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domenica 13 marzo 2016

LA SOGLIA DI RILEVANZA PENALE DELL’ILLECITO TRIBUTARIO E LA CAUSA DI NON PUNIBILITA’ PER TENUITA’ DEL FATTO DELL’ART.131 BIS CODICE PENALE.Die Schwelle von RELEVANCE Straftat STRAFSTEUER und die Sache der Straflosigkeit "tMinus gross FÜR" DIE TATSACHE DELL'ART.131 BIS STRAFGESETZBUCH.

LA SOGLIA DI RILEVANZA PENALE DELL’ILLECITO TRIBUTARIO E LA CAUSA DI NON PUNIBILITA’ PER TENUITA’ DEL FATTO DELL’ART.131 BIS CODICE PENALE.
Poiché la giurisprudenza della Corte di giustizia europea ci richiama ai principi della certezza del diritto e della chiarezza, per quanto possibile, il presente intervento è orientato a indicare qualche punto certo in una materia che tanto sta a cuore ai lettori, alla luce del livello di pressione fiscale raggiunto in Italia e della quantità di balzelli che contornano la vita quotidiana,nonché alla luce dell’introduzione, con art.1 Dlgs.n°28 del 16/03/2015, della causa di non punibilità generale della tenuità del fatto, quindi in parole povere della soglia di evasione per quanto qui interessa,di cui all’art.131 bis del Codice penale. Cominciamo col dire che la relazione governativa al Dlgs.158 del 24/09/2015 sugli interventi in materia tributaria penale è abbastanza esplicita nell’indicare che il governo Renzi ha finito per allargare le maglie in materia penale tributaria, tendendo ad applicare ancor più di prima la sanzione penale in materia fiscale come extrema ratio, ferma restando l’applicabilità di sanzioni amministrative tributarie per fattispecie evasive ed elusive non più costituenti illecito penale dopo la riforma. In pratica il Dlgs.74/2000, costituente la normativa di riferimento principale in materia penale tributaria, viene modificata sia per effetto del Dlgs.n°138 che 158 del 2015. Lo schema sintetico introduttivo è il seguente:

Sussiste una condotta più grave e composita che è quella della dichiarazione fraudolenta, in essa la condotta consiste espressamente nella falsificazione delle dichiarazioni dei redditi o Iva inserendo elementi passivi fittizi (ad esempio le false fatturazioni, pensiamo ad acquisti di beni o servizi fittizi) o alterando le scritture contabili (per i soggetti obbligati a tenerle). In questo caso la soglia penale, per lo più considerata una condizione obiettiva di punibilità,sussiste se:
– l’imposta evasa è superiore a 30
mila euro con riferimento a ciascuna delle singole imposte (prima ammontava a 77.468,53), e
– i redditi non dichiarati superano il 5% del totale o comunque 1,5 milioni di euro (prima era 1 milione)
. La sanzione per questi casi è la reclusione da 1 anno e 6 mesi a 6 anni. Si noti che qui l’abbassamento della soglia di evasione e quindi ai fini della punibilità corrisponde al principio della gravità delle condotte considerate,poiché qui il soggetto si avvale per lo più di mezzi e complicità esterne alla stessa impresa che gestisce o agli ausiliari che curano la dichiarazione dei redditi (è notorio che in Italia negli anni si sono create numerose reti di aziende specializzate proprio nell’emissione di false fatturazioni al fine di abbassare la soglia della contribuzione fiscale facendo risultare costi e acquisti fittizi o addirittura riportando in detrazione più volte le medesime voci,spesso essendo tali aziende gestite da personaggi ultrasettantacinquenni o da prestanome,cercando di sfruttare la mitezza della legge penale italiana e l’esenzione del carcere come sanzione penale per chi ha superato la soglia di età in questione o anche persone invalide e malate incompatibili per ciò col regime carcerario).Figura corrispondente e speculare è altresì quella dell’emissione di fatture false, in questo caso rileva l’emissione di fatture o ricevute per operazioni inesistenti al fine di consentire a terzi l’evasione dell’imposta sui redditi o dell’Iva, a prescindere dall’utilizzazione in concreto o meno dei documenti falsi da parte del soggetto ricevente e dall’importo (prima la soglia di punibilità era di 196 mila euro).La sanzione in questo caso è sempre la reclusione da 1 anno e 6 mesi a 6 anni. In qualche misura si può pensare al parallelismo tra figure come la falsificazione di banconote e la loro semplice spendita,ma almeno sotto il profilo sostanziale si è cercato in questa maniera di reprimere un fenomeno che andava e va assumendo i contorni di un vero e proprio business organizzato e non di rado collegato con il riciclaggio e il crimine organizzato. Si potrebbe discutere se la depenalizzazione del falso in scrittura privata, tale essendo la fattura di aziende private,nella sostanza, possa andare ad incidere su questa materia, ma,per quanto può contare la nostra opinione, non essendosi ancora formata una giurisprudenza sulla recentissima depenalizzazione introdotta con Dlgs.n°8 del 15/01/2016, riteniamo che, per il principio di specialità di cui all’articolo 15 del Codice penale, il reato tributario delle false fatturazioni recentemente rimaneggiato dal medesimo governo sia destinato a rimanere tale nella sua rilevanza penale.Assume poi rilievo la Dichiarazione infedele che consiste in dichiarazioni non veritiere al di fuori dei casi precedenti (senza un impianto fraudolento, ma comunque consapevolmente e volontariamente). Il reato sussiste se: l’imposta evasa è superiore a 150mila euro (prima era di 50.000 euro),e i redditi non dichiarati superano il 10% del totale o comunque i 3 milioni di euro (prima era 2 milioni).Per essa è prevista la sanzione della reclusione da 1 a 3 anni. Si tratta della fattispecie più ricorrente e per l’appunto in merito alla quale è possibile notare l’allargamento delle maglie di cui parlavamo all’inizio,poiché il quantum viene addirittura triplicato ai fini della rilevanza penale,dovendosi anche tenere presente che l’ulteriore soglia del 10% del totale dei redditi non dichiarati diviene un’ulteriore meccanismo proporzionale-percentuale a tutela dei grandi fatturati e quindi, di conseguenza, anche dei grandi evasori. La quarta fattispecie è la semplice omessa dichiarazione che consiste nella mancata presentazione delle dichiarazioni dei redditi, Iva e anche del 770 entro 90 giorni dalla scadenza. Il reato sussiste se l’imposta evasa è superiore a 50mila euro ed è punita con la reclusione da 1 a 3 anni. Si noti che anche in questo caso si è innalzata la soglia della rilevanza penale che, precedentemente, era fissata a trentamila euro. Vi è poi la quinta figura di reato consistente nel semplice omesso versamento dell’I.V.A. e ritenute certificate (vedasi ritenute d’acconto,ecc.),con innalzamento della soglia di punibilità dai 50.000,00 euro precedenti a ben 250.000 euro attuali! Qualcuno ha parlato di “mano leggera” nel penale su imprese e società, anche se questo aspetto sembrerebbe apparentemente controbilanciato dalla possibile scomparsa della prescrizione per tale figura ( http://www.leggioggi.it/2016/01/23/iva-reati-evasione-omesso-versamento-scompare-prescrizione/ , pure tale modifica appare ascrivibile non al legislatore italiano, ma ad un allineamento della Suprema Corte di Cassazione alle posizioni espresse sempre in materia dalla Corte di giustizia europea, cosicchè per questi reati, sembra scomparire il termine massimo di durata del processo, in quanto la prescrizione verrà annullata dopo ogni fase processuale, in sostanza non arrivando mai ad applicarsi. La decisione della Suprema Corte ha stabilito che, d’ora in poi, nei processi concernenti i almeno i reati di frode in materia di IVA i giudici non saranno più autorizzati a dichiarare la prescrizione cosiddetta massima, essendo tenuti a riprendere a ricontare il termine a seguito di ogni fase processuale. La sentenza di riferimento della Corte di giustizia europea risale all’8/09/2015 e dichiarava che l’Italia violava sistematicamente l’obbligo di condannare le evasioni IVA, arrecando un danno all’Unione Europea, la quale ottiene finanziamenti anche attraverso una parte delle riscossioni IVA. I giudici europei hanno così stabilito che il termine massimo di prescrizione, di fatto, non rendeva punibili le evasioni più gravi in quanto sia le indagini che i processi in materia necessitano, di norma, di tempistiche piuttosto lunghe e trattandosi anche di processi sovente di una certa complessità,accompagnati da perizie e controperizie aggiungiamo noi). Infine, sempre che il fatto non si configuri come bancarotta documentale punita dalla legge fallimentare, rileva la fattispecie dell’occultamento o distruzione di documenti contabili che consiste nella distruzione o occultamento di scritture contabili o altri documenti di cui è obbligatoria la conservazione ai fini fiscali e al fine specifico di non consentire la ricostruzione dei redditi o del volume d’affari. Per questa tipologia di reato si contempla la sanzione della reclusione da 6 mesi a 5 anni. Dalla tipizzazione sembra che non abbia rilevanza penale una tenuta disordinata o incomprensibile di certe scritture, diversamente da quanto avviene in materia di bancarotta,in cui può rilevare anche la colpa oltre che il dolo,derivandone una compromissione o danno specifico di interessi creditori, oltre che la trasparenza nei rapporti col fisco, specie quando non si consenta, attraverso le scritture, la ricostruzione dei movimenti e delle dinamiche o rapporti di impresa. Ragion per cui per integrare la fattispecie tributaria occorreranno specifiche condotte di distruzione o occultamento delle scritture contabili in aderenza ai principi penalistici di tassatività-legalità. Un ritocco è stato da ultimo apportato quest’anno anche in materia di omissioni contributive, trattandosi di una materia tributaria specialistica che ha sempre goduto di una disciplina a parte fin dall’art.35 della prima legge di depenalizzazione, la L.n°689/1981. Infatti,con l’ultima legge di depenalizzazione,il d.lgs. n. 8/2016, in vigore dal 6 febbraio 2016,  il reato di omesso versamento dei contributi previdenziali è stato depenalizzato per i versamenti di importo inferiore a euro 10.000 annui. Sotto tale soglia costituirà semplice illecito amministrativo e saranno direttamente gli enti previdenziali a curare il recupero delle somme. Tutto ciò va debitamente rapportato ad un’ulteriore novità legislativa: in data 2 aprile 2015 è entrato in vigore il Dlgs. n°28 del 16/03/2015 che introduce nel nostro ordinamento penale un nuovo istituto giuridico generale, la non punibilità o più precisamente la causa di esclusione della punibilità,a livello penale, per la particolare tenuità dell’offesa,l’art.1 del Dlgs. ha introdotto l’art.131bis del Codice penale rubricato “Esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto”. La norma espressamente recita: “Nei reati per i quali è prevista la pena detentiva non superiore nel massimo a cinque anni, ovvero la pena pecuniaria, sola o congiunta alla predetta pena, la punibilità è esclusa quando, per le modalità della condotta e per l’esiguità del danno o del pericolo, valutate ai sensi dell’articolo 133, primo comma, l’offesa è di particolare tenuità e il comportamento risulta non abituale. L’offesa non può essere ritenuta di particolare tenuità, ai sensi del primo comma, quando l’autore ha agito per motivi abietti o futili, o con crudeltà, anche in danno di animali, o ha adoperato sevizie o, ancora, ha profittato delle condizioni di minorata difesa della vittima, anche in riferimento all’età della stessa ovvero quando la condotta ha cagionato o da essa sono derivate, quali conseguenze non volute, la morte o le lesioni gravissime di una persona.Il comportamento è abituale nel caso in cui l’autore sia stato dichiarato delinquente abituale, professionale o per tendenza ovvero abbia commesso più reati della stessa indole, anche se ciascun fatto, isolatamente considerato, sia di particolare tenuità, nonchè nel caso in cui si tratti di reati che abbiano ad oggetto condotte plurime, abituali e reiterate.
Ai fini della determinazione della pena detentiva prevista nel primo comma non si tiene conto delle circostanze, ad eccezione di quelle per le quali la legge stabilisce una pena di specie diversa da quella ordinaria del reato e di quelle ad effetto speciale. In quest’ultimo caso ai fini dell’applicazione del primo comma non si tiene conto del giudizio di bilanciamento delle circostanze di cui all’articolo 69.La disposizione del primo comma si applica anche quando la legge prevede la particolare tenuità del danno o del pericolo come circostanza attenuante.”. Restano esclusi quindi dall’ambito di applicabilità di tale norma i reati tributari come la dichiarazione fraudolenta o l’emissione di fatture false per cui il massimo della sanzione edittale supera i 5 anni di reclusione. La norma comunque non ha mancato di destare perplessità sia per la potenziale violazione del principio di tassatività delle fattispecie penali, specie quando, come nei casi dei reati tributari, sia espressamente prevista dal legislatore la soglia della rilevanza penale, sia per la potenziale violazione del principio costituzionale di obbligatorietà dell’azione penale di cui all’art.112 della Costituzione. La ratio della norma è evidentemente quella della deflazione dei contenziosi giudiziari,ma finisce inevitabilmente, in contrasto coi principi della nostra tradizione penalistica di derivazione illuministica e forse anche col principio della certezza del diritto, per introdurre eccessivi margini di discrezionalità nell’applicazione della legge penale da parte dei magistrati, non potendosi escludere che, poi, nella pratica, ciò che possa essere definito di particolare tenuità a Roma diverga dalla applicazione della medesima norma che possa riscontrarsi a Milano o a Cagliari. Tutto il diritto penale contemporaneo, a seguito della concezione realistica del reato e degli insegnamenti della dottrina tedesca, si fonda sul collegamento tra i concetti di offensività di beni o valori di rilievo costituzionale e offensività delle condotte in astratto (vedi ad esempio i reati di attentato e soglia di punibilità anticipata) o,meglio ancora, in concreto, ai fini della loro rilevanza penale. Da un punto di vista eminentemente pratico, per quello che interessa la materia in esame, la Cassazione sembra essersi già espressa nel senso dell’applicabilità dell’art.131 bis del Codice penale anche per i reati, come quelli tributari, in cui la soglia della rilevanza penale sia già stata espressamente quantificata dal legislatore. Più precisamente si legge a pagina 37 delle lezioni e sentenze di diritto penale a cura di Francesco Caringella e Michele De Palma, Dike editore,2015-2016: “Se si muove dal presupposto per cui la particolare tenuità del fatto presuppone l’offensività della condotta (ovviamente minima), nel senso che il fatto concreto deve essere già offensivo, si deve coerentemente ritenere che il nuovo istituto è applicabile, in presenza dei vari requisiti previsti dall’art.131 bis”, ovviamente, precisiamo noi,si esclude in caso di abitualità, laddove per abitualità non deve intendersi solo il delinquente abituale, professionale o per tendenza, tale dichiarato dall’A.G., ma anche istituti come la continuazione ex art.81 C.P., la recidiva, ovvero anche caratteristiche della singola fattispecie reiterata o complessa che tendano, per la loro concretà gravità o pluralità obiettiva, ad escludere l’applicabilità dell’istituto, “anche ai reati che prevedono delle soglie di punibilità, sicchè il superamento del limite-soglia non preclude la valutazione di particolare tenuità del fatto, fondata sulla graduabilità dell’offesa, bensì rileva ai fini della configurabilità del fatto come reato in quanto attingente il quantum di danno necessario per integrare l’offesa all’interesse protetto” e richiama espressamente sul punto la sentenza n°21014 del 20 maggio 2015 della Terza Sezione penale della  Cassazione, pur richiamando dei dissensi dottrinari. Ed espressamente prosegue sul punto: “Si pensi, ad esempio, alle fattispecie di cui agli articoli 3,4,5, 10 bis e 10 ter Dlgs. n°74/2000”, come recentemente riformate, “rispetto alle quali può porsi la questione se,malgrado il superamento della soglia fissata dal legislatore per individuare le condotte penalmente rilevanti (così distinguendole da quelle amministrativamente sanzionate o, addirittura, del tutto irrilevanti), possa comunque farsi applicazione dell’istituto della particolare tenuità del fatto. L’operatività di tale istituto, infatti, introduce inevitabilmente un elemento di discrezionalità nell’esercizio dell’azione penale pur in presenza di una valutazione già astrattamente effettuata dal legislatore in ordine alla rilevanza penale di alcune condotte, ritenute evidentemente “più gravi” di altre (che, perciò, non risultano penalmente sanzionate). La questione pare dover essere affrontata alla luce di alcune fattispecie dogmatiche e di un antico dubbio forse mai del tutto chiarito in modo definitivo. Si tratta cioè di comprendere se le soglie di punibilità nelle varie fattispecie per cui si invoca l’applicabilità dell’art.131 bis del Codice penale,non solo in materia di reati tributari, corrispondano a condizioni obiettive di punibilità (tendenzialmente intrinseche poiché attengono al grado dell’offesa,scrive il testo di Caringella e De Palma)o ad elementi costitutivi del reato stesso. In tale ultima ipotesi sarebbe applicabile la causa di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto,mentre nel caso delle condizioni obiettive di punibilità l’applicazione dell’art.131 bis del Codice penale sembrerebbe potersi escludere,poiché letteralmente: “In quest’ultimo caso il legislatore ha già vagliato il grado di offesa che comporta la punibilità del reato, sicchè non dovrebbe ritenersi ammissibile alcuna altra valutazione del giudice ex art.131 bis C.P. circa la non punibilità”, se non forse a titolo di attenuante della pena precisiamo noi. Premesso altresì che il giudice penale non appare strettamente vincolato agli esiti dell’accertamento in sede tributaria, potendo prescindere (specie se le risultanze in sede penale siano diverse) dalla pretesa tributaria dell’amministrazione finanziaria (Cassazione penale Terza Sezione n°5640 del 2/12/2011,dep. il 24/02/2012, Manco, rv.251892), al di là della recente sentenza del 2015 della Terza Sezione succitata, ci pare di poter asserire, alla luce della giurisprudenza prevalente in materia di reati tributari (tra le ultime sembra potersi annoverare in tal senso anche la sentenza n°7615/2014 della Cassazione penale, una delle più documentate nella parte motiva),che la soglia di punibilità in essi contemplata non possa essere classificata diversamente da una condizione obiettiva di punibilità e che, pertanto, possano escludersi ulteriori applicazioni discrezionali o disinvolte dell’art.131 bis C.P., sui cui profili di legittimità costituzionale continuiamo ad esprimere qualche riserva, pur riconoscendone l’indubbia utilità per evitare che possano continuare a sanzionarsi penalmente fattispecie bagattelari o furti ai supermercati di poveri pensionati ormai ridotti alla fame dal sistema previdenziale che non ha mai provveduto ad adeguare almeno le pensioni minime ad un livello accettabile di sussistenza,potendo giustamente parlarsi di assenza vera e propria dello Stato sociale in Italia su questo come su molti altri profili, a fronte dei tanti sprechi e privilegi nel pubblico. Infine un discorso a parte merita la questione dell’elusione fiscale (http://quifinanza.it/soldi/supercar-italiana-con-targa-tedesca-niente-tasse-e-multe-ultimo-colpo-elusione-fiscale/1678/ ),una zona grigia di confine, che in genere rileva al massimo come illecito amministrativo tributario e che consiste nell’utilizzo disinvolto di strumenti pur ammessi dalla legge,ma che,in ordine alla quantità o modalità di utilizzo possono oltrepassare il limite del consentito. Si tratta della fattispecie, in alcuni casi, dell’abus de droit riconosciuta e per certi versi introdotta nel nostro ordinamento sempre dal diritto dell’Unione europea. Sotto tal profilo condivido in linea di massima il parere espresso on line dallo studio Cataldi secondo cui l’art.10 bis dello Statuto del contribuente. L.n°212/2000, esclude la rilevanza penale di condotte definite come elusione fiscale sempre in ossequio al principio di certezza del diritto e dei rapporti tra fisco e contribuente, rimanendo la sanzione amministrativa soprattutto in ordine all’esito della valutazione del modo e soprattutto della quantità di fatti in cui il contribuente abbia ricorso a condotte direttamente o indirettamente elusive (http://www.studiocataldi.it/articoli/19087-l-elusione-fiscale-non-sara-piu-reato-il-decreto-sulla-certezza-del-diritto-esclude-la-persegubilita-penale.asp ,conforme in tal senso Cassazione penale Sezione Terza n°40272 del 1/10/2015).









Die Schwelle von RELEVANCE Straftat STRAFSTEUER und die Sache der Straflosigkeit Minus Gross FÜR" DIE TATSACHE DELL'ART.131 BIS STRAFGESETZBUCH.

Da die Rechtsprechung des Europäischen Gerichtshofs uns in dem Maße auf die Grundsätze der Rechtssicherheit und Klarheit möglich zurückruft, wird diese Intervention orientiert sich an einigen bestimmten Punkt in einem Individuum zu zeigen, so liebe Leser ist, auf das Niveau des Lichts Steuerbelastung in Italien und die Menge an schweren Steuern erreicht, die das tägliche Leben, und im Lichte der Einführung umgeben, mit art.1 Dlgs.n 28 von 2015.03.16 °, die Ursache der Nichtbestrafung der allgemeinen dürftige Natur der Tatsache, so mit anderen Worten die Erfüllung Schwelle für die vorliegenden Zwecke, von denen all'art.131 bis des Strafgesetzbuches. Lassen Sie uns beginnen, indem er sagte, dass die Regierung Bericht zu Dlgs.158 von 2015.09.24 auf Eingriffe in Steuerstrafsachen in den Hinweis auf ziemlich deutlich ist, dass die Renzi Regierung die Links in Steuerstrafsachen zu erweitern gekommen ist, zu erzwingen Tendenz noch mehr als vor der Strafe in der Steuer als letztes Mittel, vorbehaltlich der Anwendbarkeit der steuerlichen Verwaltungsstrafen für Vergehen nicht mehr ausweichen und schwer fassbar Straftat Bestandteile nach der Reform. In der Praxis der Dlgs.74 / 2000, die den Hauptbezugsrecht in Steuerstrafsachen darstellt, wird durch 138 auf die Wirkung von ° Dlgs.n geändert, dass 158 von 2015. Der einleitende Syntheseschema ist wie folgt:

Es ist eine schwere Straftat und Verbund, der von betrügerische Falschdarstellung ist, dass in ihr das Verhalten besteht ausdrücklich in der Fälschung von Steuern oder Umsatzsteuererklärungen durch Eingabe falscher Verbindlichkeiten (wie falsche Fakturierung, denken wir an fiktiven Kauf von Waren oder Dienstleistungen) oder durch Veränderung Buchführung (für Themen verpflichtet, sie zu halten). In diesem Fall wird die kriminelle Schwelle, meist eine objektive Bedingung der Strafe betrachtet, liegt vor, wenn:
- Mit Bezug auf jedes der einzelnen Steuern unbezahlte Steuer höher als 30.000 Euro (vor dem 77,468.53 betragen), und
- Nicht angemeldete Einkommen mehr als 5% des gesamten oder mindestens 1,5 Millionen Euro (war vor 1 Million). Die Strafe für solche Fälle ist Haft von 1 Jahr und 6 Monaten bis 6 Jahren. Beachten Sie, dass hier die Absenkung der Schwelle von Flucht und damit der Zweck der Strafe entspricht dem Prinzip der Schwere des Verhaltens betrachtet, weil hier die Person, an die gleiche Firma, die Hilfsmittel arbeitet oder Verarbeitung verwenden meist von Mitteln und externen Mitschuld macht die Behandlung Ihre Steuererklärung (es ist bekannt, dass die Jahre in Italien über zahlreiche Netzwerke von spezialisierten Unternehmen besitzen gefälschter Rechnungen in der Frage sein, um die Schwelle der zu entrichtenden Steuern zu senken Kosten und fiktiven Käufen geschaffen haben zu bringen oder sogar mehrmals abziehen diese Elemente, wobei oft diese von Menschen laufen Firmen im Alter oder Nominee Zeichen, versuchen, für die über die Altersgrenze in Frage oder auch behinderte und kranke Menschen die Vorteile der Sanftmut des italienischen Strafrechts und die Befreiung von Gefängnis als Strafe zu nehmen unvereinbar für das, was mit dem Strafvollzug) .Figura entspricht, und spiegelnd ist auch die Frage der falsche Rechnungen, erkennt in diesem Fall die Ausgabe von Rechnungen oder Quittungen für nicht existierende Operationen, um dritte über die Steuerhinterziehung oder zu ermöglichen, Mehrwertsteuer, unabhängig davon, ob in der Praxis oder nicht gefälschte Dokumente, die von den einzelnen Empfänger und Höhe .Die Strafe in diesem Fall (vor der Schwelle der Strafbarkeit TEUR 196 war) ist es immer eine Gefängnisstrafe von einem Jahr und 6 Monaten bis 6 Jahren. Bis zu einem gewissen Grad kann man über die Parallelen zwischen Figuren denken, wie die Fälschung von Banknoten und ihrer einfachen die Ausgaben, aber zumindest in einem wesentlichen Punkt haben wir auf diese Weise versucht, ein Phänomen zu unterdrücken, wurde und wird auf den Konturen eines echten Geschäfts nehmen organisiert und oft mit Geldwäsche und organisierte Kriminalität. Man könnte argumentieren, ob die Entkriminalisierung von falschen privates Dokument, das ist die Rechnung von privaten Unternehmen, im Wesentlichen zu sein, gehen diese Angelegenheit zu beeinflussen, sondern, wie unserer Meinung nach zählen kann, war noch nicht eine sehr jüngste Rechtsprechung auf Entkriminalisierung gebildet mit Dlgs.n eingeführt ° 8 von 2016.01.15, glauben wir, dass für das Spezialitätsprinzip in Artikel 15 des Strafgesetzbuches, die Steuerdelikt gefälschter Rechnungen von der gleichen Regierung vor kurzem renoviert wird wahrscheinlich bleiben seine so in betont dann die Bedeutung penale.Assume falsche Rückkehr aus falschen Aussagen außerhalb der oben genannten Fälle (nicht eine betrügerische System, sondern bewusst und freiwillig). Die Straftat liegt vor, wenn: die unbezahlte Steuer höher als EUR 150 Tausend (bisher 50.000 €) und die nicht gemeldeten Einkommen mehr als 10% des gesamten oder mindestens 3 Mio. Euro (bisher 2.000.000) .Für es wird erwartet, die Haftstrafen von 1 bis 3 Jahre. Dies ist der Fall am häufigsten und für die Notiz auf dem Sie die Erweiterung der Maschen von denen sehen wir am Anfang gesprochen, weil die Quanten für die Zwecke des Strafrechts verdreifacht wird, auch im Auge behalten zu müssen, dass die weitere Schwelle von 10% des Gesamt nicht gemeldeten Einkommen wird weiter proportional Kursmechanismus für den Schutz der großen Umsätze und dann folglich auch von großen Sündern. Der vierte Fall ist die einfache Erklärung, dass der Ausfall der Fehler ist Steuererklärungen, Mehrwertsteuer und auch von 770 innerhalb von 90 Tagen nach Ablauf einzureichen. Das Verbrechen geschieht, wenn der nicht gezahlten Steuern mehr als 50 Tausend Euro und wird mit Gefängnis von 1 bis 3 Jahren bestraft. Beachten Sie, dass in diesem Fall wird auch die Schwelle von kriminellen Bedeutung erhöht, die zuvor auf 30.000 € festgesetzt wurde. Dann gibt es die fünfte Figur konsistenter Straftat in einfachen Nichtzahlung dell'I.V.A. und glaubte zertifiziert werden (siehe Quellensteuer, etc.), mit der Anhebung der Schwelle für die Strafbarkeit von EUR 50.000,00 früher 250.000 € heute! Hat jemand "leichte Hand" in der Straf auf Wirtschaft und Gesellschaft sagen, auch wenn dies offensichtlich durch die mögliche Verschwinden der Verschreibung für eine solche Figur versetzt scheinen (http://www.leggioggi.it/2016/01/23/iva-reati -evasione ausgelassene zahlungs verschwindet verschreibungspflichtigen /, auch diese Änderung erscheint nicht auf dem italienischen Gesetzgeber, sondern auf eine Anordnung des Obersten Gerichts Positionen zum Ausdruck bringen immer im Bereich des Europäischen Gerichtshofs, so dass für diese Verbrechen, zu verschwinden scheint die maximale Dauer der Dauer des Prozesses, da das Rezept wird nach jedem Prozessschritt abgebrochen werden, im wesentlichen nie anwenden ankommen. die Entscheidung des Supreme Court entschieden, dass von nun an, zumindest in den Prozessen zu den Straftaten Betrug auf Mehrwertsteuer Richter nicht mehr erlaubt, das Rezept zu erklären, so genannte Maximum, zu treffen, um zu werden, die Zeit nach jeder Versuchsphase neu zu zählen. Das entsprechende Urteil des Europäischen Gerichtshofs geht zurück auf 2015.08.09, und erklärte, dass Italien die Verpflichtung verletzt systematisch Steuerhinterziehung verurteilt, was zu Schäden an der Europäischen Union, die auch die Finanzierung durch einen Teil erhält Mehrwertsteuereinnahmen. Die europäischen Richter haben somit festgestellt, dass die maximale Verjährungsfrist in der Tat, die schwersten Umgehungen strafbar sowie Untersuchungen über die Prozesse nicht gemacht erfordern, in der Regel ziemlich lange Fristen und auch diese sind Prozesse oft ein einige Komplexität, begleitet von Gutachten und Gegen wir hinzufügen). Schließlich vorgesehen, dass die Tatsache, nicht dokumentarischen Konkurs durch Konkursrecht bestraft darstellt, stellt fest, den Fall der Verschleierung oder Zerstörung der Rechnungslegungsunterlagen ist die Zerstörung oder Ausblenden von Buchführung oder anderen Dokumenten die Haltung von denen aus steuerlichen Gründen zwingend vorgeschrieben ist und die besonderen Zweck nicht die Rekonstruktion des Einkommens oder des Umsatzes ermöglicht. Für diese Art von Kriminalität ist die Strafe Freiheitsstrafe von 6 Monaten bis 5 Jahre in Betracht gezogen. Durch die Eingabe scheint es keine kriminelle ungeordneten oder unverständlich Nachlass von bestimmten Schriften zu haben, anders als im Bereich der Insolvenz, die auch den Fehler als auch die Absicht erkennen kann, derivandone Beeinträchtigung oder bestimmte Schäden an der Gläubigerinteressen sowie Transparenz in den Beziehungen mit den Steuerbehörden, vor allem, wenn Sie nicht zulassen, durch die Schrift, die Rekonstruktion der Bewegungen und Dynamik oder Geschäftsbeziehungen. Deshalb ist dieser Fall notwendig sein wird, die Steuer spezifische Verhalten der Zerstörung oder Verschleierung von Buchführung in Übereinstimmung mit den Grundsätzen des Strafrechts obligatorische Naturgesetz zu ergänzen. Eine Retusche wurde zuletzt in diesem Jahr in Bezug auf Steuerhinterziehungen gemacht, es ist eine spezialisierte Steuerangelegenheit, die eine Disziplin abgesehen von dall'art.35 das erste Gesetz der Entkriminalisierung immer genossen hat, die Ln ° 689/1981 . In der Tat, mit dem letzten Gesetz Entkriminalisierung, das Gesetzesdekret. N. 8/2016, in Kraft seit dem 6. Februar 2016 die Straftat der Nichtzahlung von Sozialversicherungsbeiträgen ist für die Höhe der Zahlungen von weniger als 10.000 Euro pro Jahr entkriminalisiert. Unterhalb dieser Schwelle wird einfach Ordnungswidrigkeit sein und direkt die Institutionen der sozialen Sicherheit wird für die Rückzahlung von Beträgen zu kümmern. All dies muss ordnungsgemäß auf weitere Gesetzesänderungen verwiesen werden: Am 2. April 2015 in Kraft getreten ist auf dem Dekret. No. 28 von 2015.03.16, die in unserem Strafrecht eine neue allgemeine rechtliche Institution, nicht straf oder genauer gesagt die Gründe für den Ausschluss der strafrechtlichen Verantwortlichkeit, kriminell, für besonders schwere Straftat, Artikel führt. 1 des Dekrets. Er führte die art.131bis des Strafgesetzbuches dem Titel "Ausschluss der Strafe für besonders schwere der Tatsache." Die Vorschrift ausdrücklich heißt es: "In den Straftaten, die die Haft geplant ist nicht maximal fünf Jahren oder eine Geldstrafe, die allein oder mit der oben erwähnten Strafe kombiniert, wird die Strafe ausgeschlossen, wenn in der Art und Weise des Verhaltens und für die "Geringfügigkeit des Schadens oder Gefahr, wie in Übereinstimmung mit Artikel 133 Absatz beurteilt, ist die Straftat nicht besonders schwerwiegend, und das Verhalten ist nicht üblich. Die Straftat kann nicht nicht besonders schwerwiegend gehalten werden, gemäß dem ersten Absatz, wenn der Täter verabscheuungswürdig oder nichtigen Gründen ist oder Grausamkeit, auch zum Nachteil der Tiere oder hat Folter verwendet, oder nahm sogar die Vorteile der Bedingungen behinderter Verteidigung des Opfers, auch auf das Alter des gleichen in Bezug, oder wenn das Verhalten verursacht hat oder daraus hergestellt werden, wie die unbeabsichtigten Folgen, Tod oder zu schweren Verletzungen eines Verhaltens ist bei üblichen persona.Il abgeleitet der Täter wurde ein Gewohnheitsverbrecher, beruflichen oder Trend erklärt, dass mehr Straftaten gleicher Art begangen hat, obwohl jeder hatte, für sich allein, ist nicht besonders schwerwiegend, als auch in dem Fall, dass es Verbrechen sein, die mehrere Pipelines betreffen , regelmäßig und wiederholt.
Für die Bestimmung der Haft im ersten Absatz genannten es nicht berücksichtigt nicht die Umstände, mit Ausnahme derjenigen, für die das Gesetz eine Strafe von einer anderen Art von der gewöhnlichen der Straftat und von diesen Sondereffekt vorschreibt. Im letzteren Fall für die Zwecke des ersten Absatzes wird nicht berücksichtigt, in Artikel 69.La Anordnung Umstände des Ausgleichs Urteil des ersten Absatzes getroffen werden gilt auch dann, wenn das Gesetz für die dürftige Art des Schadens oder Gefahr sieht als mildernden Umstand. ". Daher bleiben vom Anwendungsbereich dieser Bestimmung der Steuerdelikte wie betrügerische falsche Darstellung oder die Ausstellung falscher Rechnungen, für die die Höchststrafe gesetzlich vorgeschriebenen ausgeschlossen mehr als 5 Jahren Haft ist. Der Standard ist immer noch nicht nicht Ratlosigkeit des Grundsatzes der obligatorischen Charakter der Strafsachen sowohl für die mögliche Verletzung zu wecken, vor allem, wenn, wie in den Fällen von Steuerstraftaten, ausdrücklich vom Gesetzgeber vorgesehen ist, die Schwelle des Strafrechts, und für die mögliche Verletzung des Prinzips Verfassungslegalitäts davon all'art.112 die Verfassung. Der Zweck der Vorschrift ist klar, dass der Deflation legal, aber unvermeidlich, im Gegensatz zu den Grundsätzen unserer Strafrecht Tradition der Aufklärung stammenden und vielleicht auch mit dem Grundsatz der Rechtssicherheit, übermäßige Ermessensspielraum bei der Anwendung des Strafrechts vorstellen von der Staatsanwaltschaft, nicht ausgeschlossen werden kann, dass dann in der Praxis, was in Rom äußerst moderat bezeichnet werden kann unterscheidet sich von der Anwendung dieser Regel kann in Mailand oder Cagliari gebildet werden. Alle modernen Strafrecht, im Anschluss an die realistische Auffassung des Vergehens und der Lehren der deutschen Lehre über die Verbindung zwischen den Konzepten der Anstößigkeit von Waren oder verfassungsrechtliche Bedeutung Werte und Anstößigkeit der Pipeline in der Zusammenfassung (siehe zum Beispiel basiert die Bomben Straftaten und die Schwelle der frühen Vergehen) oder, noch besser, in der Praxis, für die Zwecke einer Straftat. Von einem eminent praktischen Standpunkt aus gesehen, für das, was die Sache in Frage betrifft, so scheint das Oberste Gericht bereits in der Art und Weise der Anwendbarkeit dell'art.131 bis des Strafgesetzbuches für Straftaten wie Steuer zum Ausdruck gebracht haben, wo die Schwelle der Verbrecher wurde bereits ausdrücklich vom Gesetzgeber quantifiziert. Genauer gesagt 2015-2016 durch das Strafrecht Francis Caringella und Michele De Palma, Dike Verlag, 37 Lektionen und Beurteilungen auf Seite heißt es: "Wenn es von der Annahme bewegt, dass die dürftige Natur der Tatsache, die Anstößigkeit des Verhaltens voraussetzt (Mindestkurs), in dem Sinne, dass die konkrete Tatsache bereits offensiv sein müssen, sollten Sie konsequent glauben, dass das neue Institut anwendbar ist, in Gegenwart von verschiedenen Anforderungen unter dall'art.131 bis ", natürlich, wir weisen darauf hin, sind wir für den Fall ausgeschlossen die gewöhnlichen, während für gewöhnlichen sollte, berufliche oder Tendenz, nicht nur gewöhnlichen Täter zu verstehen ist, sagte, dass der AG, aber auch Institutionen wie die Fortsetzung ehemaligen gEMÄß ART.81 CP, Wiederholung oder sogar Eigenschaften von einzelnen oder wiederholten komplexen Fall, dass neigen dazu, ihre konkrete Schwerkraft oder mehrere Ziel, die Anwendbarkeit des Instituts auszuschließen ", auch auf Straftaten die Schwellen von Kriminalität einbezogen werden, damit die Überschreitung der Schwelle-Grenze den speziellen Bewertungs dürftige Natur der Tatsache nicht entgegen, basierend auf Graduability ungut, aber es ist relevant für die Konfigurierbarkeit der Tatsache, als ein Verbrechen, weil attingente die Höhe des Schadens erforderlich, um die Straftat zu den geschützten "zu integrieren, und fordert ausdrücklich auf den Punkt, die Entscheidung Nr 21014 vom 20. Mai 2015 der Dritten Kammer Straf des Obersten Gerichts, während unter Hinweis auf die doktrinäre Meinungsverschiedenheiten. Und ausdrücklich er auf den Punkt fährt fort: "Nehmen wir zum Beispiel, von den genannten Fällen in Artikel 3,4,5, 10a und 10b der Gesetzesverordnung. Nein. 74/2000 ", wie kürzlich reformiert", in Bezug auf welche die Frage, ob entstehen können, trotz der Schwelle vom Gesetzgeber festgelegt Überschreitung der kriminellen Verhaltensweisen zu identifizieren (und damit sie von denen administrativ sanktioniert zu unterscheiden oder sogar völlig irrelevant) , kann immer noch das Institut Anwendung einer dürftige Natur der Tatsache zu machen. Die Arbeit dieser Institution, in der Tat, führt zwangsläufig zu einer gewissen Ermessensspielraum bei der Ausübung der Strafverfolgung trotz einer bereits abstrakten Beurteilung durch den Gesetzgeber in Bezug auf das kriminelle Verhalten einiger gemacht, offenbar als "ernster" sind als andere (die daher nicht strafrechtlich sanktioniert). Das Problem scheint im Lichte einigen Fällen Dogmatik und einem alten Zweifel vielleicht nie ganz geklärt endgültig zu richten haben. Es ist eine Frage der Bestimmung, ob die Schwelle der Strafbarkeit unter verschiedenen Umständen, für die Sie die Anwendbarkeit dell'art.131 bis des Strafgesetzbuches berufen, nicht nur im Bereich der Steuerdelikten, entsprechen objektiven Bedingungen der Kriminalität (wie es auf die intrinsische haften neigt Vergehen Grad, schreibt den Text von Caringella und De Palma) oder Elemente der Handlung selbst. Im letzteren Fall wäre es buchstäblich auf den Grund für den Ausschluss der Strafe für besonders schwere der Tat, während im Fall der objektiven Bedingungen der Kriminalität die dell'art.131 Bis Anwendung des Strafgesetzbuches vorgeschlagen, nein, da es anwendbar sein: "In letzterem Wenn der Gesetzgeber geprüft hat bereits den Grad der Straftat, die die Strafe für eine Straftat handelt, so dass nicht zulässig Richter art.131 bis CP eine andere Beurteilung des früheren betrachtet werden über die Nichtbestrafung ", außer vielleicht als mildernden Satz uns hinweisen. Da auch, dass das Strafgericht nicht erscheint eng verknüpft werden, um die Ergebnisse der Überprüfung vor der Steuer, unabhängig von der Lage zu sein (vor allem, wenn die Ergebnisse unterschiedlich sind in einem Strafgericht) aus finanziellen Forderungen der Steuerbehörden (Criminal Appeal Nr 5640 der Dritten Kammer 2 / 12/2011, dep. am 24.02.2012, Manco, rv.251892), über das kürzlich ergangene Urteil des Jahres 2015 von der oben genannten dritten Abschnitt scheinen wir im Lichte der herrschenden Rechtsprechung zu Steuerdelikten zu können, dadurch gekennzeichnet, ( unter den letzten auf dem Gelände eines der dokumentierten zu zählen) möglich scheint, dass in ihnen die Schwelle der Strafbarkeit in Betracht gezogen, nicht anders, als eine objektive Bedingung der Kriminalität in dieser Hinsicht ° 7615/2014 des verbrecherischen cassation das Urteil n auch klassifiziert werden können, und dass kann daher werden zusätzliche Ermessens Anwendungen ausgeschlossen oder lässig dell'art.131 bis CP, auf deren Verfassungsmäßigkeit Profile weiterhin einige Bedenken zum Ausdruck zu bringen, während die unbestrittenen Nutzen zu erkennen, sie zu verhindern, dass weiterhin Strafverfahren bagattelari oder Diebstahl zu sanzionarsi Ruhestand armen Supermärkte jetzt durch das System der sozialen Sicherheit hungern, die zumindest nie eingestellt worden, um die Mindestrenten auf ein akzeptables Niveau des Lebensunterhalts hat, zu Recht der wahren Abwesenheit und seine Wohlfahrtsstaat in Italien auf diese wie auf vielen anderen Profile sprechen konnte, in das Gesicht von so viel Abfall und Privilegien in der Öffentlichkeit. Schließlich verdient eine Rede, die Frage der Steuerumgehung (http://quifinanza.it/soldi/supercar-italiana-con-targa-tedesca-niente-tasse-e-multe-ultimo-colpo-elusione-fiscale/1678/ ), Eine graue Grenzgebiet, die in der Regel die maximale Steuer als Ordnungswidrigkeit, die die Verwendung von Werkzeugen, während nebenbei die zulässige Grenze überschreiten kann durch Gesetz, sondern dass, wie auf die Menge oder die Art der Verwendung erlaubt erkennt. Dies ist der Fall, in einigen Fällen dell'abus de droit erkannt und zu einem gewissen Grad in unser Gesetz eingeführt immer Recht der Europäischen Union. Von diesem Standpunkt teile ich grundsätzlich äußerte die Meinung online von Cataldi Studie, dass die Artikel 10 bis der Satzung des Steuerzahlers. Ln ° 212/2000, schließt strafrechtliche Relevanz des Verhaltens definiert wie immer der Steuervermeidung in Rücksicht auf den Grundsatz der Rechtssicherheit und der Beziehung zwischen Steuerbehörden und Steuerpflichtigen, über die verwaltungsrechtliche Sanktion für das Ergebnis der Bewertung der Art und Weise bleiben und vor allem die Menge von Tatsachen in dem der Steuerpflichtige Regress direkt zu leiten hat oder indirekt schwer (http://www.studiocataldi.it/articoli/19087-l-elusione-fiscale-non-sara-piu-reato-il-decreto-sulla-certezza-del-diritto-esclude-la-persegubilita-penale.asp Entspricht in diesem Sinne Straf Cassation Dritter Abschnitt Nr 40272 von 2015.10.01).

mercoledì 9 marzo 2016

L’UNIONE EUROPEA HA RIMOSSO I LIMITI D’ETA’ PER L’ACCESSO AL PUBBLICO IMPIEGO: CONSEGUENZE POLITICO-SOCIALI. DIE EUROPÄISCHE UNION hat die Grenzen des Alters "für den Zugang ENTFERNT ARBEITSMARKT: SOZIALPOLITISCHE KONSEQUENZEN.

L’UNIONE EUROPEA HA RIMOSSO I LIMITI D’ETA’ PER L’ACCESSO
AL PUBBLICO IMPIEGO: CONSEGUENZE POLITICO-SOCIALI.


Con sentenza del 13/11/2014 n° C-416/13 la Seconda Sezione della Corte di giustizia U.E. ha di fatto rimosso sbarramenti e limiti d’età per l’accesso al pubblico impiego e ad incarichi di pubblico servizio nel territorio dell’Unione. Si tratta di una sentenza dalle conseguenze politico-sociali epocali e che si basa fondamentalmente sul principio liberale di non discriminazione e parità di chance,nell’ottica che anche chi abbia superato determinate soglie anagrafiche possa beneficiare della possibilità di accedere alle selezioni sulla base dei test attitudinali e dei riscontri in concreto. Molto spesso,infatti, ci siamo sentiti ripetere anche dalla scienza medica che l’età biologica è un concetto diverso da quello anagrafico o meglio che essi non sempre coincidono e che, sebbene a livello statistico, certe attitudini fisiopsichiche siano più facilmente riscontrabili nell’età giovanile, non è detto che determinati soggetti, pur avanti negli anni,non siano in grado di garantire migliori performance perfino fisiche, a volte, nell’ottica del libero accesso per tutti e della parità di chances come base di partenza. La questione potrebbe ingenerare interessanti dibattiti anche sotto altri profili amministrativi e previdenziali, ovverosia ci si potrebbe domandare, sulla base dell’età, per quanto un soggetto più avanti negli anni e, a seconda di quanto più avanti, possa riuscire a garantire alla pubblica amministrazione livelli di rendimento e prestazioni costanti nel tempo rispetto ad uno più giovane,e ciò in termini di giudizio comparativo per i possibili vantaggi e svantaggi pubblici della P.A.,ma si potrebbe anche pensare alla relatività di certi modelli e schemi mentali, alla luce anche di certe patologie fulminanti o vulneranti che insorgono anche in età più giovane o di eventi incidentali. Tutto trae origine comunque da una normativa delle Asturie che sanciva il limite dei 30 anni per l’accesso alla polizia locale né più né meno come, prima della sentenza, in Italia il limite di accesso alla magistratura era fissato a 41 anni e con l’ulteriore sbarramento per chi non era riuscito a superare tre precedenti prove d’accesso concorsuale. Manuela Rinaldi (http://www.altalex.com/documents/news/2014/12/10/concorsi-pubblici-corte-ue-nessun-limite-di-eta-per-l-accesso ) così commenta la vicenda della sentenza che qui interessa:Non vi possono essere limiti di età per l’accesso ai concorsi pubblici anche nella ipotesi in cui si tratti di attività lavorative richiedenti capacità fisiche particolari. Il diritto comunitario non ammette normative nazionali che possano fissare un limite di età per l’assunzione di agenti di polizia locale.Così la decisione del 13 novembre 2014 della Corte di Giustizia Europea, secondo cui la legge del Principato delle Asturie, che fissa un limite di età a 30 anni quale massima per l’assunzione degli agenti di polizia locale, è contraria al diritto dell’Unione.Il citato limite, infatti, rappresenta una ingiustificata discriminazione.La Direttiva 2000/78/CE del 27 novembre 2000 stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro, vietando espressamente, in materia di impiego, ogni discriminazione direttamente o indirettamente fondata sull’età.L’articolo 6 della direttiva 2000/78 prevede che “Fatto salvo l’articolo 2, paragrafo 2, gli Stati membri possono prevedere che le disparità di trattamento in ragione dell’età non costituiscano discriminazione laddove esse siano oggettivamente e ragionevolmente giustificate, nell’ambito del diritto nazionale, da una finalità legittima, compresi giustificati obiettivi di politica del lavoro, di mercato del lavoro e di formazione professionale, e i mezzi per il conseguimento di tale finalità siano appropriati e necessari”.Nella decisione del 13 novembre 2014 la Corte ha rilevato che la sopra menzionata legge delle Asturie realizza, in maniera espressa e chiara, una disparità di trattamento basata sull’età, comportando che, a parità di situazioni, alcune persone, solo per il “semplice fatto” di aver compiuto e superato i 30 anni, siano trattate meno favorevolmente rispetto ad altre. La Corte di Giustizia Europea nella decisione che si commenta, pur riconoscendo che la natura di alcune funzioni degli agenti di polizia locale (quale ad esempio la protezione di persone e beni) possano richiedere una idoneità fisica particolare, considera, comunque, che nulla dimostra che le capacità fisiche particolari richieste per l’esercizio di tale attività lavorativa siano necessariamente collegate ad una determinata fascia di età e non sussistano, invece, nelle persone che abbiano superato una certa età (30 anni).Partendo da tale assunto la Corte UE ha precisato che nulla consente, quindi, di affermare che il legittimo obiettivo di garantire il carattere operativo ed il buon funzionamento del corpo di polizia locale richieda di mantenere una certa configurazione dell’età al suo interno imponendo l’assunzione di lavoratori con meno di 30 anni. Da ciò ne consegue che il limite di età fissato dalle Asturie rappresenta un requisito sproporzionato. La Corte va oltre precisando altresì che gli agenti devono sostenere, come da bando di concorso, delle prove fisiche specifiche e per il giudice tali prove (impegnative e di per sé eliminatorie) possono consentire, ex se, una “naturale selezione” delle persone più idonee, senza dover “ricorrere al limite di età per l’assunzione nel bando di concorso.La prima conseguenza, sotto il profilo del diritto amministrativo interno italiano, è che anche i limiti d’età stabiliti da norme regolamentari interne potrebbero trovare disapplicazione in concreto non solo alla luce delle normative U.E. self-executing o meno, ma anche dell’art.3,comma 6, della L.n°127 del 15/05/1997 che, già nell’ottica dei principi del diritto U.E. e dell’art.51 della Costituzione repubblicana, pur facendo salve le deroghe dettate eventualmente da regolamenti, ha stabilito l’assenza di limiti d’età per la partecipazione a concorsi pubblici indetti dalla P.A. Raffaele Mancuso,in altro articolo reperibile on line (http://www.diritto.it/docs/32831-sui-limiti-di-et-nei-concorsi-pubblici  ),spiega che: “non può pertanto essere applicata ad un concorso il limite di età di 18 anni, fissato per l’accesso al rapporto d’impiego dall’art. 3, comma 1, lett. b) del D.M. 4 giugno 2001 n. 103, atteso che quest’ultimo decreto non ha natura regolamentare, non essendo stato adottato con il procedimento indicato dall’art. 17 della L. 400 del 1988, e non essendo qualificato neppure come regolamento nel testo. La normativa dell'UE in materia di occupazione garantisce livelli minimi di protezione che valgono per tutti coloro che vivono e lavorano nell'Unione europea, tutela contro ogni forma di discriminazione fondata su sesso, razza, religione, età, disabilità e orientamento sessuale. Per principio di parità di trattamento si intende l’assenza di qualsiasi discriminazione diretta o indiretta a causa della religione, delle convinzioni personali, degli handicap, dell’età o dell’orientamento sessuale. Il Trattato di Amsterdam, introducendo l’art. 13 al Trattato istitutivo della Comunità Europea, ha infatti conferito al Consiglio il potere di adottare “i provvedimenti opportuni per combattere le discriminazioni fondate sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali, gli handicap, l'età o le tendenze sessuali”. Da ultimo, la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (Nizza 2000) ha sancito espressamente il diritto di uguaglianza davanti alla legge (art. 20) e il divieto di qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l’origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l’appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l’età o le tendenze sessuali (art. 21). L’obiettivo della direttiva 2000/43/CE è quello di favorire la partecipazione di tutte le persone alla società democratica a prescindere dalla razza o dall’origine etnica, attraverso azioni che rendano effettivo il principio della parità di trattamento nell’ambito dell’attività di lavoro dipendente o autonomo, come anche in altri ambiti quali l’istruzione, la protezione sociale, la sicurezza sociale e l’assistenza sanitaria, le prestazioni sociali, l’accesso a beni e servizi e la loro fornitura. La DIRETTIVA EUROPEA 2000/43/CE-NOZIONE DI DISCRIMINAZIONE (ART.2) recita: Si ha una discriminazione diretta quando una persona è trattata meno favorevolmente di quanto sia, sia stata o sarebbe stata trattata un’altra in una situazione analoga a causa della sua razza od origine etnica. Si ha una discriminazione indiretta quando una disposizione, un criterio o una prassi apparentemente neutri possono mettere persone di una determinata razza od origine etnica in una posizione di particolare svantaggio rispetto ad altre persone a meno che non siano giustificati da una finalità legittima e i mezzi impiegati per il suo conseguimento siano appropriati e necessari
La
 stessa direttiva al CAMPO DI APPLICAZIONE DELLA DIRETTIVA (ART.3) statuisce: si applica a tutte le persone (anche a favore dei cittadini dei paesi terzi) nei seguenti settori:occupazione; orientamento e formazione professionale; protezione sociale; prestazioni sociali; istruzione; accesso ai beni e servizi, compreso l’alloggio. All’ART. 5 titolato AZIONI POSITIVE statuisce : per assicurare l’effettiva e completa parità gli Stati membri possono mantenere o adottare misure specifiche dirette a evitare o compensare svantaggi connessi con una determinata razza o origine etnica, continua all’art. 7 dicendo : Gli Stati membri adottano misure per garantire alle vittime, in caso di lesione del principio di parità di trattamento, il diritto di accesso a procedure giurisdizionali e amministrative. I principi della parità di trattamento e della non discriminazione sono al centro del modello sociale europeo e rappresentano uno dei capisaldi dei diritti e dei valori fondamentali dell'individuo che sono alla base dell'odierna Unione europea.”. Premesso questo quadro normativo finalmente abbastanza chiaro,diversamente dai guazzabugli giuridici e i bizantinismi di casa nostra, una riflessione è d’obbligo, essendo nuovamente all’appuntamento di un cambio di regime politico in Italia, tutto da vedere se mancato anche stavolta o meno,lo decideranno forse gli esiti referendari più ancora delle prossime elezioni amministrative, è possibile pensare che la rimozione di certi limiti o sbarramenti possa agevolare un ricambio di personale e mentalità anche nella pubblica amministrazione italiana dopo il ventennio berlusconiano? In parole povere, come può evincersi anche dagli approfondimenti e dalle riflessioni di un altro nostro post (http://gianfrancoferrari2013.blogspot.it/2013/07/listituto-storico-della-raccomandazione.html ), se è immaginabile che ad ogni nuovo concorso pubblico possano corrispondere nuove “infornate” sulla base anche di spinte più o meno politiche o di atti disonesti ( per tutti vedasi un caso ormai noto alle cronache: http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/05/09/news/vigili_concorso_truccato_quattro_indagati_per_falso-58379700/ ),e ciò anche a causa delle metodologie ancora in atto nelle selezioni, in cui mancano livelli adeguati di trasparenza (penso ad esempio che gli elaborati scritti andrebbero messi in on line accessibili a tutti,in modo da offrire un sistema comparativo coram populo veramente di evidenza pubblica), di controllo e in cui i curricula, nelle prove per titoli ed esami o solo per titoli, possono anche essere costruiti a tavolino sulla base di amicizie e conoscenze più che di lavori effettivi ed esperienze sul campo, bisogna domandarci se, stavolta, possano trovare accesso anche soggetti che si siano visti discriminati sistematicamente nei venti o trentanni precedenti,nonostante il merito e la sussistenza dei requisiti, e se stavolta la normativa e i principi del diritto U.E. possano risarcirli,magari con un posto di lavoro conquistato più tardi negli anni, per le tante ingiustizie e delusioni o per i criteri spesso politici che hanno prevalso spesso negli anni precedenti? Una sorta di folla di esclusi, reietti,figli di nessuno o di un Dio minore preme alle porte dei pubblici uffici e dei pubblici servizi? Di certo possiamo solo dire che le conseguenze politico-sociali della sentenza della Seconda Sezione della Corte di giustizia U.E. appaiono maggiori persino di quanto per anni era già previsto nelle normative e nei trattati,una sorta di colpo di cannone che rompe definitivamente argini e steccati sociali, perché si tratta di un intervento concreto che fa certezza di un principio fin troppo chiaro, se ancora vi fosse qualche dubbio alla stregua della compatibilità o sopravvivenza di norme regolamentari di segno diverso, e che, attraverso il case-law, impone di recuperare nel diritto vivente la prevalenza della normativa europea e delle interpretazioni ad essa conformi su ogni altro residuo margine di dubbio di origine interna. E ciò forse prelude anche all’avvento di criteri meritocratici reali e nuovi per l’accesso al pubblico ed anche per l’ingresso forse di nuove criteriologie più pratiche come quelle tendenti a valorizzare l’equilibrio psicologico, la rettitudine dimostrata anche sotto il profilo amministrativo (ad esempio il corso della carriera precedente) e non solo penale (assenza di condanne, carichi pendenti,ecc.),la valutazione di lavori seri e validi indipendentemente dalle pubblicazioni in un paese in cui l’editoria e i mass-media sono stati e sono ancora pressoché monopolizzati,ecc.,insomma l’avvento dell’era rivoluzionaria del diritto e della Legge, per usare la celebre espressione di Jules Michelet.


DIE EUROPÄISCHE UNION hat die Grenzen des Alters "für den Zugang ENTFERNT ARBEITSMARKT: SOZIALPOLITISCHE KONSEQUENZEN.
Mit dem Urteil vom 2014.11.13 n ° C-416/13 hat die Zweite Kammer des Gerichtshofs U.E. Es hat Barrieren und Altersgrenzen für den Zugang zum öffentlichen Dienst und Aufgaben des öffentlichen Dienstes im Gebiet der Union wirksam entfernt. Es ist eine Beurteilung durch die politischen und sozialen Folgen bedeutsamen und dass im Grunde auf dem liberalen Grundsatz der Nichtdiskriminierung und Chancengleichheit beruht, eine Ansicht, die auch diejenigen, die bestimmte demografische Schwellen bestanden haben von der Möglichkeit profitieren, können auf der Grundlage von Tests, um die Auswahl für den Zugriff auf Einstellungs- und konkret Feedback. Sehr oft in der Tat, hörten wir auch von der medizinischen Wissenschaft wiederholt, dass das biologische Alter ist ein anderes Konzept von Master oder vielmehr, dass sie nicht immer übereinstimmen und dass, obwohl statistisch bestimmte fisiopsichiche Haltungen sind leichter im Zeitalter gefunden Jugend, es wird gesagt, dass bestimmte Parteien, obwohl in den Jahren fortgeschritten, sind die beste Leistung sogar körperliche, manchmal nicht in der Lage zu garantieren, im Hinblick auf den freien Zugang für alle und die gleichen Chancen als Heimatbasis. Die Frage könnte auch Anlass zu interessanten Debatten in anderen administrativen und sozialen Sicherheitsprofile, dh die Frage gestellt werden könnte, auf der Grundlage von Alter, als Subjekt später im Leben und, je nachdem, wie viel später, kann auf die öffentliche Verwaltung zu gewährleisten können Leistungsniveau und eine konstante Leistung über die Zeit als eine jüngere, und dass im Hinblick auf die vergleichende Beurteilung für die möglichen Vor- und Nachteile der PA Öffentlichkeit, aber Sie könnten auch über die Relativität bestimmter Modelle und Mentalitäten, vor allem im Hinblick auf einige denken fulminanter oder vulneranti Krankheiten, die in einem jüngeren Alter oder Unfällen kommen. Alles stammt noch aus einer der asturischen Regelung, die die Grenze von 30 Jahren für den Zugang zur örtlichen Polizei etabliert weder mehr noch weniger als vor dem Urteil in Italien die Grenze der Zugang zur Justiz wurde auf 41 Jahre festgelegt und mit dem " zusätzliche Barriere für diejenigen, die die letzten drei Zugriffswettbewerb Tests bestanden hatte versagt. Manuela Rinaldi (http://www.altalex.com/documents/news/2014/12/10/concorsi-pubblici-corte-ue-nessun-limite-di-eta-per-l-accesso ) Auf die Geschichte des Urteils kommentiert, die hier relevant ist: "Es kann für den Zugang zu öffentlichen Wettbewerben auch in den Fällen, in denen keine Altersgrenze sei es Tätigkeiten, die besondere körperliche Fähigkeiten arbeitet. Gemeinschaftsrecht einer nationalen Regelung nicht erlauben, die eine Altersgrenze für die Rekrutierung von Polizeibeamten festgelegt werden kann locale.Così die Entscheidung vom 13. November 2014 zur Europäischen Gerichtshofs, wonach das Recht des Fürstentums Asturien, die eine Grenze setzt im Alter bis 30 Jahre als Maximum für die Rekrutierung von örtlichen Polizeibeamten ist es zu Recht zitiert Gegenteil dell'Unione.Il Grenze, in der Tat, 2000 wird ein Rahmen eine nicht gerechtfertigte discriminazione.La Richtlinie 2000/78 / EG vom 27. November steht allgemein für die Gleichbehandlung in Beschäftigung und Beruf, ausdrücklich verbietet, in Bezug auf Beschäftigung, Diskriminierung direkt oder indirekt 2000/78 sull'età.L'articolo 6 der Richtlinie begründet sieht vor, dass "Unbeschadet" Artikel 2 Absatz 2 können die Mitgliedstaaten vorsehen, dass Ungleichbehandlungen wegen des Alters keine Diskriminierung darstellen, wenn sie objektiv und angemessen und gerechtfertigt im Rahmen des nationalen Rechts durch ein legitimes Ziel, worunter insbesondere rechtmäßige Ziele der Politik der sind Beschäftigung, Arbeitsmarkt und berufliche Bildung, gerechtfertigt ist und die Mittel zur Erreichung dieses Ziels angemessen und erforderlich sind, hat das Gericht ".In der Entscheidung vom 13. November 2014, dass die oben genannte Gesetz von Asturien realisiert, ausdrücklich und eindeutig, eine altersgerechte Behandlung, dazu führt, daß für die gleichen Situationen, bestimmte Menschen, nur für die "einfache Tatsache", dass er erreicht und überschritten das Alter von 30 Jahren, wobei eine weniger günstige Behandlung als andere. Der Europäische Gerichtshof in der Entscheidung, dass, während der Erkenntnis, dass die Natur einiger Funktionen von örtlichen Polizeibeamten (wie den Schutz von Personen und Gütern) erfordert besondere körperliche Fitness, ist jedoch der Ansicht spricht, dass nichts beweist, dass physische Sonderwünsche Kapazität für die Ausübung dieser Arbeit sind unbedingt zu einer bestimmten Altersgruppe verbunden und es gibt keine, aber bei Menschen, die ein bestimmtes Alter (30 Jahre) bestanden haben .Partendo aus, dass die EU-Gericht davon ausgegangen, erklärte deshalb, dass es keine Grundlage ist, zu sagen, dass das legitime Ziel, die operative Leistungsfähigkeit und das ordnungsgemäße Funktionieren der lokalen Polizei, dass eine gewisse Altersstruktur innerhalb sie aufrecht zu erhalten erfordert durch die Einstellung von Arbeitnehmern mit weniger als 30 Jahren verhängt. Daraus folgt, dass die von der Asturien Altersgrenze eine unverhältnismäßige Anforderung ist. Das Gericht geht darüber hinaus darauf hingewiesen, dass die Agenten zu tragen haben, wie die Ausschreibung, die spezifische physikalische Beweise und der Richter, dass Beweise (und herausfordernd an sich Ausscheidungsrunde) können, wenn erstere eine "natürliche Selektion" von Menschen mehr falls ohne in Bezug auf den italienischen internen Verwaltungsrecht .Die erste Konsequenz "im Wettbewerb für die Einstellung in die Altersgrenze resort" haben, ist es, dass die Altersgrenzen durch interne Regelungen festgelegt in Nichtanwendung finden könnte Beton nicht nur im Lichte der EU-Verordnungen self-executing oder nicht, sondern auch Artikel 3, Absatz 6, von L.n ° 127 von 15/05/1997, dass auch im Hinblick auf die Grundsätze des Rechts U.E. und dell'art.51 der republikanischen Verfassung, während machen den Ausnahmen möglicherweise durch Vorschriften diktiert, hat das Fehlen von Altersgrenzen für die Teilnahme an Wettbewerben, die von p.a. organisiert etabliert Raffaele Mancuso, in einem anderen Artikel gefunden online (http://www.diritto.it/docs/32831-sui-limiti-di-et-nei-concorsi-pubblici), sagte: "kann daher nicht auf eine angewendet werden Wettbewerb, die Altersgrenze von 18 Jahren für den Zugang zum Arbeitsverhältnis Kunst fixiert. 3 Absatz 1, lett. b) D.M. 4. Juni 2001 n. 103, da diese Verordnung die Natur nicht zu regulieren, nicht durch das Verfahren des Artikels erlassen wurde. 17 des Gesetzes 400 von 1988, und es nicht einmal als eine Verordnung im Text eingestuft wird. Die EU in die Arbeitsgesetzgebung garantiert Mindestschutzniveaus aufgrund des Geschlechts, der Rasse, Religion, Alter, Behinderung und sexueller Orientierung zu jeder leben und arbeiten in der EU, Schutz gegen alle Formen der Diskriminierung gelten. Für das Prinzip der Gleichbehandlung steht das Fehlen eines unmittelbaren oder mittelbaren Diskriminierung aufgrund der Religion, der Weltanschauung, einer Behinderung, des Alters oder der sexuellen Ausrichtung bedeuten. Der Vertrag von Amsterdam, Artikel einzuführen. 13 auf den Vertrag zur Gründung der Europäischen Gemeinschaft hat der Verwaltungsrat die Befugnis erhalten Diskriminierung zu ergreifen, "geeignete Maßnahmen zur Bekämpfung der aufgrund des Geschlechts, der Rasse oder der ethnischen Herkunft, der Religion oder der Weltanschauung, einer Behinderung, des Alters oder der sexuellen Ausrichtung ". Schließlich hat die Charta der Grundrechte der Europäischen Union (Nizza, 2000) verankert ausdrücklich das Recht auf Gleichheit vor dem Gesetz (Art. 20) und das Verbot jeglicher Form von Diskriminierung, insbesondere aufgrund des Geschlechts, der Rasse, Hautfarbe oder der ethnischen oder sozialen Herkunft, der genetischen Merkmale, der Sprache, der Religion oder der Weltanschauung, der politischen oder sonstigen Anschauung, der Zugehörigkeit zu einer nationalen Minderheit, des Vermögens, der Geburt, Behinderung, des Alters oder der sexuellen Ausrichtung (Art. 21). Das Ziel der Richtlinie 2000/43 / EG ist die Beteiligung aller Menschen in der demokratischen Gesellschaft, unabhängig von Rasse oder der ethnischen Herkunft zu fördern, durch Maßnahmen, die den Grundsatz der Gleichbehandlung im Rahmen machen von Mitarbeiter oder selbstständige Tätigkeit, sowie in anderen Bereichen wie Bildung, Sozialschutz, soziale Sicherheit und Gesundheitsversorgung, Sozialleistungen, Zugang zu Gütern und Dienstleistungen und deren Lieferung. Die EU-Richtlinie 2000/43 / EG-KONZEPT DER DISKRIMINIERUNG (Artikel 2) heißt es: Es hat eine unmittelbare Diskriminierung, wenn eine Person weniger günstige Behandlung erfährt, als eine andere ist, hat oder erfahren würde in einer ähnlichen Situation behandelt werden, weil der Rasse oder der ethnischen Herkunft. Es hat eine mittelbare Diskriminierung, wenn Vorschriften, Kriterien oder Verfahren Personen, die einer Rasse oder der ethnischen Herkunft in besonderer Weise benachteiligen gegenüber anderen Personen setzen würde, wenn sie durch ein legitimes Ziel gerechtfertigt und die Mittel sind aus Erreichung dieses Ziels angemessen und erforderlich sind
Die gleiche Richtlinie UMFANG DER RICHTLINIE (ARTIKEL 3) heißt es: es für alle Menschen gilt (auch zugunsten von Drittländern) in den folgenden Bereichen: Beschäftigung; Berufsberatung und Ausbildung; Sozialschutz; Sozialleistungen; Bildung; Zugang zu Gütern und Dienstleistungen, einschließlich Wohnraum. ART. 5 positive Maßnahmen hiermit titriert: volle Gleichstellung in der Praxis zu gewährleisten, die Mitgliedstaaten spezifische Maßnahmen beibehalten oder einführen können, zu verhindern oder für Nachteile kompensieren Rasse oder der ethnischen Herkunft zu, setzt die Kunst. 7 sagen: Die Mitgliedstaaten treffen Maßnahmen, um sicherzustellen, dass die Opfer im Falle eines Verstoßes gegen den Grundsatz der Gleichbehandlung, das Recht auf Zugang zu Gerichts- und Verwaltungsverfahren. Die Grundsätze der Gleichbehandlung und Nichtdiskriminierung stehen im Mittelpunkt des europäischen Sozialmodells und sind ein Fundament der Grundrechte und individuelle Werte, die heute in der Europäischen Union untermauern. ". Nachdem das nun gesagt, dass im letzten ganz klaren Rechtsrahmen, im Gegensatz zu den rechtlichen und babylonisches Gewirr unseres Hauses, ein Spiegelbild ist ein Muss, wobei Wiederernennung für eine Änderung des politischen Regimes in Italien, zu sehen sofort, ob oder nicht Ausfall wieder, die vielleicht entscheiden, die Ergebnisse der Referenden noch mehr als die nächsten Kommunalwahlen ist es möglich, zu denken, dass die Entfernung bestimmter Grenzen oder Barrieren erleichtern Personalfluktuation und Mentalität auch in der italienischen öffentlichen Verwaltung nach zwei Jahrzehnten Berlusconi? Einfach ausgedrückt, kann als auch (http://gianfrancoferrari2013.blogspot.it/2013/07/listituto-storico-della-raccomandazione.html) aus den Einsichten und Reflexionen eines anderen unserer post abgeleitet werden, ist es denkbar, dass jeder neue öffentliche Wettbewerb können neue "backen" passen auch auf mehr oder weniger politischen oder unehrlich Kräfte basiert (für alle einen Fall jetzt bekannt die Nachrichten sehen: http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/05/09/news/vigili_concorso_truccato_quattro_indagati_per_falso-58379700/ ), Und dies ist auch die Verfahren noch an Ort und Stelle in den Selektionen durch, die ein angemessenes Niveau an Transparenz mangelt (man denke zum Beispiel, dass die schriftlichen Arbeiten in der auf alle online zugänglich platziert werden soll, um ein Vergleichssystem wirklich coram populo von zur Verfügung zu stellen öffentliche Beweise), die Kontrolle und wo die Lehrpläne in der Qualifikationsnachweise und Prüfungen, oder einfach nur für Schlagzeilen, sie können auch an einem Tisch auf der Grundlage von mehr als die eigentliche Arbeit Freundschaften und Kenntnisse und Erfahrungen auf dem Gebiet gebaut werden, müssen wir uns, ob dieser Zeit fragen kann, finden Zugang auch Personen, die systematisch diskriminiert in den letzten zwanzig oder dreißig Jahren gesehen haben, trotz der Verdienst und die Zufriedenheit der Anforderungen, und wenn diese Zeit die Regeln und Grundsätze des EU-Rechts Sie können sie zu kompensieren, vielleicht mit einem Arbeitsplatzende im Laufe des Jahres, für die vielen Ungerechtigkeiten und Enttäuschungen oder oft politischen Kriterien, die oft in den vergangenen Jahren durchgesetzt haben? Eine Art Menge ausgeschlossen, Ausgestoßene, Kinder von jemand oder von einem geringeren Gott drückte die Türen von Regierungsstellen und öffentliche Dienste? Sicherlich können wir nur sagen, dass die politischen und sozialen Folgen des Urteils der Zweiten Kammer des Gerichtshofs U.E. erscheinen noch mehr als seit Jahren bereits in den Verordnungen und Verträge, eine Art Kanonenschuss vorgesehen, die schließlich Deiche und soziale Barrieren bricht, weil es sich um eine konkrete Aktion, die nur allzu klar, dass es ein Prinzip stellt sicher, wenn noch war jeder Zweifel an der Vereinbarkeit oder das Überleben der regulatorischen Standards der verschiedenen Zeichen, und dass durch die Rechtsprechung tat, Recht in der Prävalenz der europäischen Vorschriften und Interpretationen die Rückforderung leben, um es auf einen beliebigen anderen Rest von Zweifel Marge Konform interne Herkunft. Und das vielleicht auch ein Vorspiel zu dem Aufkommen von realen und neuen leistungsbezogenen Kriterien für den Zugang für die Öffentlichkeit und auch für den Eintritt neuer criteriologie vielleicht Praktiken, wie sie darauf abzielen, die psychologische Gleichgewicht zu verbessern, Gerechtigkeit auch administrativ bewiesen (zB der Verlauf der bisherigen Karriere) und nicht nur Verbrecher (keine Überzeugungen, Gebühren anhängig, etc.), um die Beurteilung von schweren Arbeiten und gilt unabhängig von den Veröffentlichungen in einem Land, in dem die Verlagsbranche und die Medien waren und noch praktisch monopolisiert werden, usw., kurz gesagt, die Einführung der revolutionären Ära von Recht und Gesetz, den berühmten Ausdruck von Jules Michelet zu verwenden.