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domenica 22 dicembre 2013

ARRINGA IN DIFESA DELLE RAGIONI DEI MOVIMENTI “NO TAV” E "NO DAL MOLIN.UN’IPOTESI SU COSA SI POTREBBE NASCONDERE DIETRO LA TESTARDA E IMMOTIVATA PERSISTENZA NEL PROGETTO PER L’ALTA VELOCITA’? FORSE UN PIANO DI MATRICE “AUTARCHICA” DESTRORSA PER L’USCITA DALL’EURO? Hypothese auf, was Sie hinter der vorsätzliche und mutwillige Persistenz in der PROJECT für High-Speed ​​" verbergen? VIELLEICHT EIN PLAN MATRIX " autarken " rechte Hand aus für den Euro? Rede zur Verteidigung der GRÜNDE FÜR DIE BEWEGUNG "NO TAV " UND "NO DAL MOLIN" .

UN’IPOTESI SU COSA SI POTREBBE NASCONDERE DIETRO LA TESTARDA E IMMOTIVATA PERSISTENZA NEL PROGETTO PER L’ALTA VELOCITA’? FORSE UN PIANO DI MATRICE “AUTARCHICA”  DESTRORSA PER L’USCITA DALL’EURO? ARRINGA IN DIFESA DELLE RAGIONI DEL MOVIMENTO “NO TAV”.

Io sto con i “No Tav”, non è un mistero, e anche col movimento “No Dal Molin” contro l’allargamento della base Nato a Vicenza, si tratta di movimenti che,a mio avviso, hanno ragione da vendere anche perché simili interventi, massicciamente invasivi e di modificazione del territorio, non sono stati preceduti da adeguate consultazioni referendarie delle popolazioni interessate, che andavano disposte,a mio avviso, su base provinciale o addirittura regionale,ai sensi degli artt.8 T.U.E.L.,ma anche ai sensi della Legge regionale n°1 del 2005 per il Piemonte e della Legge regionale 13 del 2002 per il Veneto,rimanendo escluse da tale ambito referendario solo le leggi tributarie e di bilancio per il Veneto (ed essendo sufficiente la petizione di 30.000 elettori),ovvero rimanendo escluse, oltre alle a quest’ultime,anche le leggi di ratifica di accordi internazionali,la legge elettorale regionale,il regolamento interno del Consiglio regionale e i regolamenti di attuazione di leggi dello Stato o norme esecutive di leggi regionali ed atti amministrativi esecutivi di norme legislative e regolamentari e di esecuzione di delibere consiliari per il Piemonte (forse quest’ultima previsione può apparire più restrittiva, ma sarebbe incongruo interpretarla come un ostacolo insormontabile,non solo per il carattere consultivo delle consultazioni referendarie,ma anche in un’ottica correttamente orientata a livello costituzionale, in considerazione dell’importanza,anche ambientale, di certe modifiche territoriali che coinvolgono aspetti non secondari della qualità della vita dei residenti nelle zone interessate, ma anche perché gli interventi da effettuarsi sono di tale entità da poter comportare modifiche sostanziali al territorio di intere circoscrizioni comunali e provinciali ai sensi dell’art.133 della Costituzione,sempre che, contrariamente allo spirito della Costituzione, non si continui ad intendere il concetto di circoscrizione,come spesso avviene in Italia, in termini ermeneutici strettamente formalistici, privilegiando a geologia e orografia sostanziali la pura nozione circoscrizionale astratta della cartina geografica). Per procedere a referendum consultivo in Piemonte la Legge regionale prevederebbe una petizione che parta da 60.000 elettori o 3 consigli provinciali o 10 consigli comunali,purchè rappresentino almeno 1/5 degli elettori della Regione. Inutile dire che è difficile sottrarsi all’impressione che tale legge, risalente al 2005, e molto più restrittiva rispetto a quella Veneta, non sia stata “studiata ad arte” proprio per rendere meno agevoli consultazioni referendarie in vista di quello che poi alcune zone del Piemonte avrebbero dovuto subìre in nome del progetto della Tav, deciso dal governo di Roma, e su cui gravano pesanti dubbi non solo in termini di utilità pratica, allo stato attuale della situazione economico-politica, ma anche di legittimità, se solo si abbia modo di riflettere sugli scenari di rivolta,in alcuni casi, e sulle innumerevoli manifestazioni di dissenso che ha finito per alimentare sul territorio (arrivando fino a Roma: http://www.lettera43.it/cronaca/41526/no-tav-rivolta-in-citta.htm), nonchè sul fatto che,in assenza dei necessari strumenti di democrazia partecipata succitati, la decisione calata dall’alto presta il fianco a pesanti critiche che potrebbero anche coinvolgere il concetto di autonomie locali, così come concepite con la riforma del titolo Quinto della Costituzione ed anche per l’art.8 della Legge Costituzionale n°3 del 18 Ottobre 2001. In termini pratici ci si sarebbe aspettati,viste le iniziali posizioni  No Tav della Lega Nord,che ha conquistato il parlamento regionale piemontese e che gestisce anche quello Veneto, a proposito del movimento “Dal Molin”, e dei concetti di democrazia diretta e partecipata alla base dei principi di federalismo,autodeterminazione e libertà delle popolazioni locali, che i Consigli regionali in questione si sollevassero, con l’art. 127 della Costituzione,contro direttive di Roma non precedute da consultazioni democratiche adeguate delle popolazioni interessate, ricorrendo alla Corte Costituzionale per lesione della propria sfera di competenza,e invece forse mai contraddizione politica fu più evidente, se si traccia un bilancio su queste delicate vicende che non sembrano ammettere “tentennamenti e ripensamenti” e su cui riteniamo che i partiti politici e i movimenti si giochino gran parte della loro credibilità elettorale sul territorio (http://www.lettera43.it/politica/19767/quando-la-lega-era-no-tav.htm ,articolo di stampa che addirittura non esita a parlare di “voltafaccia del 2001”, http://www.lospiffero.com/buco-della-serratura/tav-la-talpa-scava-la-lega-si-confonde-12546.html). Anche l’ultimo vertice Letta-Hollande di questo mese di dicembre,in concomitanza con altre manifestazioni No Tav di forte dissenso (http://www.tgcom24.mediaset.it/2013/video/vertice-letta-holland-rivolta-dei-no-tav_2005140.shtml) appare più come un estremo tentativo di continuare a legittimare dall’alto un’opera contro cui, non solo cresce l’avversione delle popolazioni interessate,ma sulla cui utilità residua (in relazione al flusso di merci preventivabili e alla spesa affrontata e da affrontare) vengono sollevate forti critiche,interrogazioni e opposizioni: http://www.youtube.com/watch?v=sfIMh61k01s,http://www.giornalettismo.com/archives/131269/la-grande-truffa-della-tav/, http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01/15/monti-e-linsostenibile-inutilita-della-tav/469971/,  http://www.beppegrillo.it/2013/07/la_tav_e_inutile_parola_di_sottosegretario.html, http://www.ciaccimagazine.org/?p=8534,http://vocialvento.com/2013/12/19/linsostenibile-inutilita-della-tav/  . Soprattutto riteniamo che la fondatezza di certe critiche e riserve si regga sulla nozione di valutazione di impatto ambientale (V.I.A.), così come introdotta in Italia dalla Direttiva CEE n°85/337 del 27/6/1985 e successivamente modificata dalla Direttiva n° 97/11/CEE, che ha affrontato tecnicamente e giuridicamente, forse per la prima volta nella nostra legislazione, il problema dell’impatto sull’ambiente della realizzazione di grandi opere pubbliche e private e che storicamente è alla base dell’istituzione del Ministero dell’Ambiente, anche come Ministero di salvaguardia di certi principi, con Legge n°349 del 8/7/1986. Da un punto di vista squisitamente giuridico la nostra legislazione, col solito endemico bizantinismo, ha demandato, proprio con l’art.6 di tale legge, l’attuazione delle Direttive comunitarie, come si può apprendere nel noto volume di “Diritto Urbanistico” a cura del Magistrato Aldo Fiale (edizioni Simone), all’emanazione di appositi D.P.C.M. (Decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, cioè una materia così importante demandata all’esecutivo e per di più con atti normativi e non propriamente legislativi,abbandonando quindi nozioni che richiedevano massimi criteri di certezza giuridica al “capriccio” delle variazioni degli orientamenti politici o amministrativi governativi, mutevoli e volubili per definizione nella tradizione italiana,pur essendovi già l’allegato 1 e 2 della Direttiva), al fine dell’individuazione in dettaglio delle categorie di opere da sottoporre alla procedura preventiva della Valutazione di impatto ambientale e delle relative norme tecniche (sui tronchi ferroviari per il traffico a grande distanza,ecc. vedasi la lett.g) del D.P.C.M. 10/8/1988 n°377 modificato con vari D.P.R.). Secondo la definizione giuridica trattasi di “Opere che possono avere ripercussioni rilevanti sul suolo,l’acqua,l’aria”(vedasi lavori di perforazione di una montagna così invasivi,compresi gli “scuotimenti”,interessamento di zone a scaglia tettonica,ad esempio una sinistra Dora e destra Cernischia,in zona alpina sismica,le emissioni,l’interessamento di terreni e masse  potenzialmente amiantifere,zona Mompantero,ad esempio, o contenenti con certezza radon e uranio,proprio in Val Susa,rischi idrogeologici,ecc.) “il clima, il paesaggio, la fauna,la flora, e quindi sulla stessa qualità della vita dell’uomo,sicchè è stata ravvisata la necessità di sottoporre i relativi progetti a procedure di valutazione dell’impatto ambientale (V.I.A.) rivolte ad individuare e valutare tali effetti prima dell’esecuzione degli interventi,armonizzando in proposito le normative dei Paesi membri della Comunità oggi Unione.” (Aldo Fiale, pag.72, opera citata,  http://via.regione.piemonte.it/dwd/progettoTorinoLyon/Ambiente/Studio%20d'Impatto%20Ambientale/C3C_0105_01-00-03_10-04_A%20SINT%20NON%20TEC-F.pdf ,aggiungerei che, in termini di puro diritto amministrativo, come sempre, accanto ad una valutazione di impatto ambientale, appare sempre atto dovuto, anche ai fini degli eventuali margini di discrezionalità, la comparazione tra costi,rischi, utilità e benefici concretamente preventivabili, per tornare al discorso degli articoli di stampa succitati).Per chi intenda approfondire sui rilievi critici emersi proprio su certi profili della gestione dell’intero progetto inseriamo una breve rassegna stampa on line, per completezza: http://www.ilsitodifirenze.it/content/144-tav-fdi-la-dirigente-allimpatto-ambientale-toscana-%C3%A8-laureata-scienze-politiche , http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/03/16/tutte-obiezioni-punti-governo-mercalli-opera-dannosa-costosa/197601/ ,vedasi anche l’atteggiamento dell’allora sottosegretario Gianni Letta,zio dell’attuale Presidente del Consiglio, sulla questione dell’emendamento: http://torino.repubblica.it/cronaca/2011/07/14/news/tav_ok_all_emendamento_sull_impatto_ambientale-19107632/ , http://www.ilsitodifirenze.it/content/314-tav-il-contorto-iter-della-valutazione-dimpatto-ambientale , http://www.presidioeuropa.net/blog/conferenza-al-politecnico-di-torino-tav-torino-lione-quali-opportunita-e-criticita/, http://www.unita.it/italia/marcia-no-tav-parlamentari-m5s-br-e-sel-arrivati-al-cantiere-diretta-tv-1.490692, http://www.notavtorino.org/indice-tracciati.htm, http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/11/01/anomalie-nella-falda-colpa-dei-cantieri-tav.html in estrema sintesi sul rischio idrogeologico e ragioni della protesta vedasi: http://daily.wired.it/news/tech/2011/06/27/ragioni-no-tav-13240.html ). Sussistono poi condivisibili critiche e polemiche sull’aspetto prettamente “affaristico” legato alla realizzazione della Tav, sulle ditte appaltatrici e anche su personaggi che sono stati alla base delle scelte e della gestione in concreto del progetto: http://altracitta.org/2013/09/16/tav-arrestata-la-lorenzetti-il-progetto-va-fermato-e-il-pd-ha-un-problema/ , http://www.senzasoste.it/dintorni/la-piddina-e-gli-appalti-della-tav-toscana-un-attrazione-fatale-che-porta-al-carcere, http://www.sinistraecologialiberta.it/notizie/tav-sel-e-ora-di-una-commissione-dinchiesta-sullalta-velocita-depositata-alla-camera-proposta-di-legge/ ,sull’arresto di uno dei geologi e relativo seguito di polemiche,come sempre avviene in questi casi: http://www.autostradaregionalecispadana.it/documenti/Rassegna_Stampa/2013/cisp_rs_20130925_carlinomo.pdf ,ma soprattutto le polemiche alimentate anche dall’intervento del noto giornalista e scrittore Saviano:mi limito a riportare il noto articolo: “Tav da Napoli alla Val Susa le mani della mafia sui cantieri” del 6/3/2012, http://www.repubblica.it/cronaca/2012/03/06/news/tav_saviano-31013967/ o alcune notizie che sembrerebbero essere trapelate dall’indagine Minotauro sulla Ndrangheta in Piemonte: http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2011/09/tav-lione-torino-e-ndrangheta-piemontese-loperazione-minotauro-scopre-che-i-binari-sono-paralleli.html, o del noto ex Magisrato Ferdinando Imposimato: “Mafie ad alta velocità”, Koinè nuove edizioni, risalente al 1999, o http://www.notavtorino.org/documenti/cosche-su-to-mi-29-3-08.htm ). Ma infine la questione che desta maggiori perplessità su tutta la questione,al di là del metodo,come sempre, non del tutto democratico, per usare un eufemismo alla luce dell’art.8 T.U.E.L.,ecc.,a mio avviso,è proprio la pervicacia dei vari governi che si sono susseguiti sul perseguimento di un progetto che, oltre a destare forti e sensate perplessità circa la sua utilità in concreto, ha destato così forti resistenze e manifestazioni di dissenso tra le popolazioni direttamente interessate,creando un vero e proprio movimento di opinione e a fronte anche di gravi fenomeni di ordine pubblico. Si pensi solo al bacino elettorale che fenomeni come la Tav e l’ampliamento della base Dal Molin hanno contribuito a creare intorno al Movimento Cinque Stelle,non solo per l’attenzione che esso ha dedicato a certi fenomeni,ma anche in chiave di contestazione della politica tradizionale. L’impressione che personalmente ho ricavato dall’analisi di certe vicende, ma si tratta di un’impressione puramente personale, per quello che può valere, è che dietro la Tav, al di là di eventuali fenomeni di malaffare, tutti ancora da verificare a livello giudiziario, con sentenze definitive valendo sempre la presunzione costituzionale di non colpevolezza anche per le indagini più rilevanti, possa nascondersi un risvolto politico che finisce, da europeista convinto, per rendermi il movimento No Tav ancora più “simpatico” e affine alle mie posizioni, paradossalmente potrebbe eccepire qualcuno, se si considera che spesso in Italia, attualmente, i fenomeni di protesta finiscono per assumere,chi più chi meno, coloriture antieuropeiste, ma spero che non sia il caso dei No Tav, anche perché personalmente ritengo tale progetto più il frutto di una collaborazione o decisione italo-francese e forse ancor più italiana che francese, che non promanante da precise decisioni CEE o U.E., anche se magari troveremo sicuramente chi può avere interesse ad accreditare una diversa impostazione (http://www.rivistaeuropae.eu/interno/francia-e-italia-ribadiscono-limpegno-sul-progetto-tav/ , http://www.altalex.com/index.php?idnot=63260 ). La mia impressione sulla complessiva vicenda è che, ad un certo punto, il progetto della Tav possa essere divenuto addirittura “strategico” in una eventuale ottica politica di “piano alternativo” in caso di uscita dall’euro e che, in tale ottica, a mio avviso deleteria per il paese e da evitarsi ad ogni costo, la Tav potesse addirittura diventare lo strumento “elettivo” del piano di fuga dalla moneta comune e dalle logiche, anche doganali comuni, della politica dell’Unione Europea. In sintesi  la “Tav come via di fuga dall’euro”? Sarebbe possibile analizzare il discorso in un’ottica di questo genere? Approfondiamo se, in astratto, potrebbero sussisterne i presupposti anche solo in via puramente ipotetica. Il giornalista Paragone ha denominato il suo programma televisivo “La Gabbia” e si diverte tutte le settimane a proporci scenari, a mio avviso a dir poco strampalati, in cui l’Italia sarebbe “schiava dell’euro” e, per via dell’impossibilità o difficoltà ad uscire dalla moneta comune, sarebbe come chiusa in gabbia e costretta ad accettare i “dictat” di Bruxelles e dell’Europa. Si tratta di trasmissioni in cui è fin troppo ricorrente il ritornello polifonico,il leitmotiv dell’ Europa dei banchieri e delle banche contro quella che avrebbe dovuto diventare l’Europa politica dei popoli, ma che, proprio per la resistenza a cedere quote di sovranità nazionale e per eccesso di particolarismi e provincialismi medievali, si stenta tutt’oggi a realizzare. Dai tempi del governo Monti, però, ho avuto modo di evidenziare, in vari articoli di questo blog, come l’Italia, paese fondatore della Comunità economica europea col Trattato di Roma ed anche tra i primi fautori della moneta unica, sia oggi un paese che,con una possibilità di pagamenti in contante da una persona all’altra per soli 999,99 euro e con l’introduzione della parallela moneta elettronica bancaria (a pagamento,perché bonifici e altre operazioni bancarie si pagano, se vogliamo approfondire il discorso dello strapotere delle banche e del loro ruolo di sostituti e aggregati anche per mansioni di accertamento fiscale in Italia più che altrove…), possa definirsi solo con un piede nell’euro e con l’altro già fuori, più in particolare si rifletta sul fatto che tale limite,differentemente da quello relativo a stranieri,anche comunitari,circolanti sul nostro territorio, che possono pagare fino a quindicimila euro in contante,rappresenta un’aperta violazione all’art.14 bis della cosiddetta nostra Legge comunitaria, come integrata dalla n°11 del 4/2/2005,normative che vietano di discriminare, nei trattamenti, il cittadino italiano all’interno del territorio della Repubblica,almeno rispetto agli altri cittadini comunitari. Da un punto di vista economico e politico poi,ad un certo punto, cominciarono a circolare le singolari teorie, tra i tanti, anche di un economista vicino alla Presidenza della Repubblica, Paolo Savona, che, dopo circa ventanni di sacrifici imposti agli italiani per entrare e rimanere nell’euro, cominciava a predicarne l’uscita: http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2012/5/17/FINANZA-Savona-Italia-ora-conviene-uscire-dall-euro/280048/ .Si aggiungano a questa le recenti posizioni di Matteo Salvini,attuale segretario neoletto della Lega Nord (partito che spesso non ho mancato di definire, da ex militante, come “un’avanguardia politica berlusconiana”,forse mi sbaglio, ma almeno questa è un’impressione ricavata da esperienze personali, ritengo comunque che la Lega abbia avuto un suo ruolo,almeno fino a tre anni fa, storicamente utile per far saltare certi equilibri politici in Italia,compreso il ruolo di Gianfranco Fini e altri, che è venuto meno al momento in cui la partita sul federalismo e sul ruolo politico della stessa Lega nel governo cominciava a farsi più serio dopo l’affermazione leghista alle europee di tre anni fa, l’ultima tornata elettorale in cui li ho sostenuti, pur non avendo mai condiviso certe posizioni antieuropee,a dir poco dannose, anche da un punto di vista diplomatico e di ruolo dell’Italia, perché rischiano di consegnarci ad un’autentica posizione di “isolamento” politico nel contesto europeo che non possiamo proprio permetterci per le condizioni in cui versa il paese), il quale Salvini è arrivato, nel suo comizio di investitura, a definire la nostra moneta comune, l’euro: “un autentico crimine contro l’umanità!”, e, sempre in politica,pensiamo ancora alle posizioni di Berlusconi che proponeva di stamparci moneta per nostro conto e che non ha risparmiato anch’egli invettive contro la Merkel e l’Europa (http://www.liberoquotidiano.it/news/home/1029332/Berlusconi-vuole-uscire-dall-euro---Stampiamo-noi-la-moneta-.html) , specie in campagna elettorale, via via proseguendo verso un’autentica deriva demagogico-populista che troverebbe addirittura in Beppe Grillo e nel suo movimento uno dei più “moderati” tra virgolette,con la sua proposta di referendum per uscire o rimanere nell’euro,giuridicamente inammissibile,almeno come referendum popolare abrogativo ai sensi dell’art.75 della Costituzione italiana, che non ammette referendum di quel genere su leggi di autorizzazione a ratificare trattati internazionali,quale può essere definita quella introduttiva della moneta unica e per la posizione sovraordinata delle fonti comunitarie nel nostro attuale ordinamento (cioè almeno finchè facciamo ancora parte della U.E. e possiamo ritenerci paese aderente al Trattato di Lisbona,talchè anche un referendum consultivo non avrebbe granchè senso o valore in tale ottica,specie se attuato via web,ma in ogni caso,rimanendo in teoria e, quale ipotesi per assurdo,alla competenza del Parlamento la decisione dell’uscita o meno dalla U.E.).La digressione sulle polemiche antieuro si è resa necessaria per descrivere l’esatto contesto economico-sociale e la congerie culturale della deriva antieuropeista in cui va inquadrata, a mio avviso, la caparbia insistenza, a tutti i costi, nell’idea di realizzare la T.A.V. assurgendo tale progetto ad opera strategica “vitale e irrinunciabile” nel corso di ben tre governi successivi (Berlusconi, Monti e Letta),nonostante le strenue resistenze del movimento No Tav e delle popolazioni interessate, le contestazioni e gli scenari quasi da rivolta civile e di occupazione poliziesca dei territori e dei cantieri, i costi sostenuti e da sostenere e quant’altro già illustrato. Ma i tasselli del mosaico non sono ancora completi, per fornire una spiegazione congrua di quella che mi sono limitato a definire un’impressione: bisogna aggiungere il ruolo del passo del Brennero come canale preferenziale,fino ad oggi e quindi anche come cordone ombelicale principale tra Italia ed Europa tradizionalmente attraverso un paese di lingua tedesca (Brennerbahn e l’asse economico-ferroviario fondamentale che congiunge Innsbruck a Verona), l’Austria, che ha storicamente e politicamente fortissimi contatti e legami con la Germania (tacciata ingiustamente di comportarsi da “padrona dell’euro” nella stampa becera e demagogica o nella retorica politica di casa nostra che stanno facendo più danni all’Italia della recessione stessa!). La paura,per alcuni leggendaria, ma probabilmente non del tutto infondata sotto alcuni profili (ad esempio doganali), che pervade certi deliri antieuropeisti è che,una volta che l’Italia tentasse l’uscita dall’euro o dall’Unione Europea, basterebbe a quello che io continuo a definire, con termine storico suggestivo,”il blocco degli Stati centrali”, di “chiudere il passo del Brennero” o quantomeno di adottare un regime di controllo e filtraggio più intenso delle merci a quelle latitudini,o semplicemente di tassazione di alcuni prodotti italiani non più rientranti in quel caso nella politica di liberalizzazione daziaria delle merci europee all’interno del mercato comune, per determinare ripercussioni recessive o definitiva e mortale stagnazione dell’economia italiana, che perderebbe, in pratica, così anche il riferimento del mercato comune europeo, oltre a tutta la concorrenza che già subisce anche in casa propria da parte dei cinesi ed altre economie emergenti. Così è, ad un tratto, fin troppo chiaro, perché il canale con la Francia (la Torino-Lione), in una tale ottica, possa apparire come una via di fuga ferroviaria alternativa di merci italiane (e cinesi,ad esempio, proprio per il ruolo che si è fatto assumere a certi prodotti stranieri ed extracomunitari nel tempo all’interno dei confini italiani: vedasi sempre il ruolo del porto di Napoli ed altri,ma in particolare di Napoli nei libri di Roberto Saviano a partire da Gomorra),non più semplicemente utile,ma addirittura indispensabile, in un clima diffuso di ostilità antitedesca e di contrapposizione politica irrazionale e inaccettabile in cui il “Davide” italiano tenterebbe una sorta di sfida al Golia tedesco in una retorica patriottarda d’altri tempi che stenta ad individuare che il vero pericolo per noi,anche in termini concorrenziali, parla cinese e non tedesco,mentre i tedeschi, per via della stessa moneta in uso,dovrebbero essere i nostri alleati e partner commerciali elettivi. Ma non è tutto,ai tempi dell’ultimo governo Berlusconi (vedasi anche i progetti sul nucleare in Italia e i contatti affaristici con la Francia anche in tale ottica) le relazioni con i Francesi furono molto più spiccate che con altre nazioni europee confinanti e la gestione dell’affare libico, compreso l’andare dietro ai Francesi che furono i primi a rompere gli indugi della missione militare, furono ancor più evidenti. Oltre al ruolo del porto di Marsiglia (in cui tradizionalmente opera la camorra e altre associazioni criminali italiane un po’ come a Napoli), varrà la pena sottolineare in questa sede che la Francia,con l’esito del suo referendum del 29 maggio 2005, fu proprio lo Stato che determinò in pratica il fallimento del progetto di Costituzione europea,pur ratificata in Italia con Legge n°57 del 7/4/2005,antecedente all’approvazione del Trattato di Lisbona,come del pari fu sempre la Francia,negli anni cinquanta(30/8/1954), a bloccare sul nascere la formazione di una politica di difesa comune europea (CED),non ratificando il relativo trattato,politica a cui attualmente Angela Merkel sta lavorando intensamente guardando soprattutto ad est nei rapporti di integrazione e collaborazione tra le forze militari europee. Si potrebbe semplificare il quadro europeo parlando, in termini di sintesi, anche se si rischia a volte di generalizzare, di una sorta di asse atlantico anglo-francese più vicino agli U.S.A. ed a cui Berlusconi e i suoi facevano riferimento, in una sorta di contrapposizione ideale o di interessi concreti con il cosiddetto “blocco degli Stati centrali” con a capo la Germania che arriverebbe ad includere anche gli Stati del nord Europa e con una vocazione all’apertura ad est dell’Unione, a seguito degli ultimi sviluppi politici inaugurati,come sempre, dalla personalità politica intellettualmente più avanti e di maggior carisma e spessore: la Cancelliera Merkel, sempre meno “filoatlantica”,in particolare a seguito del caso Snowden (come ho spiegato,sotto il profilo delle ragioni, in un post sul datagate in questo blog), e sempre più ingiustamente attaccata da certa stampa e politica italica che rimpiange forse,in parte,più o meno inconsciamente, l’epoca della “Grecia dei colonnelli”, del Sifar e di Gladio. Tutto questo poteva però avere un senso, ragionando in termini politici, perché abbiamo sempre la vaga impressione che forse l’economia possa contare fino ad un certo punto (una delle forme di investimento più importanti è quella della tutela e conservazione dell’ambiente,anzitutto) nel rapporto di causalità profondo da cui originano certi progetti e certe scelte a dir poco pervicaci,in un’ottica berlusconiana o di continuità filoatlantica o di tentativo di “rottura-forzatura di un blocco commerciale ipotetico” che probabilmente la Germania o chi per lei avrebbero potuto realizzare come ripercussione-ritorsione, sempre in uno scenario ipotetico, futuribile di uscita dall’euro e sempre che l’Europa avesse avuto l’intenzione di reagire in tal senso e che la Francia non si saldasse anch’essa sulle posizioni tedesche, rivelando tutta la solidità dell’asse franco-tedesco come asse portante costituzionale dell’intera costruzione europea,come pare essere accaduto all’indomani dell’insediamento del governo Letta e delle prime consultazioni di quest’ultimo con i Leader europei, quando Hollande si è sbrigato,con estrema correttezza, ad elogiare il modello tedesco della Cancelliera Merkel come modello di efficienza e competitività per tutta l’Europa, dando esplicite e formali rassicurazioni a quest’ultima che non si sarebbe mai potuto unire all’Italia o ad altri Stati in un tentativo di contestazione organizzata delle politiche europee,comprese quelle di stabilità:  http://www.investireoggi.it/economia/alleanza-anti-germania-tra-italia-e-francia-hollande-smentisce-berlino-e-un-modello/ . Sfumata quindi anche ogni eventuale prospettiva onirica di una sorta di Crociata medievale dei pezzenti o dei bambini contro l’euro e l’Europa, non resta davvero che essere solidali oggi con le sacrosante ragioni dei No Tav e dei No Dal Molin e domandarci a cosa servano oggi rispettivamente la Tav, in una prospettiva di permanenza nell’euro e di governo dichiaratamente più spostato a sinistra,dopo la fuoriuscita,per decadenza dal Senato, di Berlusconi e Forza Italia, e l’allargamento della base Nato americana Dal Molin a Vicenza, in una prospettiva di difesa integrata europea e conseguente progressiva auspicabile smobilitazione della Nato anche dal nostro paese (anche ad Eurogendfor,il Trattato di Vessel e le prospettive di conversione-abolizione dell’Arma dei Carabinieri abbiamo già  dedicato altro post sempre in questo blog).  Questo vuol essere l’omaggio di un Avvocato nato a Torino e per metà Veneto,da parte di madre, alle amate popolazioni del Veneto e del Piemonte mai rispettate nelle loro istanze di libertà e autodeterminazione,nemmeno da parte di forze politiche asseritamente federaliste e il ringraziamento alla Germania e all’Europa, in particolare alla Nostra Amata Cancelliera Merkel, per quella Sua celebre risata liberatoria con Sarkozy che rappresentarono l’inizio della nostra liberazione da un regime ventennale,basato su reati e leggi ad personam. Ringraziamo sempre Angela Merkel per averci insegnato, al pari di Voltaire,che diceva che più della morte ferisce l’ironia, che una risata può rivelarsi infinitamente più liberatoria della forza di mille carriarmati e per averci voluti liberi ed europei con lo stesso affetto di una Madre,diversamente da alcuni governanti di casa nostra che forse conterebbero di approfittare degli scenari di disperazione e involuzione democratica che verrebbero determinati da una definitiva uscita dall’euro, per innescare l’ennesima “svolta autoritaria e antidemocratica”.

Hypothese auf, was Sie hinter der vorsätzliche und mutwillige Persistenz in der PROJECT für High-Speed ​​" verbergen? VIELLEICHT EIN PLAN MATRIX " autarken " rechte Hand aus für den Euro? Rede zur Verteidigung der GRÜNDE FÜR DIE BEWEGUNG "NO TAV " .









Ich bin mit der "No Tav" ist kein Geheimnis , und auch mit der Bewegung "No Dal Molin " gegen die Erweiterung der NATO-Stützpunkt in Vicenza, um diese Bewegungen , die aus meiner Sicht haben sie Recht zu verkaufen, weil ähnliche Interventionen und massiv invasive Änderung des Gebiets , wurden nicht durch angemessene Referendum der betroffenen Menschen , die bereit waren , meiner Meinung nach , auf der Grundlage der Landes oder sogar regional, nach artt.8 TUEL , sondern auch unter dem voraus Regionalgesetz Nr. 1 von 2005 für das Piemont und dem Regionalgesetz 13 von 2002 für die Veneto, bleiben vom Geltungsbereich des Referendums ausgeschlossen nur die Steuergesetze und das Budget für das Veneto ( und ausreichend Petition von 30.000 Wähler ) , oder Rest ausgeschlossen , ebenso wie zu den letzteren , auch den Gesetzen der Ratifizierung internationaler Abkommen , die regionale Wahlgesetz , den Regeln und Bestimmungen des Regionalrates für die Umsetzung der staatlichen Gesetze und Durchführungsverordnungen der Bundesvorstand und Verwaltungsakten der Gesetzgebung und regulatorischen und Ausführung der Beschlüsse des Vorstands für das Piemont (vielleicht letztere Vorhersage erscheinen restriktiv, aber es wäre unpassend , um es als ein unüberwindbares Hindernis zu interpretieren , nicht nur auf den beratenden Charakter der Volksabstimmungen , sondern auch in einer richtig ausgerichtet Verfassungsebene , in Anbetracht der Bedeutung , auch die Umwelt, die bestimmte territoriale Veränderungen , die keine Nebenaspekte der Lebensqualität der Bewohner in den betroffenen Gebieten , aber auch, weil die Eingriffe durchgeführt werden sind von einer solchen Größenordnung wie in wesentlichen Änderungen für das Gebiet der Folge gesamten Stadt-und Landeswahlkreisegemäß Artikel .133 der Verfassung vorgesehen, dass gegen den Geist der Verfassung , die Sie nicht weiterhin das Konzept der Teilung zu verstehen, wie so oft in Italien der Fall ist, in Bezug auf die Interpretation streng formalistisch , die sich auf die Geologie und Orographie wesentlichen reinen abstrakten Begriff des Bezirks map Region ) . Um zum Referendum in der Region Piemont Gesetz vorgehen bietet für eine Petition , die von 60.000 Wähler oder 3 Kreisräte oder 10 Stadträte beginnt , sofern sie mindestens ein Fünftel der Wähler in der Region zu vertreten. Unnötig zu sagen, ist es schwer, den Eindruck zu vermeiden , dass das Gesetz aus dem Jahr 2005 stammt , und sehr viel restriktiver als Veneta , wurde nicht " kunstvoll gestaltet " , nur um es weniger leicht Referenden in Anbetracht dessen, was in einigen Bereichen die machen Piemont müsste in dem Namen des TAV -Projekt , von der Regierung in Rom beschlossen, leiden und die schwere Zweifel nicht nur in Bezug auf die praktische Nutzen , den aktuellen Stand der politischen und wirtschaftlichen Lage , aber auch der Legitimität wiegen, wenn nur einer hat so http://www.lettera43.it/cronaca/41526/no-tav-rivolta- : auf den Szenarien der Revolte , in einigen Fällen , und die unzähligen Ausdrucksformen der Dissens , der die Macht in der Gegend ( die nach Rom gekommen ist, zu reflektieren in - citta.htm ) , sowie die Tatsache, dass bei Fehlen der erforderlichen Werkzeuge der oben genannten partizipativen Demokratie , die Entscheidung von sich selbst auferlegt offen für heftige Kritik , die auch beinhalten könnte das Konzept der lokalen Selbstverwaltung , als auch mit der Reform entwickelt Titel Fünfte der Verfassung und auch auf Artikel 8 des Verfassungsgesetzes Nr. 3 vom 18. Oktober , 2001. In der Praxis wäre zu erwarten gewesen , da die Ausgangspositionen der No Tav Lega Nord , der das Regionalparlament und der Region Piemont, die auch verwaltet das Veneto, über die Bewegung " Dal Molin " , und die Begriffe der unmittelbaren und der partizipativen Demokratie , um die gewonnen Grundlage der Prinzipien des Föderalismus , Selbstbestimmung und Freiheit der lokalen Bevölkerung , die betroffenen Regionalräte , sich zu erheben , um Kunst. 127 der Verfassung , gegen die Richtlinien von Rom nicht durch angemessene demokratische Konsultation der betroffenen Bevölkerung voraus , der Rückgriff auf den Verfassungsgerichtshof wegen Verletzung der eigenen Zuständigkeitsbereich , und stattdessen vielleicht politischen Widerspruch war nie offensichtlicher , wenn Sie verfolgen Ihr Budget auf diesen sensiblen Ereignisse, scheinen nicht zugeben " zögern oder zweiten Gedanken ", und auf dem wir glauben, dass die politischen Parteien und Bewegungen werden die meisten ihre Glaubwürdigkeit im Wahlgebiet spielen ( http://www.lettera43.it/politica/19767/quando-la-lega-era -no- tav.htm , Zeitungsartikel , die auch nicht zögert, zu sprechen " Kehrtwendung 2001 ", http://www.lospiffero.com/buco-della-serratura/tav-la-talpa-scava-la-lega -you- verwirrt - 12546.html ) . Der letzte Gipfel dieser Letta - Hollande Dezember , um mit anderen Veranstaltungen No TAV starken Dissens zusammenfallen ( http://www.tgcom24.mediaset.it/2013/video/vertice-letta-holland-rivolta-dei -no- tav_2005140.shtml ) sieht eher aus wie ein verzweifelter Versuch, aus legitimen Arbeit , gegen das erhöht nicht nur die Abneigung der betroffenen Menschen , aber deren Restnutzungsdauer ( in Bezug auf den Fluss von Waren und vorhersehbar halten Ausgaben und angesprochen zu behandeln ) erhoben werden starke Kritik, Fragen und Einwände : http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01/15/monti-e-linsostenibile-inutilita-della-tav/469971/ , http://www.beppegrillo.it/2013/07/la_tav_e_inutile_parola_di_sottosegretario.html , . Vor allem glauben wir, dass die Verdienste bestimmter Kritik und Reservierungen werden auf den Begriff der Umweltverträglichkeitsprüfung ( UVP) liegen , wie in Italien von der EWG-Richtlinie Nr. 85/337 von 27.06.1985 eingeführt und später durch die Richtlinie Nr. 97 geänderten Fassung / 11/CEE , die technisch und rechtlich angegangen , vielleicht zum ersten Mal in unserer Gesetzgebung , historisch ist die Frage der Umweltauswirkungen der Bau von großen öffentlichen und privaten Arbeiten und der die Grundlage für die Einrichtung des Ministeriums für ' Umwelt, sowie das Ministerium für den Schutz bestimmter Prinzipien , mit dem Gesetz Nr. 349 vom 07.08.1986 . Aus rein rechtlicher Sicht , unsere Gesetzgebung , mit der üblichen endemisch Byzantinismus , übertragen hat , nur nach Artikel 6 dieses Gesetzes , die Umsetzung der EU-Richtlinien erforderlich, da Sie in der bekannten Band der " Stadtrecht " in lernen können von der Magistrat Aldo Vials ( von Simon veröffentlicht) , die Einrichtung von Sonder DPCM ( Dekrete des Präsidenten des Ministerrates , ist, dass eine so wichtige Angelegenheit der Exekutive und der Legislative Handlungen und mehr ohne angemessene Gesetzgebung anvertraut , und gab damit Vorstellungen erfordern ein Höchstmaß an Rechtssicherheit für die "Laune " der Veränderungen in den politischen Leitlinien oder staatlichen Verwaltung, veränderbar und unbeständig per Definition in der italienischen Tradition , während es bereits 2 und Anhang 1 der Richtlinie) , um im Detail zu identifizieren, die Kategorien der Arbeiten vor dem Verfahren der Umweltverträglichkeitsprüfung und der damit verbundenen Vorschriften vorgelegt werden Techniken (auf der Stämme Schiene für den Fernverkehr , etc.. cf . den Buchstaben g) des DPCM 10.08.1988 Nr. 377 , wie durch DPR Nr. geändert ) . Nach der gesetzlichen Definition ist es ein "Werke , die erhebliche Auswirkungen auf Boden, Wasser, Luft haben können " (siehe die Arbeit von Bohren eines Berges so invasive , darunter " Schütteln " , Beteiligung der tektonischen Zonen wirft einen linken Dora Cernischia und rechts, in der alpinen Zone seismische Fragen , die Einbeziehung der Landmassen und potenziell amiantiferi , Mompantero -Bereich, zum Beispiel, oder die bestimmte Radon und Uran, in Val Susa , Hydro- Geo-Risiken , etc.). "Klima die Landschaft , Fauna, Flora , und damit auf die Lebensqualität der Menschen selbst, so dass es als notwendig erachtet , um ihre Projekte zu den Verfahren der Umweltverträglichkeitsprüfung ( UVP) zielte darauf ab, zu identifizieren und zu bewerten einreichen diese Effekte wurde vor der Ausführung der Arbeiten , die Harmonisierung der Vorschriften in Bezug auf die Mitgliedsländer der Europäischen Union heute . " ( Aldo Vials, S. 72 , zitiert der Arbeit, Ich möchte hinzufügen, dass in Bezug auf die reine Verwaltungsrecht , wie immer, neben einer Umweltverträglichkeitsprüfung , ist es immer notwendiger Akt , auch in Bezug auf den Umfang einer Ermessensspielraum , der Vergleich zwischen Kosten, Risiken und Nutzen speziell budge Dienstprogramm auf den Diskurs der oben genannten Presseartikel zurück ) für diejenigen, die zu vertiefen die Kritik entstanden präzise auf bestimmte Profile für die Verwaltung des gesamten Projekt fügen wir eine kurze Pressemitteilung online, Vollständigkeit wollen . : , Siehe auch die Haltung des damaligen Staatssekretär Gianni Letta , Onkel des derzeitigen Präsidenten des Rates auf die Frage der Änderung: , Http :/ / www.ilsitodifirenze.it/content/314-tav-il-contorto-iter-della-valutazione-dimpatto-ambientale , http://www.notavtorino.org/indice-tracciati.htm , in einer Nussschale, die hydrogeologischen Risiken und Gründe für den Protest zu sehen : http://daily.wired.it/news/tech/2011/06/27/ragioni-no-tav-13240.html ) . Es gibt dann gemeinsame Kritik und Kontroverse Aussehen rein "Geschäft" , um die Realisierung der Tav , den Vertragspartnern und auch auf Zeichen, die die Grundlage für die Entscheidungen in der Praxis und Verwaltung des Projekts waren bezogen werden: , , Auf der Festnahme eines der Geologen und Follow-up der Kontroverse , wie es immer geschieht in diesen Fällen : Aber vor allem die Kontroverse angeheizt auch durch die Intervention der bekannte Journalist und Schriftsteller Saviano : " Tav von Neapel nach Val Susa Händen der Mafia auf Baustellen " von 2012.06.03 , http:// : Ich habe die bekannten Artikel bringen www.repubblica.it/cronaca/2012/03/06/news/tav_saviano-31013967/ oder einige Neuigkeiten, die scheinen würde, aus der Umfrage auf der Minotaurus Ndrangheta in Piemont zugespielt werden : oder der bekannte ehemalige Magisrato Ferdinando Imposimato : " Mafia High Speed" , Koine neuen Ausgaben aus dem Jahr 1999 oder http://www.notavtorino.org/documenti/cosche-su-to-mi-29-3-08 . htm) . Aber letztlich ist die Frage , die weitere Zweifel an der ganzen Frage , über die Methode , wie immer, nicht ganz demokratisch, um die zuletzt im Lichte von Artikel 8 TUEL usw. sagen wirft . , Ist es meiner Meinung nach die Eigensinn der verschiedenen Regierungen, die über die Ausübung eines Projektes , die neben der starken und sinnvoll Bedenken über seine Nützlichkeit in der Praxis zu wecken , hat sich so starker Widerstand und Dissens unter den Menschen direkt betroffen geweckt stattgefunden haben , die Schaffung einer wirklichen Bewegung Meinungs-und auch ernsthafte Phänomene der öffentlichen Ordnung . Man denke nur an den Wahlkreisen , die Phänomene wie der TGV-und dem Ausbau des Stützpunktes Dal Molin geholfen, um das Fünf-Sterne -Bewegung zu schaffen , nicht nur für die Aufmerksamkeit, die sie auf bestimmte Phänomene gewidmet hat , sondern auch in Bezug auf die Herausforderung traditionellen Politik. Der Eindruck , die ich persönlich aus der Analyse von bestimmten Ereignissen erhalten , aber es ist rein persönlicher Eindruck , für das, was es wert ist, ist, dass hinter der Tav , über Anzeichen von schlechtem Ruf , die alle noch in prüft werden gerichtlicher Ebene mit rechtskräftigen Urteilen als mehr wert und der Verfassungsunschuldsvermutungauch für die entsprechenden Untersuchungen können ein Revers politischen Zwecken verstecken, überzeugter Europäer zu sein, machen die Bewegung nicht mehr Tav "sympathischen" und ähnlich wie meine Positionen , Paradoxerweise einige argumentieren , wenn man bedenkt, dass oft in Italien, aktuell , die Phänomene der Protest am Ende der Einstellung , einige mehr als andere , Farb- anti-europäischen , aber ich hoffe, das ist nicht der Fall für die No Tav , denn ich persönlich denke, dass der größere Projekt Entscheidung oder das Ergebnis einer Zusammenarbeit zwischen Italien und Frankreich und vielleicht sogar noch mehr Italienisch als Französisch , das ist nicht präzise Entscheidungen von der EWG oder EU ausgeht , obwohl vielleicht werden wir sicherlich finden diejenigen, die ein Interesse an einer anderen Einstellung ( http://www.rivistaeuropae gutgeschrieben haben. eu / intern / france- und - Italienisch bekräftigen das Engagement um die Projekt -pl - / , http://www.altalex.com/index.php?idnot=63260 ) . Mein Gesamteindruck von der Geschichte ist, dass zu einem bestimmten Zeitpunkt wurde das Projekt sogar Tav in einer möglichen optischen Politik der " Plan B " für den Fall des Austritts aus dem Euro "strategisch" zu sein und dass in diesem Zusammenhang auf Ich glaube, dass sich nachteilig auf das Land und unter allen Umständen vermieden werden , könnte der Tav das Tool " Wahl- " Plan der Flucht aus der gemeinsamen Währung und der Logik , auch gemeinsame Zollpolitik der Europäischen Union selbst zu werden. Zusammenfassend ist die " Tav als eine Flucht aus dem Euro ?" Es wäre möglich, die Sprache mit einer Ansicht wie dies analysieren ? Wir untersuchen , ob in der abstrakten , können die Bedingungen nur rein hypothetisch sussisterne . Der Journalist Vergleich nannte seine Fernsehsendung " The Cage " und genießt jede Woche, um Szenarien vorschlagen , meiner Meinung nach nichts weniger bizarr, in dem Italien wäre " ein Sklave des Euro" und wegen der Unmöglichkeit oder schwierig, sich aus der gemeinsamen Währung zu bekommen wäre wie in einem Käfig geschlossen und gezwungen, die " Diktat " von Brüssel und Europa zu akzeptieren. Dies sind Programme, in denen der Antragsteller zu mehrstimmigen Chor , das Leitmotiv "Europa der Bankiers und Banken gegen das, was sollte ein politisches Europa der Nationen zu werden, aber das, weil der Widerstand gegen Aktien der nationalen Souveränität zu verkaufen und übermäßige Partikularismus und Engstirnigkeit mittelalterlichen Datum , ist es schwer zu erreichen. Von der Zeit der Regierung Monti aber war ich in der Lage , zu zeigen, in verschiedenen Artikeln dieses Blogs , wie Italien, einer der Gründer der Europäischen Wirtschaftsgemeinschaft mit dem Vertrag von Rom und auch einer der ersten Befürworter der Einheitswährung , ist heute ein Land dass mit der Möglichkeit einer Barzahlung von einer Person auf eine andere für nur € 999,99 und parallel mit der Einführung von E-Geld- Bank (Zahlung, Geldüberweisungen und andere Bankgeschäfte , weil sie zahlen müssen, wenn wir die Diskussion vertiefen wollen Übermacht der Banken und ihre Rolle als Ersatz für Aggregate und Pflichten der Steuerbescheid in Italien mehr als irgendwo sonst ... ) , kann nur mit einem Fuß schon in der Euro- und der andere außerhalb definiert werden , insbesondere auf die Tatsache widerspiegeln, dass diese Grenze , im Gegensatz zu denen in Bezug auf Ausländer, darunter EU- Umlauf in unserem Land, das bis zu fünfzehntausend Euro in bar bezahlen können , was eine offene Verletzung des Artikels 14 bis der so genannten Gemeinschaftsrecht , wie von Nr. ergänzt 11 von 2005.04.02 , Vorschriften , die Diskriminierung in der Behandlung verbieten , die italienische Staatsbürger im Gebiet der Republik, zumindest im Vergleich zu anderen EU-Bürger. Aus ökonomischer und politischer Sicht dann , irgendwann fingen sie an, Singular Theorien in Umlauf , unter anderem, auch ein Wirtschaftswissenschaftler in der Nähe der Präsidentschaft der Republik , Paolo Savona , der nach über zwanzig Jahren der Opfer auf Italiener verhängt Einreise und Aufenthalt in der Euro , fing an zu predigen über den Ausgang : . Dass Sie diese den jüngsten Positionen Matteo Salvini , aktuelle Sekretär -elect der Lega Nord ( die Partei, die oft habe ich es nicht versäumt, zu definieren, wie ein ehemaliger militanter , als " politische Avantgarde Berlusconi, " vielleicht bin ich falsch , aber zumindest ist dies eine hinzufügen ' Eindruck gewonnen, aus eigener Erfahrung , ich denke immer noch , dass die Liga eine Rolle , zumindest bis vor drei Jahren gespielt , historisch nützlich , um bestimmte politische Gleichgewicht in Italien, einschließlich der Rolle der Gianfranco Fini und andere, die zu ausgefallenen überspringen wenn das Spiel über den Föderalismus und die politische Rolle der Regierung in der gleichen Liga begann ernster nach der Gründung der Europäischen Liga vor drei Jahren zu bekommen, die letzte Wahl , in der ich sie unterstützt , obwohl nie mit bestimmten gemeinsamen anti- europäischen Positionen , zu sagen, die am wenigsten schädliche , sogar von einer diplomatischen Standpunkt und die Rolle von Italien, da sie uns eine authentische Position der "Isolation "-Politik im europäischen Kontext , die wir einfach nicht für die in den vorherrschenden Bedingungen leisten geben könnte das Land ) , der in seiner Antrittsrede kam , um unsere gemeinsame Währung, den Euro , zu definieren " ein wahres Verbrechen gegen die Menschlichkeit ", und immer in der Politik, noch denken wir, dass die Positionen der Berlusconi vorgeschlagen stamparci Geld in unserem Namen und wer nicht verschont hat zu Invektiven gegen Merkel und Europa , Vor allem während des Wahlkampfes , schrittweise zu einem echten abgeleitete demagogische Populist, der würde sogar Beppe Grillo und seine Bewegung in einem der mehr "moderate" in Anführungszeichen , mit ihrem Vorschlag für ein Referendum zu verlassen oder zu bleiben, in den Euro, rechtlich unzulässig , zumindest als eine Volksabstimmung im Sinne von Artikel 75 der italienischen Verfassung , der nicht diese Art von Volksabstimmung über Gesetze, die die Ratifizierung von internationalen Verträgen , die die Einführung der Einheitswährung und der Position des übergeordneten definiert werden können, zulässt, dass die Aufhebung EU-Quellen in unserem aktuellen System (dh , zumindest so lange , wie wir noch tun , und wir können Teil des EU- Beitrittsland auf den Vertrag von Lissabon sein , so sehr, dass ein Referendum nicht haben Krabben Sinn oder Wert in diesem Zusammenhang vor allem, wenn sie über das Web implementiert ist, aber in jedem Fall , bleiben in der Theorie, und so absurd Hypothese , die Entscheidung des Parlaments , ob die Ausgabe von der EU) . Exkurs über die Kontroverse antieuro erforderlich, den genauen Kontext der sozio -ökonomischen und kulturellen congeries Abdriften in die anti-europäische beschreiben war welche gesehen werden sollte , meiner Meinung nach , die hartnäckige Beharren , um jeden Preis, die Idee der Erreichung TAV assurgendo dieses Projekt durch die strategische "vital und unverzichtbar " im Laufe von drei aufeinanderfolgenden Regierungen ( Berlusconi, Monti und Letta ) , trotz der anstrengenden Widerstand der Bewegung No Tav und der betroffenen Bevölkerung , Herausforderungen und Szenarien fast durch Unruhen und Polizei Besetzung der Gebiete und Standorte , entstehen die Kosten und anfallenden und so weiter bereits gezeigt . Aber die Teile des Puzzles sind noch nicht abgeschlossen, um eine vernünftige Erklärung für das, was ich auf die Definition einen Eindruck beschränkt stellen : Sie müssen die Rolle der Brenner-Pass als bevorzugten Kanal , aktuell hinzufügen und dann auch als Absperrung zwischen dem italienischen Haupt Europa und die traditionell durch einen deutschsprachigen Land ( Brennerbahn und wirtschaftlichen Achse - Schiene , die Grund Verona verbindet Innsbruck ), Österreich, die historisch und politisch starke Kontakte und Beziehungen mit Deutschland ( zu Unrecht verhalten wie " Geliebte beschuldigt hat die Euro-Zone " in der Presse oder im vulgären und populistischen politischen Rhetorik unserer Heimat, die tun, die meisten Schäden an Italiens Rezession selbst sind ! ) . Angst, für einige legendäre , aber wahrscheinlich nicht vollständig in einigen Punkten ( zB Zoll ), die bestimmte Wahnvorstellungen durchdringt Anti- Europäer unbegründet ist , dass, sobald Italien versuchte, aus dem Euro oder der Europäischen Union zu verlassen, es würde genügen was ich weiterhin zu definieren, mit eindrucksvollen historischen Begriff " den Block der Zentralstaaten " , "den Brenner-Pass " oder zumindest , ein Steuersystem zu nehmen und das Filtern der intensivsten von Waren zu diesen Breiten , oder einfach Italienisch Besteuerung bestimmter Produkte nicht mehr von der Politik der Liberalisierung Nachteil im Fall von europäischen Waren innerhalb des Gemeinsamen Marktes abgedeckt , um Auswirkungen der Rezession oder Stagnation letzten und tödlichen italienischen Wirtschaft , die in der Praxis zu verlieren, wäre festzustellen , so dass die Referenz die gemeinsamen europäischen Markt , sowie alle , die bereits die Konkurrenz leidet auch in Ihrem eigenen Haus von den Chinesen und anderen Schwellenländern . Das heißt, ganz plötzlich , nur allzu deutlich , weil der Kanal mit Frankreich ( Lyon -Turin ) , in einem solchen Zusammenhang , wird es eine Flucht alternative Schienengüterverkehr Italienisch ( und Chinesen, zum Beispiel wegen der Rolle , die gemacht wurde , um bestimmte ausländische Produkte und nicht-Zeit innerhalb der Grenzen nehmen Italienisch: immer die Rolle des Hafens von Neapel und andere, aber vor allem in den Bücher von Neapel Roberto Saviano Gomorra ) , nicht einfach nützlich, aber nicht wesentlich, in einem Klima der antideutsche Feindseligkeit und Opposition Politik unvernünftig und nicht akzeptabel ist, in dem der "David" Italiener würde eine Art Herausforderung an die deutsche Goliath versuchen in einem patriotischen Rhetorik von gestern , das ist schwer , die wahre zu identifizieren Gefahr für uns , auch in wettbewerbsfähigen Konditionen , spricht Chinesisch und Deutsch, während die Deutschen wegen der gleichen Medaille in Gebrauch ist, sollte unsere Verbündeten und Handelspartner Wahlfächer sein . Aber das ist nicht alles, in der Zeit der letzten Regierung Berlusconi (siehe auch Projekte über die Kernenergie in Italien und Kontakte affaristici mit Frankreich auch in dieser Hinsicht ) Beziehungen mit der Französisch waren viel stärker ausgeprägt als bei anderen europäischen Nachbarländern und dem Management libysche der Transaktion , einschließlich der geht zurück auf die Französisch, die als erste durch die Trägheit der Militärmission zu brechen waren, waren sie noch deutlicher. Neben der Rolle des Hafens von Marseille ( die traditionell arbeitet in der italienischen Mafia und anderen kriminellen Organisationen ein bisschen " wie in Neapel) , wird es sich lohnen , hier zu betonen, dass Frankreich, mit dem Ergebnis der Volksabstimmung seine am 29. Mai 2005 wurde festgestellt , dass der Staat in der Praxis das Scheitern des europäischen Verfassungsentwurf , obwohl in Italien durch das Gesetz Nr. 57 von 2005.07.04 , vor der Genehmigung des Vertrags von Lissabon ratifiziert haben, wie es immer das gleiche in Frankreich, in 50 Jahre ( 1954.08.30 ) , um die Bildung einer gemeinsamen Verteidigungspolitik für die Europäische Gemeinschaft ( EDC) , nicht die Ratifizierung des entsprechenden Vertrag zu vereiteln , dass die Politik derzeit Angela Merkel arbeitet hart, suchen vor allem nach Osten in den Beziehungen der Integration und die Zusammenarbeit zwischen den europäischen Militärkräfte. Sie konnten die europäischen Sprechen zu vereinfachen, in Bezug auf die Synthese , wenn auch manchmal besteht die Gefahr der Verallgemeinerung , einer Art Anglo- Französisch atlantischen Achse näher an der US- und dass Berlusconi und seine verwiesen , in einer Art idealen oder praktischen Interessen der so genannten " Block der Central States " angeführt von Deutschland , die kommen würden , auch die Staaten Nordeuropas und mit einer Berufung auf die Öffnung gegen im Osten der Union, die als Ergebnis der jüngsten politischen Entwicklungen eröffnet , wie immer, durch die Persönlichkeit der Politik voraus intellektuell und charismatischsten und Stärke: Bundeskanzlerin Merkel, weniger und weniger " filoatlantica " , insbesondere als Folge des Falles Snowden (wie ich erklärt in Bezug auf die Gründe , in einem Beitrag auf Datagate in diesem Blog) , und zu Unrecht von einigen Presse-und politische Italic bedauert, dass vielleicht zum Teil mehr oder weniger unbewusst , die Ära der "Griechenland der Obristen " angegriffen von Sifar und Gladio . All dies könnte jedoch sinnvoll , Argumentation in politischer Hinsicht zu machen , denn wir haben immer den vagen Eindruck , dass vielleicht der Wirtschaft bis zu einem bestimmten Punkt (eine der wichtigsten Anlageformen ist, dass der Schutz und die Erhaltung der Umwelt ersten zählen, ) in der tiefen kausale Beziehung , die zu bestimmten Projekten und bestimmte Entscheidungen stur , gelinde gesagt , in einer Perspektive der Kontinuität filoatlantica oder Berlusconi oder Versuch, "Break- erzwingen eines Handelsblocks hypothetischen " , die wahrscheinlich Deutschland oder wer auch immer sie könnte sich als Vergeltung , immer in einem hypothetischen Szenario zu machen, futuristischen Ausstieg aus dem Euro und Europa war immer die Absicht, in diesem Sinne , dass Frankreich nicht auch saldasse auf die deutschen Stellungen zu reagieren , enthüllt all die Solidität der deutsch-französische Achse als tragende Verfassungs gesamte europäische Bau, wie es offenbar in der Zeit nach der Abwicklung der Regierung Letta und die ersten Konsultationen mit den europäischen Staats-und Regierungschefs der letzteren , wenn Hollande ist passiert makellos, mit großem Anstand, um das deutsche Modell der Bundeskanzlerin Merkel als ein Modell der Effizienz und Wettbewerbsfähigkeit in ganz Europa loben , was explizite , formale Organisationen der letzteren , dass er nie in der Lage gewesen , um Italien zu vereinen oder zu anderen Staaten in ein Versuch, organisierten europäischen Politik , auch die der Stabilität in Frage stellen : . Feather damit jede Aussicht auf eine verträumte Art Kreuzzug mittelalterlichen Bettler oder Kinder, gegen den Euro und Europa , haben wir , um wirklich in der Solidarität mit den heute sakrosankt Gründe für die No Tav und dem No Dal Molin sein und uns fragen, was Heute ist der TGV jeweils mit Blick auf die in der Euro- und Staats zwar mehr nach links , nach der Überlauf, für den Verfall der US-Senat, Berlusconi und Forza Italien und der Verbreiterung der amerikanischen Dal Molin Geboren in Vicenza zu bleiben, aus der Perspektive der integrierten europäischen Verteidigung und zu einer allmählichen Demobilisierung der NATO auch wünschenswert, aus unserem Land ( sogar Eurogendfor , den Vertrag von Schiff und die Perspektiven der Konversions Abschaffung der Carabinieri haben wir immer eine andere Stelle in diesem Blog gewidmet ) . Dies soll eine Hommage an einen Rechtsanwalt , geboren in Turin und die Hälfte Veneto, auf Seiten der Mutter, den geliebten Menschen, Venetien und Piemont nie in ihren Forderungen nach Freiheit und Selbstbestimmung auch von politischen Kräften angeblich föderalistischen beobachtet , und durch Deutschland und Europa , insbesondere zu unserer Lieben Frau Merkel , für diese Veröffentlichung mit seiner berühmten Lachen Sarkozy , der den Beginn der Befreiung von einer zwanzigjährigen Regimes vertreten , basierend auf Verbrechen und Gesetze ad personam . Wir danken Angela Merkel immer für uns lehrt , wie Voltaire, der sagte, dass die Ironie schmerzt mehr als der Tod, dass Lachen kann unendlich befreiende Kraft von tausend Panzern und nahm uns kostenlos und Europäer mit der gleichen Zuneigung ein Mutter, anders als einige der Herrscher von uns zu Hause , das wäre vielleicht zu zählen , um die Vorteile der Szenarien der Verzweiflung und der demokratischen Rückbildung , die von einer endgültigen Ausstieg aus dem Euro festgelegt werden würde, zu nehmen, um noch einen weiteren auslösen " autoritär und antidemokratisch. "

2 commenti:

  1. Ci sarebbero quindi molti buoni motivi per sospendere subito certi lavori e avviare sugli stessi legittime consultazioni referendarie delle popolazioni locali o su base regionale.Come Marsilio da Padova,il Difensore della Pace, si schierò al seguito di Ludovico il Bavaro che, con un decreto imperiale, all'epoca, ebbe il coraggio di decretare la deposizione del Papa che lo aveva scomunicato, io, oggi, mi schiero in difesa e al seguito dell'Imperatrice che avrebbe concepito un piano di salvataggio anche per l'Itaglia e altri Stati europei in difficoltà e che,grazie al populismo di gente come Marie Le Pen e Matteo Salvini, rischia di essere rimandato alla fine del 2014,dopo le elezioni europee....io sto con la Forza della Ragione e dell'Intelligenza,oltre che del Diritto! Sia Lode alla Nostra Imperatrice luterana! Wie Marsilius von Padua, Der Verteidiger des Friedens, reihen sich im Zuge der Ludwig von Bayern, dass mit einem kaiserlichen Erlass, an der Zeit, den Mut hatte, die Absetzung des Papstes, der exkommuniziert hatte, zu erklären, habe ich heute stehe ich in Verteidigung und das Ergebnis der Kaiserin, dass sie einen Rettungsplan für Italien und anderen europäischen Ländern in Schwierigkeiten, und dass dank der Populismus von Menschen wie Marie Le Pen und Matteo Salvini, wird wahrscheinlich bis Ende 2014 aufgeschoben werden begreifen würde, nach den Europawahlen .... Ich bin mit der Kraft der Vernunft und Intelligenz, sowie dem Gesetz! Lunga Vita all'Imperatrice! Lob gebührt Unsere Kaiserin lutherischen! Lang lebe die Kaiserin!

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  2. http://curiosity2015.altervista.org/lo-strano-caso-della-tav-italia-costa-61-milioni-al-chilometro-spagna-10-giappone-9-mai/

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KANZLERIN