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martedì 10 novembre 2015

VENETO FILOIMPERIALE E FILOTEDESCO: RIFLESSIONI SU MARSILIO DA PADOVA E PIETRO ARETINO,INVITO ALLA LETTURA. VENETO prokaiserlichen und pro-deutsch: Überlegungen zu MARSILIO von Padua und Peter Aretino, EINLADUNG ZUM LESEN.

VENETO FILOIMPERIALE E FILOTEDESCO: RIFLESSIONI SU MARSILIO DA PADOVA E PIETRO ARETINO,INVITO ALLA LETTURA. Una domanda storica e culturale si ripropone a distanza di secoli,nonostante l’esito delle ultime elezioni regionali che hanno visto la riconferma del governatore Zaia sostenuto dalla Lega Nord,partito antieuropeista e antieuro, il Veneto è stata una regione con radici culturali filoimperiali e,in ultima analisi, filotedesche? L’intuizione potrebbe provenire, a livello umanistico, dalla comparazione delle posizioni politiche e dall’analisi dei testi di due grandi scrittori e intellettuali veneti,senza arrivare a chiamare in causa le disquisizioni sulle origini genetiche dei Venetkens , sulla Volkerwanderung longobarda e i suoi insediamenti in Nord Italia o sul ruolo del fondaco dei tedeschi a Venezia e le origini prussiane-brandeburghesi di Johann Mathias Von der Schulenburg,uno dei più famosi generali della Serenissima Repubblica o, più recentemente, sulla particolare concentrazione,in età contemporanea,di aziende e insediamenti produttivi tedeschi in Veneto. I due scrittori sono Pietro Aretino (1492-1556) e Marsilio da Padova (1275-1342),entrambi filoimperiali, il primo seguace e fautore di Carlo Quinto, oltre che propagandista per la Serenissima Repubblica di Venezia,l’altro seguace di Ludovico il Bavaro, autore di un’opera cruciale per il ghibellinismo e il pacifismo universale come il Difensore della pace, morirà addirittura esule in Germania a Monaco di Baviera. Si tratta, tra medioevo e rinascimento, di due ponti culturali con la cultura tedesca che guardavano alla figura del Sacro Romano Imperatore come al reggente dell’Europa, del mondo occidentale ed al modello istituzionale e politico tedesco come al modello in assoluto cui fare riferimento. In realtà non si tratta di figure isolate,poiché lo stesso Dante Alighieri,come si evince dal De Monarchia e da altri passaggi delle sue opere, secondo la maggior parte degli studiosi, avrebbe ben preferito la reggenza tedesca e imperiale in Italia al continuo avvicendarsi di particolaristiche guerre intestine tra comuni e signorie (ai tempi di Dante era disceso in Italia Arrigo Settimo di Lussemburgo, ma basta anche fare riferimento ai passi della Divina Commedia su Manfredi,l’epilogo ghibellino di Tagliacozzo,ecc.) e non è un caso che il grande Goethe si ispirerà,almeno in parte, proprio a Dante,che è uno degli autori italiani più apprezzati in Germania, per il suo capolavoro Faust. Pietro Aretino, per quanto nato ad Arezzo, vivrà e morirà a Venezia,dopo l’esperienza politica e letteraria alla corte romana e, per quanto insignito anche di incarichi e onorificenze dallo Stato della Chiesa, nel suo epistolario descrive chiaramente il modello repubblicano del “giurisdizionalismo veneto”, come lo definisce lo storico Alvise Zorzi nel suo capolavoro “La Repubblica del leone”, cioè la capacità anche dello stesso patriarca di Venezia di comportarsi con una certa autonomia e spirito di indipendenza rispetto alla corte pontificia, come qualcosa di gran lunga preferibile alla vita cortigiana con le sue invidie e veleni e al sistema istituzionale di qualsivoglia altra corte o signorìa italiana (lettera 81 a Messere Bernardo Navaiero,lettera 79 al suo padrone di casa,sul Canal Grande nelle vicinanze del fondaco dei Tedeschi, Messere Domenico Bolani, lettera 96 a Messere Ambrogio Eusebio). L’ammirazione verso Carlo Quinto e la celebrazione delle sue vittorie,che lo porteranno addirittura a far prigioniero lo stesso antagonista Francesco Primo Re di Francia (lettera 5 a lo Imperadore riferita all’episodio del 1526 ed alla grazia della libertà concessa da Carlo al re francese), scandiscono l’attività propagandistico-letteraria dell’Aretino al pari della celebrazione delle tradizioni e del sistema di governo della Serenissima,suo rifugio e angolo di libertà repubblicana dopo esperienze travagliate in altre sedi. Culturalmente l’Aretino rappresenta un esempio molto moderno di libertà di stampa e di uso della stampa e della letteratura a fini politici e professionali,financo economici e, in questo modo di intendere il suo status e la sua dimensione intellettuale, non poteva non identificarsi positivamente nei valori della patria di Johannes Gutenberg,inventore della stampa,paese da sempre più sensibile verso l’attività divulgativa e informativa e i relativi diritti. Marsilio da Padova,da parte sua, rivela invece nella sua opera,il Defensor Pacis, l’abuso guelfo plurisecolare della Chiesa di Roma che si sarebbe arrogata, senza alcuna legittimazione (lo argomenta proprio da un’esegesi storica e filologica,cioè scientifica, dei testi delle sacre scritture e in anticipo addirittura sulla Riforma luterana, di cui, viceversa,Aretino non fu affatto fautore),poteri su altre diocesi o quantomeno una preminenza che è assurta storicamente al rango di una sorta di regime di monarchia teocratica assoluta. Egli rivela il carattere assembleare-conciliare,cioè popolare e democratico, della Chiesa delle origini e rivendica la primazia del soglio imperiale rispetto al ruolo ecclesiastico,che deve invece ritornare alla dimensione spirituale della religione piuttosto che alla corruzione del ruolo temporale,idoneo solo a seminare guerre e dissidi. Da queste teorie nascerà l’idea,nel periodo della lotta per le investiture e altro,che sia l’Imperatore a dover proporre o quantomeno asseverare le nomine delle prelature e non viceversa il Papa a poter scomunicare o scegliere i governanti terreni. Il titolo dell’opera, il Difensore della Pace, richiama, in pieno medioevo, i governanti alla loro vera funzione di creare la pace come presupposto necessario per realizzare il benessere morale e materiale delle popolazioni amministrate e questo concetto anticipa l’idea dello Stato sociale o quantomeno di uno Stato di diritto che realizzi le condizioni per lo sviluppo della personalità umana individuale nelle sue attitudini e aspirazioni, capovolgendo il concetto autoritario tradizionale dell’esistenza dei sudditi in funzione delle esigenze e degli umori del Leviatano,per usare il termine di Hobbes. Si tratta di un’opera più che progressista,a dir poco avveniristica, in un’epoca che aveva conosciuto le Crociate e in cui la figura del Papa Urbano Secondo e la forza disgregante dell’intolleranza religiosa avevano avuto un ruolo causale in tutto questo ( fondamentale il testo di Steven Runciman sulla storia delle Crociate). In tale ottica capovolta rispetto a quella tradizionale italiana è l’Imperatore, ed in particolare il Sacro Romano Imperatore Tedesco, ad incarnare il Sole, la forza centripeta unificatrice e pacificatrice atta a creare condizioni di benessere e sviluppo, mentre è la Chiesa, esattamente come nell’opera del giurista napoletano Pietro Giannone sull’Istoria civile del Regno di Napoli di circa quattro secoli successiva, a rappresentare la Luna, la forza guelfa disgregatrice e oscurantista causa di tutti i mali terreni! L’esegesi dei testi biblici in Marsilio da Padova anticipa e prepara il terreno alla Riforma Luterana e al relativo scisma,ma rappresenta un raggio di luce in un’epoca in cui il ruolo della religione, come spesso accade, ha rappresentato, per gran parte dell’Europa, il sonno dogmatico della Ragione generatore di guerre,Inquisizione e mostri. Si tratta di visioni illuministiche e illuminanti,nel vero senso del termine, come quelle di Pietro Aretino sul ruolo della libertà di stampa, sulla diplomazia, sul ruolo tradizionale delle cortigiane informatrici e agenti della Serenissima Repubblica e sul ruolo liberatore e gratificatore della sessualità e della buona tavola. Pertanto,oltre a suggerire in questo nostro breve articolo, la lettura delle lettere dell’Aretino e del Difensore della Pace,mi permetto di suggerire approfondimenti storici circa i parallelismi tra i loro rispettivi rapporti con Ludovico il Bavaro e Carlo Quinto, quelli di Voltaire e altri intellettuali con il Re di Prussia Federico il Grande e l’attuale ruolo scientifico e intellettuale, prima che politico, della Cancelliera Angela Merkel in Europa, continuando molti di noi italiani, non solo ad emigrare e visitare la Germania,ma anche a guardare a tale paese, amico e fratello, come la vera Repubblica delle arti e delle scienze,dello Stato sociale,oltre che del federalismo e della rappresentanza delle minoranze del tutto marginalizzate dai sistemi elettorali maggioritari di italica concezione,Italicum compreso, in cui gli spiriti più liberi, come Voltaire,Marsilio e Pietro Aretino riuscirono a trovare ricetto o quantomeno protezione politica e sostegno economico. Sotto tal profilo sarà bene ricordare, circa la visione liberale che vige in tale paese sulla libertà di stampa, di pensiero e di espressione e l’avversione storica all’istituto della censura in tutte le sue forme,l’aneddoto che dipinge l’autoironia e la saggezza di Federico il Grande che, passando di fronte a scritture od opere che lo attaccavano in prima persona, era solito ricordare ai suoi cortigiani che lo istigavano alla repressione e alla censura, che era giusto che fosse lui a dover tollerare, dal momento che i suoi sudditi, anche quelli più critici, dovevano sopportare che fosse lui a governare e,ancor più mi colpisce,per i tempi, sempre quell’altro aneddoto su tale sovrano che,una volta, passando a cavallo per il terreno di un contadino e avendogli rappresentato che avrebbe potuto espropriarlo per un’opera pubblica,non avrebbe battuto ciglio quando si sarebbe sentito rispondere fieramente dal contadino di fare pure,perché tanto lui si sarebbe rivolto ad un tribunale amministrativo, da qualche parte, che avrebbe annullato il provvedimento di esproprio del sovrano…. Rispolverare questi aneddoti del Settecento tedesco e di Federico o i testi dell’Aretino e di Marsilio da Padova ci serve a comprendere,ai nostri giorni, quanta strada debba ancora percorrere lungo il difficile cammino della democrazia il paese degli “editti bulgari”, dei mancati riconoscimenti di rapporti e matrimoni tra persone dello stesso sesso, dei continui consensi e apprezzamenti positivi al modello autoritario di Putin,della mancata approvazione di una legge sul conflitto di interessi,delle situazioni monopolistiche editoriali e delle posizioni dominanti radiotelevisive, degli ordini e delle corporazioni, dell’otto per mille e delle esenzioni fiscali alla Chiesa in un regime di debito pubblico esponenziale e di tagli alla sanità e dei privilegi complessivi di una casta dominante, i cui vari rampolli ritroviamo sempre ben piazzati in mansioni dirigenziali o comunque ben retribuite (recentemente sul figlio del Capo dello Stato Mattarella al vertice dell’ufficio legislativo del ministro Madia appare legittima l’osservazione o domanda su come si ritroverebbe il padre,nella figura di supremo garante della Costituzione e in certa qual misura di Supremo magistrato dello Stato, se dovesse ritrovarsi a valutare, anche ai fini della prerogativa costituzionale del rinvio alle camere piuttosto che della pura e semplice promulgazione, un’elaborazione legislativa o a cui comunque ha partecipato il proprio stesso figlio: http://www.ilgiornale.it/news/burocrate-carriera-ora-pronto-grande-salto-1091193.html ), tutto questo non di rado a scapito della meritocrazia (vedi altri nostri celebri articoli sul tema: http://gianfrancoferrari2013.blogspot.it/2013/07/listituto-storico-della-raccomandazione.html, http://gianfrancoferrari2013.blogspot.it/2015/08/i-figli-di-dal-figlio-di-napolitanoalla.html ), e quasi con una sorta di ereditarietà di ruoli e cognomi che riecheggia sempre più fedelmente il sistema dell’ereditarietà feudale delle cariche di medievale memoria.
VENETO prokaiserlichen und pro-deutsch: Überlegungen zu MARSILIO Padua und PETER ARETINO, EINLADUNG ZUM LESEN. Eine Frage, die historischen und kulturellen wiederkehrt nach Jahrhunderten, obwohl das Ergebnis der letzten Regionalwahlen, die die Wiederbestellung des Gouverneurs Zaia von der Lega Nord unterstützt und anti-europäische Partei antieuro sah, war das Veneto eine Region mit kulturellen Wurzeln und prokaiserlichen, in letzter Instanz, pro-deutsch? Intuition kommen könnte, humanistische Ebene den Vergleich von politischen Positionen und Analyse der Texte der beiden großen Schriftsteller und Intellektuelle aus dem Veneto, ohne in Frage zu den Abhandlungen über die genetischen Ursprünge Venetkens am Völker Lombard und seine Siedlungen nennen Norditalien und die Rolle des Lagers der Deutschen in Venedig und die Ursprünge der Brandenburgisch-Preußischen Johann Mathias von der Schulenburg, einer der berühmtesten Generäle der Serenissima Republik und seit kurzem auch von der jeweiligen Konzentration, in der heutigen Zeit, die Unternehmen und Industrieanlagen Deutsche in Veneto. Die beiden Autoren sind Pietro Aretino (1492-1556) und Marsilio von Padua (1275-1342), die beide prokaiserlichen, der erste Anhänger und Unterstützer von Charles V sowie Propagandist für die meiste ruhige Republik von Venedig, der andere Anhänger von Louis dem Bavaro, Autor von einem entscheidenden Ghibellinismus Pazifismus und universal als Verteidiger des Friedens, auch im Exil sterben in Deutschland in Monaco von Bayern. Es ist zwischen dem Mittelalter und Renaissance, zwei kulturelle Brücken mit der deutschen Kultur, die in der Figur des heiligen römischen Kaiser als Herrscher Europas, der westlichen Welt und der institutionelle Modell und die deutsche politische wie eh und je Modell zu beziehen sah. In der Tat ist es nicht isoliert Zahlen, da die gleiche Dante Alighieri, wie von De Monarchie und andere Passagen seiner Werke gezeigt, nach Ansicht der meisten Forscher, könnte auch die Regentschaft Deutsch und Reichsitalien die kontinuierliche Folge von vorgezogen partikularistischen Kriege zwischen Kommunen und Herrschaften (in Dantes Zeit in Italien Arrigo Seventh Luxemburg herabgestiegen war, aber auch nur, um die Schritte der Göttlichen Komödie von Manfredi, Epilog ghibellino Tagliacozzo usw. beziehen), und es ist kein Zufall, dass der große Goethe hätte gestützt werden, zumindest teilweise, genau auf Dante, der ist einer der am meisten geschätzten italienischen Autoren in Deutschland, für sein Meisterwerk Faust. Pietro Aretino, wie in Arezzo geboren, leben und sterben in Venedig, nach dem politischen Erfahrungen und den römischen Hof und literarischen sowie Ernennungen und Ehrungen durch den Staat der Kirche verliehen, in seinem Briefwechsel beschreibt deutlich die republikanische Modell der " jurisdictionalism Venetian ", wie der Historiker Alvise Zorzi in seinem Meisterwerk definiert" Die Republik der Löwen ", die Fähigkeit, auch der Patriarch von Venedig, mit einem gewissen Geist der Autonomie und Unabhängigkeit von der päpstlichen Hof zu verhalten, als etwas weit vorzuziehen, Lebens Kurtisane mit ihrem Neid und Gifte und institutionelle System eines anderen Gerichts oder Oberhoheit Italienisch (81 Brief an Sir Bernard Navaiero, 79 Brief an seinen Vermieter, auf dem Canal Grande in der Nähe der Lager der Deutschen, Messere Domenico Bolani 96 Brief an Sir Ambrose Eusebio). Die Bewunderung von Karl V. und die Feier seiner Siege, die führen wird sogar Gefangenen der Antagonist König Franz I. von Frankreich (5 Brief an den Kaiser im Jahre 1526 und meldete den Vorfall der Gnade der Freiheit von Charles King erteilt Französisch), kennzeichnen die Aktivitäten propagandistischen literarischen Aretino wie die Feier der Traditionen und dem System der Regierung von Venedig, seine Zuflucht und Ecke der republikanischen Freiheit nach den unruhigen Erfahrungen in anderen Orten. Kulturell Aretino ist ein sehr modernes Beispiel für die Pressefreiheit und der Verwendung der Presse und Literatur zur politischen und fachlichen, Finanzen und Wirtschaft, in diesem Blick auf seinen Status und seine intellektuelle Dimension, nicht positiv zu identifizieren in den Werten der Heimat von Johannes Gutenberg, dem Erfinder der Presse hat das Land immer empfindlicher auf die beliebte und informative Aktivitäten und der verwandten Schutzrechte gewesen. Marsilio von Padua, für seinen Teil, offenbaren in seiner Arbeit, der Defensor Pacis, missbrauchen Guelph Jahrhunderten der Kirche von Rom, die angemaßt hätte, ohne jede Legitimation (wie durch seine historische und philologische Exegese argumentiert, ist, dass wissenschaftliche, Texte der Heiligen Schrift und im Voraus, auch auf der lutherischen Reformation, die umgekehrt war Aretino keineswegs Befürworter), Befugnisse der anderen Diözesen, oder zumindest eine Vorrangstellung, die historisch auf den Status einer Art System der absoluten theokratische Monarchie angestiegen ist. Er offenbart den Charakter-Tagung des Rates, das ist populär und demokratisch, die Kirche der Ursprünge und beansprucht den Vorrang des Kaiserthron als die kirchliche Rolle, die auf die geistige Dimension der Religion und nicht der Korruption der Rolle der Zeit zurückkehren muss, nur geeignet, um zu säen Kriege und Konflikte. Von diese Theorien wird die Idee geboren wird, während des Investiturstreit und mehr, es ist der Kaiser müssen mindestens die Termine der Prälatur anzubieten oder zu behaupten und nicht umgekehrt, kann der Papst exkommunizieren oder wählen Sie irdischen Herrschern. Der Titel der Arbeit, der Verteidiger des Friedens, ruft, im Mittelalter, die Herrscher, ihre wahre Funktion, um den Frieden als Voraussetzung für die Erfüllung der moralischen und materiellen Wohlergehen der Menschen zu schaffen und verwaltet dieses Konzept geht davon aus, die Idee des Wohlfahrtsstaates oder zumindest ein Rechtsstaat, der die Voraussetzungen für die Entwicklung der menschlichen Persönlichkeit in seiner individuellen Einstellungen und Bestrebungen implementiert, Umkehren der traditionelle autoritäre Vorstellung von der Existenz der Probanden nach den Bedürfnissen und Stimmungen des Leviathan, den Begriff Hobbes zu bedienen . Es ist eine Arbeit, die mehr progressiv, gelinde gesagt futuristisch, in einer Zeit, die die Kreuzzüge bekannt war und in dem die Figur des Papstes Urban der Zweite und die zerstörerische Kraft der religiösen Intoleranz hatten eine kausale Rolle bei all dem ( Grundtext Steven Runciman über die Geschichte der Kreuzzüge). In dieser Perspektive auf den Kopf im Vergleich zu den traditionellen italienischen ist der Kaiser, und insbesondere die deutschen römisch-deutscher Kaiser, um die Sonne, die Zentripetalkraft die Vereinheitlichung und Befriedung entwickelt, um das Wohlbefinden und Entwicklung zu schaffen, zu verkörpern, wie die Kirche, so wie in der Arbeit der neapolitanischen Juristen Pietro Giannone Zivil sull'Istoria das Königreich von Neapel in etwa vier Jahrhunderte später, um den Mond, die Stärke Guelph störend und obskurantis Ursache aller irdischen Übel darstellen! Die Exegese der biblischen Texte in Marsilius erwartet und bereitet den Boden für die lutherische Reformation und ihrer Spaltung, sondern ist ein Lichtblick in einer Zeit, die Rolle der Religion, wie es oft geschieht, entfielen die meisten Europa, dem dogmatischen Schlummer der Vernunft Generator Kriege, der Inquisition, und Monster. Dies ist Aufklärung Visionen und aufschlussreich, im wahrsten Sinne des Wortes, wie die von Pietro Aretino über die Rolle der Pressefreiheit, auf Diplomatie, die traditionelle Rolle der Kurtisanen Informanten und Agenten der Serenissima Republik und die Rolle der Befreier und gratificatore von Sexualität und gutes Essen. Daher wird zusätzlich zu was darauf hindeutet, in diesem kurzen Artikel, das Lesen der Briefe von Aretino und die Verteidiger des Friedens, darf ich vorschlagen historischen Erkenntnisse über die Parallelen zwischen ihren jeweiligen Beziehungen zu Ludwig von Bayern und Karl V. und die von Voltaire andere Intellektuelle mit dem preußischen König Friedrich der Große und die aktuelle Rolle der wissenschaftlichen und intellektuellen, vor politischen, Bundeskanzlerin Angela Merkel in Europa, während viele von uns Italiener, nicht nur in die Emigration und besuchen Sie Deutschland, sondern auch, zu betrachten dieses Land, Freund und Bruder, als die wahre Republik der Künste und Wissenschaften, den Wohlfahrtsstaat sowie Föderalismus und Minderheiten Darstellung aller durch Mehrheitswahlsysteme des italienischen Designs, einschließlich Italicum, wo der freiesten Geister ausgegrenzt wie Voltaire, Marsilio und Pietro Aretino Tierheim oder zumindest politischen Schutz und finanzielle Unterstützung finden konnte. Unter diesem Profil werden sich daran erinnern, über die liberale Vision, die in diesem Land auf die Pressefreiheit in allen ihren Formen existiert, des Denkens und des Ausdrucks und Abneigung historischen Einrichtung der Zensur, die Anekdote, die die Ironie malt und die Weisheit, Friedrichs des Großen, vorbei an Schriften und Werke, die ihn persönlich angegriffen wird, verwendet werden, um seine Höflinge, die die Unterdrückung und Zensur angezettelt zu erinnern, dass es richtig war, für ihn zu ertragen, um zu haben, da dass seine Untertanen, auch die kritischsten, ertragen musste für ihn zu regieren und, mich am meisten, für die Zeiten, immer, dass andere Geschichte über den König, dass, wenn Sie auf einem Pferd durch das Land eines Bauern übergeben und wenn sie dargestellt hatte, dass er für eine öffentliche Arbeit zu enteignen konnte, nicht mit der Wimper, als er das Gefühl, reagieren heftig vom Bauern, gut zu machen, weil so viel hätte er zu einem Verwaltungsgericht eingeschaltet haben, irgendwo würde, dass die Entscheidung für nichtig erklärt haben würde, wäre er Enteignung der souveränen .... Frischen Sie diese Anekdoten aus dem achtzehnten Jahrhundert deutscher und Frederick und Texte Aretino und Marsilius wir verstehen müssen, bis zum heutigen Tag, wie weit sollte immer noch auf dem schwierigen Weg der Demokratie zu nehmen, das Land von "Edikte Bulgaren", die mangelnde Anerkennung Beziehungen und Ehen zwischen Personen des gleichen Geschlechts, und die Wertschätzung der kontinuierlichen positiven autoritäre Modell Putins, das Versäumnis, ein Gesetz über Interessenkonflikte zu genehmigen, der monopolistischen Situationen, Verlags- und Rundfunkmarktbeherrschender Stellungen, Bestellungen und Konzerne, der "Mandatssteuer und Steuerbefreiungen für die Kirche in einem Regime der öffentlichen Verschuldung exponentiell und Schnitte zu Gesundheitsversorgung und der Vorrechte von insgesamt Kaste, deren Nachkommen immer verschiedene Managementpositionen in zu finden gut platzierte oder gut bezahlt (zuletzt am Kind das Staatsoberhaupt Mattarella an der Spitze des Gesetzgebungs Büro des Ministers Madia erscheint legitim Beobachtung oder Frage, wie sein Vater zu finden, in der Figur des obersten Garant der Verfassung und in gewissem Maße von den Obersten Richter des Staates, wenn es sich selbst zu finden Einschätzung liegen, wie die verfassungsmäßige Befugnis des Gerichts zu den Zimmern und nicht die bloße Übernahme, legislative oder Verarbeitung, die noch besucht ihren eigenen Sohn: http://www.ilgiornale.it/news/burocrate-carriera- jetzt-ready-Ur-Sprung-1091193.html), all dies oft auf Kosten der Leistungsgesellschaft (siehe unseren anderen Artikeln auf der berühmten Themen: http://gianfrancoferrari2013.blogspot.it/2013/07/listituto-storico-della -raccomandazione.html, http://gianfrancoferrari2013.blogspot.it/2015/08/i-figli-di-dal-figlio-di-napolitanoalla.html), und fast mit einer Art der Vererbung von Rollen und Nachnamen, die für immer hallt genauer das System der feudalen Erbe Gebühren der mittelalterlichen Speicher.

2 commenti:

  1. Altro caso di autoreferenzialità della casta, si consideri anche il carico pendente: http://www.corriere.it/inchieste/reportime/societa/imputato-truffa-aggravata-che-vigila-rai/ae64317e-7b9b-11e3-9133-a99f1617dd47.shtml

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  2. Noi di origine Veneta-Venetkens siamo originariamente Ucraino-germanici, lo sapevate? Jordanes: "Storia dei Goti"! Wir Quelle Veneta-Venetkens wir ursprünglich ukrainisch-deutschen, weißt du? Jordanes: "Die Geschichte der Goten"! http://venetostoria.com/2015/11/24/i-veneti-tra-i-carpazi-e-la-vistola/

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