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domenica 28 febbraio 2016

DALLA PROSTITUZIONE SACRA ALLA PROSTITUZIONE COME SERVIZIO SOCIALE. VON DEN HEILIGEN PROSTITUTION BIS PROSTITUTION ALS SOZIALDIENST.

DALLA PROSTITUZIONE SACRA ALLA PROSTITUZIONE COME SERVIZIO SOCIALE
 Il principio di non discriminazione è un principio fondamentale del diritto europeo, sia come attuazione del principio di uguaglianza ai sensi dell’art.9 del Trattato fondativo dell’Unione, che,soprattutto, per l’art.10 del Trattato di funzionamento,T.F.U.E., che testualmente recita: “Nella definizione e nell’attuazione delle sue politiche e azioni, l’Unione mira a combattere le discriminazioni fondate sul sesso, la razza o l’origine etnica, la religione o le convinzioni personali,la disabilità,l’età o l’orientamento sessuale.”. In tale ottica e nell’ottica degli artt.2,3,13 e 16 della Costituzione italiana,rappresentando l’art.13 una sorta di equivalente storico dell’habeas corpus di origine anglosassone, il sottoscritto sostiene, sulla base anche delle riflessioni contenute in un noto testo di qualche anno fa: “Prostituzione e legge Merlin” di Pietro Beretta Anguissola, che, se non vi fosse l’art.5 del Codice Civile che, letteralmente recita a sua volta: “Gli atti di disposizione del proprio corpo sono vietati quando cagionino una diminuzione permanente della integrità fisica o quando siano altrimenti contrari alla legge, all’ordine pubblico o al buon costume.”,o meglio l’interpretazione tradizionale, ormai antistorica, che si da di tale norma in relazione alla concezione del buon costume, che peraltro è, per sua natura, mutevole, si potrebbe arrivare a sostenere la sussistenza di una sorta di diritto a prostituirsi come scelta di libertà sessuale e professionale della persona o quantomeno a non essere discriminati e sanzionati per tale scelta nel contesto di una lettura attualizzata dei diritti civili costituzionalmente orientata e conforme al diritto U.E. Laddove il divieto di discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale non comprende solo il discorso di non discriminare l’orientamento bisessuale,omosessuale,transessuale o transgender rispetto all’orientamento eterosessuale, ma anche l’idea che la prostituzione o la promiscuità, a livello sessuale, possa rappresentare, sia pure per una minoranza di persone, non una mera fonte di reddito o non solo,ma anche una questione dirimente di scelta di vita o di orientamento sessuale che, in quanto tale e anche in quanto minoranza, non può subire trattamenti discriminanti in una visione liberale e attualizzata del diritto. Sappiamo bene che la maggior parte delle persone che si prostituiscono lo fanno per necessità e non per divertimento o per orientamento sessuale,ma anche questa possibilità, per quanto marginale, deve essere presa in considerazione in campo giuridico, proprio per evitare di incorrere nella violazione del principio prevalente e fondamentale di non discriminazione, che il diritto U.E. ci impone ormai di considerare come un valore superiore e tale da consentire una lettura più vasta e, per certi versi, innovativa, dei principi costituzionali di uguaglianza ed habeas corpus. E tanto più se si considera che la stessa Legge Merlin,in materia di prostituzione, la Legge n°75/1958, reprime lo sfruttamento e il favoreggiamento o l’induzione alla prostituzione o l’adescamento, ma non anche la prostituzione in quanto tale, che potrebbe considerarsi ancora forse illecito civile nel nostro ordinamento italiano,per la contrarietà al buon costume nella tradizionale visione storica, ma non anche reato penale. Si parla di illecito civile,in sintesi, per il fatto che la prostituta, a fronte dell’art.5 del C.C. e del vieto brocardo: “Nemo auditur sua turpitudine alligans”, in relazione alla visione tradizionale del buon costume, non potrebbe sperare di veder tutelata in sede civile la sua pretesa al pagamento della prestazione con successo, consistendo la sanzione civile sostanzialmente nel rifiuto di tutela da parte dell’ordinamento giuridico,almeno sotto tal profilo.Per essere pratici e andare al nocciolo della questione, una visione attualizzata e conforme al diritto U.E. ci impone oggi di non discriminare o sanzionare chi si prostituisce per il semplice fatto che si prostituisce, che è penalmente indifferente e irrilevante, quanto piuttosto di sanzionare fenomeni deprecabili come la tratta di donne e minori a fini di sfruttamento sessuale e lo sfruttamento della prostituzione o maxime la costrizione a prostituirsi, che spesso viene praticata da vere e proprie organizzazioni criminali (http://www.stampoantimafioso.it/wp-content/uploads/2013/01/Sfruttamento-della-prostituzione-e-risposte-associative-nellItalia-del-Nord-Ovest..pdf , si veda la Direttiva 2011/36/U.E.), che arrivano a ridurre in schiavitù chi si prostituisce e a chiedere addirittura dei “riscatti” per consentire alla vittima una sorta di “affrancazione” dalla loro sfera di controllo. Alla luce di tale impostazione e della recente depenalizzazione attuata con Decreto legislativo n°8 del 15/01/2016, che impone anch’essa una nozione più moderna del concetto di buon costume in Italia,avendo depenalizzato il reato di cui all’art.528 C.P., col titolo pubblicazioni e spettacoli osceni, spesso usato in passato per censurare e reprimere la pornografia, nonostante il nostro art.529 C.P.,per l’epoca in cui era stato concepito, fornisse una concezione piuttosto flessibile del comune sentimento del pudore e non considerasse oscena, in linea di principio, l’opera d’arte o di scienza, e avendo altresì fatto rientrare nella depenalizzazione anche la fattispecie semplice di atti osceni, cioè l’art.527, primo comma, C.P., salvo che il fatto sia commesso nelle immediate vicinanze o all’interno di luoghi abitualmente frequentati da minori e se da ciò deriva il pericolo che essi vi assistano,possiamo ritenere che anche l’approccio preventivo e repressivo in materia di reati collegati al fenomeno della prostituzione debba subìre una profonda rivisitazione. Nel senso che si impone finalmente,a nostro avviso, un arginamento dell’uso strumentale della contravvenzione prevista ancora dall’art.5 dalla Legge Merlin come reato minore di adescamento e “invito al libertinaggio”, caratterizzata da una vaghezza e discrezionalità pressoché assolute e tale da rappresentare spesso, nella pratica,una sorta di norma penale in bianco, e la tendenza a contestare a chi vive o a chi si accompagna con chi si prostituisce determinate fattispecie, come fenomeno sanzionatorio “trasversale” o indiretto e tale da costituire esso stesso una forma micidiale di sanzione nei confronti della prostituzione,compreso l’utilizzo, specie in passato, del foglio di via, come pratica amministrativa collegata, creando emarginazione,vagabondaggio coatto e discriminazione sociale e istituzionale nei confronti di chi sceglie la via della prostituzione o utilizzando alcuni articoli del T.U.L.P.S.(vedi art.85) per reprimere il fenomeno del travestitismo, che invece corrisponde ad un modo di essere della persona secondo alcune sentenze delle più autorevoli Corti,compresa la nostra Corte di Cassazione ( http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/20/cambio-sesso-allanagrafe-per-la-cassazione-non-e-necessario-intervento-chirurgico/1890334/ ) . Appare chiaro che i concetti modernissimi di “integrazione delle persone escluse dal mercato del lavoro”, di cui parla la lettera h) dell’articolo 153 del Trattato di funzionamento dell’Unione Europea, e che pare non poter escludere anche proprio chi sia costretto a scegliere la prostituzione come fonte di reddito, non avendo avuto altre opportunità migliori o preferibili,indipendentemente dal fatto che si tratti di una scelta anche di orientamento sessuale o meno, ovvero il principio di “lotta contro l’esclusione sociale” contemplato alla lettera j) dello stesso articolo o infine il concetto di “modernizzazione dei sistemi di protezione sociale”della lettera K), complessivamente non sembrano consentire la possibilità di un sistema repressivo che si accanisca ulteriormente contro chi spesso già parte svantaggiato o “bastonato” dai fenomeni dell’emarginazione e dell’esclusione a livello sociale, specie laddove raccomandazioni, corruzione pubblica,mafie e accentramento degli incarichi pubblici nelle mani di pochi soggetti o poche famiglie rendano il contesto ancor più iniquo ed emarginante che in altri paesi d’Europa e ciò,magari, a fronte di doti personali,come quelle delle cortigiane del cinquecento, cui faceva riferimento il magistrato Pietro Beretta Anguissola nel suo testo,che spesso rivelano sensibilità o capacità intellettuali fuori dal comune e superiori a quelle del raccomandato di turno ben inserito tra conoscenze e impieghi pubblici o di prestigio. Pur essendo la Legge Merlin una normativa, la cui ratio complessiva non è quella di ravvisare nella prostituzione un servizio sociale o un mestiere come un altro e proponendosi anche l’intento ambizioso, per l’epoca in cui è stata concepita, di voler distogliere dalla strada quante persone vi siano indotte o costrette loro malgrado o esercitino tale attività contro le loro legittime aspirazioni, anche tale normativa va ormai reinterpretata alla luce del diritto U.E.,evitandone applicazioni sessuofobiche o distorte, cui purtroppo possono prestarsi fattispecie come il favoreggiamento o l’agevolazione, talora applicate persino a clienti o compagne di lavoro che si sono limitati a dare un passaggio alla prostituta o a riaccompagnarla sul posto di lavoro. In realtà la questione è persino più vecchia di quanto si pensi, in uno dei sei volumi della mia tesi di laurea, risalente al 1995, intitolato: “Uno sguardo sul mondo della prostituzione”, a pagina 1671 e seguenti si legge testualmente: “E’ comunque utile precisare che vi è un’impostazione nuova del problema, che ha trovato, peraltro, riferimento nella “Risoluzione sulla violenza contro le donne” approvata dal Parlamento europeo l’11/06/1986, che approda alla visione della prostituzione come una questione intimamente connessa alla libertà sessuale della persona,pertanto superando il tradizionale aut-aut fra regolamentazione e abolizionismo, questa impostazione, che ha trovato anche momenti di radicamento nella società civile e autorevoli pareri favorevoli di avvocati e magistrati, e che ha svolto un ruolo propositivo di riforma, arrivando a trasfondersi in progetti di legge, sostiene, in sintesi,che non si approderà mai ad una piena tutela della libertà sessuale individuale, fintantoché non si passerà da un’impostazione direttamente o indirettamente repressiva della prostituzione (che è poi, in pratica ghettizzazione e repressione di chi si prostituisce,cioè pur sempre di persone, di cittadini anche) ad una Carta dei diritti di chi si prostituisce che svolga anche in questo campo, come è già avvenuto in altri, la rivoluzione copernicana consistente nel partire dalla tutela della persona (anche con garanzia dello Stato o degli enti locali,vedasi la legislazione olandese tradizionalmente,aggiungo qui), per arrivare ad una soluzione giuridica ottimale,poiché è chiaro che, essendo i doveri il rovescio dei diritti,non si possono logicamente ed equamente esigere dei doveri,laddove non si riconoscano anche dei diritti.”, qui aggiungo per inciso di essere da sempre fortemente contrario anche alla tassazione della prostituzione,poiché non accetto l’idea di uno Stato che intenda lucrare su quello che, per molti versi, è un problema sociale, compresa l’emarginazione o la scarsa integrazione sociale che spesso è a monte della scelta prostitutiva e di cui lo Stato e gli enti pubblici, la politica, ecc. sono spesso la causa ed anche perché si tratta di aspetti così intimi della vita e della esplicazione della personalità da non poter formare oggetto di alcun interessamento o aspetto pubblicistico,compreso quello fiscale,se si vuole garantire alle persone un minimo di tutela della privacy. Tassare la prostituzione,per certi versi, è come pretendere,per certi versi, di lucrare su un problema che le istituzioni rischiano di incentivare,anziché consentire in molti casi,con politiche del lavoro decenti, di fare scelte più confacenti alle legittime aspirazioni di ciascuno di noi e, dall’altra parte,è come tassare l’aria che si respira o voler entrare nel privato delle alcove e delle camere da letto col bilancino e il tassametro del fisco! Comunque proseguendo con quanto già si constatava nel 1995: “E con ciò abbiamo spiegato perché la questione della prostituzione e dei reati connessi abbia trovato trattazione in questo lavoro, perché è chiaro che oltre ad avere di fronte reati consistenti nello sfruttamento e nella mercificazione della sessualità altrui, quali sono i reati previsti dall’attuale legislazione, che proprio per questo attentano al buon costume, non ci si possa esimere,ai nostri giorni, da un’osservazione che colga anche le profonde intersecazioni con il bene”, a mio avviso valore costituzionale prevalente anche in questo campo, “della libertà sessuale, il quale, se dovesse, in futuro, assumere peso prevalente anche in questa materia, come il processo di personalizzazione di tutta la questione fra sessualità e diritto penale lascia intendere,”,vedasi il passaggio dei reati di violenza sessuale da reati contro la pubblica moralità a reati contro la persona con la L.n°66/1996, (http://www.altalex.com/documents/altalexpedia/2014/01/31/violenza-sessuale ), “non potrà non comportare profondi mutamenti. Il clima in cui fu concepita la legge Merlin era d’altronde profondamente differente da quello attuale,in cui affiorano nostalgie per il regime della regolamentazione delle case chiuse (per motivi di controllo sanitario….) e istanze di riconoscimento dei diritti civili delle prostitute (come testimoniano le battaglie e il lavoro di sensibilizzazione svolto negli ultimi anni dal Comitato per i diritti civili delle prostitute,nato a Pordenone il 13/10/1982).”. In una tale ottica di superamento degli antichi steccati sociali derivanti dalla cultura dell’emarginazione di stampo medievale (vedasi i vestiti gialli con cui le prostitute dovevano agghindarsi nell’età di mezzo per consentirne il riconoscimento a vista e l’idea medievale del giallo come colore del male ovvero più diffusamente sulla cultura dell’emarginazione in quell’epoca, leggasi “L’Emarginato”,capitolo decimo di Bronislaw Geremek nell’ “Uomo medievale” a cura di Jacques Le Goff, edizioni Laterza) e in un contesto di progresso civile,culturale e sociale quale quello indicatoci sempre più dalle normative europee, si fa strada anche l’idea della prostituzione come servizio sociale e addirittura terapeutico, secondo alcune voci pure autorevoli della psicanalisi e del mondo scientifico ( si legge sempre nella nota 1 a pagina 1665 del mio lavoro accademico: “Già Freud con la sua teoria del coito liberatorio aveva dato il viatico all’idea che un rapporto sessuale ben riuscito potesse guarire da inibizioni e complessi e ciò la psicanalisi contemporanea,in particolare le teorie comportamentali,ha esteso anche ai rapporti di coppia e alle sue tensioni,più precisamente esso sarebbe la via per salvare se stessi e la propria relazione. Attualmente Helen Singer Kaplan descrive delle pratiche di terapia sessuale,evidentemente già diffusa oltre oceano,che prevederebbe la possibilità di utilizzare un partner sostituto a pagamento per seguire il programma terapeutico (ad esempio in assenza del partner o qundo il proprio partner non voglia partecipare al programma,ecc.),ovvero che prevedono la possibilità di rapporti di gruppo e persino del terapeuta “interattivo” con la coppia.Vedi “Nuove Terapìe sessuali” della Kaplan,pagg.234,235,244,283,284. Dice la nota sessuologa americana (pag.234): “Come regola generale, si accettano per il trattamento soltanto coppie. Tuttavia, se il paziente non ha un partner, o se il partner non è disponibile per il trattamento, Masters e Johnson e altri terapeuti hanno fornito al paziente un partner surrogato,un estraneo che,dietro la rimessa di un onorario,”,quello che in Italia potrebbe rappresentare favoreggiamento della prostituzione secondo la legge Merlin, “trascorre due settimane col paziente e partecipa alle mansioni sessuali prescritte.” ), laddove la prostituzione sia esercitata egosintonicamente come libera scelta consapevole e non come fenomeno patologico sociale o individuale e laddove comunque non si voglia negare quella che è una realtà irrefutabile, da Krafft-Ebing in poi, e cioè l’idea che il sesso possa essere ed anzi spesso sia qualcosa di diverso e non necessariamente associato con l’Amore o con vincoli indissolubili o peggio con finalità necessariamente riproduttive,come sembravano indicare vieti stereotipi o fraintendimenti religiosi. In tale ottica,e secondo l’insegnamento di Richard von Krafft-Ebing, sembrava essere molto più moderna e forse anche più vicina al vero,in termini metafisici, la concezione religiosa della Prostituzione sacra che avevano gli Antichi, i quali ravvisavano una possibilità di incontro transeunte col divino nel “coito sacro” praticato occasionalmente con le Hierodule o Hierodulos (serve o schiave d’amore,probabilmente doveva trattarsi per lo più di persone di estrazione servile addette al tempio o addette a quello specifico servizio) o le Sacerdotesse in servizio in alcuni templi pagani (ad esempio a Corinto,Strabone, Geografia, ottavo libro), talchè l’esperienza dell’orgasmo raggiunto con tali professioniste o dei sogni sopraggiunti dopo il coito,rimanendo a dormire nel tempio, avrebbe consentito un palesamento del Divino o come esperienza-gnosi o come messaggio profetico di derivazione oniromantica. Nella medesima ottica Krafft-Ebing sembra individuare il rapporto sessuale perfetto nell’incontro tra due persone che non si conoscono,perfetti estranei che subiscono un’attrazione e si incontrano forse per una sola volta o occasionalmente nella vita, e probabilmente non si rivedranno più dopo l’esperienza sessuale, poiché l’assenza di implicazioni sociali o anche sentimentali più profonde favorirebbe l’espressione dei desideri più reconditi a livello sessuale senza inibizioni e complessi e, nel contempo, la liberazione più assoluta da tensioni, preoccupazioni e desideri insoddisfatti. Difficile sottrarsi alla suggestione che,se vi sia un’esperienza mistico-religiosa davvero unica nella vita,paragonabile all’incontro con Dei travestiti da stranieri che passavano casualmente a chiedere ospitalità nella visione degli Antichi e dunque assimilabile alla casualità e straordinarietà dell’incontro con entità Aliene in grado di cambiarci la vita dopo il loro “passaggio-incontro”,questa è proprio l’esperienza erotica di cui stiamo parlando,un’esperienza transeunte anch’essa,come tutte le cose che attraversano la nostra esistenza, ma probabilmente più intensa delle altre forme di “contatto”, proprio per il suo carattere materialistico e per la traccia indelebile che lascia un orgasmo nei meandri più reconditi della nostra psiche,secondo la psicanalisi, o anche delle sensazioni che ci accompagnano per tutta la vita e che ci sono state lasciate da certi sogni o da certe esperienze o anche da certi riti e ambientazioni che fungono da cornice all’unico vero sacramento gnostico,poiché la vita stessa è un fenomeno transeunte e nulla è per sempre o,più semplicemente,come diceva Charles Baudeleire: “L’Amore è prostituzione!”.
". VON DEN HEILIGEN PROSTITUTION BIS PROSTITUTION ALS SOZIALDIENST Der Grundsatz der Nichtdiskriminierung ist ein Grundprinzip des europäischen Rechts, sowohl als Verwirklichung des Grundsatzes der Gleichheit unter Artikel 9 des Gründungsvertrags der Union, die sich vor allem auf Artikel 10 des Betriebs Vertrages AEUV , was wörtlich heißt es: "bei der Festlegung der Politik und die Maßnahmen der Umsetzung wird die Union aus Gründen des Geschlechts, der Rasse oder der ethnischen Herkunft, der Religion oder der Weltanschauung, einer Behinderung zur Bekämpfung von Diskriminierung abzielen," des Alters oder der sexuellen Ausrichtung. ". In diesem Zusammenhang und im Hinblick auf artt.2,3,13 und 16 der italienischen Verfassung, Artikel 13 die Art von historischen Äquivalent von Habeas-Corpus-angelsächsischer Herkunft darstellt, die unterzeichnenden Ansprüche auf der Grundlage auch der Reflexionen enthalten in einem bekannten Text von einigen Jahren: "Prostitution und das Gesetz Merlin" von Pietro Beretta Anguissola, dass, wenn es der Artikel 5 des BGB, was wiederum wörtlich lautet: "Akte der Disposition des eigenen Körpers sind verboten, wenn sie eine dauerhafte Verminderung der körperlichen Unversehrtheit oder anderweitig gegen das Gesetz, die öffentliche Ordnung oder die guten Sitten. ", oder vielmehr die traditionelle Interpretation, jetzt antihistorisch verursachen, von dieser Regel in Bezug auf die Konzeption der, dass Moral, die im Übrigen ist von Natur, wandelbar, könnten Sie erhalten die Existenz einer Art Gesetz in die Prostitution als eine Wahl der sexuellen und berufliche Freiheit der Person zu unterstützen oder zumindest nicht gegen und für die Wahl im Rahmen bestraft unterschieden werden von eine aktualisierte Lesen der Verfassungsbürgerrechte ausgerichtet und entsprechen EU-Recht Wenn das Verbot der Diskriminierung aufgrund der sexuellen Orientierung nicht nur die Sprache enthält nicht gegen die heterosexuelle Orientierung, homo Transsexuellen oder Transgendern als heterosexuelle Orientierung zu diskriminieren, sondern auch die Idee, dass die Prostitution oder Promiskuität, sexuell wenn auch nur könnte, darstellen, für eine Minderheit von Menschen, nicht eine bloße Einkommensquelle oder nicht nur, aber auch eine kritische Frage nach der Wahl des Lebens oder der sexuellen Ausrichtung, die als solche und auch als Minderheit, die Behandlung nicht durchlaufen kann in einer liberalen Vision und aktuellen Fassung des Gesetzes zu unterscheiden. Wir wissen, dass die meisten Menschen, die sich so aus der Not tun prostituieren und nicht zum Spaß oder der sexuellen Ausrichtung, aber auch diese Möglichkeit jedoch marginal, muss im juristischen Bereich in Betracht gezogen werden, nur für den Bruch ist zu vermeiden, weit verbreitet und Grundprinzip der Nichtdiskriminierung, das EU-Recht es erfordert jetzt als gehobener Ausstattung zu prüfen, und ein breiteres Lesen und in gewisser Weise, innovativ, die verfassungsrechtlichen Grundsätze der Gleichheit und habeas corpus zu ermöglichen. Und um so mehr, wenn man bedenkt, dass das gleiche Merlin Gesetz über die Prostitution, Gesetz Nr 75/1958, reprimiert Ausbeutung und Unterstützung oder zur Induktion von Prostitution oder Verführung, sondern auch die Prostitution als solche , die vielleicht sogar in unserem italienischen Deliktsrecht, für die Opposition für die Moral in der traditionellen historischen Sicht, sondern auch eine Straftat angesehen werden könnte. Es besteht aus unerlaubter Handlung, zusammenfassend die Tatsache reden, dass die Prostituierte, gegen Artikel 5 des BGB und das Verbot der Maxime: "Nemo auditur seine Schändlichkeit alligans", in Bezug auf die traditionelle Sicht der Moral, nicht hoffen konnte erfolgreich in Zivil ihr Anspruch auf den Nutzen Zahlung geschützt, um zu sehen, bestehend im wesentlichen die Zivilstrafe in der Verweigerung des Schutzes aus rechtlicher Sicht, zumindest in diesem profilo.Per praktisch und zum Kern der Sache, eine aktualisierte Übersicht im Einklang mit dem EU-Recht gehen sein erfordert, dass wir heute nicht Sexarbeiterinnen für die einfache Tatsache, dass eine Prostituierte, die kriminell gleichgültig ist und irrelevant, sondern verabscheuungswürdigen Phänomene zu sanktionieren wie dem Handel mit Frauen und Kindern zum Zwecke der sexuellen Ausbeutung und Prostitution zu diskriminieren oder zu bestrafen oder maxime Zwang zur Prostitution, die oft von tatsächlichen kriminellen Organisationen praktiziert wird (http://www.stampoantimafioso.it/wp-content/uploads/2013/01/Sfruttamento-della-prostituzione-e-risposte-associative-nellItalia-del-Nord-Ovest..pdf Siehe, der Richtlinie 2011/36 / U.E.), die kommen, diejenigen zu versklaven, die sich prostituieren und sogar "Erlösung" zu bitten, die Opfer eine Art "enfranchisement" durch ihre Sphäre der Kontrolle zu ermöglichen. Im Lichte dieses Ansatzes und der durch das Gesetzesdekret Nr 8 von 2016.01.15 umgesetzt letzten Entkriminalisierung, die auch eine modernere Vorstellung des Konzepts der Moral in Italien verhängt, nachdem die Straftat nach Artikel entkriminalisiert. 528 CP, mit der Veröffentlichung Titel und obszöne Shows, die oft in der Vergangenheit verwendet Pornographie zu zensieren und zu unterdrücken, trotz unserer art.529 CP, für die Zeit, in der es konzipiert wurde, würde ein ziemlich flexibles Konzept des gemeinsamen Sinn für Anstand liefern und die Arbeit der Kunst oder der Wissenschaft, nicht obszön betrachten, grundsätzlich und auch selbst die einfachen Fall von Exhibitionismus, dh die ART.527 ersten Absatz, CP, es sei denn, die Tatsache in die Entkriminalisierung genommen zu haben es ist in der Regel von Minderjährigen in der unmittelbaren Umgebung oder an Orten begangen, und wenn damit die Gefahr frequentiert, dass sie helfen wird, können wir davon ausgehen, dass die präventiven und repressiven Ansatz für Verbrechen zur Prostitution im Zusammenhang gründlich sein sollte Neubetrachtung. In dem Sinne, dass aus unserer Sicht eine instrumentale Verwendung des Dammes geplant entgegen schließlich erlegt, noch Art.5 vom Merlin Gesetz noch als Ordnungswidrigkeit Grundierung und "Einladung zur Ausschweifung", durch eine fast absolute Unbestimmtheit und Diskretion und wie oft sein, in der Praxis eine Art krimineller Vorschriften in weiß, und die Tendenz, diejenigen, die leben oder wird begleitet von Prostituierten speziellen Fällen, wie zum Beispiel "fächerübergreifende Phänomen" oder indirekt, und bilden selbst herauszufordern ein tödliche Form von Sanktion gegen die Prostitution, die Nutzung einschließlich, vor allem in der Vergangenheit, die Ausweisungsverfügung, wie damit verbundene Verwaltungspraxis, die Schaffung Ausgrenzung, Zwangs Landstreicherei und soziale und institutionelle Diskriminierung gegen diejenigen, die den Weg der Prostitution oder mit einem gewissen wählen nach einigen Urteilen der einflussreichsten Gerichte Artikel von TULPS (siehe Art.85) auf das Phänomen der Transvestitismus zu knacken, was einer Art und Weise entspricht, statt der Person zu sein, einschließlich unserer Supreme Court ( http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/20/cambio-sesso-allanagrafe-per-la-cassazione-non-e-necessario-intervento-chirurgico/1890334/ ). Es scheint klar, dass die modernen Konzepte der "Integration von Menschen aus dem Arbeitsmarkt ausgeschlossen", in dem Buchstaben h) genannten Artikel 153 des Vertrags über die Europäische Union funktioniert, und das scheint nicht einmal auszuschließen, die er gezwungen ist, Prostitution als Einnahmequelle wählen, nicht gehabt zu haben andere bevorzugte oder beste Chancen, unabhängig davon, ob es auch eine Wahl der sexuellen Orientierung oder nicht, oder das Prinzip der "Bekämpfung der sozialen Ausgrenzung" bezeichnet in Unterabsatz j) davon oder schließlich das Konzept der "Modernisierung des Sozialschutzes" der Buchstaben K-Systeme), insgesamt scheinen nicht die Möglichkeit eines repressiven Systems zu ermöglichen, die weiter gegen die accanisca, die oft bereits Teil der benachteiligten oder "geschlagen" durch die Phänomene der Marginalisierung und Ausgrenzung in der Gesellschaft, insbesondere dort, wo Empfehlungen, die öffentliche Korruption, Mafia und Zentralisierung öffentlicher Ämter in den Händen einiger weniger Menschen oder ein paar Familien die Umwelt machen noch ungerechter und entfremdende als in anderen Ländern Europas und dies ist vielleicht zu gegen persönliche Eigenschaften, wie jene der Kurtisanen von fünf Kindern, wurde er zum Richter Pietro Beretta Anguissola in seinem Text bezieht, die oft sensiblen oder intellektuellen Fähigkeiten aus der gewöhnlichen und höher als die empfohlene gut platzierten runden zwischen Wissen und staatliche Beschäftigung zeigen, Prestige. Obwohl die Merlin Gesetz Gesetzgebung, Gesamtverhältnis, dessen nicht Prostitution einen sozialen Dienst oder einen Job wie jeder andere und auch ein ehrgeiziges Ziel vorschlägt, zu erkennen, für die Zeit, in der es konzipiert wurde, soll von ablenken Straße, wie viele Menschen dort induziert werden oder gegen ihren Willen gezwungen oder in dieser Tätigkeit, um ihre legitimen Bestrebungen beschäftigt, auch müssen, dass die Gesetzgebung jetzt im Lichte des EU-Rechts neu interpretiert, die Verhütung von sessuofobiche oder Anwendungen verzerrt, was leider Fall als Unterstützung oder Erleichterung verleihen manchmal angewandt auch an Kunden oder Kollegen, die Sie begrenzt sind über einen Aufzug zu der Prostituierten zu geben oder sie wieder bei der Arbeit begleiten. In der Tat ist die Frage noch älter, als Sie denken, in einem der sechs Bände meiner Diplomarbeit, die bis 1995 zurückgeht, mit dem Titel: "Ein Blick auf die Welt der Prostitution", im Jahre 1671 und die folgende Seite lautet wörtlich: "Und 'immer noch nützlich, darauf hinzuweisen, dass es einen neuen Ansatz für das Problem, fand er jedoch die Referenz in der "Resolution zur Gewalt gegen Frauen", die vom Europäischen Parlament am 1986.11.06, die den Blick auf die Prostitution als Ansätze Frage eng mit der sexuellen Freiheit der Person im Zusammenhang, so dass die traditionelle Überwindung entweder-oder zwischen den Regulierungsbehörden und Abolitionisten, ist diese Einstellung, die auch Momente der Verwurzelung in der Zivilgesellschaft und maßgebliche positive Stellungnahmen von Anwälten und Richtern gefunden, und hat eine aktive Rolle gespielt Reform, kommen in Rechnungen, Forderungen, zusammenfassend transfuse, dass Sie überhaupt nicht zu einem vollständigen Schutz der individuellen sexuellen Freiheit kommen wird, solange Sie auf eine Einstellung direkt oder indirekt Unterdrückung der Prostitution (die Ebene nicht wissen, ist, in Praxis Segregation und Unterdrückung von Prostituierten, die immer noch von Menschen, der Bürger auch) zu einer Charta der Rechte von Prostituierten, die auch in diesem Bereich wirkt, wie schon in den anderen geschehen ist, die die kopernikanische Revolution ist zum Schutz von die Person (auch mit staatlichen Garantien oder lokalen Behörden, finden sie in der niederländischen Gesetzgebung traditionell, füge ich hier), bei einer optimalen rechtlichen Lösung zu finden, da es klar ist, dass, da die Aufgaben der Rückseite der Rechte, kann es nicht logisch und gerecht anspruchsvolle Aufgaben, wo man nicht einmal die Rechte anerkennen. ", hier füge ich durch die Art und Weise haben sie immer auch auf die Besteuerung von Prostitution stark dagegen, da sie die für das, was in vielerlei Hinsicht zu erheben möchte, nicht auf die Idee eines Staates annehmen, es ist ein soziales Problem, einschließlich der Ausgrenzung oder fehlende soziale Integration, die von prostituiert Wahl oft stromaufwärts ist und dass der Staat und öffentliche Einrichtungen, Politik etc. sind oft die Ursache und auch, weil es so intime Aspekte des Lebens und die Erklärung der Persönlichkeit, dass es nicht sein kann Gegenstand einer Beteiligung oder journalistische Aspekt, einschließlich der Steuer ist, wenn man die Leute zu garantieren ein Minimum an Privatsphäre wünschen. Die Besteuerung von Prostitution, in gewisser Weise ist es wie der Versuch, in gewisser Weise, um Geld auf ein Problem zu machen, die die Organe sind wahrscheinlich zu fördern, statt zuzulassen, dass in vielen Fällen mit den menschenwürdige Arbeit Politik, besser geeignet für die von legitimen Bestrebungen jeder machen uns und auf der anderen Seite ist es die Luft wie die Besteuerung Sie die privaten Nischen und Räume mit der Schleuder, und das Messgerät des IRS zu geben atmen oder wollen! Noch weiter mit dem, was wir im Jahr 1995 bereits festgestellt: "Und mit dem, was wir erklärt, warum das Thema der Prostitution und damit verbundenen Straftaten Behandlung in dieser Arbeit gefunden haben, weil es klar ist, dass zusätzlich zu erheblichen Straftaten in der Ausbeutung und Verdinglichung der Sexualität konfrontiert zu haben andere, was sind die Verbrechen, die von den geltenden Rechtsvorschriften vorgesehen, die für diese Moral gefährden, können wir nicht frei sein, in unserer Zeit, eine Bemerkung, die auch die tiefen Schnitte mit gut ", meiner Ansicht nach wert erfasst Verfassungs auch in diesem Bereich weit verbreitet, "sexuelle Freiheit, die, wenn sie in dieser Angelegenheit übernehmen sollte, schon sagt, auf erhebliches Gewicht in der Zukunft, wie der Prozess der das ganze Thema der Sexualität und Strafrecht Anpassen" finden sie in der Passage von Verbrechen sexueller Gewalt als Verbrechen gegen die öffentliche Moral Verbrechen gegen Personen mit Ln ° 66/1996, (http://www.altalex.com/documents/altalexpedia/2014/01/31/violenza-sessuale) , "kann nicht in grundlegenden Veränderungen führen scheitern. Das Klima, in dem das Gesetz von Merlin konzipiert war in der Tat zutiefst verschieden von der aktuellen, mit Aufschlüssen von Nostalgie für das Regime der Regulierung von Bordellen (für Sanitärkontrollgründen ....) und die Anerkennung von Instanzen von Prostituierten Bürgerrechte ( in den letzten Jahren für die Bürgerrechte von Prostituierten durch den Ausschuss erfolgt durch die Kämpfe und die aufsuchende Arbeit belegt, geboren in Pordenone auf 13/10/1982). ". In einem solchen Blick aus dem Ausschluss der Kultur mittelalterlichen Form entstehen, die alten sozialen Barrieren zu überwinden (siehe gelbe Kleidung, mit der Prostituierten hatte in der Mitte zu verkleiden, um die Erkennung auf Sicht und die mittelalterliche Vorstellung von der Farbe erlauben Gelb als verletzt oder größere Länge auf der Marginalisierung Kultur zu dieser Zeit lesen "The Outcast", das zehnte Kapitel von Bronislaw Geremek in ' "mittelalterlichen Man" von Jacques Le Goff, Laterza Ausgaben) und in einem Kontext des sozialen Fortschritts , kulturellen und sozialen wie die indicatoci zunehmend von europäischen Normen, macht seinen Weg auch die Idee der Prostitution als sozialer Dienst und sogar therapeutische, nach einigen angesehenen Stimmen der Psychoanalyse und der wissenschaftlichen (mehr in der Anmerkung 1 auf Seite gelesen 1665 meiner wissenschaftlichen Arbeit: "schon mit seiner Theorie der befreienden Umgang Freud hatte sich von Hemmungen und Komplexe gegeben Ermutigung für die Idee, dass ein erfolgreicher Geschlechtsverkehr heilen könnte und was die moderne Psychoanalyse, insbesondere die Verhaltenstheorien, erweitert auch die Beziehungen von Paaren und ihren Spannungen, genauer gesagt wäre es die Möglichkeit, sich selbst und ihre Beziehung zu retten. Derzeit beschreibt Helen Singer Kaplan die Sexualtherapie Praxis offenbar bereits in Übersee verbreitet, die die Möglichkeit bieten würde, einen bezahlten Ersatzpartner zu verwenden, das Behandlungsprogramm (zum Beispiel in Abwesenheit des Partners oder qundo Ihr Partner will nicht zu folgen in dem Programm teilnehmen , etc.), oder dass die Möglichkeit der Gruppenbeziehungen und sogar den Therapeuten "interaktiv" mit der coppia.Vedi "New Sexualtherapie" von Kaplan, pagg.234,235,244,283,284 bieten. Er sagt, dass die amerikanische sexologist Note (Seite 234): "In der Regel stimmen Sie nur Paare zu behandeln. Allerdings, wenn der Patient keinen Partner hat, oder wenn der Partner nicht verfügbar für die Behandlung ist, Masters und Johnson und andere Therapeuten, den Patienten mit einem Surrogat-Partner zur Verfügung gestellt, ein Fremder, der hinter dem Schuppen eines Honorars, "was in Italien sein könnte Beihilfe und Prostitution unter dem Gesetz Merlin Anstiftung, die "zwei Wochen lang mit dem Patienten und in vorgeschriebenen sexuellen Aufgaben beteiligen."), in denen die Prostitution egosintonicamente als freie bewusste Wahl ausgeübt wird und nicht als soziale pathologische Erscheinung oder Individuum, und wo in jedem Fall nicht Sie wollen leugnen, was eine unwiderlegbare Tatsache ist, als Krafft-Ebing auf, nämlich die Idee, dass Sex und oft sein kann, ist in der Tat etwas anderes und nicht unbedingt mit Liebe oder mit unauflöslichen Anleihen oder schlechter für Zwecke im Zusammenhang reproduktive notwendigerweise, wie sie verbietet religiöse Vorurteile oder Missverständnisse zu zeigen schien. In diesem Zusammenhang und nach der Lehre von Richard von Krafft-Ebing, schien viel moderner und vielleicht näher an der Wahrheit zu sein, in metaphysischen Begriffen, die religiöse Auffassung der heiligen Prostitution, die die Alten hatten, denen sie eine Chance erkannt vorübergehende Begegnung mit dem göttlichen in der "heiligen Koitus" gelegentlich mit Hierodule oder Hierodulos praktiziert (Servieren oder Sklaven der Liebe, hatte wohl meist von Menschen servile Extraktion zu sein, den Tempel Bemannung oder in diesem speziellen Dienst beteiligt ist) oder Priesterin im Dienst in einigen heidnischen Tempel (zum Beispiel in Korinth, Strabo, Geographie, achte Buch), so dass die Erfahrung des Orgasmus mit solchen professionellen oder erreicht haben, erschien Träume nach dem Koitus, in den Tempel zu schlafen bleiben, ein palesamento Göttlichen erlaubt hätte, oder wie die Erfahrung Diagnose oder als eine prophetische Botschaft oniromantica Ableitung. Krafft-Ebing im gleichen Geist die perfekte sexuelle Begegnung in der Begegnung zwischen zwei Menschen zu finden scheint, die nicht wissen, wildfremde Menschen, die eine Attraktion zu unterziehen, und Sie können für eine Zeit oder gelegentlich im Leben gerecht zu werden, und Sie werden wahrscheinlich nicht wieder sehen, nachdem die sexuelle Erfahrung, weil das Fehlen von tieferen sozialen oder emotionalen Implikationen würde den Ausdruck der innersten Wünsche sexuell ungehemmt und komplex und zugleich die absolute Befreiung von Spannungen, Sorgen und unerfüllte Wünsche begünstigen. Schwierig, die Anregung zu vermeiden, dass, wenn es wirklich einzigartige mystisch-religiöse Erfahrung im Leben, vergleichbar mit dem Treffen mit den Göttern als Fremde verkleidet durch Zufall vorbei für Schutz in der Vision der Uralten und damit vergleichbar mit der Zufälligkeit und außergewöhnliche Begegnung zu fragen, mit Alien Einheit, die unser Leben nach dem "Schritt-Meeting" ändern können, das ist genau das erotische Erlebnis wir reden, eine Erfahrung, die auch vergänglich ist, wie alle Dinge, die unsere Existenz überqueren, aber wahrscheinlich mehr intensiver als andere Formen der "Kontakt", wegen seiner materialistischen und der unauslöschliche Spuren, die einen Orgasmus in den tiefsten Tiefen unserer Psyche lässt, nach der Psychoanalyse, oder auch die Gefühle, die uns während des gesamten Lebens begleiten und dass es Sie wurden von gewissen Träumen oder bestimmte Erfahrungen verlassen oder sogar durch bestimmte Riten und Einstellungen, die als Rahmen zu dem einen wahren Gnostiker Sakrament dienen,weil das Leben selbst ein vorübergehendes Phänomen und nichts ist für immer oder, einfacher, in den Worten von Charles Baudelaire: "Die Liebe ist die Prostitution!".

venerdì 26 febbraio 2016

LA MORTE DI UMBERTO ECO,SEMIOLOGO,MEDIEVALISTA E AMBASCIATORE DELLA CULTURA, PONTE DI COLLEGAMENTO TRA ITALIA E GERMANIA.DER TOD VON UMBERTO ECO, SEMIOLOGIST, MEDIEVALIST UND BOTSCHAFTER DER KULTUR, BRüCKE UND VERBINDUNG ZWISCHEN ITALIEN UND DEUTSCHLAND.

LA MORTE DI UMBERTO ECO,SEMIOLOGO,MEDIEVALISTA E AMBASCIATORE DELLA CULTURA, PONTE DI COLLEGAMENTO TRA ITALIA E GERMANIA. Il 19 febbraio ci ha lasciati il grande intellettuale e scrittore Umberto Eco,scrittore, saggista, semiologo,medievalista e ponte culturale con la Germania che lo considerava come una sorta di ambasciatore tra le culture dei due paesi. Al di là di alcuni suoi best sellers molto conosciuti a livello mondiale come “Il Nome della Rosa”, trasposto sugli schermi cinematografici dal regista francese Jean Jeacques Annaud, o “Il pendolo di Foucault”, viaggio che attraversa anche il mondo sotterraneo iniziatico-massonico e, da ultimo, “Il cimitero di Praga”,che rivela piste e particolari inediti sul processo di unificazione italiana, deve ritenersi non meno importante la sua letteratura saggistica,che ha fatto scuola non solo negli ambienti accademici e che rivela l’humus culturale in cui maturavano alcuni suoi capolavori editoriali con ampio successo presso il pubblico più vasto. Qualsiasi studente universitario alle prese con la sua tesi di laurea o qualsiasi scrittore agli esordi, ad esempio, potrà trovare prezioso quello che in realtà è un discorso sul metodo incentrato su consigli pratici,mi riferisco al suo lavoro: “Come si fa una tesi di laurea”,attualmente edito da Bompiani,con cui risulta pubblicato anche il suo insuperato lavoro sul medioevo: “Scritti sul pensiero medievale”. In quest’ultimo volume,che può paragonarsi al terreno di riflessioni e intuizioni in cui matura il grande successo de “Il Nome della Rosa”,cui è legata la più ampia consacrazione di fama mondiale del semiologo,possono reperirsi alcuni dei risultati più interessanti del suo lavoro di analisi e ricerca storica,filosofica e semantica,dalle riflessioni sul ruolo di Alberto Magno, ponte medievale anch’egli tra Italia e Germania, alle analisi del senso estetico e del ruolo dei colori nel pensiero dell’età di mezzo, alle analisi sul metodo di Porfirio,i bestiarii e le etimologie di Isidoro, in cui si possono ravvisare le origini della enciclopedistica moderna,fino alle visioni apocalittiche del Beato di Liebana e ai primi studi scientifici di ottica degli Arabi o al ruolo rivoluzionario che Eco attribuiva alla riscoperta umanistica del Corpus Hermeticum e alla filosofia del cambiamento in cui individuava uno dei momenti più significativi del passaggio culturale per gradi dal medioevo al rinascimento. In sintesi potremmo dire che Umberto Eco ha rappresentato per noi in Italia, e forse in parte anche per i Tedeschi, che lo stimavano immensamente, quello che lo storico medievale Jacques Le Goff ha rappresentato per la Francia. Ciò che forse distingueva Eco da Le Goff e finiva per avvicinarlo, per certi versi, più all’altro grande storico francese Georges Duby, è il fatto che Eco, più ancora che negli affreschi storici, eccelleva nella capacità di risolvere quesiti storici e filosofici insoluti o apparentemente insolubili, forte della sua capacità di interpretare “i segni”, compresi quelli del linguaggio. Duby,da storico puro, è rimasto insuperato nel far affiorare aspetti sociali e del privato medievale e antico attraverso la ricostruzione da piccoli particolari,mentre Umberto Eco attraverso la sua investigazione sui “segni e le allegorie” dei tempi, compresa la nostra società contemporanea, eccelleva nell’intuire le svolte epocali di pensiero e di costume. In questo senso possiamo tranquillamente parlare di senso investigativo storico o di investigatori intellettuali prestati alla storia, alla filosofia,alla letteratura, con metodo semiologico più ancora che filologico e semantico,nel caso di Eco, rappresentando la filologia il metodo d’approccio più tradizionale. E, in questo senso, Eco mostrava di avere un’impostazione di pensiero indissolubilmente legata alla visione allegorica medievale, ma anche sorprendentemente moderna e rivoluzionaria nel metodo, se si considera che questa nostra società contemporanea del marketing e del mercato pubblicitario, ha riscoperto il sistema della sintesi e della comunicazione immediata “per segni” e palinsesti,più ancora che l’indagine filologica o la comunicazione oratoria o retorica. Si potrebbe quasi tentare oggi, in questo nostro “Nuovo Medioevo” di parlare di crisi della retorica o peggio dell’oratoria stessa persino in politica, tanto che alcuni parlano di linguaggio assertivo da parte dei nostri politici e parlamentari, piuttosto che di linguaggio argomentativo o della capacità di convincere e illustrare attraverso il linguaggio, doti appartenenti sempre più al passato,come se il consenso fosse dato quasi per scontato e la sovranità popolare sempre più,obiettivamente, in declino. Anche in questo Umberto Eco era stato un profeta, non senza accenni di pessimismo che, a volte, traspaiono già nell’altro suo saggio “Apocalittici e integrati”, che ha finito per segnare una linea di demarcazione delle categorie di pensiero e di comprensione dell’approccio politico e culturale fin dal 1964,data della sua prima edizione. Una grande perdita dunque,non solo per l’Italia, ma anche per la Germania che, molto più di noi, incentra da sempre la riflessione storica sull’età di mezzo. Ci mancheranno le sue capacità di analisi e sintesi che gli permettevano di scorgere, prima e più di altri, i “segni dei tempi” e le linee di tendenza, quello che i Tedeschi chiamano Zeitgeist! Con la recente scomparsa, lo scorso anno, del grande Jacques Le Goff e la perdita recente di Umberto Eco ci rendiamo conto di essere rimasti sempre più dei nani in grado di vedere un po’ più lontano solo perché seduti sulle spalle di giganti , per usare una sua frase celebre che lui riferiva alla grandezza degli antichi rispetto agli autori medievali o meglio a come nel medioevo ci si rapportava alla grandezza del pensiero antico. DER TOD VON UMBERTO ECO, SEMIOLOGIST, MEDIEVALIST UND BOTSCHAFTER DER KULTUR, BRüCKE UND VERBINDUNG ZWISCHEN ITALIEN UND DEUTSCHLAND. 19. Februar hat uns die große intellektuelle und Schriftsteller Umberto Eco, Autor, Essayist, semiotician, Mediävisten und kulturelle Brücke mit Deutschland, die ihn als eine Art Botschafter zwischen den Kulturen der beiden Länder. Darüber hinaus einige seiner meistverkauften weltweit bekannt als "Der Name der Rose", umgesetzt auf Kinoleinwände von Französisch Regisseur Jean Jeacques Annaud oder "Das Foucaultsche Pendel", die auch Reise durch die Unterwelt Initiations freimaurerischen und zuletzt ", das Prager Friedhof", die neue Details zu den Pisten und der italienischen Einigungsprozesses zeigt, muss nicht zuletzt ihre Sachliteratur betrachtet werden, die eine folgende, nicht nur in akademischen Kreisen gewonnen und zeigt den kulturellen Hintergrund wo gereift sie einige seiner Meisterwerke mit großen Verlags Erfolg mit der breiten Öffentlichkeit. Jeder Student College kämpft mit seiner Diplomarbeit oder einem Schriftsteller zu Beginn zum Beispiel finden wertvoll, als es wirklich ein Diskurs über die Methode ist auf praktische Ratschläge konzentriert, ich beziehe mich auf seine Arbeit: "Wie funktioniert eine These Grad ", die derzeit von Bompiani veröffentlicht, die auch seine unübertroffene Arbeit auf dem Mittelalter veröffentlicht:". Schriften über das mittelalterliche Denken " In diesem Band, die in das Land der Reflexionen und Erkenntnisse den großen Erfolg ", wo der Name der Rose reifen" verglichen werden können, die gegenüber der Welt berühmt Weihe der semiotician verknüpft ist, können einige der interessantesten Ergebnisse der reperirsi seine Arbeit der Analyse und der historischen Forschung, philosophischen und semantischen, von den Reflexionen über die Rolle von Albert der Große, mittelalterliche Brücke auch zwischen Italien und Deutschland, zur Analyse des ästhetischen Sinn und die Farbe des Mittelteils im Denken, Analyse auf Porfirio Methode, Bestiarius und die Etymologien des Isidor, wo man die Ursprünge der modernen enciclopedistica erkennen kann, auf die apokalyptischen Visionen von Beatus von Liebana und den ersten optischen wissenschaftlichen Studien der Araber oder die revolutionäre Rolle, die Eco zur Wiederentdeckung zugeschrieben Humanist des Corpus Hermeticum und die Philosophie des Wandels identifiziert, in denen einer der wichtigsten Momente des kulturellen Übergangs in Stufen vom Mittelalter bis zur Renaissance. wir konnten Zusammenfassend sagen, dass Umberto Eco hat sich für uns in Italien vertreten, und vielleicht teilweise auf die Deutschen, die ungeheuer geschätzt, was der Historiker Jacques Le Goff mittelalterlichen für Frankreich entfielen. Was vielleicht aufstrebenden Eco Le Goff und lief es in gewisser Weise näher zu bringen, mehr zu den anderen großen Französisch Historiker Georges Duby, ist die Tatsache, dass Eco, mehr noch als in den historischen Fresken, in der Fähigkeit, historischen und philosophischen Fragen zu lösen brillierte ungelöst oder scheinbar unlösbaren, dank seiner Fähigkeit, die "Zeichen", einschließlich Sprache zu interpretieren. Duby, aus rein historisch, blieb unübertroffen in den sozialen Aspekten und bringen die mittelalterlichen und antiken Privat durch die Rekonstruktion von kleinen Details, während Umberto Eco durch seine Untersuchung "Zeichen, und die Interpretation" der Zeit, einschließlich unserer heutigen Gesellschaft, er brillierte nell'intuire die großen Wendepunkte des Denkens und Lifestyle. In diesem Sinne können wir sicher von Untersuchungs historischen Sinn sprechen oder geistigen Ermittler zur Verfügung gestellt, die Geschichte, Philosophie, Literatur, mit semiotische Methode noch mehr als philologisch und semantische, im Falle von Eco, was Philologie den eher traditionellen Ansatz Methode. Und in diesem Sinne, Eco eine Einstellung des Denkens untrennbar mit der mittelalterlichen allegorischen Vision verknüpft haben gezeigt, sondern auch überraschend modern und revolutionär in dem Verfahren, wenn man bedenkt, dass unsere heutige Gesellschaft für Marketing und Werbemarkt, hat das System neu entdeckt Synthese und unmittelbare Kommunikation "für" Zeichen und Zeitpläne, noch mehr als die philologische Untersuchung oder Sprachkommunikation und Rhetorik. Man könnte fast heute tastete, in unserem "New Mittelalter" über die Krise der Rhetorik oder schlechter Oratorium gleichen, auch in der Politik zu reden, so sehr, dass einige sprechen von durchsetzungs Sprache unserer Politiker und Parlamentarier, anstatt argumentative Sprache oder die Fähigkeit, Fähigkeiten, die durch Sprache gehören zu überzeugen und zeigen immer mehr der Vergangenheit an, als ob die Zustimmung fast selbstverständlich und Volkssouveränität mehr objektiv im Niedergang gegeben wurde. Wieder war Umberto Eco ein Prophet, die manchmal nicht ohne Hauch von Pessimismus transpirieren bereits einen anderen Aufsatz "Apocalyptic und integriert", die eine Trennlinie in den Kategorien des Denkens und des Verständnisses zu markieren der gekommen ist, "kulturellen und politischen Ansatz seit 1964, das Datum der ersten Veranstaltung. Daher ist ein großer Verlust, nicht nur für Italien, sondern auch für Deutschland, dass viel mehr als uns, konzentriert sich immer historische Reflexion über das Alter des Weges. Wir werden seine Fähigkeiten der Analyse und Synthese vermissen, die ihm ermöglicht, um zu sehen, vor und mehr als andere, die "Zeichen der Zeit" und die Trends, was die Deutschen den Zeitgeist nennen! Mit der kürzlich erfolgten Verabschiedung, im vergangenen Jahr, der große Jacques Le Goff und der jüngste Verlust von Umberto Eco erkennen wir, dass sie mehr geworden sind und mehr von den Zwergen der Lage, ein wenig "sehen weiter weg nur auf den Schultern von Riesen, da sitzen, zu verwenden, seinen berühmten Satz, dass er auf die Größe des antiken als mittelalterlichen Autoren oder besser als im Mittelalter bezog es vergleicht die Größe des antiken Denkens.

martedì 9 febbraio 2016

LA MORATORIA ITALIANA SUL REATO DI TORTURA. DIE ITALIENISCHE Moratorium für Verbrechen der Folternorm.

LA MORATORIA ITALIANA SUL REATO DI TORTURA Dopo la questione discriminante (art.19 Trattato di funzionamento dell’Unione Europea) della moratoria italiana sui diritti delle coppie omosessuali, corre l’obbligo di entrare nel merito di una questione ancor più rilevante e incresciosa sollevata sempre dalle pronunce della Corte Europea e che segna l’ennesimo ritardo storico dell’Italia rispetto alla civiltà del diritto europeo e al processo di integrazione. Ci riferiamo alla mancata introduzione del reato di tortura nel Codice penale italiano, come anche alla mancata introduzione dei numeri di matricola obbligatori e visibili per gli appartenenti alle forze dell’ordine nei caschi, divise,ecc., insomma l’obbligo-garanzia di trasparenza e dell’identificabilità degli operatori di polizia che dovrebbe superare la difficoltà attuale di risalire agli autori materiali delle torture in relazione a tali apparati. Un recente articolo sull’Espresso di Carmine Gazzanni (http://espresso.repubblica.it/attualita/2015/10/02/news/l-italia-affossa-il-reato-di-tortura-e-ora-l-europa-prepara-nuove-condanne-1.232727 ) ci documenta come, dopo la condanna della Corte Europea per i pestaggi avvenuti a Genova alla scuola Diaz e alla Caserma di Bolzaneto,in occasione dei fatti del G8 del 2001, tale introduzione apparisse imminente,mentre bisogna prendere atto che, attualmente, tutto sembra essere passato nel dimenticatoio, e ciò induce a prevedere nuove sanzioni europee e l’accoglimento di nuovi ricorsi di vittime di abusi vari contro il nostro paese,esattamente come dovrebbe accadere in caso di mancata approvazione, in tempi brevi, di una legge sui matrimoni o unioni omosessuali. Il reato di tortura da introdurre non riguarderebbe più solo pestaggi, aggressioni fisiche, ecc.,ma anche vessazioni di tipo morale e simili, e questa sarebbe la vera novità,dal momento che qualche norma già esistente può, in qualche misura, prestarsi a fornire una qualche forma di tutela, anche se se,però, fino ad oggi, la mancanza di una specifica previsione, pare non aver funzionato per i livelli di impunità o ipergarantismo che troppo spesso ammantano l’operato dell’apparato. L’art.606 del C.P., ad esempio,sull’arresto illegale e le norme sul sequestro di persona si prestano già ad approntare qualche forma,anche se del tutto parziale e insufficiente,di tutela, come anche, a suo tempo, la funzione dell’abrogato art.520 C.P. era preventiva nel senso di rendere punibile sempre la congiunzione del pubblico ufficiale in servizio con persona detenuta o in sua custodia onde evitare che lo stupro di soggetti in tali condizioni o i servizi sessuali potessero diventare merce di scambio o strumenti di corruzione o vessazione, ma le botte, i maltrattamenti di vario genere(art.572 C.P.,fattispecie di reato abituale sempre più ricorrente in certe strutture e situazioni come anche nei posti di lavoro in genere: sul punto leggasi il recente commento dello studio Cataldi alla sentenza 13088 del 20/03/2014 della Cassazione penale che parla di equiparabilità all’ambiente familiare, per la repressione di certe fattispecie, in ordine alle aziende di piccole dimensioni, poiché la Cassazione ripercorre l’iter storico ed esegetico letterale ed analizza la ratio di tale norma nata appunto per reprimere la fattispecie dei maltrattamenti in famiglia: http://www.studiocataldi.it/news_giuridiche_asp/news_giuridica_15593.asp , sicchè,in estrema sintesi, potrebbe ipotizzarsi una lacuna dell’ordinamento penalistico italiano in considerazione della dimensione delle strutture restrittive o lavorative o militari e di polizia spesso teatro di certi fenomeni), l’esposizione al freddo o in condizioni subumane a partire da ospedali psichiatrici (gli O.P.G. stanno chiudendo,ma lo Stato italiano appare tutt’altro che attrezzato a fronteggiare certi fenomeni, ricordo anche l’utilizzo di certi farmaci e trattamenti in certi casi) e strutture carcerarie, che spesso determinano postumi e insorgenze di malattie, sono tutt’altro che fenomeni superati e appaiono spesso,come nel caso di Stefano Cucchi,di Gabriele Sandri o di Andrea Soldi,disabile ucciso in Tso,eventi scandalosi e luttuosi al centro delle cronache giudiziarie e della stampa (http://www.chefuturo.it/2016/02/impegno-e-solidarieta-riaprono-caso-cucchi/ , http://torino.repubblica.it/cronaca/2015/08/06/news/andrea_morto_di_tso_i_testimoni_raccontano_lo_hanno_preso_per_il_collo_finche_e_caduto_-120516475/ ). Il libro “Malapolizia” di Adriano Chiarelli, edizioni Newton Compton, “un’inchiesta-verità sulle morti non chiarite che svela tutti i retroscena degli abusi di potere commessi dalle forze dell’ordine” o, per andare indietro negli anni (1973) il testo, edito da Feltrinelli,su “Il potere repressivo, la polizia, le forze dell’ordine italiano” di Angelo D’Orsi, possono offrire validi spunti di approfondimento sulla congerie culturale e istituzionale che circonda certi delitti e una buona parte di contegni inaccettabili perpetrati ai danni della società civile o peggio di persone in stato di restrizione della libertà personale,in quanto tali ancora più esposte ad abusi e sprovviste di validi strumenti di tutela,nonché sul clima di omertà e le garanzie di impunità che spesso hanno caratterizzato determinate inchieste. Al di là dei particolari tecnici e dei fatti di cronaca, il presente articolo vuole richiamare l’attenzione sulla crescita di ruolo e di prerogative progressiva delle forze dell’ordine durante il cosiddetto ventennio berlusconiano e nelle impostazioni ideologiche di certi interventi legislativi di ispirazione leghista o di centrodestra, come ad esempio la nota L.125/2008 in materia di sicurezza, che poco hanno giovato in termini di repressione e prevenzione di fenomeni criminali seri, se si guarda a dati di fatto come il dilagare delle mafie anche al nord, a scapito del ruolo della stessa magistratura sempre più sullo sfondo a partire dalla fase di indagine e con un’Avvocatura,espressione della voce della società civile, sempre più debole e sulla difensiva. In sintesi ciò che è cresciuto a dismisura in quel ventennio,anche a scapito della libertà di espressione, della critica e dell’informazione, è stato proprio lo Stato di polizia e il ruolo sociale degli appartenenti alle forze dell’ordine sempre più proiettati anche verso la conquista di spazi e ruoli politici o di alta amministrazione (http://www.affaritaliani.it/cronache/carabinieri-nuovo-incarico-per-gallitelli-383555.html , http://www.grnet.it/sicurezza/forze-dellordine/carabinieri/3957-carabinieri-laltro-gasparri-alla-scuola-ufficiali-psicolabili-i-suicidati ). Si potrebbe essere tentati di azzardare quasi un parallelismo storico col ruolo dei Pretoriani nel periodo della cosiddetta anarchia imperiale,terzo secolo d.c.,o prima che questo corpo militare perdesse il suo ruolo storico affiancando Massenzio contro Costantino e a seguito appunto della riforma militare di Costantino. Appare chiaro che a questa crescita di ruolo e tutele, tipiche di una sorta di versione moderna dell’involuzione democratica e parlamentare,simile a ciò che avvenne, per certi versi, come linea di tendenza storica con l’avvento del Dominato in età imperiale,per usare un’espressione suggestiva, affiancata dall’assenza di una legge sul conflitto di interessi e dal tramonto del ruolo delle ideologie a vantaggio dei personalismi caratteristici del sistema elettorale maggioritario, possa essere corrisposto, in qualche misura,come sembra documentare il libro di Chiarelli e vari fatti di cronaca, anche l’aumento di abusi e fenomeni criminali tipici di determinate categorie contro altre più deboli,sempre più marginalizzate,nel contesto di una società civile ormai in debito di ossigeno, in crisi di identità e sempre meno rappresentata,sempre più priva di diritti civili. Questa analisi si impone a chi voglia intravedere la sentenza della Corte europea sui fatti della scuola Diaz, come una sorta di luce aurorale proveniente dall’Europa che segue una lunga notte caratterizzata dai sonni della ragione. Vi è un unico potenziale deterrente che, in realtà,può tentare di porre un qualche argine al dilagare di certi fenomeni,accentuato anche dal fatto che avere a che fare spesso con extracomunitari o soggetti provenienti dalle più varie realtà,sovente sprovvisti anche di permesso di soggiorno, e, per lo più abituati a sistemi anche peggiori nei loro paesi, può determinare un imbarbarimento dei costumi e financo delle tecniche di approccio delle forze dell’ordine o favorire comunque abusi legati alla precarietà di certe situazioni giuridiche,ecc. Tale deterrente consiste,come per i fenomeni di assenteismo recentemente normati dal decreto-legge della Ministra Marianna Madìa,al di là delle sanzioni penali e civili, nella sospensione immediata dal servizio in via disciplinare indipendentemente dai più lunghi esiti dell’indagine o del processo penale e nel licenziamento disciplinare altrettanto rapido, non oltre i novanta giorni o massimo sei mesi dalla contestazione del fatto. Occorre dare messaggi di inversione della tendenza storica per un ritorno sulla strada in salita della democrazia e occorre anche un ricambio di mentalità e organico, a tutti i livelli, in certi apparati,specie se il carcere e determinati ambienti continuano a uccidere,sia pure per errore, in alcuni casi,almeno secondo le tesi della difesa ( la pena di 9 anni di carcere peraltro,tanto per citarne uno, per un omicidio qualificato volontario, e sia pur in presenza di attenuanti, appare del tutto incongrua e tale da prestarsi all’idea,al cospetto dell’opinione pubblica, che chi riveste una divisa o svolge determinate funzioni,alla fine, benefici sempre di migliori sorti e considerazioni rispetto ai quivis de populo o al cosiddetto povero cristo: http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/caso_sandri_la_cassazione_conferma_omicidio_volontario_nove_anni-186275.html ). Del pari, anche in caso di assoluzione, alla fine delle vicende processuali, l’indipendenza del procedimento amministrativo disciplinare rispetto agli esiti dell’indagine o del processo penale può ben fungere da strumento di giustizia sostanziale soprattutto in presenza di misure cautelari penali reali (ad esempio sequestro di armi) o personali avvenute nel corso dell’iter processuale o di indagine. L’arresto o sequestro a carico di un dipendente crea infatti danno di immagine all’amministrazione ed inoltre è risaputo che la soglia probatoria necessaria per condannare, cioè la prova oltre ogni ragionevole dubbio,in termini ormai costituzionali di giusto processo, non è la stessa necessaria per l’emissione di un provvedimento cautelare che, però, in quanto tale richiede già di per sé una soglia non indifferente di probabilismo,specie laddove si tratti di arresti e soprattutto dell’arresto in carcere quale extrema ratio nel nostro sistema cautelare,trattandosi di misura irrogata quando nessun altra possa garantire esigenze cautelari per fronteggiare la pericolosità sociale, il pericolo di inquinamento probatorio o il pericolo di fuga. Su tal punto val bene fare riferimento all’insegnamento del noto amministrativista Vito Tenore che, a pag.183, del noto testo “Il procedimento disciplinare nel pubblico impiego dopo la riforma Brunetta”, edizioni Giuffrè, testualmente spiega: “La finalità cautelare (tutela immediata dell’ordinato svolgimento dell’attività dell’amministrazione attraverso l’allontanamento del dipendente “pericoloso”) è sicuramente immanente in tutte le ipotesi di sospensione dal servizio, facoltative ed obbligatorie, anche se la valutazione circa la sussistenza di tale requisito è talvolta demandato alla discrezionalità dell’amministrazione (vedi le ipotesi di sospensione facoltativa), mentre in altre vi è una prevalutazione legislativa in ordine alla esistenza di una pericolosità del dipendente (vedi le ipotesi di sospensione obbligatoria).Tale finalità cautelare impedisce l’adozione di sospensioni con efficacia retroattiva,”, un limite aggiungiamo in questa sede,alla luce ad esempio delle tortuose vicende che hanno portato alla pista investigativa sui Carabinieri nel caso Cucchi e all’apertura di indagini nei loro confronti solo a seguito dell’archiviazione di indagine precedente nei confronti di altri soggetti, “e ne consente la revoca qualora vengano meno i presupposti che ne hanno consigliato l’adozione.”. Particolarmente interessante, a conferma della nostra tesi, è il passaggio che afferma a pag.184: “Non va infine trascurata l’immanente funzione di tutela del prestigio, dell’imparzialità e della immagine interna ed esterna della pubblica amministrazione, particolarmente valorizzati nelle ipotesi di sospensione obbligatoria ex art.15 L.n°55 del 1990,”,parliamo purtroppo solo dei casi di reati di mafia in riferimento alla norma citata, “che verrebbero compromessi ove si consentisse la permanenza in servizio di un soggetto, presumibile autore di gravi condotte di valenza disciplinare ed eventualmente penale.”. Occorre dunque ridurre anche in questi casi, come per i casi conclamati di assenteismo, i margini di discrezionalità privilegiando l’automatismo doveroso della sospensione,specie in presenza di misure cautelari penali, costituendo il corredo probatorio della misura penale un valido presupposto e corredo probatorio osmoticamente utilizzabile,nella gran parte dei casi, per la sospensione obbligatoria dal servizio, cui dovrebbe seguire un altrettanto rapido licenziamento disciplinare in tronco. L’introduzione del reato di tortura, l’ampliamento delle fattispecie penalmente rilevanti e l’innalzamento della soglia sanzionatoria, consentirebbero non solo di affiancare un efficace deterrente penale a quello amministrativo disciplinare, ma anche di applicare in concreto misure cautelari adeguate e proporzionate alla gravità delle condotte, uscendo dallo stereotipo culturale ipergarantistico in presenza di divise,apparati di polizia e pubblici poteri in genere. Lo stesso discorso cautelare e disciplinare dovrebbe essere ritenuto efficace per le fattispecie di concussione e corruzione e per i reati contro la pubblica amministrazione in genere e avremmo trovato una soluzione tecnica anche per questi fenomeni fin troppo diffusi nel nostro paese (http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12/03/transparency-2014-italia-prima-in-europa-per-corruzione-sorpassate-bulgaria-grecia/1246545/ ). Al di là della riforma Brunetta, D.lgs n°150/2009, va ricordato anche il paragrafo 6, responsabilità e controllo della polizia, del Codice europeo di etica della polizia, che insieme alla Carta di Rotterdam del 1 giugno 1996 detta criteri di trasparenza e controllo sull’operato delle forze dell’ordine in Europa e che testualmente recita: “59) La polizia deve rendere conto allo Stato, ai cittadini e ai loro rappresentanti. Deve essere sottoposta ad un efficiente controllo esterno. 60) Il controllo dello Stato sulla polizia deve essere distribuito tra i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario. 61) Le pubbliche autorità devono garantire procedure efficaci ed imparziali per le denunce contro la polizia. 62)Devono essere promossi meccanismi di responsabilità, basati sulla comunicazione” (vedasi la garanzia del ruolo dei mass-media e delle audiovideoriprese o fotografie e non l’invocazione strumentale della privacy per coprire abusi, soprattutto in luoghi pubblici e aperti al pubblico, quali sono anche le caserme di polizia, ospedali, strutture restrittive,ecc.) “e sulla reciproca comprensione tra la popolazione e la polizia. Dei codici deontologici per la polizia, fondati sui principi contenuti nella presente Raccomandazione, devono essere sviluppati negli Stati Membri e posti sotto la supervisione di organismi appropriati.”,tra questi sarebbe auspicabile una commissione parlamentare d’inchiesta e controllo permanente su crimini e abusi di apparati di polizia e magistratura,al di là del ruolo del C.S.M. per quest’ultima e del dicastero dell’interno o degli altri dicasteri competenti per i vari corpi di polizia. Si ricorda infine che l’introduzione del reato di tortura anche in Italia non costituisce un mero evento occasionale sulla base dell’onda emotiva della sentenza della Corte Europea sui fatti del G8, ma costituisce,al di là della moratoria venutasi a creare con tale pronuncia, un adempimento conseguente ad obblighi sottoscritti in sede di Convenzione europea. Sulle ultime fonti citate si consulti l’appendice al vademecum “Malapolizia” di Adriano Chiarelli che, a pag.252 giustamente evidenzia: “Gli accordi internazionali a protezione dei diritti umani, ratificati anche in Italia, vietano la tortura nonché ogni trattamento crudele,disumano o degradante. Il divieto è contenuto sia nell’art.3 della Convenzione di Roma per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, sia nel Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici,all’art.7. E già la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 10 dicembre 1948 poneva il divieto. Nel 1984, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite approva la Convenzione per la prevenzione specifica della tortura e dei trattamenti disumani, crudeli e degradanti e,nel 1987, gli Stati membri del Consiglio d’Europa adottano la Convenzione europea per una prevenzione,mediante meccanismi di controllo tesi a verificare il trattamento delle persone in stato di detenzione. La Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura ed altre pene o trattamenti crudeli, vige per la Repubblica italiana dall’11 febbraio 1989, nonostante allo stato attuale in Italia non esista una legge specifica che preveda e punisca il reato di tortura.”. La Convenzione all’art. 1 già fornisce la definizione giuridica del reato di tortura nei seguenti termini: “Ai fini della presente Convenzione, il termine “tortura” designa qualsiasi atto con il quale sono inflitti ad una persona dolore o sofferenze acute, fisiche o psichiche,segnatamente al fine di ottenere da questa o da una terza persona informazioni o confessioni, di punirla per un atto che ella o una terza persona ha commesso o è sospettata di aver commesso, di intimidirla od esercitare pressioni su di lei o di intimidire od esercitare pressioni su una terza persona o per qualunque altro motivo basato su una qualsiasi forma di discriminazione, qualora tale dolore o tali sofferenze siano inflitti da un funzionario pubblico o da qualsiasi altra persona che agisca a titolo ufficiale, o sotto sua istigazione, oppure con il suo consenso espresso o tacito. Tale termine non si estende al dolore o alle sofferenze derivanti unicamente da sanzioni legittime, ad esse inerenti o da esse provocate. Il presente articolo lascia impregiudicato ogni strumento internazionale ed ogni legge nazionale che contiene o può contenere disposizioni di portata più ampia.”. Altrettanto fondamentale per inquadrare i termini della moratoria è l’art.2 della Convenzione ratificata dall’Italia che testualmente dispone ab illo tempore: “Ogni Stato Parte prende provvedimenti legislativi, amministrativi, giudiziari ed altri provvedimenti efficaci per impedire che atti di tortura siano compiuti in un territorio sotto la sua giurisdizione. Nessuna circostanza eccezionale, qualunque essa sia, si tratti di stato di guerra o di minaccia di guerra, d’instabilità politica interna o di qualsiasi altro stato eccezionale, può essere invocata in giustificazione della tortura. L’ordine di un superiore o di un’autorità pubblica non può essere invocata in giustificazione della tortura.”. Fu una Convenzione internazionale probabilmente adottata anche alla luce di fenomeni storici come quelli che caratterizzarono la dittatura di Augusto Pinochet in Cile, il fenomeno dei desaparecidos in Argentina e più estesamente gli effetti della cosiddetta “operazione Condor” su cui sono ancora in corso indagini e processi in vari paesi e segnatamente quelli che hanno finito per subire il fascino o il corso storico di dittature e regimi illiberali e antidemocratici anche grazie al supporto tecnico della mancata introduzione o repressione dei reati di tortura (https://it.wikipedia.org/wiki/Operazione_Condor , http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/09/28/piano-condor-attivo-fino-al-1997-documento-riscrive-la-storia-della-repressione-anticomunista-in-sudamerica/2072546/ , http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/11/operazione-condor-prende-il-via-la-norimberga-argentina/527072/ ). Riteniamo pertanto che un paese non possa definirsi civile né democratico in assenza di interventi volti a colmare un palese vulnus normativo e istituzionale su cui la sentenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo ha puntato finalmente l’indice accusatore sulla base di fatti precisi e consigliamo la lettura dei contenuti della sentenza nel presente link: http://www.leggioggi.it/2015/04/07/scuola-diaz-nel-2001-fu-tortura-sentenza-integrale-cedu/ , anche alla luce del continuo reiterarsi di certi fenomeni nella cronaca pressoché quotidiana: http://www.ilcaffe.tv/articolo/21133/10-arresti-per-maltrattamenti-su-ragazzi-disabili-nel-centro-di-riabilitazione .
DIE ITALIENISCHE Moratorium für Verbrechen der Folternorm Nach dem Unterscheidungs ​​Frage (Artikel 19 des Vertrag über die Europäische Union) des italienischen Moratorium über die Rechte von homosexuellen Paaren, sind verpflichtet, in der Hauptsache aus einer Materie zu geben noch deutlicher und unglückliche je nach den Urteilen des Europäischen Gerichtshofs erhoben und markiert einen weiteren historischen Italien hinkt hinter der Zivilisation des europäischen Rechts und für den Integrationsprozess. Wir verweisen auf das Scheitern, das Verbrechen der Folter in der italienischen Strafgesetzbuch sowie das Scheitern einzuführen, um die Seriennummern erforderlich und sichtbar für Strafverfolgungsbehörden in Helme, Uniformen usw. einzuführen, kurz gesagt, die Verpflichtung-Garantie von Transparenz und Identifizierbarkeit von Polizisten, welche die gegenwärtigen Schwierigkeiten zurück zu den Folterer in Bezug auf solche Geräte überwinden sollte. Ein kürzlich erschienener Artikel in Espresso Karmin Gazzanni (http://espresso.repubblica.it/attualita/2015/10/02/news/l-italia-affossa-il-reato-di-tortura-e-ora-l-europa-prepara-nuove-condanne-1.232727 Es dokumentiert), wie nach der Überzeugung des Gerichts Europa für Schläge fand in Genua auf die Schule und die Kaserne von Bolzaneto, in den Ereignissen der G8 im Jahr 2001, die Einführung bevorstehenden erschien, aber wir müssen zur Kenntnis nehmen, dass zum gegenwärtigen Zeitpunkt scheint alles ging in Vergessenheit, und dies führt uns neue europäische Sanktionen und die Akzeptanz neuer Anwendungen von Opfern verschiedener Verletzungen gegenüber unserem Land vorherzusagen, genau so, wie es im Falle der nicht-Zulassung, auf kurze Sicht, eines Gesetzes über die Ehen passieren soll, oder geschlechtliche Partnerschaften. Das Verbrechen der Folter eingeführt werden nicht mehr als nur Schläge beeinflussen würde, körperliche Angriffe, etc., aber auch von Mobbing und dergleichen, und das wäre die eigentliche Nachricht sein, da bereits eine Regel vorhanden ist, kann bis zu einem gewissen Grad selbst verleihen zu bieten irgendeine Form von Schutz, aber wenn, aber bis zum heutigen Tag scheint der Mangel an einer speziellen Bestimmung, nicht für oder ipergarantismo Ebenen der Straflosigkeit gearbeitet zu haben, die allzu oft das Arbeitsgerät zu Grunde liegen. Die art.606 des CP, zum Beispiel zur Festnahme illegal und Regeln für die Entführung eignen sich bereits in irgendeiner Form zu bereiten, auch wenn völlig Teil und unzureichenden Schutz, ebenso wie in seiner Zeit, die Funktion Aufhebung Art.520 CP in dem Sinne war vorbeugende Strafe immer die Verbindung des öffentlichen Dienstes im Dienst der Person in Haft oder in ihrem Gewahrsam zu machen, die Vergewaltigung von Menschen unter solchen Bedingungen oder sexuelle Dienste zu verhindern, könnte ein Faustpfand oder Korruption Instrumente oder Belästigung geworden, aber die Schläge , die verschiedenen Arten von Misshandlung (art.572 CP, gewöhnlichen Straftaten immer häufiger in bestimmte Strukturen und Situationen sowie in der Arbeitswelt im allgemeinen: der Punkt sollten die jüngsten Äußerungen der Studie Cataldi zu 13088 von 20/03 Urteil lesen / 2014 Straf cassation, die an der Verfolgung von bestimmten Fällen der Vergleichbarkeit Umgebung vertraut spricht in Bezug auf kleine Unternehmen, da der Oberste Gerichtshof den historischen Prozess und wörtliche exegetischen verfolgt und analysiert das Verhältnis von dieser Bestimmung genau zu verdrängen geboren der Fall von häuslicher Gewalt: http://www.studiocataldi.it/news_giuridiche_asp/news_giuridica_15593.asp, so dass auf den Punkt gebracht, ist unvorstellbar, speichern eines italienischen Strafbefehl Manko Berücksichtigung der Größe der restriktiven oder Arbeitsstrukturen oder militärischen und oft der Schauplatz der Polizei von bestimmten Phänomenen), Erkältung oder unter unmenschlichen Bedingungen aus psychiatrischen Kliniken (die OPG sind zu schließen, aber der italienische Staat ist weit davon entfernt, ausgestattet mit bestimmten Phänomenen umzugehen, ich erinnere mich auch die Einnahme bestimmter Medikamente und Behandlungen in einigen Fällen) und in den Gefängnissen, und Nachwirkungen, dass irgendetwas in Ausbrüche von Krankheiten führen oft sind aber überschritten Phänomene und oft erscheinen, wie im Fall von Stephen Cucchi, Gabriele Sandri oder Andrea Soldi, Behinderung getötet in Tso, skandalös und tragische Ereignisse in den Mittelpunkt der gerichtlichen und Presseberichte (http://www.chefuturo.it/2016 / 02 / Engagement-and-Solidarität-Wiederaufnahme-Fall-chumps /, http://torino.repubblica.it/cronaca/2015/08/06/news/andrea_morto_di_tso_i_testimoni_raccontano_lo_hanno_preso_per_il_collo_finche_e_caduto_-120516475/ ). Das Buch "Malapolizia" Hadrian Chiarelli, Newton Compton Ausgaben ", eine Anfrage-Wahrheit über ungeklärte Todesfälle, die durch die Polizei verpflichtet, alle Hintergrundmachtmissbrauch offenbart," oder, um im Laufe der Jahre zurück (1973) die Text, veröffentlicht von Feltrinelli, auf "die repressive Macht, Polizei, Strafverfolgungs Italienisch" Angelo D'Orsi, können wertvolle in die Tiefe Einblicke in die kulturellen und institutionellen Wirrwarr rund um bestimmte Straftaten und eine gute Portion inakzeptables Verhalten bieten für verübt gegen die Zivilgesellschaft oder schlechter Menschen in einem Zustand der Einschränkung der persönlichen Freiheit, die als solche noch stärker ausgesetzt keine gültigen Schutzmittel zu missbrauchen und hat, wie auch das Klima des Schweigens und der Straflosigkeit, die oft bestimmte Anfragen gekennzeichnet haben Garantien . Neben den technischen Details und Nachrichtenereignisse, will dieser Artikel die Aufmerksamkeit auf die wachsende Rolle und fortschrittlichen Befugnisse der Polizei zu ziehen während die sogenannten zwei Jahrzehnten Berlusconi und ideologischen Einstellungen bestimmter gesetzgeberische Eingriffe der Inspiration Liga des Zentrums, wie die Note L.125 / 2008 auf die Sicherheit, die im Hinblick auf die Unterdrückung und Verhinderung von schweren Straftaten wenig profitiert haben, wenn man sich Fakten wie die Ausbreitung der Mafia auch einen Blick in den Norden, die Kosten der Rolle der Justiz sich mehr und mehr in den Hintergrund von der Phase der Untersuchung und un'Avvocatura, Ausdruck der Stimme der Zivilgesellschaft mehr und mehr schwach und in der defensive. Um zusammenzufassen, was in den nächsten Jahrzehnten rapide gestiegen, auch auf Kosten der Meinungsfreiheit, Kritik und Informationen, es war nur der Polizeistaat und die soziale Rolle der Mitglieder der Strafverfolgungsbehörden zunehmend auch projizierte Richtung die Eroberung des Weltraums und politischen Rollen oder Top-Management (http://www.affaritaliani.it/cronache/carabinieri-nuovo-incarico-per-gallitelli-383555.html, http://www.grnet.it/sicurezza/forze-dellordine/carabinieri/3957-carabinieri-laltro-gasparri-alla-scuola-ufficiali-psicolabili-i-suicidati ). Man könnte fast eine historische Parallele mit der Rolle der Prätorianer in der Zeit der so genannten Reichs Anarchie, Gleich dritten Jahrhundert, oder vor diesem Militärkorps verloren ihre historische Rolle neben Maxentius gegen Konstantin und als Ergebnis genau Konstantins militärischen Reformen zu wagen verführen. Es scheint klar, dass dieses Wachstum von Rolle und Schutz typisch für eine Art moderne Version des Rückbildung demokratischer und parlamentarischer, ähnlich dem, was in gewisser Weise geschehen, als eine historische Trend mit dem Aufkommen des Dominieren in der Kaiserzeit, einen Ausdruck andeutend, flankiert durch das Fehlen eines Gesetzes über Interessenkonflikt und dem Niedergang der Rolle der Ideologie zugunsten von markanten Persönlichkeiten des Wahlsystems zu verwenden, zu einem gewissen Grad zu zahlen ist, als es das Buch Chiarelli zu dokumentieren scheint und verschiedene Nachrichten, auch die Zunahme von Missbrauch und kriminelle Phänomene typisch für bestimmte Gruppen gegen andere schwächer, immer im Rahmen einer Zivilgesellschaft ausgegrenzt, die jetzt außer Atem ist, eine Identitätskrise und weniger vertreten, immer am meisten fehlt in Bürgerrechte. Diese Analyse ist wichtig für diejenigen, die einen Blick auf das Urteil des Europäischen Gerichtshofs über die Fakten der Diaz-Schule, als eine Art von Polarlichts aus Europa nach einer langen Nacht gekennzeichnet durch Schlaf der Vernunft wollen. Es ist eine einzigartige Abschreckungspotenzial in der Tat, tastete kann einige Stopp der Ausbreitung von bestimmten Phänomenen zu stellen, durch die Tatsache verstärkt, die oft mit Zuwanderern oder Menschen aus den verschiedenen Realitäten zu tun haben, oft nicht einmal erlaubt, gewohnt schlechter Systeme in ihren Ländern können zu Verrohung der Kostüme führen und auch die technische Vorgehensweise der Polizei oder Bevorzugung, aber Missbrauch der Unsicherheit der Rechtslage in bestimmten Fällen Wohnzimmer, und, in den meisten Fällen, usw. Dies ist ein Abschreckungsmittel, wie für Fehlzeiten geregelt kürzlich von Gesetzesverordnung des Ministers Marianna Madia, über die zivil- und strafrechtlichen Konsequenzen, in sofortige Aussetzung vom Dienst in über disziplinarische Angelegenheit durch die längste Ergebnis der Untersuchung oder Strafprozess und disziplinarische Entlassung so schnell, spätestens 90 Tage oder maximal sechs Monate ab dem Anfechtung der Tatsache. Es sollte für eine Rückkehr auf die bergauf Weg zur Demokratie zu den historischen Trendumkehr Meldungen gegeben werden, und erfordert auch eine Änderung der Mentalität und organischen, auf allen Ebenen, in einigen Geräten, vor allem, wenn die Gefängnis und bestimmten Umgebungen zu töten weiter, auch für Versagen, in einigen Fällen, zumindest nach der Disputation (im wert von neun Jahren Gefängnis jedoch eine zu nennen, für eine qualifizierte Mord, und auch wenn es begründete scheint völlig unpassend und eignet sich für 'Idee, vor der öffentlichen Meinung, dass derjenige, der gleichmäßig ist oder führt bestimmte Funktionen am Ende, mehr und besseres Schicksal als quivis Vorteile und Aspekte der Menschen oder der sogenannten armen Mannes: http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/caso_sandri_la_cassazione_conferma_omicidio_volontario_nove_anni-186275.html ). Ebenso, auch wenn ein Fall ist, am Ende des Gerichtsangelegenheiten, die Unabhängigkeit der Verwaltungsdisziplinarverfahren in Bezug auf die Untersuchung oder Strafprozess Ergebnisse können auch als eine wesentliche Instrument der Gerechtigkeit vor allem in Gegenwart von echten Verbrecher Vorsorgemaßnahmen (z dienen Beispiel Beschlagnahme von Waffen) oder persönliche trat während Verfahrens iter oder Untersuchung. Die Festnahme oder Abgabe von Entführung eines Mitarbeiters in der Tat Imageschaden für die Verwaltung erstellt und es ist auch bekannt, dass die Anforderungen an die Beweis notwendig zu verurteilen, dass der Nachweis zweifelsfrei ist, in Bezug nun der Verfassungs ein ordnungsgemäßes Verfahren, ist nicht dasselbe die für die Erteilung einer einstweiligen Verfügung, aber, wie dies erfordert in sich insbesondere eine Schwelle nicht gleichgültig gegenüber Probabilismus, wo es von Festnahmen und vor allem die Festnahme im Gefängnis als letztes Mittel in unsere Schutzsystems sein auferlegt messen, wenn keine andere Vorsorgebedarf sicherstellen können, die soziale Gefahr, die Gefahr der Beweis Verschmutzung oder die Gefahr einer Flucht anzusprechen. An diesem Punkt ist es wert Bezug auf die Lehre des berühmten Vito mit Verwaltungs Inhalt machen, die pag.183, dem berühmten Text "Das Disziplinarverfahren im öffentlichen Sektor nach der Reform Brunetta," Ausgaben Giuffre, wörtlich erklärt: "Die vorgerichtlichen Zwecken (Schutz sofort ordnungsgemäße Durchführung der Verwaltung durch die Entfernung des Arbeitnehmers "gefährlich") ist auf jeden Fall immanent in allen Fällen der Suspension aus dem Dienst, optional und obligatorisch, auch wenn die Beurteilung des Vorliegens dieser Anforderung manchmal delegiert wird Ermessen der Behörden (siehe optional den Fall der Suspension), während in anderen gibt es eine Gesetzes Pre-Assessment in Bezug auf das Bestehen einer Gefahr des Mitarbeiters (siehe die obligatorische Aussetzung Hypothese) ist .Diese Vorsorgezwecken verhindert, dass der Erlass der Aussetzung rück~~POS=TRUNC "eine Grenze fügen wir hier, zum Beispiel im Hinblick auf die gewundenen Ereignisse, die auf der Strecke Carabinieri zu der Untersuchung geführt, wenn Cucchi und die Einleitung von Untersuchungen gegen sie nur bei der Lagerung der vorausgegangenen Untersuchung folgende gegen andere Themen ", und ermöglicht es dem Widerruf sollten die Annahmen, die die Annahme empfohlen haben.". Besonders interessant, unsere These bestätigt, ist die Passage, die in Seite sagt 184: "Es sollte nicht endlich die immanente Eigenschaft des Prestige Schutz, Unparteilichkeit und die innere und äußere Bild der öffentlichen Verwaltung vernachlässigt werden, insbesondere in den Annahmen bewertet Suspension zwingend unter Artikel 15 Ln ° 55, 1990, "sprechen leider nur von Mafia Verbrechen Fälle, in Bezug auf diese Bestimmung", die gefährdet sein würde, wenn es in den Dienst einer Person, angebliche Verfasser der wichtigsten Pipelines bleiben kann disziplinarische und gegebenenfalls strafrechtliche Bedeutung. ". Es ist daher auch in diesen Fällen reduziert, da für bestätigte Fälle von Fehlzeiten, die Diskretion die automatische Aussetzung der Pflicht, vor allem in Gegenwart von kriminellen Vorsorgemaßnahmen, die die Beweis Unterstützung krimineller Maßnahme eine gültige Annahme und Beweise Kit Begünstigung osmotisch verwendet wird, in den meisten Fällen, die Wehrpflicht auszusetzen, die eine schnelle disziplinarische Entlassung in den Kofferraum folgen. Die Einführung der Verbrechen der Folter, die Erweiterung des Strafsachen und die Erhöhung der Strafe Schwelle, würde es nicht nur eine effektive strafrechtliche abschreckende Wirkung auf die administrative Disziplin zu unterstützen, sondern auch in der Praxis geeignete Vorsorgemaßnahmen und einem angemessenen Verhältnis zur Schwere anwenden im allgemeinen aus dem kulturellen Stereotyp ipergarantistico in Gegenwart von Uniformen, Ausrüstung der Polizei und Behörden die Rohre, kommen. Das gleiche Vorsorge Diskurs und Disziplin sollten in den Fällen von Bestechung und Korruption und Verbrechen gegen die öffentliche Verwaltung im Allgemeinen als wirksam angesehen werden, und wir würden eine technische Lösung für diese Phänomene nur allzu häufig in unserem Land finden (http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12/03/transparency-2014-italia-prima-in-europa-per-corruzione-sorpassate-bulgaria-grecia/1246545/ ). Jenseits der Reform Brunetta, Gesetzesdekret Nr 150/2009 sollte erwähnt Absatz 6, Rechenschaftspflicht und Kontrolle der Polizei, der Europäischen Kodex der Polizeiethik, die zusammen mit dem Rotterdam Charta der 1. Juni 1996, die Kriterien die Arbeit der Strafverfolgungsbehörden in Europa Transparenz und Kontrolle über und liest es wörtlich: "59), die Polizei zu den Staat, Bürgern und ihren Vertretern verantwortlich sein muss. Es muß, um eine effiziente externe Steuerung unterzogen werden. 60) Die staatliche Kontrolle über die Polizei muss zwischen Legislative, Exekutive und Judikative verteilt werden. 61) Die Behörden müssen wirksame und unparteiische Verfahren für Beschwerden gegen die Polizei zu gewährleisten. 62) sollte gefördert Rechenschaftsmechanismen, bezogen auf Kommunikation "(die Garantie für die Rolle der Massenmedien sehen und oder Fotografien und nicht die instrumentelle Aufruf der Privatsphäre audiovideoriprese Missbrauch zu decken, vor allem in der Öffentlichkeit und für die Öffentlichkeit zugänglich, wie sie sind auch Polizeistationen, Krankenhäuser, restriktiven Strukturen, etc.) "und das gegenseitige Verständnis zwischen den Bürgern und der Polizei. Verhaltenskodizes für die Polizei, auf der Grundlage der Grundsätze dieser Empfehlung enthalten sind, sollten in den Vereinigten Staaten und legte unter der Aufsicht der zuständigen Gremien entwickelt werden. "Unter diesen auf eine parlamentarische Untersuchungsausschuss und ständige Kontrolle der Verbrechen und Missbräuche wünschenswert wäre von die Polizei und die Justiz, über die Rolle der CSM für die letztere, und dem Innenministerium oder anderen zuständigen Ministerien für die verschiedenen Polizeikräfte. Schließlich stellt es, dass die Einführung des Verbrechens der Folter in Italien ist keine Ein-Ereignis auf der Grundlage der emotionalen Welle des Urteils des Europäischen Gerichtshofs über die Fakten der G8 ab, sondern bildet, hinter dem Moratorium entstand durch dieses Urteil erstellt , mit Verpflichtungen in Übereinstimmung resultierenden innerhalb der Europäischen Konvention unternommen. Die neuesten Quellen zitiert werden, auf das Handbuch im Anhang genannten "Malapolizia" Hadrian Chiarelli, dass pag.252 zu Recht hervorhebt: "Internationale Abkommen über den Schutz der Menschenrechte, auch in Italien ratifiziert, verbieten Folter und jede grausame, unmenschliche oder erniedrigender. Das Verbot wird für den Schutz der Menschenrechte und Grundfreiheiten und in den Internationalen Pakt über bürgerliche und politische Rechte, Artikel 7 sowohl nell'art.3 des Übereinkommens von Rom enthalten. Und während der Allgemeinen Erklärung der Menschenrechte vom 10. Dezember 1948 legte das Verbot. Im Jahr 1984 verabschiedete die Generalversammlung der Vereinten Nationen die Konvention für die spezifische Verhütung von Folter und unmenschlicher grausame und erniedrigende und im Jahr 1987 angenommen, Mitglied der Europarat, das Europäische Übereinkommen zur Verhütung, durch Mechanismen Kontrolle stattfinden, die Behandlung von Personen in Haft zu gewährleisten. Das Übereinkommen der Vereinten Nationen gegen Folter und andere grausame, existiert für die Italienische Republik von 11. Februar 1989, obwohl derzeit in Italien gibt es kein spezifisches Gesetz, das für liefert und bestraft das Verbrechen der Folter. ". Das Übereinkommen der Technik. 1 liefert bereits die gesetzliche Definition des Verbrechens der Folter wie folgt: "Für die Zwecke dieses Abkommens bedeutet der Ausdruck" Folter "jede Handlung, durch die einer Person, starke Schmerzen oder Leiden, ob körperlich oder geistig, insbesondere um zugefügt wird Erhalt von ihr oder einem dritten eine Aussage oder ein Geständnis, ihn für eine Tat zu bestrafen er oder eine dritte Person begangen hat oder vermutet wird begangen zu haben, oder einzuschüchtern oder auf ihrem Druck zu setzen oder einzuschüchtern oder Druck auf eine dritte Person ausüben oder aus irgendeinem Grund auf jede Form von Diskriminierung aufgrund, wenn diese Schmerzen oder Leiden von einem Amtsträger oder einer anderen Person in amtlicher Eigenschaft zugefügt wird, handelt, oder unter deren Veranlassung oder mit Zustimmung oder Duldung. Dieser Begriff umfasst nicht Schmerzen oder Leiden, indem sie nur von berechtigten Sanktionen, innewohnende oder verursacht wurde. Dieser Artikel lässt alle internationalen Übereinkünfte oder innerstaatlichen Rechtsvorschriften und enthält oder weiterreichende Bestimmungen enthalten. ". Ebenso wichtig ist, die Bedingungen des Moratoriums zu gestalten sie es Artikel 2 des Übereinkommens von Italien ratifiziert, die buchstäblich ab illo tempore hat: "Jeder Vertragsstaat trifft gesetzgeberische, administrative, gerichtliche und andere wirksame Maßnahmen, um Folterungen zu verhindern gemacht in ein Gebiet unter ihrer Gerichtsbarkeit. Außergewöhnliche Umstände auch immer, was auch immer es ist, ob ein Kriegszustand oder Kriegsgefahr, innenpolitische Instabilität oder ein sonstiger Ausnahmezustand kann in der Rechtfertigung für Folter geltend gemacht werden. Eine von einem Vorgesetzten oder einem Träger öffentlicher Gewalt darf nicht zur Rechtfertigung für Folter geltend gemacht werden. ". Es war ein internationales Übereinkommen wahrscheinlich im Lichte der historischen Phänomene wie diejenigen genommen, die die Diktatur von Augusto Pinochet in Chile aus, das Phänomen der verschwand in Argentinien und mehr vollständig die Auswirkungen der sogenannten "Operation Condor", die immer noch laufenden Untersuchungen und Studien sind in verschiedenen Ländern und insbesondere diejenigen, die fasziniert sind gekommen, um oder Geschichte der Diktaturen und repressive Regime und undemokratisch dank der Unterstützung des Scheiterns der Folterverbrechen einführen oder Repression bekannt (https://it.wikipedia.org/wiki / Operazione_Condor, http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/09/28/piano-condor-attivo-fino-al-1997-documento-riscrive-la-storia-della-repressione-anticomunista-in-sudamerica/2072546/ . http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/11/operazione-condor-prende-il-via-la-norimberga-argentina/527072/ ). Wir glauben daher, dass ein Land nicht Zivil- oder demokratisch in Abwesenheit von Maßnahmen eine offensichtliche Schwachstelle in der regulatorischen und institutionellen füllen genannt werden, auf dem das Urteil des Europäischen Gerichtshofs für Menschenrechte hat schließlich mit dem Finger auf der Grundlage von konkreten Sachverhalt hingewiesen und empfohlen das Lesen der Inhalte des Urteils in diesem Link: http://www.leggioggi.it/2015/04/07/scuola-diaz-nel-2001-fu-tortura-sentenza-integrale-cedu/, sogar zum Dauerlicht Wiederholung bestimmter Phänomene in der fast täglich Nachrichten: http://www.ilcaffe.tv/articolo/21133/10-arresti-per-maltrattamenti-su-ragazzi-disabili-nel-centro-di-riabilitazione .