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sabato 15 giugno 2013

INTERROGATORIO O SOMMARIE INFORMAZIONI? Untersuchung oder Zusammenfassung informationen?

Dobbiamo assolutamente evitare che si diffonda o persista la prassi investigativa di chiamare a sommarie informazioni testimoniali l’indagato, poiché il salto di qualità da un modello inquisitorio ad un modello di tipo accusatorio, quale quello indicato dal Codice di Procedura penale del 1989,anche detto Codice Pisapia-Vassalli, si realizza fin dalla fase delle indagini preliminari e si nota proprio da questi aspetti procedurali che denotano un cambiamento di mentalità. Chi scrive non è garantista, nel senso convenzionale del termine, tuttavìa riteniamo che la riforma della procedura non potrà dirsi compiuta e orientata in senso costituzionale ed europeo (il principio del giusto processo introdotto all’art.111 Cost. con Legge costituzionale n°2 del 23/11/1999 che deve essere garantito, per quanto possibile,fin dalla fase preparatoria delle indagini preliminari), se non si elimineranno anche quei fenomeni che rischiano di rivelarsi elusivi del rispetto della distinzione dei ruoli (indagato o testimone) e, in ultima analisi, delle garanzìe fondamentali della correttezza procedurale e dei diritti costituzionali (il diritto di difesa e il diritto al giusto processo rientrano tra i diritti inviolabili dell’uomo di cui all’art.2 della Costituzione).
 Infine gli organi inquirenti (Polizia Giudiziaria e Pubblici Ministeri), adeguandosi alla mentalità accusatoria del codice vigente, evitando di “equivocare” sulla qualità di teste o indagato del soggetto escusso, oltre ad evitare la sanzione processuale dell’inutilizzabilità delle dichiarazioni rese dall’indagato sancita dall’art.63,comma 2, C.P.P., potranno dimostrare di aver acquisito metodi di indagine moderni e scevri da ogni tentazione di ricaduta nella mentalità inquisitoria che individuava, tradizionalmente, nella confessione la “regina delle prove”, senza troppo preoccuparsi delle metodiche con cui si fosse pervenuti a tale risultato (in passato pensiamo alla tortura e agli scritti di Pietro Verri e di Cesare Beccaria proprio su tali argomenti). Storicamente la differenza tra sommarie informazioni e interrogatorio consiste infatti, tecnicamente, nella necessaria presenza del difensore all’interrogatorio e nel fatto che la persona escussa sia da considerarsi rispettivamente persona informata sui fatti (in dibattimento testimone) o l’indagato, cioè colui a carico del quale si sta articolando il procedimento penale per la raccolta di elementi probatori utili e sufficienti a sostenere l’accusa in vista di un eventuale processo. Dunque, se l’inquirente, equivocando sulla qualità del soggetto, sia pur nella fase di indagine in cui tutto è ancora,spesso, “magmatico e confuso” (ma non sempre!), lo chiami a sommarie informazioni,anziché ad interrogatorio(ai sensi degli artt.64-65 C.P.P.), è chiaro che finisce per lederne i diritti e le garanzie processuali relative alla sua posizione, in primis perché gli si racconterà che “l’avvocato non è necessario” o addirittura che “l’avvocato non è previsto per le sommarie informazioni!” ed in secondo luogo perché la persona escussa,come teste, si vedrà negato potenzialmente e talora anche con qualche rischio,magari più immaginario che effettivo (se trattasi di indagato e non di teste),pensiamo al concetto di reticenza, il suo diritto al silenzio,a non collaborare per autoaccusarsi o comunque a non rispondere a certe domande da cui potrebbe derivare una sua incriminazione o diretta responsabilità. Avrebbe detto Sun Tzu: “Tutta la guerra si basa sull’inganno” e l’inquirente che facesse questo, ben sapendo che trattasi di indagato e non di persona informata sui fatti, avrebbe basato i suoi risultati investigativi su un residuo del sistema inquisitorio, non più ammissibile per l’art.63,comma 2, C.P.P., e quindi su un “sottile inganno”, volto a spogliare l’indagato delle maggiori garanzie predisposte dal codice,fin dalla fase di indagine, per la sua peculiare posizione processuale,così utilizzando una sorta di “coazione a rispondere” determinata dal metus, dal timore che la persona non esperta di leggi o presa di sorpresa,spesso anche con metodi discutibili (raggiungendola telefonicamente e poi ingenerando o sfruttando l’impressione dell’urgenza: “Lei deve recarsi subìto in caserma”, “urge la sua presenza”,ecc.), e dovendosi ritenere tutto ciò finalizzato ad ottenere, sempre e comunque, dichiarazioni autoindizianti (ritorna lo schema della confessione che serviva alla Santa Inquisizione anche per la prova di aver raggiunto il pentimento e l’intima persuasione del foro interno dell’inquisito sulla sua colpevolezza o la riconciliazione con Dio attraverso la confessione, il pentimento e l’espiazione)! Vi è anche da dire che chi utilizza certi sistemi,spesso, finisce col dare un’impressione complessiva dell’autorità poco autorevole, specie tra gli addetti ai lavori, poiché chi sa svolgere con capacità il proprio lavoro investigativo, non ha bisogno di ricorrere al fraintendimento o all’equivoco, e quindi di costruire certi risultati sull’errore, sia pure di metodo! Alle volte bastano due o tre domande, ben poste (si pensi alla battuta dell’Ispettore Mangani sulle “due tre domandine alla maniera sua, ed è cotto”,nel noto film di Elio Petri: “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”), anche alla presenza dell’avvocato difensore, per costringere l’indagato a “vuotare il sacco” o ad “avvalersi della facoltà di non rispondere” che, per un buon P.M., corroborato da altri elementi, può essere comunque un comportamento valutabile per la formazione del proprio convincimento ed, in ultima analisi, ai fini del rinvìo a giudizio,specie quando l’indagato inizialmente dichiari di voler rispondere all’interrogatorio e magari risponda su tutto, tranne che su quelle due o tre domande specifiche e pertinenti(sulla formazione del libero convincimento sulla base del silenzio come “mero riscontro obiettivo” vedasi Cassazione penale Sezione quarta 28/3/1996,n°3241 C.E.D. 204546). Vi è un solo caso in cui la Polizia Giudiziaria, ai sensi dell’art.350,comma 5, C.P.P. può assumere sommarie informazioni, anche senza la presenza del difensore, che, per certi versi è una situazione assimilabile a quella della flagranza di reato,ai fini dell’arresto, vale a dire nell’immediatezza del fatto o direttamente sul luogo del fatto, cioè in una fase, per lo più, di primo intervento (questa sì contraddistinta da oggettiva urgenza: il primo accesso sulla scena del delitto è quello che raccoglie spesso i reperti probatori più importanti e genuini), quando il soggetto,per quanto indagato, potenzialmente o in concreto, non si sia ancora allontanato dal luogo del delitto e non sia trascorso un lasso di tempo rilevante da non far più ritenere operante il requisito dell’immediatezza. Diversamente la Polizia Giudiziaria assumerebbe le sommarie informazioni nei confronti della persona su cui vengono svolte indagini nelle modalità stabilite dall’art.64 C.P.P.,cioè per l’interrogatorio (con la presenza del difensore e invitando il soggetto a nominarlo ovvero, in mancanza provvedendo alla nomina di un difensore d’ufficio e informandolo preventivamente della facoltà di non rispondere alle domande,che in caso di risposte, quest’ultime potranno essere utilizzate contro di lui e che se renderà dichiarazioni su responsabilità di terzi potrà assumere l’ufficio di testimone e garantendo,sempre,la piena libertà morale del soggetto interrogato). In pratica, da un punto di vista tecnico, il codice, all’art.350, utilizza il termine sommarie informazioni, ma, circa le garanzìe e modalità, se si eccettua la situazione di “flagranza o quasi flagranza” del comma 5, sta parlando,in buona sostanza,delle modalità dell’interrogatorio almeno per la persona sottoposta a indagini. Diversa è la situazione della persona in stato di arresto o fermo,a norma dell’art.384 C.P.P., perché in questo caso il compito della P.G. sarebbe quello di mettere il soggetto direttamente a disposizione dell’A.G., affinchè sia quest’ultima ad occuparsi dell’interrogatorio nelle forme di rito,quindi anche alla presenza del difensore, e alla eventuale convalida dell’arresto o del fermo. In una certa qual misura quindi l’”equivoco” è creato,proprio a livello lessicale, ab origine, dalla lettera dell’art.350 C.P.P.(in rubrica intitolato: “Sommarie informazioni dalla persona nei cui confronti vengono svolte indagini”). Un’ambiguità lessicale che continua a generare equivoci, fraintendimenti, talora “forzature” ermeneutiche e procedurali. Bisogna, in ogni caso, aver chiaro,a tutte le latitudini, che il principio: “Nemo tenetur se detegere”, traducibile, come scrive Oliviero Mazza (Procedura penale,Giappichelli editore, Torino,2010,pag.110 e seguenti), “con l’affermazione per cui nessuno può essere costretto ad autoaccusarsi”, rappresenta un principio generale dell’ordinamento,non circoscritto al solo indagato e diretta espressione dei principi costituzionali del diritto inviolabile di difesa ed ancor più della presunzione di non colpevolezza (art.27,comma 2, Cost.), poiché è l’accusa a dover provare l’ipotesi accusatoria e non la difesa a dover collaborare con la stessa arrivando ad autoaccusarsi (in questo senso Mazza parla anche di libertà morale nell’autodifesa dell’indagato e parla correttamente di “autodifesa”, poiché la scelta di confessare o meno prescinde dal ruolo stesso della difesa tecnica e compete esclusivamente all’indagato o imputato e alla sua coscienza!). Quindi, indipendentemente dal fatto che si venga sentiti a s.i.t. (sommarie informazioni testimoniali) o ad interrogatorio o “sommarie informazioni” dell’indagato, alla presenza o meno del difensore,ecc., sempre si dovrà tener presente quanto di seguito esposto con le parole di Oliviero Mazza nel recente trattato di Procedura penale destinato a diventare una pietra miliare: “Per quanto riguarda le indagini preliminari, a fronte dell’iniziativa del Pubblico Ministero, l’indagato ha solo la possibilità di non rispondere alle singole domande,” (eccettuata quella sulle generalità cui si deve sempre rispondere e in modo veritiero,stante l’art.651 C.P., domanda che, in genere, viene posta per prima in ogni verbale) “ovvero di trincerarsi dietro un silenzio totale che sfocia nel rifiuto complessivo del dialogo con l’interrogante. L’inquisito, pur potendo vanificare l’utilità probatoria dell’interrogatorio attraverso la recusatio respondendi integrale, non può invece avvalersi della più ampia facoltà di impedire lo stesso instaurarsi dell’atto processuale deciso dall’autorità procedente. Quest’ultima facoltà è invece riconosciuta in sede di esame dibattimentale alla cui assunzione si procede solo per scelta dell’imputato.”,non dimentichiamo, peraltro che, in alcuni casi, ad esempio vedasi all’esito dell’avviso conclusione indagini ex art.415bis C.P.P., l’interrogatorio potrebbe essere richiesto dallo stesso indagato per fornire la sua versione dei fatti, cioè per chiarire agli inquirenti la sua posizione e che alcune riforme successive all’89 hanno contribuito a creare sempre di più l’idea dell’interrogatorio come mezzo a difesa e a garanzìa dell’indagato stesso che non viceversa. Tuttavìa è utile conoscere le garanzìe procedurali, specie per le ipotesi in cui l’interrogatorio non sia stato richiesto dal diretto interessato. In ogni caso, come dicevamo prima, il principio “Nemo tenetur se detegere” ha un’estensione non circoscritta al solo indagato e sul punto Oliviero Mazza spiega: “A chiunque non rivesta la qualità di indagato o di imputato, in occasione del compimento di un atto processuale, è riconosciuta la garanzia di non essere costretto a fornire risposte che potrebbero aprire la via alla propria incriminazione. Trattandosi di una previsione di ordine generale, sul piano teorico è chiaro che la stessa guarentigia spetti pure alla persona già sottoposta a procedimento penale quando le domande rivoltegli vertano su addebiti ulteriori rispetto a quelli contestati. L’art.63,comma 1,C.P.P. amplia la garanzìa contro le autoincriminazioni, prevedendo che, quando dinanzi all’autorità giudiziaria o alla polizia giudiziaria una persona non imputata o non indagata, e quindi non solo chi ha assunto la veste formale di testimone, ma anche, ad esempio le persone informate sui fatti” (ricordiamo che il termine testimone si usa più propriamente per la fase processuale-dibattimentale, mentre persona informata sui fatti è un termine più utilizzato per la fase di indagine) “renda dichiarazioni dalle quali emergano indizi di reità a suo carico, l’autorità procedente ne debba interrompere l’esame, avvertendo che a seguito di tali dichiarazioni potranno essere svolte indagini.” (a suo carico,cioè che formalmente è passato da persona informata sui fatti ad indagato e che quindi si potrà continuare ad esaminarlo,ma solo alla presenza di un difensore e con le garanzie proprie dell’indagato) “Le dichiarazioni indizianti precedenti l’avvertimento non possono, tuttavìa, essere utilizzate a carico di chi le ha rese.”. Più controversa è invece l’ipotizzabilità di un vero e proprio “diritto di mentire” della persona sottoposta a indagini. Premesso che il teste terzo ha l’obbligo di dire la verità anche in sede di sommarie informazioni testimoniali (vedasi il delitto previsto e punito dall’art.371bis C.P. rubricato come false informazioni al Pubblico Ministero, poiché è questi che delega le s.i.t. o comunque cui sono destinati i verbali di s.i.t. nella sua qualità di titolare dell’indagine preliminare), si riconosce, in linea di principio, anche la possibilità che l’indagato possa non dire quanto a sua conoscenza o non dire esattamente tutto ovvero come espressamente dichiara la sentenza n°179 del 1994 della Corte Costituzionale: “L’imputato non solo gode della facoltà di non rispondere, ma non ha nemmeno l’obbligo di dire la verità” e, sotto questo profilo,come su molti altri, le posizioni dell’indagato(indagine) e dell’imputato(processo, esercizio dell’azione penale) sono assimilate. Chiaramente, però, come ha ribadito più volte la Cassazione penale, il cosiddetto “diritto di mendacio” trova un limite preciso nelle false affermazioni volte ad incolpare altre persone ingiustamente, che, ovviamente, non sono consentite. Non dimentichiamo,del pari, che, ai sensi dell’art.63 C.P.P., l’inutilizzabilità erga omnes delle dichiarazioni rilasciate da chi, fin dall’inizio, doveva essere sentito come indagato o imputato e che,invece, è stato escusso a s.i.t., non colpisce le sole dichiarazioni che possono essere utilizzate a favore del dichiarante medesimo ovvero quelle in cui egli si trova in una posizione di estraneità ed assume la veste di testimone (ad esempio di reati commessi da altri). Infine qualche consiglio pratico per chi si trovi ad essere convocato per essere interrogato o sentito a sommarie informazioni, sulla scorta di un altro grande testo ormai storico: “I Tuoi diritti” di Amedeo Santosuosso,Hoepli editore,1988, e della nostra esperienza sul campo:
1) Se sei stato convocato, la prima cosa da fare è consigliarti col tuo Avvocato e,se questi lo ritenga consigliabile, farsi accompagnare.
2) Chiedi innanzitutto(pag.63 I Tuoi diritti) se vieni sentito in qualità di indagato o di teste (s.i.t.) e chiedi anche di precisarlo preliminarmente a verbale. Ricordati che l’inquirente ha il dovere di verbalizzare fedelmente le tue dichiarazioni e che il fatto di essere interrogato,anche come teste, non tange il tuo diritto a conoscere la tua posizione processuale ed a che titolo vieni escusso, se come teste o come indagato. Anzi, se ti accorgi che le domande tendono ad essere suggestive o tendenziose (ambigue o a trabocchetto),chiedi di ribadire a verbale se vieni sentito sempre in qualità di teste o di indagato.
3) Se l’inquirente palesa la tua qualità di indagato,chiedi che, prima di qualsiasi domanda ti siano contestate e comunque dette precisamente le cose di cui sei accusato(pag.62 I Tuoi diritti). Tale presupposto è indefettibile per l’esercizio del diritto costituzionale di difesa(art.24 Cost.).Infatti qualsiasi persona deve poter sapere precisamente di che cosa è accusata per poter esercitare il relativo diritto di difesa.
4) Valuta poi col tuo legale, se vieni sentito come indagato, se avvalerti o meno della facoltà di non rispondere in toto che,nella fase di indagine, alle volte, può essere consigliabile, perché in realtà in quella fase tu non sai cosa veramente hanno in mano gli inquirenti nei tuoi confronti. Infatti avrai accesso al fascicolo del P.M.,in linea di principio, solo dopo l’avviso conclusione indagini. Ricorda che puoi sempre rimandare le risposte ad un interrogatorio successivo e che potrai chiedere direttamente tu col tuo legale di essere sentito ad interrogatorio con un’istanza e in sede di memorie, entro i venti giorni dalla notifica dell’avviso della conclusione delle indagini ex art.415 bis C.P.P. o,ad esempio, per i reati di competenza del Giudice di Pace con richiesta di esame avanti al G.d.P.
5) Se le domande che ti vengono poste sono generiche o indeterminate, ricorda che devi essere essere interrogato su fatti determinati e pretendi quindi che la domanda ti sia posta in modo preciso.
6) Attenzione alla dicitura “dichiarazioni spontanee” sul verbale,specie se non hai chiesto tu di rilasciare le dichiarazioni (pag.61,op. cit.).
7) Se vieni escusso come indagato,ricorda che in fase di indagine, il Santosuosso dice talora: “E’ meglio rispondere di meno che di più” e ricordati che hai anche la facoltà di non rispondere, potrai sempre precisare più diffusamente negli interrogatori successivi.
8) Se sai di aver commesso tu il reato per cui indagano, non farti suggestionare dall’idea che puoi essere sentito come testimone, infatti dice il Santosuosso che è possibile,alle volte, che: “ti dicano che che hai l’obbligo di rispondere perché ti interrogano come testimone”. Pretendi anzi l’arrivo del tuo avvocato, in questi casi, se l’hai nominato, o comunque l’arrivo di un difensore (chi scrive riterrebbe interessanti addirittura dei rilievi statistici da parte del Ministero di Giustizia sulla quantità di persone che vengono arrestate nel fine settimana e,in particolare, di venerdì e sabato, rispetto agli arresti del restante arco della settimana stessa, per comparare, anche con interviste,magari, quanta gente ha passato il fine settimana al carcere ed ha dovuto attendere fino al lunedì, magari per essere scarcerata in sede di udienza di convalida o subito dopo l’interrogatorio avanti al Giudice).
9) Rileggi attentamente il verbale prima di firmarlo e ricordati, usiamo una battuta icastica, per indurvi a diffidare della leggerezza, che, in alcuni casi, “potresti star firmando la tua condanna con le tue stesse mani” (dichiarazioni autoindizianti). Considera anche che,alle volte, una parola al posto di un’altra o persino la posizione di una virgola, può cambiare il senso dell’intera frase!
Chi scrive rimane convinto del fatto che il futuro della procedura penale debba partire da un vasto patrimonio culturale e dalla specializzazione universitaria degli inquirenti che, per il tenore degli errori che possono commettere, dovrebbero sempre dimostrare un livello di preparazione mediamente superiore a quello degli avvocati, cosa che purtroppo,spesso, non corrisponde ancora alla realtà dei fatti e che tali inquirenti debbano essere scientificamente attrezzati ad un’autentica cultura della ricerca della prova, senza bisogno di dover mai cadere nella cosiddetta “commedia degli equivoci” o nello “scambio dei ruoli” delle persone esaminate anche nella fase di indagine. Riteniamo infine che,in alcuni casi, il C.S.M. e le Procure Generali debbano attivarsi,anche nei confronti dei rappresentanti della Polizia Giudiziaria e P.M. incorsi nella violazione del principio dell’art.63, comma 2, C.P.P., specie laddove la qualità di indagato era ben chiara e delineata fin dall’inizio nel soggetto escusso, per le sanzioni disciplinari del caso, al di là della sanzione processuale dell’inutilizzabilità delle dichiarazioni verbalizzate che dovrebbe sistematicamente applicare il Giudice con contestuale segnalazione agli organi dotati di potestà disciplinare per quanto di competenza.

Wir müssen unbedingt verhindern, dass es die Verbreitung oder anhaltende Praxis des investigativen Informationen zusammengefasst, die Zeugen und den Verdächtigen zu nennen, weil der Sprung von einer inquisitorischen Modell zu einem Modell des kontradiktorischen, wie die von der Strafprozessordnung 1989 angegeben, auch bekannt als Kodex-Pisapia Vassalli, erfolgt in der Phase der Voruntersuchung und man merkt von diesen verfahrensrechtlichen Aspekte, die eine Änderung in der Mentalität bezeichnen. Der Schriftsteller ist nicht garantista im herkömmlichen Sinne des Wortes, aber wir glauben, dass die Reform des Verfahrens nicht gilt fertig orientiert und Verfassungs-und europäischer Ebene (der Grundsatz eines fairen Verfahrens in § .111 der Verfassung mit dem Verfassungsgesetz Nr. 2 eingeführt werden 23/11/1999 von denen muss so weit wie möglich gewährleistet werden kann, aus der Vorbereitungsphase der Voruntersuchung), wenn man nicht auch die Beseitigung der Phänomene, die sich als schwer Respekt für die Trennung von Rollen (Verdächtige oder Zeugen) kann, und in Letztlich sind die grundlegenden Garantien des fairen Verfahrens und verfassungsmäßigen Rechte (das Recht auf Verteidigung und das Recht auf ein faires Verfahren gehören zu den grundlegenden Menschenrechte nach Artikel 2 der Verfassung).

 
Und schließlich sollte die Ermittlungsbehörden (Kriminalpolizei und Staatsanwälte), die Anpassung an die kontradiktorische Denkweise der aktuelle Kodex und "Missverständnis" auf als Zeuge oder vermuten, suchen Bezahlung des Subjekts, sowie Vermeidung der Strafe Studie dell'inutilizzabilità der Aussagen des Verdächtigen gemacht verankert in Artikel .63, wird Absatz 2, CPP, nachweisen können, dass sie moderne Methoden der Untersuchung erworben und frei von jeglicher Versuchung zum Rückfall in die Denkweise, dass inquisitorial identifiziert, die traditionell in der Beichte die "Königin der Beweise", ohne sich Sorgen zu viel über die Methoden , mit dem er an diesem Ergebnis (in der Vergangenheit denken wir an die Folter und den Schriften von Pietro Verri und Cesare Beccaria eigenen zu diesen Themen) angekommen. Historisch gesehen ist der Unterschied zwischen zusammenfassende Informationen und Fragen in der Tat ist, technisch gesehen, die notwendige Anwesenheit des Verteidigers Verhör und der Tatsache, dass die Person angesehen wird, um jeweils in Person des Sachverhalts (Zeuge vor Gericht) oder des Verdächtigen informiert genannt werden, dh die eine übertragene von denen die Artikulation der Strafverfahren wegen der Sammlung von nützlichen und genügend Beweise für die Anklage in Hinblick auf eine mögliche Prüfung unterstützen. Also, wenn der Prüfer, Unverständnis über die Qualität des Subjekts, wenn auch in der Untersuchungsphase, wo alles ist immer noch oft die "magmatischen und verwirrt" (aber nicht immer!), Rufen Sie ihn an zusammenfassende Informationen, anstatt Verhör (zu unter artt.64 CPP-65), ist es klar, dass landet Beschädigung ihrer Rechte und Verfahrensgarantien in Bezug auf seine Lage, vor allem, weil sie sagen, dass "der Rechtsanwalt nicht notwendig ist" oder dass "der Anwalt nicht funktioniert Zusammenfassung zu Informationszwecken zur Verfügung gestellt ", und zweitens, weil der Angerufene auf, als Zeuge, sehen Sie möglicherweise verweigert, und manchmal sogar mit einem gewissen Risiko, vielleicht mehr gedachten als tatsächlich (und nicht als Verdächtiger im Fall der Köpfe), denken wir an das Konzept Zurückhaltung, sein Recht zu schweigen, sich nicht selbst zu belasten oder sich in jedem Fall kooperieren nicht auf bestimmte Fragen, die eine Ladung oder seiner direkten Verantwortung führen könnten beantworten. Er sagte Sun Tzu: und dem Prüfer, die dies taten "All Kriegsführung auf Täuschung beruht", wohl wissend, dass diese nicht untersucht und die Person unterrichtet der Tatsachen, es wird seine Forschungsergebnisse auf einem Überbleibsel der inquisitorischen System stützen, nicht mehr für die Kunst .63 Absatz 2, CPP, und klicken Sie dann auf eine "subtile Verführung", um den Verdächtigen der wichtigsten Garantien durch den Code bereit, vom Beginn der Untersuchung, aufgrund seiner besonderen verfahrensrechtlichen Stellung zu berauben, so mit einer Art von "Zwang zur Antwort" von metus bestimmt Angst, dass die Person nicht ein Experte in Gesetz oder überrumpelt, oft mit fragwürdigen Methoden (Telefon und dann aufholen oder unter Ausnutzung einer drohenden den Eindruck von Dringlichkeit: "Du gelitten müssen zur Polizei gehen "," fordere seine Anwesenheit ", etc..), und dass alles, was sucht zu allen Zeiten, zu belasten (denken gibt das Schema der Beichte, die Heilige Inquisition für Hinweise darauf, dass sie gedient haben erreicht Reue und die intime Überzeugung des inneren Lochs dell'inquisito über seine Schuld oder Versöhnung mit Gott durch die Beichte, Buße und Sühne)! Es ist auch zu sagen, dass diejenigen, die bestimmte Systeme verwenden oft landet geben einen umfassenden Eindruck von der Behörde nicht maßgebend, vor allem unter den Insidern, denn wer weiß, wie man mit Ihrer Fähigkeit Detektivarbeit zu spielen, braucht nicht zu greifen Missverständnis oder Missverständnisse, und dann zu bauen bestimmte Ergebnisse über den Fehler, wenn auch Methode! Manchmal dauert es zwei oder drei Fragen, gut platziert (man denke an den Witz des Inspector Mangani auf "zwei oder drei kleine Fragen wie er es tat, und es wird gekocht", in dem berühmten Film von Elio Petri: "Untersuchung eines Bürgers über Verdacht "), auch in Anwesenheit des Verteidigers, um den Verdächtigen zu zwingen," ausplaudern "oder" das Recht in Anspruch, nicht zu antworten ", die für eine gute Uhr, durch andere Beweismittel bestätigt, kann es noch ein Verhalten sein ausgewertet für die Bildung der eigenen Meinung und letztlich für die Zwecke der Prüfung, vor allem, wenn der Verdächtige zunächst die Absicht, Fragen zu beantworten und vielleicht antworten auf alles, außer auf die zwei oder drei Fragen spezifisch und relevant (auf die Bildung freier Überzeugung auf der Grundlage des Schweigens als "bloße objektive Rückmeldung" Criminal Cassation siehe Abschnitt Vier 1996.03.28, Nr. 3241 204546 CED). Es gibt nur einen Fall, in dem die Kriminalpolizei nach Art. .350, Absatz 5, CPP können zusammenfassende Informationen zu nehmen, auch ohne die Anwesenheit eines Rechtsbeistands, dass in gewisser Weise ist es eine Situation ist vergleichbar mit der Handlung, der Zweck der Verhaftung, dh die Unmittelbarkeit der Tat oder direkt am Ort des Geschehens, das heißt, in einem frühen Stadium, zum größten Teil, Ersthelfer (ja dieses Ziel durch Dringlichkeit gekennzeichnet: der erste Zugang zum Tatort ist derjenige, der die Exponate sammelt oft der wichtigste Beweismittel und echte), wenn das Thema, soweit untersucht, oder potentiell in der Praxis hat es noch nicht weg von der Szene des Verbrechens entfernt und hat nicht eine erhebliche Menge an Zeit, um nicht das Gefühl aktiver das Erfordernis der Unmittelbarkeit verbracht. Anders als die Kriminalpolizei übernehmen die zusammenfassende Informationen für die Person, auf denen die Untersuchungen in den Formen der .64 CPP gelegt, das heißt, für die Abfrage (mit der Anwesenheit des Verteidigers und einladend das Thema zu nennen, oder, falls die Bereitstellung für die durchgeführt werden Ernennung eines Verteidigers Büro und informiert im Voraus das Recht nicht auf Fragen, die im Falle von Antworten, die letztere gegen ihn und die verwendet werden kann, zu beantworten, wenn Sie Aussagen über Haftpflicht machen wird die Position von Zeugen und Sicherstellung, wieder interviewte der vollen moralischen Freiheit der Person). In der Praxis, aus technischer Sicht, code, Kunst .350, verwendet den Begriff zusammenfassende Informationen, aber, über die Garantien und Bedingungen, mit Ausnahme der Situation der "flagranti flagranti oder fast", Absatz 5, ist sprechen im Wesentlichen vor, die Verhörmethoden zumindest für die zu untersuchenden Person. Dies steht im Gegensatz zu der Situation der Person unter Festnahme oder Haft, in Übereinstimmung mit Artikel .384 CPP, weil in diesem Fall die Aufgabe des PG wäre, das Thema direkt zur Verfügung der AG setzen, so dass diese für die Pflege des Verhörs in den Formen des Rituals zu nehmen, so dass selbst in Anwesenheit eines Rechtsbeistands und die eventuelle Bestätigung der Festnahme oder die Festnahme ist. Zu einem gewissen Grad dann l '"Missverständnis" erstellt wird, gerade in der lexikalischen Ebene, von Anfang an, aus dem Wortlaut von Artikel .350 CPP (in Abschnitt "summarischen Hinrichtungen Informationen aus der Person, gegen die Untersuchungen durchgeführt werden sollen"). Lexikalische Mehrdeutigkeit, um Missverständnisse, Missverständnisse, manchmal "zwingen" Hermeneutik und Verfahrensrecht weiterhin führen. Wir müssen jedoch klar sein, auf allen Breitengraden, dass der Grundsatz: "Nemo tenetur wenn detegere", übersetzt, Oliviero Mazza (Strafverfahren, Giappichelli Verlag, Turin, 2010, S. 110 ff.) schreibt, " mit der Aussage, dass niemand gezwungen werden kann zu belasten ", ist ein allgemeiner Grundsatz des, nicht nur untersucht und direkter Ausdruck der verfassungsrechtlichen Prinzipien der unverletzlichen Rechte der Verteidigung und noch mehr von der Unschuldsvermutung begrenzt (Artikel 27 Absatz 2 der Verfassung), da es die Staatsanwaltschaft muss die Anklage und die Verteidigung mit, um mit der gleichen kommenden belasten zu müssen (in diesem Sinne Mazza spricht auch der moralischen Freiheit in Selbstverteidigung des Verdächtigen und arbeiten beweisen fließend in "Notwehr", da die Wahl zu bekennen oder nicht, ist unabhängig von der Rolle der Wehrtechnik und ausschließlichen Verantwortung des Verdächtigen oder Beschuldigten und seinem Gewissen!). So, unabhängig von der Tatsache, dass er sich merklich sitzen (Zusammenfassung Informationen von Zeugen) oder der Frage, oder "Zusammenfassende Informationen" des Verdächtigen, das Vorhandensein oder Fehlen des Verteidigers, etc.., Sollten Sie immer im Hinterkopf behalten, dass die Diskussion unter den Worten von Oliviero Mazza vor kurzem in den Vertrag der Strafprozessordnung zu bestimmt einen Meilenstein: "Im Hinblick auf die Voruntersuchung, in das Gesicht der Initiative der Staatsanwaltschaft, der Beschuldigte hat nur die Möglichkeit, nicht auf einzelne Fragen zu beantworten", (außer dem, auf dem allgemeinen sollten Sie immer zu beantworten und so wahrheitsgemäß, die Kunst .651 CP, eine Frage, die in der Regel zuerst in den Minuten lang) "oder hinter einer Stille, die in das Gesamtkonzept Ablehnung des Dialogs mit den Fragesteller fließt verstecken gegeben. Das untersuchte, obwohl es die Nützlichkeit von Beweisen durch Vernehmung recusatio respondendi integraler untergraben könnte, kann es anstelle nutzen die weitreichendsten Befugnisse, um den Beginn des Verfahrens entschieden von dem Verfahren zu verhindern. Allerdings ist ein solches Recht in der Prüfung zu hören auf der Annahme, dass wir nur durch die Wahl des Angeklagten gehen anerkannt. "Vergessen wir nicht, jedoch, dass in einigen Fällen, siehe zum Beispiel das Ergebnis der Auflistung Abschluss Untersuchungen gem. 415bis CPP, Verhör durch den Verdächtigen aufgefordert werden, seine Version der Ereignisse, das heißt, bereitzustellen, um seine Position zu klären und den Ermittlern, dass einige 89 aufeinander folgenden Reformen haben dazu beigetragen, mehr und mehr zu schaffen die Idee der Abfrage bedeutet, zu schützen und zu garantieren, den Verdächtigen selbst als umgekehrt. Allerdings ist es sinnvoll, die Verfahrensgarantien wissen, vor allem für Fälle, in denen die Prüfung nicht durch die einzelnen angefordert wurde. In jedem Fall, wie gesagt, der Grundsatz "Nemo tenetur wenn detegere" erstreckt sich nicht nur auf die begrenzte untersucht und an dem Punkt, Oliviero Mazza erklärt: "Für jeden, der nicht handeln in der Eigenschaft als Verdächtige oder Beschuldigte, die im Zusammenhang mit dem Abschluss der ein Plädoyer, wird erkannt, dass Garantie nicht gezwungen zu Antworten, die den Weg für Selbstbelastung ebnen können vorsehen werden. Da es sich um eine Vorhersage von allgemeiner Natur, in der Theorie ist es klar, dass die gleiche Garantie bis zu der Person bereits gut verfolgt, wenn die gestellten Fragen beziehen sich auf Beschwerden, die nicht bestritten. Artikel .63 Absatz 1 der Strafprozessordnung erweitert die Garantie gegen autoincriminazioni, vorausgesetzt, dass, wenn vor Gericht oder bei der Polizei oder nicht eine Person unter Untersuchung beschuldigt, und daher nicht nur diejenigen, die die Rolle der formalen Zeugnis übernommen haben, aber auch, zum Beispiel, die Menschen über die informiert Fakten "(Sie erinnern sich, dass der Begriff genauer gesagt, um die Erprobungsphase-trial Zeuge verwendet, während eine Person die Tatsachen informiert ist ein Begriff, am häufigsten für die Untersuchung verwendet Phase)" enthält Aussagen treffen, die Beweise der Schuld gegen ihn, l ' Behörde sollten sie die Antragsprüfung einzustellen und warnte, dass als Folge dieser Aussagen können untersucht werden. "(auf eigene Kosten, das heißt, die formell von Person von Interesse zu vermuten, weitergegeben und dann können Sie auch weiterhin zu erkunden, aber nur die Anwesenheit eines Anwalts und mit den Garantien des Verdächtigen) "Die Aussagen indizianti früher die Warnung kann jedoch nicht gegen diejenigen, die sie gemacht werden.". Umstrittener ist vielmehr die Frage eines potenziellen true "Recht zur Lüge" der zu untersuchenden Person. Da der dritte Zeuge die Pflicht, die Wahrheit auch in der Zusammenfassung von Zeugen erzählen (siehe das Verbrechen vorgesehenen und bestraft durch Artikel .371 CP als falsche Informationen an die Staatsanwaltschaft kategorisiert hat, da es diese, dass die Delegierten sitzen oder sonst denen es die Protokolle der Sit in seiner Eigenschaft als Inhaber der Voruntersuchung) bestimmt wird erkannt, im Prinzip die Möglichkeit, dass der Verdächtige kann nicht sagen, wie es weiß oder nicht genau sagen, wie alles, was ausdrücklich erklärt ist Urteil Nr. 179 1994 des Verfassungsgerichts: "Der Angeklagte genießt nicht nur das Recht zu schweigen, aber er hat noch nicht einmal verpflichtet, die Wahrheit zu sagen", und in dieser Hinsicht, wie in vielen anderen, die Positionen der ' Untersuchung (Erhebung) und der Angeklagte (trial, Strafverfolgung) assimiliert werden. Fest steht jedoch, wie bereits mehrfach die Criminal Cassation betonte, das sogenannte "Recht auf Lüge" ist eine genaue Grenze in falschen Behauptungen an die Schuld anderen Menschen Unrecht gerichtet, die, natürlich, nicht zulässig sind. Vergessen Sie nicht, in ähnlicher Weise, dass nach Artikel .63 CPP, die Usability-erga omnes der Aussagen von denen, die von Anfang an, war es, als Beschuldigter gehört werden oder beschuldigte Person und das machte stattdessen wurde als Zeuge vernommen zu sitzen , betrifft nicht nur die Aussagen, die verwendet werden, um Vorteile gegenüber den Registranten selbst oder solche, in denen er sich in einer Position der Entfremdung und nehmen die Form des Zeugnisses (wie Verbrechen von anderen begangen) werden kann. Schließlich sind einige praktische Tipps für diejenigen, die zum Verhör vorgeladen werden oder gehört in zusammenfassende Informationen auf der Grundlage eines anderen großen historischen Text jetzt "Ihre Rechte" von Amedeo Santosuosso, Hoepli Verlag, 1988 und unsere Erfahrung auf dem Gebiet sind :1) Wenn Sie angerufen worden sind, ist das erste, was zu tun, um Sie mit Ihrem Anwalt beraten und, wenn er es ratsam hält, begleitet werden.2) Stellen Sie zunächst (S.63 Deine Rechte), wenn Sie als Verdächtiger oder Zeuge (SIT) bekommen zu hören, und haben auch deutlich in den Minuten vorher angegeben. Denken Sie daran, dass der Prüfer die Pflicht, getreu aufzeichnen Ihre Aussagen hat und dass die Tatsache in Frage gestellt, auch als Zeuge, unberührt Ihr Recht auf Ihre Position Titel des Falles kennen und kommen zur Zahlung zu suchen, ob als Zeuge oder als Verdächtiger . In der Tat, wenn Sie feststellen, dass die Fragen zu sein suggestive oder voreingenommen (mehrdeutig oder trick) neigen, bitten Sie sie in das Protokoll bestätigen, wenn Sie immer als Zeuge oder als Verdächtiger kommen hörte.3) Wenn Ihr Ermittler ergab, als Verdächtiger, fragen, bevor Sie irgendeine Frage, um die es haben, und in jedem Fall genau die Dinge, von denen Sie angeklagt sind (S.62 Your Rights). Diese Annahme ist für die Ausübung des Grundrechts der Verteidigung (Artikel 24 der Verfassung) unfehlbar. Tat, jede Person muss in der Lage sein, genau zu wissen, was geladen ist, um sein Recht auf Verteidigung ausüben.4) Währung dann mit Ihrem Anwalt, wenn Sie kommen, wie untersucht fühlte, ob das Recht zu bleiben, in toto schweigen in Anspruch nehmen, dass während der Untersuchung, zu Zeiten, kann es ratsam sein, weil in der Tat in diesem Stadium nicht, was wirklich wissen Ermittler haben in der Hand zu sich hin. In der Tat, werden Sie Zugriff auf die Datei in der PM haben im Prinzip erst nach Abschluss der Ermittlungen vorbehalten. Denken Sie daran, dass Sie jederzeit verschieben die Antworten auf eine anschließende Verhör, und das können Sie sich direkt mit Ihrem Anwalt, gehört zu werden und auf die Abfrage mit einer Instanz in der Erinnerung, innerhalb von zwanzig Tagen nach Zustellung der Mitteilung über den Abschluss der Untersuchung gemäß Artikel .415 a CPP oder, zum Beispiel, für Verbrechen, die in die Zuständigkeit der Friedensrichter mit einem Antrag zur Prüfung durch die Percussion5) Wenn die Ihnen gestellten Fragen allgemein oder unbestimmt sind, denken Sie daran, dass man sein, um über bestimmte Tatsachen in Frage gestellt werden und dann behaupten, dass die Anwendung in einer präzisen Art und Weise platziert werden müssen.6) Achten Sie auf die Worte "spontanen Erklärungen" auf der Platte, vor allem, wenn Sie nicht Sie aufgefordert, Erklärungen abzugeben (S.61, Op. Cit.).7) Wenn Sie als Zeuge als Beschuldigter bekommen gehört, daran erinnern, dass während der Untersuchungsphase, die Santosuosso manchmal sagt: "Es ist besser zu erfüllen weniger als mehr" und denken Sie daran, dass Sie auch das Recht zu schweigen, kann man immer näher spezifizieren in späteren Verhören .8) Wenn Sie der Begehung der Straftat, für die sie untersuchen, wissen, nicht auf die Idee kommen, dass Einfluss als Zeuge gehört werden kann, sagt der Santosuosso Tatsache, dass man in Zeiten, dass: "Sie sagen, dass Sie eine Verpflichtung zu haben, beantworten, weil Sie als Zeuge in Frage. " Sie erwarten die Ankunft von Ihrem Anwalt in der Tat, in diesen Fällen, ob Sie bestellt, oder zumindest die Ankunft von einem Anwalt (der Autor dieses Artikels würde interessant, auch von statistischen Erhebungen des Justizministeriums finden auf die Menge der Menschen, die in die verhaftet werden Wochenende und vor allem am Freitag und Samstag, in Bezug auf die Verhaftung der restlichen Bogen der gleichen Woche, zum Vergleich, auch mit Interviews, vielleicht, wie viele Menschen verbrachten das Wochenende im Gefängnis und musste bis Montag warten, vielleicht um in der mündlichen Verhandlung Validierung oder unmittelbar nach seiner Vernehmung vor dem Richter erscheinen).9) Re-lesen Sie den Bericht sorgfältig durch, bevor Sie es unterschreiben, und denken Sie daran, wir einen Witz figurative verwenden, um Sie zu veranlassen, vorsichtig sein, von Leichtigkeit, die in einigen Fällen "Sie Sterne Unterzeichnung Ihren Satz mit eigenen Händen" (incriminate). Sehen Sie sich auch, dass in Zeiten, ein Wort anstelle eines anderen, oder sogar die Position des Kommas kann die Bedeutung des ganzen Satzes zu ändern!Der Schriftsteller ist davon überzeugt, dass die Zukunft des Strafverfahrens sollte aus einem riesigen kulturellen Erbes und der Universität Spezialisierung der Ermittler, dass für den Inhalt der Fehler, die begangen werden können, zeigen immer sollte ein Niveau der Vorbereitung im Durchschnitt als die Anwälte beginnen, die leider oft noch nicht den Tatsachen entspricht, und dass diese Forscher wissenschaftlich sollte zu einer echten Kultur der Forschung Test ausgestattet werden, ohne jemals in die so genannte "Komödie der Irrungen" oder "Austausch von Rollen fallen "Menschen untersuchte auch während der Untersuchung. Schließlich sehen wir in einigen Fällen, die C.S.M. und die Staatsanwaltschaft Allgemein sollten Maßnahmen ergreifen, auch gegen die Vertreter der Kriminalpolizei und PM entstanden in Verletzung des Grundsatzes von Artikel .63 Absatz 2, CPP, insbesondere dort, wo die Qualität der Untersuchungen war klar und von vornherein abgegrenzt suchen Bezahlung mit disziplinarischen Sanktionen gegebenenfalls über die verfahrenstechnische Sanktion ' Aussagen die Nutzbarkeit von denen systematisch gelten die Richter bei gleichzeitiger Anmeldung sollte jedoch den Stellen, die Disziplinargewalt, soweit anwendbar.

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