso “Alternativa per la Germania” rappresenta un rischio ed un’incognita politica per gli equilibri della stessa Germania e dell’intera Europa forse anche peggiore degli stessi partiti di protesta da ritenersi “tradizionali” ormai nello scenario tedesco, come il Piratenpartei, che ormai sembrerebbe in calo per aver complessivamente deluso, e la stessa estrema destra, la NDP. E questo anche sotto il profilo del clima di instabilità economico-finanziaria e di governo che questo eventuale “terzo fronte della protesta” o degli scontenti rischia di aprire, rappresentando una “mina vagante” proprio anche per gli equilibri politici interni al cosiddetto partito di maggioranza relativa che guarda appunto,necessariamente, agli umori e alle istanze del cosiddetto elettorato borghese o moderato,consentiteci questi termini,anche se a titolo di sintesi, pur sapendo che potrebbero anche apparire espressioni e categorie di pensiero sempre più anacronistiche in uno scenario postindustriale in continua evoluzione. Né si può escludere che le tendenze “esclusivistiche” che Alternativa per la Germania finisce per riproporre nel contesto dell’area euro,compresa l’ipotesi di un ritorno al marco come moneta, per rimanere “egoisticamente ed esclusivamente” i più forti, a livello finanziario-monetario, dell’area europea, senza dover condividere “problemi e debiti di nessuno”, non vadano di pari passo o non finiscano anche per acuire il clima di intolleranza contro l’immigrazione e gli immigrati, compresi quelli provenienti dai paesi dell’Unione Europea, che già comincia a respirarsi, in parte, in Germania o anche nella civilissima Svezia, e ad opera di partiti appunto come la NDP o per la presenza di altre frange estremistiche o di scontenti,anche con le relative manifestazioni! In questi anni,infatti, l’immigrazione in Germania,grazie ai migliori standards di vita comunque garantiti dalle politiche della Merkel, pare essere costantemente aumentata e in modo particolare l’immigrazione di provenienza europea e turca, con i giovani italiani più di altri. In questo senso,quindi,riteniamo che i nostri connazionali in Germania e gli altri europei provenienti dalle aree U.E. non possano che avere più di un preciso motivo politico,sia nel caso abbiano mantenuto legami con la madrepatria, che nel caso in cui tali legami siano più o meno attenuati,a sostenere politicamente,in ogni modo, la rielezione della Cancelliera Merkel e le sorti del suo partito. Dirò addirittura di più: quegli italiani o europei che non vivano in Germania, ma nei paesi d’origine, da parte loro, se ancora in grado di battere i sentieri della Dea Ragione e dotati di spirito di autoconservazione,dovrebbero fare tutto il possibile, anche a distanza, come nel mio caso, non solo per garantire ancora all’Europa la miglior Leadership culturale,strategica e intellettuale possibile, ma anche per cercare di garantirsi in patria condizioni di sopravvivenza,attraverso la conservazione dell’euro come moneta e del coordinamento di tutti i paesi dell’area U.E. per fronteggiare insieme e non in modo isolato la concorrenza spietata delle economie emergenti e le altre contingenze internazionali negative,poiché l’unione e una buona guida fanno la forza. In tale contesto si può immaginare facilmente come anche l’italiano Mario Draghi, alla presidenza della B.C.E., qualora voglia continuare in futuro a praticare, nei limiti del possibile, la politica di sostegno ai titoli del debito pubblico e obbligazionari italiani e degli altri paesi in difficoltà, non dovrebbe far altro che sbrigarsi ad alzare i tassi di interesse,come più volte indicato dalla Cancelliera Merkel e richiesto dalla Bundesbank,consentendo,attraverso un anticipo intelligente e spontaneo di questa mossa, non solo alle aziende dei paesi virtuosi di smobilitare nuovi investimenti e di incentivarli attraverso il risparmio,compresi gli investimenti verso paesi in difficoltà dell’area U.E., poiché l’attuale politica non fa altro che favorire,alla lunga, l’erosione di tali risorse potenziali e la marcia inesorabile verso la cosiddetta “trappola della liquidità”,aumentata anche da quelle altre politiche di B.C.E. sui titoli decotti che finiscono, in pratica per costituire,di fatto, “politiche monetarie” più o meno implicite o paludate, ma poiché tale mossa, fatta nei tempi giusti, cioè entro questa settimana possibilmente, consentirebbe alla Cancelliera di giocare con successo questa carta all’interno della Sua campagna elettorale, rivendicandola come un successo personale e favorendo in Germania l’immagine della Sua Leadership come unica Leadership appunto di caratura europea! Il che, paradossalmente,sarebbe anche nell’interesse dell’Italia, anzitutto, e di altri paesi in difficoltà o in corso di integrazione con la U.E., prima ancora che della stessa Germania. Ma Mario Draghi, mi domando, sarà abbastanza perspicace da cogliere al volo cosa sta cambiando nella storia d’Europa? Infatti i poveri italiani,anche per un problema di scarsezza di informazione e "stampa di regime" mentre si "affannano ad inveire contro l'euro", che consente loro ancora per qualche settimana o mese di mettere insieme,sia pur a fatica il pranzo con la cena, e a fatica unicamente per colpa della classe politica italiana,non hanno avuto nemmeno la possibilità di intuire che con "Alternativa per la Germania" che incombe alle porte dell'elettorato benestante e moderato tedesco, il problema non è tanto se gli italiani vogliano rimanere o meno nell'euro o fare un referendum in tal senso...quanto se anche l'Italia potesse entrare o meno, dall'inizio, nell'euro, a causa dei suoi conti pubblici e soprattutto se e quanto possa ancora rimanerci. Ritengo che la pazienza e comprensione dei tedeschi nei confronti dell'inefficienza politico-amministrativa italiana sia arrivata abbastanza al limite e che il pericolo vero è quello di essere "sbattuti fuori dall'euro" e a malo modo! Questo è il vero nocciolo del problema che potrebbe saltare fuori dopo il 22 settembre, se solo "Mamma Merkel", infinitamente buona giusta e comprensiva con noi, possa accusare una flessione elettorale o comunque se solo Alternativa per la Germania riesca a superare la soglia elettorale di sbarramento del cinque per cento.....il problema è tutto qui, cari amici, eppure la stampa nemmeno ne parla....la stampa dunque "informa i fatti, non sui fatti!",come diceva Carmelo Bene...ma ormai ci siamo.....e Draghi non ha provveduto ancora ad invertire la politica sui tassi di interesse,cosa che,dopo il 22, non potrà più decidere se fare o meno per sua scelta (aiutando così la Campagna della Merkel), ma sarà costretto a fare....e i margini di manovra della stessa Merkel,in favore nostro e della Grecia,dopo il 22,rischiano di essere enormemente ridotti, grazie anche alla "lungimiranza" di Draghi,della nostra classe politica e della nostra "libertà di stampa"....Infatti,come evidenzia GIUSTAMENTE un mio amico che vive in Germania, è evidente che il vuoto politico causato dalla probabile flessione elettorale e conseguente non superamento della soglia elettorale del 5 per cento da parte della FDP, partito alleato della C.D.U.-C.S.U. e a sostegno della Merkel, possa essere colmato con l'affermazione elettorale di "Alternativa per la Germania" oppure,come voglio sperare io, ma su questo nutro purtroppo qualche dubbio, da una maggior affermazione della C.D.U. in grado di recuperare essa stessa l'elettorato transfuga del FDP.....Riuscirà la "Mamma" a salvare, anche stavolta, i suoi "tre piccoli porcellini"?
Appell an die türkischen und italienischen Einwanderern mit Stimmrecht IN DEUTSCHLAND FÜR COMPACT CDU ABSTIMMUNG UND ZUR UNTERSTÜTZUNG DER Wiederwahl von Angela Merkel, IF ANY über den Schwellenwert von fünf Prozent BY der neuen Partei "ALTERNATIVE FÜR DEUTSCHLAND" GEFAHR ist ein wichtiger PARTY OF PIRATES OF THE SAME und die extreme Rechte.
Mit dem vorliegenden Rechtsmittel Wahl Ich appelliere an alle Einwanderer, vor allem Italiener, aber auch Türken, Kroaten, Rumänen, etc.. berechtigt, in Deutschland wählen, mit einer Einladung motiviert, zu den Urnen en masse, kompakt zu gehen, für die CDU-CSU für die Wahlen vom 22. September nächsten und zu unterstützen, in jeder Hinsicht, die Wiederwahl von Bundeskanzlerin Angela Merkel für seine dritte Amtszeit in der Kanzlerschaft. Von Wohnsitz in Italien gibt zu erklären, kurz gesagt, sind die Gründe: die ganze Frage der Wahlergebnisse vom 22. September, die auch für das politische Gleichgewicht und für die Führung der Europa entscheidend wird, dreht sich um die letztendliche Ergebnis, dass er will nach Hause bringen die neue politische Formation "Alternative für Deutschland", in Frage zu stellen, den Prozess der europäischen Einigung auch in Bezug auf die einheitliche Währung sucht. Das heißt, in einer Nussschale, wenn "Alternative für Deutschland" die Hürde von fünf Prozent überwinden könnte, würde dies verheerende Auswirkungen nicht nur auf den gesamten Prozess der europäischen Integration und die Opfer, die bis zu diesem Zeitpunkt, aber noch mehr auf die Wirtschaft und das Schicksal von Ihrem Herkunftsland, da die europäischen Einwanderer, vor allem diejenigen, die meisten in der Notwendigkeit, in dieser Zeit, wie Italien, Griechenland und Spanien und der noch nicht vollständig in der Eurozone integriert, wie Rumänien, die nicht hat noch nicht den Euro als Währung oder der Türkei, die auch machen wird Bemühungen, in unserer gesamten europäischen Standards der Rechtmäßigkeit und der Achtung der Bürgerrechte Integration angenommen, sowie noch nicht in der Euro-Zone enthalten. Deutsch Teil der Wählerschaft, wird genau das, was unterstützt "Alternative für Deutschland" Vorwurf, in der Praxis von Bundeskanzlerin Merkel mit allzu "zart und herablassend" nur mit Ländern wie Italien und Griechenland, die auch als "Schweine" mit einer Phrase Buch bekannt nicht gerade erhebend, die auf der Ebene der politischen Rhetorik gegen die am stärksten benachteiligten Gebiete der europäischen Wirtschaft verwendet wird, sind diejenigen, die gelitten haben und leiden noch immer am stärksten von den Auswirkungen einer globalen Wirtschaftskrise, vielleicht sogar noch schlimmer als die von 1929, und über die Ursachen, und schon gar nicht von deutschen oder europäischen, habe ich in anderen Beiträgen in diesem Blog wohnte, immer auf den Wahlkampf von Kanzlerin Merkel, die nicht zögern, rufen verwandt, in der Praxis ist die wichtigste Wahl in der Geschichte Europas und so habe ich versucht, das Konzept der "Nervenzentrum" der Europa-und Weltpolitik mit dem Slogan oder Motto zusammenfassen: "Kein Europa ohne die Kanzlerin," dass ohne Gehirn, die in der Lage war, Strategien zu identifizieren, um mit Erfolg ein Art Belagerung dauerte wirtschaftliche, finanzielle und Währung für mehr als zwei Jahre, und hatte den Charakter und die Fähigkeit, zu verhängen, mit Strenge und Entschlossenheit, wohl wissend, dass es die "Pferdepflege", um mit dem möglichen Aussehen umzugehen war etwaige Schwachstellen von Europa, die von der sogenannten Konzept der "Staatsschuldenkrise", dh die öffentliche Verschuldung (und diese Rede noch betrifft insbesondere Griechenland, Italien und Spanien, für die sie auch bereit waren Mittel Rettungspaket, nur auf Initiative vertreten Merkel, vor allem mit deutschem Geld, und mit Unterstützung aus dem Rückkauf von Staatsanleihen und ungenießbar werden und das Risiko der Anleihen auf dem Sekundärmarkt über die EZB, die alle nie wäre wirklich möglich, wenn der Kanzler wollte oder musste wirklich den Stecker auf "Life Support" dieser Patienten in "tief greifende wirtschaftliche Koma", vor allem für den ruinösen Wettbewerb aus den Schwellenländern, sowie interne strukturelle Gründe (zB Ineffizienz der Justiz und der öffentlichen Verwaltung und Korruption in der überwiegenden ziehen Italien und Griechenland), die gedient haben, weiter verschärfen die Auswirkungen der globalen Wirtschaftskrise in diesen Bereichen idenficabili präzise wie die "Schwachstellen des europäischen gemeinsamen Front." In der Praxis, Bundeskanzlerin Merkel, auf dem neuesten Stand, hat versucht, wann immer möglich, und mit extrem "Gnade", das heißt, ohne übermäßig in die inneren Angelegenheiten dieser Bereiche in der Krise oder in den Prozess der Integration, das heißt mit großen diplomatischen Fähigkeiten, um die Bereiche in Frage helfen, auch nicht Spartipps, Besuche, vor allem in den großen Momenten des eindringen Schwierigkeiten, und nicht spart etwas "clever Witz", wenn nötig, aber immer mit großem Geschick durch die Identifizierung der Wurzeln und Ursachen der Probleme und nicht die Ablehnung jeder seine volle Verfügbarkeit und Ihre extreme Geduld. übrigens das gleiche Steinbrück Polemik über die Frage der "Kosten der Beilegung der Eurozone" und auf einige Fragen im Zusammenhang mit der Wiedervereinigung von Deutschland, ist es klar, dass auch eine Anleitung SPD, die angeblich verlassen, würde er mit, wahrscheinlich behandelt haben, das Problem der sogenannten "Schweine" mit weniger Souveränität Diplomat wenn nicht mit größerer Härte, sagte ganz offen. Und das würde bedeuten, und Ihre Familienmitglieder und Mitbürger noch Wohnsitz in Italien oder anderswo kann ich dies bestätigen, opfert unhaltbar und die Unhaltbarkeit von Europa für die ärmsten Länder oder sogar im Zuge der Integration. 's Aussage "Alternative für Deutschland", unterstützt möglicherweise, zumindest teilweise, durch die sehr Mittelschicht mäßig traditionell vom Kanzler der gleichen Partei, der CDU vertreten, würde es bedeuten, in der Praxis, die Notwendigkeit für Angela Merkel, in ihrer dritten Amtszeit, die jetzt gemacht wird in jedem Fall gewährt (dies wird als eine Basis von Konsens könnte jedoch rund 42% sogar gesteigert werden es ihm und hoffe, um die Stabilität der Mehrheit-Koalition zu ermöglichen, mit Achten Sie darauf hinweisen, dass auch im Falle eines Sturzes sehr abgelegen, Presse und Umfragen immer, fast einstimmig, Merkel als Favorit, fast als eine Art unersetzlich in innere Gleichgewicht Ihrer Figur und noch mehr international), mit ständig jagen oder zieht alle "internen Konsens" verlor direkt in ihrer traditionellen Wählerschaft, vielleicht sehen sich gezwungen, auf die Forderungen der "Ultimatum" zu den sogenannten weniger tugendhaften Ländern verursacht, einschließlich der Verschärfung der Anforderungen für seine strenge Richtlinien in sie, um in der Eurozone zu bleiben oder in der Lage, noch weitere Erfolge in den Prozess der europäischen Integration, jetzt an einer politischen sowie wirtschaftlichen und finanziellen angekommen. Italiener, Türken, Griechen, Rumänen, Spanier, etc.. sich vorstellen können, was könnte dies für ihre Familien und Mitbürger leben immer noch in den Herkunftsländern und dem "run-up, um den Wählern Unzufriedenheit" in der dritten Amtszeit nicht etwas fronteggiabile sein mit Energien allein darstellen, urteilen die Kanzlerin wirklich unerschöpflich, durch das Engagement Zeitung und die "Tour de Force", die in seiner Kampagne konfrontiert ist, aber es wäre immer noch eine "Politik", die sich selbst auferlegt würde wie immer werden in diesen Fällen, Bilanzen, Rückschläge und innere Dynamik der Partei ist nicht vollständig vorhersehbar in ihren Entwicklungen . In diesem Sinne, "Alternative für Deutschland" ist eine unbekannte Risiken und Politik für das Gleichgewicht des ganzen Europa und Deutschland sich vielleicht noch schlimmer als die gleichen Protest Parteien als "traditionelle" Deutsch jetzt in das Szenario, wie die Piratenpartei werden , die jetzt scheint sich für insgesamt Stich gelassen, und gleichzeitig extremen Rechten, die NDP. Und dies auch im Hinblick auf die wirtschaftlichen und finanziellen Klima der Instabilität und dass diese Regierung keine "dritte Front des Protests" oder unglücklich wahrscheinlich ist offen, was eine "lose Kanone" nur für das politische Gleichgewicht in der sogenannten Mehrheitspartei, die genau, unbedingt sieht, auf die Stimmungen und Instanzen der sogenannten bürgerlichen oder moderate Wähler, lassen Sie uns zu diesen Bedingungen, auch wenn im Wege der Zusammenfassung wohl wissend, dass sie auch erscheinen Ausdrücke und Kategorien des Denkens zunehmend anachronistisch in einer postindustriellen Landschaft entwickelt sich ständig weiter. Auch kann es ausgeschlossen werden, dass die Trends "exklusivistische" dass Alternative für Deutschland an den Enden im Rahmen des Euro-Währungsgebiets zu beleben, einschließlich des ' Möglichkeit einer Rückkehr in die Deutsche Mark als Währung, um zu bleiben "selbstsüchtig und ausschließlich" die stärkste, in Finanz-und Währungssystem, der Europäischen Union, ohne zu teilen "Probleme und Schulden von jemand," gehen nicht Hand in Hand, oder nicht am Ende auch zu erhöhen, das Klima der Intoleranz gegenüber Einwanderung und Einwanderer, darunter auch aus Ländern der Europäischen Union, die bereits beginnt respirarsi zum Teil in Deutschland oder sogar in der zivilisierten Schweden und von den Parteien ebenso wie die NDP oder das Vorhandensein von anderen extremistischen Rändern oder unglücklich, auch mit seinen Erscheinungsformen! Während dieser Jahre, in der Tat, die Einwanderung in Deutschland, dank besserer Lebensstandard, aber durch die Politik der Merkel garantiert, scheint stetig erhöht werden und vor allem die Zuwanderung aus Europa und der Türkei, mit dem jungen italienischen mehr als andere. In diesem Sinne, dann glauben wir, dass unsere Landsleute in Deutschland und andere Europäer aus den Bereichen, dass die EU nicht mehr als eine präzise politische Vernunft und in dem Fall haben Verbindungen mit der Heimat aufrecht erhalten, dass in dem Fall, wo diese Links sind mehr oder weniger abgeschwächt, politische Unterstützung, in jeder Hinsicht, die Wiederwahl von Bundeskanzlerin Merkel und dem Schicksal seiner Partei werde noch mehr sagen:. diejenigen Italiener oder Europäer, die nicht in Deutschland leben, aber in den Herkunftsländern, für ihren Teil, wenn sie noch in der Lage, die Wege der Göttin der Vernunft zu schlagen und mit einem Geist der Selbsterhaltung, sie sollten alles tun, auch in einem Abstand, wie in der meinem Fall, nicht nur, um sicherzustellen, das beste noch nach Europa Führung kulturellen, strategischen und intellektuellen wie möglich, aber auch, um zu versuchen, um das Überleben Bedingungen zu Hause zu gewährleisten, durch die Erhaltung des Euro als Währung und Koordination aller Länder ' EU-Raum zusammen und nicht in Isolation zu bewältigen harten Wettbewerb aus den Schwellenländern und anderen internationalen Eventualitäten negativ, da der Gewerkschaft und eine gute Führungskraft. In diesem Zusammenhang kann man leicht als auch der Italiener Mario Draghi vorstellen, die Präsidentschaft der EZB, wenn sie in der Zukunft weiter zu üben, soweit möglich, die Politik der Unterstützung für die öffentliche Verschuldung und italienischer Anleihen und den anderen Ländern in Schwierigkeiten wollen, sollte es nicht tun wird beeilen, um die Zinsen zu erhöhen, wie wiederholt von Bundeskanzlerin Merkel erklärt und von der Bundesbank erforderlich, so dass durch eine intelligente und spontan vor diesem Schritt, nicht nur für die Unternehmen der tugendhaften Länder zur Demobilisierung und zu ermutigen, diese neuen Investitionen durch Einsparungen, einschließlich Investitionen in bedürftige Länder von 'EU-Raum, wie die derzeitige Politik tut nichts, aber helfen auf lange Sicht das Potenzial Erosion dieser Ressourcen und der unerbittlichen Marsch in Richtung der sogenannten "Liquiditätsfalle", auch aus den anderen Politiken der EZB auf Wertpapiere erhöht, dass Abkochungen am Ende in der Praxis zu bilden, in der Tat, "Geldpolitik" mehr oder weniger implizit oder Paludate, sondern weil ein solcher Schritt, zur richtigen Zeit, das heißt, möglicherweise noch in dieser Woche gemacht, würde es der Kanzler, um erfolgreich spielen diese Karte innerhalb der Wahlkampf und behauptete, es als einen persönlichen Erfolg in Deutschland und die Förderung der Bild seines Leadership Leadership gerade als einzige europäische Klasse! die ironischerweise wäre auch im Interesse von Italien sein, in erster Linie, und andere Länder in Schwierigkeiten oder in den Prozess der Integration in die EU, noch vor Deutschland., Mario Draghi, frage ich mich, wird scharfsinnig genug, um zu begreifen, was in der Geschichte Europas verändert? In der Tat der armen Italiener, auch für ein Problem der Mangel an Informationen und "Drucksystem", während "eilen, um gegen den Euro zu schimpfen", die ihnen erlaubt, für ein paar Wochen oder Monate zusammen zu stellen, wenn auch mit Schwierigkeiten Mittagessen mit Abendessen, und nur mit Mühe, nur weil die italienische politische Klasse, hatte noch nicht einmal eine Chance zu erraten, dass mit "Alternative für Deutschland", die am Eingang der Wählerschaft reichen und etwas Deutsch hängt, das Problem ist nicht, ob Italiener wollen oder nicht, in den Euro oder einem Referendum in diesem Sinne bleiben ... als ob Italien betreten konnte oder nicht, von Anfang an, den Euro, weil der öffentlichen Finanzen und vor allem, ob und wie viel kann noch dort bleiben . Ich glaube, dass die Geduld und das Verständnis der Deutschen gegen politische und administrative Ineffizienz Italiener hat ganz bis an die Grenze zu kommen und dass die wirkliche Gefahr besteht darin, "geworfen aus dem Euro" und der falsche Weg! Das ist der eigentliche Kern des Problems, die herausspringen könnte nach dem 22. September, wenn nur "Mom Merkel", unendlich gerecht und ein gutes Verständnis mit uns, einen Rückgang Wahl vorwerfen kann oder sonst wenn einzige Alternative für Deutschland ist in der Lage, um die Hürde der Überwindung Mutter von fünf Prozent ..... das Problem ist, alle hier, liebe Freunde, noch einmal die Presse spricht darüber .... Presse, daher "informiert die Tatsachen, nicht die Tatsachen", wie er Carmelo Bene hat gesagt ... aber wir haben jetzt .....und Draghi wieder um die Politik auf die Zinsen, die nach 22, nicht mehr entscheiden kann, nicht umzukehren, ob nicht nach Ihren Wünschen (um die Kampagne von Merkel helfen) sondern werden gezwungen, zu tun .... und der Handlungsspielraum der gleichen Merkel, zu unserem Nutzen und Griechenland, nach 22, sind wahrscheinlich stark reduziert werden, dank der "Weitsicht" von Draghi, unserer politischen Klasse und der unsere "Freiheit der Presse" ....In der Tat, wie bereits RICHTIG mein Freund, der in Deutschland lebt, ist es klar, dass das politische Vakuum, das durch den wahrscheinlichen Rückgang und anschließende Wahl verursacht nicht überwinden die Hürde von 5 Prozent von der FDP, verbündete Partei der CDU-CSU und zur Unterstützung von Merkel, kann durch den Wahlerfolg der "Alternative für Deutschland," gefüllt werden oder, wie ich mich hoffen, aber leider habe ich einige Zweifel über diese, durch eine größere Bestätigung der CDU erholen können sich die Wähler der FDP abtrünnigen ..... Will "Mom" noch einmal zu seinem "Three Little Pigs" zu retten?
giovedì 22 agosto 2013
IL MISTERO IRRISOLTO DELLA LINGUA E DELLE ORIGINI DELLA CIVILTA’ ETRUSCA: AREE STRATEGICHE PER GLI SCAVI ARCHEOLOGICI: CHIUSI,ARDEA E CERE.UNRESOLVD SPRACHE UND DAS GEHEIMNIS DER URSPRUNG Zivilisation "ETRUSCA: Strategische LINES FÜR archäologische Ausgrabung: Chiusi,Cere ed Ardea....
IL MISTERO IRRISOLTO DELLA
LINGUA E DELLE ORIGINI DELLA CIVILTA’ ETRUSCA: AREE STRATEGICHE PER GLI SCAVI
ARCHEOLOGICI: CHIUSI,ARDEA E CERE.
Oggi
intendo dedicarmi alle investigazioni su un grande “mistero storico” non ancora
risolto, la cui soluzione potrebbe essere fonte di nuovi interessi, impulsi e
anche incremento del turismo e degli studi nell’Italia centrale e non solo, mi
riferisco al mistero della lingua etrusca e a quello correlato e non meno
interessante delle vere origini del popolo etrusco. Cominciamo col ricordare
che la causa di questo mistero è generalmente individuata nella violenza con
cui i romani distrussero persino le tracce di questa civiltà,tanto che se ne
sarebbero salvate solo, in parte, le necropoli e qualche scultura. Le tracce
della scrittura sono rimaste scarse in qualche affresco o stele,ma è come se
gli Etruschi,una volta che i Romani presero il sopravvento a livello militare
su di loro,fossero stati fatti oggetto di un “vero pogrom”, come commentava
un’attrice in una celebre battuta di un film di Alberto Sordi, “Le vacanze
intelligenti”, ambientato in parte presso le necropoli etrusche,una battuta
icastica che rende bene il concetto,come anche l’idea più diffusa presso i
popoli antichi,ed in particolare nella cultura latina, di “damnatio memoriae”!
Tecnicamente si è sempre sostenuto che, fino al ritrovamento della stele di
Rosetta,risalente al 15 luglio del 1799 da parte del capitano francese Pierre
Francois Bouchard, anche i geroglifici egiziani fossero rimasti un’enigma
storico-linguistico e che solo la successiva opera di studio e comparazione
delle tre versioni del medesimo testo ritrovate nella stele (demotico, ieratico
e greco) ,portata avanti nel 1822 dallo studioso Jean Francois Champollion,
riuscì a risolvere un altro enigma, forse anche più complesso, per la diversità
degli ideogrammi in geroglifico, rispetto alle scritture alfabetiche
convenzionali, e che altrimenti sarebbe stato destinato a rimanere tale. Dunque
non è da escludere che,intensificando le attività di scavo e ricerca
archeologica, con le tecniche e conoscenze sempre più avanzate, si possa
giungere anche per gli Etruschi a nuovi ritrovamenti ed a significativi
risultati,che sarebbero indubbiamente di rilievo anche per ricostruire la
storia dei popoli italici e le loro vere origini,romani stessi compresi,viste
le loro “contaminazioni” originarie con il “cordone ombelicale” della cultura
etrusca (si pensi alla figura paradigmatica del Re-sacerdote Numa Pompilio, in
tutto assimilabile ai Lucumoni etruschi,leggasi anche Macrobio e i Saturnali,libro
primo,15,13, e alla correlazione-commistione inscindibile, a livello iniziale,
tra il mos, il fas e lo ius nella storia romana, cosicchè può darsi per certo
che, in origine, il diritto, in cui i romani brillarono più di altri popoli,
fosse intimamente correlato alla funzione sacerdotale ed alle sue stesse
ritualità, per “aes et libram”, e che i primi gelosi custodi delle formule
sapienziali a livello giuridico fossero i collegi pontificali,inizialmente
composti rigorosamente da patrizi,che se le tramandavano come corporazioni ed
in cui i plebei ebbero difficoltà ad accedere fino all’epoca del tribunato
della plebe e delle dodici Tavole,con cui si passò dalla tradizione
sapienziale,tramandata prevalentemente a livello orale e nelle cognizioni quasi
sempre delle stesse famiglie, alla rivoluzione della certezza del diritto
scritto). L’importante,in ogni caso,e come in ogni indagine, è “non mollare la
preda” e non darsi per vinti. Anche perché ritengo,detto in tutta franchezza,
che un paese come l’Italia, non possedendo ancora lo know-how e una catena di
produzione di autovetture elettriche o ad idrogeno o ibride su vasta scala o
non avendo ancora approfondito il discorso e la pianificazione in materia di
energie alternative e condensazione e conservazione dell’energia elettrica,
abbia quasi solo due future risorse per fare “cassa” rapidamente e tentare di
uscire, in qualche modo, dalla crisi strutturale che l’affligge e dall’enormità
del debito pubblico, oltre che per creare nuovi posti di lavoro e fatturato: 1)
i beni culturali e archeologici,oltre alla conservazione delle bellezze
ambientali e incrementare il turismo,le collaborazioni con altri stati U.E. e
ancor più realizzare progetti europei in materia, quindi finanziabili anche con
soldi dell’Unione e anche della banca degli investimenti della U.E. 2)
l’impiego delle cellule staminali e la relativa sperimentazione in campo
medico, a cui forse dedicheremo un capitolo in futuro, disponendo anche in
Italia di grandi eccellenze intellettuali in campo medico e potendo forse,con l’impiego
delle staminali (ma non è questa la sede per spiegare nei dettagli il meccanismo delle convenzioni con altri
paesi e il ruolo dei cosiddetti “viaggi della speranza” dall’estero verso il
nostro paese) riuscire in un obiettivo ambizioso forse senza precedenti nella
storia della pubblica amministrazione e contabilità pubblica: portare il
settore sanitario, che da sempre è la voce più rilevante delle passività nei
bilanci regionali e degli Stati, a fonte di introiti e voce in pareggio o
addirittura in attivo! Per il resto il bilancio del nostro paese, a mio avviso,
continuerà forse ancora a lungo ad essere fallimentare, specie in settori come
la giustizia e l’ordine pubblico, in cui il livello di crisi probabilmente è
strutturalmente irreversibile o irrecuperabile,non solo per fattori politici.
Ma torniamo agli Etruschi, che è meglio…. innanzitutto occorre partire da un
presupposto fondamentale: non solo le origini della storia di Roma e la cultura
etrusca, come risulta a partire da Tito Livio fino agli studi più recenti di
Andrea Carandini, che hanno come epicentro la tomba di Vulci (Re Tarquinio e il
divino bastardo, Rizzoli editore ), paiono legate inscindibilmente, ma
addirittura, dall’aruspicina alle
tradizioni istituzionali, fino ai ludi gladiatori come spettacolo pubblico e svago
(Mommsen e Paul Veyne),pare che i romani fossero debitori in tutto al modello
etrusco, perfino nelle prime sculture e forme d’arte e che, prima di imitare e
prendere a riferimento il modello greco,soprattutto a livello artistico e
culturale, come scrive Tito Livio (9,36): “i
fanciulli romani un tempo avessero istruzione etrusca, e più tardi greca.”,ed
al proposito commenta in nota il traduttore del Mommsen nell’ultima edizione italiana
(Gherardo Casini editore), a pagina 271 del primo volume della sua monumentale
Storia di Roma: “Che in quei tempi lo studio della lingua etrusca fosse per
Roma ciò che oggidì è per noi lo studio della lingua francese.”, il traduttore
è del periodo del fascismo in Italia,oggi si direbbe l’inglese o il tedesco,
cioè il paragone è legato al concetto di lingua egemone del cosiddetto modello
globale (tornano le osservazioni di Paul Veyne nel suo “Impero greco-romano, le
radici del mondo globale”, editore B.U.R.). Questa osservazione appare per noi
la chiave del “rebus storico” e la “pista investigativa” da seguire a livello
storico-archeologico, ovverosia, pur tenendo presente l’altra osservazione di
Teodoro Mommsen,secondo cui l’alfabeto etrusco e quello romano appaiono
sensibilmente diversi (pag.239,op. cit.),rimane il fatto che se una civiltà era
così legata all’altra da prenderne a prestito,almeno in origine, modelli
istituzionali e culturali e addirittura da doverne imparare la lingua a scuola,
prima del greco come seconda lingua (nelle classi colte o agiate non solo si
apprendeva il greco,ma il viaggio in Grecia era considerato come un passaggio
formativo a dir poco fondamentale,ad esempio, ai tempi di Marco Tullio
Cicerone), appare ancor più misterioso che non si sia ancora pervenuti a
ritrovamenti di “abbecedari,vocabolari” o “trattati tra etruschi e latini” o
testi bilingui antichi che avrebbero potuto prestarsi alla stessa funzione
tecnica della Stele di Rosetta per la comprensione del “mistero dei geroglifici
egizi”.Vi è dunque non solo da
approfondire le ricerche con gli scavi archeologici, anzitutto, ma vi è anche
un altro aspetto del mistero,non puramente linguistico,che forse nasconde
aspetti etnico-storicistici o addirittura risvolti legati anche alla
religione e ai costumi degli etruschi che potrebbero aver giocato un ruolo non
del tutto secondario nell’agevolare un atteggiamento di “damnatio
memoriae”,prima, e/o di aperta o “velata” censura poi, soprattutto in epoca
medievale e col cristianesimo,e in ogni caso riteniamo che, per quanto accanita
e accurata possa esser stata l’opera di soppressione dei testi e cancellazione
della memoria,qualcosa da qualche parte possa essere rimasto e passeremo poi ad
indicare quei siti che riteniamo strategici per approfondire le ricerche con
possibilità di successo. Andiamo con ordine nella nostra “indagine storica”, e
questo è l’aspetto più affascinante del “mistero”: quali potevano essere le
cause per cui i Romani,una volta assoggettate completamente le popolazioni
etrusche e i loro territori,potessero avere questo interesse a farne sparire le
tracce storiche,anche a livello culturale e linguistico? L’interesse cioè alla
“damnatio memoriae”? La domanda è lecita dal momento che non fecero questo né
con i Greci,da cui appresero e copiarono invece a piene mani, e nemmeno con gli
Egiziani (l’Egitto fu definito poi il “granaio di Roma” dagli storici). La
stessa Cartagine, per quanto distrutta nel 146 a.c.,dopo la vittoria di Zama
nella seconda guerra punica,fu lasciata comunque in vita da Publio Scipione,il
cui nipote ne effettuò la distruzione solo a più di cinquantanni di distanza e
per altri motivi politici (Roma a quell’epoca cominciava a volere l’egemonia
assoluta anche dell’Africa) e in ogni caso reperti storici dell’alfabeto
fenicio,dei trattati bilingui,ecc., proprio anche con i Romani,ecc., sono pervenuti
fino a noi e non rappresentano un mistero,come la lingua etrusca. Il motivo è
assimilabile probabilmente, in primo luogo, a quello che indusse Adolf Hitler a
far sparire letteralmente dalla cartina geografica il suo villaggio natale di
Braunau in Austria. La preoccupazione
autentica che dovette spingere i Romani a cancellare le tracce storiche della
lingua etrusca,che potevano conservare anche versioni storiche diverse dalle
loro “versioni ufficiali” o leggendarie,anche su episodi cruciali della storia romana,
doveva essere quello di cancellare le tracce delle proprie vere origini! Considerando
che le origini della loro cultura potevano essere considerate forse “barbariche”,
secondo i parametri culturali del tempo (vedasi il primo storico Erodoto e l’appellativo
di “barbari” per tutti coloro che non erano Greci o non avevano avuto origini
dalla colonizzazione greca),mentre riportarsi ad un’origine greco-asiatica
(Enea e la storia di Troia) avrebbe potuto costituire una sorta di “elevazione
culturale” o nobilitazione delle proprie origini. In parte bisogna precisare
che l’opera di soppressione delle tracce della cultura etrusca dovette
risultare facilitata anche dal fatto che gli Etruschi utilizzavano molto il
legno,come struttura, anche per i templi,diversamente dai Greci e dai Romani
stessi,specie a partire da una certa fase della loro storia,e che quindi siamo
in presenza di materiale più facilmente deperibile nel tempo o a causa di
incendi. Ma proprio questa scarsa
reperibilità di tracce,ed ancor più bilingui, deve indurci a sospettare
fortemente che,come sembrano indicare,ex implicito, alcuni passi del grande
storico Tito Livio e come, in parte, sembrerebbe evincersi dalla “Vita di Numa”
di Plutarco,ecc. (vedasi anche gli studi di Salvatore Tondo in Storia del
diritto romano: “Profilo di storia costituzionale romana”,Giuffrè editore),o
recenti lavori come quelli di Carandini,le origini dei Romani fossero,almeno in
parte,etrusche o che l’origine stessa di Roma fosse legata alla volontà e alla
tradizione della Confederazione dei “Tirreni”,come li chiamava Erodoto, che ai
primordi della storia di Roma erano la potenza egemone nell’Italia
centro-settentrionale,almeno fino al Po,arrivando fino alle isole,Sardegna
compresa e dominando sulla costa tirrenica più ancora che sull’adriatica. Tutti
sanno che Anzio,a pochi chilometri da Roma, e sulla costa tirrenica, altro non
fosse,come dice il Mommsen, in origine, che una “base portuale” etrusca o
collegata comunque con le attività di pirateria navale cui erano dediti gli
Etruschi (un covo di pirati Volsci,alleati degli etruschi fino all’ultimo nelle
guerre successive per cercare di contenere l’espansione della giovane potenza
romana!). La base della grandezza commerciale e la ricchezza di
Roma,esattamente come il commercio del pepe e delle spezie per la Serenissima
Repubblica di Venezia, è ravvisabile nelle saline e nello scalo portuale di
Ostia,tanto che pare che,nella fase più arcaica, il sale fosse utilizzato
addirittura anche come “moneta di scambio” e che la stessa via Salaria ne
prende il nome, per il transito di questa importante risorsa, preziosa anche
per conservare gli alimenti,oltre che per condirli,nell’antichità. Alcuni
studiosi hanno successivamente abbozzato l’idea che plebei e patrizi dovessero
in origine (vedi anche il divieto originario di ius connubii,divieto di
matrimoni misti) rappresentare addirittura due gruppi etnici differenziati di
cui i plebei, probabilmente autoctoni, sarebbero stati sottomessi da popolazioni
più bellicose, probabilmente provenienti dal Nord Europa (attuale Polonia o
Repubbliche baltiche o addirittura la Romania,secondo studi più recenti
dell’Università di Amburgo e di studiosi rumeni,fondati anche sulla
comparazione linguistica tra rumeno e latino e sul fatto che, anche all’epoca
delle guerre daciche, Traiano, che avrebbe proferito prima di partire per la
spedizione bellica, la frase famosa: “Torno alla terra dei padri”, non avrebbe
sottomesso una buona parte dell’interno dell’attuale Romania-Dacia, in cui
appunto si parlava l’idioma rumeno, verosimilmente dapprima della venuta dei
romani, sicchè sarebbe il latino a derivare dal rumeno e non viceversa! Interessantissimo
sull’argomento il seguente video in lingua italiana su youtube: http://www.youtube.com/watch?v=3zLTD_6DyXs
. In ogni caso si ricordi come i Longobardi descrivessero tutta la parte
centrale dell’Europa col termine generico di “Feld!”, “i campi”,le pianure, per
descrivere la vastità delle zone di stanziamento delle popolazioni nordiche,di
comune origine germanico-indoeuropea), e coincidenti appunto con la classe
sociale del patriziato (si vedano i tratti somatici chiaramente marcati in tal
senso,non solo nelle statue dell’imperatore Augusto della stirpe
Giulio-Claudia, ma anche nella dinastia dei Flavi,dove in latino flavus
significa biondo e “flava coma”, chioma bionda,si analizzi altresì la
tradizione del “ratto delle bionde Sabine” all’origine della storia di Roma e
il ruolo di Tito Tazio,che secondo alcuni storici, sarebbe stato un correggente
Sabino del primo Re romano Romolo,secondo uno schema di diarchìa in anticipo
sull’istituzione repubblicana dei due consoli,anche a Sparta vi erano due re,ma
Sparta appunto era la città della Grecia che aveva subìto la più antica
colonizzazione dorico-nordica!), la stessa classe sociale che si era riservata
i ruoli di governo e di comando,a livello militare e governativo ed ancor più
nella casta sacerdotale che, all’inizio, doveva coincidere nel ruolo a quello
della casta sacerdotale etrusca con i Lucumoni (Re-sacerdoti). Tutto questo
trova riscontro anche nelle teorie dello storico Georges Dumezil,che parla
dello sviluppo di una comune civiltà o radice indoeuropea (vedasi anche il
discorso linguistico comune nelle radici etimologiche approfondito da Bacone e
da Mommsen:ad esempio, Vater-father-pater-padre!),in cui, ad un certo
punto della storia umana, il salto di qualità sarebbe rappresentato dalla
migrazione fino in India, Turchia,Spagna,Italia, Grecia, ecc. di popolazioni,
provenienti da un’origine comune, in cui si assiste al modello della
tripartizione sociale e dei ruoli tra quelli che pregano, che coincidono
originariamente anche con quelli che governano, quelli che combattono (i
guerrieri) e quelli che lavorano (le popolazioni sottomesse o i plebei nel caso
in esame). Il discorso di quelli che combattono non è scisso del tutto,almeno
in origine, da quello di chi amministra il culto e governa (amministrando anche
la giustizia come appunto i Lucumoni presso gli etruschi),ma questo è un
discorso ancora più arcaico probabilmente (vedasi l’altro mistero storico del
“Corpo degli Arcani”,soldati-sacerdoti-maghi? Alle origini dello stesso
esercito romano: la guerra come rito e il ruolo di Marte come la divinità
italica forse più adorata all’inizio,non solo dai romani). Prima dunque che
prevalesse la versione leggendaria dell’origine di Roma da Troia e da Enea,
avanzata da Stesicoro e Timeo(Mommsen ricorda,a pag.577 del primo volume, come
Enea avrebbe fondato prima l’antica Lavinium e poi Roma) e immortalata da
Virgilio nel suo celebre poema, versione che corrisponde ad una “nobilitazione”
agiografica delle origini romane,innalzando il popolo di bellicosi pastori e
agricoltori dell’Italia centrale a discendenti di quella che, di fatto, era la
cultura greca e individuando addirittura un tratto d’unione con la versione
arcaica più nobile di tale cultura risalente niente di meno che alla tradizione
dei poemi omerici, è tutt’altro che da escludere invece la “matrice
etrusca”,specie per la classe-etnìa primeva del patriziato e, segnatamente,
forse, il comune percorso originario dal Nord o dal centro dell’Europa, “insieme”
con gli stessi Etruschi (o meglio di un patriziato-nobiltà originariamente
etrusco),sempre come potrebbe dedursi da un’indicazione dello storico
padano-patavino Tito Livio che, circa le origini degli Etruschi, sembrerebbe
indicare,in un passo controverso, dei suoi libri Ab Urbe condita, la
derivazione dei Reti,
popolazione alpina delle valli del Trentino-Alto Adige, dagli Etruschi (Storie,
V, 33, 11),questa teoria o versione accrediterebbe l’idea di un “cordone
ombelicale” o possibile provenienza dal Nord o di una fase pregressa di
“stanziamento” nella zona delle Alpi retiche (Tirolo, ma forse anche Svizzera,
si tengano presenti in proposito le teorie sulle origini gotiche dei tirolesi
ed in particolare della provenienza dei Goti stessi come indicate anche da
Iordanes e la presenza di antichissime tracce di reperti e cultura gotica in
Polonia,oltre che in Scandinavia,ecc., si consideri anche che i popoli nomadi
tendono a “migrare” o stanziarsi nuovamente,quando si spostano, in zone
geografiche in cui abbiano avuto esperienze precedenti,anche remote, di praticabilità
della sopravvivenza,cioè che anche i nomadi non si muovono mai andando del
tutto “all’avventura”, si tende sempre a ritornare, prima o poi, in posti che
si sono già conosciuti o abitati o in cui si è stanziata una ramificazione
della stessa “orda”-schiatta). Si tratta comunque di una teoria contestata e
tutt’altro che certa,allo stadio degli studi attuali,che si è strutturata nel XVIII
secolo (Fréret) ed è stata poi sviluppata nel XIX secolo
(Niebuhr e Müller) sulla scorta dell'affermazione liviana e
della suggestiva somiglianza del nome dei Reti (Rhaeti) con
quello dei Rasenna o Ra-sna,il nome con cui gli Etruschi chiamavano se stessi
come popolo. Un’altra corrispondenza religioso-linguistica induce, per un
attimo, ad una riflessione, il culto dei Lari presso le antiche popolazioni
latine,Romani compresi, coincideva con il culto degli antenati, ma il Lare
rappresentava anche il “genius loci”, cioè la presenza che dominava esotericamente
e custodiva un luogo. In questo caso gli antenati custodivano e quindi avevano
il compito,come divinità, di “vegliare sul focolare domestico e le sue
tradizioni”,leggiamo in proposito in Wikipedia: “Lari (dal latino lar(es),
"focolare", derivato dall'etrusco Lar, "padre",aggiungo
io non molto dissimile da “Vater”,perché il tedesco,diversamente dal latino
lingua morta,è ancora la lingua indoeuropea più antica vivente) sono figure
della mitologia romana che rappresentano gli spiriti
protettori degli antenati defunti che, secondo le tradizioni romane, vegliavano
sul buon andamento della famiglia, della proprietà o delle attività in
generale. Si tratta di uno dei culti più antichi e tipici della religiosità
romana ed in proposito alla fine riscontriamo che la figura forse più famosa,
per i Romani stessi, della storia etrusca era proprio “Lars Porsena” o
Re-Porsenna,Lucumone della città di Chiusi e capo della lega o federazione
etrusca. Se poi si considera che, se il “Lar”
era il genius loci, il “capo o potenza spirituale che dominava il luogo”, in
tedesco “capo”,oltre che in altri modi, si dice Leiter(qui la comunanza della
radice etimologica è ancor più evidente e oggettiva), da cui deriva l’anglosassone
Leader,universalmente noto come capo e guida,diventa ancor più difficile,
sottrarsi all’idea di una comune origine. Ma v’ha di più, proprio Porsenna
potrebbe essere una delle cause storiche,se non la maggiore, per cui i Romani
avrebbero potuto avere interesse alla “damnatio memoriae” dei loro “progenitori
etruschi”, al fine di non edulcorare il loro processo di celebrazione e
mitizzazione delle proprie origini, che voleva Roma come città invitta e
destinata a divenire la padrona del mondo proprio fin dalle sue origini. La
versione ufficiale della storia romana era basata infatti su “exempla” (circa
il ruolo degli exempla in Tito Livio e nella formazione educativa romana si
legga l’introduzione ai suoi libri ab urbe condita nell’edizione B.U.R.)
edificanti di virtù civica e guerriera con figure come Orazio Coclite che riusciva
a difendere il ponte sul Tevere ed a sbarrare il passaggio agli etruschi di
Porsenna, alla figura eroica della fanciulla Clelia o di Muzio Scevola, col suo
gesto di coraggio consistente nel bruciarsi la mano da solo nel braciere avanti a Porsenna, che
sarebbe rimasto impressionato dall’ardire dei Romani e avrebbe desistito dal
procedere oltre nella guerra contro Roma,ecc. La verità storica, tuttavia, pare
esser stata ben altra e Porsenna pare aver avuto partita vinta contro i romani,
in una guerra che trova le sue origini nella cacciata di Tarquinio il
superbo,ultimo re di Roma, di chiara stirpe etrusca (sul punto vedasi
anche il saggio del 1936 di Giorgio Pasquali: “La grande Roma dei Tarquini”), e
nell’instaurazione della forma costituzionale repubblicana dello
Stato,probabilmente coincidente con un tentativo di “cesura storica” con la
federazione etrusca,o di “rivendicazione della propria autonomia municipale” coincidente
appunto,all’interno dell’urbe,con la svolta istituzionale. Sembrerebbe quindi
che Porsenna,dopo aver vinto i romani, occupasse Roma e la dominasse a lungo, tuttavìa
il lucumone etrusco,come era
nello spirito liberale di quel popolo, non infierì e non riconsegnò il trono a
Tarquinio (che pare fosse stato legittimamente cacciato da Roma per le sue
iniquità o regime tirannico),pur costringendo la città a stipulare un
trattato. Da Plutarco veniamo a sapere che a Porsenna fu eretta una
statua di rame in prossimità del senato
e che la città dovette pagare decime per molti anni. Anche Plinio
il Vecchio scrive in proposito.
« [...] in
foedere quod expulsis regibus populo romano dedit Porsena, nominatium
comprehensum invenimus, ne ferro nisi in agro culturam uterentur. »,
|
cioè che Porsenna proibì ai
Romani l’uso del ferro se non in agricoltura. Anche su questo argomento
si svela un altro particolare interessante, gli etruschi, più di altri popoli,
erano dediti alla metallurgia e con l’isola d’Elba e altri siti minerari pare
avessero vari giacimenti di metallo di cui usufruire. In questo senso essi si
ritenevano i detentori del “segreto del rame e del ferro” e vietandone la
lavorazione agli altri popoli (sottomessi),evitavano con questo sistema e con
tali imposizioni nei trattati scritti, molto probabilmente, che le altre
popolazioni potessero costituire per loro un serio pericolo in guerra (pensiamo
ad esempio alla nota situazione della spada di rame contro una spada in ferro o
simili). In tale vicenda diventa anche cruciale la versione leggendaria secondo
cui Tarquinio il superbo (che regnò dal 509 al 535 a.c.),ultimo re di Roma,che
si sarebbe distinto per il suo spirito tirannico,ma che avrebbe invece brillato
forse per le capacità militari,conquistando al dominio romano varie città del
Latium vetus, quali Suessa Pometia, Gabii,Ocricoli e Ardea (quest’ultima, molto probabilmente, preesistente alla stessa
Roma e in cui si sarebbero identificati i tratti dell’antica Lavinium,oggi località
pratica di mare nel comune di Pomezia,ma val bene ricordare che Ardea e Pomezia
prima del 1970 erano un unico comune nella storia recente e che i confini tra
comuni antichi e moderni non coincidono,l’antica Lavinium sarebbe il locus in cui Enea,capostipite ed Eroe
progenitore della civiltà romana,secondo la leggenda, sarebbe sbarcato e
avrebbe posto il suo originario insediamento nel Lazio) dopo la cacciata
dall’urbe, si sarebbe rifugiato appunto in una delle sue conquiste militari,cioè
nella limitrofa città di Ardea (Cere,invece, secondo la versione accreditata
dal Mommsen). In realtà oggi si
tende ad accreditare la versione secondo cui Tarquinio non si sarebbe rifugiato
ad Ardea,ma avrebbe appreso la notizia della rivolta e della sua cacciata
mentre era intento a condurre militarmente l’assedio di Ardea,probabilmente
condotto con successo (per quanto si dovesse trattare di impresa ardua per l’epoca,come
dimostreranno altri assedi successivi,per via della difesa della rocca), e che
egli rivendicasse la legittimità della sua monarchia e della relativa
restaurazione, per essere riuscito a conquistare la città rutula-Madre
probabilmente della stessa civiltà latina e quindi anche di Roma,se si vuole
accreditare anche,in qualche misura, il mito dello sbarco di Enea nell’antica Lavinium
in territorio ardeatino,mentre, non essendo riuscito con forze proprie a
restaurare la monarchia a Roma, si sarebbe rifugiato a Cere e avrebbe richiesto
l’aiuto di Lars Porsena da Chiusi per essere reimmesso sul trono. Le
vicende,in questa fase storica arcaica, oscillano confusamente tra verità
storica e leggenda (la stessa “presa di Ardea” da parte di Tarquinio è oggetto
di dubbio, se si legge la versione reperibile anche on line di pag.924 della
Nuova Enciclopedia popolare ovvero dizionario generale, voce Ardea) ed è su
questi argomenti che bisognerebbe probabilmente concentrare la ricerca storica,
come sta facendo Carandini. Ma sta di
fatto che non doveva essere particolarmente “edificante”,nella mentalità dei
romani, dover ammettere,come versione storica, di esser stati dominati da
sovrani etruschi all’inizio della loro storia, completamente influenzati dalla
civiltà etrusca e financo sconfitti da Porsenna,al momento in cui avevano
realizzato la cacciata dell’ultimo sovrano etrusco e il tentativo probabilmente
di realizzare la loro indipendenza dall’Etruria! Per quanto riguarda
poi la storiografia successiva,fino ai tempi recenti, diventa del pari
altrettanto difficile da accettare, per coloro che sostengono che Roma e la
Grecia siano stati i primi fari della civiltà occidentale, l’idea invece che la
stessa Grecia,Atene compresa,secondo alcuni saggi contenuti nella Cambridge
University, ma basta guardare i modelli scultorei,e non solo Sparta, avrebbero
subìto gli influssi e le commistioni doriche con popoli dal Nord,tradizionalmente
definiti in blocco come “barbari” e che la stessa Roma e le tradizioni
sapienziali del suo patriziato, da cui avrebbero poi preso le mosse il diritto
e l’amministrazione,come vere e proprie discipline scientifiche,alla base del
progresso dell’umanità,avrebbero ascendenze etrusche e derivatamente
altrettanto “germanico-nordiche”.Un’ammissione
del genere o riscontri storico-archeologici obiettivi su una pista di questo
genere rischia di rimettere in discussione l’intera annosa questione storica
sul primato e sulle origini della nascita dell’intera civiltà in Europa!
Ovviamente ciò implica anche precisi risvolti politici e spiega,tra le varie
ragioni, perché il “mistero” appaia destinato a perpetuarsi ed infittirsi nel
tempo,piuttosto che trovare una soluzione univoca. Tra le varie ipotesi
linguistiche appare,del pari interessante, anche quella formulata dal glottologo Mario Alinei, il quale propone, in coerenza con la Teoria della Continuità dal Paleolitico, di
identificare l'etrusco come una fase arcaica
dell'attuale lingua ungherese, appartenente alle lingue ugriche (o ugro-finniche,torna
il ruolo della penisola scandinava). Secondo Alinei sia l'etrusco che
l'ungherese sarebbero due lingue agglutinanti, con
accento sulla prima sillaba, e avrebbero medesima armonia vocalica, e solo consonanti occlusive sorde.
L'ipotesi di Alinei non escluderebbe un'affinità degli etruschi con le attuali
popolazioni anatoliche (la teoria di Erodoto sull’origine asiatica,ma
come sappiamo anche Dori e Galati o Celti giunsero in Turchia come fase di
migrazione o stanziamento), perché gli Ungheresi, secondo i risultati di recenti ricerche genetiche risultano "una popolazione affine
agli Iraniani (in quanto discendenti
di Sciti e Osseti del I millennio a.C.,vedasi le teorie di Dumezil
sulle originarie dimore del popolo dei Narti,forse all’origine di tutte le
popolazioni caucasico-europoidi) e ai Turchi".
I turchi condividerebbero con gli ungheresi l'appartenenza allo stesso gruppo
linguistico uralo-altaico (che comprende anche
le lingue ugro-finniche), e, secondo Alinei, anche l'appartenenza alla medesima
popolazione che invase nel III millennio a.C. il bacino Carpatico, proveniente dalla cultura kurgan, fiorita ai
confini tra l'Europa orientale e l'Asia centrale. Dal bacino carpatico, sempre secondo l'ipotesi
di Alinei, una parte della popolazione sarebbe partita nel II millennio a.C.
alla volta della penisola italiana, dove dette vita alla civiltà etrusca.
Sull’argomento dell’originaria cultura Kurgan,alla base della civiltà
indoeuropea, appare insuperato, a mio modesto avviso, il testo “Ori dei
cavalieri delle steppe,collezioni dai musei dell’Ucraina”,a cura della mostra
organizzata nel Castello del Buonconsiglio di Trento nel 2007, ed infatti gli
etruschi,come tutti i popoli di “origine nordica”, appaiono brillare in modo
particolare e forse superare altre forme di espressione artistica proprio nell’arte
orafa e più in generale nella lavorazione di oggetti in metallo,comprese le
statue in bronzo,da cui i romani appresero le tecniche. Le tecniche dell’oreficeria etrusca,in particolare, rappresentano un
altro terreno di comparazione con la “cultura kurgan” e nordica da cui partire
per approfondimenti. Arrivati a questo punto del nostro excursus,
però, qualcuno potrebbe anche domandarsi, come mai,una volta caduto l’impero
romano e fino ai nostri giorni, esclusi Freret,Niebhur,ecc., la teorìa dell’origine
indoeuropea o nordica degli etruschi, sia stata complessivamente abbastanza
avversata e perché comunque il mistero continui ad apparire piuttosto
irrisolto. Tanto che, recentemente, persino indagini genetiche sul D.N.A. (http://www.corriere.it/scienze/13_febbraio_07/etruschi-autoctoni-dna-anatolia_8624f4ea-712f-11e2-9be5-7db8936d7164.shtml
) si sarebbero peritate di avallare
la tesi dell’autoctonìa già propugnata ab origine da Dionigi d’Alicarnasso,vale
a dire la terza teoria che smentirebbe sia la provenienza asiatica che
indogermanica,sussistendone addirittura una quarta sulla provenienza dalla
Sardegna e l’assimilazione agli originari “popoli del mare”, per corrispondenze
con la cosiddetta “cultura nuragica” e ricavata da un passo di Festo,autore del
secondo secolo d.c.: "Reges soliti sunt esse
Etruscorum, qui Sardi appellantur". Il significato della frase, così come si trova
tradotta in alcuni siti, è: "I re sono soliti essere tra gli Etruschi, che
vengono chiamati Sardi". Risponderemo alla prima indagine munita di riscontri “scientifici”
che ogni popolo diventa “autoctono”,dopo essersi stanziato in una località per
lungo o lunghissimo tempo e che fare riscontri col D.n.a. delle attuali
popolazioni di Volterra e del Casentino non può che dare il risultato che le
attuali popolazioni discendano dagli etruschi,salvo le scontate commistioni
storiche nel tempo. La “quarta pista” o “pista sarda” appare altrettanto
interessante,se si considera che la Sardegna geologicamente è un territorio “italico”,forse
l’unico, appartenente alla zolla europea e non africana, e merita
approfondimenti,anche se si deve tener conto dell’attitudine alla navigazione
degli etruschi,cui abbiamo inizialmente già accennato,per cui non è detto che
fossero originari della Sardegna,ma semplicemente che,una volta stanziatisi in
Etruria, l’abbiano raggiunta e colonizzata,magari in tempi molto arcaici. Infine
sulla risposta al quesito iniziale principale si rinviene una possibile linea
di continuità, dalla caduta di Roma al medioevo, nell’interesse a mantenere il “mistero”
sugli etruschi e forse a farne addirittura sparire tracce e reperti, per due
possibili aspetti della cultura di questo popolo che,molto probabilmente,
dovevano rimanere invisi alla cultura cristiana anche più che ai romani
stessi,autori del pogrom e responsabili della originaria “damnatio memoriae”.
La prima causa erano i costumi sessuali e di vita particolarmente disinibiti di
tale popolazione e che ricordano molto la poligamia o i costumi di alcune
popolazioni barbariche del nord,compresi i Longobardi nelle loro origini
storiche. Appare assodato da chi i romani avessero ereditato non solo giochi o
svaghi pubblici crudeli come i ludi gladiatori,ma anche alcuni eccessi o
licenze orgiastiche che emergono,a tratti, nelle loro vicende storiche,ma che
comunque si mantennero probabilmente sempre in forma meno diffusa che presso
gli etruschi,in cui,non solo pare si praticasse ogni tipo di sessualità,compresi
i giochi sadomasochistici,come appare da alcuni affreschi indubitabilmente, ma
risulta anche che le stesse mogli e donne dei “tirreni” prendessero parte agli
svaghi sessuali e alle orge o vizi dei mariti,cosa che non risultava
generalmente consentita nemmeno presso gli antichi greci,se non alle cortigiane
che praticavano la prostituzione! Giuseppe Moscatelli,reperibile anche on line
(http://www.canino.info/inserti/monografie/etruschi/eros_etruschi/eros_etruschi_2.htm
), ci sintetizza nel modo che
segue, quanto Teopompo,retore,storico e scrittore antico, riferisce dei costumi
degli etruschi:
Allora, secondo Teopompo presso gli etruschi le donne erano "tenute in comune"… come dire che gli etruschi erano molto in anticipo sui tempi: ciò è infatti quanto duemila anni dopo (e oltre) sarà ipotizzato da Marx ed Engels nel loro "Manifesto del partito comunista":
la comunanza delle donne come antidoto all'ipocrisia borghese. Ma questo, per quanto intrigante, non è assolutamente vero! Gli etruschi, come vedremo nel successivo capitolo "L'amore coniugale",
avevano in grande considerazione il matrimonio e il rapporto esclusivo con il coniuge; non praticavano la poligamia e la struttura dei loro rapporti familiari non era poi così lontana e dissimile rispetto a quella odierna. Come spiegare allora questa diceria?
La verità è che la donna aveva nella società etrusca un ruolo ben più delineato che nella società greca o romana, e godeva di più libertà e più diritti rispetto alle donne greche e romane sue contemporanee.
Non è nostra intenzione approfondire questo aspetto: ricorderemo solo che la donna etrusca partecipava con pieno diritto ai banchetti, distesa a fianco del marito, (come nelle raffigurazioni tombali di Tarquinia),
con grande scandalo dei greci, che ai banchetti non ammettevano donne, se non le etere, che in buona sostanza erano prostitute.
Quindi… se le uniche donne ammesse ai banchetti sono le prostitute, e se gli etruschi accettano di buon grado di farvi partecipare le loro donne… ciò, agli occhi dei greci, (il sillogismo viene da sé), vuol dire che le donne etrusche sono prostitute e che gli uomini ne fanno uso comune. Questo, a nostro giudizio, potrebbe essere il dato culturale di fondo che ha generato tali dicerie ed altre analoghe sulla licenziosità, spregiudicatezza ed estrema lussuria delle nostre antenate.
Teopompo ci dice pure che le donne etrusche avevano molta cura del loro corpo, e ciò è senz'altro vero, e non ci vediamo niente di male, essendo anche in questo molto moderne.
Forse presso gli etruschi non troveremo una Cornelia che dice indicando i figli "questi sono i miei gioielli": le donne etrusche i gioielli amavano indossarli; e così pure amavano gli abiti lussuosi, le acconciature importanti e il trucco vistoso. A ben vedere anche oggi quando incontriamo una donna che non vuole passare inosservata e che a tal fine accentua o per meglio dire "carica" le caratteristiche della sua femminilità, talvolta pensiamo: sembra proprio… Ecco, questo è anche quello che pensavano i greci guardando le donne etrusche.
Se Teopompo trovava da ridire per il semplice fatto che le donne etrusche, per piacere ai loro uomini, avevano cura di se stesse, possiamo ben immaginare il resto.
Secondo il nostro stavano nude non solo tra altre donne, ma anche in mezzo agli uomini, perché il mostrarsi nude non era ritenuto disonorevole. Qui, Teopompo, decisamente prende un abbaglio: abbiamo visto nel precedente capitolo che ciò è vero, casomai, per gli uomini, e non per le donne che vengono sempre raffigurate accuratamente vestite. Se poi il nostro si riferiva alle danzatrici il discorso cambia: per le ballerine la nudità è come un abito di scena.
E comunque anche le danzatrici preferivano indossare abiti succinti o tuniche trasparenti piuttosto che esibire la nudità assoluta. E veniamo ai banchetti, autentica pietra dello scandalo: secondo Teopompo le donne etrusche non si curavano di stare a tavola vicino al proprio marito (il che è ampiamente smentito dagli affreschi nelle tombe) ma si sistemavano vicino "al primo che capita" (avvertiamo il richiamo di inquietanti echi pubblicitari) e, per di più, brindavano liberamente alla salute, ulteriore dimostrazione del livello di autonomia ed emancipazione raggiunto, essendo tra l'altro esperte bevitrici.
Anche quest'ultimo aspetto ci appare assai poco credibile: negli affreschi parietali di Tarquinia qualche donna appare un po’ ebbra, ma si tratta pur sempre di danzatrici, per le quali il bere era forse un modo per darsi la carica, ed a queste probabilmente si riferisce Teopompo. In generale stare a tavola alla pari con gli uomini, anche nel brindare e nel bere, ci appare oggi assolutamente naturale, ma evidentemente i greci avevano una ben diversa sensibilità.
Su una cosa possiamo comunque concordare senza riserve con Teopompo e cioè che le donne etrusche erano molto belle a vedersi. Evidentemente i greci abituati a confinare le loro donne in casa, trascurate e dimesse nel ruolo esclusivo di madri e casalinghe, strabuzzavano gli occhi alla vista delle donne etrusche! Anche nel crescere i figli, a detta di Teopompo, gli etruschi avevano costumi ben poco edificanti: allevavano tutti i bambini senza conoscere chi fosse effettivamente il padre di ciascuno, (insomma, una sorta di "comune" hippy ante litteram), per cui non possiamo meravigliarci se poi i figli crescevano come i padri: ubriacandosi e dandosi alla più sfrenata lussuria fin dalla prima giovinezza.
Del resto talis pater… Anche qui Teopompo si fa prendere troppo la mano dal piacere di stupire. In effetti la paternità indistinta è tipica (ancor oggi!) di popoli primitivi che vivono in tribù dai caratteri fortemente centripeti e in condizioni di isolamento ambientale e culturale… Gli etruschi non erano affatto un popolo primitivo (anche se qualche storico ancora lo sostiene) e vivevano in belle città organizzate e aperte a scambi molteplici di tipo culturale e commerciale.
Quanto al resto, gli affreschi delle necropoli smentiscono decisamente Teopompo: i soggetti, uomini e donne, raffigurati nell'atto di compiere pratiche sessuali, come vedremo, sono sempre ed esclusivamente persone adulte e mature. I bambini e i ragazzi, spesso nudi, come era per loro naturale (cfr. prima parte), vengono rappresentati in atteggiamenti e mansioni tipici della loro età: per mano ad una persona anziana, mentre si tuffano per fare un bagno, quali servitori o inservienti, o comunque a fianco o sotto la vigilanza di un adulto… altro che "ragazzi selvaggi": Burroughs e i suoi Wild boys erano ancora di là da venire.Un'altra componente dell'eros etrusco che Teopompo enfatizza è il presunto esibizionismo.
A suo dire gli etruschi non trovavano vergognoso praticare, o subire, in pubblico atti sessuali ed erano incuranti del fatto di essere visti, considerando ciò conforme al loro costume.
Non solo, se qualcuno chiedeva di vedere il padrone di casa mentre questi era impegnato in tali faccende, gli riferivano con tutta naturalezza ed in modo esplicito la sua effettiva occupazione, senza reticenze e senza perifrasi…
Anche in questo ambito siamo decisamente sopra le righe. Un conto è avere del sesso una visione di tipo, per così dire, naturalistico e non vergognosa (come in effetti avveniva presso gli etruschi), un conto è banalizzare l'atto sessuale al punto da praticarlo come una qualsiasi altra attività, al di là di ogni inibizione, al di là di ogni mediazione. Ciò non è mai avvenuto presso le popolazioni antiche, e tantomeno presso gli etruschi.
E' invece probabile che esistesse una libertà di linguaggio e di rapporti interpersonali anche più accentuata rispetto a quella odierna, al punto da rendere plausibile l'aneddoto del "padrone di casa"; del resto anche oggi nelle confidenze tra uomini (o tra donne) spesso si parla con grande libertà e non si guarda certo per il sottile.
In questa accattivante rassegna delle variegate pratiche sessuali degli etruschi non poteva certo mancare il sesso di gruppo, lo scambio di coppie e la sodomia. Ed è qui che Teopompo dà il meglio di sé, con un finale pirotecnico e spettacolare. Dunque, a suo dire, i nostri cari etruschi in occasione di incontri conviviali, a sfondo familiare o di carattere sociale, dopo aver abbondantemente mangiato e soprattutto bevuto, al momento di coricarsi, si apprestano a ricevere indistintamente le cortigiane, le mogli o bellissimi giovani. Dopo aver ampiamente goduto di questi e di quelle, presi evidentemente da un moto di grande generosità, lasciano il posto a giovani vigorosi perché possano soddisfarsi, restando, presumiamo, a guardare. Il tutto avviene in modo promiscuo o, più frequentemente, al riparo di semplici paraventi di rami intrecciati sui quali appendono i mantelli. Dopo questo bel quadro edificante Teopompo non può però fare a meno di sottolineare che gli etruschi preferiscono comunque le donne, ma "talvolta" si danno ai piaceri con giovani e ragazzi, che del resto in Etruria sono bellissimi perché sono abituati al lusso e usano depilarsi il corpo.
Il primo commento che verrebbe da fare a queste affermazioni è "da quale pulpito…", in effetti Teopompo attribuisce agli etruschi "vizi" e costumi che sono tipicamente greci, e che i greci hanno, per così dire, "esportato" in Etruria. Il gioco è abbastanza scoperto: ogni volta che il nostro accenna ai ragazzi etruschi non riesce a trattenere la sua ammirazione e si profonde in lodi per la loro prestanza e bellezza. In verità gli etruschi, come vedremo nel prossimo capitolo, non approvavano l'omosessualità, ma non è escluso che essendo sensibili e aperti alle esperienze socio-culturali dei popoli con cui venivano a contatto possano averla accettata e marginalmente praticata. Di certo non entrò mai nel costume.
E veniamo, infine, al capitolo prostituzione. Qui non è solo Teopompo a dire la sua, è un autentico coro di scrittori greci e latini che elevano lamenti ed alti lai per l'asserita immoralità delle donne etrusche, talvolta contrapposta alla virtù e alla castità delle donne greche e romane. Al punto che in epoca tarda la parola "etrusche" era quasi sinonimo di prostitute. Timeo, Platone, Plauto, Livio… per citare i più noti, un vero plotone. Nel richiamare quanto già detto sulle peculiarità della posizione della donna nella società etrusca, vogliamo solo aggiungere che certamente presso gli etruschi la prostituzione è esistita, come presso qualsiasi altro popolo, in qualsiasi altra epoca (non a caso è il mestiere più antico del mondo…).
Che il fenomeno avesse le dimensioni paventate è da escludersi, non essendo ciò supportato da alcun dato oggettivo. Sappiamo da fonti storiche, ed in parte anche archeologiche, che in Etruria la prostituzione veniva praticata nella sua forma più "nobile": la prostituzione sacra. Presso il tempio di Pyrgi le ierodule, vale a dire le prostitute sacre, offrivano se stesse ai pellegrini e ai viaggiatori per sostenere le spese del tempio ed incrementarne le ricchezze. Tali ricchezze dovevano essere evidentemente cospicue se suscitarono l'avidità di Dionigi I che nel 384 a.C., alla testa della flotta siracusana, riuscì a impadronirsene, nonostante il soccorso degli abitanti di Caere in difesa del loro porto.A ben vedere anche le "signore", impegnate nello svolgimento di raffinate pratiche erotiche con una pluralità di partner, raffigurate nella tomba dei Tori e in quella della Fustigazione nella necropoli di Tarquinia (cfr. il prossimo capitolo), dovevano senz'altro essere delle prostitute. Ma dobbiamo fermarci qui, altri dati di particolare rilievo non ne abbiamo. Un po’ poco per fare dell'Etruria il luna park della prostituzione.”.
Alla luce di quanto testè descritto,considerando fenomeni come censure e interpolazioni avvenute in epoca cristiana per molto meno, appare chiaro quale debba esser stato il livello di avversione e di “oscuramento” o damnatio memoriae che deve aver trovato una simile cultura fino ai nostri giorni! Non si possono dunque escludere e appaiono anzi del tutto probabili ulteriori soppressioni di materiale anche dopo la caduta dell’impero romano e per motivi, in parte, sensibilmente diversi da quelli della “mitizzazione dell’origine greca della cultura di una Roma eternamente invitta ed invincibile”!
Ragion per cui solo i materiali reperiti in epoca contemporanea forse sarebbero suscettibili di una trattazione e valutazione relativamente più libera da “pregiudizi” storici o morali. Del resto appare interessante ricordare che anche i costumi dei rapporti pederastici nella “tradizione paidetica” degli antichi greci pare esser derivata notoriamente dai Dori e che gli etruschi dovevano avere nei confronti dei rapporti omoerotici un rapporto probabilmente più libero di quello dei romani stessi che tendevano,comunque, a censurare non l’omosessualità in sé,quanto la passività o il prestarsi ai piaceri dell’altro nel rapporto come chiarito ormai da tempo (vedasi di Eva Cantarella: “L’Ambiguo malanno”,Feltrinelli editore).
Ma v’ha di più, anche la stessa religione degli etruschi appare connotata da tratti particolari,pessimistici sicuramente,sulla natura e il comportamento degli Dei e sulle sorti del mondo e degli uomini,talchè si comprende anche, in parte, l’atteggiamento edonistico nei confronti della vita che fugge, tanto che nel documentario curato anche dal grande storico Sabatino Moscati “Imago Urbis”, edito dalla Rai, è possibile ritrovare la definizione di Huxley: “Il popolo che conosceva il segreto del vivere felice!”…. Gli Dei Etruschi appaiono comunque sinistri,a volte malvagi o di difficile comprensione, a cagione di ciò questo popolo era dedito ad interpretare segni e prodigi più di altri e questo è il tratto più tipico,per certi versi,anche secondo Paul Veyne, delle religioni pagane rispetto al cristianesimo. Lo stesso concetto di inferno e la figura di Caronte sono,almeno in Italia, concezioni storicamente ereditate dagli etruschi (Mommsen,libro primo,capitolo 12, pag.214).Inoltre le loro maledizioni rituali prima di iniziare le guerre e ancor più le loro invocazioni e tendenze religiose a cercare di dirigere o deviare i fulmini appaiono altri tratti in comune con i Celti e con la antica religione druidica,a tratti rimasta anch’essa misteriosa dopo l’altro “pogrom druidico” praticato ad opera di Giulio Cesare. La cosmogonia ciclica degli etruschi ricorda e anticipa la nota teoria dell’”Anno” o ciclo cosmogonico degli stoici (l’idea di una catastrofe ricorrente che pone fine al ciclo e lo fa ricominciare daccapo), il loro fatalismo e la numerologìa li assimilano, per certi versi, alle credenze dei Maya e delle civiltà precolombiane. Ma sta di fatto che se c’è un popolo che ha sondato il volto “notturno” od oscuro degli Dei, come nell’Apollo di Grytzko Mascioni (“La notte di Apollo”,Rusconi editore), e che ha intuito l’ambivalenza “quasi satanica” di certe divinità pagane (i sorrisi a volte ambigui delle stesse sculture o di divinità etrusche rappresentano essi stessi un insondabile mistero!) , quel popolo furono certamente gli etruschi, ragion per cui, anche sotto il profilo esoterico-religioso, come per i costumi sessuali e alcune tradizioni e concezioni della vita, gli etruschi appaiono molto meno assimilabili alle concezioni cristiane dei romani stessi,dissacratori e materialisti,per molti versi,ma meno pagani nel profondo! Questi elementi ci forniscono dunque ragioni sufficienti per tentare di comprendere i motivi autentici di una così lunga perpetuazione della “damnatio memoriae”,trasformatasi poi in censura, più o meno velata, nel tempo, che, di fatto, ha impedito,a nostro modesto avviso, a tutt’oggi, di risolvere il “mistero”, che non è solo un mistero sulla lingua e sulle origini, ma anche sulla provenienza di certe credenze e costumi e sulle loro ragioni storiche e culturali profonde. Da dove partire dunque,a nostro avviso, per effettuare nuovi scavi archeologici e ricerche approfondite che potrebbero aiutare a risolvere,almeno in parte, il “mistero”? Alcune di queste zone sono già state indicate chiaramente nella presente trattazione e si focalizzano,in particolare, intorno alla vicenda saliente della cacciata di Tarquinio il superbo e della guerra di Roma con Porsenna. Si tratta dunque della città di Chiusi,quella tra le dodici città etrusche della federazione di Porsenna, in cui regnava il lucumone etrusco autore della vittoria e del trattato con Roma (la ricerca di possibili testi o trattati bilingui diventa l’oggetto principale degli interessi in materia).
Poi viene anche la città di Cere nella sua antica ubicazione (http://books.google.it/books?id=Ro9bAAAAQAAJ&printsec=frontcover&dq=cere+antica+citt%C3%A0+etrusca+ubicazione&hl=it&sa=X&ei=vBQWUt_mJJHCswbb0ICAAQ&ved=0CDIQ6AEwAA#v=onepage&q=cere%20antica%20citt%C3%A0%20etrusca%20ubicazione&f=false , vedasi anche la diffusione del culto di Mitra probabilmente in quella località,anche se forse diffusosi in epoca successiva: http://books.google.it/books?id=zuJYAAAAYAAJ&printsec=frontcover&dq=cere&hl=it&sa=X&ei=FhUWUubqH8KxtAbh8IDIBA&ved=0CDgQ6AEwAQ#v=onepage&q=cere&f=false ,a cura del Cav.Luigi Grifi), eletta da Tarquinio il superbo a suo rifugio,dopo l’esilio,secondo la versione attualmente più accreditata, ed infine, non ultima, ma anzi prima in attesa della realizzazione di un museo archeologico mai avuto e in ordine di importanza per la civiltà romana e preromana,viene la città di Ardea, mia residenza attuale dal lontano 1984, e che è stata anche in questi ultimi giorni teatro di alcuni importanti ritrovamenti archeologici (http://www.ilfaroonline.it/2013/08/21/ardea/nuove-scoperte-archeologiche-ma-lidea-del-nuovo-museo-che-fine-ha-fatto-39141.html nel sito di Castrum Inui), compresa la zona identificata come antica Lavinium-pratica di Mare e ricadente ormai nel limitrofo comune di Pomezia. Mi permetto da ultimo di far notare che,al posto del Museo Manzù, in cui sono custodite sculture di arte contemporanea, esteticamente comunque non comparabili ai ritrovamenti effettuati in passato in località Casarinaccio,ecc., e che sicuramente non riuscirà mai ad attirare,a mio modesto avviso, il livello di interesse e di visitatori che potrebbe avere un museo archeologico contenente opere come quelle attualmente parcheggiate al comune, nemmeno tanto limitrofo, di Nemi,ecc., la valorizzazione adeguata e doverosa di opere come quelle ritrovate ad Ardea,e del suo ruolo storico di culla della civiltà latina-romana,anche con mostre guidate e quant’altro, consentirebbe una valorizzazione del territorio nel litorale laziale pari a quella rivestita forse nella sua storia arcaica,nonché un livello di crescita culturale adeguata non solo della popolazione locale,rivestendo certe questioni rilievo internazionale. Ma,al di là di questa nota polemica con le varie amministrazioni comunali di Ardea, che in tanti anni non sono state mai in grado di realizzare qualcosa del genere, occorre sottolineare che le sculture oggetto di ritrovamento nel territorio ardeatino rappresentano esse stesse la prova del territorio come area di confluenza-commistione di tre ben diversi stili: etrusco,greco e latino, il che dimostra obiettivamente che se c’è un luogo in cui queste tre culture e lingue cominciarono a dialogare tra loro,anche in termini di espressione artistica, quello fu proprio Ardea, e non è un caso, aggiungiamo, che il mito, compreso quello dell’edificazione dell’antica Lavinium,prima di Roma stessa,da parte di Enea,eretto a capostipite della gens romana, dopo essere sbarcato nel litorale romano, possa contenere,in qualche misura, riferimenti a fatti storici realmente accaduti,per quanto elaborati o innalzati e/o mutati dalla metamorfosi della leggenda, come insegnavano le antiche dottrine euemeristiche (compreso il possibile riferimento del mito più arcaico di tutti della fuga del Dio Crono-Saturno nel Lazio, dopo la sua detronizzazione da parte del Dio Giove, alla base delle stesse concezioni cosmogoniche e da cui trarrebbe origine il nome stesso della nostra regione: Lazio da latitare, in latino = nascondersi, rifugiarsi).
UNRESOLVD
SPRACHE UND DAS GEHEIMNIS DER URSPRUNG Zivilisation "ETRUSCA: Strategische LINES
FÜR archäologische Ausgrbung:Chiusi,Cere und Ardea.
Heute
habe ich mich auf die Untersuchung einer großen "historischen Geheimnis" noch
nicht gelöst widmen wollen, könnte die Lösung von denen eine Quelle für neue
Interessen, Impulse und sogar steigern in Tourismus und Studien im Zentrum und
nicht nur das, ich bin auf das Geheimnis der etruskischen Sprache bezogen sein
und
die damit verbundene und nicht weniger interessant als die wahre Herkunft der
Etrusker. Wir
beginnen mit dem Hinweis, dass die Ursache dieses Geheimnisses in der Regel ist
in der Gewalt, mit der die Römer zerstört, auch die Spuren dieser Zivilisation
identifiziert, so dass sie nur dann gespeichert, zum Teil, die Nekropole und
einige Skulpturen. Die
Spuren des Schreibens waren knapp in einigen fresco oder Stele, aber es ist wie
den Etruskern, einst die Römer übernahmen auf militärischer Ebene auf sie, sie
Gegenstand eines gemacht wurden "echte Pogrome", wie kommentierte ein '
Schauspielerin
in einer berühmten Zeile aus einem Film von Alberto Sordi, "Der Urlaub smart",
zum Teil an der etruskischen Nekropole, ein Witz, die figurative gut das Konzept
macht, sowie die häufigsten Idee unter alten Völker gesetzt, insbesondere
in der
lateinischen Kultur, der "damnatio memoriae"! Technisch
ist es immer gesagt, dass, bis zur Entdeckung des Rosetta Stone, die stammt bis
zum 15. Juli 1799 von der Französisch Kapitän Pierre Francois Bouchard, auch
Ägyptische Hieroglyphen geblieben ein Rätsel historisch-sprachlichen und dass
nur die anschließende Arbeit der Studie und
der Vergleich der drei Versionen des gleichen Textes in der Stele (demotic,
hieratic und Griechisch) gefunden, durchgeführt im Jahre 1822 von dem Gelehrten
Jean Francois Champollion gelang es ihm, ein weiteres Rätsel zu lösen,
vielleicht sogar noch komplexer, weil die Vielfalt der Ideogramme in
Hieroglyphen, verglichen die
herkömmlichen alphabetische Indexe, die sonst bestimmt gewesen so bleiben würde.
So
ist es denkbar, dass durch die Intensivierung der archäologischen Ausgrabungen
und Forschung, mit den Techniken und Wissen mehr und mehr erweiterte, können Sie
auch auf die Etrusker gekommen, um neue Entdeckungen und signifikante
Ergebnisse, die zweifellos wichtig sind auch die Geschichte zu rekonstruieren
der
italischen Völker und ihre wahre Herkunft, darunter Römer selbst angesichts
ihrer "Kontamination" Ursprung mit der "Nabelschnur" der etruskischen Kultur
(man denke an die paradigmatische Figur der Priester-König Numa Pompilius, ganz
ähnlich Lucumoni Etrusker, lesen und
auch Macrobius Saturnalien, das erste Buch, 15.13, und die
Korrelation-untrennbare Mischung bei der ersten Ebene unter den mos, die fas und
ius in der römischen Geschichte, vielleicht für eine Tatsache, dass ursprünglich
das Recht, in welche
die Römer mehr als andere Völker funkelten, war eng mit der priesterlichen
Funktion und ihre eigenen Rituale im Zusammenhang, denn "aes et Buchband", und
dass die ersten Hüter der Weisheit in juristischen Formeln waren die päpstlichen
Hochschulen, zunächst streng von Patriziern aus ,
dass, wenn sich wie Kapitalgesellschaften geführt und in denen die Plebejer
hatten Schwierigkeiten beim Zugriff auf bis zum Zeitpunkt der Volkstribun und
die zwölf Tafeln, die von der Weisheit Tradition lief, überliefert meist
mündlich und Wissen fast immer die gleichen Familien , die Revolution
der Rechtssicherheit geschrieben). Die
wichtige Sache, in jedem Fall, und wie bei jeder Umfrage ist "nicht aufgeben die
Beute" und nicht aufgeben. Auch
weil ich glaube, ehrlich gesagt, dass ein Land wie Italien, noch nicht besitzen
das Know-how und eine Kette der Produktion von Elektroautos oder Hybrid oder
Wasserstoff in großem Maßstab oder noch nicht das Thema und Planung untersucht
im
Bereich der alternativen Energien und die Erhaltung Kondensation und Strom hat
fast nur zwei zukünftige Ressourcen, um "cash" schnell zu machen und tastete
sich in gewisser Weise von der strukturellen Krise, die leiden und der
Ungeheuerlichkeit der Staatsverschuldung, sowie
neue Arbeitsplätze zu schaffen und Umsatz: 1) kulturellen und archäologischen
Erbes, neben der Erhaltung der natürlichen Schönheit und die Förderung des
Tourismus, die Zusammenarbeit mit anderen EU- und
noch mehr realisieren europäischen Projekten auf dem Gebiet, so mit EU-Geldern
finanziert werden und auch der Bank Investitionen in der EU 2)
die Verwendung von Stammzellen und der relativen Experimentieren im
medizinischen Bereich, die vielleicht ein Kapitel in der Zukunft zu widmen, auch
in der Entsorgung von großen italienischen geistigen excellence im medizinischen
Bereich und könnte vielleicht mit dem Einsatz von Stammzellen (aber nicht
Dies
ist der Ort, um im Detail zu erklären, den Mechanismus der Konventionen mit
anderen Ländern und die Rolle der sogenannten "Reisen der Hoffnung" aus dem
Ausland, um unser Land) erfolgreich in einem ehrgeizigen Ziel vielleicht
beispiellos in der Geschichte der öffentlichen Verwaltung und öffentlichen
Rechnungswesens: mitzubringen der
Gesundheitssektor, die seit jeher das wichtigste Element der Verbindlichkeiten
in den Abschlüssen und den Staaten der Region, Quelle von Einkommen und Stimme
im Gleichgewicht oder einen Überschuss! Für
den Rest des Budgets unseres Landes, meiner Meinung nach, wird vielleicht auch
weiterhin für eine lange Zeit vor dem Bankrott, vor allem in Bereichen wie
Justiz und der öffentlichen Ordnung, in dem das Niveau der Krise wahrscheinlich
ist strukturell irreversiblen oder der unwiederbringliche, nicht nur für
politische Faktoren. Aber zurück zu den Etruskern,
ist das besser .... Zuerst
muss man mit einer grundlegenden Prämisse beginnen: nicht nur die Ursprünge der
Geschichte Roms und der etruskischen Kultur, wie aus Livius gesehen werden bis
zu den jüngsten Arbeiten von Andrea Carandini, der als Epizentrum des Grabes von
Vulci (King Tarquin und die göttlichen
Bastard, Verlag Rizzoli), scheinen untrennbar miteinander verbunden, aber auch
dall'aruspicina institutionellen Traditionen, an die Gladiatorenkämpfe als
öffentliche Spektakel und Unterhaltung (Mommsen und Paul Veyne), so scheint es,
dass die Römer Schuldner waren in der etruskischen Modell, auch in
den frühen Skulpturen und Kunstformen und dass vor imitieren und nehmen Bezug
auf das Modell griechisch, vor allem in der Kunst und Kultur, wie Titus Livius
(9,36) geschrieben: "die Kinder von Rom einst etruskische Bildung und
.
später griechisch ", und in dieser Hinsicht nimmt die Bemerkungen in der
neuesten Ausgabe Italienisch Übersetzer Mommsen (Gherardo Casini Editore), auf
Seite 271 der erste Band seiner monumentalen Geschichte von Rom:" Dass in diesen
Tagen, das Studium der etruskischen Sprache Rom
war nicht für das, was heute ist für uns die Sprache Französisch zu studieren.
", der Übersetzer ist die Zeit des Faschismus in Italien, heute würden wir
Englisch oder Deutsch, das heißt, der Vergleich mit dem Konzept der hegemonialen
Sprache des sogenannten Modell verwandt ist global
(Rückkehr Beobachtungen von Paul Veyne in seinem "griechisch-römischen Reiches,
die Wurzeln der globalen Welt", publisher BUR). Diese
Beobachtung erscheint uns der Schlüssel zum "rebus historischen" und die
"mögliche Führung" an historischen und archäologischen folgen, das heißt unter
Berücksichtigung der anderen Beobachtung von Theodore Mommsen, nach denen die
etruskische und römische Alphabet erscheinen deutlich unterschiedlich
(pag.239, op. cit.), bleibt die Tatsache, dass, wenn eine Zivilisation war so
mit dem anderen verwandt, um einen Kredit zu nehmen, zumindest ursprünglich,
institutionellen und kulturellen Mustern und sogar von mit, um die Sprache in
der Schule lernen, bevor Griechisch
als Zweitsprache (wohlhabenden oder gebildeten Klassen nicht nur gelernt, die
griechische, aber die Reise nach Griechenland wurde als prägende Schritt zu
sagen, die am wenigsten wichtig, zum Beispiel, die Zeit des Marcus Tullius
Cicero betrachtet), ist noch geheimnisvoller, dass noch
nicht erreicht findet "abbecedari, Wortschatz" oder "Verträge zwischen der
Etrusker und Lateiner" oder alte zweisprachige Texte, die sich auf die gleiche
technische Funktion des Rosetta Stone für das Verständnis der verleihen könnte
"Geheimnis der ägyptischen Hieroglyphen." Es ist daher nicht
nur durch die weitere Forschung mit archäologischen Ausgrabungen, vor allem,
aber es ist auch ein weiterer Aspekt des Geheimnisses, nicht rein sprachlichen,
kann es durchaus Aspekte ethnisch-historistischen oder sogar Aspekte auch für
die Religion und Gebräuche der Etrusker, die gespielt haben, kann bezogen werden
eine
Rolle, nicht von untergeordneter Bedeutung bei der Förderung eine Haltung der
"damnatio memoriae" vor und / oder offen oder "verschleiert" Zensur dann, vor
allem im Mittelalter und mit dem Christentum, und in jedem Fall glauben wir,
dass, wie hart und kann
genau war das Werk der Unterdrückung von Texten und den Speicher löschen, etwas
irgendwo gelassen werden kann und dann weiterziehen, um diese Sites, die wir
glauben, sind von strategischer Bedeutung für die weitere Forschung mit der
Möglichkeit der Erfolg zeigen. First
things first in unsere "historische Forschung", und dies ist der faszinierendste
Aspekt der "Geheimnis": Was könnten die Gründe, warum die Römer, einmal das
Thema komplett etruskischen Völkern und ihrer Territorien, nicht möglicherweise
Interesse haben, machen könnte historischen
Spuren verschwinden, auch an der kulturellen und sprachlichen? Das Interesse, dass die
"damnatio memoriae"? Die
Frage ist legitim, da es nicht tun dies entweder mit den Griechen, von denen sie
gelernt haben und stattdessen mit beiden Händen kopiert, und sogar mit den
Ägyptern (Ägypten wurde dann als "Kornkammer Roms" von Historikern).
Karthago
selbst, wie in 146 v. Chr. zerstört, nach dem Sieg von Zama im Zweiten Punischen
Krieg wurde jedoch am Leben gelassen durch Publius Scipio, dessen Neffe gerade
bewirkt die Zerstörung von mehr als fünfzig Jahren der Entfernung und anderer
politischen Gründen ( Rom
war zu dieser Zeit beginnen, die absolute Hegemonie auch in Afrika wollen) und
in jedem Fall historische Artefakte des phönizischen Alphabets, Verträge
zweisprachig, etc.., gerade auch bei den Römern, und so weiter., haben auf uns
gekommen und kein Geheimnis, wie
der etruskischen Sprache. Der
Grund dafür ist wahrscheinlich ähnlich wie in den ersten Platz, der, die Adolf
Hitler buchstäblich von der Landkarte sein Heimatdorf von Braunau in Österreich
verschwinden geführt. Die
eigentliche Sorge, dass er die Römer drängen, um die historischen Spuren der
etruskischen Sprache, die auch die Erhaltung historischer Versionen
unterscheiden sich von ihren "offiziellen Versionen" oder legendär, könnte sogar
auf entscheidende Episoden der römischen Geschichte zu tilgen hatte, musste es
sein, die Spuren ihrer löschen wahre
Herkunft! Während
die Ursprünge ihrer Kultur könnte man vielleicht als "barbarisch", nach den
kulturellen Parameter der Zeit (siehe den ersten Historiker Herodot und den
Titel des "Barbaren" für all diejenigen, die nicht Griechen oder hatte nicht
Ursprünge in der griechischen Kolonisation werden )
und bewegen Sie zurück zum Ursprung griechisch Asiatisch (Aeneas und die
Geschichte von Troja) eine Art "kulturelle Höhe" oder Ausrüsten von ihren
Ursprüngen darstellen könnte. Zum
Teil wird darauf hingewiesen, dass die Arbeit der Beseitigung von Spuren der
etruskischen Kultur, die von der Tatsache, dass die Etrusker viel Holz
verwendet, erleichtert werden, als eine Struktur, auch für Tempel, im Gegensatz
zu den Griechen und den Römern selbst, vor allem aus einer hatte gewissen
Stufe ihrer Geschichte, und dass wir deshalb in der Anwesenheit von mehr
verderblichen Material im Laufe der Zeit oder durch Feuer. Aber
es ist genau diese mangelnde Verfügbarkeit von Titeln und noch mehr
zweisprachige muss führen uns zu den starken Verdacht, dass, da sie zeigen, das
ehemalige implizit scheinen, einige Schritte des großen Historikers Livius und
wie in Teil, scheint aus dem "Leben des Numa" von Plutarch abgeleitet werden
, etc.. (Siehe
auch die Retter Runde Studien in der Geschichte des römischen Rechts: "Profil
der römischen Verfassungsgeschichte" Giuffre Editore), oder neuere Arbeiten, wie
Carandini, die Ursprünge der Römer waren, zumindest teilweise, oder etruskischen
Ursprungs Rom
selbst wurde auf den Willen und die Tradition des Bundes der "Tyrrhenischen"
gebunden, wie er sie nannte Herodot, der am Anfang der Geschichte von Rom waren
die Hegemonialmacht in Mittel-und Norditaliens, mindestens bis zum Po so weit zu
den Inseln, einschließlich
Sardinien und dominieren an der Tyrrhenischen Küste noch mehr als die Adria.
Jeder
weiß, dass Anzio, nur wenige Kilometer von Rom entfernt, und an der
Tyrrhenischen Küste, andere nicht, wie Mommsen sagt, ursprünglich, dass ein
"Basis-Port" etruskischen oder jedenfalls mit den Aktivitäten der Piraterie
Marine verbunden, die wurden auf die Etrusker gewidmet ( eine
Höhle der Piraten Volsci, um Verbündete von den Etruskern bis zu den letzten
nachfolgenden Kriege versuchen, um die Expansion des jungen römischen Macht
enthalten!). Die
Grundlage für die kommerzielle Größe und Reichtum von Rom, wie der Handel mit
Pfeffer und Gewürzen zum Most Serene Republic von Venedig, ist in den Salzwiesen
am Flughafen und der Hafen von Ostia offensichtlich, so sehr, dass es, dass in
einem archaischen Stadium, das Salz scheint es
wurde sogar als "Faustpfand", und dass der via Salaria verwendet es seinen Namen
hat, für den Transit von dieser wichtigen Ressource, zu wertvoll, zur
Konservierung von Lebensmitteln sowie zu Saison, in der Antike. Einige
Gelehrte haben anschließend die Idee, dass Plebejer und Patrizier ursprünglich
waren (siehe auch das ursprüngliche Verbot des ius connubii, das Verbot von
Mischehen) stellen sogar zwei verschiedenen ethnischen Gruppen, von denen die
Plebejer, wahrscheinlich indigene Bevölkerung zu mehr unterworfen würde
skizziert kriegerisch,
wahrscheinlich aus dem nördlichen Europa (jetzt Polen oder die baltischen
Republiken oder auch Rumänien, nach den jüngsten Studien der Universität Hamburg
und der rumänischen Gelehrten, auch auf die sprachliche Vergleich zwischen
rumänischen und Latin basiert, und die Tatsache, dass auch in der Zeit
des
Dacian Kriege, Trajan, der, bevor er für den Versand des Krieges, der berühmte
Satz ausgesprochen würde: "Ich kehre in das Land ihrer Väter", würde er nicht
unterwerfen einen guten Teil des Innenraums des Rumänien-Dacia, wo in der Tat
war die Rede die
rumänische Sprache, wahrscheinlich zuerst von dem Kommen des Romans, so dass es
aus dem lateinischen für rumänische und nicht umgekehrt ableiten Sehr
interessantes Thema das folgende Video auf Italienisch auf youtube:
http://www.youtube.com/watch?v =
3zLTD_6DyXs. Jedenfalls erinnern Sie sich, wie die Langobarden descrivessero der
gesamten zentralen Teil Europas unter dem Oberbegriff "Feld", "fields", die
Ebenen, um die Weite der Bereiche der Verteilung der nordischen Völker zu
beschreiben, durch die gegenseitige indogermanischen
Ursprungs) und zeitgleich genau mit der sozialen Klasse des Adels (siehe
Gesichtszüge deutlich in diesem Sinne markiert, nicht nur in den Statuen des
Kaisers Augustus Julio-Claudian Rennen, sondern auch in der Flavian Dynastie, wo
Latin
flavus Bedeutung blond und "flava Koma", blondes Haar, analysieren wir auch die
Tradition der "Raub der Sabinerinnen Blondinen" am Anfang der Geschichte von Rom
und der Rolle des Titus Tatius, die einigen Historikern nach, wäre es eine
Korrektur Sabino haben Erste
römischen König Romulus, nach einem Schema der Doppelherrschaft im Voraus
republikanische Establishment der beiden Konsuln, sogar in Sparta gab es zwei
Könige, aber Sparta war in der Tat der griechischen Städte, die die ältesten
dorischen Besiedlung Nordic gelitten hatte!), der die
gleichen sozialen Klasse, die die Rolle des Staates und Kommandozeilen-Ebene
Militär und Regierung reserviert hatten, und noch mehr in der Priesterkaste,
die, auf den ersten, musste in der Rolle, dass der Priesterkaste Etrusker mit
den Lucumonis (Re-Priester) übereinstimmen . All
dies wird auch in den Theorien des Historikers Georges Dumezil, die der
Entwicklung einer gemeinsamen Zivilisation oder indoeuropäischen Wurzel (siehe
auch die Diskussion in den gemeinsamen sprachlichen etymologischen Wurzeln
vertieft durch Speck und Mommsen, zum Beispiel Vater-Vater-pater-Vater spricht
reflektiert !),
in denen zu einem bestimmten Zeitpunkt in der Geschichte der Menschheit, wäre
der Sprung von der Migration auf Indien, die Türkei, Spanien, Italien,
Griechenland, usw. dargestellt werden. von
Menschen, die aus einem gemeinsamen Ursprung, in denen wir das Modell der
dreigliedrigen sozialen und Rollen zwischen denen, die beten, die ursprünglich
auch mit denen, die regieren zusammenfallen sehen diejenigen, die kämpfen (die
Krieger), und diejenigen, die arbeiten (Populationen unterwürfige Plebejer oder in
diesem Fall). Die
Rede von jenen Kämpfen überhaupt nicht teilen, zumindest ursprünglich, von der
Anbetung von denen, die regieren und verwalten (auch Rechtspflege so genau den
Lucumonis an der Etrusker), aber das ist ein Thema, noch archaische
wahrscheinlich (siehe die
andere historische Geheimnis der "Body of the Arcane" Soldat-Priester-Magier Die
Ursprünge der gleichen römischen Armee: Krieg als Ritus und die Rolle des Mars
als der italischen Göttin vielleicht der am meisten geliebte am Anfang, nicht
nur von den Römern) . Deshalb,
bevor herrschte legendäre Version von der Entstehung Roms durch Aeneas aus Troja
und Fortgeschrittene durch Stesichorus und Timaeus (Mommsen weist in pag.577 des
ersten Bandes, als Aeneas zuerst gefunden würde und dann die alte Lavinium Rom)
und verewigt von
Vergil in seinem berühmten Gedicht, eine Version, die auf eine "Veredelung"
Hagiographie der römischen Ursprung entspricht, die Erhöhung der kriegerisches
Volk von Hirten und Bauern in Zentral-Italien, um Nachkommen von dem, was in der
Tat, war die griechische Kultur und die Identifizierung noch eine Strecke
der
Vereinigung mit dem archaischen Version dieses edelsten Kultur aus nichts
weniger als auf die Tradition der homerischen Gedichte, ist es weit von
Missachtung der "Matrix Etrusker", vor allem für die Klasse der Ur-ethnischen
Adel und insbesondere vielleicht
die gemeinsame ursprüngliche Route aus dem Norden oder aus dem Herzen Europas,
"zusammen" mit den Etruskern (oder besser als ursprünglich etruskischen
Aristokratie-Adel), wieder als könnte durch die Angabe des Historikers Livius
abgeleitet werden, dass Po-Patavino ,
über die Herkunft der Etrusker, scheint darauf hinzudeuten, in einem
umstrittenen Schritt, seine Bücher Ab Urbe gewürzt, die Ableitung der Networks,
der alpinen Bevölkerung von den Tälern des Trentino-Alto Adige, von den
Etruskern (Histories, V, 33, 11), diese Theorie
oder Version akkreditieren die Idee einer "Nabelschnur" oder aus dem Norden oder
einem früheren Stadium der "Zuordnung" im Bereich der Rhätischen Alpen (Tirol,
aber vielleicht auch die Schweiz bezogen werden, sollten wir in Bezug auf
Theorien über die Ursprünge der Gothic halten der
Tiroler und vor allem die Herkunft der Goten selbst als auch durch Jordanes
angegeben und das Vorhandensein von Spuren der antiken Ruinen und Gothic Kultur
in Polen sowie in Skandinavien, etc.., auch bedenken, dass die nomadischen
Menschen zu "wandern" oder neigen begleichen
wieder, wenn sie sich bewegen, in geografischen Gebieten, in denen sie bereits
Erfahrung, auch remote, der Praktikabilität des Überlebens haben, das heißt,
dass auch die Nomaden nie bewegen werde das ganze "Abenteuer", wir neigen immer
wieder zu kommen, bevor oder
später, an Orten, die bereits bekannt sind oder Gebiete oder wo Sie sich eine
Filiale der gleichen "Horde"-kin) zugeordnet. Es
ist jedoch umstritten eine Theorie und keineswegs sicher, in diesem Stadium der
aktuellen Studien, die im achtzehnten Jahrhundert (Freret) strukturiert ist und
wurde dann im neunzehnten Jahrhundert entwickelt (Niebuhr und Müller) auf der
Grundlage der Bejahung und liviana die
auffallende Ähnlichkeit des Namens der Netzwerke (Rhaeti) mit der Rasenna oder
Ra-sna, der Name, unter dem die Etrusker nannten sich als ein Volk. Ein
weiterer Korrespondenz religiös-sprachliche Ursachen, für einen Moment, zu
reflektieren, fiel der Kult der Lares an den alten lateinischen Völker,
einschließlich der Römer, mit dem Kult der Vorfahren, aber die Lare ebenfalls
vertreten die "genius loci", dh die Präsenz, die
esoterisch dominiert und hielt einen Platz. In
diesem Fall werden die Vorfahren und bewacht hatte dann die Aufgabe, als Götter
", zu sehen über das Haus und seine Traditionen", lesen wir darüber in
Wikipedia: "Lari (von lat. lar (n)," Feuerstelle ", abgeleitet von" etruskischen
Lar, "Vater", wie ich hinzufügen möchte nicht unähnlich "Vater", weil die
deutsche, im Gegensatz zu dem lateinischen einer toten Sprache, es ist immer
noch die älteste lebende indogermanische Sprache) sind Figuren aus der römischen
Mythologie, die die Schutzgeister der verstorbenen Vorfahren, dass
repräsentieren nach
den römischen Traditionen, beobachtete den reibungslosen Ablauf der Familie,
Eigentum oder Vermögen im Allgemeinen. Es
ist eines der ältesten und typischsten Kulte der römischen Religion, und in
dieser Hinsicht am Ende finden wir, dass die Figur vielleicht am bekanntesten
für die Römer selbst, der etruskischen Geschichte war einfach "Lars Porsena"
oder Re-Porsena Lucumone von Chiusi und Leiter der Liga oder
etruskischen Föderation. Wenn
wir bedenken, dass, wenn die "Lar" war der genius loci, der "Häuptling oder
spirituelle Kraft, die den Platz dominiert", auf Deutsch "Chef", sowie auf
andere Weise, so heißt es, Leiter (hier die Gemeinsamkeit der etymologische
Wurzel wird
noch deutlicher und objektiv), aus dem der angelsächsischen Leader allgemein als
der Führer und Leiter bekannt, es noch schwieriger, die Idee eines gemeinsamen
Ursprungs entkommen wird. Aber
kann mehr behaftet, nur Porsenna könnte eine der historischen Ursachen sein,
wenn nicht die wichtigsten, für die die Römer könnten ein Interesse an der
"damnatio memoriae" ihrer "Vorfahren etruschi" haben, um den Prozess nicht zu
ihrer versüßen Mythologisierung
und Feier von ihrer Herkunft, die in Rom als Stadt unbesiegbar wollte und dazu
bestimmt, der Herrin der Welt von seiner Gründung geworden. Die
offizielle Version der römischen Geschichte war in der Tat auf "exempla" basiert
(über die Rolle der exempla in Livius und Roman pädagogische Ausbildung, lesen
Sie bitte die Einführung in seine Bücher ab urbe gewürzt Ausgabe BUR) erbaulich
bürgerlicher Tugend und Krieger mit Figuren
wie Horatius Cocles, die die Brücke über den Tiber zu verteidigen und den
Durchgang auf die Etrusker von Porsena, der heroische Figur des Mädchens Clelia
oder Muzio Scaevola, seinen Akt des Mutes, die bei der Verbrennung der Hand
allein im voraus Porsena Rost besteht versperren könnte ,
das würde dall'ardire der Römer beeindruckt und würde von weiteren Vorgehen im
Krieg gegen Rom, usw. abließ haben. Die
historische Wahrheit ist jedoch, scheint ein ganz anders ausgesehen und Porsena
gehabt zu haben scheint einen Sieg gegen die Römer, in einem Krieg, der seinen
Ursprung in der Vertreibung von Tarquinius Superbus, der letzte König von Rom,
etruskische klare Linie (siehe dazu hat auch
der Aufsatz von 1936 von Giorgio Pasquali, "The Great Roma dei Tarquini") und in
die verfassungsmäßige republikanische Form des Staates, vermutlich zeitgleich
mit dem Versuch, "historische Zäsur" mit der etruskischen Föderation oder
"Durchsetzung ihrer Gemeindeautonomie
"fällt gerade innerhalb des Stadtgebietes, mit dem Durchbruch institutionelle.
Es
scheint, dass Porsena, nachdem er die Römer Rom besetzt und dominiert für eine
lange Zeit, aber die etruskischen Lucumone, wie es in der liberalen Geist der
Menschen war, nicht tobte und gab den Thron zurück zu Tarquin (die anscheinend
war rechtmäßig vertrieben Rom
für seine Missetaten oder tyrannischen Regime), während zwingt die Stadt in
einen Vertrag geben. Von
Plutarch erfahren wir, dass eine Statue errichtet wurde, um von Kupfer in der
Nähe der Senat und die Stadt hatte den Zehnten für viele Jahre zu zahlen
Porsena. Auch
Plinius der Ältere schrieb darüber.
"[...]
In foedere quod expulsis Regibus populo Roman dedit Porsena, nominatium
comprehensum invenimus, noch Eisen nisi in agro culturam uterentur. "
nämlich
dass Porsena Römer verbot die Verwendung von Eisen außer in der Landwirtschaft.
Auch
zu diesem Thema zeigt ein weiteres interessantes Detail, die Etrusker, mehr als
andere Völker, wurden Metallurgie und der Insel Elba und anderen Abbaustätten
gewidmet hatte offenbar mehrere Vorkommen von Metall verwendet werden.
In
diesem Sinne sind sie gedacht waren, um die Inhaber des "Geheimnisses von Kupfer
und Eisen" und das Verbot der Verarbeitung zu anderen Völkern (unterwürfig)
sein, vermieden sie mit diesem System und mit solchen Zumutungen in den
Verträgen geschrieben, wahrscheinlich, dass andere Völker könnten für bilden
sie
eine ernsthafte Bedrohung für den Krieg (zum Beispiel nehmen die bekannte
Situation aus einer Kupfer Schwert gegen Schwert Eisen oder ähnliches).
In
dieser Angelegenheit wird auch entscheidend legendäre Version, die Tarquinius
Superbus (reg. 509-535 v. Chr.), der letzte König von Rom, die sich auszeichnen
für seine tyrannischen Geist haben, sondern stattdessen vielleicht schien für
militärische Fähigkeiten, Eroberung
der römischen Herrschaft verschiedenen Städten Latium vetus, die Suessa Pometia,
Gabii und Ocricoli Ardea (letzteres wahrscheinlich vor dem Rom selbst und
existierte in denen es Züge Lavinium, die heutige Praxis Standorte im Meer
identifiziert werden Stadt
Pomezia, aber es ist zu bedenken, dass Ardea und Pomezia vor 1970 eine einzige
Gemeinde in der jüngeren Geschichte waren und dass die Grenzen zwischen alten
und modernen Common nicht übereinstimmen, würden die alten Lavinium der Ort
sein, in dem Aeneas, Gründer und Stammvater der Held römischen
Zivilisation, der Legende nach, würde gelandet und würde legte seine
ursprüngliche Siedlung in der Region Latium haben) nach der Vertreibung der
Stadt, während in der Tat flüchtete in einem seiner militärischen Eroberungen,
nämlich in der benachbarten Stadt Ardea (Cere, aber nach der Version von Mommsen akkreditiert).
In
der Tat heute neigen wir dazu, die Version, die Tarquinius nicht Zuflucht in
Ardea genommen haben, aber er hörte die Nachricht von der Revolte und seine
Vertreibung während er dirigierte eine militärische Belagerung von Ardea,
wahrscheinlich erfolgreich durchgeführt (so weit wie möglich gutschreiben
wurden
mit einer schwierigen Aufgabe befasst sich seit der Zeit, als andere
aufeinanderfolgende Belagerungen zu demonstrieren, weil die Verteidigung der
Festung), und bestätigt, dass er die Legitimität der Monarchie und ihrer
Restaurierung, in der Lage sein, um die Stadt rutula Mutter-wohl der Eroberung
Latin
Zivilisation selbst und damit auch von Rom, wenn Sie wollen auch angerechnet
werden, zu einem gewissen Grad, der Mythos von der Landung des Aeneas in alten
Lavinium in Ardeatino Gebiet, während mit eigenen Kräften nicht zu dem Monarchie
in Rom wiederherzustellen, hatte Flüchtling
Wachse und würde die Hilfe von Lars Porsena von Chiusi, um wieder auf den Thron
gesetzt werden. Die
Ereignisse in dieser historischen Phase archaischen schwanken wahllos zwischen
historischer Wahrheit und Legende (die gleiche "Buchse Ardea" von Tarquin ist
das Thema der Zweifel, wenn Sie die Version lesen Sie auch online verfügbar
Encyclopedia of New pag.924 beliebt oder
allgemeine Wörterbuch, Stimme Ardea) und es ist auf diese Argumente, dass wir
wahrscheinlich konzentrieren Ihre Suche Geschichte, wie es zu tun ist Carandini.
Aber
die Tatsache ist, dass er nicht besonders "erhebend" in der Mentalität der
Römer, zugeben, als eine historische Version, von etruskischen Königen früh in
ihrer Geschichte, voll von der etruskischen Zivilisation beeinflusst und sogar
besiegt durch Porsena ausgeschlossen gewesen zu
dem Zeitpunkt hatten sie die Vertreibung des letzten Herrschers etrusco und
wahrscheinlich der Versuch, ihre Unabhängigkeit von Etrurien erreichen erreicht!
Da
für die spätere Geschichtsschreibung, bis vor kurzem, wird es genauso schwer zu
akzeptieren, dass für diejenigen, die Rom und Griechenland die ersten Lichter
der westlichen Zivilisation, die Idee, anstatt die gleiche Griechenland,
einschließlich Athen waren argumentieren nach
einigen Aufsätzen in der Cambridge University, sondern nur einen Blick auf die
plastische Modelle, und nicht nur Sparta, würden sie die Einflüsse gelitten
haben und Vermischung mit dorischen Völker aus dem Norden, die traditionell in
den Block als "Barbaren" bezeichnet und dass Rom selbst und Traditionen
Weisheit
seiner Adligen, die schließlich zu den Startpunkt des Rechts und der Verwaltung,
würde als echte wissenschaftliche Disziplinen, an der Basis der den Fortschritt
der Menschheit, würde ancestries etruskischen und derivatamente als
"germanisch-nordischen." ein Eingeständnis der Genre
oder historische und archäologische Funde Ziele auf eine Spur dieser Art ist
wahrscheinlich in Frage zu stellen die ganze umstrittene Frage der historischen
Aufzeichnungen und die Ursprünge der Geburt der Zivilisation in Europa!
Natürlich
bedeutet dies auch präzise politische Implikationen und erklärt unter anderem,
weil das "Geheimnis" erscheint bestimmt zu ertragen und im Laufe der Zeit
verdicken, anstatt der Suche nach einer einzigen Lösung. Unter
den verschiedenen Hypothesen Sprache erscheint auch von Interesse, auch die von
der Linguist Mario Alinei, das schlägt im Einklang mit der Altsteinzeit
Continuity Theory, die Etrusker als archaische Phase der ungarischen Sprache
erkennen gegeben, der Zugehörigkeit zu der ugrischen
Sprachen (oder finno-ugrischen, kehrt in der Rolle der skandinavischen
Halbinsel). Nach
Alinei sowohl die etruskische und ungarischen würde zwei agglutinative Sprachen
sein, mit Betonung auf der ersten Silbe, und würde die gleichen Vokal Harmonie,
nur Konsonanten und stimmlosen Haltestellen haben. Die
Hypothese der Alinei nicht ausschließen, eine Affinität der Etrusker mit den
aktuellen Populationen von Anatolia (die Theorie des Herodot asiatischer
Herkunft, aber wie wir wissen auch, Dori und Galater oder Kelten kamen in der
Türkei als einer Übergangsphase oder Budget), weil die Ungarn ,
nach den Ergebnissen der jüngsten genetischen Forschung sind "eine Bevölkerung
ähnlich wie die Iraner (als Nachfahren der Skythen und Osseten des ersten
Jahrtausends v. Chr., siehe die Theorien von Dumezil die ursprünglichen Häuser
der Menschen Narti, vielleicht der Ursprung aller kaukasischen Bevölkerung
-europoidi) und die Türken. "
Die
Türken würden mit den Ungarn, die zur selben Ural-Altai-Sprache-Gruppe (die auch
die finno-ugrischen Sprachen) zu teilen, und nach Alinei, auch aus der gleichen
Bevölkerung, die im dritten Jahrtausend v. Chr. drangen Das
Karpatenbecken, aus der Kurgan-Kultur blühte, die auf der Grenze zwischen
Osteuropa und Zentralasien. Aus
dem Karpatenbecken, nach der Hypothese von Alinei, wäre ein Teil der Bevölkerung
in der zweiten Jahrtausend v. Chr. spielen zu
der Zeit der italienischen Halbinsel, wo es entstand der etruskischen
Zivilisation. Zum
Thema des ursprünglichen Kurgan-Kultur, an der Basis der Indo-europäischen
Zivilisation, es unübertroffen scheint, meiner bescheidenen Meinung nach, der
Text "Gold von den Reitern der Steppe, Sammlungen aus Museen der Ukraine",
kuratiert die Ausstellung im Schloss von Buonconsiglio organisiert Trento
im Jahr 2007, und in der Tat die Etrusker, wie alle Völker "nordischer
Herkunft", scheinen sich in einer bestimmten Weise glänzen und vielleicht
überwinden anderen Formen des künstlerischen Ausdrucks genau in
Goldschmiedekunst und ganz allgemein in der Bearbeitung von metallischen
Gegenständen, einschließlich Bronzestatuen,
aus denen die Römer gelernt, die Techniken. Etruskischen
Goldschmied Techniken, insbesondere, stellen ein weiteres Grundstück von
Vergleich mit dem "Kurgan-Kultur" und Nordic, aus denen zu studieren.
An
diesem Punkt unserer Wanderung, obwohl einige Leute fragen sich vielleicht,
warum, als das Römische Reich und fiel bis in unsere Tage, ohne Freret, Niebuhr,
etc.., Die Theorie der indogermanischen oder Nordic etruskischen, Im
allgemeinen wurde eher gegen, aber, und weil das Geheimnis weiterhin erscheint
ganz ungelöst. So sehr,
dass vor kurzem, auch genetische Untersuchungen auf DNA )
Möchten peritate um die Behauptung der Autochthonie bereits von Anfang an von
Dionysios von Halikarnassos befürwortet unterstützt, nämlich die dritte Theorie,
die sowohl die asiatischen indogermanischen Ursprungs täuscht, sussistendone
sogar vierten auf die Herkunft aus Sardinien und Assimilation auf die
ursprüngliche "Sea
Peoples", um mit dem so genannten "Kultur nuragica" und aus einem Schritt des
Festus, der Autor des zweiten nachchristlichen Jahrhunderts entsprechen: "Reges
sunt sie Etruscorum üblich, hier Sardi appellantur." Die
Bedeutung des Ausdrucks, wie es in einigen Standorten umgesetzt wird, ist: "Die
Könige gewohnt sind, unter den Etruskern, die genannt werden Sardis zu sein."
Wir
werden auf die vorgesehenen ersten Erhebung der Beweise "wissenschaftlich", dass
alle Menschen "native" zu werden, nachdem sie in einem Ort für lange oder sehr
lange Zeit stationiert reagieren und tun Feedback mit DNA die
aktuellen Populationen von Volterra und Casentino kann nur das Ergebnis, dass
die derzeitige Bevölkerung von den Etruskern abstammen, außer für ermäßigte
Vermischung der historischen Zeit. Die
"vierte Track" oder "Track sardischen" ist ebenso interessant, wenn man bedenkt,
dass Sardinien eine geologisch Territorium "Kursiv", vielleicht der einzige, der
Zugehörigkeit zur Europäischen Spatenstich und nicht die afrikanische und
verdient Erkenntnisse, auch wenn man muss Überlegungen
der Navigation der Etrusker, die wir bereits erwähnt haben, zunächst, so heißt
es, dass sie in Sardinien entstanden, sondern einfach, dass, sobald die in
Etrurien niedergelassen, muss erreicht und besiedelt haben, vielleicht in einer
sehr archaisch. Schließlich
wird die Antwort auf die Frage ist eine mögliche anfängliche Hauptlinie der
Kontinuität aus dem Fall von Rom bis ins Mittelalter gefunden, im Interesse der
Aufrechterhaltung der "Geheimnis" über die Etrusker und vielleicht sogar
verschwinden lassen Spuren und findet, für zwei mögliche Aspekte der Kultur
diese
Menschen, die, wahrscheinlich, unsichtbar zu bleiben, um die christliche Kultur
noch mehr als die Römer selbst, die Autoren der Pogrome und verantwortlich für
das original "damnatio memoriae." hatte Die
erste Ursache war die sexuellen Bräuche und das Leben dieser Bevölkerungsgruppe
besonders hemmungslos und erinnert sehr an die Polygamie und die Moral von
einigen barbarischen Stämme des Nordens, einschließlich der Langobarden in ihre
historischen Ursprünge. Erscheint
gegründet von den Römern, die nicht nur Spiele oder Unterhaltung öffentlichen
geerbt so grausam wie die Gladiatorenkämpfe waren, aber auch einige
orgiastischen Exzessen oder Lizenzen, die manchmal in ihrer langen Geschichte
auftauchen, aber das wird wohl immer gepflegt in einer weniger verbreitet als
bei
den Etruskern, in denen nicht nur scheinbar praktiziert jede Art von Sexualität,
einschließlich sadomasochistischen Spiele, wie aus einigen Fresken
indubitalmente, sondern auch, dass die gleichen Frauen und Frauen des
"Tyrrhenischen" würde ein Teil in der Unterhaltungs-und Sexorgien nehmen
oder
Laster ihrer Ehemänner, die im Allgemeinen nicht sogar bei den alten Griechen
zulässig, wenn nicht die Kurtisanen, die Prostitution praktiziert! Joseph
Moscatelli, auch online verfügbar
(http://www.canino.info/inserti/monografie/etruschi/eros_etruschi/eros_etruschi_2.htm),
haben wir in der folgenden Weise zusammenfassen, wie Theopompus, Rhetoriker,
historische und antike Schriftsteller, Berichte über Gebräuche der Etrusker
Dann
wurden nach Theopompus an der etruskischen Frauen "gemeinsam gehalten" ... Sie
wissen, dass die Etrusker sehr seiner Zeit voraus waren: Das ist in der Tat, was
zweitausend Jahre später (und darüber hinaus) wird von Marx und Engels in ihrem
"Manifest angenommen werden Kommunistische Partei ":
Gemeinschaft
von Frauen als ein Gegenmittel gegen bürgerliche Heuchelei. Aber dies,
obwohl faszinierend, ist absolut nicht wahr! Die
Etrusker, wie wir im nächsten Kapitel sehen werden, "Die eheliche
Liebe"
hatte
eine hohe Wertschätzung der Ehe und exklusive Beziehung mit Ihrem Ehepartner,
nicht die Polygamie praktizieren und die Struktur ihrer familiären Beziehungen
war nicht so weit weg und unähnlich, als sie es heute tut. Wie soll man dann dieses Gerücht zu
erklären?
Die
Wahrheit ist, dass die Frau in der etruskischen Gesellschaft eine Rolle in der
Gesellschaft, die mehr griechischen oder römischen umrissen hatte, und genossen
mehr Freiheit und mehr Rechte als seine zeitgenössischen griechischen und
römischen Frauen.
Es
ist nicht unsere Absicht, diesen Aspekt zu erforschen: Wir werden nur nicht
vergessen, dass die etruskischen Frauen mit vollem Recht, Bankette teilnahmen,
lag neben ihrem Ehemann, (wie in Darstellungen Gräber von
Tarquinia)
dem
großen Skandal der Griechen, die nicht zugeben wollte Frauen bei Banketten, es
sei denn, dem Äther, die im Wesentlichen waren Prostituierte.
Also
... wenn die nur Frauen erlaubt, Bankette Prostituierten sind, und wenn die
Etrusker bereitwillig akzeptieren, damit Sie in ihre Frauen teilnehmen ... was
in den Augen der Griechen (der Schluß kommt von selbst), bedeutet dies, dass
etruskischen Frauen sind Prostituierte und die
Männer, die die gemeinsame Nutzung zu machen. Diese,
unserer Meinung nach, könnte den kulturellen Hintergrund, die diese und andere
ähnliche Gerüchte auf Ausschweifung, Rücksichtslosigkeit und extreme Lust
unserer Vorfahren erzeugt gegeben werden.
Teopompo
sagt uns auch, dass etruskischen Frauen viel Pflege ihres Körpers hatte, und das
ist sicherlich richtig, und wir sehen nichts falsch, dass auch in diesem sehr
modern.
Vielleicht
an der Etrusker finden wir eine Cornelia sagt, zeigt den Kindern, dass "dies
sind meine Juwelen sind": etruskischen Frauen liebte es, Schmuck zu tragen, und
so gut liebte den Luxus Kleidung, Frisuren und Make-up große Ablenkung.
Eine
genauere Untersuchung, auch heute noch, wenn wir uns treffen eine Frau, die
nicht will, unbemerkt, und zu diesem Zweck, für besser oder schlechter "Ladung"
die Merkmale ihrer Weiblichkeit, manchmal denken wir, es sieht aus wie ... Nun,
das ist auch das, was die Griechen gerade dachte sagen etruskischen Frauen.
Wenn
Teopompo bemängelte für die einfache Tatsache, dass etruskischen Frauen ihre
Männer bitte, sie für sich selbst nahm, können wir uns gut vorstellen, den Rest
erledigen.
Nach
unseren bloßen waren nicht nur bei den anderen Frauen, aber auch bei den
Männern, weil die Show nicht berücksichtigt wurde unehrenhaft kahl. Hier
Teopompo, braucht definitiv einen Fehler: wir sahen im vorherigen Kapitel, dass
dies wahr ist, wenn überhaupt, für Männer und nicht für Frauen, die immer
dargestellt werden sorgfältig gekleidet. Wenn
dann unsere Tänzer in die Frage Änderungen beziehen: für die Tänzer Nacktheit
ist wie eine Bühne Kostüm.
Wie
auch immer, bevorzugt sogar die Tänzer knappen Kleidung oder transparente
Tuniken tragen anstatt zeigen die absolute Nacktheit. Und
nun kommen wir zu Banketten, authentischen Stein des Anstoßes: nach Teopompo
etruskischen Frauen nicht darum, an den Tisch neben ihrem Mann (die weitgehend
durch die Fresken in den Gräbern widerlegt) kümmern, aber sie ließen sich in der
Nähe "zu dem ersten auftretenden" (fühlen sich die Rückruf
von Produkten störende Echos) und, am wichtigsten, geröstetes frei für die
Gesundheit, ein weiterer Beweis für den Grad an Autonomie und Emanzipation
erreicht, wobei unter anderem Experte Trinker.
Obwohl
letzteres scheint nicht sehr glaubwürdig in den Wandmalereien von Tarquinia
einige Frau sieht ein wenig "getrunken, aber es ist immer noch der Tänzer, für
die das Getränk war vielleicht ein Weg, um die Ladung zu geben, und diese
wahrscheinlich bezieht Teopompo.
In
der Regel ist in der Tabelle auf Augenhöhe mit den Menschen, auch in Toast und
trinken, es erscheint jetzt völlig natürlich, aber anscheinend die Griechen
hatten ein ganz anderes Gefühl.
Auf
eine Sache können wir immer noch von ganzem Herzen zustimmen Teopompo nämlich
etruskischen Frauen sehr schön anzusehen waren. Offenbar
sind die Griechen benutzt, um ihre Frauen zu Hause zu beschränken,
vernachlässigt worden und verlassen in der ausschließlichen Rolle von Müttern
und Hausfrauen, strabuzzavano Augen beim Anblick der etruskischen Frauen!
Auch
in der Kindererziehung nach Theopompus, die Etrusker hatten sehr wenig Kostüme
erhebend raiste all die Kinder, ohne zu wissen, wer er eigentlich war der Vater
von jeweils (kurz gesagt, eine Art "gemeinsame" hippie vor seiner Zeit), also
nicht Sie
können fragen, ob wir wie die Kinder älter Väter betrinken und gibt sich
zügellosen Lust aus seiner frühen Jugend.
Außerdem
pater talis ... Hier Teopompo Sie bekommen auch weg von der Freude der
Überraschung durchgeführt. In
der Tat ist die typische Vaterschaft undeutlich (auch heute noch!) Der
primitiven Völker, die in Stämmen der Charaktere stark zentripetale leben und in
Isolation ökologischen und kulturellen ... Die Etrusker waren nicht eine
primitive Menschen (obwohl einige Historiker noch unterstützt) und lebte
in der schönen Stadt organisiert und offen für mehrere Austausch von kulturellen
und kommerziellen Zentrum.
Wie
für den Rest, widerlegen die Fresken der Nekropole definitiv Teopompo: die
Probanden, Männer und Frauen, im Akt der sexuellen Praktiken dargestellt, wie
wir sehen werden, sind immer und ausschließlich erwachsenen und reifen.
Kinder
und Jugendliche, oft nackt, wie es für sie selbstverständlich (siehe erster
Teil), werden in allen Arten von Aktivitäten für ihr Alter typischen vertreten:
für die Hände von einer älteren Person, wie sie tauchen zum Schwimmen, als
Diener oder Begleiter oder
zumindest neben oder unter der Aufsicht eines Erwachsenen ... außer "Wild Boys":
Burroughs und seine wilden Jungs waren noch andere Komponente venire.Un 'von
eros etruskischen Teopompo betont ist die angebliche
Exhibitionismus.
Ihm
zufolge waren die Etrusker nicht beschämend Praxis leiden oder in der
Öffentlichkeit sexuelle Handlungen und waren ohne Rücksicht auf die Tatsache,
von man bedenkt, was entspricht ihre Kostüm gesehen.
Nicht
nur, dass, wenn jemand gebeten, den Herrn des Hauses zu sehen, während er in
solchen Dingen beschäftigt war, berichtete die ganz selbstverständlich und
ausdrücklich ihre eigentliche Beschäftigung, ohne zu zögern und ohne Umschweife
...
In diesem
Bereich sind wir auf jeden Fall über der Spitze. Es
ist eine Sache, eine Vision für die Art von Sex zu haben, so zu sprechen,
natürlich und nicht beschämend (wie in der Tat bei den Etruskern passiert), ist
ein Konto, um den sexuellen Akt zu dem Punkt der Praxis verharmlosen wie jedes
andere Unternehmen, über aller Hemmungen,
jenseits jeder Vermittlung. Das
war noch nie in alten Bevölkerungen passiert, geschweige denn bei den
Etruskern.
E
'statt wahrscheinlich, dass es eine Freiheit der Rede und der
zwischenmenschlichen Beziehungen noch stärker ausgeprägt als heute, wie
plausibel die Geschichte von der "Hausherr", den Rest heute in Vertrauen
zwischen Männern (oder Frauen) zu machen oft
mit großer Freiheit zu sprechen und Sie nicht für einige subtile
aussehen.
In
diesem fesselnden Überblick über die vielfältigen sexuellen Praktiken der
Etrusker könnte nicht die group sex, der Austausch von Paaren und Sodomie.
Und
das ist, wo Teopompo gibt das Beste aus sich selbst, mit einem abschließenden
Feuerwerk und spektakulär. Deshalb
sagte er, unser lieber Etrusker bei Beisammensein, Familie oder sozialen
Hintergrund, mit viel essen und vor allem trinken, vor dem Schlafengehen,
bereiten sich auf die Unterscheidung Kurtisanen, Frauen oder junge schöne
empfangen . Nachdem
ausgiebig genossen diese und jene, offenbar von einer Welle der Großzügigkeit
gemacht, den Weg für kräftige junge Menschen, so dass sie selbst davon überzeugt
ist, Vorurteile, gehen wir davon aus, zu beobachten. All
dies geschieht in den Promiscuous-Modus oder, häufiger, im Schutz der einfachen
Bildschirmen von Zweigen, auf denen die Mäntel hängen. Nach
diesem schönen Bild erhebend Teopompo kann jedoch nicht umhin, darauf
hinzuweisen, dass die Etrusker immer noch lieber Frauen, aber "manchmal" an
Vergnügungen mit Jungen und jungen Männern, die im Übrigen in Etrurien sind
schön gegeben, weil sie bis zum Luxus gewöhnt sind, und verwenden Sie rasieren
der Körper.
Der
erste Kommentar, der sich in diesen Aussagen tun würde, ist "Kanzel, von der
...", in der Tat Teopompo zu den Etruskern "Laster" und Kostümen, die typisch
griechische zugeschrieben, und die Griechen haben, so zu sprechen, "exportiert"
Etrurien. Das
Spiel ist ziemlich offen: Jedes Mal, wenn unsere Jungs erwähnt die Etrusker kann
nicht zurückhalten seine Bewunderung überschüttet und Lob für ihre Tapferkeit
und Schönheit. In
Wahrheit, die Etrusker, wie wir im nächsten Kapitel sehen werden, nicht von
Homosexualität zu genehmigen, aber es ist möglich, dass sensibel und offen für
die sozio-kulturellen Erfahrungen der Völker, mit denen sie in Berührung kam
kann jetzt leicht akzeptiert und praktiziert. Natürlich ist es nie trat in das
Kostüm.
Das bringt uns schließlich
in Kapitel Prostitution. Hier
ist nicht nur Teopompo zu sagen sein ist eine wahre Chor der griechischen und
lateinischen Autoren beklagen, dass zu erhöhen und hohe lai für die angebliche
Unmoral der etruskischen Frauen manchmal Tugend und Keuschheit der griechischen
und römischen Frauen gegenüber. Bis
zu dem Punkt, dass in einer späteren Periode das Wort "Etrusker" war fast
gleichbedeutend mit Prostituierten. Timaeus,
Plato, Plautus, Livius ..., um die berühmteste, einen echten Zug nennen.
In
Erinnerung, was bereits über die Besonderheiten der Stellung der Frauen in
etruskischen Gesellschaft gesagt worden, wir wollen nur noch hinzufügen, dass
sicherlich an der Etrusker Prostitution existiert hat, als mit anderen Menschen
in jeder anderen Altersgruppe (in der Tat ist es das älteste Gewerbe der Welt
... ).
Dass
das Phänomen wurde die Größe zu befürchten ist ausgeschlossen, soweit dies nicht
durch objektive Informationen unterstützt. Wir
wissen aus historischen Quellen, teils archäologisch, dass in Etrurien
Prostitution wurde in seiner "edlen" heilige Prostitution praktiziert.
Im
Tempel des Pyrgi ierodule, nämlich die heiligen Prostituierten, boten sich
Pilger und Reisende, die Kosten zu decken und erhöhen den Reichtum des Tempels.
Solche
Reichtum hatte auffallend zu sein, wenn offensichtlich die Gier von Dionysios
I., der im Jahre 384 vor Christus an der Spitze des Syracusan Flotte gelang es,
sie zu ergreifen geweckt, trotz der Erleichterung der Bewohner von Caere in
Verteidigung ihrer porto.A gut auch die "Damen" ,
die sich in der Leistungsfähigkeit der feinen erotischen Praktiken mit einer
Vielzahl von Partnern in das Grab der Stiere und dass von Flogging in der
Nekropole von Tarquinia dargestellt (siehe nächstes Kapitel), sollten auf jeden
Fall Prostituierte sein. Aber
wir haben, hier zu stoppen, andere Daten von besonderer Bedeutung, die wir nicht
tun. Ein
wenig ", nur um Etrurien der Karneval der Prostitution.".
Im
Lichte der soeben beschrieben, wenn man bedenkt Phänomene wie Zensur und
Interpolationen fand in der christlichen Ära für viel weniger, ist es klar, was
hätte das Niveau des Hasses und der "black out" oder damnatio memoriae haben,
dass er eine ähnliche Kultur bis in die Gegenwart gefunden haben ! Sie
können daher nicht ausgeschlossen werden, und in der Tat erscheint sehr
wahrscheinlich mehr Stornierungen des Materials auch nach dem Fall des Römischen
Reiches und den Gründen, die teilweise erheblich von denen der "Mythos der
griechischen Kultur von Rom ewig unbesiegbar und unverwundbar "!
Welches
ist, warum nur die Materialien in der Neuzeit gefunden vielleicht wäre anfällig
für Behandlung und Auswertung relativ frei von "bias" historische oder
moralische. Weiterhin
ist es interessant zu bemerken, dass auch die Kostüme von pederastic Beziehungen
in der "Tradition paidetica" der alten Griechen anscheinend bekannt, durch die
Dorer abgeleitet werden und, dass die Etrusker gegen homoerotischen Beziehungen
haben eine Beziehung wohl freier als die Römer selbst, eher hatte, jedoch
nicht zensieren Homosexualität an sich, wie die Haftung oder leihen sich den
Freuden der anderen in dem Bericht als klare seit einiger Zeit (siehe Eva
Cantarella, "die zweideutige Krankheit", publisher Feltrinelli).
Aber
es kann mehr behaftet, auch die gleiche Religion der Etrusker durch besondere
Merkmale gekennzeichnet ist, sicherlich pessimistisch über die Natur und das
Verhalten der Götter und das Schicksal der Welt und der Menschen, so sehr, dass
es auch zum Teil die hedonistische Haltung gegenüber
dem Leben, das entweicht so sehr, dass in der Dokumentation auch von der großen
Historiker Sabatino Moscati "Imago Urbis" von Rai veröffentlicht behandelt,
können Sie die Definition von Huxley finden: "Die Leute, die das Geheimnis der
glücklichen Leben wusste" .... Die
Götter Etrusker scheinen immer noch unheimlich, manchmal böse oder schwer zu
verstehen, aufgrund dessen, was dieses Volk wurde süchtig nach Zeichen und
Wundern mehr als andere zu interpretieren und das ist das typische Merkmal, in
gewisser Weise, auch nach Paul Veyne, Religionen heidnischen Vergleich zum Christentum.
Das
Konzept der Hölle und die Figur des Charon sind, zumindest in Italien,
historisch Vorstellungen von den Etruskern übernommen (Mommsen, Buch I, Kapitel
12, Seite 214). Darüber hinaus ihre Flüche Rituale bevor Kriege und noch mehr
ihre Anrufungen
und religiösen Tendenzen zu versuchen, zu lenken oder abzulenken Blitz
erscheinen mehr Gemeinsamkeiten mit den Kelten und die alte Druide Religion,
manchmal blieb auch nach dem anderen "Pogrome Druidic" von Julius Caesar
praktiziert geheimnisvoll. Die
zyklische Kosmogonie der Etrusker erinnert und erwartet die bekannte Theorie des
"" Jahr "oder cosmogonic Zyklus der Stoiker (die Idee von einer Katastrophe
Beschwerdeführerin, die ein Ende setzt der Zyklus wieder von vorn beginnen und
es tut), assimilieren ihren Fatalismus und Numerologie ihnen, in
gewisser Weise den Glauben der Maya und präkolumbianischen Kulturen.
Aber
die Tatsache ist, dass, wenn es ein Volk, sondiert das Gesicht "nacht" haben
oder verdecken die Götter, als nell'Apollo von Grytzko Mascioni ("The Night of
Apollo" Rusconi Editore), und dass er die Ambivalenz verstanden "fast
satanischen" bestimmter heidnischen Götter (lächelt manchmal mehrdeutig
Skulpturen der gleichen oder der etruskischen Gottheiten selbst stellen eine
unergründliche Geheimnis!), die Leute waren sicherlich die Etrusker, weshalb,
auch im Hinblick auf die esoterisch-religiöse Gruppe als für
einige Sexualmoral und Traditionen und Vorstellungen vom Leben, erscheinen die
Etrusker viel weniger den christlichen Vorstellungen von den Römern selbst
assimiliert, entweihen und Materialisten, in vielerlei Hinsicht, aber weniger
Heiden in der Tiefe! Diese
Elemente, daher bieten uns genügend Gründe, tastete, die wahren Gründe für eine
so lange Verewigung "damnatio memoriae", dann in Zensur verwandelt verstehen,
mehr oder weniger verschleiert, im Laufe der Zeit, dass in der Tat, verhindert,
in unserer bescheidenen Meinung nach bis
heute, um das "Geheimnis", das nicht nur ein Geheimnis auf der Zunge und an den
Ursprüngen zu lösen, sondern auch über den Ursprung bestimmter Überzeugungen und
Bräuche und ihre tiefe historische und kulturelle Gründe. Von
denen dann, unserer Meinung nach, zur Durchführung neuer Ausgrabungen und
umfangreiche Forschung, die zur Lösung könnte, zumindest teilweise, das
"Geheimnis"? Einige
dieser Bereiche sind bereits deutlich in diesem Papier eingestellt und
konzentrieren sich vor allem um die hervorstechenden Geschichte von der
Vertreibung der Tarquinius stolz, und der Krieg mit Porsena von Rom.
Es
ist daher die Stadt Chiusi, eine der zwölf Städte der etruskischen Verband
Porsena, wo die etruskische Lucumone des Sieges und des Vertrags mit Rom (Suche
nach möglichen oder behandelten zweisprachige Texte wird das Hauptobjekt des
Interesses an regierte Angelegenheit).
Dann gibt
es auch die Stadt von Wax in seinem früheren Standort ,
Siehe auch die Ausbreitung der Kult des Mithras wahrscheinlich an dieser Stelle,
wenn auch vielleicht zu einem späteren Zeitpunkt zu verbreiten: ,
Herausgegeben von Cav.Luigi Griffins), gewählt durch Tarquinius Pracht in seiner
Zuflucht, nach dem Exil, nach der Version, die derzeit am meisten akzeptierte,
und schließlich, last but not least, aber auch vor dem Warten auf die
Realisierung eines archäologischen Museums je hatte und
in der Reihenfolge der Bedeutung der römischen und vorrömischen Zeit, die Stadt
ist von Ardea, meinem aktuellen Wohnsitz seit dem Rückweg im Jahr 1984, und das
war auch in den letzten Tagen die Szene einige wichtige archäologische Funde
die
Website von Castrum Inui), einschließlich der Fläche identifiziert als eine
uralte Praxis der Lavinium-Sea und hängen jetzt in der Nachbarstadt Pomezia.
Erlauben
Sie mir, darauf hinzuweisen, dass vor kurzem statt Manzù Museum, das
zeitgenössische Kunst Skulpturen, ästhetisch, aber nicht vergleichbar mit den
Entdeckungen in der Vergangenheit in Orten Casarinaccio, etc.. Gemacht, und das
ist sicher nie in der Lage sein zu gewinnen beherbergt, zu IMHO,
das Interesse und Besucher, die ein archäologisches Museum mit Werken, wie sie
derzeit in der Stadt geparkt, nicht so benachbarten Nemi, etc.., Erweiterung
angemessen und erforderlich sind Werke wie die im Ardea gefunden haben könnte,
und seiner
historischen Rolle als Wiege der Zivilisation Latin-römischen Zeit, mit
Ausstellungen Führungen und so weiter, für eine Entwicklung des Gebietes im
nördlichen Latium zu ermöglichen, gleich zu dieser Rolle, vielleicht in seiner
archaischen Geschichte, sowie ein angemessenes Niveau der kulturellen
Entwicklung nicht nur der Bevölkerung Lokale, die
bestimmte Fragen internationaler Bedeutung. Aber
jenseits dieser Kontroverse mit den verschiedenen Gemeinden von Ardea, der viele
Jahre hat noch nie in der Lage gewesen, etwas zu erreichen, sei darauf
hingewiesen, dass die Skulpturen Gegenstand der Entdeckung im Gebiet Ardeatino
selbst sind der Beweis für die werden Gebiet
als Raum der Zusammenfluss Vermischung von drei sehr unterschiedliche Stile:
Etrusker, Griechisch und Latein, die objektiv zeigt, dass, wenn es einen Ort, wo
diese drei Kulturen und Sprachen begann, miteinander zu reden, in Bezug auf die
künstlerischen Ausdrucks, dass
es Ardea war und ist nicht ein Fall, fügen wir, dass der Mythos, einschließlich
der Gebäude des alten Lavinium, bevor Rom selbst, von Aeneas, dem Begründer der
römischen gens errichtet, nach der Landung in der römischen Küste enthalten
können, zu einem gewissen Grad, Verweise auf den historischen Hintergrund, wie
verarbeitet oder angehoben und / oder verändert werden durch die Metamorphose
der Legende, wie die alten Lehren euemeristiche (einschließlich der möglichen
Bezugnahme des Mythos archaischen aller Flug von Gott gelehrt Kronos-Saturn
in Lazio, nach seiner Entthronung durch den Gott Jupiter, der Grundlage der
gleichen cosmogonic Vorstellungen und die ihren Ursprung in den Namen unserer
Region: Lazio durch Untätigkeit, in Latein = hide, Überdachung).
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