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giovedì 31 dicembre 2015

HOWARD PHILLIPS LOVECRAFT E LA RIVOLUZIONE DELLA LETTERATURA DELL’ “ORRORE COSMICO” TRA FANTASCIENZA E LETTERATURA GOTICA.Howard Phillips Lovecraft und die Revolution des LITERATUR von Cosmische Horror zwischen Fiktion und GOTHIC LITERATUR.

HOWARD PHILLIPS LOVECRAFT E LA RIVOLUZIONE DELLA LETTERATURA DELL’ “ORRORE COSMICO” TRA FANTASCIENZA E LETTERATURA GOTICA. Nella prestigiosa ed economica edizione di Newton and Compton ci è offerta ad un prezzo veramente popolare l’opera integrale di quello che Fritz Leiber definì il Copernico della letteratura dell’orrore o meglio della letteratura gotica. Il salto di qualità compiuto dalla produzione letteraria dell’autore di Providence è semplice: prima di Lovecraft, come spiegano Gianni Pilo e Sebastiano Fusco nella loro prefazione, la letteratura di questo tipo ruotava tutto intorno ai concetti di morte, fantasmi o inferno (si pensi al racconto,uno dei primi del genere, della nota epistola di Plinio sulla casa di Atene infestata da un fantasma e il filosofo Atenodoro che ne quieta definitivamente la presenza facendo dare adeguata sepoltura ai suoi resti), dopo Lovecraft,che parte dalle riflessioni di Albert Machen, si comincia a comprendere che l’orrore è insito nella Natura, in cui albergano forze segrete e potenti,su un piano sottile, forze che possono manifestarsi in modo sconvolgente e terribile. Il terrore,sentimento umano su cui la psicanalisi non smetterà mai di investigare,anche perché causa della follìa stessa e del senso religioso,non proviene,secondo certe visioni,nella maggior parte dei casi, da un’altra dimensione né tantomeno è predominio esclusivo dei morti,ma appartiene piuttosto alla dimensione dell’ignoto e alle esperienze della vita quotidiana e , per certi versi,al mondo della Natura stessa, esattamente come avveniva per la magìa dei Celti e dei Druidi o nelle riflessioni del ramo d’oro di Frazer. In tal senso si può parlare di una sensibilità pagana dell’autore. In Lovecraft è l’ignoto,l’insolito,che ci spaventa, ma non si tratta solo di eventi unici ed eccezionali come la morte,di cui ci sfuggono spesso accettazione e comprensione,perché si tratta di un evento che nessuno di noi sarà mai in grado di raccontare,né potrà essere mai attrezzato ad affrontare completamente (pensiamo alla morte di un parente prossimo o del coniuge,ecc.), quanto piuttosto l’orrore o l’ignoto appartengono anche semplicemente alla vita di tutti i giorni e sono insiti proprio nei fenomeni naturali,in alcuni luoghi,nella psicologìa animale e nella regressione allo stadio animale,che è sempre possibile anche nell’uomo,ad esempio nella follìa, consentendo di ipotizzare la presenza di una sorta di lato oscuro e demoniaco della Natura,compresa quella umana . In sintesi si ha paura di ciò che non si conosce e l’ignoranza genera la paura e l’irrazionalità. Prima di Lovecraft, e specialmente nel settecento illuminista e durante il positivismo scientifico razionalista ottocentesco (si legga ad esempio il Dizionario infernale di Collin de Plancy) si viveva nell’idea, o meglio si coltivava la suggestione, che la conoscenza,specie quella scientifica, rappresentasse l’antidoto contro il mondo dell’ignoto e il sentimento della paura,mentre, grazie a Lovecraft, si cominciano a comprendere alcuni particolari “cosmici” e psicanalitici imprescindibili, ovverosia che la conoscenza, oltre ad essere limitata, perché siamo circondati da qualcosa che sovrasta, per molti versi, la nostra umana comprensione, finisce per rappresentare essa stessa la fonte primaria del terrore, per quel poco che ci è dato comprendere,perché solo chi trascende o tenta di trascendere,a livello di comprensione,i limiti dell’umano, volge il suo sguardo nell’abisso e negli spazi cosmici sconfinati o nelle origini stesse della specie umana e della vita sul pianeta. Dunque,in parte, anche la mente umana causa delle sue stesse suggestioni e delle sue stesse paure,per molti versi…. Ma ritorna, al contempo, in tutta la sua vivida e disarmante potenza evocativa il concetto del sublime così come elaborato da Arthur Schopenhauer nel suo “Il Mondo come volontà e rappresentazione”.Vale a dire che,mentre la paura ci sgomenta e ci inquieta e può anche semplicemente essere frutto dell’insolito , il sublime, ciò che è infinitamente più grande di noi,o che sfugge alla nostra comprensione e al dominio dei sensi, nel bene o nel male, ci sovrasta ad un punto tale da atterrire e annichilire la nostra stessa psiche! Il senso del sublime in Schopenhauer va oltre la paura o l’estasi e ciò è esattamente quello che si ha la sensazione di provare alla lettura di molti dei racconti e romanzi di Lovecraft ed è esattamente da questo che storicamente ha origine ogni esperienza esoterico-religiosa. Ad esempio fenomeni naturali grandiosi e tremendi come le tempeste o i terremoti inducono l’uomo disperato, che non sa darsene, in principio, alcuna spiegazione scientifica, ad adorare o invocare qualcosa che può averli generati o per placarne l’ira. Non sfugge ad un lettore critico e attento, come, al di là di racconti come “la cripta” e “orrore nel cimitero”, che rappresentano tematiche o trame classiche dei racconti o romanzi gotici o dell’orrore, Lovecraft esprima il meglio di sé, o meglio superi se stesso, proprio in quei racconti che possono definirsi di genere esoterico o addirittura fantascientifico o escatologico come il celebre “Finchè tutti i mari…” in cui arriva a preannunciare e descrivere la stessa fine del genere umano. Qui si misura,meglio che altrove, la dimensione cosmica dell’orrore e lo sgomento spesso proviene dall’incontro con gente e fenomeni di altri mondi percepiti,non di rado, come cause ancestrali all’origine della vita della specie e del pianeta. In pratica Lovecraft è uno dei primi scrittori gotici ad approfondire la tematica della vita extraterrestre e dei suoi contatti col nostro pianeta anche nei suoi capolavori del ciclo di Cthuhlu o le implicazioni e derivazioni mitologiche di tale passato ancestrale esattamente come stanno facendo solo da qualche anno, a livello scientifico, esponenti insigni dell’archeologìa eretica come Berlitz, Von Daniken, Graham Hancock e Zecharia Sitchin, ovvero filologi,biblisti e papirologi come Mauro Biglino o Michael Drosnin (rispettivamente “La Bibbia è un libro di storia non di religione e Codice Genesi). In questo senso potremo dire di essere in presenza di un antesignano,di un precursore di generi e tempi,ma anche di alcune intuizioni, ragion per cui la sua lettura appare quanto mai attuale se si vogliono comprendere bene alcune linee di tendenza della narrativa e del pensiero dei nostri tempi, da slogan come “l’immaginazione al potere”, alla new age, all’archeologia eretica,all’ufologia,ecc. In particolare quello che affascina, sul piano letterario e contenutistico, è che con Lovecraft non si compie solo il passaggio dal concetto che i morti non fanno più paura come un tempo o quantomeno dalla loro perdita del ruolo di protagonisti assoluti del genere horror,alla dimensione cosmica e sublime dell’orrore, quanto l’idea di una raggiunta maturità del genere, cui l’autore rivendicava pari dignità rispetto ad altri. Una raggiunta maturità che si identifica nel cambiamento di prospettiva rispetto a romanzi e racconti di altro genere in cui i protagonisti sono sempre persone in carne ed ossa,i cosiddetti personaggi, mentre qui sono i luoghi ed i fenomeni naturali o sovrannaturali ad assurgere a fulcro della trama. Per essere ancora più didascalici, i motivi del locus amoenus e del genius loci della mitologia e della letteratura classica si trasformano in Lovecraft nei motivi orrifici o suggestivi del paesaggio infernale,spettrale,lunare e del ponte astrale,vale a dire del punto di collegamento col passato o con altri pianeti o dimensioni che finisce per rappresentare il paesaggio singolare,vedasi per tutti la “casa evitata” o meglio ancora “l’albero sulla collina”. Dunque ben due rivoluzioni copernicane,non solo quella insita nel passaggio dai morti, che “non mordono”, come dicevano gli antichi, alla dimensione dell’orrore cosmico,ma anche la rivendicazione di una peculiare dignità e maturità del genere gotico in Lovecraft, che identifica gli elementi protagonistici dei suoi racconti e romanzi in modo del tutto diverso e peculiare rispetto ad altri generi. Infine una riflessione di carattere storico-letterario, poiché anche questo tipo di letteratura si può,a ragione, ricollegare e far rientrare nel concetto storico di “fuga dal mondo moderno”, un fenomeno tutto europeo con cui, sia a livello letterario e sia a livello di eventi, si cercò,nella prima metà del novecento di fuggire dal modello di vita americano che si andava diffondendo rapidamente e che finì per stravolgere completamente ritmi di vita,ordine socioeconomico e valori del vecchio mondo europeo,tanto che alcuni ritengono che la Germania scatenò ben due guerre mondiali proprio nel suo tentativo, altrettanto titanico,di fuga. Non appare paradossale sul punto che Lovecraft, per quanto nato e vissuto sempre in U.s.a.,si considerasse di cultura inglese e sostanzialmente europea e che apparisse del tutto un uomo fuori dal suo tempo e che, del pari, non sia stato minimamente e adeguatamente valorizzato nel contesto in cui viveva,nonostante la visione letteraria più che nitida, la straordinaria erudizione e le numerose visioni a dir poco profetiche del futuro che ne fanno un caso culturale più unico che raro e che possono tutte riassumersi nella frase con cui lui stesso tentò una definizione della sua dimensione culturale: “I miei interessi sono il passato e l’ignoto,la mia estetica è negativa.”, laddove per estetica negativa non si deve intendere un’estetica o senso dell’orrido fine a se stesso, quanto un senso estetico legato a qualcosa che non c’è più, che è scomparso dalla faccia del pianeta, che è relegato ad un passato ancestrale proprio come quelle visioni stupefacenti di templi e divinità ancestrali che egli era solito rievocare nei suoi racconti,quasi come in un rituale negromantico o in trance,o in grado solo di riemergere a tratti dagli abissi o dalle rovine del passato.
Howard Phillips Lovecraft und die Revolution des LITERATUR von Cosmische Horror zwischen Fiktion und GOTHIC LITERATUR. In der renommierten und wirtschaftliche Ausgabe von Newton und Compton sind wir zu einem wirklich populär das Gesamtwerk von dem, was Fritz Leiber namens Kopernikus des Horror-Literatur oder Beste aus Gothic Literatur angeboten. Der Quantensprung von der literarischen Produktion der Autor von Providence gemacht ist einfach: erste von Lovecrafts, wie erläutert Gianni Pilo und Sebastiano Fusco in ihrem Vorwort, die Literatur dieser Art alles um die Konzepte der Tod, Geister oder Teufel drehte sich (denken zu der Geschichte, eine der ersten ihrer Art, die Notiz Brief des Plinius des Hauses von einem Geist von Athen und dem Philosophen Athenodorus heimgesucht, die definitiv ruhiger Präsenz, indem angemessenes Begräbnis zu seinen Überresten), nach der Lovecraft, die aus den Reflexionen der Albert beginnt Machen, fangen wir an, den Schrecken, die innewohnende Natur ist, in denen hegte geheimen Kräfte und kraftvoll, auf einer subtilen Ebene, Kräfte, die selbst schockierend und furchtbar manifestieren kann verstehen. Terror, menschliche Gefühl, auf dem die Psychoanalyse hört nie auf, zu untersuchen, da aufgrund der gleichen Wahnsinn und religiösen Sinn, kommt nicht, nach einigen Ansichten, in den meisten Fällen aus einer anderen Dimension, noch ist alleinige Dominanz tot, sondern gehört zur Größe des Unbekannten und den Erfahrungen des täglichen Lebens und, in gewisser Weise, der Welt der Natur selbst, genau so, wie die Magie der Kelten und Druiden oder Reflexionen des Golden Bough Frazer passiert. In diesem Sinne haben wir eines heidnischen Sinnlichkeit Autor sprechen. In Lovecrafts ist das Unbekannte, das ungewöhnliche, Angst, dass uns, aber nicht nur einzigartige und außergewöhnliche Ereignisse wie der Tod, die wir bekommen oft Akzeptanz und das Verständnis, denn es ist ein Ereignis, dass keiner von uns jemals der Lage zu sagen, noch werden wir jemals komplett ausgestattet zu Angesicht werden (man denke an den Tod eines nahen Verwandten oder Ehepartner, etc.), sondern vielmehr das Grauen vor dem Unbekannten oder einfach zum Alltag gehören und die innewohn nur in Naturerscheinungen, in einigen Orten, in der Tierpsychologie und die Regression auf die Bühne Tier, das ist immer möglich, in den Menschen, zum Beispiel in den Wahnsinn, in dem Sie das Vorhandensein einer Art von dunklen Seite und der Dämonie nehmen, einschließlich die menschliche. Zusammenfassend haben wir Angst, was Sie nicht wissen, und Ignoranz erzeugt Angst und Irrationalität. Vor Lovecraft, und vor allem im achtzehnten Jahrhundert der Aufklärung und bei der wissenschaftlichen Positivismus rationalistischen Jahrhundert (wie das Dictionnaire Infernal Collin de Plancy lesen) Leute lebten in der Idee, oder besser kultiviert den Vorschlag, dass Wissen, insbesondere Wissenschaft eine, Er vertrat die Gegenmittel gegen die Welt des Unbekannten und dem Gefühl der Angst, während dank Lovecraft, um einige Details zu verstehen "kosmischen" und psychoanalytische wesentliche, nämlich, dass das Wissen, als auch als darauf beschränkt zu beginnen Sie, weil wir von etwas umgeben Blick, in vielerlei Hinsicht, unser menschliches Verständnis, es kann sogar stellen sich die primäre Quelle des Terrors, für das Wenige, was wir zu verstehen gegeben, denn nur wer überwindet oder versuchen, zu überwinden, auf der Ebene des Verstehens, die Grenzen des ' Mensch, seinen Blick in den Abgrund und endlosen Weltraum oder in die Ursprünge der menschlichen Spezies und des Lebens auf dem Planeten. Daher, zum Teil, weil der menschliche Verstand von seinen eigenen Charme und seine eigenen Ängste, viele Möglichkeiten .... Aber zurück zur gleichen Zeit in allen seinen lebendigen und eindrucksvollen Leistungs Entwaffnung der Begriff des Erhabenen, wie Arthur Schopenhauer in seiner "Welt als Wille und Vorstellung" .Vale entworfen, das zu sagen, während Angst und Sorgen uns und bestürzt uns kann auch einfach das Ergebnis der ungewöhnlich, des Erhabenen, was ist unendlich viel größer als wir, oder das ist jenseits unseres Verstehens und die Beherrschung der Sinne, zum Guten oder zum Schlechten, über uns zu einem Punkt, zu erschrecken und zu vernichten sein unserer eigenen Psyche! Das Gefühl des Erhabenen in Schopenhauer ist jenseits Angst oder Ekstase, und dies ist genau das, was Sie glauben, zu versuchen, viele der Erzählungen und Romane von Lovecraft gelesen und es ist genau diese, die historisch entstanden jede Erfahrung esoterischen religiöse . Solche Naturphänomene wie die große und schreckliche Stürme und Erdbeben verursachen den verzweifelten Mann, der nicht andocken kann im Prinzip keine wissenschaftliche Erklärung, um anzubeten oder rufen etwas, das sie erzeugt haben kann, oder, um den Zorn zu besänftigen. Es führt nicht zu einer kritischen Leser und aufmerksam, wie, über die Geschichten als "der Gruft" und "Horror auf dem Friedhof", was Themen oder Grundstücke der klassischen Geschichten oder Schauerromane oder Entsetzen, drückt Lovecraft seine besten entkommen oder sich selbst nicht überschreiten, in diesen Geschichten, die definiert werden können Geschlechter esoterischen oder Science-Fiction-oder eschatologische wie das berühmte "Solange alle Meere ..." Sie bekommen, um vorherzusagen, und beschreiben das gleiche Ende der Menschheit. Hier messen wir, besser als anderswo, der kosmischen Dimension der Horror und Schrecken kommt oft aus der Begegnung mit Menschen anderer Welten und Phänomene wahrgenommen wird, nicht selten als Ursache angestammten Ursprung des Lebens von der Art und dem Planeten. In der Praxis Lovecraft ist eine der ersten gotischen Schriftsteller, die Ausgabe von außerirdischem Leben und ihre Kontakte mit unserem Planeten auch in seiner Meisterzyklus Cthuhlu oder Implikationen und Ableitungen von solchen mythologischen Vorfahren Vergangenheit genau, wie sie tun, nur ein paar Jahre zu untersuchen, Wissenschaft, herausragenden Exponenten der Archäologie ketzerischen wie Berlitz, von Däniken, Graham Hancock und Zecharia Sitchin oder Philologen, Bibelwissenschaftler und Papyrologen als Mauro Biglino oder Michael Drosnin (jeweils "Die Bibel ist kein Buch der Geschichte der Religion und der Book of Eli ). In diesem Sinne können wir, dass in der Gegenwart eines Vorläufers, einer Vorstufe von Genres und Zeit, sondern auch einige Erkenntnisse, die es sagen, warum seine Lektüre scheint aktueller denn je, wenn wir einige Trends der Erzählung und die voll und ganz verstehen Denken unserer Zeit, von Slogans wie "Macht der Phantasie", das neue Zeitalter, Archäologie ketzerisch, Ufologie usw. Insbesondere das fasziniert auf die literarischen und Inhalt, ist, dass mit Lovecraft nicht erreicht nur durch den Verlust der Rolle der Protagonisten des Horror-Genres, Größe Umschalten von dem Konzept, dass die Toten haben keine Angst mehr wie vorher, oder zumindest kosmischen und erhabenen Schrecken, als die Idee eines Volljährigkeit des Genres, die der Autor behauptet gleichen Würde als andere. Ein Volljährigkeit, die in der Perspektivwechsel gekennzeichnet ist im Vergleich zu anderen Arten von Romanen und Kurzgeschichten, in denen die Protagonisten sind immer Menschen im Fleisch, so genannten Zeichen, aber hier sind die Orte und Naturphänomene, übernatürliche oder im Herzen platziert Plot. Um weitere didaktische zu können, sind die Gründe für den locus amoenus und dem genius loci der Mythologie und der klassischen Literatur in Lovecraft verwandelt sich auf dem Gelände orrifici oder suggestive des höllischen Landschaft, gespenstisch, Mond- und Astralbrücke, dh der Verbindungsstelle mit der Vergangenheit oder mit anderen Planeten oder Dimensionen, die endet, die die einzigartige Landschaft, die ganze "home vermieden" oder noch besser zu sehen "den Baum auf dem Hügel." Also zwei kopernikanische Revolution, nicht nur untrennbar mit dem Übergang von den Toten, daß "beißen nicht", wie die Alten sagten, die kosmische Dimension des Schreckens, aber auch die Nachfrage nach einem speziellen Würde und Reife der Gothic-Genre in Lovecraft, der identifiziert Elemente protagonistici seiner Erzählungen und Romane in einem völlig anderen und einzigartig im Vergleich zu anderen Genres. Schließlich ist eine Reflexion der historisch-literarischen, weil diese Art von Literatur kann man zu Recht, wieder und bringen Sie innerhalb der historischen Konzept der "Flucht aus der modernen Welt", ein Phänomen, mit dem alle europäischen, literarischen und sowohl Level-Events, versuchten sie, in der ersten Hälfte des zwanzigsten Jahrhunderts, von der American Way of Life, die sich rasch ausbreitende war entkommen und landete den Rhythmus des Lebens völlig verändern, und sozio-ökonomischen Werte der alten europäischen Welt und einige glauben, dass Deutschland Er löste zwei Weltkriege Recht in seinem Versuch, ebenso titanic Flucht. Erscheint paradox, dass Lovecraft, wie geboren und habe immer in den USA gelebt haben, ist der englischen Kultur betrachtet und im Grunde europäischen und es schien recht einen Mann aus seiner Zeit und daß gleichfalls noch nicht vollständig erschlossen und die mindestens in der Kontext, in dem er lebte, trotz der literarischen Vision mehr deutlich, dass die außerordentliche Gelehrsamkeit und die vielen geradezu prophetischen Visionen der Zukunft, die es eine kulturelle Veranstaltung einzigartig und dass alle in dem Satz, mit dem er eine Definition versucht, zusammenfassen lassen ihrer kulturellen Dimension: "Meine Interessen sind die Vergangenheit und die unbekannt ist, ist mein ästhetisches negativ.", wo aus ästhetischen negativen sollten nicht verstanden werden oder ästhetische Gefühl des Entsetzens um ihrer selbst willen, als ästhetisches Gefühl im Zusammenhang mit etwas, das nicht mehr vorhanden ist, die aus dem Gesicht des Planeten, die zu einer uralten Vergangenheit ebenso wie die atemberaubende Grafik von Tempeln und Ahnengottheiten, die er verwendet, um in seinen Geschichten evozieren abgestiegen ist verschwunden, fast wie ein Ritual nekromantischen oder wie in Trance, oder in der Lage nur manchmal aus der Tiefe oder aus den Ruinen der Vergangenheit wieder auftauchen.

2 commenti:

  1. Inserisco da Linkedin questo commento molto interessante di Luca Tacconi ad imperitura memoria: Buongiorno e buon anno. Lovecraft era un genio. Punto. Io l'ho scoperto 20 anni fa in una libreria del Giallo e dell'orrore, così era chiamata, in piazza San Fedele a Milano (ora non c'è più) dove il proprietario mi introdusse alla sua lettura. Fino ad allora conoscevo soltanto l'immenso Edgar Allan Poe, ma lui è diverso, ha sviluppato una poetica unica nel suo genere. Avevo letto che molti suoi racconti sono stati scritti dopo dei sogni o incubi dello stesso autore. Questo in effetti è, a mio avviso, nello stesso tempo il pregio e il limite delle opere di Lovecraft: l'orrore non viene esplicitato (non compaiono ai protagonisti immagini terrificanti, non ci sono fantasmi o vampiri) ma viene fatto immaginare, viene evocato: si intuisce che esiste qualche cosa di spaventoso, di innominabile, che peraltro rievoca paure e temi ancestrali (Lovecraft parlava degli "antichi") che stanno al di là della porta, del muro, ma che sono anche vicini alla vita dell'uomo stesso. Questo è per me l'aspetto geniale di cui parlavo all'inizio, mentre il limite si può identificare (almeno io la vedo così) nell'aspetto troppo onirico delle visioni che evoca: io personalmente non apprezzo di lui proprio certi suoi voli troppo fantasiosi, troppo distanti dalla razionalità. Valga su tutti il ciclo The call of Cthulhu, forse quello più famoso: io l'ho trovato troppo immaginifico, evocava delle immagini appunti che più che orrore o spavento mi davano un'idea di smarrimento. Per il resto, la maggior parte dei suoi racconti mi hanno tenuto col fiato sospeso. Per anni poi ho cercato nelle librerie il suo Necronomicon: avevo capito che era un suo espediente letterario ma il dubbio che fosse esistito davvero mi aveva accompagnato per un certo periodo. Ho scoperto che era fondamentalmente razzista: su questo non mi pronuncio, qua si critica lo scrittore e non l'uomo, poi è l'eterna questione del genio maledetto, della distanza tra l'artista e l'uomo appunto (come dimenticare Baudelaire su tutti), però certamente non posso fare finta di niente. Comunque e concludo, per chi non l'avesse letto e fosse amante del genere, è un autore imprescindibile, un maestro sublime che non può mancare nella libreria di un appassionato, lui e Poe secondo me sono i maestri del genere. Anni dopo ho letto alcune opere di Stephen King: va beh, è stato come passare da una Rolls Royce ad una berlina...Un saluto.

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  2. A proposito del ponte astrale o stargate,leggasi anche lo Ione di Platone sulla genesi "divina" dell'ispirazione poetico-artistica e le testimonianze o storie sulla Societè Angelique: http://www.segnidalcielo.it/la-porta-degli-dei-a-hayu-marca-e-uno-stargate-documenti-declassificati-dellfbi-dimostrano-che-funziona/

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KANZLERIN