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sabato 1 agosto 2015

LA LEZIONE DELLA STORIA SUL CASO DELLA GRECIA: LA DIFFERENZA DAL CASO-ITALIA E’ CHE TSIPRAS NON HA MAI VOLUTO USCIRE VERAMENTE DALL’EURO.Die Lehre aus Geschichte Am Fall von Griechenland: Der Unterschied zu CASE-ITALIEN ", DER SICH NIE Tsipras WIRKLICH wollte den Euro zu verlassen.

LA LEZIONE DELLA STORIA SUL CASO DELLA GRECIA:LA DIFFERENZA DAL CASO-ITALIA E' CHE TSIPRAS NON HA MAI VOLUTO USCIRE VERAMENTE DALL'EURO.
All’indomani della soluzione del caso Grecia in ambito europeo sarebbe logico attendersi un arretramento graduale delle varie posizioni antieuropeiste anche all’interno del panorama politico italiano, non foss’altro che per un dato logico e storico reso sempre più palese dall’esito della questione greca: uscire dall’euro non è una scelta concretamente praticabile,specie nell’attuale scenario politico-economico globale, e i partiti politici che insistono su questo tasto in realtà appaiono attestati su posizioni irrealistiche, utopistiche, se non irrimediabilmente dannose qualora divenissero praticabili. Eppure in Italia,nonostante la lezione della storia della crisi greca,che forse deve ancora essere recepita, partiti politici e movimenti come la Lega Nord, Fratelli D’Italia, e Cinque Stelle circa la possibilità di un’opzione referendaria contraria all’art.75 della Costituzione, continuano a remare ostinatamente in tale direzione pericolosa ostinata e contraria. Qual è la differenza,dunque? Semplice: mentre Tsipras e i suoi non hanno mai voluto uscire veramente dall’euro come moneta unica, e ciò resta dimostrato obiettivamente dalle dimissioni di Varoufakis all’indomani dell’esito del referendum popolare proprio per potersi presentare a trattare con posizioni meno intransigenti e con migliore entratura, nonchè dalle estenuanti trattative portate avanti dallo stesso Tsipras fino al raggiungimento dell’intesa con la U.E., in Italia,invece, molti partiti e leader politici sembrano convinti di poter assecondare l’opinione diffusa,anche a livello mass-mediatico, presso una buona parte dell’opinione pubblica, dell’uscita dall’euro come panacea. Dunque,per semplificare ulteriormente, si può pensare ad un gruppo dirigente greco che utilizza tutta una serie di tattiche, dal gioco delle parti tra Tsipras e Varoufakis,alle trattative e visite da Putin come interlocutore potenziale alternativo alla U.E., al referendum popolare, fino all’ultimo plateale colpo di teatro del gesto simbolico della levata della giacca durante le trattative finali come ad offrirla agli interlocutori europei (http://www.quotidiano.net/grecia-tsipras-sfila-giacca-1.1142180 ) , ma che in realtà mira dritto al risultato del migliore accordo possibile con la Troika e al rifinanziamento del debito greco a tassi agevolati rispetto a quelli di altri partners, Italia compresa, mentre, dall’altra parte, avremmo un’opinione pubblica italiana e un considerevole schieramento dell’arco parlamentare, persino con voci all’interno del Pd come quella di Stefano Fassina (http://www.europaquotidiano.it/2014/11/10/fassina-il-superamento-delleuro-come-opzione-politica/ ), che, se mandate a votare domattina, probabilmente farebbero sul serio in termini di uscita dalla moneta unica o di rinegoziazione dei Trattati. Storicamente questo significa che il popolo di Machiavelli avrebbe perso nel tempo le sue caratteristiche politiche pragmatiche e realistiche per cedere all’utopismo velleitario o all’avventurismo geopolitico, rifiutando quella che Carlo Cassola avrebbe definito la lezione della storia a proposito del paradigmatico caso greco,che dovrebbe invece svolgere una funzione dissuasiva,avendo dimostrato in realtà che,quella che spesso viene dipinta come una “gabbia”, in realtà fa comodo un po’ a tutti,compresi soprattutto i paesi del sud Europa che potrebbero trarre immensi vantaggi anche in termini di crescita da una moneta stabile e forte garantita per lo più da economie più affidabili e trainanti e che,in ogni caso, in una fase di congiuntura mondiale ancora difficile, rappresenta l’unico salvagente per i redditi medio-bassi,per gli stipendi e le pensioni laddove la scala mobile è stata abolita da più di ventanni. Soprattutto appare innegabile, ed è funzionale alla nostra sopravvivenza economica, che paesi con debiti pubblici storici esponenziali riescano ancora a trovare nella Banca Centrale Europea di Mario Draghi e nel mercato secondario dei finanziatori che siano riusciti ad ammortizzare e fronteggiare nel tempo la cosiddetta crisi dei debiti sovrani, cercando di far rimanere nelle mani di istituzioni finanziarie europee la gran parte di tali debiti appartenenti a paesi europei in difficoltà ed evitando eventuali scalate dall’esterno,quali quelle cui sono state assoggettate, ad esempio, le economie di alcuni paesi del nord africa,dopo le primavere arabe,guerra in Libia,ecc. (http://www.futuroquotidiano.com/cina-in-africa-investimenti-sfruttamento/ , http://www.africarivista.it/lascesa-dei-media-cinesi-in-africa/3329/ , http://www.eurasia-rivista.org/loperazione-libia-e-la-battaglia-per-il-petrolio/8640/ ). Interessante ed emblematica nella vicenda greca,nonchè degna di approfondimenti, anche la posizione di Putin sullo sfondo che,in un primo momento, sembrerebbe aver offerto coperture e aperture in caso di uscita della Grecia dall’euro, mentre, all’indomani del referendum, cioè quando i greci sembra che avessero cominciato a fare sul serio, almeno a livello di voto di massa, avrebbe registrato un arretramento forse memore delle logiche e dell’insegnamento politico di Yalta (http://www.investireoggi.it/economia/la-grecia-voleva-tornare-alla-dracma-ma-putin-non-aiuto-tsipras-allultimo-minuto/ ). Di certo si può solo immaginare che se Putin avesse appoggiato certi “piani di uscita”, più fittizi che reali,alla luce di quanto accaduto, si sarebbe registrata una pericolosa escalation nello scenario delle tensioni con la Nato e la Ue, considerando la situazione tutt’altro che tranquilla che si registra ancora sul fronte ucraino. Quindi, all’ultimo momento,probabilmente, deve aver temuto anche lui stesso uno scenario del genere,sebbene, ad una attenta riflessione, non sfugge come l’uscita della Grecia dalla U.E. e l’apertura ad una nuova area di influenza avrebbe potuto rappresentare la risposta strategica più valida,una sorta di contrattacco, rispetto all’uscita dell’Ucraina dall’area di influenza russa. Dall’esito dei fatti siamo in grado di ricavare altre due lezioni storiche: 1) che Putin non è in una posizione di forza tale da poter rispondere a quello che è avvenuto in Ucraina e nelle repubbliche baltiche (il passaggio di quasi tutta la cosiddetta Russia bianca nell’area U.E.), 2) che una volta affrontata la situazione greca nel modo che abbiamo visto, la Cancelliera Merkel e la U.E. non avrebbero problemi ad affrontare isolatamente un eventuale “caso Italia”, proprio perché l’intelligenza della politica U.E. e della Cancelliera è stata quella di affrontare tali casi singolarmente,evitando di dover affrontare una fronda di coalizione. Infine,alla luce delle notizie di ieri sul crollo della borsa cinese (http://www.lastampa.it/2015/07/27/economia/nuovo-crollo-della-borsa-cinese-sui-mercati-europei-domina-la-paura-INI4F7P80NW2YWEso9vBdP/pagina.html ), e alla luce dell’impostazione che Hillary Clinton, probabile futuro presidente U.S.A., sta dando alla sua campagna elettorale, si ricavano altri due interessanti tasselli che ci appalesano per intero il mosaico dei futuri scenari del 2016: 1) la Clinton sta imitando Angela Merkel e la sta seguendo nelle sue intuizioni sulle energie alternative anche a tutela dei protocolli di Kyoto. Questo segnerà un maggior rinsaldamento dei rapporti e della collaborazione tra U.S.A. e U.E. che sono le uniche due potenze che stanno facendo qualcosa in concreto per il ricambio energetico che finirà anche per segnare un cambiamento totale negli assetti economico-finanziari e modelli di produzione, 2) L’unico modello mondiale basato sul rigore e sull’austerità,ma anche sui principi dell’economia sociale di mercato seguiti dalla Cancelliera Merkel e dal suo governo, e sull’efficienza e controllo istituzionale, cioè sulle basi dell’economia reale e non sulla volatilità delle economie artificiali è proprio quello europeo. Vale a dire che la stessa volatilità americana dopo la vicenda della “crisi dei mutui” comincia a guardare all’Europa come modello economico-istituzionale ed a fare affidamento sulla maggiore serietà-affidabilità di certi partners europei,ma anche che l’euro è destinato a diventare una valuta sempre più preziosa a livello mondiale nelle negoziazioni delle materie prime,con la conseguenza che il modello finanziario europeo potrà fungere da riferimento per il resto del mondo,soprattutto sotto il profilo pubblicistico,istituzionale e culturale, con tutti i vantaggi che questo comporta anche in termini di influenza. In tale possibile scenario di recupero del ruolo storico europeo, si ha l’impressione che,per la sua posizione strategica, sempre favorita dagli scenari di contrapposizione o guerra fredda (vedasi sul punto e anche sull’analisi di alcune ragioni geopolitiche del boom italiano o della migliore posizione economica fino al crollo del muro di Berlino e alla fine della guerra fredda riapertasi, in qualche misura, a seguito della questione ucraina,l’ultimo saggio-best seller di Angelo Bolaffi: “Cuore Tedesco”, Donzelli editore), se l’Italia sarà stata all’altezza di rimanere nell’euro, e di recuperare un ruolo a livello culturale,soprattutto con un’operazione di ricambio politico-istituzionale, anche se è tutt’altro che semplice, potrebbe ancora poter dire la sua. Per raggiungere un obiettivo del genere, tuttavìa, non abbiamo bisogno di proclami o di immobilismo rispetto ai modelli del passato,ma di progetti politici che,in concreto, propongano in sede europea e internazionale cosa l’Italia potrebbe fare nel comune interesse, rimanendo nell’euro e in Europa e questo significherebbe anzitutto rinegoziare non i trattati o le direttive europee, ma il nostro ruolo economico e commerciale all’interno della U.E., essendo evidente che,una volta che la sede della Fiat è uscita dai confini nazionali ed ha spostato i suoi interessi strategici a Detroit e la sede legale nel Regno Unito, non possiamo continuare a pensare al nostro mercato come quello di produttori di automobili ed a sacrificare altri settori strategici in nome di un mercato dell’auto che,ormai,viene prodotta principalmente altrove e paga le tasse in Inghilterra (http://www.rischiocalcolato.it/2014/01/fiat-addio-sede-in-oianda-e-tasse-pagate-in-inghilterra-e-le-fabbriche.html ). Ovviamente,in una tale ottica, anche la continua ostentazione di rapporti particolarmente buoni con Putin, cioè con l’antagonista U.E. del momento, e quindi la stessa politica estera italiana dell’ultimo ventennio, sembra che debbano subìre una profonda rivisitazione,privilegiando modelli e interlocutori più affini al concetto di democrazia occidentale. Die Lehre aus Geschichte Am Fall von Griechenland: Der Unterschied zu CASE-ITALIEN ", DER SICH NIE Tsipras WIRKLICH wollte den Euro zu verlassen. Nach der Lösung des griechischen Fall in Europa wäre es logisch, einen schrittweisen Abzug der verschiedenen antieuropäische Positionen, auch innerhalb der italienischen politischen Szene erwarten, wenn auch nur für eine bestimmte Logik und Geschichte machte es immer deutlicher, Ergebnis der Materie die griechische aus dem Euro ist keine praktikable Option in der Praxis, vor allem in der heutigen globalen politischen und wirtschaftlichen und politischen Parteien, die für diesen Schlüssel zu bestehen tatsächlich erscheint auf Zertifikate Positionen unrealistisch, utopisch, wenn nicht irreparabel beschädigen, ob es machbar geworden. Doch in Italien trotz der Lehren aus der Geschichte der griechischen Krise, die vielleicht noch nicht umgesetzt werden, politische Parteien und Bewegungen wie die Lega Nord, Brüder Italiens und Five Star über die Möglichkeit einer Option Referendum gegen Art. 75 der Verfassung, weiterhin in dieser gefährlichen Richtung hartnäckig hartnäckige und im Gegensatz zu rudern. Was ist der Unterschied dann? Ganz einfach: während Tsipras und sein nie wirklich wollte, aus dem Euro als einheitliche Währung herauszukommen, und dies objektiv durch den Rücktritt von Varoufakis Nachwirkungen der Ausgang des Referendums gezeigt, nur um in der Lage, zu präsentieren, mit weniger unnachgiebigen Positionen und mit besseren umzugehen entratura sowie durch Ausschöpfung Verhandlungen, die die gleichen Tsipras zur Verwirklichung der Abkommen mit der EU durchgeführt, in Italien jedoch viele Parteien und Politiker scheinen zu denken, dass sie bei einem der weit verbreiteten erfüllen kann, einschließlich in den Massenmedien, ein großer Teil der öffentlichen Meinung, Ausstieg aus dem Euro als Allheilmittel. Deshalb, um weiter zu vereinfachen, können Sie eines griechischen Führung, die eine Reihe von Taktiken, die Party-Spiel zwischen Tsipras und Varoufakis, Verhandlungen und Besuche von Putin als mögliche Alternative für die EU-Partner, das Referendum nutzt denken kann, bis 'letzten dramatischen Theatercoup der symbolische Geste der Vertagung einer Jacke bei den Abschlussverhandlungen, um sie auf europäischen Partnern (http://www.quotidiano.net/grecia-tsipras-sfila-giacca-1.1142180), aber in der Tat Ziele bieten direkt zum Ergebnis der bestmöglichen Deal mit der Troika und der griechischen Schulden Refinanzierung zu günstigen Konditionen im Vergleich zu denen der anderen Partnern, darunter Italien, während auf der anderen Seite, würden wir eine öffentliche Meinung italienische und eine erhebliche Bereitstellung Bogen parlamentarischen haben , auch mit Gegenständen innerhalb des Pd wie die Stefano Fassina (http://www.europaquotidiano.it/2014/11/10/fassina-il-superamento-delleuro-come-opzione-politica/), die, wenn sie geschickt, um morgen zu stimmen, würde wahrscheinlich in Bezug auf Verlassen der gemeinsamen Währung oder Neuverhandlung der Verträge bedeuten. Historisch gesehen, bedeutet dies, dass die Leute von Machiavelli würde im Laufe der Zeit ihre Eigenschaften pragmatischen Politik und realistische Rendite unrealistische Utopie oder geopolitischen Abenteurertum verloren haben, die Ablehnung, was Carlo Cassola würde die Lehre der Geschichte über den paradigmatischen Fall griechisch, festlegen, welche Es sollte stattdessen eine abschreckende Wirkung haben, nachdem er gezeigt, dass in der Tat, was oft als "Käfig", in Wirklichkeit ist es passt ein bisschen "für alle, auch vor allem die südeuropäischen Länder, die immense Vorteile in Bezug auf abzuleiten wäre porträtiert Wachstum von einer stabilen und starken Währung garantiert meist von Volkswirtschaften und zuverlässigsten Fahrer und denen, in jedem Fall, eine Phase der Weltwirtschaft nach wie vor schwierig, ist die einzige Lebensretter für niedrigen und mittleren Einkommen, Gehälter und Pensionen, wo der Rolltreppe wurde seit mehr als zwanzig Jahren abgeschafft. Vor allem scheint nicht zu leugnen, und es ist bequem zu unserem wirtschaftlichen Überlebens, dass Länder mit Staatsschulden historischen exponentiellen immer noch in der Lage, in der Europäischen Zentralbank Mario Draghi und der Sekundärmarkt für Kreditgeber, die in der Lage, in der Zeit abzuschreiben sind zu finden und das Gesicht der sogenannten Schuldenkrise Souverän und versuchte, in den Händen der europäischen Finanzinstituten meisten dieser Schulden gehören, die europäischen Länder in Schwierigkeiten und Vermeidung Steigen außerhalb, wie diejenigen, die unterzogen worden sein, beispielsweise bleiben die Volkswirtschaften einiger Länder in Nordafrika Nach dem Arabischen Frühling, der Krieg in Libyen usw. (Http://www.futuroquotidiano.com/cina-in-africa-investimenti-sfruttamento/, http://www.africarivista.it/lascesa-dei-media-cinesi-in-africa/3329/, http: / /www.eurasia-rivista.org/loperazione-libia-e-la-battaglia-per-il-petrolio/8640/). Interessante und emblematische Geschichte in der griechischen als auch würdig in-Tiefe, die Position der Putin in den Hintergrund, die auf den ersten, scheint angeboten haben, Abdeckungen und Öffnungen im Gehäuse der Austritt Griechenlands aus dem Euro, während in der Zeit nach dem Referendum, das heißt, wenn es scheint, dass die Griechen begonnen hatte, ernst zu erhalten, zumindest auf der Ebene der Massenbewertung, würde einen Rückgang vielleicht eingedenk der Logik und der politischen Bildung von Jalta aufgenommen haben (http://www.investireoggi.it/economia/la-grecia-voleva-tornare-alla-dracma-ma-putin-non-aiuto-tsipras-allultimo-minuto/ ). Sicherlich kann man sich nur vorstellen, dass, wenn Putin hatte gewisse "exit plant", weitere fiktive als real, im Lichte dessen, was geschehen unterstützt wird, wäre es eine gefährliche Eskalation in dem Szenario der Spannungen mit der NATO und der EU, unter Berücksichtigung der Situation tutt 'nichts als ruhig, immer noch an der ukrainischen Front auftreten. Dann, im letzten Moment, wahrscheinlich, muss er befürchtet habe er sich ein solches Szenario, obwohl, um reiflicher Überlegung, kann nicht als Austritt Griechenlands aus der EU zu entkommen und die Eröffnung eines neuen Einflussbereich konnte die praktikabelste strategische Antwort, ein Gegenangriff, im Vergleich mit dem Ausgang der Ukraine vom russischen Einfluss zu sein. Das Ergebnis der Ereignisse, die wir sind in der Lage, zwei anderen historischen Lehren ableiten: 1), dass Putin nicht in einer Position der Stärke, dass wir zu dem, was in der Ukraine passiert ist, und in den baltischen Republiken (den Durchgang der die meisten der sogenannten Russland reagieren weiß in der EU), 2), die einst stand vor der griechischen Situation wie wir gesehen haben, Bundeskanzlerin Merkel und die EU würden sie nicht haben, um Probleme bei der Trennung jeder "Fall Italien" stehen, denn das Verständnis der EU-Politik und der Kanzler war, mit solchen Fällen einzeln befassen, die Vermeidung der Notwendigkeit, eine Wedel Koalition anzugehen. Schließlich im Lichte der gestrigen News zu dem Zusammenbruch der chinesischen Aktienmarkt (http://www.lastampa.it/2015/07/27/economia/nuovo-crollo-della-borsa-cinese-sui-mercati-europei-domina-la-paura-INI4F7P80NW2YWEso9vBdP/pagina.html ), Und angesichts der Einstellung, die Hillary Clinton, die zu erwartende künftige Präsident der USA, ist mit seiner Kampagne geben, sie werden erhalten, zwei weitere interessante Stücke, dass es appalesano gesamte Mosaik von Zukunftsszenarien von 2016: 1) Clinton imitiert Angela Merkel und wird in seiner Erkenntnisse über alternative Energie folgenden auch die Kyoto-Protokolle zu schützen. Dies wird eine wichtige rinsaldamento der Beziehungen und der Zusammenarbeit zwischen den USA markieren und U.E. welche die einzigen Kräfte, die tun etwas Konkretes für den Ersatz Energie, die schließlich auch um eine komplette Veränderung der Unternehmens Finanz- und Produktionsmodelle markieren wird sind, 2) die einzige globale Modell, das auf Strenge und Sparsamkeit, aber Auch auf den Prinzipien der sozialen Markt gefolgt von Bundeskanzlerin Merkel und ihre Regierung und die Effizienz und institutionelle Kontrolle, dh auf der Grundlage von der Realwirtschaft und nicht auf künstliche Volatilität der Volkswirtschaften ist genau das, was Europa. Das ist dieselbe Volatilität amerikanischer nach der Affäre um die "Hypothekenkrise" beginnt bei Europa als Wirtschaftsmodell und institutionellen schauen und auf dem ernster Zuverlässigkeit bestimmter europäischer Partner verlassen, sondern auch, dass der Euro ist dazu bestimmt, um eine wertvolle Währung in der Welt in den Handel mit Rohstoffen zu werden, mit dem Ergebnis, dass die europäischen Finanzmodell kann als Referenz für den Rest der Welt, vor allem in Bezug auf die öffentlichen Rechts, Institutionen und Kultur dienen, mit allen Vorteilen, dass diese auch sie mit sich bringt im Hinblick auf Einfluss. In diesem Szenario der Wiederherstellung der historischen Rolle Europas, haben wir den Eindruck, dass, wegen seiner strategischen Lage, immer von kontrastierenden Szenarien oder der Kalte Krieg begünstigt (siehe den Punkt und auch auf die Analyse einiger geopolitischen Gründen des Auslegers oder Italienisch die beste wirtschaftliche Position bis zum Fall der Berliner Mauer und dem Ende des Kalten Krieges riapertasi, zu einem gewissen Grad, ein Ergebnis der ukrainischen Ausgabe, das neueste Buch-Bestseller von Angelo Bolaffi: "German Heart" Donzelli Verlag), wenn Italien wird bis gelebt, um in der Euro bleiben, und eine Rolle auf der kulturellen Ebene wiederzugewinnen, vor allem mit einer Operation der politischen und institutionellen Veränderungen, aber es ist alles andere als einfach, könnte immer noch in der Lage, sich zu Wort zu haben sein. Um ein solches Ziel zu erreichen, aber wir brauchen nicht zu bekennen oder Unterlassungen in Bezug auf die Modelle von der Vergangenheit, sondern der politischen Projekte, die in der Praxis, die auf europäischer und internationaler Ebene vorschlagen, was Italien im gemeinsamen Interesse zu tun könnte, bleiben in "Euro und Europa, und das würde bedeuten, vor allem nicht auf die Verträge und EU-Richtlinien, aber unsere Wirtschafts- und Handelspositionen in der EU neu zu verhandeln, ist es klar, dass, sobald der Sitz von Fiat zog die nationalen Grenzen und Vertriebenen ihre strategischen Interessen in Detroit und der Sitz in Großbritannien, können wir nicht weiterhin von unseren Markt denke, wie Automobilhersteller und andere strategische Sektoren, die im Namen eines Pkw-Markt, der jetzt hauptsächlich anderswo produziert opfern und sie zahlt Steuern in England (http://www.rischiocalcolato.it/2014/01/fiat-addio-sede-in-oianda-e-tasse-pagate-in-inghilterra-e-le-fabbriche.html ). Offensichtlich in einem solchen optischen, auch die kontinuierliche Anzeige der besonders gutes Verhältnis zu Putin, ist, dass mit dem Antagonisten EU der Augenblick, und dann den gleichen Außenpolitik italienischen letzten zwei Jahrzehnten, so scheint es, dass sie eine gründliche Überprüfung zu unterziehen, mit Vorliebe für Models und Schauspieler die meisten eng mit dem Konzept der westlichen Demokratie zusammen.

1 commento:

  1. Grazie Mamma, solo con Te ci sentiamo veramente al sicuro! Cosa sarebbe della Germania e dell'Europa se non devessi esserci più Tu alla guida....non vogliamo nemmeno pensarci: sei insostituibile! Dank Mom, nur mit dir wir fühlen sich wirklich sicher! Was würde aus Deutschland und Europa werden, wenn es um nicht mehr Fahr sein waren .... Sie wollen nicht einmal darüber nach: Sie sind unersetzlich!
    http://www.rp-online.de/politik/deutschland/angela-merkel-will-offenbar-vierte-amtszeit-aid-1.5280135

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KANZLERIN