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mercoledì 7 ottobre 2015

Sul caso Volkswagen: le eventuali cause di risarcimento o class actions saranno un buco nell'acqua o un azzardo in termini scientifici e giuridici. Der Volkswagen-Fall: die möglichen Ursachen von Schäden oder Sammelklagen wird ein Loch in der Wasser oder eine Chance, in wissenschaftlichen und rechtlichen Bedingungen.

Sul caso Volkswagen: le eventuali cause di risarcimento o class actions saranno un buco nell'acqua o un azzardo in termini scientifici e giuridici. Dopo lo scandalo delle rilevazioni non corrispondenti a quelle effettive sulle emissioni che rischia di allargarsi dalla Volkswagen a tutto il mercato dell’auto europeo (vedasi in Italia la nota inchiesta della Procura della Repubblica di Roma con tanto di comunicazione al governo: https://triskel182.wordpress.com/2015/09/24/la-procura-di-roma-beffa-gigantesca-sui-diesel-italiani-marco-palombi-e-carlo-tecce/ , http://www.giornalettismo.com/archives/1899086/lettera-giuseppe-pignatone-emissioni-diesel/,http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/11831341/La-Procura---La-beffa.html ) con le conseguenze dannose che possiamo immaginare sull’intero P.I.L. dell’Unione Europea, si sente parlare sempre più frequentemente di class actions e risarcimenti danni miliardari a carico delle aziende coinvolte e particolarmente a carico della Volkswagen che si è vista interessata dalla vicenda in U.S.A., patria giuridica del concetto di class-action. A nostro sommesso avviso il massimo del risarcimento ottenibile è quello consueto,in casi come questo, ed è quello che la Volkswagen sta già praticando richiamando i modelli già venduti per le modifiche e manutenzioni del caso,nonché ritirando dal mercato i modelli che necessitano di modifiche-adeguamenti. La prima considerazione che balza all’occhio,infatti, è che i modelli “incriminati” erano stati messi da così poco tempo in circolazione che non è possibile parlare di lasso di tempo apprezzabile ai fini dello sviluppo,in concreto, di danni da emissioni,che necessitano di esposizioni a fumi ed emissioni prolungate nel tempo,le cui rilevazioni paiono esser state approntate in modo non corrispondente ai valori effettivi e che corrispondono alle cosiddette serie dell’euro 5. La questione principale è poi la difficoltà, se non irraggiungibilità, della prova in concreto del nesso di causalità tra eventuali casi di lesioni o malori, fino ad oggi non documentati a livello di cronaca, e attività inquinante delle autovetture nella misura superiore a quella preventivata,in considerazione altresì del fatto che un autoveicolo a carburante che non inquina in assoluto appare ancora un traguardo utopico alla stregua delle attuali conoscenze e sviluppi scientifici. Chiunque abbia frequentato i tribunali civili e penali sa benissimo che raggiungere la prova del nesso di causalità in concreto in casi come questi è pressoché impossibile,per motivi scientifici,prima che tecnico-giuridici e che, di certo, non possono supplire meccanismi presuntivi. Diverso sarebbe invece il discorso della violazione dell’obbligo di buona fede precontrattuale (art.1337 C.C. in Italia e relativi obblighi di corretta informazione della controparte contrattuale), cioè già dalla fase delle trattative e della lesione delle legittime aspettative dell’acquirente sulle prestazioni,anche ecologiche, dell’autovettura. Tale discorso,però, diversamente dai casi di morte,malattia e lesioni, per cui andrebbe fornita necessariamente la prova in concreto dell’incidenza causale di agenti inquinanti e patogeni precisi e,come dicevamo, dell’esposizione per un periodo apprezzabile di tempo ai fini dello sviluppo della patologìa in un mondo in cui l’inquinamento è un dato ambientale ormai piuttosto diffuso (non solo in Italia,ma anche nel paese delle class actions, ove vige l’omologo principio della “causa legale” e ancor più della “causa prossima” che comprende l’idoneità causale alla provocazione della verificazione di un fatto o quantomeno che debba trattarsi dell’ultimo evento della serie causale idoneo di per sé a scatenare gli effetti), può essere affrontato adeguatamente,alla stregua delle leggi del mercato e dell’adeguata riparazione economica da parte della casa produttrice, sia offrendo la sostituzione del modello con le rilevazioni difettose venduto con altro idoneo e funzionale dello stesso tipo (stiamo parlando pur sempre di beni fungibili) ovvero effettuando a proprie spese le modifiche e manutenzioni del caso sul modello venduto col difetto in esame (nel nostro ordinamento generalmente entro i due anni dalla consegna,art. 130 Dlgs.206/2005, è il principio di garanzia della casa produttrice).Per entrare più nello specifico la fattispecie delle emissioni con valori inquinanti superiori a quelli preventivati è assimilabile alla questione dei cosiddetti danni da fumo o, per certi versi, da fumo passivo, su cui proprio la giurisprudenza nordamericana ha elaborato le due note teorie del warning e dell’assumption of risk (sul punto il testo che tratta più approfonditamente la questione, a mio avviso, è “I nuovi danni” di Marcello Adriano Mazzola, Cedam editore, pagg.829 e seg.). Premesso quindi che nessuno sano di mente,diversamente dall’assunzione del fumo delle sigarette, si mette sotto il tubo di scappamento o in locale chiuso ad inalare le emissioni, il principio della violazione del “warning”, cioè dell’avviso della lesività (l’equivalente della scritta “nuoce gravemente alla salute” sul pacchetto di sigarette), deve comunque ritenersi in re ipsa nel caso di specie, per la natura del bene acquistato, il quale, appunto, è ancora un oggetto inquinante per definizione,allo stadio degli attuali sviluppi scientifici, potendo al massimo cercare di ridursi la percentuale degli agenti inquinanti,ma non essendo umanamente possibile eliminarli del tutto, e dovendo pertanto ritenersi prevalente o più pertinente il principio della “assumption of risk”. Premessa,quindi la difficile raggiungibilità, in concreto, della prova del nesso di causalità, uno Stato che giungesse a condannare la casa produttrice per emissioni inquinanti superiori a quelle preventivate o per inefficienza di controlli delle emissioni delle autovetture per class actions o azioni individuali da lesioni-malattie,ecc.,considerata l’indispensabilità del bene-auto nella realtà contemporanea e la diversità della casistica rispetto alla voluttuarietà del fumo di sigarette,ecc. dovrebbe prima vietare l’acquisto di tali generi o spogliarsi delle partecipazioni nella produzione e lavorazione dei tabacchi (su tal punto potrebbe risultare di qualche interesse la sentenza del tribunale di Roma del 4/4/1997,pag.841 op. cit.). Nel nostro paese, ad esempio,diversamente che in U.S.A., qualche riconoscimento di responsabilità, sempre per esposizioni prolungate nel tempo e quadri patologici specifici quoad effectum, si è avuta in materia di “fumo passivo” ,ma,molto più concretamente, scrive Marcello Adriano Mazzola,sempre a pag.841 del suo testo: “ Non può non sottolinearsi quanto sorprendente sia l’esiguità dei precedenti:in un Paese in cui,per dire, si entra in ospedale con il pigiama e la bozza dell’atto di citazione per eventuali danni,due sole cause intentate”(il testo risale al 2008-2009) “a produttori di tabacco per danni da fumo.E nessun tentativo di introdurre cause collettive, a imitazione delle class actions.”.Ciò probabilmente perché,a casa nostra,come nel resto d’Europa (e ricordiamo che sono competenti anzitutto le corti tedesche e U.E. per violazioni ai regolamenti U.E. della casa produttrice relativamente ad una produzione tedesca,cioè europea) la questione del rigore della prova, anche sotto il profilo scientifico, prima che giuridico, pare essere affrontato con maggior rigore che altrove,laddove sulla carta si parla di evidenza della prova oltre ogni ragionevole dubbio. Sappiamo infatti che negli Stati Uniti la mentalità è diversa,nella pratica, a partire dalle corti di giustizia, ma rimane sempre il discorso della prova del nesso di causalità che, francamente, mi pare tecnicamente difficile da approntarsi in concreto per danni contrattuali o extracontrattuali diversi dalla lesione della buona fede-good faith e delle aspettative (https://papyrus.bib.umontreal.ca/xmlui/bitstream/handle/1866/125/Article%20papyrus.pdf?sequence=1 ) che comporterebbero le voci risarcitorie di maggiore consistenza. La questione investe aspetti medico-legali di una certa complessità, ma appare fondamentale ai fini della salvaguardia del P.I.L. e del mercato dell’auto europeo, oltre che tedesco, come abbiamo indicato in premessa facendo riferimento all’inchiesta specifica della Procura di Roma. Da un punto di vista politico ed economico appare evidente anche ai più benpensanti quali possano essere le conseguenze nella compromissione o oscuramento o perdita di immagine del marchio Volkswagen e più in generale delle polemiche innescate su tutto il mercato e la produzione delle auto europee a tutto vantaggio del mercato dell’auto U.S.A., giapponese e persino di altri paesi come Corea e Cina in un contesto economico in cui la concorrenza è esasperata e ciascuno tenta disperatamente di uscire da lunghi anni di recessione mondiale che ha riversato i suoi effetti pesantemente,a tutte le latitudini, sulle nuove immatricolazioni-acquisti di autovetture (http://www.ilprimatonazionale.it/economia/distruzione-creativa-marchionne-elkann-rothschild-dietro-la-scandalo-volkswagen-31253/ ,http://www.liberoquotidiano.it/news/economia/11830900/Volkswagen--chi-guadagna-con-lo.html). Un’altra riflessione sorge altrettanto spontanea,se si considerano le tempistiche dell’insorgenza dello “scandalo Volkswagen”, laddove si faccia mente locale sulla circostanza che la questione esplode in U.S.A. all’indomani della mancata uscita della Grecia dall’eurozona e dei contraccolpi borsistici,a mio avviso, che si riverberano pesantemente sui mercati asiatici e sulla moneta cinese, in un contesto in cui, probabilmente,il maggior creditore del debito pubblico americano, la Cina, dopo il fenomeno delle primavere arabe e delle rivoluzioni in nordafrica che hanno finito per consegnargli commesse e risorse di tali zone del pianeta, cominciava magari a prevedere un’uscita della Grecia dall’eurozona con conseguente sfaldamento anche di tale realtà e potenziale conseguente arrembaggio e scalata ai mercati e paesi europei,a cominciare da quelli più indebitati e in condizioni economiche più critiche,come appunto la Grecia e forse la stessa Italia. La questione è opinabile o può essere solo un’impressione,per quello che può valere,ma lo scenario mondiale qui ipotizzato appare tutt’altro che da escludere,una volta che il creditore cinese si è ritrovato con la cambiale americana in mano e un potenziale pugno di mosche in Europa…così torna sotto pressione,all’interno dei confini tedeschi, la stessa figura politica che ha,di fatto, sapientemente evitato l’uscita della Grecia dall’euro,nonostante il referendum, salvaguardando, con la sua capacità diplomatica, l’unità europea, e che già durante l’ultima campagna elettorale nazionale si vide direttamente messa sotto pressione o in discussione da parte della C.I.A. col caso Snowden e con le intercettazioni illegali che stava subendo,molto probabilmente proprio,anche con una campagna mediatica che,oggi, offre molto su cui riflettere,al fine di evitare la rielezione alla Cancelleria dell’unica persona,Angela Merkel, che aveva già dimostrato di essere in grado di poter tener unita l’Europa in piena crisi dei mutui e dei debiti sovrani e quasi in una sorta di scenario di guerra finanziaria e valutaria. Tutto questo mentre gli eventi in Siria inducono a qualche riflessione e sospetto sulla possibilità di una nuova “strategia comune” (http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/09/29/siria-obama-putin-proposta-raid-congiunti-contro-lisis-ma-su-assad-differenze-nette/2077486/ ) o riavvicinamento tra Putin e Obama, al di là di quello che si vuol far apparire. Con questo non vogliamo dire affatto che i vertici della Volkswagen non abbiano avuto qualche responsabilità nel relativo scandalo delle emissioni, ma vogliamo piuttosto stimolare una riflessione a tutto campo sulla reale entità di ciò di cui stiamo parlando e soprattutto sulle tempistiche a orologeria in cui maturano certe campagne mediatiche su questioni che,come abbiamo visto, anche a casa nostra erano oggetto di indagine sulle case produttrici di autovetture italiane e ben note,almeno negli ambienti governativi e di stampa, in netto anticipo su ciò che ha acceso,di colpo, i riflettori e la grancassa americane. Semmai,dirò di più, vale a dire che l’interrogativo reale da porsi è se e come funzionino i controlli delle istituzioni dell’Unione Europea sui suoi stessi regolamenti relativi alla produzione di autovetture (http://www.ilsecoloxix.it/p/mondo/2015/09/24/ARAVI63F-scandalo_volkswagen_richiamo.shtml ) e, se detti controlli o interventi in caso di infrazione, non competano piuttosto all’Europa che alle paventate class actions americane,le quali,in caso di risarcimenti sproporzionati o punitivi, finirebbero per apparire più un sistema per affossare il mercato dell’auto europeo e per girare all’Europa il pagamento di quella famosa cambiale cinese cui accennavamo prima.Infine non sfugge il paradosso,ad un'attenta osservazione, e questa è la vera considerazione conclusiva,del fatto che la "predica" e l'indice accusatore in materia ecologica e di emissioni provenga proprio da quegli U.S.A. che,insieme alla Cina, sono tra i principali responsabili della mortificazione-elusione dei protocolli di Kyoto,mentre la Germania,proprio col governo di Angela Merkel sta attuando quella rivoluzione energetica basata sulle energie pulite e rinnovabili che,per la prima volta nella storia,con l'auto elettrica, potrebbero davvero realizzare un'autovettura pressochè non inquinante rispetto a quelle tradizionali come prodotto di massa.
Der Volkswagen-Fall: die möglichen Ursachen von Schäden oder Sammelklagen wird ein Loch in der Wasser oder eine Chance, in wissenschaftlichen und rechtlichen Bedingungen. Nach dem Skandal der Erhebungen nicht den tatsächlichen Emissionen, die voraussichtlich von Volkswagen auf die gesamte europäische Automobilmarkt zu erweitern ist entsprechen (siehe Hinweis auf Italienisch Untersuchung der Staatsanwaltschaft von Rom mit viel Mitteilung an die Regierung: https://triskel182.wordpress.com/2015/09/24/la-procura-di-roma-beffa-gigantesca-sui-diesel-italiani-marco-palombi-e-carlo-tecce/ . http://www.giornalettismo.com/archives/1899086/lettera-giuseppe-pignatone-emissioni-diesel/,http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/11831341/La-Procura---La-beffa.html ) Mit den schädlichen Folgen, dass wir die gesamte BIP vorstellen EU, wir hören immer von Sammelklagen und Schadenersatz Milliardäre gegen Unternehmen beteiligt und insbesondere zuständig für Volkswagen, das gesehen wurde durch die Ereignisse in den USA, der Heimat der Rechtsbegriff des Klasse-Aktion betroffen. In unserer bescheidenen Meinung nach die maximal erreichbare Entschädigung in Fällen wie diesem gewohnt, und das ist, was Volkswagen ist bereits praktizieren, indem er die Modelle sind bereits über die Änderung und Wartung der Fall, ebenso wie den Rückzug aus der Marktmodelle, die überprüft werden müssen verkauft -adeguamenti. Die erste Überlegung, die ins Auge fällt, ist in der Tat, dass die Modelle "verwickelt" war im Umlauf, so vor kurzem, dass es nicht möglich ist, der eine beträchtliche Menge an Zeit für die Entwicklung zu sprechen, in die Praxis umgesetzt worden, der Schaden von Emissionen, , die Exposition gegenüber Rauch und Emissionen müssen über längere Zeiträume, deren Ergebnisse scheinen in eine nicht-entsprechend den tatsächlichen Werten hergestellt worden sein und die entsprechen der sogenannte Serie des Euro 5. Die Hauptfrage ist, dann ist die Schwierigkeit, wenn nicht Unzugänglichkeit, die Test in der Praxis der Kausalzusammenhang zwischen alle Fälle von Verletzung oder Krankheit, bisher noch nicht auf dem Rekord dokumentiert und Tätigkeiten umweltschädliche Autos wie weit höher als budgetiert, auch die Tatsache, dass ein Kraftfahrzeug Kraftstoff, der nicht verschmutzt gegeben absolut ruhig es scheint, ein utopisches Ziel, die gleiche Weise, wie aktuelle Erkenntnisse und wissenschaftliche Entwicklungen. Jeder, der die Zivil- und Strafgerichten besucht hat, weiß, dass das Erreichen Nachweis der Kausalität in der Praxis in solchen Fällen ist es fast unmöglich, aus wissenschaftlichen Gründen, vor der technischen und rechtlichen und dass, natürlich, kann nicht mutmaßlichen Mechanismen. Das wäre nicht die Rede, anstatt die Verletzung vorvertraglicher Treu und Glauben (art.1337 CC in Italien und ihre Informationspflichten des Vertragspartners zu korrigieren), das heißt, von der Phase der Verhandlungen und der Schädigung des berechtigten Vertrauens des Käufers auf die Leistung, Auch ökologische Auto. Diese Rede, aber im Gegensatz zu den Todesfällen, Krankheiten und Verletzungen, für die notwendigerweise vorgesehen werden Beweise in Beton kausalen Auswirkungen von Schadstoffen und Krankheitserregern präzise und, wie gesagt, die Belichtung für einen nennenswerten Zeitraum und für die Entwicklung der Krankheit in einer Welt, wo die Verschmutzung ist eine Umweltdaten jetzt sehr beliebt (nicht nur in Italien, sondern auch im Land der Sammelklagen, wo es eine homologe Prinzip der "Klage" und noch mehr ", weil next ", die Förderfähigkeit kausalen auf die Provokation der Überprüfung einer Tatsache oder zumindest, dass es das letzte Ereignis der Kausalkette geeigneten an sich, um die Effekte auslösen) sein enthält, kann korrekt behandelt werden, wie die Gesetze des Marktes und der "angemessene wirtschaftliche Reparatur durch den Hersteller, bietet das Modell mit den Messungen Defekte mit anderen geeigneten funktionalen und des gleichen Typs (wir reden immer noch von fungiblen Aktiva) oder durch Änderungen auf eigene Kosten und die Wartung der Fall verkauft Modell innerhalb von zwei Jahren nach der Lieferung, Kunst verkauft mit dem Defekt in Frage (in unserem System. Dlgs.206 130/2005, ist das Prinzip der Haftung des Herstellers) .Um genauer erhalten den Fall von Schadstoffemissionen mit Werten höher als budgetiert wird ähnlich wie bei der Frage der so genannten Rauchschäden oder, in gewisser Weise, durch das Rauchen passive, auf denen seiner nordamerikanischen Rechtsprechung hat zwei Theorien der Warnhinweise und dell'assumption Risiko entwickelt (bis zu dem Punkt, dass der Text weiter untersucht dieses Problem, meiner Meinung nach, ist "New Schaden" Marcello Adriano Mazzola, Cedam Verleger, pagg.829 ff.). Angegeben wird, dass niemand bei klarem Verstand, im Gegensatz zu der Übernahme der Zigarettenrauch, in der Abgasleitung oder in einem geschlossenen Raum, um die Emissionen zu inhalieren setzen Sie, das Prinzip der Verletzung der "Warnung", das ist der Blick auf die Schädlichkeit (l "gleichwertig des Wortes" schadet der Gesundheit "auf Zigarettenpackung), muss noch in Wieder ipsa in diesem Fall in Betracht gezogen werden, die von der Art der gekauften Waren, das ist in der Tat immer noch ein Objekt per Definition verschmutzt, wenn sie trägt aktuelle wissenschaftliche Entwicklungen, könnte Bestes versuchen, um den Prozentsatz von Verunreinigungen zu verringern, aber es ist nicht menschlich möglich ist, sie vollständig zu eliminieren, und nachdem berücksichtigt so weit verbreitet oder mehrere relevante dem Prinzip der "Übernahme von Risiken" werden. Premise, dann ist die Schwierigkeit des Zugangs in der Praxis Nachweis der Kausalität, ein Zustand, kam es zu dem Hersteller für die Emissionen höher als zu verurteilen oder Ineffizienz der Emissionskontrollen von Autos, um Sammelklagen oder Einzelaktionen durch Verletzungen Chronische usw., berücksichtigt die Unverzichtbarkeit der guten Selbst in der zeitgenössischen Realität und Vielfalt der Fälle als die voluttuarietà Zigaretten usw. sollte zunächst den Kauf dieser Art von Investitionen oder ausziehen in der Herstellung und Verarbeitung von Tabak zu verbieten (in diesem Punkt kann von einigem Interesse das Urteil des Gerichts in Rom von 1997.04.04 pag.841 op. cit sein.). In unserem Land, zum Beispiel, anders als in den USA, eine gewisse Anerkennung der Verantwortung, immer längerer Exposition und spezifischen pathologischen quoad effectum traten im Bereich der "Passivrauchen", aber, konkreter, schreibt Marcello Adriano Mazzola, immer pag.841 ihrem Text: "Ich kann nicht sottolinearsi so überraschend ist der Mangel an Präzedenzfällen: in einem Land, wo, sagen wir, in das Krankenhaus mit den Schlafanzug und dem Entwurf der Ladung für Sie kommen Schäden, nur noch zwei Klagen "(der Text stammt aus dem Jahr 2008 bis 2009)", um Tabakbauern für Schäden fumo.E keinen Versuch, Sammelklagen einzuführen, in der Nachahmung von Sammelklagen. ". Dies ist wahrscheinlich der Grund dafür, in unserem Haus Wie im Rest von Europa (und daran erinnern, dass in erster Linie die deutschen Gerichte zuständig sind und die EU bei Verstößen gegen EU-Vorschriften über den Hersteller über eine deutsche Produktion, dh europäischen) die Frage nach der Strenge der Prüfung, einschließlich der wissenschaftlichen, erste dass rechtliche, scheint es mit strenger als anderswo, wo auf dem Papier ist es zum Nachweis der Nachweis zweifels kommt behandelt werden. Wir wissen, dass in den USA die Mentalität ist in der Praxis von den Gerichten unterschiedlich, aber immer noch die Rede von Nachweis der Kausalität, die, ehrlich gesagt, ich denke, technisch schwierig in der Praxis bereit zu sein, um vertragliche oder außervertragliche Schadensersatz verschiedenen die Verletzung der in gutem Glauben Treu und Glauben und Erwartungen (https://papyrus.bib.umontreal.ca/xmlui/bitstream/handle/1866/125/Article%20papyrus.pdf?sequence=1), die die Stimmen von Schäden bedeuten würde größere Kohärenz. Die Frage betrifft medizinisch-rechtlichen Aspekte einiger Komplexität, aber es ist von grundlegender Bedeutung für die Erhaltung des BIP und die europäische Automobilmarkt, neben Deutsch, wie wir in der Einleitung erwähnt unter Bezugnahme spezifische Untersuchung der Staatsanwaltschaft von Rom. Aus politischer Sicht und Wirtschafts es ist klar, die selbst den rechten denken, was wären die Konsequenzen in der Beeinträchtigung oder Verdunkelung oder Imageverlust der Marke Volkswagen und ganz allgemein auf die Kontroverse um den Markt erzeugt und die Produktion von europäischen Autos zum Nutzen sein die US-Automobilmarkt, Japanisch und auch in anderen Ländern wie Korea und China in einem wirtschaftlichen Umfeld, in dem der Wettbewerb erbittert und versucht verzweifelt, die jeweils aus der langen Jahre der globalen Rezession, die ihre Wirkungen gegossen hat viel zu bekommen, in allen Breiten Neuzulassungen Käufe von Autos (http://www.ilprimatonazionale.it/economia/distruzione-creativa-marchionne-elkann-rothschild-dietro-la-scandalo-volkswagen-31253/ Http: //www.liberoquotidiano.it/news/economia/11830900/Volkswagen--chi-guadagna-con-lo.html). Eine weitere Überlegung ist genauso spontan, unter Berücksichtigung des Zeitpunkts des Beginns des "Volkswagen-Skandal", wenn Sie lokale Geist auf der Tatsache zu tun, dass die Frage, explodiert in USA nach dem Scheitern Austritt Griechenlands aus der Eurozone und die Auswirkungen Börse, meiner Meinung nach, die schwerwiegende Folgen für die asiatischen Märkte und der chinesischen Währung zu bewirken, in einem Kontext, in dem wahrscheinlich der größte Gläubiger der US-Staatsverschuldung, China Nach der Erscheinung des Arabischen Frühlings und der Revolutionen in Nordafrika, die gekommen sind, um ihm Befehle und Ressourcen auf jene Bereiche der Welt geben, vielleicht beginnend einen Austritt Griechenlands aus der Eurozone resultierenden Abplatzungen auch diese Realität und potenzielle nachträgliche Ein- und vorherzusagen, Klettern auf Märkte und europäische Länder, beginnend mit jenen am höchsten verschuldeten und wichtigste Wirtschaftsbedingungen, so wie Griechenland und vielleicht die gleiche Italien. Die Frage ist strittig, oder kann nur ein Eindruck sein, was es wert ist, aber die Welt-Szenario davon ausgegangen, ist bei weitem nicht ausgeschlossen, sobald die Gläubiger China wurde mit der Rechnung in der Hand und einem potenziellen amerikanischen links nichts in Europa ... so wieder unter Druck, in den Grenzen von Deutschland, die gleiche politische Figur, die in der Tat, gekonnt vermieden den Austritt Griechenlands aus dem Euro, trotz der Volksabstimmung, die Sicherung, mit seiner diplomatischen Fähigkeiten , die europäische Einheit, und das während der letzten nationalen Wahlkampf wurde direkt unter Druck gesehen oder von der CIA in Frage gestellt Snowden mit dem Fall und mit dem illegale Abhören, die unterzogen wurde, wahrscheinlich zu besitzen, selbst mit einer Medienkampagne, die heute bietet viel Stoff zum Nachdenken, um die Wiederwahl der einzige Mensch in der Reichskanzlei, Angela Merkel zu vermeiden, der schon nachweislich in der Lage, in der Lage, vereinten Europa in großen Hypothekenkrise und der Staatsschulden und in einer Art Kriegsszenario Finanz- und Währungs zu nehmen sein. All dies, während die Ereignisse in Syrien bis zu einem gewissen Reflexion und Verdacht auf die Möglichkeit einer neuen "gemeinsamen Strategie" führen (http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/09/29/siria-obama-putin-proposta-raid-congiunti-contro-lisis-ma-su-assad-differenze-nette/2077486/ ) Oder Annäherung zwischen Putin und Obama, über das, was Sie bringen möchten. Dies ist nicht zu sagen, dass alle Führer der Volkswagen haben keine Verantwortung in den Skandal bedingten Emissionen hatten, sondern vielmehr wollen wir eine breite Diskussion über das wahre Ausmaß, wovon wir und vor allem der Zeitpunkt Uhrwerk, in dem Gespräch anzuregen reifen bestimmte Media-Kampagnen zu Themen, die, wie wir gesehen haben, auch in unserem Haus wurden an die Hersteller von Autos und untersuchten italienischen gut bekannt ist, zumindest in Regierungskreisen und der Presse, weit voraus, was ging, plötzlich im Rampenlicht amerikanische und die Bass-Drum. Wenn überhaupt, werde ich sagen, mehr, das heißt, dass die wirkliche Frage ist, ob und wie die Kontrollen von den Institutionen der Europäischen Union auf seine eigenen Vorschriften über die Produktion von Automobilen (http://www.ilsecoloxix.it/p arbeiten /mondo/2015/09/24/ARAVI63F-scandalo_volkswagen_richiamo.shtml) und bei etwaigen Kontrollen oder Eingriffe im Falle einer Verletzung, nicht nach Europa zu konkurrieren, anstatt an eine US-Sammelklagen, Angst, die im Falle eines überproportionalen Schäden oder Strafschadenersatz könnte auch eine Möglichkeit, die europäische Automobilmarkt zu versenken und biegen nach Europa für die Zahlung dieser berühmten chinesischen bill wir erwähnt prima.Infine nicht entkommen das Paradox, mit sorgfältiger Beobachtung angezeigt, und das ist die wahre Geschichte Schluss, dass die "Verkündigung" und dem Finger der Schuld in Bezug auf ökologische und Emissionen kommt genau von jenen USA die, zusammen mit China, gehören sie zu den Hauptursachen der Kasteiung-Umgehung der Kyoto-Protokolle, während Deutschland, gerade mit der Regierung von Angela Merkel hat die Umsetzung der Energiewende auf der Basis sauberer und erneuerbarer Energie, die zum ersten Mal in der Geschichte, mit dem Elektroauto, könnte es wirklich ein Auto fast nicht-umweltschädliche als die traditionellen wie Massenprodukt zu schaffen.

1 commento:

  1. La Fiat italiana ha fatto peggio. Italienische Fiat ist schlechter. http://www.intelligonews.it/articoli/1-settembre-2016/47985/fiat-accuse-dalla-germania-uso-illecito-dispositivo-emissioni-bruxelles

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KANZLERIN