Cerca nel blog

venerdì 14 ottobre 2016

AMARE RIFLESSIONI CRITICHE SUL CASO PROCESSUALE DELLA MORTE DI STEFANO CUCCHI.SAUERE Kritische Überlegungen zum CASE bei Tod des Stephanus CUCCHI

AMARE RIFLESSIONI CRITICHE SUL CASO PROCESSUALE DELLA MORTE DI STEFANO CUCCHI



Dopo circa sette anni e mezzo di indagini sulla morte del povero Stefano Cucchi, la famiglia è ancora in attesa di una verità. Dopo l’uscita di scena delle guardie penitenziarie,rimangono in piedi le indagini nei confronti di appartenenti dell’Arma dei Carabinieri, ma si profilano addirittura due diverse ipotesi eziologiche medico-legali sulla causa finale del decesso: la morte per inanizione e la morte per sopraggiunto attacco epilettico, sulle quali l’Autorità Giudiziaria è chiamata ad espletare una sintesi o conciliazione,onde evitare contraddittorietà in motivazione o contrasti di giudicati (http://www.huffingtonpost.it/2016/10/07/cucchi-motivazioni-senten_n_12384660.html ). Come sembra aver dichiarato la sorella Ilaria, in un’intervista televisiva, se non altro l’ultimo elaborato medico-legale, redatto da un collegio di esperti, riconosce le fratture, vale a dire i segni che potrebbero essere ricollegabili a eventi lesivi, a meno che non si voglia avvalorare la tesi dell’incidente in carcere o altre cose del genere che, comunque, non sembrano aver trovato riscontri obiettivi specifici nemmeno esse, fino ad oggi. Tale aspetto obiettivo non smentibile al pari delle repertazioni fotografiche che destarono grande scalpore fin da subito nell’opinione pubblica, perché davano l’impressione di un subìto pestaggio da parte della vittima (nonostante qualche opinione che avrebbe voluto classificare il tutto a titolo di ipostasi post mortem) , costituiscono i punti di partenza o presupposti indiziari da cui  si può partire per tentare di ricostruire i fatti, una volta uscite di scena le guardie penitenziarie. Da appassionati di criminalistica e medicina-legale ci colpisce, in questa vicenda, che, si possa pensare,anche solo astrattamente, che la tesi dell’attacco epilettico (grande male piuttosto che piccolo male in termini di intensità dell’attacco) possa escludere le lesioni fisiche o comunque che l’epilessia, come causa di morte autonoma, possa recidere il nesso di causalità con eventuali pregresse lesioni di grave entità. E’ notorio, infatti, che uno dei fattori scatenanti più frequenti delle crisi epilettiche più violente sono proprio i fenomeni che inducono eccitazione e particolarmente le risse o pestaggi che, addirittura, potrebbero scatenare attacchi epilettici anche in soggetti che non hanno mai manifestato prima la patologìa o che avrebbero potuto esserne affetti a livello latente o nella forma minore (piccolo male, si veda anche il ruolo dell’ansia a livello molto più banale e meno intenso: http://www.harmoniamentis.it/cont/news/articles/3292/lansia-come-possibile-fattore-scatenante-lepilessia.asp ). Quindi, a rigor di logica e di comuni nozioni mediche, senza bisogno di essere grandi specialisti, l’epilessia non interrompe il nesso di causalità con le lesioni e, quando la stessa divenga autonoma causa di morte, si potrebbe solo discutere sulla preterintenzione piuttosto che sul dolo di omicidio, ammesso e non concesso che il soggetto o i soggetti che abbiano causato le lesioni fossero o meno a conoscenza, ab initio, delle condizioni fisiche della vittima e che soffriva di epilessia e sempre che un’eventuale intensità del pestaggio non fosse stata così grave da poter scatenare reazioni epilettiche (vedasi certi traumi cranici o l’attacco epilettico da sforzo fisico) persino su un soggetto che non aveva mai sofferto di epilessia in modo conclamato. La presunzione medico-legale che ricorre più frequentemente in casi del genere è che il pestaggio o le lesioni siano state la causa proxima scatenante dell’attacco epilettico mortale, secondo il classico insegnamento: causa causae est causa causati, qui occasionem danni dat, damnum dedisse videtur. Sempre ragionando in astratto, la qualità poi di operatori sanitari o di polizia, con cui Cucchi è entrato a contatto nella fase che precede il decesso, avrebbe dovuto in ogni caso indurre particolari attenzioni o comunque avrebbe dovuto consigliare ad astenersi da eventuali eventi lesivi o scatenanti ansia, paura, ecc. in un soggetto con problemi di tossicodipendente e visibilmente deperito o defedato come si evince obiettivamente dalle fotografie post mortem. Questa è la sequenza logica normale, in certi casi, non altre, salvo concause sopravvenute particolari di cui va però dimostrata la capacità di interrompere il nesso causale. Altro particolare di cui non ci risulta si sia parlato nelle cronache relative ai primi referti autoptici diretti sul cadavere della vittima è quello della lingua rivoltata,poiché è altrettanto noto che le vittime di attacchi epilettici potrebbero anche morire, per soffocamento, a causa di questo fenomeno involontario,come del pari potrebbe verificarsi una morsicatura della lingua. Circa l’ipotesi della morte per inanizione,invece, premesso che nel nostro ordinamento è prevista anche la possibilità di un paziente di rifiutare coscientemente le cure, e conseguente di lasciarsi morire, a seguito delle influenze modernizzatrici ed evolutive del diritto europeo (che ci consentono di metterci alle spalle la prassi dell’accanimento terapeutico: http://www.altalex.com/documents/news/2008/10/24/limiti-al-diritto-all-autodeterminazione-terapeutica-e-diritto-a-morire), non sarà necessario dilungarsi più di tanto per dimostrare che, in assenza di specifici moduli firmati o prove, fin qui mai emerse in tutti questi anni, di un preciso rifiuto del paziente alla somministrazione di cure o del rifiuto di alimentarsi (se saltassero fuori oggi testimonianze del genere, sarebbero da ritenersi quantomeno sospette, non essendosi mai palesate prima d’ora), bisogna invece presumere che competesse in capo ai sanitari e agli operatori di fare tutto il possibile per evitare la morte per inanizione che, peraltro, sia detto per inciso, poco sembra compatibile o giustificabile in termini giuridici e medico-legali a fronte delle riscontrate lesioni, sussistendo peraltro uno stato di custodia cautelare con tanto di possibilità di ricorrere anche a cure sanitarie (alimentazione assistita artificiale), diversamente, tra le varie ipotesi,non si può escludere che, dopo le botte, sia stato lasciato spegnersi deliberatamente non apprestandogli la dovuta assistenza, proprio perché avrebbe potuto denunciare il fatto o deporre su quanto gli era accaduto e questa è una tesi tutt’altro che da escludersi, ma che profilerebbe lo scenario dell’associazione per delinquere, oltre che del favoreggiamento o del nesso teleologico. Rimane poi un’astratta contraddittorietà intrinseca tra l’idea di uno che muore per inanizione,lasciandosi spegnere per denutrizione,ecc. e l’idea della morte da attacco epilettico,evento caratterizzato (specie per il grande male che è quello che può essere letale,l'inanizione determina in genere una morte da collasso cardiocircolatorio che non lascia nel muscolo cardiaco esattamente le stesse tracce di una morte da infarto o altro più probabile per l'ipotesi del decesso da attacco epilettico) da supereccitazione,convulsioni,ansia pregressa,ecc. Direi quasi che si tratta di stati emotivi o disposizioni d’animo sensibilmente diverse,almeno in linea di principio, e non c’è bisogno di essere medici-legali per accorgersi di quanti conti non tornano in termini logici, prima che medici o giuridici. Insomma, nel loro complesso, le risultanze degli ultimi elaborati peritali, finiscono per destare non poche perplessità, a cominciare da quella che, secondo l’insegnamento di Cusano, definiremmo come riduzione a coerenza,e specie laddove possano allontanarsi dalle sequenze causali che normalmente si presumono in casi del genere, in parole povere poter pensare all’epilessia come causa autonoma di morte non causata da eventi lesivi pregressi, pur riconosciuti nel caso specifico o la morte per inanizione in struttura carceraria o simili in cui la vittima poteva e doveva essere adeguatamente assistita. Appare chiaro, a nostro modesto avviso, specie alla luce delle polemiche che,costantemente, si riaprono in casi del genere che le nuove risultanze peritali, a sette anni e passa dalla scomparsa del giovane geometra romano, ripropongono, anche in considerazione della qualità professionale degli indagati e delle esigenze di ammodernamento e adeguamento del nostro ordinamento, l’attualità del discorso circa la possibile abolizione o smilitarizzazione dell’Arma dei Carabinieri (quarta forza armata dello Stato che continua a rappresentare una forza di polizia militare in uno Stato civile con pochi omologhi corrispondenti nel territorio europeo:  http://gianfrancoferrari2013.blogspot.it/2013/07/una-coraggiosa-arringa-per-labolizione.html ), e la necessaria introduzione del reato di tortura a tutela dei cittadini sempre più esposti a pericoli e vessazioni (su questo punto è come se si debba riscontrare una sorta di “complesso di inferiorità” di certa classe politica di fronte alla guardia pretoriana, come nei peggiori periodi dell’anarchia e del basso impero, alla luce della giurisprudenza della Corte europea  e dell’immobilismo della proposta di legge che giace in parlamento: http://gianfrancoferrari2013.blogspot.it/2016/02/la-moratoria-italiana-sul-reato-di.html), come dimostrano anche i noti eventi del G8 e molti fenomeni relativi a morti o lesioni in carcere o strutture analoghe su cui andrebbero disposti migliori accertamenti e rilievi statistici, in ogni caso, la nostra impressione è che il caso Cucchi sia destinato a diventare un evento emblematico del funzionamento della giustizia nel suo complesso in un paese sempre più simile all’America Latina o alla Russia di Putin.












SAUERE Kritische Überlegungen zum CASE bei Tod des Stephanus CUCCHI

Nach etwa siebeneinhalb Jahren der Untersuchung in den Tod der Armen Stefano Cucchi, wird die Familie wartet noch auf eine Wahrheit. Nach dem Verschwinden der Gefängniswärter, bleiben sie Ermittlungen gegen Mitglieder der Carabinieri, aber sich abzeichnenden sogar zwei verschiedene Rechts medizinische ätiologische Hypothesen über die endgültige Todesursache stehen: Tod durch Hunger und Tod Wir kamen zu dem Anfall, auf denen die Justizbehörde eine Zusammenfassung oder Schlichtung durchzuführen, um zu vermeiden, Widersprüche in der Motivation oder beurteilt Kontraste genannt wird (http://www.huffingtonpost.it/2016/10/07/cucchi-motivazioni-senten_n_12384660 .html). Wie scheint gesagt haben seine Schwester Ilaria, in einem Fernseh-Interview, wenn nur die letzte gezogene Forensik, durch ein Gremium von Experten erstellt, die Brüche erkennt, dh Zeichen, die mit zwei Schadensereignissen verbunden werden könnten, um es sei denn, Sie die These des Unfalls in einem Gefängnis oder andere solche Dinge, aber validieren möchten, scheint es keine spezifischen Ziele Ergebnisse auch sie bis heute gefunden zu haben. Dieses Ziel sieht nicht aus wie die smentibile repertazioni-Kamera, die für Aufsehen sofort in der Öffentlichkeit erregt, weil sie durch das Opfer den Eindruck einer Tracht Prügel erlitten hat (trotz einiger Meinungen, dass er wollte, dass alles als Hypostase Post zu klassifizieren mortem), sind die Ausgangspunkte oder umständliche Annahmen Beweise, aus denen Sie tastete die Fakten zu rekonstruieren lassen können, sobald die Szene, welche die Gefängniswärter austritt. Von Fans von Kriminalistik und medizinisch-rechtlichen Streiks uns, in dieser Angelegenheit, dass Sie vielleicht denken, auch in der Zusammenfassung, dass die These des Angriffs epilepticus (Grand-mal-Petit mal und nicht in Bezug auf die Intensität des Angriffs) ausschließen Verletzungen oder sonst, dass die Epilepsie als Todesursache autonom, kann den ursächlichen Zusammenhang mit einer früheren schweren Verletzungen durchtrennen. Und "wohlbekannte Tatsache, dass eine der häufigsten Auslöser der heftigsten Anfälle sind nur die Phänomene, die Aufregung verursachen und vor allem die Kämpfe oder Schläge, die sogar Krampfanfälle auch bei Menschen auslösen könnten, die noch nie vor der Krankheit gezeigt haben, oder dass sie betroffen sind latent oder in geringerer Form werden könnte (petit mal, auch die Rolle der Angst in viel mehr weltlichen Ebene zu sehen, und weniger intensiv: http://www.harmoniamentis.it/cont/news/articles/ 3292 / Angst-as-can-Faktor-Trigger-lepilessia.asp). So logisch und allgemeine medizinische Wissen, ohne große Spezialisten zu sein, Epilepsie bricht nicht den ursächlichen Zusammenhang mit Verletzungen, und wenn die gleiche autonome Todesursache geworden, es könnte nur die preterintenzione diskutieren statt wenn es war Absicht auf Mord, dass die Person oder Personen, die die Verletzungen verursacht haben waren oder nicht bewusst waren, ab initio, die körperliche Verfassung des Opfers und die an Epilepsie litt und immer, dass jede Intensität der Schläge war nicht gewesen so ernst wie epileptische Reaktionen auslösen (siehe bestimmte Schädeltrauma oder Beschlagnahme durch körperliche Anstrengung) sogar zu einem Thema, das nie an Epilepsie in offener Weise gelitten hatte. Die gerichtsmedizinische Vermutung, dass in solchen Fällen am häufigsten auftritt, ist, dass die Schläge oder Verletzungen die Ursache der epileptischen Anfall proxima Auslösung tödlich waren, nach der klassischen Lehre, weil causä nach Osten verursacht, hier occasionem dat Schaden, damnum dedisse videtur. Immer im abstrakten Denken, dann die Qualität der Gesundheitsversorgung oder Polizeibeamte, mit denen Cucchi in Kontakt während der Phase vor dem Tode kam, sollte in jedem Fall besondere Aufmerksamkeit hervorrufen oder zumindest müsste empfehlen von irgendwelchen Offensive oder auslösende Ereignisse zu verzichten Angst, Angst, usw. bei einem Patienten mit Drogensüchtigen Probleme und sichtlich abgemagert oder geschwächten als objektiv durch die Post-Mortem-Fotografie gezeigt. Dies ist die normale Logik-Sequenz, in bestimmten Fällen nicht andere, wenn nicht besondere mitwirkende Ursachen davon entstanden sind, müssen, demonstriert jedoch die Möglichkeit, den ursächlichen Zusammenhang zu brechen. Ein weiteres Detail, von denen wir in den Berichten über die ersten Berichte direkt Autopsie an der Leiche des Opfers diskutiert werden verstehen, dass von innen nach Sprache, denn es ist ebenso gut bekannt, dass die Opfer von Anfälle können auch durch Ersticken aufgrund dieses Phänomens sterben unfreiwillig, wie ebenfalls kann es eine beißende Zunge sein. Über die Möglichkeit des Todes durch Hunger, da jedoch, dass in unserem System gibt es auch die Möglichkeit eines Patienten ist bewusst Behandlung verweigern, und damit als Folge der Modernisierung und Entwicklungs Einflüsse des europäischen Rechts zu sterben (das es uns ermöglichen, uns hinter der Praxis der aggressiven Therapie zu setzen: http://www.altalex.com/documents/news/2008/10/24/limiti-al-diritto-all-autodeterminazione-terapeutica-e-diritto-a-morire ), werden Sie nicht brauchen, dass viel zu zeigen, dass zu wohnen, bildet sich in der Abwesenheit von spezifischen Beweise oder unterzeichnet, seit in den letzten Jahren hier entstanden, zu füttern eine eindeutige Ablehnung des Patienten auf die Verabreichung von Pflege oder der Verweigerung (wenn sie weg gesprungen heute eine solche Aussage wäre zumindest verdächtig gehalten, obwohl er nie manifest vor) gemacht, müssen wir stattdessen eine Verantwortung für den Chef Gesundheit und Betreiber übernehmen alles, was sie tun können, um den Tod durch Verhungern zu vermeiden, die jedoch gesagt wird, übrigens scheint wenig kompatibel oder berechtigte rechtliche und gerichtsmedizinischen Bedingungen die Läsion zu bedecken, aber mit vielen Möglichkeiten einen Zustand der Sicherungsverwahrung subsisting auch zur Gesundheitsversorgung (künstliche assistierte Macht) ansprechen, sonst zwischen den verschiedenen Hypothesen kann man nicht ausschließen, dass nach dem Schlagen, absichtlich apprestandogli der gebotenen Sorgfalt zum scheitern verurteilt war unterbrochen wurde, weil er die Sache oder Beweise geben berichten konnte, was geschehen war, und dies ist eine These weit von ausgeschlossen, aber das profilerebbe der Verein einen Tatort zu begehen, sowie Unterstützung oder teleologische Nexus. Es bleibt eine abstrakte innere Widerspruch zwischen der Idee von einem, der an Hunger stirbt, Unterernährung Weglassen, und so weiter. und die Idee des Todes von Pfändung, Ereignis gekennzeichnet (vor allem für das große Übel, das ist das, was tödlich sein können) aus supereccitazione, Krampfanfälle, frühere Angst usw. Ich würde fast sagen, dass es deutlich unterschiedliche emotionale oder Dispositionen gewesen ist, zumindest im Prinzip, und nicht um eine medizinisch-rechtlichen sein müssen, um zu bemerken, wie viele Konten Sie summieren sich nicht in logischer Hinsicht, vor medizinischen oder rechtlichen. Kurz gesagt, als Ganzes, die Ergebnisse der letzten entwickelten Experten, enden viele Bedenken erregend hoch, mit dem man beginnt, die nach der Lehre des Cusanus, wir als eine Verringerung der Konsistenz definieren würde, und vor allem, wo sie von den kausalen Sequenzen weg, die normalerweise in solchen Fällen übernehmen, mit anderen Worten Sie von Epilepsie als Ursache unabhängig von Tod durch frühere Schadensereignisse nicht, obwohl in Einzelfällen oder Tod verursacht, durch Verhungern in der Haftanstalt anerkannt denken kann, oder dergleichen, in denen könnte das Opfer und angemessen sein sollte unterstützt. Es scheint klar, in unserer bescheidenen Meinung nach, vor allem angesichts der Kontroverse, die ständig wieder zu öffnen, in solchen Fällen, dass die neuen Gutachten, zu sieben Jahren und geht durch das Verschwinden des jungen römischen Landvermesser, zu reproduzieren, auch unter Berücksichtigung der professionellen Qualität der untersucht und die Anforderungen der Modernisierung und Anpassung unseres Rechtssystems, den aktuellen Diskurs über die mögliche Abschaffung oder Entmilitarisierung der Carabinieri (vierte Streitkräfte in dem Land, das eine Militärpolizei in einem zivilisierten Staat mit einigen Kollegen zu stellen weiter Korrespondenten in Europa: http://gianfrancoferrari2013.blogspot.it/2013/07/una-coraggiosa-arringa-per-labolizione.html) und die notwendige Einführung der Straftat der Folter in den Bürgern mehr Schutz und mehr Gefahren ausgesetzt und Belästigung (in diesem Punkt ist es, als ob wir eine Art "Minderwertigkeitskomplex" von bestimmten Klasse von Frontpolitik der Prätorianergarde finden sollte, wie in den schlimmsten Zeiten der Anarchie und der spätrömischen Reich, im Lichte des Europäischen Gerichtshofs und des "Unbeweglichkeit des Gesetzes im Parlament liegen: http://gianfrancoferrari2013.blogspot.it/2016/02/la-moratoria-italiana-sul-reato-di.html), wie sie durch die bekannten Ereignisse der G8 demonstriert und viele Phänomene tot im Zusammenhang mit oder im Gefängnis, Verletzung oder ähnliche Strukturen, auf denen eine bessere Kontrolle und statistische Erhebungen eingerichtet werden sollte, in jedem Fall ist unser Eindruck, dass der Cucchi Fall dazu bestimmt ist, in einem Land ein symbolträchtiges Ereignis für das Funktionieren der Justiz als Ganzes zu werden mehr und mehr ähnlich wie Lateinamerika oder zu Putins Russland.
Google Traduttore per il Business:Translator ToolkitTraduttore di siti webStrumento a supporto de

Nessun commento:

Posta un commento

KANZLERIN