La questione svizzera e lo
scandalo dello spionaggio americano sulla U.E. come attacco alla Guida
dell'Europa in piena campagna
elettorale per la rielezione di Angela Merkel, un attacco alla testa e al cuore dell’Europa? Due questioni delicate nell’agenda di “Mamma Angela”!
In
altri post precedenti ci siamo peritati di spiegare, dati alla mano,
l’insostituibilità del ruolo di Angela Merkel,come guida politico-strategica,
non solo della Germania, ma dell’intera Europa, spiegando che questo Leader
politico è stato l’unico in grado di elaborare una strategia di difesa
dell’euro e di unificazione anche politica dell’Unione europea in piena crisi
economica globale, di come,con successo, stia guidando la Germania, in primis,
come locomotiva, ma anche l’intera Europa, nell’uscita dalla crisi
economico-finanziaria ed infine di come,con il Cancellierato di Angela Merkel
si sia assistito, di fatto, ma anche creandone le premesse in termini di
diritto sovranazionale e di politica europea, grazie forse al clima di emergenza
creato dalla crisi e dalla necessità di elaborare una strategia comune, ma
anche al suo carisma e alle sue indubbie doti di statista di caratura
internazionale,al processo di simbiosi tra Cancellierato tedesco e Guida
politica dell’intera Unione Europea, legando inscindibilmente, anche per evidenti
fattori di legittimazione economico-finanziaria,oltre che
politico-strategica,la guida della “sala-macchine” della nave ammiraglia
tedesca,come cuore e cervello (scientifico per la supremazia del Metodo
scientifico e pragmatico in politica con la Merkel) d’Europa, alla Leadership
di fatto della U.E. al di là delle nomine burocratiche o nominalistiche della
Commissione Barroso,ecc., o delle scelte di politica bancaria di Mario Draghi,
in posizione di indipendenza istituzionale formale alla guida della Banca
Centrale Europea, ma già oggetto quest’ultimo di procedure e discussioni
all’interno della nomenclatura e dell’apparato europeo che potrebbero,in
qualsiasi momento, invertire la rotta delle stesse politiche monetarie e del
credito (tassi di interesse e riacquisto di titoli di Stato in enorme
difficoltà come quelli italiani o di obbligazioni sul mercato secondario,come
politiche sostanzialmente monetaristiche che hanno funzionato come “respiratori
artificiali” fino ad oggi nei confronti di economie e sistemi-paesi in forte
“affanno” come quelli dell’ Italia e della Spagna, o già “decotti”,come nel
caso della Grecia), e che riteniamo obiettivamente siano destinate a durare
solo fintantoché Angela Merkel continuerà,dopo la rielezione,a nostro parere
sempre più pressoché scontata, a consentirne “graziosamente” (per Grazia
ricevuta! ) il Placet! Tutto comunque appare legato anche al livello di
affermazione che potrebbero avere in settembre,alle elezioni tedesche, partiti
nuovi come “Alternativa per la Germania”, che parlano di uscita della Germania
dall’euro come soluzione o che caldeggiano la via, indicata, a suo tempo, da
Theo Veigel, dell’Europa a due velocità,come
soluzione per liberarsi, in qualche misura, di certi “fardelli-debiti pubblici”,
alimentati in alcuni paesi europei da indubbi fattori tradizionali
politico-clientelari,arcinoti in Italia Grecia Portogallo e Spagna,e alla base
del concetto economico-finanziario denominato come “crisi dei debiti sovrani”.
Dunque, se, in qualche misura, abbiamo a cuore i destini dell’Italia oltre che
dell’unità europea e dell’euro, come ho cercato di spiegare più volte, è a dir
poco dissennato “inveire o alzare i toni” contro le politiche di Angela Merkel
e la sua rielezione, che rappresenta invece,anche per noi italiani,
l’unico “cordone ombelicale” ancora possibile con l’Unione europea e con
l’euro, come moneta in grado di garantirci ancora l’accesso alle materie prime
(carburanti anzitutto), di cui il nostro paese è povero (e in assenza di un valido
piano energetico,spettando al Commissario europeo tedesco Guenther
Oettingher,di elaborarne uno a livello europeo, che possa in qualche modo
rappresentare un’ancora di salvezza anche per l’Italia. Si tratta del
Commissario che recentemente ha paragonato Roma a Bucarest per la situazione di
ingovernabilità: http://www.lastampa.it/2013/05/29/esteri/roma-ingovernabile-come-bucarest-la-gaffe-del-commissario-ue-tedesco-vvybJ02EGidhngDKCeaf5M/pagina.html
, ma si tratta evidentemente di una “battuta”,trattandosi di un uomo di
spirito,e comunque non del tutto priva di fondamento,poiché esprime la viva preoccupazione
che anche i tedeschi hanno per le vicende di casa nostra che finiscono per
riflettersi sull’intera Europa e sui destini dell’euro,finchè ne facciamo parte),oltre
che l’accesso ai generi di prima necessità per i redditi più bassi che
sarebbero quelli più colpiti da un’eventuale svalutazione monetaria per
eventuale reintroduzione di una moneta nazionale (la lira!? Oggi varrebbe forse
una manciata di centesimi,con i problemi strutturali che ci ritroviamo dopo il
“ventennio berlusconiano”!).In un precedente post (http://gianfrancoferrari2013.blogspot.it/2013/08/la-grande-strategia-europea-di-angela.html
) ho anche avuto modo di spiegare la strategicità della lotta al contrabbando
(specie contro la concorrenza spietata e non sempre legale o vastamente
illegale e collusa con le reti di distribuzione delle associazioni della
criminalità organizzata da parte di alcune economie emergenti a livello
globale) e di una vera e leale collaborazione europea per una politica doganale
comune,con un’attenzione mirata sul Mediterraneo,di come Angela Merkel sia
forse l’unico politico europeo che abbia gettato le basi per una futura linea
“neoprotezionistica" moderna a tutela dei marchi,dei prodotti e dei posti
di lavoro in Europa e di come, per fare questo, abbia dovuto trovare il
coraggio,dopo settantanni dalla fine dell’ultima guerra e di Yalta, di alzare
la testa contro i “placet o le necessità” della stessa economia U.S.A.,vastamente
indebitata e corrosa dal fenomeno dei
derivati e dell’economia artificiale sganciata da quella reale. Il che ha
suonato come un’autentica “Dichiarazione di Indipendenza dell’Europa unita”,
sotto la Sua Guida autorevole, impedendo ad eventuali “amministratori delegati”,
di provenienza cinese o altro, di mettere le mani dentro la “sala dei bottoni”
delle decisioni e della finanza europea. Così,abbiamo detto, la
contrapposizione sulla questione dei pannelli solari tra Merkel e Cina,meno di
un mese fa, rivela chiaramente i possibili sviluppi futuri della politica
europea a settembre, dopo la rielezione di Angela al Cancellierato e di come la
“Fortezza Europa” potrebbe attrezzarsi,senza bisogno di “fossati,ponti levatoi
e coccodrilli” per una politica “concordata di flussi delle merci”, oltre che
delle persone (il problema dell’immigrazione), e di come tutto vada
“ricontrattato” in modo leale,a partire dalla Cina,ma anche con altri, tenendo
alla base di tutto il principio di diritto internazionale fondamentale: “Pacta
sunt servanda!” e l’idea che soltanto una Figura autorevole,riconosciuta
universalmente anche in Cina come “la Vera Guida dell’Europa”, possa andare a
discutere e fissare le condizioni contrattuali in modo vantaggioso per l’intera
Europa (per i prodotti,marchi e posti di lavoro europei). A questo punto,ben si comprende o si intuisce, che la questione
dello scandalo dello spionaggio U.S.A. ai danni della U.E., in piena campagna
elettorale tedesca in cui sono in gioco i destini dell’Europa tutta, perché una
eventuale mancata rielezione di Angela Merkel al Cancellierato avrebbe lo
stesso effetto dirompente che provocava nelle battaglie tra gli eserciti,
nell’antichità, la caduta del Capo carismatico-Guida strategica come causa
scatenante della rotta-cedimento dell’intero esercito (stavolta è in giuoco
l’intero “fronte europeo”,come spiegammo in altro post succitato, sulla
tendenza ad utilizzare sicari e veleno contro i Capi carismatici delle tribù
germaniche da parte del sistema romano-bizantino si leggano Paolo Diacono
sull’Historia Langobardorum o Procopio di Cesarea nelle sue varie opere dalla
Guerra Gotica a Carte segrete,reperibili tutti in edizioni B.U.R.),rappresenta,
in estrema sintesi, un attacco al cuore stesso e al cervello dell’intera
Europa, per privarci della Guida in grado di elaborare e far rispettare i piani
di salvezza per una strategia comune (Leggasi: http://www.tmnews.it/web/sezioni/esteri/datagate-ministro-tedesco-chiede-sanzioni-ue-su-spionaggio-usa-PN_20130805_00047.shtml
) ! Insomma il collante stesso che ci
ha tenuti uniti,dopo Helmut Kohl, che,a suo tempo, favorì, a tutti i costi,
l’entrata dell’Italia nell’euro,sebbene anche all’epoca non avessimo i conti
pubblici in ordine per entrarci, e alcuni paesi, come l’Olanda, si opponessero
recisamente al nostro ingresso nella moneta comune (“Papà Kohl” prima di “Mamma
Angela”, a cui va il nostro riconoscente ricordo storico come Statista di
calibro europeo: http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/05/06/spiegel-litalia-entro-nelleuro-trucchi-contabili-kohl-sapeva/220003/
, http://www.cadoinpiedi.it/2012/05/14/litalia_come_la_grecia_trucco_i_conti_per_entrare_nelleuro.html
, non a caso è arcinoto che Romano Prodi non potè graduare-prolungare il
periodo della “doppia moneta”, come sarebbe stato forse auspicabile per evitare
fenomeni di impennata dei prezzi, su cui però, d’altra parte, non fu esercitata
alcuna forma valida di vigilanza in nome del clima di “economia liberal” a
tutto sesto, per sbrigarsi ad “afferrare al volo” l’assist che gli veniva
generosamente offerto dalla Leadership tedesca dell’epoca, e che, proprio per i
motivi segnalati dai due articoli che precedono, vi fu un breve periodo di
“sospensione” del nostro paese,nella fase del dopo Maastricht,per
l’applicazione-rientro nei parametri,d’altronde anche recentemente è stata
chiusa una procedura di infrazione di non poco rilievo nel “dopo Monti”,pagina
non meno dolorosa per le famiglie italiane e sempre a causa dell’incapacità
della classe politica italiana di concepire strategie di più ampio respiro che
sapessero guardare un po’ oltre l’ossessione delle tornate elettorali o del
sistema delle “clientele”,come documentano varie inchieste sul voto di scambio,
il vero problema alla base della compravendita del consenso: http://video.repubblica.it/politica/voto-di-scambio-casson-testo-che-complica-molto-le-indagini/135842/134376
, http://www.ilgiornale.it/news/interni/voto-scambio-lombardo-e-figlio-indagati-catania-934380.html,
http://www.ilquotidianocalabria.it/news/Cosenza/349511/Voto-di-scambio-la-Dda-ha-sentito-Infusino.html
,compreso il voto degli eletti addirittura
in Parlamento,oltre a quello degli elettori: http://www.corriere.it/cronache/13_giugno_27/compravendita-senatori-processo-de-gregorio-patteggiamento_adb84eaa-df0a-11e2-b08d-5f4c42716abd.shtml
,tutti fenomeni su cui, a parere di chi scrive, lungi dal ridurre le pene, è auspicabile la “galera dura e
prolungata”, almeno in caso di condanna dopo i tre gradi di giudizio).
Per quanto Obhama,formalmente, mostri stima nei confronti di Angela Merkel, che sarebbe
impossibile non stimare per le indubbie capacità dimostrate in piena crisi
globale, dal momento che,oltre a salvare l’euro e l’Unione Europea, da un
“attacco concentrico” speculativo finanziario e commerciale, ha dimostrato
saldezza di nervi e capacità diplomatiche di gran lunga superiori a quelle di
ogni altro predecessore sulla scena europea (si ricorda il premio Carlo Magno
come riconoscimento alla Sua attività politica,ecc.), ed ha saputo addirittura
sostituire nei “sogni e nelle prospettive” globali,il Modello tedesco
dell’economia sociale di mercato, a quello del capitalismo selvaggio
statunitense e anglosassone (vedasi
la massiccia immigrazione in Germania, l’aumento-creazione di posti di
lavoro,l’incremento demografico e la capacità di dare prospettive e
integrazione a tanti immigrati, in gran numero proprio italiani ed
europei,segno tangibile che ormai è Berlino la capitale d’Europa!),
appare altrettanto indubbio che non fa comodo né agli U.S.A. né alla Cina, una
forte Leadership carismatica europea, né tantomeno un euro in troppo buona
salute, malgrado quasi due anni di assedio valutario,ecc., e forse nemmeno una
Leadership europea in grado di alzare la testa e la voce nell’interesse
dell’Europa e di elaborare sempre nuovi piani e una valida strategia comune in
grado di garantire sempre esiti di successo, se non addirittura geniali,specie
nel saper sempre mantenere tutti uniti,nonostante le spinte centrifughe e la
tentazione ad uscirsene singolarmente in politiche avventuristiche da parte di
alcuni (pensare di affrontare da soli la concorrenza del “Dragone cinese”, con
la sua solida instaurazione di basi e affari in nord africa dopo le “primavere
arabe”, significherebbe essere divorati-scorporati “pezzo per pezzo” dalla
compagine europea, finendo con la prospettiva di “retribuzioni in misura
cinese”,cioè fuori da ogni standards europeo di sopravvivenza…). Obhama potrebbe anche essere in buona fede,
ma è indubbio che quanto accaduto con lo scandalo “Datagate” e la richiesta
d’asilo in Venezuela e in Italia di Edward Snowden (http://www.corriere.it/esteri/13_luglio_02/datagate_snowden_italia_sta_valutando_richiesta_asilo_435f0d8c-e31f-11e2-a1f9-62e4ef08d60d.shtml
), e ancor più imbarazzante a Berlino,
rischia di apparire come una sorta di “bomba ad orologeria” fatta brillare ad
arte nel pieno della campagna elettorale più delicata e importante d’Europa.
Non si può dire chiaramente,oggi, orchestrata da chi,sebbene il periodo di
latitanza a Mosca di Snowden,definito in un articolo del Sole 24 ore: “La
spia così amata da russi e cinesi”, alimenti dei sospetti (http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-06-25/caso-snowden-superpotenze-crisi-091002.shtml?uuid=AbTVhC8H
) ma potenzialmente “mirata” per le
potenziali ombre o accuse sulla gestione dei servizi europei e,in particolare
tedeschi,in termini di controspionaggio, sulle “illazioni”, del tutto assurde e
infondate,circa eventuali o potenziali accordi o intese tra Germania e U.S.A.
(che sembrerebbero esser trapelate dall’interpretazione tendenziosa di alcune
“dichiarazioni” di Snowden,che sembrano sempre esser state rilasciate ad arte: http://www.lettera43.it/cronaca/datagate-snowden-germania-e-usa-spiano-insieme_43675101633.htm
), e ancor più per il semplice fatto
che,nella mentalità governativa e della politica tradizionale o nell’opinione
corrente, facilmente orientabile con “scandali e dichiarazioni
sensazionalistiche”, il cui stesso tempismo,però, rappresenta il principale
elemento di sospetto sulla genuinità e assenza di strumentalità politica della
fonte , riesce talora difficile
scindere i risultati o l’operato dei servizi segreti dalla direzione della
Leadership governativa che,in Germania, è appunto rappresentata dalla
Cancelleria! Dunque il tentativo di mettere il naso o addomesticare o influire dall’esterno sui risultati del voto tedesco di
settembre, ci sembra abbastanza chiaro e anche la direzionalità-tendenzialità
sospetta di certe ambigue dichiarazioni-rivelazioni di Snowden,il quale, molto
probabilmente, vi è da sospettare che chiese asilo anche a Berlino proprio come
mossa ad arte per creare imbarazzo e ubicare la “sede dell’eventuale scandalo e
di altre eventuali dichiarazioni orientate alla stampa” proprio nella capitale
tedesca in piena campagna elettorale ovvero chiedendolo anche in Italia per
consegnarsi nelle mani di un paese la cui stampa, da tempo, non si è mai
mostrata tenera o particolarmente generosa nei confronti della Cancelliera
Merkel (non solo per la situazione
oligopolistica dell’editoria, se non monopolistica, ma anche per precisi
interessi volti sempre a “scucire” qualcos’altro dalla U.E. e dai paesi virtuosi, senza mai
elaborare un adeguato “Mea culpa”, sana capacità di giudizio critico sulla
politica e sulla gestione istituzionale-amministrativa in Italia,per tutti si
legga: http://www.ilgiornale.it/news/quarto-reich-827668.html,censurabili
,le foto e i servizi di Sallusti che hanno offeso impunemente la figura della
Cancelliera Merkel col braccio alzato,in gesto di saluto,associandola al saluto
nazista e titolando gli articoli “Quarto Reich”, qualcosa su cui forse avrebbe
dovuto intervenire l’Ordine dei giornalisti,in considerazione della Grazia già
tanto generosamente accordata dal Presidente Napolitano, dal momento che si
rischiano di alimentare autentici continui “incidenti diplomatici” con questi
sistemi !). Ma vi è un punto,a nostro modesto avviso, che taglia la testa al
toro e tacita ogni eventuale polemica in malafede e strumentale: non solo è la
Germania,come sempre a reagire per prima e a chiedere adeguate sanzioni anche
in termini di diritto U.E. e internazionale, con la voce dello stesso Ministro
della Giustizia del Governo Merkel: (Il ministro tedesco della Giustizia Sabine
Leutheusser-Schnarrenberger esorta l'Unione europea a dotarsi di strumenti
sanzionatori contro lo spionaggio delle agenzie americane.
"Abbiamo bisogno di un pacchetto di misure a livello europeo contro lo spionaggio da parte dei servizi segreti stranieri", ha affermato il ministro in un'intervista alla Welt. "Le aziende americane che non rispettano queste misure devono essere escluse dal mercato europeo". Secondo Leutheusser-Schnarrenberger, i negoziati su una direttiva europea sulla protezione dei dati privati sono "un primo passo importante" verso "uno spazio europeo più sicuro". "Non saranno i servizi segreti mondiali a dettare le norme sulla protezione della vita privata nell'era digitale, saranno invece i diritti fondamentali delle cittadini e dei cittadini".), ma soprattutto la questione va osservata e riportata in termini razionali e adeguati, poiché ad essere spiata è la Germania, anzitutto, e l’Europa e dunque siamo tutti vittime e parti lese nei confronti dello spionaggio a stelle e strisce, che è la questione da criminalizzare e responsabilizzare adeguatamente e non viceversa! Se cominciamo a guardare le cose da questa ottica, che è l’unica sensata e razionale, non sarà difficile arrivare ad intuire che, se nei periodi più recenti, le agenzie U.S.A. si affannano tanto a spiare l’Europa e necessariamente anche la sua Leadership tedesca, è solo perché cominciano a temere l’indipendenza della politica europea e la “Linea della Cancelliera Merkel”, che è l’unica ad aver saputo realizzare qualcosa di veramente indipendente e congeniale agli interessi e agli standards di vita, in primis della stessa Germania,ma anche dell’intera Europa e della sua moneta, nei limiti di quanto ha potuto realizzare con gli strumenti e i poteri a Sua disposizione. Dunque Angela Merkel, come Cancelliere tedesco in piena campagna elettorale, sia detto per inciso, è la prima e principale vittima della questione “Datagate” e il potenziale bersaglio delle “dichiarazioni a gettone” o “mirate” del Sig.Snowden. E soprattutto questa è la prova più brillante, che l’elettorato tedesco deve essere in grado di recepire,con intelligenza, dell’indipendenza e della fondatezza, del beneficio per la Germania e per l’Europa delle Sue politiche e strategie, perché se Angela Merkel fosse stata “addomesticabile” dagli U.S.A. o da altri o non avesse agito costantemente nella direzione giusta, le controparti non avrebbero avuto alcun interesse di spiarLa e di spiare l’Europa, in ultima analisi: la Cancelliera Merkel comincia a far paura,soprattutto per ciò che può avviare dopo la rielezione e in una fase in discesa per la situazione economica tedesca di ripresa, soprattutto a Russia e Cina,ma, derivatamente, anche agli U.S.A. (come si è detto la Cina è il maggior finanziatore del debito pubblico U.S.A. e attende qualcosa in cambio, probabilmente in termini di influenza anche in Europa, per questo suo ruolo, che ne ha favorito la penetrazione in Africa e che rischia di favorire il ruolo di “Amministratore delegato” dell’ex area di influenza U.S.A. post-Yalta, per chi ancora intenda assoggettarsi a logiche precedenti alla “Dichiarazione di indipendenza europea”, che coincide,a mio parere, storicamente, col noto discorso “No agli eurobonds”, con cui la Cancelliera ribadì il Suo sistema di mantenimento dell’Europa unita, come mantenimento della “sala dei bottoni” in Germania a livello economico-finanziario).Per questo diedi ad intendere chiaramente in altro post che,proprio perché ogni “attacco alla Cancelliera e alla sua rielezione” poteva apparire come un attacco al cuore stesso e al cervello dell’Europa, il nostro compito, da Europei, era solo quello,anzitutto, di difendere la Nostra Guida esattamente come avrebbero fatto i pretoriani e i legionari romani,ergendo un “muro di scudi” intorno ad essa e perché riteniamo che certi attacchi,per quanto la reazione non abbia mancato a farsi attendere,come sempre, potrebbero essere ripetuti a breve. Inoltre ci preme ricordare ai non addetti ai lavori che,per quanto sotto il controllo “formale-nominale” della Cancelleria tedesca, il Bundesnachrichtendienst (in sigla: BND) (letteralmente: Servizio Informazioni Federale) è un'agenzia di intelligence "esterna" della Repubblica Federale Tedesca, che opera in maniera molto moderna e non tradizionale,cioè non come apparato prevalentemente poliziesco,nella raccolta di informazioni e che, del pari, non sempre “il controspionaggio” è in grado di captare preventivamente certi fenomeni,per quanto ramificati o diffusi, non solo perché oggi anche il sistema satellitare e il cosiddetto “scudo-spaziale”(voluto a tutti i costi dalle amministrazioni U.S.A.) potrebbero avere un ruolo difficilmente contrastabile o prevedibile in questo ambito (“bucando” dall’alto pareti e muri insonorizzati addirittura,senza troppe difficoltà,triste a dirsi, ma è così…), ma anche perché rimane difficile distinguere,se Snowden non offre prove più che affidabili (anche di tipo documentale,ecc.), quanto si tratti di un fenomeno riscontrato o riscontrabile nella realtà o di notizie “sensazionalistiche” rilasciate ad arte in periodo elettorale. Sebbene,come sembrerebbe forse evincersi anche dalle prime “dichiarazioni” in tal senso del presidente Obhama (http://rampini.blogautore.repubblica.it/2013/08/09/obama-si-ricrede-il-datagate-esiste/ ,http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08/12/datagate-amministrazione-obama-conferma-programma-di-spionaggio-in-usa/682796/), qualcosa di fondato sembrerebbe sussistere davvero, rimane il fatto che,ad eventuali ammissioni di responsabilità, non debbano seguire vani “Mea culpa”, ma risposte effettive e concrete in termini di risarcimenti danni e provvedimenti sanzionatori,anche in sede O.N.U. o forse,meglio ancora, in termini di ritorno a casa di contingenti e basi N.A.T.O., dal momento che siamo benissimo in grado di costituirci da soli una forza militare europea,come mostrano le attuali dislocazioni su scala extracontinentale anche della Bundeswehr (vedasi in Italia le recenti questioni e movimenti di opinione e protesta legittimi di Niscemi e ancor più a Vicenza contro la base N.A.T.O. Dal Molin,su tal punto invito a verificare vivamente e sistematicamente anche i dati epidemiologici e clinici da eventuali danni da inquinamento elettromagnetico e da altre fonti come punto nevralgico della questione). Tutti risultati che sembrerebbero non così utopistici,ma a portata di mano, se si considera non solo la difficile posizione in cui lo scandalo “Datagate” ha messo la politica e l’amministrazione americana, ma ancor più per la difficoltà dei conti pubblici U.S.A. di continuare a finanziare basi N.A.T.O. e armamenti all’estero dopo la crisi economica globale,partita da lì con la questione dei mutui. Accenniamo infine ad altra questione di non minor rilievo che,a nostro parere,è destinata a finire a breve nell’agenda politica di “Mamma Merkel”,dopo la mancata estradizione, nell’inchiesta a carico del gruppo,di Paolo Gioacchino Ligresti, cittadino svizzero da 21 giorni (http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07/18/fonsai-ligresti-jr-cittadino-svizzero-da-21-giorni-in-dubbio-estradizione/659975/ )!? Si tratta della questione svizzera, su cui lo stesso presidente Obhama, in passato, ha avuto giustamente parole di critica (http://www.lettera43.it/politica/svizzera-contro-obama-per-lo-spot-anti-romney_4367562132.htm , http://www.swissinfo.ch/ita/economia/Il_segreto_bancario_nella_bufera.html?cid=34194164 , http://www.swissinfo.ch/ita/politica/La_Svizzera_rimane_nel_mirino_statunitense.html?cid=34056148 ), ed a cui speriamo che, presto o tardi, faccia seguito in ambito U.E., specie se la Svizzera, non facente parte dell’Unione, continuasse a mostrarsi non collaborativa in termini di protezione di conti di evasori fiscali e mancate estradizioni o risposte celeri a rogatorie, una vera e propria politica di pressione politica e di “embargo europeo” anche in termini di sanzioni, a cui riuscirebbe difficile sottrarsi o resistere per la piccola confederazione posta proprio a confine dell’Italia e che finisce per rappresentare il “refugium peccatorum” proprio dei proventi e dei viaggi di tanti delinquenti dediti alle frodi fiscali e al riciclaggio di denaro sporco! La lotta all’evasione fiscale su vasta scala e al riciclaggio in Italia è resa particolarmente difficile proprio per la presenza al suo interno di due tradizionali “paradisi fiscali”-Stati altrettanto sovrani, che sarebbero San Marino e i conti bancari vaticani, anche se su quest’ultimi, sia Papa Ratzinger che Papa Francesco stanno facendo un lavoro molto intenso in termini di recupero di legalità e trasparenza,riformando addirittura la legislazione vaticana, e trattandosi,sia per San Marino che per il Vaticano,di Stati non membri-U.E., ma soprattutto per la contiguità al nord (“produttivo e che lavora”, riprendo uno slogan della Lega come “refrain”), dell’altro Stato accusato di essere un paradiso fiscale dagli stessi interventi U.S.A. e che non è mai voluto entrare,né adeguarsi in tutto alle regole dell’Unione Europea e quindi di tutto il resto del continente in cui vive con livelli di ricchezza superiori alla media, cioè la Svizzera,in cui esistono anche un cantone tedesco e uno italiano,per intenderci. Violato quest’ultimo “sacrario del segreto bancario”(dei progressi sono già stati fatti negli anni in tal senso: http://www.swissinfo.ch/ita/politica/La_Svizzera_deve_abolire_il_segreto_bancario.html?cid=33400814) e velocizzate adeguatamente e realmente rogatorie ed estradizioni, con validi mezzi di pressione, riteniamo che anche i “ricchi evasori” e i “mafiosi dediti al riciclaggio” in Italia abbiano le ore,anzi i minuti contati e che si possano concludere “maxi-operazioni” con arresti e recuperi di cifre “spettacolari”. D’altronde, dopo la vicenda Cipro e la sua brillante soluzione (prelievi forzosi sui conti sopra i centomila euro), si è intuito chiaramente quanto la politica di Angela Merkel e i suoi piani strategici divergano sensibilmente da quelli delle “lobbies speculative bancarie”, diversamente da quello che avrebbero voluto far credere voci malevole e tendenziose prima di tale evento e di alcune prese di posizione sulla stessa questione svizzera (questa componente lobbistica,così lontana spesso dagli interessi della gente comune, forse,potrebbe avere interessi contrari e remare contro la rielezione al Cancellierato,ma finirebbe comunque per pagarne lo scotto in termini di perdita di stabilità dell’intera area U.E. e per innumerevoli altri motivi che non sto qui ad elencare) e di come l’assistenza prestata da Stati sovrani membri U.E. a gruppi bancari in pericolo debba sempre corrispondere ad una politica del credito effettiva ad aziende e famiglie e ad un ritorno fiscale e di utili,in termini di investimento, per gli Stati stessi,nella visione dell’economia sociale di mercato in cui lo Stato non si presta ad operazioni di salvataggio delle banche o a svolgere il ruolo di “assicurazione delle banche”, senza precisi corrispettivi in termini di ritorno per l’utilità generale e per la società civile. La Svizzera,con le sue politiche tradizionali in materia e con casi come quello della mancata estradizione del figlio di Ligresti,a cui la cittadinanza era stata concessa pochi giorni prima della richiesta d’arresto e su cui la U.E. deve intervenire, rappresenta dunque un vero problema, se non un’autentica “spina nel fianco”, con conseguente produzione di flusso emorragico continuo nei confronti delle finanze e della salute dei conti pubblici italiani, e riteniamo che solo l’aiuto di “Mamma Merkel”, dopo la rielezione a settembre, potrà contribuire concretamente, con la forza di tutta l’Unione Europea, e con la rinnovata legittimazione proveniente dalla fiducia dei suoi elettori e dal Suo ruolo e impegno europeo, a risolverci, una volta per tutte, questo problema emorragico enorme nelle vicinanze del confine italico e con tanto di collegamento culturale,istituzionale e linguistico col cantone italiano (riteniamo che senza la soluzione di questo enorme problema,nessun piano o intervento in Italia contro l’evasione fiscale, ecc. potrà mai ritenersi destinato a produrre reali effetti positivi e risolutivi e questo deve essere compreso anche dai tedeschi e dalla U.E.,altrimenti la “lotta all’evasione” qui rischia di rivelarsi come un’eterna “fatica di Sisifo”,magari sempre ai danni di quelle solite categorie senza mezzi o possibilità sufficienti a porre i capitali al riparo nei “forzieri svizzeri”). Sicchè,in ultima analisi, mi destano solo ilarità o sospetto quelle dichiarazioni o proclami, di matrice autonomista o leghista, che continuano a guardare alla Svizzera anche solo come “modello federale”, anziché alla Repubblica Federale Tedesca o al modello federativo sovranazionale della nostra Unione Europea, la cui bandiera è quanto di più sacro e inviolabile ci rimane da difendere in Italia più che altrove, rappresentando la doppia cittadinanza, o meglio la cittadinanza “ancillare” europea, la nostra unica vera via di salvezza (la “via di fuga”) dai disastri delle vicende interne e la nostra autentica dimensione di Cittadini d’Europa,prima ancora che “del mondo”, per riprendere un concetto di cosmopolitismo caro a Voltaire o al barone D’Holbach,ma anche a Johann Gottfried Herder, per citare un Grande Tedesco. Guardare alla Svizzera come modello,per noi in Italia, è come ergere a soluzione la causa del problema,anziché tentare una buona volta di risolverlo collaborando fattivamente (e sempre anche a livello doganale anzitutto: “chiudere la stalla quando i buoi sono già usciti”,dice un nostro proverbio,a proposito del tempismo con cui bisogna oggi operare! ) soprattutto con i Fratelli Tedeschi e Austriaci,magari articolando una bella “manovra a tenaglia”, a livello fiscale-doganale e giudiziario, da cui non riesca più ad evadere nemmeno un franco svizzero! Ed è anche per questo che riteniamo e confidiamo che la “Soluzione per l’Italia” non possa che arrivare dalla politica in sede europea e particolarmente dopo la rielezione della Cancelliera a settembre, stante anche l’irresolutezza e il clima di stagnazione che regnano,ancora per il momento, nella politica di casa nostra,al pari del fenomeno delle clientele e della raccomandazioni.
"Abbiamo bisogno di un pacchetto di misure a livello europeo contro lo spionaggio da parte dei servizi segreti stranieri", ha affermato il ministro in un'intervista alla Welt. "Le aziende americane che non rispettano queste misure devono essere escluse dal mercato europeo". Secondo Leutheusser-Schnarrenberger, i negoziati su una direttiva europea sulla protezione dei dati privati sono "un primo passo importante" verso "uno spazio europeo più sicuro". "Non saranno i servizi segreti mondiali a dettare le norme sulla protezione della vita privata nell'era digitale, saranno invece i diritti fondamentali delle cittadini e dei cittadini".), ma soprattutto la questione va osservata e riportata in termini razionali e adeguati, poiché ad essere spiata è la Germania, anzitutto, e l’Europa e dunque siamo tutti vittime e parti lese nei confronti dello spionaggio a stelle e strisce, che è la questione da criminalizzare e responsabilizzare adeguatamente e non viceversa! Se cominciamo a guardare le cose da questa ottica, che è l’unica sensata e razionale, non sarà difficile arrivare ad intuire che, se nei periodi più recenti, le agenzie U.S.A. si affannano tanto a spiare l’Europa e necessariamente anche la sua Leadership tedesca, è solo perché cominciano a temere l’indipendenza della politica europea e la “Linea della Cancelliera Merkel”, che è l’unica ad aver saputo realizzare qualcosa di veramente indipendente e congeniale agli interessi e agli standards di vita, in primis della stessa Germania,ma anche dell’intera Europa e della sua moneta, nei limiti di quanto ha potuto realizzare con gli strumenti e i poteri a Sua disposizione. Dunque Angela Merkel, come Cancelliere tedesco in piena campagna elettorale, sia detto per inciso, è la prima e principale vittima della questione “Datagate” e il potenziale bersaglio delle “dichiarazioni a gettone” o “mirate” del Sig.Snowden. E soprattutto questa è la prova più brillante, che l’elettorato tedesco deve essere in grado di recepire,con intelligenza, dell’indipendenza e della fondatezza, del beneficio per la Germania e per l’Europa delle Sue politiche e strategie, perché se Angela Merkel fosse stata “addomesticabile” dagli U.S.A. o da altri o non avesse agito costantemente nella direzione giusta, le controparti non avrebbero avuto alcun interesse di spiarLa e di spiare l’Europa, in ultima analisi: la Cancelliera Merkel comincia a far paura,soprattutto per ciò che può avviare dopo la rielezione e in una fase in discesa per la situazione economica tedesca di ripresa, soprattutto a Russia e Cina,ma, derivatamente, anche agli U.S.A. (come si è detto la Cina è il maggior finanziatore del debito pubblico U.S.A. e attende qualcosa in cambio, probabilmente in termini di influenza anche in Europa, per questo suo ruolo, che ne ha favorito la penetrazione in Africa e che rischia di favorire il ruolo di “Amministratore delegato” dell’ex area di influenza U.S.A. post-Yalta, per chi ancora intenda assoggettarsi a logiche precedenti alla “Dichiarazione di indipendenza europea”, che coincide,a mio parere, storicamente, col noto discorso “No agli eurobonds”, con cui la Cancelliera ribadì il Suo sistema di mantenimento dell’Europa unita, come mantenimento della “sala dei bottoni” in Germania a livello economico-finanziario).Per questo diedi ad intendere chiaramente in altro post che,proprio perché ogni “attacco alla Cancelliera e alla sua rielezione” poteva apparire come un attacco al cuore stesso e al cervello dell’Europa, il nostro compito, da Europei, era solo quello,anzitutto, di difendere la Nostra Guida esattamente come avrebbero fatto i pretoriani e i legionari romani,ergendo un “muro di scudi” intorno ad essa e perché riteniamo che certi attacchi,per quanto la reazione non abbia mancato a farsi attendere,come sempre, potrebbero essere ripetuti a breve. Inoltre ci preme ricordare ai non addetti ai lavori che,per quanto sotto il controllo “formale-nominale” della Cancelleria tedesca, il Bundesnachrichtendienst (in sigla: BND) (letteralmente: Servizio Informazioni Federale) è un'agenzia di intelligence "esterna" della Repubblica Federale Tedesca, che opera in maniera molto moderna e non tradizionale,cioè non come apparato prevalentemente poliziesco,nella raccolta di informazioni e che, del pari, non sempre “il controspionaggio” è in grado di captare preventivamente certi fenomeni,per quanto ramificati o diffusi, non solo perché oggi anche il sistema satellitare e il cosiddetto “scudo-spaziale”(voluto a tutti i costi dalle amministrazioni U.S.A.) potrebbero avere un ruolo difficilmente contrastabile o prevedibile in questo ambito (“bucando” dall’alto pareti e muri insonorizzati addirittura,senza troppe difficoltà,triste a dirsi, ma è così…), ma anche perché rimane difficile distinguere,se Snowden non offre prove più che affidabili (anche di tipo documentale,ecc.), quanto si tratti di un fenomeno riscontrato o riscontrabile nella realtà o di notizie “sensazionalistiche” rilasciate ad arte in periodo elettorale. Sebbene,come sembrerebbe forse evincersi anche dalle prime “dichiarazioni” in tal senso del presidente Obhama (http://rampini.blogautore.repubblica.it/2013/08/09/obama-si-ricrede-il-datagate-esiste/ ,http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08/12/datagate-amministrazione-obama-conferma-programma-di-spionaggio-in-usa/682796/), qualcosa di fondato sembrerebbe sussistere davvero, rimane il fatto che,ad eventuali ammissioni di responsabilità, non debbano seguire vani “Mea culpa”, ma risposte effettive e concrete in termini di risarcimenti danni e provvedimenti sanzionatori,anche in sede O.N.U. o forse,meglio ancora, in termini di ritorno a casa di contingenti e basi N.A.T.O., dal momento che siamo benissimo in grado di costituirci da soli una forza militare europea,come mostrano le attuali dislocazioni su scala extracontinentale anche della Bundeswehr (vedasi in Italia le recenti questioni e movimenti di opinione e protesta legittimi di Niscemi e ancor più a Vicenza contro la base N.A.T.O. Dal Molin,su tal punto invito a verificare vivamente e sistematicamente anche i dati epidemiologici e clinici da eventuali danni da inquinamento elettromagnetico e da altre fonti come punto nevralgico della questione). Tutti risultati che sembrerebbero non così utopistici,ma a portata di mano, se si considera non solo la difficile posizione in cui lo scandalo “Datagate” ha messo la politica e l’amministrazione americana, ma ancor più per la difficoltà dei conti pubblici U.S.A. di continuare a finanziare basi N.A.T.O. e armamenti all’estero dopo la crisi economica globale,partita da lì con la questione dei mutui. Accenniamo infine ad altra questione di non minor rilievo che,a nostro parere,è destinata a finire a breve nell’agenda politica di “Mamma Merkel”,dopo la mancata estradizione, nell’inchiesta a carico del gruppo,di Paolo Gioacchino Ligresti, cittadino svizzero da 21 giorni (http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07/18/fonsai-ligresti-jr-cittadino-svizzero-da-21-giorni-in-dubbio-estradizione/659975/ )!? Si tratta della questione svizzera, su cui lo stesso presidente Obhama, in passato, ha avuto giustamente parole di critica (http://www.lettera43.it/politica/svizzera-contro-obama-per-lo-spot-anti-romney_4367562132.htm , http://www.swissinfo.ch/ita/economia/Il_segreto_bancario_nella_bufera.html?cid=34194164 , http://www.swissinfo.ch/ita/politica/La_Svizzera_rimane_nel_mirino_statunitense.html?cid=34056148 ), ed a cui speriamo che, presto o tardi, faccia seguito in ambito U.E., specie se la Svizzera, non facente parte dell’Unione, continuasse a mostrarsi non collaborativa in termini di protezione di conti di evasori fiscali e mancate estradizioni o risposte celeri a rogatorie, una vera e propria politica di pressione politica e di “embargo europeo” anche in termini di sanzioni, a cui riuscirebbe difficile sottrarsi o resistere per la piccola confederazione posta proprio a confine dell’Italia e che finisce per rappresentare il “refugium peccatorum” proprio dei proventi e dei viaggi di tanti delinquenti dediti alle frodi fiscali e al riciclaggio di denaro sporco! La lotta all’evasione fiscale su vasta scala e al riciclaggio in Italia è resa particolarmente difficile proprio per la presenza al suo interno di due tradizionali “paradisi fiscali”-Stati altrettanto sovrani, che sarebbero San Marino e i conti bancari vaticani, anche se su quest’ultimi, sia Papa Ratzinger che Papa Francesco stanno facendo un lavoro molto intenso in termini di recupero di legalità e trasparenza,riformando addirittura la legislazione vaticana, e trattandosi,sia per San Marino che per il Vaticano,di Stati non membri-U.E., ma soprattutto per la contiguità al nord (“produttivo e che lavora”, riprendo uno slogan della Lega come “refrain”), dell’altro Stato accusato di essere un paradiso fiscale dagli stessi interventi U.S.A. e che non è mai voluto entrare,né adeguarsi in tutto alle regole dell’Unione Europea e quindi di tutto il resto del continente in cui vive con livelli di ricchezza superiori alla media, cioè la Svizzera,in cui esistono anche un cantone tedesco e uno italiano,per intenderci. Violato quest’ultimo “sacrario del segreto bancario”(dei progressi sono già stati fatti negli anni in tal senso: http://www.swissinfo.ch/ita/politica/La_Svizzera_deve_abolire_il_segreto_bancario.html?cid=33400814) e velocizzate adeguatamente e realmente rogatorie ed estradizioni, con validi mezzi di pressione, riteniamo che anche i “ricchi evasori” e i “mafiosi dediti al riciclaggio” in Italia abbiano le ore,anzi i minuti contati e che si possano concludere “maxi-operazioni” con arresti e recuperi di cifre “spettacolari”. D’altronde, dopo la vicenda Cipro e la sua brillante soluzione (prelievi forzosi sui conti sopra i centomila euro), si è intuito chiaramente quanto la politica di Angela Merkel e i suoi piani strategici divergano sensibilmente da quelli delle “lobbies speculative bancarie”, diversamente da quello che avrebbero voluto far credere voci malevole e tendenziose prima di tale evento e di alcune prese di posizione sulla stessa questione svizzera (questa componente lobbistica,così lontana spesso dagli interessi della gente comune, forse,potrebbe avere interessi contrari e remare contro la rielezione al Cancellierato,ma finirebbe comunque per pagarne lo scotto in termini di perdita di stabilità dell’intera area U.E. e per innumerevoli altri motivi che non sto qui ad elencare) e di come l’assistenza prestata da Stati sovrani membri U.E. a gruppi bancari in pericolo debba sempre corrispondere ad una politica del credito effettiva ad aziende e famiglie e ad un ritorno fiscale e di utili,in termini di investimento, per gli Stati stessi,nella visione dell’economia sociale di mercato in cui lo Stato non si presta ad operazioni di salvataggio delle banche o a svolgere il ruolo di “assicurazione delle banche”, senza precisi corrispettivi in termini di ritorno per l’utilità generale e per la società civile. La Svizzera,con le sue politiche tradizionali in materia e con casi come quello della mancata estradizione del figlio di Ligresti,a cui la cittadinanza era stata concessa pochi giorni prima della richiesta d’arresto e su cui la U.E. deve intervenire, rappresenta dunque un vero problema, se non un’autentica “spina nel fianco”, con conseguente produzione di flusso emorragico continuo nei confronti delle finanze e della salute dei conti pubblici italiani, e riteniamo che solo l’aiuto di “Mamma Merkel”, dopo la rielezione a settembre, potrà contribuire concretamente, con la forza di tutta l’Unione Europea, e con la rinnovata legittimazione proveniente dalla fiducia dei suoi elettori e dal Suo ruolo e impegno europeo, a risolverci, una volta per tutte, questo problema emorragico enorme nelle vicinanze del confine italico e con tanto di collegamento culturale,istituzionale e linguistico col cantone italiano (riteniamo che senza la soluzione di questo enorme problema,nessun piano o intervento in Italia contro l’evasione fiscale, ecc. potrà mai ritenersi destinato a produrre reali effetti positivi e risolutivi e questo deve essere compreso anche dai tedeschi e dalla U.E.,altrimenti la “lotta all’evasione” qui rischia di rivelarsi come un’eterna “fatica di Sisifo”,magari sempre ai danni di quelle solite categorie senza mezzi o possibilità sufficienti a porre i capitali al riparo nei “forzieri svizzeri”). Sicchè,in ultima analisi, mi destano solo ilarità o sospetto quelle dichiarazioni o proclami, di matrice autonomista o leghista, che continuano a guardare alla Svizzera anche solo come “modello federale”, anziché alla Repubblica Federale Tedesca o al modello federativo sovranazionale della nostra Unione Europea, la cui bandiera è quanto di più sacro e inviolabile ci rimane da difendere in Italia più che altrove, rappresentando la doppia cittadinanza, o meglio la cittadinanza “ancillare” europea, la nostra unica vera via di salvezza (la “via di fuga”) dai disastri delle vicende interne e la nostra autentica dimensione di Cittadini d’Europa,prima ancora che “del mondo”, per riprendere un concetto di cosmopolitismo caro a Voltaire o al barone D’Holbach,ma anche a Johann Gottfried Herder, per citare un Grande Tedesco. Guardare alla Svizzera come modello,per noi in Italia, è come ergere a soluzione la causa del problema,anziché tentare una buona volta di risolverlo collaborando fattivamente (e sempre anche a livello doganale anzitutto: “chiudere la stalla quando i buoi sono già usciti”,dice un nostro proverbio,a proposito del tempismo con cui bisogna oggi operare! ) soprattutto con i Fratelli Tedeschi e Austriaci,magari articolando una bella “manovra a tenaglia”, a livello fiscale-doganale e giudiziario, da cui non riesca più ad evadere nemmeno un franco svizzero! Ed è anche per questo che riteniamo e confidiamo che la “Soluzione per l’Italia” non possa che arrivare dalla politica in sede europea e particolarmente dopo la rielezione della Cancelliera a settembre, stante anche l’irresolutezza e il clima di stagnazione che regnano,ancora per il momento, nella politica di casa nostra,al pari del fenomeno delle clientele e della raccomandazioni.
Aggiornamenti: RIPARTE L'ASSEDIO ALLA U.E.,ANCHE A LIVELLO FINANZIARIO-VALUTARIO, STAVOLTA I CINESI CI RIPROVANO ALLEANDOSI CON LA SVIZZERA E ATTRAVERSO I LORO BOND E LA LORO VALUTA, ANZICHE' DIRETTAMENTE CON GLI AMERICANI, FORMALMENTE ESTRANEI A QUESTA MANOVRA E ALLEATI DELLA U.E. CONTRO LA RUSSIA PER LA QUESTIONE UCRAINA. LA CINA CI RIPROVA A TROVARE UN "CAVALLO DI TROIA" PER FAR PASSARE I SUOI PRODOTTI E AVALLARE LE SUE MANOVRE IN EUROPA ATTRAVERSO IL "PORTO FRANCO" SVIZZERO, LA MERKEL E' CHIAMATA UN'ALTRA VOLTA ALLA "GUERRA SU DUE FRONTI", MA STAVOLTA BISOGNA REGOLARE I CONTI E CHIARIRE LE POSIZIONI UNA VOLTA PER TUTTE ANCHE CON L'ITAGLIA,COMMERCIALMENTE IN GRAN PARTE GIA' NELLE MANI DELLA CINA E CHE RISCHIA DI DIVENTARE LA TESTA DI PONTE SUL MEDITERRANEO E L'ANELLO DI COLLEGAMENTO CON L'AFRICA ORMAI QUASI COMPLETAMENTE NELLE MANI DELLA CINA SPECIE DOPO LE PRIMAVERE ARABE E SPECIALMENTE PER COMMESSE, PRODUZIONE INDUSTRIALE E MATERIE PRIME IN NORD AFRICA....VA CHIARITA LA POSIZIONE DELL'ITAGLIA UNA VOLTA PER TUTTE E A BREVE: O ALLEATI CON L'EUROPA E PRONTI AD UNA SORTA DI EMBARGO E ASSEDIO SU DUE FRONTI CON "MANOVRA A TENAGLIA" SULLA SVIZZERA E STRETTA ALL'EVASIONE DI CAPITALI E SIMILI O CON LA CINA E LA SVIZZERA E QUINDI FUORI DALL'EURO CON CONSEGUENTE ADOZIONE DEL FRANCO SVIZZERO COME MONETA....I TEMPI PER I CHIARIMENTI E LE "RESE DEI CONTI" A LIVELLO POLITICO-FINANZIARIO VANNO FACENDOSI SEMPRE PIU' STRETTI! GEMEINSAM SIEGE AUF EU-EBENE AUCH FINANZ-WÄHRUNG, diesmal die Chinesen versucht, wieder mit SCHWEIZ UND DURCH IHRE BOND UND DEREN WÄHRUNG verbünden sich STATT 'DIREKT mit den Amerikanern, formale ZUSAMMENHANG MIT DIESER BETRIEB und Verbündete der EU GEGEN RUSSLAND UKRAINE auf die Frage. CHINA WIR VERSUCHEN, UM SEINE PRODUKTE zu verbringen und unterstützen seine RIGGING in Europa durch den "FREE PORT" SWISS Merkel und der CALL wieder auf die "Zweifrontenkrieg" Finden Sie ein "Trojanisches Pferd" Aber dieses Mal Notwendigkeit, die erklärt auch MIT ITALIEN ADJUST und klären die ein für alle Mal POSITIONEN, Kommerziell WEITGEHEND GIA 'IN DEN HÄNDEN VON CHINA UND DASS droht die LEITER DER BRÜCKE ÜBER dem Mittelmeer und dem RING VERBINDUNG MIT SICH DIE' AFRIKA ist nun fast vollständig in den Händen der ARTEN CHINA nach der arabischen SPRINGS und vor allem für Auftragslage, Produktion und industrielle Rohstoffe in Nordafrika .... VA klärte die POSITION EIN FÜR ALLE UND KURZ: O ALLIES mit Europa und bereit für eine Art von Embargo-und SIEGE an zwei Fronten, die mit "Zangenbewegung" SCHWEIZ UND HOLD ON KAPITALFLUCHT und ähnliche ODER MIT CHINA UND DER SCHWEIZ UND DANN AUS, DIE IN DER EURO-EINFÜHRUNG DER SCHWEIZER FRANKEN COIN AS ZEIT .... für die Klärung und "Made RECHNUNGSHOF 'AT POLITISCHE UND FINANZ MUSS immer' TIGHT! http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07/27/commercio-ora-la-crescita-passa-per-gli-accordi-bilaterali-il-caso-cina-svizzera/1062588/
RispondiEliminaUna battuta! Ein Witz! :
RispondiEliminaLa Cina si allea con la Svizzera e trama contro l'euro nel cuore dell'Europa! Dunque ricomincia la "guerra dell'Euro" e l'assedio alla fortezza-Europa! Dunque,come sempre accade nei periodi di guerra, il potere viene accentrato tutto e coordinato nelle mani dell'Alto Comando Supremo dell'Europa, cioè dell'Alto Comando Germanico...tradotto in parole povere, finalmente finchè abbiamo l'euro come moneta, torna a governarci in tutto Mamma anche a casa nostra! Ben tornata Mamma,cominciavamo a sentire la mancanza della Tua intelligenza Superiore e inoltre rischiavi di lasciarci in mano alle solite cialtronerie italiche....agli ordini Unsere General! China schließt sich mit der Schweiz und Verschwörung gegen den Euro im Herzen von Europa! So beginnt der "Krieg des Euro" und die Belagerung der Festung-Europa! So geschieht wie immer in Zeiten des Krieges, ist Macht zentralisiert und koordiniert alles in den Händen des Obersten Oberkommando Europa, nämlich das deutsche Oberkommando übersetzt ... in anderen Worten, bis schließlich haben wir den Euro als ihre Währung , zurück zu Mama regeln auch alles, was in unserem Haus! Willkommen zurück Mama, haben wir begonnen, den Mangel an Ihr Höhere Intelligenz fühlen und auch riskiert, dass uns in den Händen der üblichen italienische dummlikheiten.... Auf Bestellungen Unsere General!