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sabato 15 giugno 2013

Circa la nota "rielezione" di Napolitano alla Presidenza della Repubblica,alcune perplessità storico-giuridiche...Über dem Hinweis "Wiederwahl" Napolitano Präsident der Republik, einige historische und rechtliche Bedenken ...

  1. Bisognerebbe chiedersi se siamo davvero di fronte ad un caso di regime presidenziale introdotto di fatto, con una palese forzatura della prassi costituzionale, e forse anche contro le richieste di maggior democrazia palesate alle ultime elezioni. La via di mezzo sarebbe stata quella tra democrazia diretta e pre=

    sidenzialismo dettata dalla Costituzione,cioè tornare al ruolo centrale del Parlamento, un ruolo che ha prevalenza anche su quello del governo stesso in una repubblica parlamentare, mentre qui si parla di "presidenzialismo" cioè l'anticamera della restaurazione monarchica, l'unico divieto assoluto della Nostra Costituzione rigida soprattutto sul punto ai sensi dell'art.139.In pratica la norma sul "semestre bianco", che impedisce al Presidente della Repubblica di sciogliere le Camere negli ultimi sei mesi del suo mandato, privandolo così per sei mesi di una prerogativa-potere sovrano della carica, è stata introdotta nella Carta Fondamentale proprio, come garanzia costituzionale, per evitare che,in quei sei mesi, il Capo dello Stato potesse compiere atti volti a favorire o garantire la sua rielezione, cioè la reiterazione di una carica suprema repubblicana che si diversifica proprio per questo, come carica a termine (ad tempus), dalla corrispondente carica di vertice del regime monarchico, che gli itagliani hanno ben chiaramente indicato di non volere col noto referendum successivo al conflitto mondiale in cui vennero chiamati a scegliere tra repubblica e monarchia e dalle cui ceneri nacque proprio la attuale Costituzione repubblicana! In pratica è stato violato l'ultimo tabù giuridico-costituzionale dal dopoguerra ad oggi, quello da cui la Costituzione doveva segnare un punto assoluto e certo di non ritorno:l'accentramento personale della Suprema Magistratura Repubblicana, equivalente ad una potenziale reitroduzione di una forma larvatamente o anche solo potenzialmente monarchica, nel solco della tradizione giuridica e della Costituzione non scritta del diritto romano repubblicano, che nutriva viva avversione per la perpetuazione o consolidamento personalistico di cariche magistratuali o istituzionali monocratiche, tradizione che, a mio modesto avviso, come secondo la prassi costituzionale e l'opinione anche di altri studiosi di diritto,attraverso la clausola del "semestre bianco" e le norme transitorie e finali sui Savoia,ma ancor più con l'unico limite alla non assoggettabilità a revisione,in nessun caso della forma repubblicana dello Stato, deve ritenersi implicitamente e oggettivamente trasposta,ma inequivocabilmente, per interpretazione sistematica, nello Spirito della attuale Carta Fondamentale. Sussistono rimedi? Forse si, a partire dal Parlamento medesimo e dalla Corte Costituzionale,specie alla luce di un'altra sentenza della stessa Corte Costituzionale proprio relativa alle note vicende di Giorgio Napolitano.Occorrerà dunque analizzare bene di qui in avanti e in base alla conduzione pregressa della carica presidenziale se non si stia tentando o non si sia già introdotta di fatto una forma di "presidenzialismo" attentando alla Costituzione! Oltre al fatto che probabilmente,anche per correttezza puramente formale, si sarebbe dovuto dimettere,prima di essere rieletto,perchè l'art.84 della Costituzione dice che "L'ufficio di presidente della repubblica è incompatibile con qualsiasi altra carica.",l'art.139 della Costituzione recita infatti: "La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale".Ora il quesito che pongo al Professor Stefano Rodotà è questo: tale norma può essere interpretata come un mero divieto di trasformazione della forma repubblicana dello Stato in monarchica, cioè nella mera restaurazione monarchica, o anche nel mutamento sostanziale della forma repubblicana dello Stato così come delineata dalla stessa Costituzione, cioè nella forma della Repubblica democratica parlamentare che, probabilmente, secondo l'intendimento del Costituente originario doveva essere considerata come il Modello e la forma di Stato migliore possibile,dal momento che era uscito da una guerra,da un referendum e dall'esperienza autoritaria della dittatura per conquistarla? In una tale ottica la vicenda della rielezione di Giorgio Napolitano alla Presidenza della Repubblica, contrariamente alla prassi costituzionale e alle istanze di rinnovamento chiaramente manifestate dal corpo elettorale, fa uscire il ruolo di Napolitano stesso e della sua carica tutt'altro che rafforzati,ma anzi li pone in una situazione estremamente delicata, poichè sarà necessario analizzare attentamente se nella prassi antecedente e futura della gestione della carica stessa da parte di Giorgio Napolitano non siano rinvenibili, anche solo potenzialmente, i tratti della trasformazione sostanziale o de facto della forma repubblicana democratica parlamentare in presidenziale, alla luce anche di episodi recenti come la nomina dei 10 saggi,non previsti affatto dalla lettera e dalla prassi costituzionale, in cui si potrebbe profilare,storicamente, il parallellismo col precedente storico del "Consilium Regis". D'altra parte è ormai nozione e tradizione storica abbastanza assodata perfino nelle repubbliche antiche e financo in quelle aristocratiche, prima che democratiche, che il concetto di Repubblica è antitetico con i "personalismi" nel senso che il principio tradizionale informatore delle forme repubblicane è proprio quello che nessuno,men che mai a 87 anni, possa essere ritenuto "insostituibile", come nelle monarchie dinastiche o ereditarie.Negli ultimi giorni  poi sta ritornando in auge la questione dell'emendamento Terracini sul divieto di rielezione. Il consolidamento personale di cariche,soprattutto monocratiche, tende ad essere evitato anche dal diritto comunitario che sancisce i principi di "pari opportunità" e "rotazione degli incarichi" proprio per evitare certi fenomeni e tanto più a livello istituzionale così alto. Una nota di curiosità storica ci induce sempre a riflettere dagli insegnamenti del passato che in un sistema repubblicano,e per di più ancora dichiaratamente democratico, vi sono due ipotesi salienti in cui si può finire per essere considerati "insostituibili" ed appartengono entrambi alla categoria di quelli cui accennava Grillo, "i motivi inconfessabili": o quando si sa talmente troppo,cioè si conoscono talmente tanti segreti scomodi e retroscena, da poter tenere in "scacco", cioè bloccato e "sotto ricatto" l'intero sistema, specie se il ritorno alla condizione di privato e normale cittadino, senza le immunità connesse all'Alta carica, venisse a consentire proprio quello che manca in Itaglia, cioè la trasparenza e il controllo sull'operato pregresso, e specie quando vi siano stati scandali non chiariti in tutti i loro risvolti, ovvero quando si è talmente compromessi col sistema e, a propria volta, così facilmente "ricattabili", da non poter scontentare nessuno di quelli che hanno preso parte alle vicende pregresse e che sanno o quantomeno la maggioranza dei cosiddetti "poteri forti"....ma, al di là delle immunità e del garantismo, alla fine tirarla per le lunghe conviene un po' a tutti, perchè poi, in ogni caso, la prescrizione in Itaglia, mette sempre a posto tutto, no? "Prior tempore, potior iure", solo questo avete imparato dai Romani Antichi? E Tu Plutarco,il Tuo Spirito Immortale dov'è rimasto? In Francia al 1789? La domanda più sconcertante però, che occorrerebbe porsi in un sistema globale, è quanto abbiano contato, anche sulle recenti vicende interne, i missili della Nord Corea puntati verso l'occidente, reazione provocata da iniziali manovre militari U.S.A., tanto più che le richieste del dittatore coreano non erano poi nemmeno così impraticabili (chiedeva delle scuse), da impedire di far rientrare la crisi, che invece si è protratta. Viene spontaneo domandarsi,visti i rapporti con la Cina, altro Stato comunista e antico alleato coreano se non si sia trattato di una prova di forza avanzata da un "vassallo cinese" per esigere qualcosa in cambio rispetto al rinnovato finanziamento dello stratosferico debito pubblico U.S.A. da parte della Cina ovvero se non si sia trattato piuttosto di una "lite simulata" tra "debitore e scagnozzo del creditore" per andare ad esigere qualcosa d'altro da un terzo, a sua volta debitore e vassallo del debitore, o comunque da un terzo estraneo alla lite con "strumenti di pressione esterna ed equilibri di politica internazionale". In ogni caso è chiaro che le "primavere arabe" in Nordafrica più che l'instaurazione di regimi democratici abbiano comportato come effetto commerciale la vasta rinegoziazione di commesse e la presenza commerciale e in materia di sfruttamento di risorse soprattutto in favore della Cina,creditore americano, e che il Nordafrica è molto vicino all'Italia che,strategicamente potrebbe rappresentare la "testa di ponte" e col suo debito pubblico il "cavallo di Troia" per l'arrembaggio finale dell'economia cinese in Europa.Da un punto di vista interno se ne ricava però l'impressione di una riflessione  piuttosto amara riflessione:"Il Regime che si va instaurando all'indomani della rielezione di Napolitano a Presidente della Repubblica, e' probabilmente il peggiore che gli itagliani abbiano conosciuto a partire dalla storia repubblicana.Esso non ha praticamente più quasi nulla o comunque ha ben poco in comune col disegno originario dei Costituenti così come rimasto sulla Carta Fondamentale che sancisce le condizioni e i fondamenti stessi del contratto sociale, poiché assomma i peggiori tratti partitocratici e "consociativi" che hanno determinato gli scandali e la caduta della cosiddetta "prima Repubblica",e che si sono conclamati in nome di una rielezione contraria allo Spirito e alla prassi costituzionale, ai tratti autoritari, che ben presto e' destinato ad assumere,sulla base della nuova maggioranza emersa in occasione della rielezione di Napolitano, del decisionismo o dirigismo governativo,probabilmente di stampo presidenziale,decisionismo instauratosi in Italia dall'epoca del C.A.F. e del craxismo e che ha costantemente caratterizzato negativamente la parentesi della cosiddetta "seconda Repubblica" in spregio alla nozione costituzionale stessa di Repubblica democratica parlamentare in cui notoriamente le funzioni del Parlamento devono essere ritenute preminenti su quelle del governo. Il tutto,compresa la cosiddetta "svolta presidenziale", di cui molti parlano con troppa disinvoltura,dandola per già avvenuta e conclamata nei fatti, senza nemmeno passare per alcun processo formale di revisione costituzionale! L'unico sistema per indirizzare e coinvolgere quelle forze, soprattutto giovani, e quelle istanze elettorali di protesta e cambiamento chiaramente espresse dal Corpo elettorale sovrano alle ultime consultazioni, era quello di assegnare la Suprema Magistratura repubblicana e il ruolo di Garante della Costituzione ad un uomo con la preparazione e formazione e con la dignità e autorevolezza di Stefano Rodota' in grado di trovare soluzioni costituzionali e istituzionali adeguate ad interpretare in modo civile e progressivo il cambiamento possibile ed a convogliare positivamente le relative legittime istanze ormai improcrastinabili, sapendo essere anche messaggio di misura al momento giusto proprio per la sua indubbia autorevolezza,anche sul piano morale,oltre che intellettuale, e per l'idea stessa e garanzia di cambiamento che egli stesso avrebbe potuto impersonare. Inoltre la soluzione ottimale di mediazione tra istanze di democrazia diretta e istanze dirigiste o presidenziali non e' altra che quella del Modelllo della Repubblica democratica parlamentare,cosi' come tracciato dalla Costituzione.La scelta di Napolitano e l'arroccamento della classe dei vecchi partiti su se stessi, con uno strappo costituzionale così lacerante e con uno strappo del Pd,partito di maggioranza relativa, dai sentimenti di gran parte del suo stesso elettorale, non fa altro che invelenire il clima,esacerbare gli animi ed aumentare,anziché ridurre la fronda,tanto più che,con la fuoriuscita di Vendola e Sel dalla coalizione, proprio a causa della vicenda della rielezione di Napolitano, e' venuta meno anche quella manciata di voti in più che ha consentito al Pd, con un sistema elettorale maggioritario di poter beneficiare del premio di maggioranza, cosicché, nei fatti, e' venuta meno anche ogni legittimazione politica sostanziale di partito di maggioranza relativa e la corrispondenza, sia pur "drogata" dal porcellum, tra risultato politico elettorale e maggioranza parlamentare, altro nodo che presto verrà al pettine e che finirà per pesare inevitabilmente anche nella vicenda della formazione del nuovo governo. Vi sarebbe un solo rimedio istituzionale e costituzionale forse per cercare di ricucire la frattura costituzionale profonda e lo strappo lacerante del Pd col suo elettorato che sarebbe quello di conferire mandato esplorativo proprio a Rodota' per la formazione del nuovo governo di larghe intese,cercando così stavolta di non escludere nessuno dal dialogo e dalla responsabilità delle misure urgenti e condivise che si dovrebbero adottare,in pratica Rodota' Presidente del Consiglio come atto riparatorio, come risarcimento in termini di democrazia,come atto di pacificazione nazionale,ma non credo che sia proprio questo il patto o la possibile intesa che si cela dietro il raggiungimento della maggioranza per la rielezione di Giorgio Napolitano. 
  2. Wir müssen anfragen um wir sind eigentlich gegenuber auch hier im Vorfeld analysieren und auf der Grundlage der vorherigen Ausführung des Präsidentenamtes, wenn Sie nicht versuchen, oder nicht haben Sie bereits de facto eine Form von "Präsidentialismus" ein gegensatz  die Verfassung eingeführt! Artikel .139 der Verfassung lautet: "Die republikanische Form können nicht Gegenstand einer verfassungsrechtlichen Prüfung." Nun ist die Frage, dass ich Professor Stefano Rodotà setzen dies: Diese Regel kann als eine bloße Verbot der Umwandlung des republikanischen interpretiert werden Stand der Monarchie, das heißt, in die bloße Wiederherstellung der Monarchie, oder sogar in wesentlichen Änderung in der republikanischen Form der Regierung, wie in der Verfassung selbst, das heißt, in der Form der demokratischen parlamentarischen Republik, die wahrscheinlich nach der ursprünglichen Absicht der Konstituierenden Versammlung war es, als die angesehen werden skizziert Modell und die bestmögliche Form der Regierung, da er aus einem Krieg, einem Referendum und der Erfahrung der autoritären Diktatur zu erobern kommen? In einer solchen Perspektive bringt die Geschichte der Wiederwahl von Giorgio Napolitano, Präsident der Republik, im Gegensatz zu dem verfassungsrechtlichen Praxis und Instanzen der Erneuerung deutlich vom Wahlgremium manifestiert, die Rolle von Napolitano sich und seine Ladung alles andere als gestärkt, sondern stellt sie in einer äußerst schwierigen Situation, da es notwendig sein wird, sorgfältig zu analysieren, ob die frühere Praxis und künftige Verwaltung des Amtes selbst durch Giorgio Napolitano nicht wahrnehmbar sind, möglicherweise sogar, die Züge trasformaziona inhaltlichen oder de facto parlamentarische demokratische republikanische Form bei den Präsidentschaftswahlen, im Lichte der jüngsten Ereignisse wie die Ernennung der 10 Essays, überhaupt nicht durch den Buchstaben und Praxis, in dem Sie profilieren könnte historisch, die Parallelität mit der historischen Präzedenzfall der überdachten "Consilium Regis." Auf der anderen Seite ist es jetzt ziemlich fundierte Vorstellung und historischen Tradition auch in den antiken Republiken und sogar in jenen aristokratischen, demokratisch vor, dass das Konzept der Republik Antithese zu den "Persönlichkeiten" in dem Sinne ist, dass das traditionelle Prinzip der republikanischen Formen Informant eigenen was niemand, am allerwenigsten bei 87 Jahre alt, um als "unersetzlich", wie in Monarchien dynastische oder erbliche werden. Die Konsolidierung der Stabsstellen, vor allem Single-Richter, neigt dazu, durch das Gemeinschaftsrecht, die die Prinzipien der "Gleichheit" und "Job-Rotation" verankert, nur um bestimmte Phänomene und vieles mehr auf der institutionellen Ebene so hoch vermeiden vermieden werden. Ein Hinweis auf historische Neugier führt uns immer auf die Lehren aus der Vergangenheit zu reflektieren, dass in einem republikanischen System, und was noch offen demokratischen, gibt es zwei Hypothesen, in denen Sie am Ende wird als "unersetzlich" und können sowohl in die Kategorie der gehören diejenigen, die Sie erwähnt Grillo, "die Gründe unmentionable" oder, wenn Sie so viel wissen, dass Sie so viele unangenehme Geheimnisse und Hintergrund kennen, können Sie in halten "check", das ist gesperrt und "Erpressung" das gesamte System, vor allem wenn wieder normalisiert hat und der Privatmann, ohne Immunität im Zusammenhang mit dem hohen Amt waren, um genau das, was es in Striptease, nämlich Transparenz fehlt und die Aktivitäten vor Lernen zu steuern und vor allem, wenn es gab Skandale sind nicht adressiert all ihren Implikationen, oder, wenn es so ist mit dem System kompromittiert und wiederum so leicht "erpresst", können sie nicht anecken von denen, die an den Veranstaltungen der Vergangenheit stattgefunden hat und wer weiß, oder zumindest die Mehrheit der sogenannten "Kräfte stark ".... aber, jenseits der Immunität und dem Bürgen, am Ende ziehen ihre Füße sollten ein wenig" überhaupt, weil dann in jedem Fall die Voraussetzung Striptease, setzt immer alles an seinem Platz, nicht wahr? "Prior tempore, potior jure", nur, dass Sie von den alten Römern gelernt? Und Sie Plutarch, Ihre unsterbliche Geist, wo war ich? In Frankreich bis 1789?Die rätselhafte Frage ist jedoch, dass in ein globales System betrachtet werden sollte, ist, wie viel sie gezählt, auch auf den letzten inneren Angelegenheiten, wies die Raketen von Nordkorea in Richtung Westen, die erste Reaktion von US-Militärmanöver provoziert, zumal die Anforderungen der koreanische Diktator waren nicht einmal so unpraktisch (bat um Entschuldigung), um eine Rückkehr zu der Krise, die stattdessen hat sich weiter zu verhindern. Man könnte sich fragen, angesichts der Beziehung mit China, ein anderer kommunistischer Staat und alten koreanischen Verbündeten, wenn es keine Frage einer Kraftprobe durch ein "Vasall China", um etwas im Gegenzug verlangen als erneute Finanzierung der US-Staatsverschuldung stratosphärischen gemacht durch China oder ob dies so etwas wie eine "lite simulierten" zwischen "dem Schuldner und dem Gläubiger Handlanger" zu gehen, um etwas anderes von einem Dritten verlangen, wiederum ein Vasall des Schuldners und dem Schuldner, oder sonst durch eine dritten nicht mit den Streit "Instrumente der externen Druck und Salden der internationalen Politik." In jedem Fall ist es klar, dass der "arabische Frühling" in Nordafrika statt der Schaffung demokratischer Regime als wirtschaftlicher Wirkung die überwiegende Neuverhandlung von Verträgen und kommerzielle Präsenz gehandelt, und für die Ausbeutung der Ressourcen, vor allem zugunsten von China, amerikanische Gläubiger und dass Nordafrika sehr nahe an Italien, dass strategisch konnte die "Brückenkopf" mit seiner öffentlichen Verschuldung und der "Trojanisches Pferd" für die endgültige Internat der chinesischen Wirtschaft in Europa vertreten ist.Aus einer internen Sicht, jedoch bekommt man den Eindruck einer eher bitter Reflexion Reflexion: "Das Regime Festlegung, dass Sie nach der Wiederwahl von Präsident Napolitano der Republik gehen, und" wahrscheinlich das Schlimmste, was ich in der itagliani gewusst haben Basierend auf der Geschichte repubblicana.Esso hat kaum oder fast nichts, hat jedoch wenig gemein mit dem ursprünglichen Entwurf der Bestandteile sowie auf der Grundrechtscharta, die die Voraussetzungen und die Grundlagen des sozialen Vertrag gründet blieb, wie es die schlimmsten Züge partitocratici und "consociational vereint "das führte zu dem Skandal und dem Fall der sogenannten" Ersten Republik ", und dass sie im Namen einer Wiederwahl im Widerspruch zum Geist und zur verfassungsrechtlichen Praxis proklamiert, die autoritäre, die bald und 'bestimmt zu nehmen, auf der Grundlage der neue Mehrheit entstanden während der Wiederwahl von Napolitano, der Unentschlossenheit oder staatlichen Dirigismus, wahrscheinlich Schimmel Präsidentschaftswahlen Entschiedenheit in Italien eingeführt seit der Zeit der CAF und craxismo und hat immer wieder negativ auf die Klammer der sogenannten "Zweiten Republik" Trotz der dadurch gleichen verfassungsrechtlichen Begriff der demokratische parlamentarische Republik, in der bekannten Funktionen des Parlaments größter gehalten werden, müssen über die von der Regierung werden. Alles, einschließlich der sogenannten "Durchbruch des Präsidenten", von denen viele mit zu viel Leichtigkeit zu sprechen, so dass es bereits in der Fakten und offene aufgetreten sogar ohne Umweg über eine formale Prozess der Überarbeitung der Verfassung! Der einzige Weg zum Ziel und greifen jene Kräfte, vor allem junge Menschen, und diese Instanzen des Protestes und Wahlen Änderung eindeutig durch die Wählerschaft der letzte Herrscher Konsultationen ausgedrückt war es, den Supreme zuweisen Republikaner Justiz und die Rolle der Garant der Verfassung zu einem Mann mit der Vorbereitung und Ausbildung, und mit der Würde und Autorität von Stefano Rodota 'in der Lage, Lösungen zu finden, angemessen zu interpretieren konstitutionellen und institutionellen in einer zivilisierten und progressiven Wandel zu ermöglichen und einen positiven vermitteln ihre berechtigten Forderungen nun verschoben werden, wissen auch Messnachricht sein zur richtigen Zeit wegen seiner unbestreitbaren Autorität, auch aus moralischen Gründen, sowie intellektuelle und der Idee des Wandels und der Garantie, dass er zu verkörpern. Auch die optimale Lösung der Mediation zwischen den Instanzen der direkten Demokratie und Präsidentschaftswahlen Instanzen interventionistische oder nicht 'MODEL OF nichts anderes als, dass der demokratische parlamentarische Republik, so' wie durch Costituzione.La Wahl Napolitano und der Verankerung der alten Parteien der Klasse beschrieben, wenn selbst, mit einer konstitutionellen Träne so Durchstechen und Zerreißen der Demokratischen Partei, die Mehrheit Partei, von den Gefühlen eines großen Teils seiner eigenen Wahl, tut nichts invelenire Klima, verschärfen den Verstand und die Steigerung, anstatt reduzieren die Wedel, die da, mit der Veröffentlichung von Vendola und Sel aus der Koalition, gerade wegen der Geschichte der Wiederwahl von Napolitano, und 'failed sogar, dass Handvoll Stimmen mehr, konnte die Demokratische Partei, mit einer Mehrheit Wahlsystem förderfähig zu sein für den Preis Mehrheit, so dass in der Tat, und "nicht sogar jede politische Legitimität deutliche Mehrheit Partei und Korrespondenz, wenn auch" unter Drogen "von Porcellum, einschließlich Wahlen und politische Ergebnis parlamentarische Mehrheit, ein weiterer Knoten, der bald nach Hause wird es sein, schlafen und die schließlich unweigerlich auch wiegen in der Geschichte der Bildung der neuen Regierung. Es wäre ein einziges Heilmittel institutionelle und konstitutionelle vielleicht zu versuchen, die Kluft tiefen verfassungsrechtlichen flicken sein und Reißen Reißen die Demokratische Partei mit seiner Wählerschaft, die das Sondierungsmandat eigenen Rodota geben ist "für die Bildung der neuen Regierung des breiten Vereinbarungen, so dass in dieser Zeit versucht, niemanden von Dialog und gemeinsame Verantwortung, und dass dringend Maßnahmen ausschließen sollte darauf geachtet werden, in der Praxis Rodota 'Vorsitzender des Vorstands als ein Akt der Wiedergutmachung, wie der Ausgleich in Bezug auf Demokratie als Akt der nationalen Versöhnung, aber ich glaube nicht, dass dies genau der Bund oder die mögliche Verständnis, die hinter dem Erfolg der Mehrheit liegt für die Wiederwahl von Giorgio Napolitano ist.
    http://www.quotidianolegale.it/3632/diritto-dottrina-contributi/riflessioni-sulla-rielezione-del-presidente-della-repubblica.htlm?goback=.gde_2704726_member_234231692

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