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martedì 20 novembre 2018

COME FRONTEGGIARE TRUFFE E MOLESTIE DA PARTE DELLE COMPAGNIE TELEFONICHE. WIE MAN GERADE BILDSCHIRME UND FREIHEITEN DURCH DIE TELEFONUNTERNEHMEN VORDERN


COME FRONTEGGIARE TRUFFE E MOLESTIE DA PARTE DELLE COMPAGNIE TELEFONICHE

Con la mia collega Paola Ciciotti ci occupiamo in questo articolo di un argomento che sta diventando sempre più di attualità nel repertorio degli studi legali e dell’autodifesa civile dei consumatori e relative associazioni ed è quello delle truffe e molestie telefoniche da parte delle compagnie che si occupano di telefonia fissa e mobile e dei loro brokers. Se da una parte, infatti, l’Unione Europea, quando viene interpellata su questo argomento, risponde direttamente anche agli utenti che lo strumento principale di tutela predisposto dalle normative europee è la liberalizzazione del mercato, sia per la telefonia che per internet (ADSL,ecc.), indicando quindi implicitamente che lo strumento principe di autotutela da ogni disservizio o pratica vessatoria consiste nella possibilità di cambiare gestore, non di meno tale rimedio potrebbe comunque richiedere il ricorso a strumenti di tutela o autotutela legale in qualche caso più complesso, senza tralasciare i particolari spesso altrettanto spiacevoli delle richieste di penali (cifre in addebito) da parte di alcune compagnie in caso di recesso anticipato dal contratto rispetto al termine di durata concordato o addirittura della richiesta di cambiamento del numero telefonico che, in alcuni casi, potrebbe essere richiesto o proposto dalle stesse compagnie telefoniche con tutti gli inconvenienti, soprattutto per l’avviamento commerciale e i rapporti interpersonali. Da qualche anno a questa parte si registra, peraltro, un preoccupante incremento delle pratiche di stalking telefonico e anche con altri sistemi di pressione nei confronti dell’utenza, sotto forma di proposte pubblicitarie continue, nonché di disservizi e pratiche vessatorie (ad esempio migrazioni e variazioni contrattuali e tariffarie non richieste, discriminazioni tariffarie, ecc.) in uno scenario da far west in cui, nonostante l’entrata in vigore del cosiddetto Codice del consumo (Decreto legislativo n°206 del 6/09/2005) e della decantata “class action” come strumento del repertorio giudiziario (sempre più virtuale e poco accessibile e poi spiegheremo perché a nostro modesto avviso), gli utenti si trovano a fronteggiare certi fenomeni con margini di tutela, di fatto, sempre più ridotti. Anche questo settore, come molti altri del vissuto quotidiano italico, in un contesto di imbarbarimento e impoverimento complessivo (compagnie telefoniche in difficoltà economiche, prospettive di esubero di personale, brocheraggio improvvisato o affidato a call center anche all’estero e a gente improvvisata o non qualificata,ecc.),si avvia così sempre più a passare dal civile al penale ed è proprio in quest’ultimo settore che, da penalisti, ravvisiamo, in concreto, qualche possibile strumento di residua tutela, pur dovendo partire sempre dal presupposto che, in Italia, paese del principio costituzionale dell’obbligatorietà dell’azione penale (art.112 Cost.), il livello delle archiviazioni sovrasta ormai di gran lunga quello dei rinvii a giudizio o strumenti equipollenti e che la magistratura inquirente, in qualche caso, non manca di iscrivere a modello 45 (fatti non costituenti reato), notitiae criminis con tanto di denuncequerele redatte con tutti i crismi e con la nomina di Avvocati difensori, espressa menzione dell’art.408 C.P.P. e soprattutto con la precisa contestazione di ipotesi di reato, quando l’istituto del modello 45 era nato per cestinare scritti anonimi, esposti di carattere amministrativo o altro privi in tutto di rilievo penale o da cui fosse possibile escludere, a priori, con certezza, tale rilievo, ecc., rischiando di trasformare anche questo istituto in strumento deflattivo del contenzioso, sulla base del solo arbitrio del P.M. che archivia senza passare nemmeno per il vaglio della possibile opposizione della persona offesa e della camera di consiglio o controllo avanti al G.I.P. e spesso senza nemmeno mandare notifiche al difensore della persona offesa pure nominato in atti! Potremo dilungarci sul contrasto di certi fenomeni col basilare principio costituzionale del contraddittorio e del giusto processo o procedimento (art.111 Cost.) che vale non solo in ambito civile e penale, ma financo in ambito di semplici procedimenti amministrativi, al cui rango taluni vorrebbero pure degradare i procedimenti trattati e rubricati a modello 45 dalle Procure della Repubblica. Eppure il ginepraio civilistico presenta scenari e sbarramenti ancor meno rassicuranti. Accanto al repertorio degli istituti della mediaconciliazione e della negoziazione assistita concepiti sempre come strumenti deflattivi del contenzioso per non disturbare i signori magistrati la cui cattedra appare sempre meno accessibile in un sistema giuridico in cui, del pari, l’art.24 della Costituzione recita altrettanto inequivocabilmente: “Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi”, sussiste in questa specifica materia l’obbligo del tentativo di conciliazione avanti al Co.re.com, organismo regionale (Comitati regionali per le comunicazioni), per poter adire il giudice civile. Tale obbligo, in barba alla Costituzione italiana, deriverebbe in via ermeneutica dalla legge istitutiva dell’Agcom, o più specificamente, da un semplice Regolamento di tale Autorità di controllo in materia di telecomunicazioni, precisamente il Regolamento in materia di procedure di risoluzione delle controversie tra operatori di comunicazioni elettroniche ed utenti, approvato con delibera n. 173/07/CONS. Testo consolidato con le modifiche apportate con delibera n. 597/11/CONS, delibera n. 479/09/CONS, delibera n. 95/08/CONS e delibera n. 502/08/CONS. Nato quindi per il discorso delle ADSL utenze internet ha poi, di fatto, finito per estendersi anche agli strumenti di telefonia fissa, cui le reti ADSL, in genere, sono collegate anche contrattualmente e, col relativo sviluppo di internet su cellulari e simili si è poi esteso, di fatto, anche a questi ultimi, costruendo una sorta di “giurisdizione privilegiata” (privilegia ne irroganto valeva persino per il diritto costituzionale romano evidentemente più evoluto e rispettato del nostro) o “forca caudina” per cui deve passare l’utente danneggiato, truffato, molestato o vessato per poter approdare al tavolo del giudice civile, in caso di verbale attestante esito negativo del tentativo di conciliazione. Per la precisione l’utente potrebbe rivolgersi al giudice civile anche prima della celebrazione dell’ “udienza” di conciliazione avanti al Corecom, tecnicamente se siano trascorsi almeno 30 giorni dalla presentazione dell'istanza di conciliazione presso il Corecom e l’udienza non sia stata ancora fissata o non si sia riusciti a concludere la procedura, in cui sono, di fatto, possibili rinvii, ad esempio su richiesta congiunta delle parti. L’unico vantaggio è che avanti al Corecom sussiste la possibilità dell’autodifesa, cioè non è necessario presentarsi con l’assistenza o mandare un Avvocato con delega, anche se questa rimane una possibilità. Ma come per ogni pratica avanti alla burocrazia italiana anche in questo caso non abbiamo mancato di notare “stranezze e anomalie” che finiscono per complicare e sbarrare l’iter anziché semplificare. L’Avv.Ferrari, in un caso, ha potuto notare che il Corecom, diversamente dai principi generali del procedimento amministrativo, L.241/90, cui pure la procedura deve intendersi soggetta soprattutto in materia di aziende che gestiscono un pubblico servizio, anziché attivarsi sulla base della semplice, p.e.c., istanza di tentativo di conciliazione,ecc., cosa che ridurrebbe tempi e semplificherebbe il procedimento in ottemperanza anche al Dlgs. n°82/2005 e alle normative amministrative oggi numerose, anche di derivazione europea, in materia di semplificazione, legalità e trasparenza, consentendo così anche il cosiddetto “accesso civico generalizzato”, finisce, invece, per pretendere, di fatto, la compilazione di propri appositi formulari o addirittura a scindere le singole tematiche o istanze relative a plurimi oggetti di doglianza contro la medesima compagnia o gestore telefonico, anziché incentivare la riunione delle istanze, il principio di connessione ed economia procedimentale che consentirebbe di risolvere più questioni connesse magari con una sola “udienza”, ecc. Insomma, come per la mediaconciliazione forense in cui a Roma sussiste una sorta di divieto di rilascio dei verbali delle udienze di mediaconciliazione prima dell’esito definitivo, in contrasto coi più elementari principi di trasparenza amministrativa e anche del diritto di difesa, ad esempio quando si debba documentare parallelamente l’esito della mediaconciliazione nel corso di una parallela indagine preliminare penale, ne deriva il quadro non solo di una sorta di sbarramenti e giurisdizioni privilegiate, ad esempio per le banche le procedure arbitrali, per le assicurazioni, con la riforma del relativo codice, la procedura che impone di chiedere il risarcimento alla propria compagnia anziché a quella di controparte con l’Rcauto, la differenziazione tra procedure di ricorso o citazione tra Giudice di Pace e tribunale civile a seconda dell’entità-percentuale presunta o richiesta del danno biologico, l’obbligo preventivo di accertamento tecnico preventivo, come procedura separata rispetto alla causa civile ordinaria, per poter introdurre azioni in materia di responsabilità sanitaria, che vedono anch’esse, molto spesso, interessate e sul banco dei convenuti le assicurazioni, ecc. , ma ancor più tale ginepraio di riti speciali e giurisdizioni privilegiate o forche caudine preventive, per non parlare di percorso ad ostacoli irto di insidie e trabocchetti, inammissibilità, improcedibilità e rischi di responsabilità professionali anche per gli Avvocati, che sta creando tutta una schiera di “soggetti ipergarantiti a rito speciale” rispetto ai comuni cittadini che invece vengono citati in giudizio o fatti oggetto di ingiunzioni senza troppi complimenti e sbarramenti, risulta ulteriormente complicato da “normative di settore” eversive rispetto ai principi generali in materia di procedimento amministrativo o del contraddittorio processuale, normative le cui fonti, in genere, non derivano nemmeno più dalla Costituzione o dalla legge, ma dalle delibere e atti regolamentari interni, circolari comprese, in un sistema ormai non dissimile a quello delle grida seicentesche o degli usi civici di matrice medievale, in cui ogni coerenza logica del sistema, gerarchia delle fonti e certezza del diritto viene meno, in aperto contrasto con la giurisprudenza della Corte di Giustizia U.E. (sentenza 21 giugno 1988, Commissione c. Italia, in causa 257/86) e sulla base dei dettami o pareri del presidente dell’organismo di mediazione forense o del presidente di turno del Corecom che, di fatto, nella pratica quotidiana, possono finire per condizionare gli operatori anche più delle sentenze di Cassazione o della stessa Corte di Giustizia U.E. che, invece, continuerebbe ad invocare coerenza di sistema, semplificazione e certezza del diritto. In sintesi appare evidente che la stessa varietà di competenze e procedure (l’arbitro ad hoc per le banche, l’organismo regionale ad hoc per compagnie telefoniche e internet, ecc., la procedura ad hoc per i sinistri Rcauto fino ad una certa entità di danno biologico o il rito peritale preventivo per poter introdurre una causa di responsabilità sanitaria,ecc.) e gli sbarramenti incostituzionali al libero accesso alla giurisdizione finiscono di per sé, presso l’utenza e gli operatori, per esser causa di incertezza, sfiducia  e confusione. Per questo motivo consigliamo anche noi di azionare la procedura avanti al Corecom in caso di contenzioso con i gestori telefonici e internet, ma anche di considerare che la denuncia o querela penale possono essere presentate senza passare nemmeno per il Corecom e che, a nostro modesto avviso, sia sempre più spesso necessario tutelarsi da almeno tre forme di condotte, da parte di brokers e compagnìe telefoniche, quando queste assumano i contorni intollerabili di rilievo penale, come sempre più spesso accade. Quali sono questi tre tipi di comportamenti o reati che vengono all’esame sempre più spesso presso lo studio del penalista? E’ presto detto: art.640 del Codice penale (truffa, in particolare nella fattispecie della truffa contrattuale e soprattutto dell’aliud pro alio, ad esempio: contratto come operatore o broker di una compagnia telefonica un servizio di telefonia o ADSL su rete fissa in una zona in cui il servizio di quella specifica compagnìa non arriva, ad esempio per motivi logistico-strutturali e magari comincio a fatturare e chiedere soldi al cliente o prelevare dal suo conto con la domiciliazione bancaria, mentre in realtà il povero malcapitato, oltre a non avere alcun servizio, si vedrà privato in banca delle cifre relative all’importo delle fatture per prestazioni inesistenti e qui andrà anche valutato eventualmente il concorso del reato di false fatturazioni, quando ve ne siano gli estremi, poiché è evidente che è colui che propone il contratto e si propone come gestore, sostanzialmente, a dover conoscere preventivamente, se la rete della sua compagnia riesca a coprire o meno anche quella zona,ecc. A nostro avviso, in casi come questi, molto più ricorrenti di quanto si possa comunemente pensare, è improprio invocare la colpa al posto del dolo come elemento psicologico scriminante e il danno criminale e civile è ancor più grave se l’utente è un’attività commerciale o professionale o se riusciva a fruire dei servizi da parte di un altro gestore precedentemente al cambio del contratto, magari ottenuto dal broker della nuova compagnia telefonando tutti i giorni insistentemente presso l’utente per propagandare chimeriche migliorie col passaggio alla sua compagnia o sgravi tariffari o altro, per servizi poi, di fatto, non erogati, il momento consumativo della truffa potrebbe individuarsi all’atto del pagamento per servizi non erogati o peggio all’atto del prelievo in banca sul conto del cliente in caso di domiciliazione bancaria delle fatture, infatti chi propone un servizio di questo genere deve almeno essere in grado di conoscere la copertura di rete del gestore e la possibilità o meno di erogare il servizio, astenendosi poi dal fatturare, richiedere pagamenti o effettuare, prelievi, se il servizio non è stato in concreto erogato). Per questo il primo consiglio pratico da dare a chi si sia imbattuto in storie simili è quello di affrettarsi a dismettere la domiciliazione bancaria o di far pervenire in banca una formale diffida ad effettuare qualsivoglia pagamento nei confronti delle compagnie che, di fatto, non abbiano erogato il servizio, possibilmente via p.e.c. o raccomandata a.r., meglio ancora se tramite legale,inviando tempestiva disdetta o esercizio del diritto di ripensamento contrattuale, quest’ultimo per i contratti conclusi “fuori dai locali commerciali” (cioè quando non siete andati voi a cercare quel particolare gestore nelle sue sedi o punti vendita) e da esercitarsi entro i 14 giorni lavorativi (termine originariamente di 10 allungato a 14 a seguito di direttiva europea). Altra fattispecie ricorrente è quella dell’art.660 C.P. (molestie telefoniche o anche a domicilio). Soprattutto le persone anziane o più sprovvedute o anche quelle più garbate vengono non di rado “prese d’assalto”, anche con cadenza quotidiana, da compagnie e operatori più vari che cercano di effettuare un vero e proprio assedio fino alla capitolazione della firma del modulo contrattuale o addirittura effettuando la migrazione o cambio con un’intervista telefonica registrata, tanto che in questo paese, ci si consenta una battuta, si è arrivati al punto che si deve stare pure attenti a rispondere “si?”, persino come interrogativo per rispondere al telefono (https://www.laleggepertutti.it/181014_truffa-telefonica-del-si-come-difendersi ). Spesso l’intervista telefonica è tutt’altro che chiara ed esaustiva in termini informativi sui punti chiave della proposta contrattuale che, a nostro modesto avviso, dovrebbe sempre essere inoltrata preventivamente via mail o pec all’utente, ad esempio in formato pdf, per dargli la possibilità di esaminarla con congruo anticipo, prima di aderire anche oralmente ad essa e non ex post. Ma anche su questo punto alcuni broker o compagnie telefoniche, imparando dalle agenzie immobiliari, hanno cominciato a praticare il gioco dell’ inversione dei ruoli pure sui modulari, tanto che, a volte, sembra il promissario utente a farsi proponente, per il tenore delle clausole, che non viceversa. D’altronde in questo settore la realtà è sempre più “virtuale” in tutti i sensi, come se il virtuale per definizione debba vivere di “regole tutte sue proprie” che poco hanno a che fare con la realtà o con le regole comuni, altra leggenda metropolitana che sentiamo decantare tutti i giorni, ad esempio, in materia di social networks. In realtà parlerei, piuttosto, in alcuni casi, come per quelle clausole con cui ci si riservano addirittura ben tre giorni lavorativi senza indennizzi per la controparte in caso di guasto o inadempimento del servizio, di abuso di posizione dominante e quando si superano addirittura tali termini riteniamo che dovrebbero essere stabilite delle penali contrattuali in termini di erogazione gratuita del servizio all’utente danneggiato o, meglio ancora, l’obbligatorietà concorrente da parte dell’Agcom di comminare sanzioni economiche a carico delle compagnie, oltre alle riparazioni indennitarie nei confronti dell’utenza. Ma, come abbiamo indicato dall’inizio, si tratta di “contratti di massa” in cui tradizionalmente, e soprattutto in un paese come l’Italia, accanto all’assenza di strumenti processuali e contrattuali idonei di tutela dell’utente, la discrepanza delle posizioni contrattuali sembra essere, a volte, così sbilanciata a favore dei gestori da non apparire nemmeno più, per certi versi, come contratti sinallagmatici o a prestazioni corrispettive e questo aspetto, nei fatti, riteniamo debba intendersi peggiorato, anziché migliorato, negli ultimi anni. In molti casi, comunque, una denuncia penale per molestie telefoniche, quando la cadenza delle chiamate possa divenire sospetta o ossessiva, può fungere da schermo preventivo e magari salvarci da qualche brutta avventura, anche perché, in genere, l’eccessiva insistenza è spesso un campanello d’allarme. Unico effetto collaterale è che l’utenza telefonica potrebbe esser messa sotto controllo (intercettazioni o tabulati) dalla magistratura penale, cosa che non è propriamente consigliabile solo se avete qualcosa da nascondere. La terza fattispecie  che, nella pratica, almeno per quella che è la nostra esperienza, sembra essere contestata più di rado, ma che, invece, sembra predisposta dal Codice penale per tutelare al meglio l’utenza, è quella dell’art. 340 del Codice penale (interruzione di pubblico servizio o di servizio di pubblica necessità). In sintesi trattasi di un reato di dolo generico, per la cui contestazione quindi sarebbe sufficiente la cosiddetta coscienza e volontà di interrompere il servizio per un periodo di tempo anche breve, non necessariamente lungo, purchè giuridicamente rilevante (sul punto si veda pag.141 del Compendio di diritto penale, parte speciale, a cura di Alessandro Trinci e Sara Farini, Dike editore,2016). Come per l’omissione o ritardo d’atti d’ufficio la prova di tale elemento soggettivo del reato, come discrimine tra colpa non penalmente rilevante e dolo penalmente rilevante, potrebbe essere agevolmente “costruita” anche a livello documentale, specie se l’interruzione del servizio si protragga nel tempo o si presenti in maniera ricorrente, potendo, al di là della prova testimoniale che torna sempre utile in penale (ad esempio farsi chiamare da persone, compresa la P.G., che poi potranno testimoniare e verificare anche con sopralluogo che quella utenza era inattiva), utilizzare l’istituto della messa in mora,dei solleciti e delle richieste danni, oltre agli stessi ricorsi al Corecom con richieste di ripristino urgente del servizio, inviando il tutto sempre via p.e.c. o con raccomandate a.r. o utilizzando anche il fax, consigliando, soprattutto in quest’ultimo caso, di spedirlo più volte. Appare chiaro, oltre ogni ragionevole dubbio, che internet e più ancora la telefonia oggi possano rappresentare, in molte situazioni, veri e propri servizi di pubblica necessità più ancora che generici servizi pubblici, ci limiteremo a pensare alla necessità dell’uso del telefono per chiamare un intervento sanitario o di pubblica sicurezza ovvero all’uso di internet come strumento per cui passano i pagamenti della clientela ormai per una buona parte degli esercizi commerciali e professionali. Per comodità ci sembra giusto richiamare qui il contenuto della norma incriminatrice, formalmente contestata in denunciaquerela in un caso trattato e rubricata a modello 45 con relativa archiviazione senza alcuna notifica: “art.340 C.P. Interruzione di un ufficio  o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità. Chiunque, fuori dei casi preveduti da particolari disposizioni di legge, cagiona una interruzione o turba la regolarità di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità, è punito con la reclusione fino ad un anno. I capi, promotori od organizzatori sono puniti con la reclusione da uno a cinque anni.”, il reato ovviamente non richiede la struttura associativa o concorsuale per la sua commissione, pur prevedendo un aggravante, per capi, promotori, ecc., nell’ultimo comma, qualora tale fattispecie sia realizzata da più persone con ruoli diversi. Questa norma che dovrebbe garantire la massima funzionalità di certi servizi, se applicata in modo sistematico, pare invece destinata a rimanere sullo sfondo o come una sorta di ingombrante cappotto invernale chiuso in un armadio, quasi che vi sia una certa riluttanza a riconoscere a certi gestori o operatori e alle attività da loro contrattate in materia di telefonia e internet  la qualità di “servizio pubblico o di pubblica necessità”, al pari di quanto si verifica per banche e assicurazioni per i cui impiegati, stranamente, si tende sempre più a trattarli uti privati, piuttosto che come incaricati di pubblico servizio o di servizio di pubblica necessità ex artt.358 e 359 C.P. Così, a fronte di un garantismo penale sempre più marcato, in cui spesso l’unico deterrente si riduce all’intervento iniziale della polizia giudiziaria, in alcuni casi fortunati, più che nel rinvio a giudizio e simili, si assiste ad una complicazione dello scenario civilistico che, nei fatti, finisce per edificare posizioni dominanti incontrollate e privilegiate rispetto alle garanzie riconosciute ai comuni cittadini che si vedono subito arrivare ingiunzioni o disattivazioni della linea al primo ritardo di pagamento talvolta anche incolpevole.
Avv.ti Gianfranco Ferrari e Paola Ciciotti





WIE MAN GERADE BILDSCHIRME UND FREUNDE VON DEN TELEFONUNTERNEHMEN VORDERN

Ein Thema, das im Repertoire von Anwaltskanzleien und der zivilen Selbstverteidigung von Verbrauchern und verwandten Verbänden immer aktueller wird, sind Betrug und Telefonbelästigung durch Unternehmen, die sich mit Festnetz- und Mobiltelefonie sowie deren Maklern befassen. Einerseits, wenn die Europäische Union zu diesem Thema befragt wird, antwortet sie direkt auf die Nutzer, dass das wichtigste Schutzinstrument der europäischen Regelungen die Liberalisierung des Marktes ist, sowohl für die Telefonie als auch für das Internet (ADSL, usw.), was implizit darauf hinweist, dass das Hauptinstrument des Selbstschutzes vor Missbrauchs- oder Belästigungspraktiken in der Möglichkeit besteht, Manager zu wechseln, jedoch könnte dieses Mittel in jedem Fall den Einsatz von Schutzinstrumenten oder rechtliche Selbstverteidigung erfordern, ohne dass dies erforderlich ist die oft gleichermaßen unglücklichen Angaben zu Strafanträgen (Belastungszahlen) einiger Unternehmen im Falle einer vorzeitigen Kündigung des Vertrages in Bezug auf die vereinbarte Laufzeit oder sogar die Forderung nach einer Änderung der Telefonnummer, die in einigen Fällen der Fall sein könnte, weglassen beantragt oder vorgeschlagen von denselben Telefongesellschaften mit allen Unannehmlichkeiten Institutionen, insbesondere für den geschäftlichen Goodwill und die zwischenmenschlichen Beziehungen. Seit einigen Jahren gibt es einen besorgniserregenden Anstieg der Telefonpirateriepraktiken sowie anderer Drucksysteme gegenüber den Nutzern in Form fortlaufender Werbevorschläge sowie Missbrauchs- und Belästigungspraktiken (z. B. Migrationen) unvorhergesehene Vertrags- und Tarifänderungen, Tarifdiskriminierungen usw.) in einem weiten westlichen Szenario, in dem trotz des Inkrafttretens des sogenannten Verbrauchergesetzes (gesetzesvertretendes Dekret Nr. 206 vom 6/09/2005) und der dekantierten Person " "class action" als Werkzeug des juristischen Repertoires (mehr und mehr virtuell und nicht zugänglich und dann erklären, warum unserer bescheidenen Meinung nach), sind die Benutzer mit bestimmten Phänomenen mit Schutzspannen konfrontiert, die in der Tat immer geringer werden. Auch dieser Sektor, wie viele andere des italienischen Alltags, in einem Kontext von Barbarisierung und allgemeiner Verarmung (Telefongesellschaften in wirtschaftlichen Schwierigkeiten, Aussichten auf Entlassungen, improvisiertes Brocheraggio oder Call Center im Ausland sowie improvisierte oder ungelernte Menschen) Englisch: eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUri...0362: EN: HTML Daher beginnt sich der Übergang von Zivil - zu Strafverfahren immer mehr zu ändern, und gerade in diesem Bereich sehen wir als Strafverteidiger in der Praxis einige mögliche Instrumente des Restschutzes, obwohl wir immer davon ausgehen müssen, dass Italien, Land des Verfassungsgrundsatzes der obligatorischen Verfolgung (Artikel 112 der Verfassung), überwiegt bei weitem das Niveau der archiviazioni der Überweisungen zu Gerichtsverfahren oder gleichwertigen Ausrüstungen und wird von der Untersuchungsbehörde in einigen Fällen nicht übersehen Um sich in Modell 45 (Tatsachen, die keine Straftat darstellen) einzuschreiben, notitiae criminis mit vielen Beschwerden, die mit allen Kriterien und mit der Ernennung zusammengestellt wurden von Strafverteidigern, ausdrückliche Erwähnung der Art. 408 C.P.P. und vor allem mit der genauen Ablehnung von Kriminalitätshypothesen, als das Institut des Modells 45 geboren wurde, um anonyme Schriften, Beleidigungen administrativer oder sonstiger Art zu verwerfen, die völlig frei von Straftaten waren oder von denen a priori mit Sicherheit ausgeschlossen werden konnte, Eine solche Erleichterung usw. kann dazu führen, dass diese Einrichtung zu einem deflationären Rechtsinstrument wird dass die Akten nicht einmal die Prüfung des möglichen Widerspruchs des Verletzten und der Ratskammer oder Kontrolle vor dem G.I.P. und oft sogar ohne Mitteilungen an den Verteidiger der beleidigten Person, die auch in Tat ernannt wurde! Wir können auf den Gegensatz bestimmter Phänomene mit dem grundlegenden verfassungsrechtlichen Prinzip des kontradiktorischen und des richtigen Verfahrens oder Verfahrens verweisen (Art.111 Const.). Dies gilt nicht nur in Zivil- und Strafsachen, sondern auch im Zusammenhang mit einfachen Verwaltungsverfahren, auf deren Rang man möchte Die Verfahren, die von den Staatsanwaltschaften nach Modell 45 behandelt und modelliert werden, werden ebenfalls herabgesetzt. Der zivilistische Wacholder hat jedoch noch weniger beruhigende Szenarien und Barrieren. Neben dem Repertoire der Medienabstimmungs- und Verhandlungsunterstützungsinstitute, die stets als deflationäre Rechtsinstrumente gedacht waren, um die Amtsrichter nicht zu stören, deren Professur in einem juristischen System, in dem Artikel 24 der Verfassung rezitiert, immer weniger zugänglich erscheint unmissverständlich: "Jeder kann rechtliche Schritte zum Schutz seiner legitimen Rechte und Interessen einleiten", die Verpflichtung des Versöhnungsversuchs vor der Co.re.com, (Regionalorganisation Kommunikationsbehörden), um ein Zivilgericht anrufen zu können. Diese Verpflichtung ergibt sich trotz der italienischen Verfassung hermeneutisch aus dem Gesetz zur Gründung der Agcom oder insbesondere aus einer einfachen Verordnung dieser Aufsichtsbehörde im Bereich der Telekommunikation, nämlich der Verordnung über das Verfahren zur Streitbeilegung Betreiber und Benutzer der elektronischen Kommunikation, die mit der Resolution Nr. 173/07 / Kons. Konsolidierter Text mit den mit Entschließung Nr. 597/11 / CONS, Entschließung Nr. 479/09 / CONS, Entschließung Nr. 95/08 / CONS und Entschließung Nr. 502/08 / Kons. Die damals für den Diskurs von ADSL geborenen Internetbenutzer sind dann tatsächlich auch auf Festnetztelefoniegeräte ausgedehnt worden, an die ADSL-Netze im Allgemeinen auch vertraglich angeschlossen sind und mit der relativen Entwicklung des Internets auf Mobiltelefonen und dergleichen dann sogar auf das letztere ausgeweitet und eine Art "privilegierter Rechtsprechung" (das Privileg Irroganto wurde sogar auf das römische Verfassungsrecht angewandt, das offensichtlich weiterentwickelt und respektiert wurde als das unsere) oder "Fork Caudina", für die der Benutzer bestehen muss beschädigt, betrogen, belästigt oder belästigt werden, um am Tisch des Zivilrichters zu erscheinen, im Falle eines Berichts, der das negative Ergebnis des Versöhnungsversuchs angibt. Genauer gesagt, der Benutzer könnte sich bereits vor der Feier der Schlichtungsverhandlung vor dem Corecom an das Zivilgericht wenden, wenn technisch mindestens 30 Tage vergangen sind, seit die Einreichung des Schlichtungsersuchens beim Corecom erfolgt ist und die Anhörung nicht stattgefunden hat noch fest, oder das Verfahren konnte nicht abgeschlossen werden, bei dem es tatsächlich zu Verschiebungen kommen kann, beispielsweise auf gemeinsamen Antrag der Parteien. Der einzige Vorteil ist, dass vor dem Corecom die Möglichkeit der Selbstverteidigung besteht, dh es ist nicht notwendig, sich mit der Hilfe zu präsentieren oder einen Anwalt mit einem Bevollmächtigten zu entsenden, selbst wenn dies eine Möglichkeit bleibt. Aber wie bei jeder Praxis vor der italienischen Bürokratie haben wir auch in diesem Fall "Merkwürdigkeiten und Anomalien" nicht übersehen, die den Prozess eher komplizieren und blockieren als vereinfachen. In einem Fall wies Avv.Ferrari darauf hin, dass Corecom im Gegensatz zu den allgemeinen Grundsätzen des Verwaltungsverfahrens (L.241 / 90), für die das Verfahren auch als Unternehmen zu verstehen sei, insbesondere einem Unternehmen unterstellt sei, das einen öffentlichen Dienst betreibe Handlungen auf der Grundlage der einfachen, pec-, Schlichtungsersuchen usw., die den Zeitaufwand reduzieren und das Verfahren in Übereinstimmung mit der gesetzesvertretenden Verordnung vereinfachen würden. Nr. 82/2005 und heute zahlreiche Verwaltungsvorschriften, auch europäische Ableitungen, in Sachen Vereinfachung, Rechtmäßigkeit und Transparenz, wodurch auch der sogenannte "generalisierte staatsbürgerliche Zugang" ermöglicht wird, statt dessen die Erhebung von richtige Formulare oder sogar die einzelnen Probleme oder Fälle, die sich auf mehrere Beschwerdepunkte beziehen, gegen dasselbe Unternehmen oder den gleichen Telefonbetreiber zu trennen, anstatt das Zusammentreffen der Anträge zu fördern, das Prinzip der Verbindung und der Verfahrensökonomie, das mehrere Probleme lösen würde, die möglicherweise mit einem Problem zusammenhängen nur "hören" usw. Kurz gesagt, was die forensische Vermittlung angeht, bei der es in Rom eine Art Verbot gibt, das Protokoll der Anhörungen der Medienkonferenz vor dem endgültigen Ergebnis abzugeben, im Gegensatz zu den grundlegendsten Grundsätzen der administrativen Transparenz und auch des Verteidigungsrechts, z Wenn das Ergebnis des Medienkonvents parallel parallel vorläufiger strafrechtlicher Ermittlungen parallel dokumentiert werden soll, ergibt sich das Bild nicht nur aus einer Art von Barrieren und privilegierten Gerichtsbarkeiten, z. B. für Banken, Schiedsverfahren, Versicherungen, mit der Reform der EU der maßgebliche Kodex, das Verfahren, das die Zahlung einer Entschädigung an die eigene Gesellschaft und nicht die der Gegenpartei mit Rcauto verlangt, die Unterscheidung zwischen Beschwerdeverfahren oder Vorladung zwischen dem Gerichtshof und dem Zivilgericht gemäß dem vermuteten Prozentsatz oder Antrag des biologischer Schaden, die vorbeugende Verpflichtung der vorherigen technischen Bewertung als Verfahren getrennt vom gewöhnlichen Zivilverfahren, um Maßnahmen im Bereich der Gesundheitsverantwortung einzuleiten, die ebenfalls sehr häufig an Versicherungen, am Schalter der Angeklagten usw. interessiert sind , aber noch mehr eine solche Kehle von besonderen Ritualen und privilegierten Gerichtsbarkeiten oder präventiven Caudin-Gabeln, ganz zu schweigen von einem Hindernislauf, der mit Fallstricken und Fallstricken, Unzulässigkeit, Unvorhergesehenheit und Risiken der beruflichen Verantwortung selbst für Anwälte brodelt, was eine ganze Reihe von Menschen schafft "Hypersonderheiten mit besonderem Ritual" im Vergleich zu gewöhnlichen Bürgerinnen und Bürgern, die stattdessen ohne zu viele Komplimente und Barrieren verklagt werden, ist noch komplizierter von "sektorspezifischen Vorschriften", die in Bezug auf die allgemeinen Grundsätze des Verwaltungsverfahrens oder des Verfahrenswiderspruchs subversiv sind, Vorschriften, deren Quellen im Allgemeinen nicht mehr aus der Verfassung oder dem Gesetz stammen, sondern aus internen Entscheidungen und Handlungen, einschließlich Rundschreiben, In einem System, das jetzt nicht mehr dem Schreien des 17. Jahrhunderts oder der bürgerlichen Nutzung mittelalterlichen Ursprungs gleicht, in dem jede logische Kohärenz des Systems, die Hierarchie der Quellen und die Rechtssicherheit in offenem Gegensatz zur Rechtsprechung des Gerichtshofs der Europäischen Union stehen (Urteil vom 21. Juni 1988, Kommission gegen Italien, Rechtssache 257/86) und auf der Grundlage der Diktate oder Stellungnahmen des Präsidenten der Organisation für forensische Mediation oder des Präsidenten der Corecom, die in der Praxis praktisch enden können die Betreiber noch mehr Supreme Court Urteile oder des Europäischen Gerichtshofs zu konditionieren die stattdessen weiterhin Kohärenz des Systems, Vereinfachung und Rechtssicherheit berufen. Zusammenfassend ist klar, dass die gleiche Vielfalt an Fähigkeiten und Verfahren (der Ad-hoc-Schiedsrichter für Banken, das regionale Ad-hoc-Gremium für Telefongesellschaften und das Internet usw.) das Ad-hoc-Verfahren für RCAuto bis zu einem gewissen Grad beansprucht von biologischen Schäden oder vorbeugenden Ermittlungen zur Einführung einer Ursache für die Gesundheitsverantwortung usw.) und die verfassungswidrigen Hindernisse für den freien Zugang zur Gerichtsbarkeit enden für sich selbst, bei den Nutzern und den Betreibern, was zu Unsicherheit, Misstrauen und Unzufriedenheit führt Verwirrung. Aus diesem Grund empfehlen wir auch, dass wir das Verfahren vor der Corecom im Falle von Rechtsstreitigkeiten mit den Telefongesellschaften und dem Internet durchführen, aber auch in Betracht ziehen, dass die Beschwerde oder Klage eingereicht werden kann, ohne die Corecom überhaupt durchlaufen zu müssen mindestens drei Formen von Verhalten seitens des Brokers und Telefongesellschaften, wird immer wichtiger, zu schützen, wenn sie auf den Konturen der unerträglichen krimineller Auswirkungen nehmen, wie immer der Fall ist. Was sind diese drei Arten von Verhalten oder Verbrechen, die zunehmend im Büro der kriminellen geprüft werden? Demnächst heißt es: Art.640 des Strafgesetzbuches (Betrug, insbesondere bei Vertragsbetrug und insbesondere bei aliud pro alio), zum Beispiel: Vertrag als Betreiber oder Vermittler einer Telefongesellschaft eines Telefondienstes oder ADSL im Festnetz in einem Bereich, in dem der Dienst dieses bestimmten Unternehmens nicht ankommt, beispielsweise aus logistisch-strukturellen Gründen, und ich fange an, den Kunden in Rechnung zu stellen und ihn um Geld zu bitten oder von seinem Konto mit dem Domizil der Bank zurückzuziehen, während in Wirklichkeit die Armen unglücklich sind Haben Sie keinen Service, sehen Sie in der Bank den Rechnungsbetrag für nicht existierende Services als privat, und hier wird auch geprüft, ob falsche Rechnungen strafbar sind, wenn Extreme vorhanden sind, denn es ist klar, dass er dies vorschlägt im wesentlichen, der Vertrag und fungiert als Betreiber zu haben im Voraus zu wissen, wenn das Netzwerk seines Unternehmens decken kann oder auch nicht dieser Bereich usw. Unserer Meinung nach ist es in solchen Fällen weitaus häufiger als gemeinhin angenommen, dass es unangemessen ist, Schuld anstelle von Bosheit als psychologisches Element geltend zu machen, und kriminelle und zivilrechtliche Schäden sind noch schwerwiegender, wenn der Benutzer eine Tätigkeit ausübt kommerziell oder professionell oder wenn er die Dienstleistungen vor der Vertragsänderung von einem anderen Manager in Anspruch nehmen könnte, den der Makler des neuen Unternehmens möglicherweise durch telefonisches Telefonieren täglich nachdrücklich an den Benutzer weiterleitet, um Chimäres-Verbesserungen mit der Weitergabe an sein Unternehmen oder Tarifsenkungen zu verbreiten oder anderweitig bei Dienstleistungen, die dann tatsächlich nicht ausgezahlt werden, der Zeitpunkt des Verbrauchs des Betrugs bei der Zahlung nicht erbrachter Dienstleistungen festgestellt werden kann oder, was schlimmer ist, wenn bei Banklastschrift vom Konto der Bank abgehoben wird, in der Tat, diejenigen, die den Anbieters kennen können, schlagen die Netzabdeckung einen Service dieser Art sollen und zumindest ob die Dienstleistung zu erbringen, Verzicht dann von der Rechnung, fragt oder Zahlungen leisten, Auszahlungen, wenn der Dienst nicht konkret zur Verfügung gestellt wurde). Daher ist der erste praktische Rat, der denjenigen, die auf ähnliche Weise gestoßen sind, gegeben werden sollte, sich zu beeilen, den Domizil der Bank zu veräußern, oder der Bank eine förmliche Aufforderung zukommen zu lassen, um Zahlungen an Unternehmen zu leisten, die tatsächlich nicht bezahlt haben der Service, möglicherweise über pec oder besser a.r., besser durch rechtliche, rechtzeitige Absendung oder Kündigung des Rechts, den Vertrag zu überdenken, letzterer für Verträge, die "außerhalb der Geschäftsräume" geschlossen wurden (dh wenn Sie nicht zu diesem Manager in seinen Büros gegangen sind) oder Verkaufsstellen) und innerhalb von 14 Arbeitstagen auszuüben (ursprünglich um 10 verlängert um 14 nach einer europäischen Richtlinie). Ein weiterer wiederkehrender Fall ist der der Art. 660 C.P. (telefonische Belästigung oder sogar zu Hause). Vor allem ältere oder unerfahrene oder gar höfliche Menschen werden oft sogar täglich von verschiedenen Unternehmen und Betreibern "gestürmt", die versuchen, eine echte Belagerung durchzuführen, bis die Unterzeichnung des Formulars abgeschlossen ist. oder sogar durch Migration oder Austausch mit einem aufgezeichneten Telefoninterview, so sehr, dass in diesem Land ein Witz erlaubt ist, haben wir den Punkt erreicht, dass wir vorsichtig sein müssen, "ja?" zu beantworten, sogar als eine Frage, die zu beantworten ist am telefon Häufig ist das Telefoninterview alles andere als klar und erschöpfend im Hinblick auf Informationen zu den wichtigsten Punkten des Vertragsvorschlags, die nach unserer bescheidenen Meinung immer per E-Mail oder vom Benutzer, beispielsweise im PDF-Format, an ihn weitergeleitet werden sollten die Möglichkeit, es frühzeitig zu prüfen, bevor es auch mündlich beitritt und nicht nachträglich. Aber auch in diesem Punkt haben einige Makler oder Telefongesellschaften, die von Immobilienagenturen gelernt haben, damit begonnen, die Rollenumkehr auf dem modularen Modul zu üben, so dass manchmal der vielversprechende Benutzer für die Dauer der Klauseln vorschlägt , das nicht umgekehrt. Auf der anderen Seite ist die Realität in diesem Sektor in jeder Hinsicht zunehmend "virtuell", als müsste virtuell nach "eigenen Regeln" leben, die wenig mit der Realität oder mit gemeinsamen Regeln zu tun haben tägliche Legende, die wir jeden Tag dekantieren hören, zum Beispiel im Bereich der sozialen Netzwerke. Tatsächlich möchte ich in einigen Fällen eher sprechen, wenn es sich um Klauseln handelt, bei denen wir bis zu drei Arbeitstage ohne Entschädigung für die Gegenpartei bei Ausfall oder Nichterfüllung der Dienstleistung, Missbrauch einer marktbeherrschenden Stellung und wenn diese Bedingungen sogar überschritten werden Wir sind der Auffassung, dass Vertragsstrafen in Bezug auf die kostenlose Lieferung der Dienstleistung an den beschädigten Benutzer oder, noch besser, die verbindliche Verpflichtung von Agcom, wirtschaftliche Sanktionen gegen die Unternehmen zu verhängen, sowie die Entschädigungszahlungen gegen die Unternehmen festgelegt werden sollten Einzugsgebiet. Wie wir jedoch von Anfang an angedeutet haben, handelt es sich hierbei um "Massenverträge", bei denen traditionell und insbesondere in einem Land wie Italien neben dem Fehlen geeigneter Verfahrens- und Vertragsinstrumente zum Schutz des Nutzers die Diskrepanz von Vertragspositionen scheinen zu Zeiten für Manager so unausgewogen zu sein, dass sie in mancher Hinsicht nicht mehr als synallagmatische Verträge oder entsprechende Dienstleistungen erscheinen, und dieser Aspekt sollte unserer Meinung nach in den letzten Jahren eher verschlechtert als verbessert werden. In vielen Fällen kann jedoch eine Strafanzeige wegen Telefonbelästigung, bei der die Häufigkeit von Anrufen verdächtig oder obsessiv wird, als vorbeugende Maßnahme wirken und uns möglicherweise vor einem schlechten Abenteuer bewahren, auch weil die übermäßige Beharrlichkeit im Allgemeinen eine unangenehme Angelegenheit ist Alarmglocke Der einzige Nebeneffekt ist, dass der Telefonbenutzer von den Strafverfolgungsbehörden unter Kontrolle gebracht werden kann (Abfangen oder Ausdrucken). Dies ist jedoch nur dann wirklich ratsam, wenn Sie etwas zu verbergen haben. Der dritte Fall in der Praxis scheint, zumindest was unsere Erfahrung betrifft, seltener herausgefordert zu werden, aber stattdessen scheint er durch das Strafgesetzbuch vorbereitet zu sein, um den Benutzer besser zu schützen, der Artikel. 340 des Strafgesetzbuches (Unterbrechung des öffentlichen oder öffentlichen Dienstes). Kurz gesagt handelt es sich hierbei um ein Verbrechen allgemeiner Bosheit, bei dem das sogenannte Gewissen und die Bereitschaft, den Dienst für einen kurzen, nicht notwendigerweise langen Zeitraum zu unterbrechen, solange dies rechtlich relevant ist (zu der Frage siehe S. 141 des Strafrechtskompendium, Sonderteil, herausgegeben von Alessandro Trinci und Sara Farini, Dike-Verlag (2016). Was die Auslassung oder Verspätung von Amtshandlungen angeht, könnte der Nachweis dieses subjektiven Elements der Straftat als Unterscheidung zwischen nicht kriminell relevanten Strafen und strafrechtlichen Sanktionen selbst auf dokumentarischer Ebene leicht "aufgebaut" werden, insbesondere wenn die Unterbrechung vorliegt Der Dienst wird rechtzeitig weitergeleitet oder präsentiert sich in wiederholter Weise in der Lage, über die Zeugnisbeweise hinauszugehen, die sich bei kriminellen Personen immer als nützlich erweisen (z. B. von Personen, einschließlich der PG, angerufen werden), die dann den Inspektionsdienst bestätigen und überprüfen Nutzung war inaktiv), verwenden Sie die Mitteilung, die Mahnungen und Schadensersatzansprüche sowie die gleichen Aufforderungen an die Corecom mit der Bitte um dringende Wiederherstellung des Dienstes durch Absenden der alles ist immer p.e.c. oder mit Einschreiben a.r. oder verwenden Sie das Faxgerät, und raten Sie insbesondere im letzteren Fall, es mehrmals zu senden. Zweifellos ist klar, dass das Internet und noch mehr die heutige Telefonie in vielen Situationen echte öffentliche Dienstleistungen darstellen kann, mehr als generische öffentliche Dienstleistungen. Wir werden uns darauf beschränken, über die Notwendigkeit des Telefongebens nachzudenken eine Intervention im Bereich der Gesundheit oder der öffentlichen Sicherheit oder die Nutzung des Internets als Instrument, für das die Zahlungen des Kunden inzwischen für einen Großteil der geschäftlichen und beruflichen Aktivitäten durchgeführt werden. Der Bequemlichkeit halber scheint es angebracht, hier den Inhalt des strafbaren Gesetzes in Erinnerung zu rufen, das in einem Fall, der in demunciaquerela in einem Fall, der mit dem Muster 45 behandelt und ohne Anmeldung angemeldet wurde, behandelt und registriert wurde, formell angefochten wurde: "art.340 C.P. Unterbrechung eines Büros oder eines öffentlichen Dienstes oder eines öffentlichen Dienstes. Jeder, der nicht in den Fällen gesetzlicher Bestimmungen eine Unterbrechung verursacht oder die Ordnungsmäßigkeit eines öffentlichen Dienstes oder eines öffentlichen Dienstes oder Dienstes stört, wird mit Freiheitsstrafe bis zu einem Jahr bestraft. Die Verantwortlichen, Veranstalter oder Organisatoren werden mit Freiheitsstrafen von einem bis zu fünf Jahren bestraft. ", Die Straftat erfordert offensichtlich keine Assoziations- oder Insolvenzstruktur für ihre Provision, während letztere einen erschwerenden Umstand für die Verantwortlichen, Beförderer usw. vorsieht Absatz, wenn dieser Fall von mehreren Personen mit unterschiedlichen Rollen durchgeführt wird. Diese Regel, die die maximale Funktionalität bestimmter Dienste gewährleisten sollte, wenn sie systematisch angewendet wird, scheint eher dazu gedacht, im Hintergrund zu bleiben oder als eine Art umständlicher, in einem Schrank geschlossener Wintermantel zu wirken, als ob bestimmte Manager gewisse Unwillen erkennen würden o Betreiber und die von ihnen beauftragten Tätigkeiten im Bereich Telefonie und Internet - die Qualität des "öffentlichen Dienstes" oder der öffentlichen Notwendigkeit, wie dies bei Banken und Versicherungen der Fall ist, deren Beschäftigte sie seltsamerweise zunehmend behandeln Privatpersonen und nicht als Beschäftigte des öffentlichen Dienstes oder des öffentlichen Dienstes nach den Artikeln 358 und 359 des Statuts Angesichts immer strengerer strafrechtlicher Garantien, bei denen oft die einzige Abschreckung auf das anfängliche Eingreifen der Justizpolizei reduziert wird, kommt es in einigen glücklichen Fällen zu einer Komplikation des Szenarios. Zivilrecht, das in der Tat unkontrollierte und privilegierte marktbeherrschende Positionen einnimmt, in Bezug auf die Garantien für normale Bürger, die sofort Anordnungen oder Deaktivierungen der Leitung bei der ersten Zahlungsverzögerung sehen, manchmal sogar ohne Schuld. 
Rechtsanwälte Gianfranco Ferrari und Paola Ciciotti