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venerdì 23 settembre 2016

IL PRINCIPIO DELLA LEX LOCI LABORIS COME STRUMENTO DI PROTEZIONE DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELLA PERSONA DEL LAVORATORE.DAS PRINZIP DER recht von Ort der Arbeit ALS INSTRUMENT SCHUTZ DER GRUNDRECHTE DER PERSON DES ARBEITSKRAFT.

IL PRINCIPIO DELLA LEX LOCI LABORIS COME STRUMENTO DI
PROTEZIONE DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELLA PERSONA DEL LAVORATORE

Anche in alcune casistiche penali (si pensi alla connotazione in concreto delle soglie e dei concetti di rilevanza penale dei maltrattamenti sul luogo di lavoro e delle forme più gravi di stalking e mobbing ex artt.572 e 612 bis C.P., in riferimento al fatto che,ad esempio, in Italia, l’art.572 C.P. viene ritenuto applicabile dalla Cassazione per ambienti lavorativi di dimensioni assimilabili al microcosmo familiare o comunque non per aziende di grandi dimensioni,ricorrendosi ad altre figure di reato per situazioni lavorative diverse ovvero la questione da ultimo resa legittima dalla Cassazione dell’uso di localizzatori gps su vetture aziendali e loro percorsi o ancora la dibattuta questione delle riprese audiovideo sui luoghi di lavoro come strumento consentito solo, ad esempio, per tutelare l’azienda e i lavoratori da determinate fattispecie di reato,ecc.) potrebbe essere interessante o rilevante l’individuazione del concetto di legge nazionale applicabile al rapporto di lavoro e sul posto di lavoro. Premesso che il diritto penale si contraddistingue,più di altre branche, per il principio di territorialità e per il fatto che,come insieme di norme punitive pubblicistiche, si applica a chi opera e si trova nel territorio dello Stato italiano ai sensi dell’art.6 C.P. ,sta diventando sempre più frequente l’ipotesi di lavoratori italiani che prestino la loro attività lavorativa all’estero e, viceversa, di cittadini stranieri che lavorano in Italia. Sotto tal profilo la Convenzione europea di Roma del 19/06/1980, entrata in vigore in data 1/04/1991 nella maggioranza degli Stati membri UE,e ratificata in Italia con L. n°975 del 18/12/1984, ha introdotto in Europa il principio generale della libera scelta della legislazione ad opera delle parti, vale a dire, ad esempio, che un datore di lavoro tedesco e lavoratori italiani potranno scegliere di regolare i loro rapporti e fare riferimento nel contratto di lavoro sia alla legislazione tedesca che alla legislazione italiana a seconda della loro scelta raggiunta nell’accordo contrattuale. In assenza di scelta, però, vale il principio più praticato in concreto della lex loci laboris, vale a dire che si applicherà la legge del paese in cui il lavoratore svolge abitualmente la sua attività lavorativa nell’espletamento del contratto. La ratio sacrosanta che sottende a certi principi è quella della garanzia uniforme su tutto il territorio dell’Unione di quanto stabilito dall’art.151 del Trattato di funzionamento dell’Unione europea succeduto alle normative CEE precedenti che testualmente recita: “ L’Unione e gli Stati membri, tenuti presenti i diritti sociali fondamentali,quali quelli definiti nella Carta sociale europea firmata a Torino il 18 ottobre 1961 e nella Carta comunitaria dei diritti sociali fondamentali dei lavoratori del 1989,hanno come obiettivi la promozione dell’occupazione, il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, che consenta la loro parificazione nel progresso, una protezione sociale adeguata, il dialogo sociale, lo sviluppo delle risorse umane atto a consentire un livello occupazionale elevato e duraturo e la lotta contro l’emarginazione. A tal fine, l’Unione e gli Stati membri mettono in atto misure che tengono conto della diversità delle prassi nazionali, in particolare nelle relazioni contrattuali, e della necessità di mantenere la competitività dell’economia dell’Unione. Essi ritengono che una tale evoluzione risulterà sia dal funzionamento del mercato interno, che favorirà l’armonizzarsi dei sistemi sociali, sia dalle procedure previste dai trattati e dal ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative.”. Prima che tale armonizzazione delle legislazioni nazionali giuslavoristiche possa comunque definirsi un obiettivo raggiunto, resta il fatto che la distanza tra i trattamenti economici e le prassi nazionali diverse o il contenuto degli strumenti di contrattazione collettiva può di fatto essere ancora così marcato da poter,a giudizio dello scrivente, perfino fungere da linea di demarcazione del penalmente rilevante o quantomeno dal poter proporre quesiti e perplessità sotto il profilo della legittimità e delle garanzie costituzionali compreso il principio di eguaglianza ex art. 3 Cost. e i principi U.E. di non discriminazione. Ci sovviene un esempio pratico: pensiamo al diritto alle ferie retribuite del lavoratore come diritto costituzionale (art.36 Cost.) in Italia e alla questione della possibile monetizzazione delle ferie arretrate o ai livelli di retribuzione minimi in Germania ben diversi rispetto a quelli di casa nostra. Appare ovvio che la legislazione nazionale prescelta dalle parti a regolare il rapporto contrattuale o, in subordine, la lex loci laboris, finiscano per fornire anche al giudice penale, nei casi più gravi, quantomeno parametri di giudizio potenzialmente sensibilmente differenti,ad esempio, per valutare un caso di mobbing penalmente rilevante (http://www.filodiritto.com/articoli/2013/01/la-tutela-penale-in-materia-di-mobbing/ ) o una condotta di diniego delle ferie o di potenziale discriminazione di trattamento economico in un caso di stalking o molestie sessuali ad un lavoratore sul posto di lavoro. Parlando sempre in termini ipotetici è chiaro che le due legislazioni citate come esempi non sono nemmeno poi troppo distanti tra loro su molti punti,ma quando il paragone comincia a comprendere altri Stati europei come la Lituania recentemente entrata o le esternalizzazioni di aziende europee in Stati extracomunitari e il riferimento alla lex loci laboris indipendentemente dalla convenzione citata, le differenze potrebbero anche essere ben più marcate, vedasi i potenziali risvolti di un eventuale acquisto di una compagnia di trasporto aereo da parte degli Emirati Arabi e la potenziale disciplina applicabile a piloti o personale “precettato” all’atto dello scalo negli Emirati… La garanzia del principio della lex loci laboris dunque,come indicano Izzo e Colombrino nel loro Manuale di diritto del lavoro,Simone editore, si rivela di un’importanza fondamentale,considerando il rischio che imprese provenienti da Stati con un basso regime di protezione del lavoro,grazie all’abbattimento delle barriere protettive in ambito UE, avrebbero potuto operare in un paese, dalle condizioni economico-finanziarie ormai irreversibilmente compromesse, aggiungo io, come l’Italia, o in altri paesi UE, applicando ai propri dipendenti le proprie leggi meno garantiste o agevolando fenomeni diffusi di dumping sociale (pensiamo ad un datore di lavoro cinese che, per il solo fatto che investe in un paese in crisi come il nostro, possa pensare di riproporre qui scenari da “mandarinato”). Quanto infine al rapporto di lavoro dei lavoratori non appartenenti all’Unione Europea (ad esempio agli extracomunitari soggiornanti in Italia che non abbiano ancora acquisito la cittadinanza italiana), lo stesso resta regolato dal D.Lgs. n°286/1998,testo unico sull’immigrazione, e non appaiono tollerabili sfruttamenti o fenomeni di caporalato,ecc. quali quelli cui si assiste regolarmente in determinate zone del territorio della penisola, cercando di addurre poi gli argomenti difensivi più vari, tra i quali anche l’applicazione della legge contrattuale cinese o altro,o il consenso allo sfruttamento da parte delle vittime, poiché allo straniero che si trova in territorio italiano sono riconosciuti tutti i diritti fondamentali della persona umana previsti dalle norme di diritto interno, dalle convenzioni internazionali in vigore e dai principi di diritto internazionale generalmente riconosciuti,compresi altresì i Trattati e le normative U.E., oltre ai diritti che la Costituzione italiana e le normative imperative di carattere pubblicistico garantiscono all’interno del territorio della Repubblica,compreso il principio di piena uguaglianza di diritti rispetto ai lavoratori italiani e il principio europeo di non discriminazione (https://fra.europa.eu/sites/default/files/fra_uploads/1510-FRA-CASE-LAW-HANDBOOK_IT.pdf ).









DAS PRINZIP DER RECHT VON ORT DER ARBEIT ALS INSTRUMENT
SCHUTZ DER GRUNDRECHTE DER PERSON DES ARBEITSKRAFT.

Auch in einigen Strafsachen, dass (man denke an die Konnotation in konkrete Schwellenwerte und Konzepte krimineller Misshandlung am Arbeitsplatz und in den schwersten Formen der Belästigung und Stalking ehemaligen artt.572 und 612 bis CP, die sich auf die Tatsache, dass, zum Beispiel in Italien, wird die art.572 CP für Arbeitsumgebungen von ähnlicher Größe wie Familie Rückzug, oder zumindest nicht für große Unternehmen anwendbar vom Obersten Gericht erachtet wird, ohne dass für verschiedene Arbeitssituationen auf andere Straftaten unter Berufung oder das ist die Frage die zuletzt durch die legitime Nutzung des Kassationshofs GPS-Locators von Firmenwagen und ihre Wege oder auch die umstrittene Frage von Audio-Video-Dreharbeiten am Arbeitsplatz als Werkzeug nur erlaubt, zum Beispiel aus dem Unternehmen und der Arbeitnehmer aus bestimmten zu schützen Straftaten usw.) interessant sein könnte oder signifikantes Ergebnis des Konzepts der geltenden nationalen Rechts auf das Arbeitsverhältnis und am Arbeitsplatz. In Anbetracht, dass das Strafrecht ist dadurch charakterisiert, mehr als andere Zweige, an den Grundsatz der Territorialität und der Tatsache, dass, als Strafmaß Reihe von journalistischen Standards, zu denen gilt, die Arbeit und ist im italienischen Hoheitsgebiet gemäß Art befindet. 6 LP , Es wird immer häufiger die Hypothese der italienischen Arbeiter werden, die ihre berufliche Tätigkeit im Ausland und umgekehrt arbeiten, der ausländischen Bürger in Italien verbringen. Von diesem Standpunkt aus ist die Europäische Konvention von Rom vom 19.6.1980, die auf 1.4.1991 in den meisten EU-Mitgliedstaaten in Kraft getreten ist, und in Italien durch das Gesetz Nr 975 von 18/12/1984 ratifiziert hat der allgemeine Grundsatz der freien Rechtswahl durch die Parteien, nämlich eingeführt in Europa, zum Beispiel, dass ein deutscher Arbeitgeber und italienische Arbeiter können ihre Beziehungen und beziehen sich im Arbeitsvertrag zu regeln ist deutsches Recht dass die italienischen Rechtsvorschriften, je nach ihrer Wahl in der vertraglichen Vereinbarung erreicht. jedoch in Abwesenheit der Wahl, dass das Prinzip praktiziert im Beton der lex loci laboris, dh sie das Recht des Landes gelten, wenn der Arbeitnehmer gewöhnlich seine Arbeit bei der Erfüllung des Vertrages führt. Die Begründung, die bestimmte heilige Prinzipien zugrunde liegt, ist die einheitliche im gesamten Gebiet der Bestimmungen dall'art.151 Union der Europäischen Union Vertrag zu gewährleisten Betriebs früheren EWG-Gesetzgebung gelungen, was wörtlich heißt es: "Die Union und Mitgliedstaaten, unter Berücksichtigung der Tatsache der sozialen Grundrechte, wie sie in der Europäischen Sozialcharta in Turin unterzeichneten definiert am 18. Oktober 1961 und die Gemeinschaftscharta der sozialen Grundrechte der Arbeitnehmer von 1989 haben ihre Ziele für die Förderung der Beschäftigung, die Verbesserung von Lebens- und Arbeitsbedingungen, um mögliche ihre Aufwärtsausrichtung, einen angemessenen sozialen Schutz, den sozialen Dialog zu machen, die Entwicklung der Humanressourcen mit einem hohen Maß an Beschäftigung und nachhaltige und der Bekämpfung der Ausgrenzung. Zu diesem Zweck muss die Union und die Mitgliedstaaten Maßnahmen durch, die berücksichtigen die Vielfalt der nationalen Praktiken, insbesondere in den vertraglichen Beziehungen, sowie der Notwendigkeit, die Wettbewerbsfähigkeit der EU-Wirtschaft zu erhalten. Sie glauben, dass eine solche Entwicklung nicht nur von dem Funktionieren des Binnenmarktes ergeben werden, die die Harmonisierung der Sozialsysteme begünstigen, sondern auch von den vorgesehenen Verfahren in den Verträgen und aus der Angleichung der Rechts- und Verwaltungsvorschriften. ". Vor dieser Harmonisierung des Arbeitsrechts nationalen Gesetze noch ein Ziel erreicht genannt werden konnte, bleibt die Tatsache, dass die Kluft zwischen der wirtschaftlichen und die Behandlungen sind unterschiedliche nationale Praktiken oder den Inhalt von Tarifinstrumente können in der Tat immer noch so gekennzeichnet sein, dass sie nach der Meinung der Schriftsteller, auch als Demarkationslinie der Straftat handeln, oder zumindest von der Möglichkeit, Fragen und Zweifel in Bezug auf die Rechtmäßigkeit und verfassungsrechtlichen Garantien einschließlich des Grundsatzes der Gleichheit ex Art vorzuschlagen. 3 der Verfassung. Und die Grundsätze U.E. der Nichtdiskriminierung. Es kommt zu einem praktischen Beispiel: denken wir an das Recht auf bezahlte Freistellung des Arbeitnehmers als Verfassungsrecht (Artikel 36 Konst.) In Italien und die Frage der möglichen Monetisierung ausstehender Urlaub oder Mindestlöhne in Deutschland sind sehr unterschiedlich im Vergleich zu denen zu Hause unsere. Es ist offensichtlich, dass die gewählte nationalen Rechts durch die Parteien den Vertrag oder, hilfsweise, die lex loci laboris anzupassen, auch das Strafgericht die Bereitstellung am Ende, in schweren Fällen, zumindest potenziell signifikant unterschiedliche Parameter, zum Beispiel, zu bewerten ein Fall von Mobbing wird strafrechtlich (http://www.filodiritto.com/articoli/2013/01/la-tutela-penale-in-materia-di-mobbing/) oder Verweigerung des Urlaubs oder potenziellen Diskriminierung führen Vergütung in einem Fall von Stalking oder sexueller Belästigung an einen Arbeitnehmer am Arbeitsplatz. immer in hypothetischer Form sprechen, ist klar, dass die beiden Gesetze zitiert als Beispiele sind nicht einmal dann zu weit voneinander entfernt auf viele Punkte, aber wenn der Vergleich beginnt in anderen europäischen Ländern wie Litauen gehören seit kurzem auf oder die Auslagerung von europäischen Unternehmen in Nicht-EU-Staaten und der Verweis auf die lex loci laboris unabhängig von der Konzessionsvertrag können die Unterschiede auch erheblich größer, sehen sein, die möglichen Auswirkungen eines möglichen Kauf eines Transportunternehmen aus den Vereinigten Arabischen Emiraten und der möglichen Disziplin für Piloten oder Personal " precettato ", wenn der Flughafen in den Emiraten ... die Garantie des Grundsatzes der lex loci laboris daher, wie von Izzo und Colombrino in ihrer Handarbeit Gesetz angegeben, Simone Verlag, beweist die Bedeutung, das Risiko bedenkt, dass Unternehmen aus aus Staaten mit niedrigen Regime Schutz von Arbeitsplätzen, durch den Wegfall von Schutzbarrieren innerhalb der EU, sie in einem Land, werden die wirtschaftlichen und finanziellen Bedingungen irreversibel beeinträchtigt funktionieren könnte, würde ich, wie Italien oder anderen Ländern hinzufügen EU, die Anwendung für ihre Beschäftigten weniger als ihre eigenen Gesetze garantieren soll oder Erleichterung weit verbreitete Phänomen der sozialen Dumping (man denke an einen Arbeitgeber der chinesischen Arbeitskräfte, die durch die bloße Tatsache, dass wie die unsere in einem Land in der Krise investiert, denken können Szenarien vorzuschlagen, hier zu sein "Mandarinen"). Schließlich in Bezug auf die Beschäftigung von Nicht-EU-Arbeitnehmer (zum Beispiel für Einwanderer mit Wohnsitz in Italien, die noch nicht die italienische Staatsbürgerschaft erworben) wird das gleiche durch das Gesetzesdekret geregelt. N ° 286/1998, konsolidierte wirken auf "Migration und nicht tolerierbar Ausbeutung oder Phänomene der illegalen Einstellung erscheinen, usw. wie jene, die regelmäßig in bestimmten Gebieten der Halbinsel beobachtet werden kann, dann versucht, die meisten defensiven verschiedenen Themen geliefert habe, darunter die Umsetzung des chinesischen Vertragsrecht oder auf andere Weise, oder Zustimmung zur Nutzung durch die Opfer, wie die Ausländer, die auf italienischem Gebiet ist, werden alle grundlegenden Menschenrechte für das innerstaatliche Recht und durch internationale Abkommen in Kraft und den allgemein anerkannten Grundsätzen des Völkerrechts, insbesondere auch die Verträge und die EU-Gesetzgebung sowie Rechte zur Verfügung gestellt anerkannt die italienische Verfassung und die zwingenden Vorschriften im Gebiet der Republik staatliche Bürgschaft hat, einschließlich des Grundsatzes der volle Gleichberechtigung in Bezug auf die italienischen Arbeiter und dem europäischen Grundsatz der Nichtdiskriminierung (https://fra.europa.eu/sites /default/files/fra_uploads/1510-FRA-CASE-LAW-HANDBOOK_IT.pdf).

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