AMARE
RIFLESSIONI CRITICHE SUL CASO PROCESSUALE DELLA MORTE DI STEFANO CUCCHI
Dopo
circa sette anni e mezzo di indagini sulla morte del povero Stefano Cucchi, la
famiglia è ancora in attesa di una verità. Dopo l’uscita di scena delle guardie
penitenziarie,rimangono in piedi le indagini nei confronti di appartenenti dell’Arma
dei Carabinieri, ma si profilano addirittura due diverse ipotesi eziologiche medico-legali
sulla causa finale del decesso: la morte per inanizione e la morte per
sopraggiunto attacco epilettico, sulle quali l’Autorità Giudiziaria è chiamata
ad espletare una sintesi o conciliazione,onde evitare contraddittorietà in
motivazione o contrasti di giudicati (http://www.huffingtonpost.it/2016/10/07/cucchi-motivazioni-senten_n_12384660.html
). Come sembra aver dichiarato la sorella Ilaria, in un’intervista televisiva,
se non altro l’ultimo elaborato medico-legale, redatto da un collegio di
esperti, riconosce le fratture, vale a dire i segni che potrebbero essere
ricollegabili a eventi lesivi, a meno che non si voglia avvalorare la tesi dell’incidente
in carcere o altre cose del genere che, comunque, non sembrano aver trovato
riscontri obiettivi specifici nemmeno esse, fino ad oggi. Tale aspetto
obiettivo non smentibile al pari delle repertazioni fotografiche che destarono
grande scalpore fin da subito nell’opinione pubblica, perché davano l’impressione
di un subìto pestaggio da parte della vittima (nonostante qualche opinione che avrebbe
voluto classificare il tutto a titolo di ipostasi post mortem) , costituiscono
i punti di partenza o presupposti indiziari da cui si può partire per tentare di ricostruire i
fatti, una volta uscite di scena le guardie penitenziarie. Da appassionati di
criminalistica e medicina-legale ci colpisce, in questa vicenda, che, si possa
pensare,anche solo astrattamente, che la tesi dell’attacco epilettico (grande
male piuttosto che piccolo male in termini di intensità dell’attacco) possa
escludere le lesioni fisiche o comunque che l’epilessia, come causa di morte
autonoma, possa recidere il nesso di causalità con eventuali pregresse lesioni di
grave entità. E’ notorio, infatti, che uno dei fattori scatenanti più frequenti
delle crisi epilettiche più violente sono proprio i fenomeni che inducono
eccitazione e particolarmente le risse o pestaggi che, addirittura, potrebbero
scatenare attacchi epilettici anche in soggetti che non hanno mai manifestato
prima la patologìa o che avrebbero potuto esserne affetti a livello latente o
nella forma minore (piccolo male, si veda anche il ruolo dell’ansia a livello
molto più banale e meno intenso: http://www.harmoniamentis.it/cont/news/articles/3292/lansia-come-possibile-fattore-scatenante-lepilessia.asp
). Quindi, a rigor di logica e di comuni nozioni mediche, senza bisogno di
essere grandi specialisti, l’epilessia non interrompe il nesso di causalità con
le lesioni e, quando la stessa divenga autonoma causa di morte, si potrebbe solo
discutere sulla preterintenzione piuttosto che sul dolo di omicidio, ammesso e
non concesso che il soggetto o i soggetti che abbiano causato le lesioni
fossero o meno a conoscenza, ab initio, delle condizioni fisiche della vittima
e che soffriva di epilessia e sempre che un’eventuale intensità del pestaggio
non fosse stata così grave da poter scatenare reazioni epilettiche (vedasi
certi traumi cranici o l’attacco epilettico da sforzo fisico) persino su un
soggetto che non aveva mai sofferto di epilessia in modo conclamato. La
presunzione medico-legale che ricorre più frequentemente in casi del genere è
che il pestaggio o le lesioni siano state la causa proxima scatenante dell’attacco
epilettico mortale, secondo il classico insegnamento: causa causae est causa
causati, qui occasionem danni dat, damnum dedisse videtur. Sempre ragionando in
astratto, la qualità poi di operatori sanitari o di polizia, con cui Cucchi è
entrato a contatto nella fase che precede il decesso, avrebbe dovuto in ogni
caso indurre particolari attenzioni o comunque avrebbe dovuto consigliare ad
astenersi da eventuali eventi lesivi o scatenanti ansia, paura, ecc. in un
soggetto con problemi di tossicodipendente e visibilmente deperito o defedato
come si evince obiettivamente dalle fotografie post mortem. Questa è la
sequenza logica normale, in certi casi, non altre, salvo concause sopravvenute
particolari di cui va però dimostrata la capacità di interrompere il nesso
causale. Altro particolare di cui non ci risulta si sia parlato nelle cronache
relative ai primi referti autoptici diretti sul cadavere della vittima è quello
della lingua rivoltata,poiché è altrettanto noto che le vittime di attacchi
epilettici potrebbero anche morire, per soffocamento, a causa di questo
fenomeno involontario,come del pari potrebbe verificarsi una morsicatura della
lingua. Circa l’ipotesi della morte per inanizione,invece, premesso che nel
nostro ordinamento è prevista anche la possibilità di un paziente di rifiutare
coscientemente le cure, e conseguente di lasciarsi morire, a seguito delle
influenze modernizzatrici ed evolutive del diritto europeo (che ci consentono
di metterci alle spalle la prassi dell’accanimento terapeutico: http://www.altalex.com/documents/news/2008/10/24/limiti-al-diritto-all-autodeterminazione-terapeutica-e-diritto-a-morire),
non sarà necessario dilungarsi più di tanto per dimostrare che, in assenza di
specifici moduli firmati o prove, fin qui mai emerse in tutti questi anni, di
un preciso rifiuto del paziente alla somministrazione di cure o del rifiuto di
alimentarsi (se saltassero fuori oggi testimonianze del genere, sarebbero da
ritenersi quantomeno sospette, non essendosi mai palesate prima d’ora), bisogna
invece presumere che competesse in capo ai sanitari e agli operatori di fare
tutto il possibile per evitare la morte per inanizione che, peraltro, sia detto
per inciso, poco sembra compatibile o giustificabile in termini giuridici e
medico-legali a fronte delle riscontrate lesioni, sussistendo peraltro uno
stato di custodia cautelare con tanto di possibilità di ricorrere anche a cure
sanitarie (alimentazione assistita artificiale), diversamente, tra le varie
ipotesi,non si può escludere che, dopo le botte, sia stato lasciato spegnersi
deliberatamente non apprestandogli la dovuta assistenza, proprio perché avrebbe
potuto denunciare il fatto o deporre su quanto gli era accaduto e questa è una
tesi tutt’altro che da escludersi, ma che profilerebbe lo scenario dell’associazione
per delinquere, oltre che del favoreggiamento o del nesso teleologico. Rimane
poi un’astratta contraddittorietà intrinseca tra l’idea di uno che muore per
inanizione,lasciandosi spegnere per denutrizione,ecc. e l’idea della morte da
attacco epilettico,evento caratterizzato (specie per il grande male che è
quello che può essere letale,l'inanizione determina in genere una morte da collasso cardiocircolatorio che non lascia nel muscolo cardiaco esattamente le stesse tracce di una morte da infarto o altro più probabile per l'ipotesi del decesso da attacco epilettico) da supereccitazione,convulsioni,ansia
pregressa,ecc. Direi quasi che si tratta di stati emotivi o disposizioni d’animo
sensibilmente diverse,almeno in linea di principio, e non c’è bisogno di essere
medici-legali per accorgersi di quanti conti non tornano in termini logici,
prima che medici o giuridici. Insomma, nel loro complesso, le risultanze degli
ultimi elaborati peritali, finiscono per destare non poche perplessità, a
cominciare da quella che, secondo l’insegnamento di Cusano, definiremmo come
riduzione a coerenza,e specie laddove possano allontanarsi dalle sequenze
causali che normalmente si presumono in casi del genere, in parole povere poter
pensare all’epilessia come causa autonoma di morte non causata da eventi lesivi
pregressi, pur riconosciuti nel caso specifico o la morte per inanizione in
struttura carceraria o simili in cui la vittima poteva e doveva essere
adeguatamente assistita. Appare chiaro, a nostro modesto avviso, specie alla
luce delle polemiche che,costantemente, si riaprono in casi del genere che le
nuove risultanze peritali, a sette anni e passa dalla scomparsa del giovane
geometra romano, ripropongono, anche in considerazione della qualità
professionale degli indagati e delle esigenze di ammodernamento e adeguamento del
nostro ordinamento, l’attualità del discorso circa la possibile abolizione o
smilitarizzazione dell’Arma dei Carabinieri (quarta forza armata dello Stato
che continua a rappresentare una forza di polizia militare in uno Stato civile
con pochi omologhi corrispondenti nel territorio europeo: http://gianfrancoferrari2013.blogspot.it/2013/07/una-coraggiosa-arringa-per-labolizione.html
), e la necessaria introduzione del reato di tortura a tutela dei cittadini sempre
più esposti a pericoli e vessazioni (su questo punto è come se si debba
riscontrare una sorta di “complesso di inferiorità” di certa classe politica di
fronte alla guardia pretoriana, come nei peggiori periodi dell’anarchia e del
basso impero, alla luce della giurisprudenza della Corte europea e dell’immobilismo della proposta di legge
che giace in parlamento: http://gianfrancoferrari2013.blogspot.it/2016/02/la-moratoria-italiana-sul-reato-di.html),
come dimostrano anche i noti eventi del G8 e molti fenomeni relativi a morti o
lesioni in carcere o strutture analoghe su cui andrebbero disposti migliori
accertamenti e rilievi statistici, in ogni caso, la nostra impressione è che il
caso Cucchi sia destinato a diventare un evento emblematico del funzionamento
della giustizia nel suo complesso in un paese sempre più simile all’America
Latina o alla Russia di Putin.
SAUERE Kritische Überlegungen zum CASE bei Tod des Stephanus CUCCHI
Nach etwa siebeneinhalb Jahren der Untersuchung in den Tod der Armen Stefano Cucchi, wird die Familie wartet noch auf eine Wahrheit. Nach dem Verschwinden der Gefängniswärter, bleiben sie Ermittlungen gegen Mitglieder der Carabinieri, aber sich abzeichnenden sogar zwei verschiedene Rechts medizinische ätiologische Hypothesen über die endgültige Todesursache stehen: Tod durch Hunger und Tod Wir kamen zu dem Anfall, auf denen die Justizbehörde eine Zusammenfassung oder Schlichtung durchzuführen, um zu vermeiden, Widersprüche in der Motivation oder beurteilt Kontraste genannt wird (http://www.huffingtonpost.it/2016/10/07/cucchi-motivazioni-senten_n_12384660 .html). Wie scheint gesagt haben seine Schwester Ilaria, in einem Fernseh-Interview, wenn nur die letzte gezogene Forensik, durch ein Gremium von Experten erstellt, die Brüche erkennt, dh Zeichen, die mit zwei Schadensereignissen verbunden werden könnten, um es sei denn, Sie die These des Unfalls in einem Gefängnis oder andere solche Dinge, aber validieren möchten, scheint es keine spezifischen Ziele Ergebnisse auch sie bis heute gefunden zu haben. Dieses Ziel sieht nicht aus wie die smentibile repertazioni-Kamera, die für Aufsehen sofort in der Öffentlichkeit erregt, weil sie durch das Opfer den Eindruck einer Tracht Prügel erlitten hat (trotz einiger Meinungen, dass er wollte, dass alles als Hypostase Post zu klassifizieren mortem), sind die Ausgangspunkte oder umständliche Annahmen Beweise, aus denen Sie tastete die Fakten zu rekonstruieren lassen können, sobald die Szene, welche die Gefängniswärter austritt. Von Fans von Kriminalistik und medizinisch-rechtlichen Streiks uns, in dieser Angelegenheit, dass Sie vielleicht denken, auch in der Zusammenfassung, dass die These des Angriffs epilepticus (Grand-mal-Petit mal und nicht in Bezug auf die Intensität des Angriffs) ausschließen Verletzungen oder sonst, dass die Epilepsie als Todesursache autonom, kann den ursächlichen Zusammenhang mit einer früheren schweren Verletzungen durchtrennen. Und "wohlbekannte Tatsache, dass eine der häufigsten Auslöser der heftigsten Anfälle sind nur die Phänomene, die Aufregung verursachen und vor allem die Kämpfe oder Schläge, die sogar Krampfanfälle auch bei Menschen auslösen könnten, die noch nie vor der Krankheit gezeigt haben, oder dass sie betroffen sind latent oder in geringerer Form werden könnte (petit mal, auch die Rolle der Angst in viel mehr weltlichen Ebene zu sehen, und weniger intensiv: http://www.harmoniamentis.it/cont/news/articles/ 3292 / Angst-as-can-Faktor-Trigger-lepilessia.asp). So logisch und allgemeine medizinische Wissen, ohne große Spezialisten zu sein, Epilepsie bricht nicht den ursächlichen Zusammenhang mit Verletzungen, und wenn die gleiche autonome Todesursache geworden, es könnte nur die preterintenzione diskutieren statt wenn es war Absicht auf Mord, dass die Person oder Personen, die die Verletzungen verursacht haben waren oder nicht bewusst waren, ab initio, die körperliche Verfassung des Opfers und die an Epilepsie litt und immer, dass jede Intensität der Schläge war nicht gewesen so ernst wie epileptische Reaktionen auslösen (siehe bestimmte Schädeltrauma oder Beschlagnahme durch körperliche Anstrengung) sogar zu einem Thema, das nie an Epilepsie in offener Weise gelitten hatte. Die gerichtsmedizinische Vermutung, dass in solchen Fällen am häufigsten auftritt, ist, dass die Schläge oder Verletzungen die Ursache der epileptischen Anfall proxima Auslösung tödlich waren, nach der klassischen Lehre, weil causä nach Osten verursacht, hier occasionem dat Schaden, damnum dedisse videtur. Immer im abstrakten Denken, dann die Qualität der Gesundheitsversorgung oder Polizeibeamte, mit denen Cucchi in Kontakt während der Phase vor dem Tode kam, sollte in jedem Fall besondere Aufmerksamkeit hervorrufen oder zumindest müsste empfehlen von irgendwelchen Offensive oder auslösende Ereignisse zu verzichten Angst, Angst, usw. bei einem Patienten mit Drogensüchtigen Probleme und sichtlich abgemagert oder geschwächten als objektiv durch die Post-Mortem-Fotografie gezeigt. Dies ist die normale Logik-Sequenz, in bestimmten Fällen nicht andere, wenn nicht besondere mitwirkende Ursachen davon entstanden sind, müssen, demonstriert jedoch die Möglichkeit, den ursächlichen Zusammenhang zu brechen. Ein weiteres Detail, von denen wir in den Berichten über die ersten Berichte direkt Autopsie an der Leiche des Opfers diskutiert werden verstehen, dass von innen nach Sprache, denn es ist ebenso gut bekannt, dass die Opfer von Anfälle können auch durch Ersticken aufgrund dieses Phänomens sterben unfreiwillig, wie ebenfalls kann es eine beißende Zunge sein. Über die Möglichkeit des Todes durch Hunger, da jedoch, dass in unserem System gibt es auch die Möglichkeit eines Patienten ist bewusst Behandlung verweigern, und damit als Folge der Modernisierung und Entwicklungs Einflüsse des europäischen Rechts zu sterben (das es uns ermöglichen, uns hinter der Praxis der aggressiven Therapie zu setzen: http://www.altalex.com/documents/news/2008/10/24/limiti-al-diritto-all-autodeterminazione-terapeutica-e-diritto-a-morire ), werden Sie nicht brauchen, dass viel zu zeigen, dass zu wohnen, bildet sich in der Abwesenheit von spezifischen Beweise oder unterzeichnet, seit in den letzten Jahren hier entstanden, zu füttern eine eindeutige Ablehnung des Patienten auf die Verabreichung von Pflege oder der Verweigerung (wenn sie weg gesprungen heute eine solche Aussage wäre zumindest verdächtig gehalten, obwohl er nie manifest vor) gemacht, müssen wir stattdessen eine Verantwortung für den Chef Gesundheit und Betreiber übernehmen alles, was sie tun können, um den Tod durch Verhungern zu vermeiden, die jedoch gesagt wird, übrigens scheint wenig kompatibel oder berechtigte rechtliche und gerichtsmedizinischen Bedingungen die Läsion zu bedecken, aber mit vielen Möglichkeiten einen Zustand der Sicherungsverwahrung subsisting auch zur Gesundheitsversorgung (künstliche assistierte Macht) ansprechen, sonst zwischen den verschiedenen Hypothesen kann man nicht ausschließen, dass nach dem Schlagen, absichtlich apprestandogli der gebotenen Sorgfalt zum scheitern verurteilt war unterbrochen wurde, weil er die Sache oder Beweise geben berichten konnte, was geschehen war, und dies ist eine These weit von ausgeschlossen, aber das profilerebbe der Verein einen Tatort zu begehen, sowie Unterstützung oder teleologische Nexus. Es bleibt eine abstrakte innere Widerspruch zwischen der Idee von einem, der an Hunger stirbt, Unterernährung Weglassen, und so weiter. und die Idee des Todes von Pfändung, Ereignis gekennzeichnet (vor allem für das große Übel, das ist das, was tödlich sein können) aus supereccitazione, Krampfanfälle, frühere Angst usw. Ich würde fast sagen, dass es deutlich unterschiedliche emotionale oder Dispositionen gewesen ist, zumindest im Prinzip, und nicht um eine medizinisch-rechtlichen sein müssen, um zu bemerken, wie viele Konten Sie summieren sich nicht in logischer Hinsicht, vor medizinischen oder rechtlichen. Kurz gesagt, als Ganzes, die Ergebnisse der letzten entwickelten Experten, enden viele Bedenken erregend hoch, mit dem man beginnt, die nach der Lehre des Cusanus, wir als eine Verringerung der Konsistenz definieren würde, und vor allem, wo sie von den kausalen Sequenzen weg, die normalerweise in solchen Fällen übernehmen, mit anderen Worten Sie von Epilepsie als Ursache unabhängig von Tod durch frühere Schadensereignisse nicht, obwohl in Einzelfällen oder Tod verursacht, durch Verhungern in der Haftanstalt anerkannt denken kann, oder dergleichen, in denen könnte das Opfer und angemessen sein sollte unterstützt. Es scheint klar, in unserer bescheidenen Meinung nach, vor allem angesichts der Kontroverse, die ständig wieder zu öffnen, in solchen Fällen, dass die neuen Gutachten, zu sieben Jahren und geht durch das Verschwinden des jungen römischen Landvermesser, zu reproduzieren, auch unter Berücksichtigung der professionellen Qualität der untersucht und die Anforderungen der Modernisierung und Anpassung unseres Rechtssystems, den aktuellen Diskurs über die mögliche Abschaffung oder Entmilitarisierung der Carabinieri (vierte Streitkräfte in dem Land, das eine Militärpolizei in einem zivilisierten Staat mit einigen Kollegen zu stellen weiter Korrespondenten in Europa: http://gianfrancoferrari2013.blogspot.it/2013/07/una-coraggiosa-arringa-per-labolizione.html) und die notwendige Einführung der Straftat der Folter in den Bürgern mehr Schutz und mehr Gefahren ausgesetzt und Belästigung (in diesem Punkt ist es, als ob wir eine Art "Minderwertigkeitskomplex" von bestimmten Klasse von Frontpolitik der Prätorianergarde finden sollte, wie in den schlimmsten Zeiten der Anarchie und der spätrömischen Reich, im Lichte des Europäischen Gerichtshofs und des "Unbeweglichkeit des Gesetzes im Parlament liegen: http://gianfrancoferrari2013.blogspot.it/2016/02/la-moratoria-italiana-sul-reato-di.html), wie sie durch die bekannten Ereignisse der G8 demonstriert und viele Phänomene tot im Zusammenhang mit oder im Gefängnis, Verletzung oder ähnliche Strukturen, auf denen eine bessere Kontrolle und statistische Erhebungen eingerichtet werden sollte, in jedem Fall ist unser Eindruck, dass der Cucchi Fall dazu bestimmt ist, in einem Land ein symbolträchtiges Ereignis für das Funktionieren der Justiz als Ganzes zu werden mehr und mehr ähnlich wie Lateinamerika oder zu Putins Russland.
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