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venerdì 4 dicembre 2015

LE STRANE E INACCETTABILI TEMPISTICHE DI ALCUNI UFFICI DEI GIUDICI PER LE INDAGINI PRELIMINARI: NECESSITA’ DI INTERVENTI ISPETTIVI E SANZIONATORI.Die seltsame und inakzeptabel Zeiten etliche STANDORTE DER RICHTER FÜR DIE Voruntersuchungen: MAN BRAUCHT KONTROLLE UND SANKTIONEN.

LE STRANE E INACCETTABILI TEMPISTICHE DI ALCUNI UFFICI DEI GIUDICI PER LE INDAGINI PRELIMINARI: NECESSITA’ DI INTERVENTI ISPETTIVI E SANZIONATORI. Nulla sembra essere davvero cambiato in Italia dai tempi della democrazia cristiana al potere e del noto film comico “Il Vigile” interpretato dal mitico Alberto Sordi in cui l’intrepido protagonista del film, che sembrava nato per indossare la divisa da vigile urbano per essere ligio al dovere arrivava ad elevare una contravvenzione al sindaco e, successivamente, ad essere chiamato a deporre come testimone contro Vittorio De Sica, nelle vesti del politico democristiano. Come ricorderanno tutti quelli che hanno potuto vedere il film, dal momento in cui Alberto Sordi era chiamato a confermare la sua versione come testimone, subìva tutta una serie di pressioni e ritorsioni che coinvolgevano, per i motivi più vari, tutto il suo entourage familiare, dalla sorella prostituta arrestata, all’altro parente arrestato anch’esso per macellazione clandestina di bestiame, attività cui entrambi erano dediti abitualmente, tanto da condizionare la testimonianza del vigile protagonista e indurlo ad “ammorbidirsi”,nell’ottica di una dimensione ricattatoria del sistema giudiziario,politico e di polizia. Il tutto si ricollega,potenzialmente anche ai nostri giorni,come spiegavamo anche in altro articolo (http://gianfrancoferrari2013.blogspot.it/2013/06/il-naufragio-dellistituto.html), col problema del mancato rispetto dei termini di durata della fase delle indagini preliminari dettata dal Codice di procedura penale e quindi con l’incertezza circa i ruoli e le relative garanzie (interrogatorio o sommarie informazioni? http://gianfrancoferrari2013.blogspot.it/2013/06/interrogatorio-o-sommarie-informazioni.html ), oltre che con l’assenza di certezze su tempi e modi. Una spada di Damocle che pende,a tempo indeterminato, per mesi e anche per anni sulla testa di un indagato o il protrarsi defatigatorio dei tempi per i querelanti-parti offese nel limbo dell’attesa rispettivamente di un decreto di archiviazione o della fissazione di un’udienza camerale o ancor più dibattimentale, finiscono per rappresentare uno strumento potenzialmente o concretamente vessatorio o ricattatorio da parte dei pubblici poteri sul cittadino. Sulle tempistiche della fase di indagine il nostro Codice di procedura penale è abbastanza chiaro sulla carta quando, all’art.405, recita dal comma 2 in poi: “Salvo quanto previsto dall’art.415bis,”(avviso conclusione indagini, con venti giorni di tempo per l’indagato per presentare memorie e chiedere acquisizioni probatorie o approfondimenti a suo favore) “il pubblico ministero richiede il rinvio a giudizio entro sei mesi dalla data in cui il nome della persona alla quale è attribuito il reato è iscritto nel registro delle notizie di reato. Il termine è di un anno se si procede per i delitti indicati nell’art.407 comma 2 lett. A). Se è necessaria la querela, l’istanza o la richiesta di procedimento,il termine decorre dal momento in cui queste pervengono al pubblico ministero”(per questo motivo sarebbe consigliabile spesso presentare direttamente le querele in Procura della Repubblica presso gli appositi sportelli,anziché passare per gli uffici di polizia, anche per i motivi indicati e oggetto di analisi in: http://gianfrancoferrari2013.blogspot.it/2015/05/la-tardiva-iscrizione-o-consegna-di.html ),infine,sempre l’art.405, precisa,ma si tratta di ipotesi abbastanza rare: “Se è necessaria l’autorizzazione a procedere, il decorso del termine è sospeso dal momento della richiesta a quello in cui l’autorizzazione perviene al pubblico ministero.”. Altrettanto spesso i pubblici ministeri ricorrono alla richiesta della proroga al g.i.p. (giudice per le indagini preliminari “controllore della fase di indagine” anche in termini procedurali) del termine ordinario di indagine,ma tale richiesta dev’essere motivata e,ex art.406 C.P.P., se la parte offesa-querelante ha chiesto di essere informato anche di ciò, potrebbe presentare memorie in merito e controdedurre avanti al g.i.p. con tale memoria scritta. Peraltro atti di indagine condotti oltre i termini e di cui non sia stata autorizzata la proroga potrebbero risultare inutilizzabili,sussistendo quindi anche potenziali strumenti di garanzia per l’indagato, come anche la parte offesa potrebbe rivolgersi al Procuratore Generale presso la Corte d’appello sollecitando l’avocazione se le indagini non siano concluse nei termini, tale strumento potrebbe essere azionato anche dallo stesso indagato che sia venuto a conoscenza di essere indagato e sempre a tutela della certezza dei termini e della propria posizione-qualità (l’interesse in pratica a tagliare corto con un’indagine portata avanti con metodi e tempistiche discutibili o ad andare davanti al giudice in qualità di imputato per ottenere l’assoluzione,se sia sicuro del fatto suo). Il limbo di tempi dilatati di indagine e soprattutto, ancor più, di una situazione di “parcheggio ad libitum” di pratiche penali per cui sia già stata chiesta l’archiviazione dal pubblico ministero competente presso l’ufficio g.i.p. non giova assolutamente né alla credibilità-affidabilità della giustizia e né tantomeno al principio della certezza del diritto, cui la U.E. ci ha richiamato varie volte, trattandosi di un principio fondamentale del diritto europeo su cui l’Italia stenta ad adeguarsi ( per approfondimenti on line: http://www.masterdirittoprivatoeuropeo.it/wp-content/uploads/2015/06/AMATRUDA-ERSILIA.pdf ) . Recentemente,dopo varie ricerche, ho avuto modo di recarmi in Cancelleria presso l’Ufficio g.i.p. del tribunale penale di Roma e su una richiesta di archiviazione formulata dal pubblico ministero già a marzo di quest’anno,mi sono sentito rispondere dall’addetta di Cancelleria che non era stato ancora né assegnato né numerato il fascicolo presso il predetto ufficio,a causa dell’arretrato, per cui si potrebbe rimanere anche mesi e mesi, se non addirittura anni, in attesa di un decreto di archiviazione che ponga la parola fine su una fase di indagine già sostanzialmente conclusa. Si tratta comunque di un “limbo”,perché il g.i.p. potenzialmente potrebbe anche respingere la richiesta di archiviazione del P.M. e ordinare ulteriori indagine o financo la formulazione coattiva dei capi di imputazione. Ma,nella pratica, pare che gli addetti ai lavori siano a conoscenza del fatto che, statisticamente, si tratta di una sorta di “parcheggio” o standby su situazioni in pratica già definite, se non addirittura di palese e accertata non colpevolezza. Immaginiamoci le ricadute in termini pratici sulle vite dei cittadini di quella che può definirsi l’ennesima inefficienza o precarietà delle certezze del sistema: il cittadino fermato al posto di blocco e che finisce per apparire “sospetto” alle forze dell’ordine collegate con la centrale dati,perché magari si porta ancora dietro per mesi un’indagine non definita con archiviazione dal g.i.p. in tempi certi per ipotesi di reato particolarmente odiose o infamanti come spaccio di stupefacenti,pedofilia, ecc. Il condizionamento psicologico a non far valere propri diritti o a non presentare, a sua volta denunce,magari anche contro magistrati o forze dell’ordine o delatori, per aver subìto un’accusa ingiusta,destituita di ogni fondamento e magari anche sconfessata in sede di indagine e riesame, solo a cagione del fatto di sentirsi ancora in una situazione di precarietà rivestendo ancora formalmente i panni dell’indagato ovvero per aver perso o perdendo progressivamente, col passare del tempo e l’attesa, ogni residua fiducia in un sistema giudiziario che non lo sta tutelando adeguatamente con una risposta in termini ragionevoli financo su questioni ormai acclarate,ecc. La sensazione del sottoscritto, per quello che può valere e nell’ambito della propria esperienza professionale, è che questo modo di procedere,almeno a Roma e dintorni, possa prestarsi ad apparire addirittura come una schermatura operata di proposito dal sistema,a tutela di delatori (confidenti compresi) o inquirenti in mala fede e inefficienti, per tenere “in scacco” spesso per un tempo indefinito o irragionevole il soggetto vittima di un’indagine ingiusta e per assicurarsi che possano passare termini congrui per far “sbollire” la situazione o comunque per rendere tardive eventuali iniziative che il soggetto potrebbe andare ad adottare,con cognizione di causa e tanto di prova documentale, con un decreto di archiviazione motivato in mano. Nella migliore delle ipotesi si tratta spesso di “colpevole ritardo” che si giustifica richiamando questioni di organico o addirittura affermando che il termine di durata dell’indagine ex art.405,secondo comma,C.P.P., concerne appunto la fase di indagine,ma che,una volta avanti al g.i.p. tale fase sarebbe conclusa per cui non vi sarebbero più termini dilatori o tassativi di durata! Viene spontaneo replicare che, se il Codice ha voluto sancire tempi certi per la fase di indagine, tali tempi, se necessitano di autorizzazione del g.i.p. per la semplice proroga, a maggior ragione non possono esimere tale ufficio da precise responsabilità quando l’indagine sia stata espletata e ai fini della sua definizione (accoglimento richiesta di archiviazione o rigetto o fissazione di udienza in camera di consiglio dopo l’opposizione alla richiesta di archiviazione), che non può che avvenire ad opera del g.i.p., quale suprema e specifica garanzia,anche di certezza processuale,oltre che di giustizia,nella sua veste di controllore dell’operato del P.M. e della regolarità della procedura stessa. Il tutto appare inestricabilmente legato anche al rispetto di alcuni ovvii principi costituzionali come l’uguaglianza davanti alla legge (art.3 Cost.,perché ad esempio a Bolzano col sistema di monitoraggio introdotto da Cuno Tarfusser si possa beneficiare di tempistiche potenzialmente più certe e spedite che a Roma,Velletri e Latina?),la presunzione di innocenza anche nella sua esplicazione penalistica del favor innocentiae e ancor più dell’obbligatorietà dell’azione penale (art.112 Cost.),laddove ogni obbligatorietà pare messa in forse dall’incertezza di tempistiche e modi (si tenga presente che il P.M. potrebbe continuare a svolgere indagini,ad esempio per raccogliere ulteriore materiale probatorio,ecc.,anche dopo l’esercizio dell’azione penale,ai sensi dell’art.430 C.P.P.),nonché del giusto processo (art.111 Cost.), che non può essere tale in assenza di ruoli e tempistiche certe nei limiti del possibile e della ragionevolezza. Così dopo l’istanza di sollecita assegnazione e trattazione a tutela dei querelanti-persone offese (quando,a distanza di mesi dalla proposizione della querela, ci si reca in Procura e non si trova ancora, da quello che risulta allo sportello informazioni, un numero di R.G.N.R. col relativo P.M. assegnatario,vedasi articoli già citati), ho dovuto “escogitare” l’istanza o sollecito di numerazione fascicolo,assegnazione e archiviazione, facendo riferimento nella stessa all’unico R.G.N.R. assegnato dal P.M. per un fascicolo che si trova già materialmente in Cancelleria G.I.P. e, relativamente al quale si rischierebbe di sostare anche oltre il termine di sei mesi, da quello che mi è stato possibile capire,cioè del termine stesso ordinario di durata di tutta la fase di indagine preliminare, semplicemente per leggere gli atti stessi e definire con un decreto di archiviazione o meno. Per questo il ministero di giustizia dovrebbe disporre urgentemente rilievi statistici e ispettivi,andando a sanzionare disciplinarmente e anche penalmente(in quest’ultimo caso sollecitando l’apertura di indagini da parte dell’A.G. competente ex art.11 C.P.P.), se ve ne siano gli estremi, i casi di colpevole ritardo che rischiano di diventare molto più diffusi di quanto si possa immaginare guardando la macchina processuale dall’esterno. Se non altro in considerazione del fatto che, se il deposito tardivo di una sentenza penale e della sua motivazione, può rappresentare notoriamente uno dei pochi casi di ricorrenza della responsabilità penale e disciplinare del magistrato,tale fattispecie non appare diversa da quella dell’abbandono o giacenza di molti fascicoli per tempistiche irragionevoli e senza particolari elementi giustificativi presso il limbo dell’ufficio g.i.p., soprattutto a seguito di richieste di archiviazione per palese infondatezza della notizia di reato (Cassazione Civile, SS.UU., sentenza 13/09/2011 n° 18696,in materia disciplinare: http://www.altalex.com/documents/massimario/2011/10/25/magistrato-deposito-sentenza-ritardo-ingiustificato, sul piano penale,sinteticamente: http://www.studiocataldi.it/guide_legali/responsabilita-magistrati/la-responsabilita-penale-dei-magistrati.asp ).
Die seltsame und inakzeptabel Zeiten etliche STANDORTE DER RICHTER FÜR DIE Voruntersuchungen: MAN BRAUCHT KONTROLLE UND SANKTIONEN. Nichts scheint in Italien seit den Christdemokraten an der Macht und der berühmten Komödie "The Fighter" mit dem legendären Alberto Sordi wirklich verändert haben, in dem der unerschrockene Held des Films, die geboren schien, die Uniform des Polizisten tragen loyal zu sein, zum Dienst kam er, um eine Verletzung an den Bürgermeister zu erhöhen, und später, als Zeuge gegen Vittorio De Sica genannt werden, unter dem Deckmantel der christdemokratischen Politiker. Wie alle, die den Film gesehen haben, von dem Moment an Alberto Sordi war genannt, um seine Version als Zeuge bestätigen, erlitt eine Reihe von Druck und Repressalien Einbeziehung erinnern, aus verschiedenen Gründen, seine ganze Familie Entourage, Schwester Prostituierten verhaftet ein anderer Verwandter auch für illegale Schlachtung von Rindern festgenommen, beide Aktivitäten, die regelmäßig gewidmet wurden, so die Aussage des Polizisten Protagonisten zu beeinflussen und ihn veranlassen, "erweichen", im Hinblick auf eine Größe Erpressungssystem gerichtlichen, politischen und Polizei. Alles ist miteinander verbunden, die möglicherweise auch heute noch, wie wir in einem anderen Artikel (http://gianfrancoferrari2013.blogspot.it/2013/06/il-naufragio-dellistituto.html) erläutert, mit dem Problem der Nichteinhaltung der Bedingungen Dauer die Untersuchungszeitraum durch die Strafprozessordnung und daher mit der Unsicherheit über die Rollen und damit verbundene Garantien (Abfrage oder zusammenfassenden Informationen diktiert? http://gianfrancoferrari2013.blogspot.it/2013/06/interrogatorio-o-sommarie- informazioni.html) sowie mit dem Mangel an Sicherheit in Bezug auf Zeit und Wege. Ein Damoklesschwert, auf unbestimmte Zeit, für Monate und sogar Jahre auf den Kopf eines Verdächtigen oder schikanös langwierigen Zeit für die Kläger-Geschädigten in den Schwebezustand des jeweils einen Erlass der Lagerung oder der Einstellung eines "Chambers zu hören oder sogar mehr zu hören, am Ende, die eine potenziell oder tatsächlich belästigt oder Erpressung von den Behörden auf den Bürger. Der Zeitpunkt der Untersuchungsphase unserer Strafprozessordnung ist ganz klar auf der Karte, wenn, all'art.405, heißt es in Absatz 2 ab: "Mit Ausnahme der vorgesehenen dall'art.415bis" (man beachte den Abschluss von Anfragen, mit Winden Tage, um den Verdächtigen zu Aussagen vor und fordert Akquisitionen Beweis oder Einsichten zu seinen Gunsten) "der Staatsanwalt verlangt die Studie innerhalb von sechs Monaten ab dem Tag, an dem der Name der Person, auf die sich das Verbrechen ist für registrierte zurückzuführen Kriminalitätsberichten. Die Laufzeit beträgt ein Jahr, wenn wir gehen für die Verbrechen angegeben nell'art.407 Absatz 2 Buchstabe. A). Wenn die Klage erforderlich, so wird der Antrag oder Anfrage Verfahren, sobald diese durch den Staatsanwalt "(das ist, warum es oft ratsam, direkte Beschwerden bei der Staatsanwaltschaft an den entsprechenden Türen anzuwenden ist erhalten zu beginnen, anstatt vorbei auf die Polizeiwache, aus den Gründen angegeben und analysiert: http://gianfrancoferrari2013.blogspot.it/2015/05/la-tardiva-iscrizione-o-consegna-di.html) schließlich immer "Art.405, präzise, ​​aber diese Fälle sind sehr selten:" Wenn Sie benötigen eine Berechtigung, um fortzufahren, wird die Frist von der Anforderung, in die die Zulassung von der Staatsanwaltschaft erhalten aufgehängt. ". Ebenso häufig Staatsanwälten zurückgreifen, um die Anwendung für eine Erweiterung der Ermittlungsrichter (Richter für Voruntersuchungen "Steuerung der Untersuchungsphase" in Bezug auf die Vorgehensweise) der Grunduntersuchungszeitraum, aber ein solcher Antrag muss begründet werden und ehemalige art.406 CPP, wenn der Geschädigte-Kläger aufgefordert, informiert werden, Trotzdem könnte es Aussagen zu unterwerfen und sich vor dem Untersuchungsrichter zu verteidigen mit der schriftlichen Erklärung. Darüber hinaus nach Ablauf der Frist Ermittlungsmaßnahmen durchgeführt und die die Erweiterung nicht genehmigt worden ist, kann nicht bekommen, subsisting damit potenzielle Sicherheitsinstrumente für den Betroffenen sowie der Geschädigte kann beim Court of Appeal an den Generalstaatsanwalt auffordern Rückruf, wenn die Untersuchungen nicht termingerecht abgeschlossen, dieses Tool von der gleichen Verdächtigen, die sich der untersucht und immer schützen, Rechtssicherheit und der Bezug auf seine Position-Qualität (das Interesse in der Praxis wird betrieben werden könnte kurz geschnitten mit einer Umfrage mit Methoden durchgeführt und Zeitpunkt fraglich, oder vor dem Gericht, wie ein Angeklagter die Absolution zu erhalten, ob es sich seiner selbst sicher) zu gehen. Die Vorhölle der Zeit, um zu untersuchen und vor allem noch mehr, von einer Situation der "Park ad libitum" der kriminellen Praktiken, die bereits für die Lagerung von den zuständigen Staatsanwalt im Büro Untersuchungsrichter angewendet wurde überhaupt nicht gut, noch die Glaubwürdigkeit, Zuverlässigkeit und Gerechtigkeit und den Grundsatz der Rechtssicherheit, die die EU erinnerte uns mehrere Male, es ist ein Grundprinzip des europäischen Rechts, an dem Italien findet es schwer, sich anzupassen (weitere Details auf der Leitung: http://www.masterdirittoprivatoeuropeo.it/wp-content/uploads/2015/06/AMATRUDA- ERSILIA.pdf). Kürzlich, nach einigen Recherchen, ich muss bei der Geschäftsstelle beim Amt Untersuchungsrichter gehen die Strafgerichtshofs von Rom und Einreichung einer Klage durch die Staatsanwaltschaft bereits im März dieses Jahres machte, fühlte ich reagieren dall'addetta of Chancery, die noch nicht weder zählen noch die Datei in diesem Büro zugeteilt worden war, weil der Auftragsbestand, so dass Sie vielleicht auch Monate und Monate, wenn nicht Jahre, wartet auf eine Entlassung, dass ein Ende setzt eine Phase der Untersuchung bereits im Wesentlichen abgeschlossen. Dies ist jedoch ein "Schwebezustand", weil der Ermittlungsrichter möglicherweise könnte es auch den Antrag auf Abweisung der PM ablehnen Bestellen Sie weitere Untersuchung oder Financo Formulierung von kriminellen Zwangsgebühren. Aber in der Praxis, so scheint es, dass die Experten sind sich der Tatsache bewusst, dass, statistisch gesehen, ist es eine Art von "Parken" oder im Bereitschaftsmodus auf Situationen in der Praxis bereits definiert, wenn nicht offen und nicht schuldig befunden. Stellen Sie sich die Auswirkungen in der Praxis auf das Leben der Bürger, was kann noch ein weiterer Ineffizienz oder Prekarität der Gewissheiten des Systems aufgerufen werden: der Bürger hielt an der Kontrollstelle und endet auf der Suche "verdächtig", um der Strafverfolgung mit der zentralen verbunden Daten, vielleicht, weil es immer noch hinter einer Untersuchung monatelang nicht von der Untersuchungsrichter mit Speicher definiert trägt in bestimmten Zeiten für Straftaten besonders hasserfüllt oder diffamierend wie Drogenhandel, Kindesmissbrauch usw. Die psychologische Konditionierung, um ihre Rechte geltend machen oder nicht, um sich für ein ungerechter Vorwurf, völlig unbegründet und vielleicht sogar verleugnet während des Erhebungs erlitten einzureichen, die ihrerseits Beschwerden, vielleicht sogar gegen Richter oder Polizei oder Informanten und Überprüfung, nur aufgrund der Tatsache, dass sie immer noch in einer prekären Situation formal noch dabei die Rolle des Verdächtigen oder zu verlieren oder zu verlieren nach und nach im Laufe der Zeit und die Wartezeit, alle verbleibenden Vertrauen in ein Rechtssystem, das nicht es ist ausreichend mit einer Antwort in einer angemessenen Zeit Financo Fragen Schutz ab und identifiziert usw. Das Gefühl, ich selbst, für was es wert ist und im Rahmen seiner Berufserfahrung, ist, dass dieser Ansatz, zumindest in Rom und Umgebung, kann sich selbst verleihen zu erscheinen, auch als Schutzschild mit Absicht durch das System vorgenommen, um Informanten zu schützen (Vertrauenspersonen enthalten) oder Ermittler bösgläubig und ineffizient "in Schach" oft auf unbestimmte Zeit zu halten oder unzumutbar Opfer die Gegenstand einer Untersuchung ungerecht und um sicherzustellen, dass sie eine angemessene Frist zur "Abkühlung" der Situation oder auf andere Weise übergeben später, alle Initiativen, die Gegenstand gehen konnte, um anzunehmen, auf informierter Grundlage und ein Großteil der Belege, mit einer mit Gründen versehenen Entlassung der Hand zu machen. Am besten, neigen wir dazu, "unsachgemäße Verzögerung", die unter Berufung auf Fragen der organischen oder sogar unter Angabe gerechtfertigt ist, dass der Begriff der Dauer der ex Art.405 Absatz, CPP, betrifft gerade die Untersuchungsphase, aber das, einmal vor dem Untersuchungsrichter diese Phase würde der Schluss gezogen, dass es keine aufschiebende oder zwingenden Bezug auf die Dauer sein werden! Es kommt natürlich zu antworten, dass, wenn der Code wollte Fristen für die Untersuchungsphase, in diesen Tagen zu schaffen, wenn Sie die Berechtigung der Untersuchungsrichter müssen für die einfache Erweiterung, können sogar noch mehr nicht von diesem Büro genaue Aufgabe befreien, wenn die Untersuchung abgeschlossen ist und für seine Definition (Annahme oder Ablehnung oder Archivierungsanforderung eine Anhörung in nichtöffentlicher Sitzung, nachdem die Opposition auf die Anfrage Speicher), die nur durch den Ermittlungsrichter als Controller der Arbeit der Uhr getan werden kann, als das höchste und spezifische Garantie, auch Testsicherheit, sowie des Rechts, in seiner Eigenschaft und die Ordnungsmäßigkeit des Verfahrens. Alles scheint untrennbar auch mit dem Bezug auf einige offensichtliche Verfassungsgrundsätze wie Gleichheit vor dem Gesetz (Artikel 3 Const. Verbunden sind, weil beispielsweise in Bozen mit der von Cuno Tarfusser eingeführten Überwachungssystem kann aus Zeit potentiell zuverlässiger und versendet profitieren In Rom Velletri und Latein?), der Unschuldsvermutung auch in seiner Erklärung des Strafrechts und noch mehr innocentiae zugunsten der Legalitäts (Artikel 112 der Verfassung.), wobei jedes Pflicht offenbar von Unsicherheit gefährdet Zeitpunkt und Art und Weise (bitte beachten Sie, dass die Uhr weiterhin zu untersuchen, zum Beispiel, um weiteres Material Beweise usw. unter dell'art.430 CPP zu sammeln, nachdem die Staatsanwaltschaft,) und die unparteiisches Gericht (Artikel 111 Const.), es kann nicht sein, dass in der Abwesenheit von bestimmten Rollen und Zeitpunkt so weit wie möglich und sinnvoll. So nach dem Antrag auf Vergabe und Abwicklung von Anrufen für den Schutz der den Klägern-Personen Straftaten (wenn nach Monaten ab dem Beginn des Prozesses, werden Sie in gehen und Strafverfolgung ist es noch nicht, von dem, was an der Information, eine Reihe von RGNR mit seinem PM Zessionar siehe die bereits erwähnte), musste ich "herauszufinden," die Anwendung oder Aufforderung Nummerierung Ausgabe, Verteilung und Lagerung, durch Bezugnahme auf die gleiche Sohle RGNR von P. M. zugeordnet für eine Datei, die bereits erheblich Amt GIP und bei denen die Gefahr besteht, stoppen auch nach dem Ablauf von sechs Monaten, von dem, was ich in der Lage zu verstehen, dass die gleichen gewöhnlichen Begriff des Lebens der gesamten Vorprüfungsphase, nur um die Handlungen selbst zu lesen und zu definieren ein Auftrag ziehende oder nicht. Deshalb ist das Justizministerium sollte dringend liefern statistische Erhebungen und Inspektion, gehen zu Disziplinarmaßnahmen und sogar kriminellen (in diesem Fall drängt die Einleitung von Untersuchungen durch die zuständigen MA ehemalige Artikel 11 CPP) zu sanktionieren, wenn es die extremen Fälle unangemessenen Verzögerung, die wahrscheinlich viel weiter verbreitet, als Sie sich vorstellen, es könnte auf der Suche an der Maschine von der Außenseite des Gehäuses. Wenn nur in Hinblick auf die Tatsache, dass, wenn die verspätete Einreichung eines Strafurteils und seine Motivation, kann eine der wenigen bekannten Fälle von Wiederauftreten der strafrechtlichen Haftung und disziplinarische Richter vertreten, dieser Fall nicht verschieden von der Verlassenheit erscheinen oder stock vieler Dateien für unangemessene Fristen und keiner bestimmten Hintergrundinformationen aus der Vorhölle des Büros Ermittlungsrichter, vor allem als Folge der Speicheranforderungen für klare Grundlosigkeit des Verbrechens (Civil Cassation, SS.UU., Urteil 13/09/2011 No ° 18.696, in Disziplinarangelegenheiten: http://www.altalex.com/documents/massimario/2011/10/25/magistrato-deposito-sentenza-ritardo-ingiustificato, das Strafrecht, eine Zusammenfassung: http://www.studiocataldi.it/guide_legali/responsabilita-magistrati/la-responsabilita-penale-dei-magistrati.asp ).

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