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venerdì 14 giugno 2013

Lo sviluppo storico del diritto di associazione.Die historische Entwicklung des Rechts auf Vereinigungsfreiheit

Il diritto di associazione è connaturato alla stessa natura umana, se è vero che l’uomo, come lo definisce Aristotele, è un animale sociale e quindi, per definizione, un animale politico, dal termine polys, che era la città-Stato degli antichi Greci. Per gli antichi Greci,che sono stati i padri del pensiero e della civiltà occidentale, ma anche della democrazia, che nella polys era democrazia diretta partecipativa,cioè qualcosa di molto più simile alle moderne associazioni rispetto alle nostre democrazie rappresentative contemporanee in cui spesso si va a votare i propri rappresentanti e li si elegge al Parlamento senza nemmeno averli conosciuti di persona o essersi confrontati sui programmi.
 Nell’antica Grecia,ad esempio, oltre che nel campo politico, si parla di associazioni, a carattere iniziatico,come i Tiasoi,di cui ci giunge eco,ad esempio, dai versi  della poetessa Saffo, in ambito privatistico o addirittura vediamo nascere le prime federazioni e associazioni di carattere pubblicistico, tra polys con interessi ed obiettivi comuni,come la famosa Lega Delio-Attica (tra popolazioni marinare della stessa area geopolitica) o le coalizioni panelleniche per combattere le invasioni o anche fenomeni di associazionismo federativo legati al mondo sportivo,come quelli dei giochi olimpici o istmici, che,in qualche modo, si sono tramandati fino ai nostri giorni attraverso le Olimpiadi.
Nell’antica Roma è noto il legame politico-economico che si sviluppava tra sodales e i sodalizi,che erano in qualche modo le istituzioni che corrispondevano di più al moderno concetto di associazioni,e che incarnavano l’idea di collaborare e prestarsi reciproco aiuto e sostegno in vista di un obiettivo comune-scopo da raggiungere. Ma l’antica Roma,specie nella fase repubblicana,e poi anche in epoca imperiale, sarà la civiltà che, più ancora dell’Antica Grecia, conoscerà lo sviluppo della fazione politica, cioè del partito, come forma di associazione e bisogna precisare che,ancora ai nostri giorni e persino nel nostro ordinamento giuridico attuale,partiti politici e sindacati altro non sono che forme associative regolate dagli artt.12 e seguenti del Codice Civile,cioè secondo i modelli normativi dell’associazione, anche se, fortunatamente, si tratta di entità associative aventi rilievo costituzionale per le loro funzioni di scopo che sicuramente differiscono da quelle di una normale associazione tra privati (ad esempio per l’articolo 49 della Costituzione per i partiti o per l’articolo 39 per i sindacati). Nel Medioevo l’associazione per eccellenza sarà soprattutto quella del modello corporativo. Le corporazioni di arti e mestieri, le Gilde, per usare una terminologia di origine germanica. Non che prima questo tipo di associazioni non esistessero,esistevano già all’epoca degli antichi Egizi,prima ancora dei Greci, per essere chiari,esse in qualche misura e sotto diverse forme, sono sempre esistite, segnando anche l’identificazione politico-sociale del soggetto con l’appartenenza ad una determinata categoria professionale e, di conseguenza, fin quasi ai nostri giorni, con una determinata classe sociale, ma ogni epoca ha avuto degli istituti associativi che sono stati predominanti nel loro ruolo e quindi, se per i Greci, l’appartenenza alla polys, ad una società iniziatica o ad una Lega,specie in tempo di guerre,anche commerciali, era prevalente, per gli antichi Romani fu prevalente il ruolo del partito, della fazione. La storia di Roma inizia come contrapposizione di interessi politici ed economici tra patrizi e plebei e continuerà,anche nelle distinzioni giuridiche e sociali, nelle divisioni tra humiliores et honestiores, arrivando addirittura nel tardo impero, ad esempio, a far coincidere le fazioni delle tifoserìe delle gare equestri nel circo (i verdi e gli azzurri a Roma antica e Bisanzio, ad esempio),con la militanza politica, facendo coincidere  addirittura tumulti sociali e politici con gli esiti delle gare circensi, cito un testo storico per tutti,per comprendere l’importanza dell’identificazione nella fazione,nel contesto della psicologìa dell’antico Romano: “Classi,partiti e leggi nella Repubblica Romana” del grande Feliciano Serrao. Infine la storia del Medioevo è storia soprattutto di gilde e corporazioni, tanto che persino l’appartenenza politica, ad esempio ai Guelfi o ai Ghibellini, sarà spesso determinata dall’appartenenza ad una certa corporazione che,per i suoi interessi professionali, finiva complessivamente per militare per una parte politica piuttosto che per un’altra. Proprio come avviene,un po’, in parte, ancora ai nostri giorni, dove,ad esempio, anche se si tratta di generalizzazioni e luoghi comuni, si sente dire che gli avvocati e il popolo delle partite I.V.A. tende a votare più per il centro-destra, rispetto ai lavoratori dipendenti che, magari, potrebbero avere maggiori simpatìe per il centro-sinistra. Il fascismo, ad esempio, sarà un regime fortemente corporativo,come si evince anche dalla lettura dell’impianto originario del Codice Civile, che è di quel periodo, specialmente del Libro Quinto che tratta del lavoro. Diretta evoluzione ed emanazione del mondo delle corporazioni di arti e mestieri saranno poi gli Ordini e i collegi professionali, che avranno fortuna e ruolo sociale soprattutto nel settecento e nell’ottocento,con proprie norme interne, spesso anche distinte da quelle dell’ordinamento giuridico generale, si vedano i codici di comportamento o deontologici (il cui ruolo oggi sta andando tanto di moda,a nostro parere in chiave regressiva, anche nell’era postindustriale e della globalizzazione), norme caratterizzate da genericità e atipicità che, per certi versi, finiscono per confliggere con il principio di tassatività della norma giuridica, e che a parere di chi scrive potrebbero presentare anche seri profili di incostituzionalità(artt.1,2,3,13,21,25, ecc. Cost.), essendo assimilabili talora a cosiddette “norme sanzionatorie in bianco” ma con margini interpretativi così ampi da porre in dubbio più che mai la certezza del diritto, specie quando la morale o l’appartenenza ad una determinata corporazione finisca col prevalere, come metro di giudizio, rispetto alle norme generali,soprattutto quelle penali o a principi generali di libertà e comunque in ogni caso in cui si possano creare profili di conflittualità o,col prevalere delle morali sul diritto, evidenziandosi potenziali pericoli di restaurazione della presenza di uno Stato confessionale o sempre meno laico (pensiamo alla deontologia medica e al ruolo della cosiddetta “bioetica”,nonché alle vicende della legge sulla fecondazione artificiale o sulla R.U.486). Dal Rinascimento in poi assisteremo anche allo sviluppo sempre più consistente delle associazioni segrete, e al loro ruolo politico-economico-sociale, a livello sotterraneo. Nel Cinquecento e soprattutto nell’epoca della Controriforma le associazioni segrete coltiveranno interessi prevalentemente filosofici,esoterici,magici,alchemici, non sussistendo una autentica libertà di fede religiosa o tolleranza verso le varie opinioni filosofiche e cito una figura emblematica per tutte, che si muoveva in quel mondo sotterraneo, il filosofo Giordano Bruno o, nel settecento, il Conte di Cagliostro (entrambi legati al mondo dei culti misterici Egizi). Finchè, a partire dal seicento, il secolo dei Rosacroce, fino a noi, l’associazione segreta che agirà nella penombra,per eccellenza sarà proprio la Massonerìa che, in Italia, conoscerà la versione più popolare e volgarizzata, della Carbonerìa alla base dei moti risorgimentali che porteranno all’unità d’Italia. Le attività delle Logge Massoniche costituiranno anche il fiume sotterraneo in cui molti storici moderni identificano la chiave di episodi cruciali della storia occidentale, almeno dalla fine del Settecento in poi,dalla Rivoluzione Francese, alla sua stessa fine con Termidoro,dalla Rivoluzione Americana fino all’unità di Italia voluta fortemente,anche secondo l’ultimo best-seller di Umberto Eco: “Il Cimitero di Praga”,forse anche dalle Logge massoniche inglesi,per creare, nell’Ottocento, “uno Stato cuscinetto” che potesse in qualche modo frenare o ostacolare eventuali sconfinamenti della Grandeur francese e marce vittoriose come quella di Napoleone che era arrivato fino in Russìa, facendo tremare tutti i troni e le dinastie europee e facendosi portatore dei principi moderni di libertà consacrati nella Dichiarazione dei diritti dell’Uomo e del Cittadino, che costituisce l’eredità più importante della Rivoluzione Francese. Insomma, da un punto di vista storico, il diritto di associazione,oggi consacrato nell’articolo 18 della nostra Costituzione, costituisce un po’ il “Motore propulsore” della storia e di quelle che Immanuel Kant definiva le magnifiche sorti progressive. L’idea di fondo che caratterizza questo diritto costituzionale fondamentale e la sua stessa funzione è che l’uomo, che è animale sociale per definizione, proprio per questo basilare motivo, non potendo raggiungere da solo,con sforzi individuali, certi obiettivi-scopi, e ciò per la sua intrinseca limitatezza e per la limitatezza delle sue risorse, associandosi con i suoi simili e concentrando insieme ad essi i propri sforzi, in direzione di uno o più obiettivi comuni (scopi sociali), possa riuscire a realizzare ciò che da solo non potrebbe mai, o solo con estrema difficoltà, raggiungere. Il che poi è la causa stessa dell’esistenza e il motivo giustificativo dello stesso contratto sociale e dell’ordinamento giuridico, a livello pubblicistico. Cioè, come insegna il Torrente, l’ordinamento giuridico e lo Stato, in fin dei conti, esistono, o meglio trovano giustificazione e legittimazione della loro stessa esistenza,proprio perché dovrebbero consentire all’individuo la sua realizzazione, per quanto possibile,cioè la realizzazione delle sue aspirazioni all’interno del loro contesto. In questo senso diremmo che ogni associazione nasce al servizio e in funzione dell’individuo che si associa e che vi fa convergere i suoi sforzi. Ed è alla base stessa della cultura giuridica italiana l’analisi di quel grande giurista che fu Santi Romano, che, forse per primo, giunse ad analizzare e comparare il concetto di istituzioni e associazioni, mettendoci in guardia dalle derive e dai pericoli che sono insiti nella coesistenza di più livelli associativi, perché in fondo anche l’associazione per delinquere potrebbe avere la tentazione di “istituzionalizzarsi” e questo sarebbe il pericolo maggiore per qualsiasi società democratica o non. Due ultime brevi riflessioni sullo sviluppo storico del diritto di associazione: in primis, sulla scorta di quello che ci ha insegnato quel grande testo fondamentale che è “La democrazia in America” di Alexis De Tocqueville, ricordiamoci che la democrazia americana, che poi è un po’ il modello di tutte le democrazie occidentali contemporanee, sempre più almeno dalla fine della seconda guerra mondiale fino a noi, individua nel diritto di associazione il pilastro,il caposaldo della democrazia stessa, come forma di governo, subito dopo la libertà di stampa,un bene,un diritto costituzionale quest’ultimo che gli Americani considerano ancora più prezioso. In secondo luogo proprio Tocqueville ci insegna, e questo lo constatiamo ogni giorno e sempre più nel mondo della globalizzazione e delle multinazionali, che nelle democrazie l’uomo,il cittadino è sempre più drammaticamente solo, anche a causa del livellamento portato dal principio di eguaglianza, che è un valore, intendiamo bene, ma che è anche fonte di individualismo e che quindi finisce per creare maggiore isolamento politico, sociale, economico, rispetto al modello di una società aristocratica, in cui la coesione intorno ad un clan,ad una famiglia,ad un feudatario o ad un signore, non solo costituisce una forma elementare di identità politico-sociale,prima ancora dell’identità nazionale stessa, ma diventa altresì l’unico modo per ottenere “protezione”,ma anche affermazione sociale (pensiamo al vincolo di vassallaggio nel Medioevo e alla fellonìa,infedeltà al proprio Signore, come crimine additato al vertice della gerarchìa criminale nella tavola di valori di quel tipo di società arcaica).In estrema sintesi,vogliamo affermare che il diritto di associazione è l’unico strumento che ha l’uomo contemporaneo per uscire dal “ghetto” della condizione di isolamento in cui si trova “nella società degli Eguali”, laddove lobbies e multinazionali molto più potenti di lui possono schiacciare i suoi spazi di libertà e autonomìa in ogni momento,con clausole discutibili o vessatorie nei cosiddetti contratti di massa o con atteggiamenti aggressivi a livello patrimoniale (pensiamo ai problemi delle tariffe delle società erogatrici dell’acqua e del gas negli ultimi tempi e nell’esigenza, sempre più sentita, di ritornare alla pubblicizzazione di certe risorse, o ai “cartelli” di lobbies bancarie e assicurative oggetto di intervento dell’antitrust), o anche facendo pressione presso i parlamenti nazionali per far passare leggi astruse o inique. Oggi più che mai,riteniamo, che i cittadini debbano tornare ad interessarsi di politica e a militare attivamente in partiti, ma guardiamo anche con interesse al ruolo dei sindacati (ad esempio l’avvocatura non avrebbe subìto la crisi che sta subendo se fosse stata una categorìa più sindacalizzata e più capace di reagire in modo compatto,con minore individualismo, a certi interventi fatti passare per “riforme”) e financo al ruolo delle associazioni dei consumatori, del mondo delle professioni e delle imprese e delle associazioni culturali ed infine allo strumento contrattuale delle “convenzioni” di cui si può beneficiare all’interno di moduli e contratti associativi,come strumento-base e forse anche come motore propulsore per poter guardare avanti ed uscire dalla prospettiva della gravissima crisi economica mondiale, che in Italia,un paese in cui lo Stato non ha mai brillato per la sua presenza, assume anche i tratti di una crisi “strutturale”. Riteniamo quindi che da tale crisi si possa e si debba tentare di uscire, anche mettendo insieme gli sforzi comuni attraverso gli strumenti associativi e consortili. Solo associandoci tutti in modo compatto sul territorio,nelle varie formazioni politiche e sociali, possiamo oggi tentare di resistere all’attacco feroce, al fenomeno di erosione progressiva del tessuto istituzionale e ancor più dei diritti soggettivi civili e costituzionali,per salvaguardarne la forma in cui li abbiamo fino ad oggi conosciuti e l’intima sostanza dei loro contenuti che corrispondono ai valori storici fondanti della democrazia. In questo senso, oggi più che mai,come cantava Gaber: “Libertà è partecipazione”.Das Recht des Vereins ist inhärent menschlichen Natur selbst, wenn es wahr ist, daß der Mensch, wie Aristoteles definiert, ein soziales Tier ist und daher per definitionem ein politisches Tier, von den Ende Polys, die die Stadtstaaten des antiken war Griechen. Für die alten Griechen, die die Väter des abendländischen Denkens und der Zivilisation waren, sondern auch der Demokratie, die in der Polys partizipativen direkte Demokratie war, das ist etwas sehr ähnlich modernen Verbände als unsere modernen repräsentativen Demokratien, die oft geht für ihre Vertreter wählen und sie an das Parlament, ohne auch nur traf sie in Person oder auf die Programme, die sie konfrontiert wurden gewählt.

 
Im antiken Griechenland, zum Beispiel, als auch im politischen Bereich, spricht man von Verbänden, um initiatory Charakter wie Tiasoi, von denen es kommt Echo, zum Beispiel, die Verse des Dichters Sappho, auf dem Gebiet des Privatrechts oder sogar die Geburt raw Verbände und Vereinigungen von öffentlichen Charakter, einschließlich Polys mit gemeinsamen Interessen und Ziele, wie die berühmte Delian League (marinieren zwischen den Populationen der gleichen geopolitischen Bereich) oder den Panhellenic Koalitionen, um die Invasion oder sogar Phänomene Verband der Verbände im Zusammenhang mit der Welt des Sports zu kämpfen , wie die Olympischen Spiele oder der Isthmian, die in irgendeiner Weise, die festgelegt wurden, bis zum heutigen Tag durch die Olympischen Spiele übergeben.Im alten Rom ist nicht bekannt Link politisch-ökonomisches System, das zwischen Sodales und Verbänden entwickelt wurde, die in irgendeiner Weise die Institutionen, die mehr dem modernen Konzept der Verbände entsprach, und die die Idee zur Zusammenarbeit und unterstützen sich gegenseitig mit Rat und Unterstützung verkörpert waren im Hinblick auf ein gemeinsames Ziel-Ziel erreicht werden. Aber die alten Rom, vor allem während Republikaner, und dann in der Kaiserzeit, wird die Zivilisation, die noch mehr als antiken Griechenland, kennen die Entwicklung der politischen Fraktion, dass der Partei, als eine Form der Vereinigung, und es wird darauf hingewiesen, dass sein bis zum heutigen Tag, und auch in unserer aktuellen Rechtssystem, sind politische Parteien und Gewerkschaften nichts anderes als Formen des Zusammenschlusses durch Artikel 12 geregelt und folgende des Bürgerlichen Gesetzbuches, die in Übereinstimmung mit den regulatorischen Modelle des Vereins ist, obwohl glücklicherweise ist es assoziativen Einheit von verfassungsrechtlichen Bedeutung für ihren Zweck Funktionen, die sicherlich von denen eines normalen Assoziation zwischen Einzelpersonen (zum Beispiel Artikel 49 der Verfassung für Partys oder Artikel 39 für die Gewerkschaften) unterscheiden. Im Mittelalter der Verein für Exzellenz wird, dass der Corporate obigen Modell werden. Die Konzerne von Kunst und Handwerk, Zünfte, um die Terminologie der germanischen Ursprungs. Nicht, dass diese Vereinigungen vor nicht gäbe, schon zu der Zeit der alten Ägypter bestanden, noch vor den Griechen klar zu sein, zu einem gewissen Grad und sie in verschiedenen Formen, hat es immer gegeben, erzielte die Identifizierung der sozio-politischen Thema mit der Zugehörigkeit zu einer bestimmten Berufes und damit fast auf den heutigen Tag, mit einer bestimmten sozialen Klasse, sondern jedes Alter hat assoziativen Institutionen, die überwiegend in ihrer Rolle waren, hatten, und dann, wenn die Griechen, Mitgliedschaft in den Polys zu einem Unternehmen oder einer Initiation Liga, vor allem in der Zeit des Krieges, oder sogar kommerzielle herrschte, für die alten Römer war die vorherrschende Rolle der Partei, der Fraktion. Die Geschichte von Rom beginnt, die politischen und wirtschaftlichen Interessen zwischen Patrizier und Plebejer dagegen, und wird auch weiterhin, auch in den rechtlichen und sozialen Unterschiede, Spaltungen zwischen humiliores et honestiores, ging sogar so weit in den späten Kaiserreich, zum Beispiel, um die Fraktionen von Unterstützern des Spiels Pferderennen im Zirkus (die Grün-und Blautöne im alten Rom und Byzanz, zum Beispiel), mit politischer Militanz, passend auch soziale und politische Unruhen mit dem Ausgang des Rennen Zirkus, zitiere ich einen historischen Text für alle, die "verstehen Bedeutung der Identifizierung der Fraktion, in Zusammenhang mit der Psychologie des alten Römischen Reiches: "Kurse, Partys und Gesetze in der römischen Republik" durch die große Feliciano Serrao. Schließlich ist die Geschichte des Mittelalters vor allem Geschichte der Zünfte und Gesellschaften, so dass auch politische Zugehörigkeit, wie der Welfen und Ghibellinen, oft wird durch die Zugehörigkeit zu einer bestimmten Gesellschaft bestimmt werden, dass, um seine beruflichen Interessen, lief für insgesamt militärischen zu einer politischen Partei eher als andere. So wie es passiert, ein wenig ", zum Teil bis zum heutigen Tag, wo zum Beispiel, auch wenn es Verallgemeinerungen und Klischees hören wir, dass die Anwälte und die Menschen der Mehrwertsteuer eher für die Mitte-Rechts-stimmen, in Bezug auf Mitarbeiter, die, vielleicht, mehr Sympathie für die Mitte-Links haben könnte. Faschismus, zum Beispiel, wird ein Regime stark Corporate sein, wie aus der Lektüre der ursprünglichen des Bürgerlichen Gesetzbuches, die aus dieser Zeit, vor allem das fünfte Buch, das der Job ist zu sehen. Direkte Entwicklung und Verabschiedung der Corporate-Welt von Kunst und Handwerk wird dann Bestellungen und Fachhochschulen, die wird Glück und soziale Rolle vor allem in den achtzehnten und neunzehnten Jahrhundert haben, mit ihren eigenen internen Regeln, die oft unterscheiden sich von denen des Rechtssystems im Allgemeinen, sehen die Verhaltenskodizes oder Ethik (dessen Rolle heute wird so in Mode, unserer Meinung nach in den wichtigsten regressive, auch im Zeitalter der Globalisierung und des post-industriellen Standards), von Vagheit und atypische dadurch gekennzeichnet, dass in gewisser Weise, sie am Ende Konflikt mit dem Grundsatz der Unabdingbarkeit der Rechtsstaatlichkeit, und dass in der Stellungnahme des Schriftstellers können sich auch mit schweren Profilen der Verfassungswidrigkeit (Artikel 1, 2,3,13,21,25, etc.. Verfassung), wobei manchmal ähnlich dem sogenannten "Sanktionierung Regeln in weiß", aber mit genügend Spielraum für Interpretation, so dass mehr als je zuvor zu schwächen, Rechtssicherheit, vor allem, wenn die Moral oder Zugehörigkeit zu einer bestimmten Gesellschaft vorherrschenden up endet, als Maßstab, um den allgemeinen Regeln im Vergleich insbesondere diejenigen von einem Straf-oder allgemeinen Grundsätzen der Freiheit, in jedem Fall können Sie Profile oder Konflikt zu erstellen, mit der Prävalenz des moralischen Gesetzes vorhanden ist, unterstreicht die möglichen Gefahren der Wiederherstellung der Gegenwart eines konfessionellen Staat oder weniger säkularen (man denke an die medizinische Ethik und die Rolle der sogenannten "Bioethik", sowie die Wechselfälle des Gesetzes über die künstliche Besamung oder RU486). Seit der Renaissance werden wir mehr und mehr an Bedeutung für die Entwicklung der Geheimgesellschaften und ihre Rolle im politischen, wirtschaftlichen und sozialen Ebene unterirdisch. Im sechzehnten Jahrhundert, und vor allem in der Ära der Counter-Geheimgesellschaften pflegen Interessen vor allem philosophische, esoterische, Magie, Alchemie, da gibt es keine wahre Freiheit der Religion oder Toleranz gegenüber verschiedenen philosophischen Meinungen und ich zitiere eine Kultfigur für alle, die bewegt die Unterwelt, der Philosoph Giordano Bruno, in dem achtzehnten Jahrhundert, der Graf von Cagliostro (sowohl in Bezug auf die Welt der Mysterien Ägypter). Bis, aus dem siebzehnten Jahrhundert, das Jahrhundert der Rosenkreuzer, zu uns, das Geheimnis Kombination, die im Dämmerlicht handeln wird, wird es die ultimative Freimaurerei in Italien die beliebteste Version und vulgarisierten, die Carbonari an der Basis der Bewegungen wissen Renaissance, wird zu der Einigung Italiens führen. Die Aktivitäten der Freimaurerlogen bilden auch die unterirdischen Fluss, in dem viele moderne Historiker identifizieren die wichtigsten entscheidende Folgen der westlichen Geschichte, zumindest seit dem Ende des achtzehnten Jahrhunderts, die Französisch Revolution, an seinem Ende mit Thermidor, von der amerikanischen Revolution bis ' Italien stark Einheit gewünscht, auch nach den neuesten meistverkaufte Umberto Eco: "Der Friedhof von Prag", vielleicht sogar von den englischen Freimaurerlogen zu schaffen, in dem neunzehnten Jahrhundert, "einen Puffer Zustand", die irgendwie zu bändigen könnte oder behindern keine Überschreitungen des Französisch Grandeur und Märsche siegreich wie der Napoleon, der nach Russland gekommen war, schüttelte alle Throne und europäischen Dynastien und ist der Träger der modernen Prinzipien der Freiheit in der Erklärung der Rechte des Menschen verankert und Bürgerrechte, Das ist das wichtigste Erbe der Revolution Französisch. Kurz gesagt, aus historischer Sicht ist das Recht auf Vereinigungsfreiheit, jetzt in Artikel 18 unserer Verfassung befugt ist, ein bisschen "" Engine Motor "der Geschichte und solche, die Immanuel Kant die progressive herrlichen Schicksal definiert. Die Idee, die dieses grundlegende verfassungsmäßige Recht und seine Funktion charakterisiert, ist der gleiche Mann, der ist ein soziales Tier per Definition der wesentliche Grund dafür, können sie nicht allein erreichen, mit individuellen Bemühungen, bestimmte Ziele-Ziele, und dies wegen deren immanente Grenzen und die Grenzen ihrer Ressourcen, in Verbindung mit seinen Mitmenschen und konzentriert ihre Bemühungen gemeinsam mit ihnen in Richtung eines oder mehrerer gemeinsamer Ziele (soziale Zwecke), kann in der Lage zu erreichen, was allein konnte nie oder nur äußerst schwierig, zu erreichen. Welche dann ist die Ursache und der Grund für die Existenz Beweis des gleichen sozialen Vertrag, und der Rechtsordnung, des Öffentlichen Rechts Niveau. Das heißt, wie durch den Strom, der Rechtsordnung und dem Zustand gezeigt, immerhin existiert, oder vielmehr finden Rechtfertigung und Legitimierung ihrer Existenz, weil sie das Individuum zu seiner Umsetzung ermöglichen sollte, so weit wie möglich, das heißt, Verwirklichung seiner Bestrebungen in ihren Kontext. In diesem Sinne könnte man sagen, dass jeder Verband zum Service gegründet und abhängig von der Person, die verbindet und wer gibt Ihnen seine Bemühungen zusammenlaufen. Und es ist eine der Grundlagen des italienischen rechtliche Analyse des großen Juristen, die das Heilige Römische Reich, das war vielleicht der erste, kam zu analysieren und zu vergleichen, das Konzept von Institutionen und Verbänden war, warnt uns vor den Drifts und die Gefahren, die inhärent sind Koexistenz mehrerer Ebenen der Vereinigung, denn am Ende sogar die Verschwörung könnte versucht sein zu "institutionalisieren" und dies wäre die größte Gefahr für jede demokratische Gesellschaft sein oder nicht sein. Zwei abschließende kurze Reflexionen über die historische Entwicklung des Rechts auf Vereinigungsfreiheit: Erstens, auf der Grundlage dessen, was sie uns gelehrt, dass große grundlegende Text, der "Demokratie in Amerika" von Alexis De Tocqueville ist, lassen Sie uns daran erinnern, dass die amerikanische Demokratie, dann ist das ein während "das Vorbild aller modernen westlichen Demokratien immer mehr mindestens seit dem Ende des Zweiten Weltkriegs bis zu uns, identifiziert das Recht auf Vereinigungsfreiheit die Säule, Eckpfeiler der Demokratie selbst, als eine Form der Regierung, unmittelbar nach der Freiheit der Presse, gut, letzteres eine verfassungsmäßige Recht, dass die Amerikaner immer noch als wertvoller. Zweitens eigenen Tocqueville uns lehrt, und das sehen wir jeden Tag und immer mehr in der Welt der Globalisierung und multinationale Konzerne, in Demokratien der Mann, ist der Bürger immer mehr dramatisch nur, auch wegen der Nivellierung durch das Prinzip der Gleichheit geführt , das ist ein Wert, wir meinen es gut, aber es ist auch eine Quelle von Individualismus und damit endet die Schaffung größerer politischer Isolation, soziale, wirtschaftliche, im Vergleich zu dem Modell einer aristokratischen Gesellschaft, in der der Zusammenhalt um einen Clan, eine Familie zu einem Feudalherr oder ein Gentleman, stellt nicht nur eine elementare Form der sozialen und politischen Identität, noch bevor die nationale Identität selbst, sondern wird auch der einzige Weg, um "Schutz" zu bekommen, aber auch sozialen Erfolg (man denke an die Anleihe von Vasallen im Mittelalter und der Verbrechen, Untreue gegen den Herrn selbst, wie bereits Kriminalität an der Spitze der kriminellen Hierarchie in der Tabelle der Werte dieser Art von archaischen Gesellschaft.) Kurz gesagt, wollen wir sagen, dass das Recht auf Vereinigungsfreiheit das einzige Werkzeug ist, dass moderne Mensch hat, um die "Ghetto" des Staates, in dem der Isolation liegt "in der Gesellschaft von Gleichen", in dem Lobbyisten und Konzerne viel mächtiger als er sein Zimmer für Freiheit und Autonomie zu allen Zeiten zu vernichten lassen können, mit Klauseln anstößig oder unfaire Verträge in sogenannten Masse oder aggressive Haltungen in der Bilanz (man denke an die Probleme der Preise von Gas-und Wasser-Unternehmen in der letzten Zeit und in der Notwendigkeit, fühlte sich mehr und mehr, um die Werbung für bestimmte Ressourcen zurück, oder "Zeichen" der Bank Lobbys und Versicherung Vorbehalt der kartellrechtlichen Intervention) oder auch Lobbyarbeit bei den nationalen Parlamenten auf Gesetze abstruse oder ungerecht passieren. Heute mehr denn je, glauben wir, dass die Bürger ein Interesse an Politik und das Militär aktiv in politischen Parteien zurück, aber wir freuen uns auch auf die Rolle der Gewerkschaften (zB Interessenvertretung wäre nicht die Krise, erlebt erlitten haben, wäre er eine Kategorie mehr gewerkschaftlich organisiert und besser in der Lage, in einer kompakten Art und Weise reagieren, mit weniger Individualismus geht bestimmte Eingriffe für "Reformen") und sogar die Rolle der Verbraucherverbände, der freien Berufe und Geschäfts-und kulturellen Vereinen und schließlich auf die vertragliche Instrument der "Konventionen", von denen Sie berechtigt innerhalb assoziativen Formen und Vereinbarungen, wie kann ein Tool-basierte und vielleicht sogar als treibende Kraft nach vorne schauen und aus der Perspektive der sehr ernste globale Wirtschaftskrise, die in Italien, ein Land, wo verlassen hat der Staat noch nie durch seine Anwesenheit auffällig, übernimmt auch die Züge einer Krise "strukturelle". Wir glauben daher, dass diese Krise kann und sollte aus tastete werden, auch der Zusammenstellung der gemeinsamen Anstrengungen durch die Instrumente Verbänden und Konsortien. Nur durch die Einbeziehung aller in einem kompakten Gebiet, in den verschiedenen sozialen und politischen Formationen, können wir nun tastete, um den Angriff heftig, die fortschreitende Erosion des institutionellen Stoff und noch mehr subjektive Zivil-und verfassungsmäßigen Rechte zu widerstehen, um die Form zu bewahren, in denen haben wir bis heute und der inneren Substanz ihrer Inhalte, die auf die historische Gründung der Demokratie entsprechen bekannt. In diesem Sinne ist heute mehr denn je, wie er Gaber sang: "Freiheit ist die Teilnahme."

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