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sabato 31 dicembre 2016

ELOGIO DELLA PORNOGRAFIA


Scrivo questo post in forma sintetica, avrei voluto dedicare più spazio all’argomento che forma oggetto di un capitolo della mia tesi di laurea del 1995 sui reati sessuali e che parla in termini ideali della libera Repubblica delle arti e delle scienze. In realtà ciò che forma oggetto di espressione artistica,l’opera d’arte o di scienza, non può formare oggetto di oscenità o repressione penale e questo lo ha già ben presente il Codice Rocco all’art.529,secondo comma. Per quanto figlio di un’epoca e di una ideologia dittatoriale, il Codice Rocco è capace di sorprenderci, spesso, sia sotto il profilo della modernità che dei margini di liberalità che affiorano da alcune sue disposizioni, come quella dell’art.598 C.P. sulla immunità giudiziale negli scritti e discorsi tenuti avanti ad autorità giudiziarie o amministrative per perorare le rispettive posizioni,margini oggetto di involuzione da anni dietro il paludamento dei bavagli e degli orpelli deontologici con i relativi meccanismi e scenari politici ricattatori in Italia. Tra le poche cose che mi sento di salvare della legislazione del governo Renzi (ad esempio la tanto attesa legge sul caporalato), includo quindi anche la depenalizzazione (Dlgs. n°8 del 2016) di gran parte dell’armamentario antico contro i reati di oscenità ( http://www.leggioggi.it/2016/09/07/atti-osceni-in-luogo-pubblico-depenalizzato-non-e-piu-reato-masturbarsi-in-pubblico/ ), in particolare sull’art.528 e il 726 del Codice penale ( pubblicazioni e spettacoli osceni, atti contrari alla pubblica decenza,ecc.). Personalmente,infatti, al pari dello storico Gaio Svetonio Tranquillo, quando parla di una celebre fellatio praticata da Atalanta a Meleagro in un dipinto del pittore Parrasio, sono sempre stato fermamente convinto che la pornografia rappresenti una forma di espressione artistica, uno stimolo alla riflessione e all’introspezione psicanalitica, ad approfondimenti estetici e di carattere intellettuale e non ho mai tacciato il porno di volgarità o tentato di abbozzare una linea netta di demarcazione tra pornografia ed erotismo, perché ritengo semplicemente che la pornografia, come riproduzione dell’atto erotico per eccellenza non possa che rappresentare l’espressione più alta dell’erotismo, tutto il resto appartiene alle speculazioni intellettuali e alle masturbazioni mentali. Se vi piace ammirare un bel culo, parafrasando Tinto Brass, non vedo cosa ci sia di male nell’ammirare una bella posa erotica o un accoppiamento ben compiuto, il che equivale, in qualche modo, pur sempre all’espressione di un rituale o del cosiddetto “magnetismo animale” di cui parlava Mesmer…c’è insomma una sorta di Magia sexualis che, indipendentemente dalle censure del cristianesimo e dei più retrivi moralisti, gli stessi che avrebbero voluto cingere di mutande gli affreschi di Michelangelo, conferisce all’atto sessuale una sorta di valore superiore rispetto al mero ritratto statico della fisicità. Nella tradizione germanica dell’Armanismo le donne sarebbero depositarie dei segreti delle pratiche sessuali in grado di forgiare e guarire l’uomo anche dalla psicopatologia della vita quotidiana, parafrasando Freud,dai momenti di debolezza, di malattia, di afflizione, per restituire forza all’ego e ritemprarlo. Per questo gli Antichi Germani consideravano le donne quasi esseri magici e le veneravano e temevano nel contempo, considerandole anche le eredi dei segreti sull’erboristeria e gran parte della medicina tradizionale del tempo che derivava dai segreti del mondo della natura. Il renzismo dunque,per quanto parentesi poco democratica e quasi totalmente da archiviare a mio avviso, non so in che misura volontariamente, sembra possa averci aiutati a modernizzare la legislazione sul costume e non solo in termini di abolizione di sanzioni penali alla cosiddetta oscenità, ma anche con l’introduzione della legge sulle unioni civili, che personalmente avrei concepito in tutt’altra maniera, come ho già avuto modo di scrivere ( a mio avviso la stessa legislazione già esistente non avrebbe impedito l’introduzione di veri e propri matrimoni omosessuali evitando di creare la figura delle unioni civili di serie B rispetto al concetto principale di unione matrimoniale e salva la possibilità di optare diversamente per chi avesse preferito un patto con clausole notarili rispetto alla figura classica principale del matrimonio o in aggiunta e ad integrazione della stessa:  http://gianfrancoferrari2013.blogspot.it/2015/10/la-moratoria-italiana-sul.html ) e che pure l’Italia attendeva da tempo come un minimum di intervento contro la discriminazione sessuale sul piano civile,dopo le varie moratorie della U.E. In sintesi occorre domandarsi seriamente se personalità,scrittori,editori e artisti come Ilona Staller in arte Cicciolina,Larry Flynt,a livello mondiale,Riccardo Schicchi,Eva Hengher e Tinto Brass in Italia o certe scene erotiche dei film di Brigitte Bardot o le pagine del Marchese De Sade in prosa e Apollinaire nella poesia in Francia, abbiano contribuito più loro al progresso della cultura, del costume e dei gusti o delle abitudini sessuali in Europa, che certe espressioni di bigottismo e vieto integralismo cattolico che non solo in passato hanno cercato di recidere od occultare con la censura, in tutti i modi, certe forme di espressione artistica o anche solo di espressione,quand’anche l’eros non riesca ad attingere alla soglia del sublime o dell’opera d’arte rimane sempre infatti il sacrosanto art.21 della Costituzione, talchè il pensiero si esprime anche nella fisicità e il sesso è gioia,vita,ecc., ma addirittura tentando di far passare per volgarità ogni espressione della fisicità e da ultimo aggravando talmente i carichi fiscali su quella che era la fiorente industria dell’hard-core italiana,che ha vantato nomi e prodotti di eccellenza internazionale capaci di realizzare significativi risultati nell’export, oltre che a creare il mito dell’Eros italian style nel mondo al pari dei film di Tinto Brass, costringendo molte case produttrici ad espatriare e girare film hard in paesi europei con legislazioni più favorevoli come l’Ungheria, la Slovacchia, la Slovenia, che stanno creando anche autentiche fortune,specie per Slovacchia e Slovenia,che si sono attrezzate anche con le loro case di piacere specializzate un po’ per tutti i gusti (tra le meraviglie i viaggiatori riferiscono di castelli a più livelli in cui in un piano ci sono intrattenimenti eterosessuali, in altro omosessuali o trans, in altro ancora sadomaso o fetisch,ecc., insomma in grado di accontentare un po’ tutte le tendenze e gli svaghi, compresi gli accessori e l’oggettistica varia, ulteriore fonte di fatturato). Mentre in Germania si discute sulla depenalizzazione dell’incesto tra adulti consenzienti e ricordiamo che in Italia l’incesto diventa perseguibile solo in caso di “pubblico scandalo” non senza la solita venatura ipocrita della legislazione italica, è appena il caso di rammentare che il punto di evoluzione del costume su cui l’occidente riesce ancora a sovrastare l’Islam e addirittura a convertirne le giovani generazioni (“corromperne” nell’ottica detestabile dei vari Imam) è proprio quello della libertà dei costumi. L’idiozia dell’ostentazione o dell’imposizione del burka e della donna velata fuori di casa propria finisce per svanire nel giro di mezza generazione, non appena gli islamici,spesso anche i più integralisti, hanno a che fare con i nostri costumi e la loro gioventù cerca di integrarsi, in qualche modo, alle nostre abitudini di vita occidentali. Pornografia, libertà e modernità dei costumi,nudismo, eros nell’arte occidentale figurativa,che non ha omologo corrispondente nell’Islam, diventano dunque involontariamente in questi tempi di “invasione migratoria islamica”, le risposte più incisive, a volte micidiali e dirette in termini di civiltà all’integralismo e alla chiusura mentale. Il nostro elogio del porno è volto infatti a far riflettere sul particolare che nulla possa convertire e disarmare più di un bel nudo di donna o di un’opera erotica di pregio come strumento culturale o del costume come espressione di libertà ed a fronte di tale riflessione,o ancora la liberazione dell’io e delle sue pulsioni,comprese quelle più recondite,attraverso la sessualità, mi domando se, in questo momento, in occidente non ci sia bisogno,anche attraverso la televisione pubblica, di maggiore presenza dell’eros,della fisicità e della pornografia come strumento di assimilazione e conversione delle nuove generazioni di immigrati islamici alle libertà, all’agnosticismo, al sacrosanto aconfessionalismo e laicità dello Stato e ai valori dell’occidente, che possono trovare nel porno l’antidoto diretto all’iconoclastia religiosa di certi estremismi e visioni religiose di stampo medievale. Mettendo dappertutto manifesti di donne nude, proiettando anche in prima serata film erotici o hard, aumentando e incentivando la libertà dei costumi e il nudismo anche nella moda e incentivando anche le espressioni e sperimentazioni nella vita di coppia delle forme di sessualità più eretica o alternativa, potremo ottenere il risultato non indifferente di suscitare la repulsione di parecchi integralisti e spostati o di farli “scappare” a gambe levate in qualche caso, di recuperare un po’ di sano fatturato e di senso del vivere gioioso di cui parlava Huxley per gli Etruschi e di superare tanti complessi e inibizioni come auspicava Marcuse nella sua ottica della liberazione. In pratica, quando i messaggi subliminali e non della nostra cultura riusciranno a diventare continui, per certi soggetti la vita nelle nostre città potrebbe diventare meno sopportabile e dovremmo riuscire a liberarcene prima,come anche appaiono fondamentali controlli assidui sui loro luoghi di culto e cultura islamica e anche l’utilizzo di agenti infiltrati nelle indagini più delicate. I Francesi devono averlo capito prima di noi, a quanto mi si riferisce, da parte di chi è stato ospite delle carceri francesi in cui pare si proiettino film porno in continuazione. Sotto altro profilo a chi oppone l’argomento della sensibilità dei minori, spesso più aperti di mentalità degli adulti, rispondo qui laconicamente che è meglio crescere emancipati e vaccinati che islamizzati o inibiti o sotto il costante pericolo di attentati. Il valore liberatorio della pornografia può dunque avere un potere salvifico per l’occidente, checché ne possa pensare il Vaticano o i benpensanti,e oggi dunque abbiamo bisogno sempre più anche di questo e della prostituzione,anche come therapia sexualis, piuttosto che dei focolarini o di comunione e liberazione, se vogliamo veramente sconfiggere i valori iconoclasti dell’Islam ed evitare di finire islamizzati. Dobbiamo, in sintesi, diventare fanatici difensori e divulgatori delle nostre conquiste ed espressioni culturali e delle libertà faticosamente conquistate in millenni di civiltà, di ciò che distingue ed esalta le libertà del nostro occidente rispetto al resto del mondo, se non vogliamo regredire e perderle definitivamente a vantaggio dell’affermazione di altre culture più retrive in casa nostra ed anche il concetto di tolleranza verso l’Islam,compreso il discorso di consentire nuovi luoghi di culto, ecc. merita una attenta pausa di riflessione dopo gli ultimi continui attentati in Europa nell’anno che volge al termine,meglio aprire nuovi cinema porno e case di piacere, legalizzando la prostituzione sia in casa propria che in forma cooperativa e associata e senza tassare quello che è un servizio pubblico da parte di chi spesso non ha potuto usufruire o scegliere di meglio in termini di occupazione, in altri termini senza cercare di lucrare sulla disgrazia o sul disagio sociale altrui.









mercoledì 28 dicembre 2016

L’INIZIATIVA DEL PUBBLICO MINISTERO NELLA ESTENSIONE DEL FALLIMENTO,COMMENTO ALL’ ART.147 DELLA LEGGE FALLIMENTARE

L’INIZIATIVA DEL PUBBLICO MINISTERO NELLA ESTENSIONE
DEL FALLIMENTO,COMMENTO ALL’ART.147 DELLA
LEGGE FALLIMENTARE


L’art.131 del D.Lgs n°5 del 9 gennaio 2006 ha modificato il testo dell’art.147 della legge fallimentare in cui attualmente, al quarto e quinto comma si legge: “Se dopo la dichiarazione di fallimento della società risulta l’esistenza di altri soci illimitatamente responsabili, il tribunale, su istanza del curatore, di un creditore, di un socio fallito, dichiara il fallimento dei medesimi. Allo stesso modo si procede qualora, dopo la dichiarazione di fallimento di un imprenditore individuale, risulti che l’impresa è riferibile ad una società di cui il fallito è socio illimitatamente responsabile.”.Praticamente il quarto comma consente l’estensione del fallimento ai cosiddetti “soci occulti” di una società, mentre il quinto comma tratta del caso della “società occulta” che gestisce dietro l’apparenza di un’impresa individuale. Diversamente dal passato in cui il tribunale poteva attivarsi d’ufficio,in una serie di ipotesi, per l’estensione soggettiva della procedura fallimentare, la riforma punta prevalentemente sull’imput delle parti interessate, tra cui,anche se non espressamente menzionato, pare possa giocare un ruolo di rilievo il P.M. Infatti la novella del 2006, sulla scorta di alcune sentenze della Corte Costituzionale ( la n°142 del 16/07/1970 e la n° 127 del 28/05/1975), ha allargato al creditore e al fallito la possibilità di chiedere l’estensione del fallimento, ma nulla ha detto esplicitamente sul ruolo del P.M. D’altra parte, già prima della riforma,non erano mancate pronunce, come quella del Tribunale di Agrigento del 16/10/2003, in Il Fall. 2004, 770, che avevano espressamente contemplato tra i soggetti legittimati all’estensione ex art.147 L.F. tutti quelli legittimati a chiedere il fallimento, in via principale,ai sensi dell’art.6 L.F., dunque includendo espressamente anche il P.M. Il problema è diventato ancora più di attualità dopo la novella del 2006 che finiva per modificare lo stesso art.6 L.F. ,eliminando la previsione del tribunale come A.G. competente a dichiarare d’ufficio, senza bisogno di imputs esterni, il fallimento (ne procedat Iudex ex officio dunque dal 2006 anche in subiecta materia).A seguito della riforma, peraltro,veniva abrogato anche l’art.8 L.F., che prevedeva per il giudice civile la mera possibilità, non l’obbligo, di segnalare al tribunale lo stato di insolvenza di un imprenditore emerso nel corso di un giudizio, e inoltre veniva eliminata la possibilità per il tribunale, ex art.147 L.F., di dichiarare d’ufficio il fallimento in estensione. In estrema sintesi,alla luce della riforma estremamente garantistica sul punto,non solo il tribunale fallimentare non può attivarsi ex officio, ma solo su impulso di soggetti qualificati (ipotesi tassative),ma sembrerebbe financo privo della possibilità di segnalare al Procuratore della Repubblica l’esistenza di soci occulti o di società occulte. L’unica ipotesi residuale in cui il tribunale potrebbe segnalare alcunché, e precisamente anche soci e società occulti al Procuratore della Repubblica, è quella individuata dall’art.331, quarto comma, C.P.P., cioè laddove si ravvisino estremi di ipotesi di reato (un caso classico potrebbe essere quello della bancarotta in cui abbiano avuto un ruolo anche i soci occulti o di una truffa attuata, ad esempio, con una società occulta).Appare chiaro infatti che, rivestendo la sentenza dichiarativa di fallimento, il ruolo di presupposto o comunque di elemento dei reati fallimentari e particolarmente di quelli di bancarotta,la sua estensione ex art.147 L.F. a socio occulto o illimitatamente responsabile rappresenta un presupposto necessario per poter procedere nei suoi confronti per bancarotta o altri reati fallimentari. Vediamo dunque che l’esclusione o significativa limitazione delle iniziative officiose del tribunale ai fini della declaratoria di fallimento e della sua estensione,passa per un recupero del ruolo di imput e controllo del P.M., segnatamente in materia penale e di reati concorrenti alla procedura fallimentare, laddove il tribunale, ex art.331, quarto comma, C.P.P., potrà ben segnalare al P.M. competente per territorio (in materia fallimentare, in genere, la Procura della Repubblica presso il tribunale competente a dichiarare la sentenza di fallimento), la sussistenza di soci e società occulte e di ipotesi di reato da verificare, ed, a sua volta, il P.M., ai sensi degli artt.6 L.F. e anche in fase di estensione, potrà investire il tribunale competente ai fini della declaratoria di fallimento,evitando così che sia il tribunale civile o fallimentare ad investire se stesso (ne procedat Iudex ex officio, per un sintetico elenco descrittivo del ruolo del P.M. in fase prefallimentare vedasi: http://ilfallimentarista.it/articoli/focus/il-ruolo-del-pm-nella-fase-prefallimentare-e-la-sua-legittimazione-alla-richiesta-dei o di Enrico Corucci “La bancarotta e i reati fallimentari”, ed. Giuffrè,2013, pagg.255 e seguenti,circa l'andamento del mercato e l'attualità della questione in Italia: http://www.mark-up.it/fallimenti-in-calo-nel-2016-ma-chiudono-58-societa-al-giorno/).



sabato 24 dicembre 2016

LE SQUADRE INVESTIGATIVE COMUNI COME ESPRESSIONE DEL PRINCIPIO COMUNITARIO DI COOPERAZIONE RAFFORZATA TRA STATI MEMBRI DELL'UNIONE EUROPEA

LE SQUADRE INVESTIGATIVE COMUNI COME ESPRESSIONE DEL PRINCIPIO COMUNITARIO DI COOPERAZIONE RAFFORZATA TRA STATI MEMBRI DELL'UNIONE EUROPEA


Il recente caso del terrorista Anis Amri,autore della strage del mercatino di Berlino operata con un camion proveniente dall’Italia e fermato e ucciso da due agenti di polizia a Sesto San Giovanni,dopo che aveva aperto il fuoco e ferito uno dei due, ripropone l’attualità e la necessità del lavoro coordinato di squadre investigative comuni tra Stati membri della U.E. interessati dai medesimi fenomeni criminosi. Per effetto della recente entrata in vigore del Dlgs. n°34 del 15/02/2016 si è data attuazione alla decisione quadro 2002/465/GAI del Consiglio d’Europa del 13/06/2002 che introduce l’istituto delle squadre investigative comuni. Per effetto di tale novità legislativa ogni Procuratore della Repubblica impegnato in indagini per delitti di significativa gravità ed allarme sociale (ad esempio delitti di criminalità organizzata o quelli previsti dall’art.51 commi 3bis, quater e quinquies e 407 comma 2 lett.a) C.P.P.) può richiedere alla competente autorità dello Stato membro o anche di più Stati membri con cui si intende creare una squadra, la costituzione di una o più squadre investigative comuni tra i vari Stati membri, al fine di coordinare gli sforzi di indagine ed assicurare una maggiore efficienza dei risultati. Oltre alle ipotesi dell’art.51, ecc., tale possibilità è contemplata per i casi di indagini particolarmente complesse, se vi sia l’esigenza di compiere le suddette indagini nel territorio di più Stati-membri. La ratio dell’art.6 del Dlgs.34/2016 è quella di incentivare la collaborazione comune tra autorità inquirenti giudiziarie e squadre investigative di polizia giudiziaria nell’ottica di un coordinamento finalizzato ad una migliore circolazione ed utilizzazione, tra i vari organi degli Stati membri, delle informazioni investigative e degli atti di indagine. Le iniziative volte a costituire una polizia europea come Europol e Eurogendfor (di cui abbiamo avuto modo di discutere già nel 2013: http://gianfrancoferrari2013.blogspot.it/2013/07/una-coraggiosa-arringa-per-labolizione.html ), magari in sostituzione di altre forze di polizia di casa nostra (questione che torna di attualità a fronte del Trattato di Velsen e anche di qualche problema recente: http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/appalti_romeo_consip_indagato_comandante_carabinieri_del_sette-2156430.html , http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/woodcock-seppellisce-regime-renzista-dopo-comandante-carabinieri-138224.htm ), vengono quindi affiancate da questo nuovo strumento di polizia giudiziaria integrata che rappresenta l’espressione operativa in tale materia del principio generale di collaborazione rafforzata tra Stati membri per il raggiungimento di obiettivi comuni e in aderenza ai Trattati fondativi della U.E. ( art.20 T.U.E., artt.326,327 e 328 TFUE). Si tratta, in sostanza, non di un principio obbligatorio, ma facoltativo degli Stati membri che può essere reso operativo, non solo in materia giudiziaria, ma più o meno nei vari settori politico-economici di interesse dei Trattati, sulla base delle esigenze che, di volta in volta, lo rendano di attualità,nonché delle cosiddette maggiori attitudini e “affinità elettive” tra singoli Stati membri interessati. Nel caso balzato recentemente ai clamori delle cronache deve evidenziarsi la potenziale utilità e auspicabilità di un fenomeno di coordinamento investigativo tra Italia e Germania e di interessamento della Direzione nazionale antimafia che,per effetto della recente legge n°43 del 2015,è diventata competente anche in materia di antiterrorismo. Infatti il giovane tunisino Anis Amri, già noto alle forze dell’ordine italiano e all’autorità giudiziaria per i suoi trascorsi delinquenziali, non solo si è impossessato di un camion proveniente dall’Italia come arma del delitto per compiere la strage a Berlino, ma era ritornato sempre in Italia per rifugiarsi dopo il delitto e, presumibilmente, per far perdere le proprie tracce. Tale condotta autorizza del pari a presumere che non solo ritenesse l’Italia un paese dove fosse più facile operare tale latitanza,ma anche che, probabilmente, disponesse in Italia di aiuti o collegamenti potenzialmente idonei ad assecondare tali suoi obiettivi, ragion per cui le indagini sul caso, piuttosto che archiviate con la sua morte, devono intendersi appena cominciate e aprono grandi interrogativi. Al di là delle polemiche sull’immigrazione clandestina in Italia e sull’inefficienza di determinati controlli sul territorio,che riemergono in continuazione in ogni caso di criminalità comune o organizzata che finisce per balzare ai clamori delle cronache, pare che casa nostra possa prestarsi in modo particolare come obiettivo di stanziamento, preparazione e addestramento anche da parte dell’estremismo islamico,così come lo è stata per l’estremismo politico in passato (http://www.ispionline.it/it/EBook/L'italia%20e%20il%20terrorismo%20in%20casa.040315.pdf , http://espresso.repubblica.it/inchieste/2016/11/24/news/il-terrorismo-islamista-in-italia-tra-fede-e-spaccio-1.289349 , http://www.cesdis.it/ctrg/jihad_on_line.pdf ), non foss’altro anche per il tipo di legislazione sull’immigrazione clandestina, i periodi lunghi di gestione delle pratiche nei centri di prima accoglienza e soprattutto la estrema facilità con cui si possono far perdere le proprie tracce anche nelle more di un provvedimento di espulsione. Interessante e da non sottovalutare affatto è anche il particolare che Anis Amri si sarebbe “estremizzato”, cioè convertito all’ideale terroristico della guerra santa durante la sua permanenza nel carcere palermitano dell’Ucciardone, il carcere noto in Italia per aver ospitato boss ed esponenti della mafia siciliana. Anche questa potenziale associazione di idee che può aprire nuovi spiragli o scenari investigativi, come il particolare dei documenti ritrovati nel camion utilizzato per la strage (http://www.lantidiplomatico.it/dettnews-berlino_e_lennesimo_passaporto_miracolosamente_apparso_sul_luogo_del_delitto/16658_18338/ ) , non possono e non devono essere trascurati ai fini degli approfondimenti che la gravità del caso richiede. In pratica può essere utile risalire ai collegamenti dell’ambiente carcerario ed anche alle cause per cui un ambiente carcerario possa diventare un luogo di estremizzazione anziché di rieducazione e ancor più diventa utile investigare se la malavita organizzata, mafia compresa, non abbia contatti o legami con gli ambienti dell’estremismo islamico o non si serva di loro sistematicamente e strumentalmente, per i propri traffici, ad esempio come canale per lo spaccio di stupefacenti o armi, perché se dovessero provenire riscontri in astratto o in concreto da tali approfondimenti, la stessa malavita organizzata italiana potrebbe diventare anch’essa oggetto delle indagini, sia per il coinvolgimento di eventuali canali di copertura e fiancheggiamento e sia ai fini della ricerca di eventuali mandanti, dato il carattere estremistico ed anche politico del delitto, non dovendosi trascurare alcuna pista investigativa. Val la pena ricordare, sinteticamente, in questa sede, che nella prossima campagna elettorale tedesca tutta la partita si giocherà tra la politica di accoglienza fin qui pratica dai partiti di governo e le nuove forze di contestazione favorevoli a respingere gli immigrati ed a politiche restrittive proprio sulla base anche del riscontro delle difficoltà e di potenziali attentati che ruotano intorno agli ambienti dell’immigrazione islamica. Dunque, al di là dell’estremismo religioso, non può escludersi a priori, dati gli effetti destabilizzanti di certi delitti sull’opinione pubblica, la potenziale presenza di moventi non squisitamente etnici o di puro fanatismo. A fronte di ciò solo squadre investigative integrate tra Stati membri con personale proveniente sia dalle branche investigative specializzate che si occupano di criminalità comune e organizzata, che di quelle che si occupano di criminalità politica, potrebbero ricostruire lo scenario nella sua complessità, scenario che forse va al di là della solita episodica “botta da matto” del solito “folle isolato”, se non altro anche per cercare di prevenire ed evitare il ripetersi di certe fattispecie.














sabato 10 dicembre 2016

DOPO TANTI CAFONI NELLA POLITICA ITALIANA FINALMENTE UN VERO SIGNORE: CONTE PAOLO GENTILONI,TOTOGOVERNO POSTREFERENDUM COSTITUZIONALE

DOPO TANTI CAFONI NELLA POLITICA ITALIANA FINALMENTE UN VERO SIGNORE: CONTE PAOLO GENTILONI,
TOTOGOVERNO POSTREFERENDUM COSTITUZIONALE


Le notizie relative alla vicenda Monte dei Paschi di Siena e anche quelle relative alla situazione dell’Alitalia (http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/12/08/alitalia-mentre-la-compagnia-affonda-etihad-organizza-lesodo-dei-piloti-in-300-verso-abu-dhabi-e-le-controllate-alle-seychelles-e-in-india/3245732/ ) hanno impresso una accelerazione alla formazione del nuovo governo in Italia a seguito dell’esito negativo del referendum costituzionale del 4 dicembre scorso. La stessa B.C.E. presieduta da Mario Draghi, che ha immesso una massa di liquidità consistente sul mercato e sta riacquistando sul mercato secondario titoli di Stato e obbligazioni dei paesi in difficoltà,narcotizzando ogni eventuale contraccolpo postreferendario, potrebbe intervenire negativamente circa la richiesta di proroga per il rifinanziamento richiesta dal Cda del Monte dei Paschi di Siena le cui performances in borsa stanno creando preoccupazione, poiché il crack della banca senese potrebbe innestare una reazione a catena nel panorama bancario italiano, a causa della quantità di istituti di credito in difficoltà (http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2016-12-09/mps-appesa-verdetto-bce-092753.shtml?uuid=ADknoCAC ). In realtà è come se l’Europa, dopo la riconferma della Cancelliera Angela Merkel a guida del suo partito con il 90 per cento dei consensi, abbia risposto in modo chiaro al teatrino della politica italiana, rappresentando che le risorse della stessa Bce non sono inesauribili, che prima o poi alla presidenza della banca centrale non ci sarà più Mario Draghi ad attutire i contraccolpi col paracadute, che comunque l’Italia e gli altri paesi della finanza allegra dovranno probabilmente fare i conti con un quarto mandato Merkel alla Cancelleria e che, in ogni caso, vi è un aperto sollecito a fare in fretta il nuovo governo di transizione e la nuova legge elettorale, non potendo né il paese, nelle sue condizioni di indebitamento e disoccupazione, né la tenuta dell’euro attendere ulteriori procrastinazioni e giochi di palazzo dopo le dimissioni di Renzi. Nel Totogoverno sembra favorito come premier l’ex ministro degli esteri Paolo Gentiloni,vista l’indisponibilità di un Renzi bis. In realtà il presidente Mattarella, prima della probabile reintroduzione di un sistema elettorale proporzionale, sembra aggirarsi invano tra gli spettri della seconda Repubblica come in un cimitero. Si potrebbe rievocare,in proposito, il pensiero di Angelo Bolaffi in "cuore tedesco",quando il pensatore italiano sostiene che intere generazioni di politici italiani sono state azzerate dall’impatto con l’Europa e il principio della stabilità e del rispetto di patti e programmi che impone la moneta comune. Se dovessimo assistere comunque alla riproposizione di Matteo Renzi in qualche ministero, dopo l’annuncio che avrebbe lasciato la politica in caso di esito negativo referendario, ed ancor più all’uscita dalla compagine governativa di Maria Elena Boschi, a fronte di una riconferma di incarico all'ex premier, sarebbe difficile sottrarsi all’impressione che,alla fine, abbia pagato solo la fautrice femminile delle riforme e si sarebbe autorizzati a domandare dove siano il senso di responsabilità, di cavalleria e la coerenza degli uomini? In ogni caso, poiché si parlava, in prima battuta, di un governo grosso modo con gli stessi componenti del precedente, alcune analisi sono d’obbligo: 1) ponendo l’ex ministro degli esteri a premier almeno un concetto la politica italiana sembra averlo finalmente  recepito, e cioè che in una situazione come quella attuale la politica estera è tutto, e 2) circa l’analisi del totoministri la figura di Gentiloni, persona equilibrata,rampollo della nobiltà romana, anche notevolmente preparato e caratterizzato da una benevolenza di fondo sembra poter strappare apprezzamenti positivi,anche perché il lavoro triennale alla Farnesina sembra poter giocare un ruolo essenziale nei rapporti con l’estero, del pari su Calenda potremmo dire la stessa cosa, perché proprio la sua formazione culturale è quella di un uomo che ha viaggiato molto, pragmatico e che sa come funziona il mondo, non possiamo invece esprimere apprezzamenti positivi per Padoan, con la questione dell’assunzione della figlia alla cassa depositi e prestiti collegata col suo stesso dicastero, col ministro Graziano Del Rio, per i disastri ferroviari verificatisi durante la sua gestione e per il ministero del lavoro, in considerazione della precarietà generale e della disoccupazione dilagante soprattutto tra i giovani. Circa il ministro Boschi, ex spalla di Renzi, anche se si sta discutendo molto della sua nuova collocazione, appare intuibile che sarebbe perfetta,come Avvocato cultore della materia in diritto commerciale e societario, alla giustizia o agli esteri o commercio con gli esteri, ma che, in caso di mancata collocazione ministeriale, potrebbe ricavarsi un ruolo politico di Leader effettivo della ex fazione renziana, per la maggiore preparazione rispetto a Renzi e per l’appannamento del ruolo di quest’ultimo, e che, probabilmente proprio per evitare questo passaggio di consegne nei fatti si sta valutando comunque l’assegnazione di un ruolo ministeriale. In pratica l’Avvocato di Arezzo, diversamente da Renzi, che ha fatto solo il politico, come ha già dimostrato in campagna referendaria nei vari faccia a faccia televisivi, mostra di essere anche più incisiva di Renzi e di poter sviluppare,come capo-fazione, un ruolo d’attacco alle fazioni concorrenti,adesso che non ha più alcun tallone d’achille, nemmeno a livello familiare, dopo la sentenza del G.u.p.di Arezzo che ha prosciolto il Cda di Banca Etruria. Con le mani libere la giovane aretina, una volta sganciata da impegni ministeriali, potrebbe tirare fuori gli attributi del leader femminile, scalzare lo stesso Renzi ormai in caduta, se non in fase di uscita di scena, come fece Angela Merkel col vecchio Cancelliere Kohl in Germania e incarnare quello “sfollagente” politico antigrillino o anti Salvini di cui il paese avrebbe bisogno contro il dilagare del populismo prima di riandare a nuove elezioni e sempre che, alla fine, non si riparli di Renzi bis. Questa ottica di una fazione più d’attacco, più incisiva e meno istituzionale non sarebbe per nulla lontana dalla realtà e potrebbe catturare anche consensi, se si pensa ad uno scenario anche di possibile deflagrazione dello scatolone Pd e che, ormai, anche molta parte del paese comincia ad essere stanca e insofferente  dell’opposizione evanescente del movimento cinque stelle o delle sue politiche governative di cui la città di Roma Capitale, con la Raggi, non è altro che il ritratto più fedele,deludente e preventivabile. Vi è in Renzi un tratto di immaturità politica, rivelatosi in campagna referendaria, e di spirito di competizione quasi fine a sé stesso, come a voler dimostrare, a tutti i costi, di essere “er più”, come si dice a Roma,uno spirito di protagonismo e presenzialismo televisivo che finiscono per allontanarlo dalla realtà dei fatti,per stancare l’uditorio ed esporlo a sonore debacle come quella referendaria e delle ultime elezioni amministrative, un’incapacità previsionale e di calcolo politico tanto che l’aretina,con la sua pratica forense e la sua diplomazia femminile, sembra essere una figura molto più adatta sia nella leadership che nel pragmatismo. Per questo siamo sicuri che il ritorno alla proporzionale dovrebbe prediligere determinate doti caratteriali e determinate attitudini rispetto alla figura del “ras” o “dell’asso piglia tutto” che andava in auge durante il regime elettorale maggioritario e l’epoca del berlusconismo… In ogni caso con l'avvento del Conte Paolo Gentiloni al governo ci sia consentito di concludere con una battuta, vale a dire che dopo l'interminabile sfilata di cafoni nella politica italiana, finalmente arriva un tocco di classe,un vero Signore a palazzo Chigi, un patrizio romano, Romano de Roma!







domenica 20 novembre 2016

COME FUNZIONA IL CALCIO SCOMMESSE ON LINE

COME FUNZIONA IL CALCIO SCOMMESSE ON LINE

Molte case da gioco e   casino online  si vanno attrezzando da anni per la raccolta di scommesse sul mondo del calcio. Questo fenomeno crea anche dipendenza o ciò che molti definiscono in parole povere “ludopatia” , senza addentrarci in analisi sociologiche e psicanalitiche di particolare complessità, ci limitiamo in questa sede a premettere che il gioco on line consente spesso di limitare i danni economici del gioco e potrebbe anche limitare la dipendenza sinteticamente per due motivi pratici: giocare in casa non significa recarsi apposta in un ambiente appositamente adibito al gioco,come ce ne sono ormai tanti pressoché in ogni città. La pianificazione quotidiana consistente nel dedicare una apposita parte della propria giornata,generalmente la sera nel dopolavoro, in apposito ambiente, significa per quei soggetti che sfogano la propria ansia in tal modo, prestare il fianco all’impossessamento del demone del gioco e quindi il rischio di andare anche oltre i propri limiti economici ed emotivi,mentre il soggetto che rimane nel proprio ambiente domestico e gioca al computer, non è detto che non subisca del tutto gli stessi rischi,ma in assenza di apposito ambiente e di apposito spazio della giornata, si può ipotizzare che si stacchi meno dalla realtà della routine quotidiana e quindi che possa mantenere un maggiore contatto con la propria realtà,anche se si tratta di argomentazioni non assolute. L’altro motivo per cui il  casino online  è,a nostro parere, da preferirsi all’ambiente delle case da gioco o dei casinò classici è inoltre il fatto che,in questo tipo di giochi on line, prima di poter giocare l’utente è sottoposto ad apposita attività informativa e alla sottoscrizione di un contratto di gioco ( vedasi il facsimile del casinò di Venezia https://www.clickandplay.it/faq/ ) in cui viene reso edotto di rischi e modalità, diversamente dal fenomeno del semplice acquisto e messa a disposizione di gettoni,ecc. cui si assiste in una comune casa da gioco autorizzata,questo richiamo dell’attenzione,anche secondo la comune esperienza pratica, funge da elemento in grado di spezzare lo stato di “trance” in cui alcuni soggetti ludopatici si recano all’appuntamento col gioco. Un altro indubbio vantaggio dell’utilizzo dei canali legali on line per il gioco rispetto ad altri è la possibilità di arginare fenomeni come le scommesse clandestine e, in ambito calcistico, il noto fenomeno del totonero, consentendo anche di evitare che gli ambienti della malavita possano lucrare o estendere i loro interessi su certi fenomeni non scevri dalle attività di riciclaggio del denaro sporco specie per i canali illegali delle scommesse. Tecnicamente le scommesse on line accettano pronostici sulle partite di calcio simili a quelli delle vecchie schedine utilizzate a suo tempo dal totocalcio,per lo più previa apertura di un conto on line che consente al giocatore, sulla base della conoscenza delle somme ivi depositate, di conoscere in anticipo la soglia di rischio e anche di contenerla,peraltro scommettendo con cautela,soprattutto sulle cifre, secondo alcuni articoli che circolano on line sarebbe addirittura possibile utilizzare delle tecniche non dico vincenti,ma in grado di ridurre i rischi (http://www.123scommesse.it/tecniche-per-vincere-con-le-scommesse-sportive/),spesso vengono anche indicate le squadre favorite e ancor più spesso le case da gioco on line come  casino online concedono dei bonus gratuiti anche di un certo valore in euro per far pratica e cominciare a divertirsi senza correre il rischio di spendere i propri soldi fino all’ammontare concorrente del valore del bonus. Trattandosi di un passatempo a cui molti non sanno rinunciare è dunque preferibile provare a ridurre danni e dipendenza, magari giocando da casa e sempre con moderazione nella consapevolezza dei propri limiti umani ed economici.





lunedì 14 novembre 2016

CHI POTREBBE VINCERE IL CAMPIONATO DI CALCIO TEDESCO 2016-2017? PRONOSTICI SULLA BUNDESLIGA.

CHI POTREBBE VINCERE IL CAMPIONATO DI CALCIO TEDESCO 2016-2017? PRONOSTICI SULLA BUNDESLIGA.


La Bundesliga, tradotto in italiano lega federale in cui confluiscono le squadre di calcio del campionato tedesco, costituisce tradizionalmente uno dei campionati di calcio europei più interessanti e un bacino di reclutamento di fuoriclasse anche per lo stesso campionato italiano. Si tratta,peraltro, anche di acquisti potenzialmente a buon mercato rispetto alle medie europee. Tanto per fare un esempio quest’estate, durante la campagna acquisti, è rimbalzata, in varie testate giornalistiche,la notizia che Bastian Schweinsteiger, noto centrocampista campione del mondo nel 2014 con la nazionale tedesca, avrebbe potuto essere acquistato dalla Juventus per la modica cifra di 2,5 milioni di euro, nulla di paragonabile ai costi di acquisto del celebre campione francese Zinedine Zidane da parte del Real Madrid, che avrebbe pagato alla Juventus una cifra pari a 150 miliardi di vecchie lire! Considerato lo stato finanziario in cui versano anche molti club calcistici italiani e la crisi economica strutturale che ormai affligge il paese da anni, con le relative inchieste anche sui bilanci di alcune società sportive (http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&artId=859992&chId=30 ), è prevedibile che, nei prossimi anni, anche i club italiani cominceranno a rivolgersi sempre più a questo bacino di reclutamento capace di sfornare veri e propri campioni carismatici come Miroslaw Klose,ex giocatore della Lazio,campione del mondo nel 2014, o, in passato Karl Heinz Rumenigge, ex Inter, Lothar Matthaus,ex Inter, Hans Peter Briegel, ex Verona,ecc. Si tratta di un altro pianeta, rispetto al nostro, in cui vengono privilegiate spesso doti atletiche e muscolari in un diverso contesto climatico e con una diversa scuola di pensiero, ma i giocatori tedeschi hanno sempre dimostrato di adattarsi alla mentalità del campionato e delle squadre di calcio italiane con estrema versatilità. In passato l’approdo in Italia, per molti di loro, era quasi considerato il salto di qualità da una sfera dilettantistica al top del confronto professionistico, in considerazione della maggiore partecipazione con cui in Italia vengono vissuti questi eventi sportivi e della quantità di campioni che confluiscono tradizionalmente nel campionato italiano da tutti gli angoli del mondo, nonché del giro di affari e fatturati milionari che girano intorno agli sponsor,alle scommesse,ad esempio pensiamo alle scommesse sportive - gli italiani hanno apprezzato anche il divertimento che il casino online, il bingo ed il poker online sanno regalare ai giocatori),alle campagne acquisti,ecc.,tuttavia da anni si può dire che la Bundesliga abbia raggiunto livelli di competitività e di seguito non del tutto inferiori ai nostri e che la Germania, con tre campionati del mondo vinti,al pari dell’Italia, rimane sempre la nazione europea con la più solida scuola e tradizione calcistica alle spalle insieme a Francia e Italia. Il maggiore contatto col livello dilettantistico delle squadre al massimo grado,in Germania, ha saputo peraltro assicurare, negli anni, un rafforzamento del ruolo dei vivai giovanili e un carattere, per quanto eterogeneo (vedasi la quantità di immigrati e naturalizzati che spesso vestono anche la maglia della nazionale tedesca), pur sempre meno caratterizzato da acquisti con cifre da capogiro e più legato alle realtà locali, di quanto non accada nelle campagne acquisti italiane, spesso caratterizzate da esterofilia. Proprio questi aspetti tipici del campionato tedesco in corso determinano aspettative diverse da quelle di casa nostra: recentemente è perfino circolata la notizia che la neopromossa squadra di Lipsia potrebbe vincere o quantomeno aspirare ai primi posti del campionato e non è da escludere almeno la seconda ipotesi,anche perché nel calcio tutto può succedere, specie se il team appare ben organizzato e affiatato,come nel caso in questione. Dovendo esprimere, tuttavia, un pronostico ufficiale non ci discosteremmo più di tanto dal blasonato Bayern di Monaco guidato dall’allenatore italiano Carlo Ancellotti, evidenziando quest’altra particolarità storica e commerciale dei fenomeni osmotici che si verificano tra i due campionati di calcio, ovverosia che gli italiani acquistano dai tedeschi i giocatori, specie i fuoriclasse a buon mercato, mentre i tedeschi preferiscono reclutare gli allenatori italiani, probabilmente ammirando l’estro e la strategia del genio calcistico italiano, come nel caso anche del grande Trapattoni. Prossimamente prevediamo un'intensificazione delle scommesse anche sul   casino online   su questo specifico argomento.











domenica 13 novembre 2016

POSSIBILI SCENARI POLITICI IN ITALIA DOPO IL REFERENDUM DEL 4 DICEMBRE: IL RUOLO CHIAVE DELL’ATTUALE MINISTRO ALLE RIFORME MARIA ELENA BOSCHI.

POSSIBILI SCENARI POLITICI IN ITALIA DOPO IL REFERENDUM
DEL 4 DICEMBRE: IL RUOLO CHIAVE DELL’ATTUALE MINISTRO ALLE
RIFORME MARIA ELENA BOSCHI.


In altro articolo molto letto anche all’estero (http://gianfrancoferrari2013.blogspot.it/2016/10/detto-tra-uomini-sapreste-dire-di-no.html ), abbiamo evidenziato il ruolo-chiave che il Ministro per le riforme Maria Elena Boschi ha assunto e va assumendo sempre di più nella campagna referendaria per le riforme costituzionali per cui in Italia è fissata la data di voto al 4 Dicembre. Con questo articolo cerchiamo di individuare alcuni punti fermi relativi ai possibili scenari politici italiani per quello che avverrà dopo il 4 dicembre in un panorama molto fluido e confuso, per non dire caotico. Abbiamo premesso più volte che il discorso dell’esito referendario, per quanto importante sul piano costituzionale, passa addirittura in secondo piano nel contesto di crisi politica ed economica interna e internazionale di fronte alla questione centrale, per gli insegnamenti del De Republica ciceroniano,della nuova classe politica e dirigenziale che è necessario selezionare ed anche in tempi rapidi e su cui stavolta l’Italia si gioca veramente tutto,nella sua posizione critica a livello di indebitamento e crisi strutturale. Una prima osservazione è d’obbligo, per comprendere l’evoluzione dello scenario magmatico: le prese di posizione formali per il no referendario di Berlusconi, Salvini e Meloni, nell’intento di far saltare il governo dopo il 4 dicembre e di poter saltare sul carro del vincitore insieme a Grillo e al movimento cinque stelle, stanno solo finendo per spiazzare e disorientare buona parte dell’elettorato moderato o di centrodestra che, per circa trentanni, ha visto determinate forze politiche cavalcare l’onda riformista della battaglia presidenzialista e che, adesso che con le riforme attuali potrebbero vedere realizzato di fatto una sorta di premierato forte molto vicino a quel tipo di riforma,vengono invitati a votare contro le argomentazioni sostanziali portate avanti da anni e contro un percorso di riforme intrapreso inizialmente insieme col cosiddetto patto del nazzareno. Questo disorientamento o caos totale, questa contraddizione di fondo sta portando, non solo Verdini, Alfano, ecc. a confluire nel fronte del si, ma anche una gran parte di quell’elettorato del ceto medio leghista e di centrodestra che, nel silenzio dell’urna, potrebbe esprimersi in contrasto con le indicazioni ufficialmente ricevute da Berlusconi, Salvini, Meloni,ecc. Tutto lascia presumere, dunque, anche dopo i cambiamenti di posizione di Cuperlo e il ricompattamento con parte della minoranza Pd, frutto di una sapiente opera di ricucitura diplomatica interna in cui il Ministro Boschi pare aver avuto un ruolo non secondario, che anche qualora dovesse verificarsi la preventivata sconfitta dei si, di cui parlano alcuni sondaggi,non solo si tratterà di una sconfitta di misura e non di una debacle il cui contenimento sarà da ascriversi a chi si è impegnato più tenacemente sul campo e in prima linea, ma che, al di là degli esiti referendari e delle indicazioni di voto di alcuni leader politici di centrodestra, insomma al di là delle formazioni e dei soggetti politici tradizionali,specie al centro, questa campagna referendaria è stata comunque utile per colmare un vuoto politico e per creare i presupposti della nascita di un nuovo soggetto politico centrista,moderato ed europeista il cui nuovo leader , per dare un segnale di rinnovamento dopo tre anni di governo Renzi, potrebbe anche non essere lo stesso Renzi, ma il suo “alter ego femminile”,a nostro avviso più competente e capace,la Ministra Boschi, che ha finito per assumere,di fatto, un ruolo sempre maggiore proprio durante la campagna referendaria ( diversamente dalle ipotesi di affari italiani che comunque già parlano di questo nuovo soggetto politico: http://www.affaritaliani.it/politica/palazzo-potere/nasce-adesso-italia-affaritaliani-svela-il-piano-b-di-renzi-449614.html?refresh_ce ). L’avvicendamento alla guida della nuova fazione politica e anche nel contesto di un eventuale rinnovo o rimpasto di governo preventivabile dopo il 4 dicembre potrebbe essere gradito anche alla Germania e all’Unione Europea dopo le ultime contrapposizioni con Matteo Renzi e le sue uscite col solo tricolore alle spalle senza la bandiera della U.E. (http://www.iltempo.it/politica/2016/11/11/news/matteo-renzi-elimina-la-bandiera-dell-unione-europea-1023398/ , http://www.ilpost.it/2016/01/16/renzi-juncker/ ), non solo per le maggiori doti diplomatiche che le figure femminili,in genere, come nella vicenda della ricucitura interna con Cuperlo, sono in grado di esprimere, ma anche perché il vertice governativo o ministeriale al femminile è ormai da anni una caratteristica del modello europeo e soprattutto dei paesi come Germania e Nord Europa, insomma “tra donne ci si può intendere e comprendere di più” senza tante alzate di ingegno e contrapposizioni plateali che nuocciono soltanto ai rapporti tra gli Stati-membri e all’immagine della coesione e del ruolo dell’Unione Europea. Dunque l’attuale establishment di governo e la sua fazione sembrano tutt’altro che defunti per dopo il 4 dicembre anche in caso di sconfitta del si al referendum, a giudicare dalla febbrile attività di trascinamento e impegno su tutto il territorio nazionale che alcuni suoi membri stanno esercitando con la Boschi in testa,i cui meriti, in caso di vittoria del si o contenimento della debacle preannunciata da certi sondaggi, non potranno poi non essere premiati o tenuti in considerazione dal presidente della Repubblica Mattarella all’atto di eventuali rimpasti o conferimenti di mandati esplorativi per la formazione di un eventuale nuovo governo dopo il 4 dicembre. Uno degli scenari possibili, anche se l’avrei vista meglio premier o alla giustizia è proprio il seguente, in conseguenza del terremoto degli equilibri internazionali innescato dalla vittoria del repubblicano Donald Trump alla casa bianca: dal momento che Trump ha annunciato che prenderà Bill Clinton come suo consulente e con ruolo governativo, presumibilmente in materie di politica estera e che terrà conto delle sue indicazioni,considerato il feeling che si è instaurato,durante la campagna elettorale tra la famiglia Clinton e la Ministra Maria Elena Boschi, mi auguro che le nostre istituzioni sapranno valorizzare questo aspetto e, come minimo,potrebbe anche scapparci la poltrona agli esteri o il posto della Mogherini, a mio modesto avviso forse non all'altezza del ruolo e non del tutto gradita in Europa, per dopo il 4 dicembre.... ma, una cosa è certa, chi avrà sempre una porta aperta ad un ufficio chiave degli States è proprio la Ministra Boschi, che ha sostenuto Hillary fin dall'inizio e fino all'ultimo... Tanto premesso e considerato, dopo gli attacchi diffamatori e calunniosi subiti in passato dalla Ministra Boschi per questioni relative alla mera parentela col padre che ha avuto un ruolo di direzione in Banca Etruria, ma che peraltro non risulta menzionato nemmeno lui nelle ultime notizie della stampa relative alla chiusura delle indagini della Procura della Repubblica di Arezzo sulle presunte truffe dei direttori di filiale di detta banca ipotizzate ai danni dei risparmiatori (http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/11/13/banca-etruria-verso-il-processo-30-direttori-di-filiale-per-truffa-aggravata-spacciarono-per-sicure-le-obbligazioni/3188637/ ), cominciano a comprendersi i veri motivi per cui gli attacchi della stampa e della politica avversa si vadano costantemente concentrando in questa direzione, cioè contro di Lei, più ancora che contro Matteo Renzi, come nel caso della polemica infondata e del tutto strumentale, su stampa e web,sul presunto cenno alla Grüber nel confronto televisivo con l’ex presidente della Corte Costituzionale Onida , interpretato da fonti malevole come un ordine del ministro per zittire l’interlocutore ed a cui si sarebbe conformata la conduttrice, mentre invece si è trattato di un cenno educato per chiedere la parola, avendo diritto di replicare e precisare, al posto di parlare sopra e realizzare l’effetto-pollaio che si realizza in molte trasmissioni televisive, rendendo il confronto incomprensibile agli ascoltatori da casa (per chi volesse rivedere integralmente il confronto e verificare di persona anche lo spazio accordato al professor Onida e l’infondatezza di certe tesi: https://www.youtube.com/watch?v=AtLWDaXP_k8 ). Viene spontaneo osservare che la musica potrebbe veramente cambiare in peggio, se Grillo e i suoi andassero al governo,speriamo mai, alla luce di esperienze come quella romana, e cominciassero a mettere il silenzio-stampa, come facevano in passato e hanno fatto anche su certe vicende romane,così forse non si riuscirebbe a sapere più nulla nemmeno delle posizioni di governo,o verrebbe esercitato un controllo dell’informazione,magari veicolato in canali diversi da quelli istituzionali e a vantaggio di qualche blog o società privata (http://www.ilmessaggero.it/roma/campidoglio/raggi_blog_michela_di_biase_grillo-2074736.html , http://www.ilgiornale.it/news/cronache/raggi-sul-blog-grillo-e-casaleggio-incassa-1330431.html) anzichè venire democraticamente a confrontarsi in trasmissione televisiva come ha fatto il Ministro! I recenti attacchi subìti dal Ministro Boschi, in ogni caso, rivelano ciò di cui hanno soprattutto paura gli avversari politici dell’attuale governo e della futura formazione politica che sta prendendo corpo all’insegna della campagna referendaria del si e nel laboratorio politico avviato su iniziativa del Ministro delle riforme in tutto il territorio nazionale, vale a dire ritrovarsi,dopo il 4 dicembre, a dover scontrarsi e confrontarsi contro un giovane Avvocato preparato e determinato, con doti diplomatiche e qualità superiori a quelle di Matteo Renzi e soprattutto in grado di poter probabilmente “graffiare” e mettere in rotta l’eterogeneo e variopinto fronte avverso all’euro e all’Europa con l’appoggio della U.E. e con maggiori risultati concreti dell’attuale premier. Il fatto stesso che si tratta di un esponente dell’Avvocatura potrebbe segnare la riaggregazione e riorganizzazione della politica forense, fino ad oggi fonte di delusioni per questa categoria ormai in protesta a livello nazionale e sempre meno tutelata,intorno ad una figura carismatica di rappresentanza politica governativa e sulla base,magari, di futuri progetti di riforma volti alla liberalizzazione e alla valorizzazione delle libere professioni, che segnerebbero anche un possibile fecondo connubio tra un settore professionale strategico in materia di giustizia e il nuovo soggetto politico che probabilmente nascerà dopo il 4 dicembre. In caso di vittoria dei si,invece, è da prevedersi una stabilizzazione del governo di Matteo Renzi e la sua durata fino al 2018, ma anche l’assegnazione di qualche prestigioso nuovo incarico al Ministro Boschi distintosi nella campagna referendaria e nell’elaborazione del progetto di riforma costituzionale,nonché nell’opera di ricucitura, per quanto possibile, delle lacerazioni interne al Pd, e nell’attività di laboratorio politico intorno al si che va a colmare un vuoto e sta per creare una possibile alternativa per il futuro. I dicasteri possibili, a mio sommeso avviso, potrebbero essere gli esteri o la giustizia, per la gioia dei suoi colleghi Avvocati. In ogni caso la campagna referendaria ci ha consegnato una vera leader al femminile,forse per la prima volta nella storia del paese,e ciò rappresenta una possibile ancora di salvezza dal caos, avendo finalmente individuato, come all’epoca del suo celebre discorso in aula contro la mozione accusatoria di Alessandro Di Battista (https://www.youtube.com/watch?v=fKV-yop4ibw&app=desktop) , chi potrebbe essere in grado, se adeguatamente supportata, di sbaragliare la truppa catilinaria pentastellata e le altre forze populiste pronte solo a creare confusione e a dare l’assalto alla diligenza sulla base di un eventuale esito referendario negativo. Da questa campagna referendaria i valori superiori della civiltà europea, che trovano albergo nella versione riformata dell’art.117 della Costituzione repubblicana,hanno trovato finalmente, anche in Italia,incarnazione e voce in questa Virago, che sembra uscita dalle pagine immortali di Ludovico Ariosto, quale ultima estrema difesa e baluardo,laddove gli uomini,al suo posto, sembrano cedere o non essere adatti ad un ruolo così impegnativo e delicato che sembra richiedere Grazia e prudenza, oltre al guanto di ferro,se necessario,avvicinandosi tempi ancor più difficili per l’Europa e per il nostro paese. Da questi timidi indizi e dalle origini della famiglia Boschi,nonché dal ruolo del Ministro in campagna referendaria, sono anche in grado di prevedere e auspicare un possibile inizio del ricambio della classe politica e dirigente di questo paese, in cui ai disastri amministrativi e agli incidenti di percorso dei pochi mesi dell’esperienza di Virginia Raggi a Roma e al modo di esprimersi e alla carenza di confronto democratico di questa parte, fa riscontro il ricambio sociale,il fluente eloquio, la preparazione e la dialettica della Virago di origine popolare e di parte governativa, contrapposizione paradigmatica che rivela in pieno di per sé quali potrebbero essere i nuovi scenari e gli sviluppi del cosiddetto “nuovo che avanza” rispetto ad un passato di cui qualcosa è preferibile salvare rispetto al presunto “nuovo” ( per chi volesse approfondire ecco una sintetica rassegna stampa delle questioni più dibattute sulle gestioni a cinque stelle e dei profili che sollevano: http://www.ilsussidiario.net/News/Politica/2016/9/6/CAOS-ROMA-Quello-strano-intreccio-che-lega-la-Raggi-alla-destra-romana/721946/ , https://www.youtube.com/watch?v=W2_zTC3_iyw&feature=youtu.be , http://www.ilprimatonazionale.it/politica/onesta-onesta-il-terrorista-achille-lollo-consulente-del-m5s-52719/ , http://www.ilcaffe.tv/articolo/29134/l-ads-se-ne-va-in-polemica-poche-strade-e-disinteresse-della-giunta-fucci , http://roma.corriere.it/notizie/politica/16_novembre_10/giunta-raggi-marra-si-conferma-personale-promuove-suo-fratello-renato-f22b4368-a783-11e6-8208-49eea13f646a.shtml , http://espresso.repubblica.it/inchieste/2016/11/02/news/chi-e-raffaele-marra-ex-finanziere-folgorato-dalla-politica-1.287039 , http://espresso.repubblica.it/inchieste/2016/10/27/news/i-regali-del-braccio-destro-di-virginia-raggi-all-imprenditore-indagato-per-mafia-capitale-1.286836 , http://www.ilmessaggero.it/roma/campidoglio/raggi_blog_michela_di_biase_grillo-2074736.html , http://www.ilmessaggero.it/roma/campidoglio/raggi_blog_michela_di_biase_grillo-2074736.html , http://roma.repubblica.it/cronaca/2016/09/08/news/roma_patto_di_ferro_muraro-cerroni_ecco_l_ultima_consulenza_nominata_perito_di_parte_nel_processo_per_mafia_-147385911/ , http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/09/08/roma-si-dimette-il-mini-direttorio-assessore-al-bilancio-de-dominicis-e-indagato-salta-nomina-non-ha-requisiti-m5s/3020345/ ,         http://www.iltempo.it/roma-capitale/2016/07/22/news/bilancio-buco-di-oltre-234-milioni-1015846/ , http://www.adnkronos.com/fatti/politica/2016/11/11/gaffe-battista-sulla-costituzione-attacca-studia-asino_jB4cglIA3JkJ0DtjlUoFVP.html , http://www.ilgiunco.net/2016/11/07/avvocati-gratuiti-esposto-contro-i-legali-a-5-stelle-interviene-lordine/ , http://ilcaffe.tv/articolo/29000/spese-legali-schiumarini-replica-al-sindaco-le-bugie-hanno-le-gambe-corte , http://www.ilcorrieredellacitta.com/news-pomezia/pomezia-schiumarini-replica-al-sindaco-fucci-sulle-spese-legali.html , http://www.ilcorrieredellacitta.com/news/pomezia-cause-dipendenti-vincitori-concorso-schiumarini-speso-piu-un-milione-foto.html ). http://www.iltempo.it/politica/2016/07/05/news/mogli-mariti-figli-e-fidanzati-scoppia-la-parentopoli-grillina-1014500/
http://www.lastampa.it/2016/11/15/italia/politica/firme-false-la-deputata-siciliana-del-movimento-stelle-confessa-e-inguaia-i-suoi-0D5G4vAzReU1dmH2YhEWpK/pagina.html
http://www.nextquotidiano.it/la-testimonianza-claudia-la-rocca-inguaia-m5s-palermo/
http://www.reportweb.tv/luigi-di-maio-rinuncia-agli-studi-lascia-luniversita-degli-studi-di-napoli-federico-ii/
http://www.cinquequotidiano.it/politica/campidoglio/2016/11/13/pozzo-senza-fondo-roma-nelle-mani-della-raggi-senza-opposizione/
http://www.ilmessaggero.it/roma/campidoglio/marra_tribunale_scelta_illegittima-2077452.html
https://www.gaiaitalia.com/2016/11/12/le-firme-false-non-sono-firme-false-e-che-le-copiano-cosi-menzogne-a-5-stelle/
http://roma.repubblica.it/cronaca/2016/11/13/news/campidoglio_marra_raggi_m5s-151906914/