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mercoledì 7 settembre 2016

DUE EQUIVOCI COMUNI SULL’ART.81 DEL CODICE PENALE: IL REATO CONTINUATO. ZWEI COMMON BEZWEIFELN UEBER ARTIKEL 81 StGB: DIE VERBRECHEN FORTGESETZT.

DUE EQUIVOCI COMUNI SULL’ART.81 DEL CODICE PENALE: IL REATO CONTINUATO.

Nella stragrande maggioranza dei testi di diritto penale (ad esempio Alessandro Trinci e Sara Farini, Compendio di diritto penale,parte generale, Dike editore,2016) ricorre ormai l’insegnamento consolidato che l’art.81 del Codice penale,consentendo di applicare una pena unica, benché applicabile fino al triplo del massimo di quella prevista per il reato più grave tra quelli accomunati sotto il vincolo della continuazione, al posto del cumulo materiale o cumulo giuridico temperato, rappresenti una previsione di favor rei o mitigatrice dei trattamenti sanzionatori ordinariamente previsti dal Codice Rocco. Tale impostazione si basa su un equivoco di fondo o meglio su un asserto discutibile e molto opinabile, in quanto la scelta di applicare  la pena prevista per il reato più grave applicata fino al triplo del massimo porterebbe in genere a risultati draconiani o molto peggiori di quelli relativi ad un semplice cumulo materiale di pene,specie se i reati sono due o non più di tre,mentre solo nel caso di pluralità ulteriori di reati, in genere, l’aumento fino al triplo del massimo della pena prevista per il reato più grave potrebbe diventare una sorta di tetto o “parafulmine” per l’imputato. Nella prassi statistica,comunque, è raro trovare capi di imputazione per più di tre episodi accomunati tutti dal vincolo della continuazione,prevalendo fattori di distanza temporale o di disomogeneità delle fattispecie varie o altri fattori che possono costituire elementi ostativi ad intravvedere la sussistenza del tratto unificante soggettivo del medesimo disegno criminoso, il filo rosso che lega come un vero collante o cemento le varie fattispecie e in grado di compiere quella sorta di “processo alchemico”, di cui disquisiscono,filosoficamente, anche i giudici del noto film di Gianni Amelio “Porte aperte”,in grado di tramutare più fattispecie criminose autonome in momenti episodici di un unico reato. Il vero motivo per cui il reato continuato è divenuto una fattispecie di favor rei rispetto alla logica ordinaria del Codice del “tot delicta quot poena”, va piuttosto identificata nella prassi giurisprudenziale, ormai generalizzata, ad applicare il triplo del minimo della pena edittale del reato più grave tra quelli accomunati dal vincolo della continuazione e non il triplo del suo massimo edittale, poiché la norma che regola sia il reato continuato che il concorso formale di reati,letteralmente non dice “aumentata del triplo del minimo edittale”, ma letteralmente: E’ punito con la pena che dovrebbe infliggersi per la violazione più grave aumentata sino al triplo”, il che non esclude affatto il triplo del massimo, essendo peraltro il Codice Rocco,per interpretazione storica,autentica, ecc. tutt’altro che un codice lassista o estraneo alla dimensione repressiva o remunerativa del diritto penale. La visione di favor è divenuta ancora più netta o prevalente allorchè la Legge n°49 del 21/02/2006 ha aggiunto il seguente periodo all’art.671, primo comma, del C.P.P.: “Fra gli elementi che incidono sulla applicazione della disciplina del reato continuato vi è la consumazione di più reati in relazione allo stato di tossicodipendenza”, cosicchè, a partire dall’introduzione di tale norma, vi possono essere anche più sentenze separate relative a reati accomunati, anche come semplice movente, dallo stato di tossicodipendenza e commessi dai medesimi soggetti, le quali, sebbene in fase di merito abbiano costituito distinte applicazioni della legge penale, vedano poi riconosciuto tra di loro il legame della continuazione in fase esecutiva. L’idea politica che sottende a certe logiche è quella di non accanirsi eccessivamente contro il tossicodipendente che,spesso,è spinto a commettere più reati a causa del suo stato di dipendenza psicologica e talora anche fisiologica, ma in realtà,anche questo modo di ragionare, per quanto formalizzato in una novella di procedura che, peraltro, molti considerano una riforma di diritto sostanziale, appare quanto di più lontano dallo spirito originario e dalla filosofia sistematica del Codice Rocco, che,infatti, coltiva una visione repressiva delle tossicofilie in genere e che tende ad inquadrare la tossicodipendenza,come l’alcoolismo, in una sorta di imperdonabili fenomeni di debosche o di patologia sociale non certo meritevoli di attenuazione di pena , ma addirittura di aggravamenti,specie se trattasi di stati abituali (artt.93-95 C.P. e,in particolare, l’art.94). In tale contesto va analizzata anche la nozione di “sintomaticità del reato” rispetto allo stato di tossicodipendenza (ad esempio il tossicodipendente che va a rubare per procurarsi i soldi per acquistare la sostanza stupefacente per consumo personale). Tuttavia di questa aporia di sistema tra Codice di rito e novella e Codice Rocco pare, da ultimo, aver preso atto anche la giurisprudenza di legittimità che ha cominciato a prendere le distanze da un’applicazione automatica dell’art.671 C.P.P.  e che,con uno sforzo ermeneutico, ha tentato di superare le differenze tra le due concezioni e ridurle ad unità e,per quanto possibile, a coerenza, affermando che: “ Anche alla luce del testo vigente dell’art.671 C.P.P.,la tossicodipendenza in sé non è sufficiente per applicare in via automatica la continuazione,ma la sua allegazione e dimostrazione impone che se ne tenga conto in una valutazione complessiva con tutte le altre condizioni già individuate dalla giurisprudenza per dare attuazione concreta all’istituto, che persegue lo scopo, non di incentivare la violazione della legge penale,ma di attenuare il rigore sanzionatorio a vantaggio di quanti, in condizione di debolezza e di soggezione ai propri bisogni, si trovino a dover far fronte alla spinta continuamente ricorrente a commettere reati per soddisfare l’esigenza di assunzione della droga.” (Cassazione penale Sezione Prima n°45908 del 5/11/2014). E’ dunque la conformazione e gravità delittuosa del caso concreto, la tipologia e sintomaticità dei reati avvinti dal vincolo della continuazione, la distanza di tempo degli uni dagli altri, ecc. e la discrezionalità valutativa del giudice di merito a fungere da discrimine e una considerazione finale va comunque riservata, proprio nella fase di merito, a quei casi in cui tre reati,come ad esempio, il furto, lo spaccio di modica quantità e l’estorsione possano vedersi applicata una pena unica vicina o concidente col triplo del massimo previsto per la fattispecie estorsiva più grave in concreto,oltre che in astratto, e che abbia portato in tale fase ad una pena in concreto più alta di quella che si sarebbe potuta raggiungere col semplice cumulo materiale delle distinte fattispecie. Appare astrattamente possibile che, in casi come questi, pur applicando il regime della continuazione fin dalla fase di merito, il risultato concreto possa apparire tutt’altro che di favor rispetto al cumulo materiale ordinario. Ciò può dimostrare, a parere di chi scrive, che l’art.81 del Codice penale non è stato concepito né storicamente, né logicamente o sistematicamente come una norma di favor rei diversamente dall’art.671 C.P.P. così come riformato nel 2006.









ZWEI COMMON BEZWEIFELN UEBER ARTIKEL 81 StGB: DIE VERBRECHEN FORTGESETZT.
In der überwiegenden Mehrheit des Strafrechts Texte (zum Beispiel Alessandro und Sara Trinci Farini, Compendium of Strafrecht, Allgemeiner Teil, Dike Verlag, 2016) nutzt nun die etablierten Lehre, dass die GEMÄSS ART.81 des Strafgesetzbuches, in dem Sie eine anwenden nur Strafe, obwohl anwendbar bis zu drei Mal das Maximum, dass für die schwerste Vergehen bei den unter dem Zwang der Zeit vereint vorgesehen, anstelle des Materials Heap oder Rechts temperiert Kumulierung stellt eine Prognose für rei oder mildernde der routinemäßig geplanten Sanktionen Behandlungen von Rocco-Code. Dieser Ansatz basiert auf einem grundlegenden Missverständnis oder besser auf eine fragwürdige Behauptung und sehr fragwürdig, da die Wahl der Strafe für die schwerste Vergehen der Anwendung der maximal im Allgemeinen auf drei mal angewendet führt zu drakonischen Ergebnisse oder viel schlechter als relativ zu einem einfachen Material Haufen von Sanktionen, vor allem, wenn die Straftaten sind zwei oder höchstens drei, während nur im Fall von weiteren Vielzahl von Straftaten im allgemeinen die Erhöhung bis zu drei mal die Höchststrafe für die schwerste Straftat es könnte eine Art von Dach oder "Blitzableiter" für den Angeklagten geworden. In der statistischen Praxis jedoch ist es selten, die zählt seit mehr als drei Episoden alle vereint durch die Bindung der Zeit zu finden, die Zeit-Weg-Faktoren oder Heterogenität der verschiedenen Fälle herrschenden oder andere Faktoren, die Elemente Hindernisse darstellen können, die Existenz von vereinheitlichende Einblick subjektiv von der gleichen kriminellen Absicht, der rote Faden, der als echte Klebstoff oder Zement, die verschiedenen Situationen und in der Lage bindet sich an diese Art von "alchemistischen" Prozess zu machen, die, philosophisch, auch die Richter des berühmten Films von Gianni Amelio "Türen disquisiscono öffnen ", in der Lage in episodischen Momente eines einzigen Vergehen autonomer Strafverfahren des Drehens. Der wahre Grund, warum die Straftat weiterhin ein Fall für rei wurde als die gewöhnliche Logik des Codes des "tot delicta quot poena", ist eher in der gerichtlichen Praxis zu identifizieren, jetzt verallgemeinert sie das Dreifache der gesetzlichen Mindeststrafe des Verbrechens zu beantragen mehr unter den schweren durch das Band der Fortsetzung vereint und nicht seine Standard maximal verdreifachen, da die Norm, die sowohl die Straftat regelt die formalen Straftaten begangen werden fortgesetzt, wörtlich "um das drei~~POS=TRUNC der minimalen gesetzlich vorgeschriebenen erhöht" sagt, aber wörtlich: E "mit der Strafe bestraft, die für die schwersten Verletzungen erhöht bis zu dreimal zugefügt werden sollte", die nicht das drei~~POS=TRUNC fache~~POS=HEADCOMP des maximalen nicht ausschließt, ist zudem Rocco-Code, für die historische Interpretation, authentisch, usw. alles andere als ein lax Code oder fremd repressive Größe oder profitable Strafrecht. Die Gunst Vision hat noch deutlicher oder verbreitet werden, wo das Gesetz n ° 49 von 21.02.2006 die folgende Periode all'art.671 ersten Absatz der CPP hinzugefügt: "Unter den Elementen, die die Anwendung der Regeln betreffen die Straftat gab es weiterhin die Vollendung mehrerer Straftaten im Zusammenhang mit Drogenabhängigkeit ist "war, so dass seit der Einführung dieser Norm kann es sogar mehr getrennte Entscheidungen werden im Zusammenhang mit Verbrechen vereinigt, auch als einfaches Motiv, den Stand der Drogenabhängigkeit und von den gleichen Personen begangen, die, obwohl sie zu sein über festgestellt haben, verschiedene Anwendungen des Strafrechts, dann die Verbindung zwischen ihnen erkannt sehe in der Ausführungsphase fort. Die politische Idee hinter einer bestimmten Logik ist nicht zu hart gegen den Drogensüchtigen zu zwingen, die oft getrieben wird mehr Verbrechen zu begehen, weil er Zustand der psychologischen und manchmal physiologische Abhängigkeit, sondern in der Tat, diese Art der Argumentation formalisiert, in einem neuartigen Verfahren, das jedoch eine inhaltliche Reform viele betrachten, scheint so weit entfernt von dem ursprünglichen Geist und die systematische Philosophie des Rocco Kodex, der in der Tat, eine repressive Vision von tossicofilie im allgemeinen kultiviert und was sie dazu neigt, die Drogenabhängigkeit, wie Alkoholismus zu Rahmen in einer Art unverzeihlich Phänomene der debosche oder sozialen Pathologie sicherlich nicht verdient Strafe Milderung, sondern auch von Exazerbationen, vor allem im Fall von üblichen Staaten (CP artt.93-95 und insbesondere die art.94). In diesem Zusammenhang sollte auch der Begriff der "sintomaticità der Straftat" analysiert werden, als die Sucht Status (wie die Süchtigen, die das Geld zu bekommen, um zu stehlen geht das Medikament für den persönlichen Gebrauch zu kaufen). Doch diese Aporie System zwischen üblichen Code und Roman, und Rocco-Code scheint schließlich, dass er auch das Gericht Legitimität bewusst ist, die begonnen hat, sich von einer automatischen Anwendung dell'art.671 StPO zu distanzieren und dass bei einem hermeneutischen Anstrengung, hat versucht, die Unterschiede zwischen den beiden Konzepten zu überbrücken und reduzieren sie auf die Einheit und, so weit wie möglich, in der Konsistenz, die besagt, dass: "Angesichts des aktuellen Text dell'art.671 CPP, Drogensucht selbst ist nicht genug, um auf eine automatische Fortsetzung bewerben, aber seine Behauptung und Beweis vor, dass es in Zusammenhang mit einer Gesamtbewertung mit allen anderen Bedingungen bereits durch die Rechtsprechung identifiziert genommen praktische Wirkung an das Institut zu geben, die das Ziel verfolgt , nicht die Verletzung des Strafrechts zu fördern, aber die Strenge der Sanktionen zum Nutzen aller, die in einer Position der Schwäche und Unterwerfung auf ihre Bedürfnisse zu mildern, finden sich mit dem immer wiederkehrenden gedrängt zu bewältigen, die Verbrechen zu begehen, die Notwendigkeit zu erfüllen Drogenkonsum. "(Verbrecher cassation Erster Abschnitt Nr 45908 von 2014.11.05). Und "daher die Konformation und kriminellen Schwere des Falles, die Art und sintomaticità von Verbrechen durch die Bindung der Zeit gefangen, die Entfernung der Zeit voneinander usw. und bewertende Ermessen des erkennenden Gerichts als Trennlinie und eine Endabrechnung zu dienen noch reserviert, nur auf der Stufe der Verdienst, auf die Fälle, in denen drei Verbrechen wie Diebstahl, Schmuggel von kleinen Mengen und Erpressung Es kann auf einem nahe gelegenen einzigen Satz oder concidente mit der dreifachen für den Fall Erpressung ernstere im Beton sowie in der zusammenfassung zu erwartenden maximalen geladen werden, und die hat sich in dieser Phase auf eine konkret im wert höher als die gebracht, die mit erreicht werden könnte einfache Materialanhäufung von unterschiedlichen Fall. Es scheint, theoretisch möglich, dass in Fällen wie diesen, während das Regime der Fortsetzung, da die inhaltliche Phase der Anwendung, das tatsächliche Ergebnis alles andere als Gefälligkeit für den gewöhnlichen Materialanhäufung scheinen mag. Dies kann in diesem Verfassers Meinung beweisen, dass die GEMÄSS ART.81 des Strafgesetzbuches ist nicht beabsichtigt, entweder historisch oder logisch oder systematisch in der Regel der Gunst rei sonst dall'art.671 StPO wie es im Jahr 2006 reformiert.

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