LA
NOTIFICA DELL’AVVISO DI RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE ALLA PERSONA OFFESA PRIVO
DELLA MOTIVAZIONE: UNA PRATICA CHE OSTACOLA IL DIRITTO DI DIFESA E NON ONORA IN
PIENO IL PRINCIPIO DI TRASPARENZA.
Nella
mia esperienza forense ormai ventennale nelle aule di giustizia vado
riscontrando,negli ultimi anni, la tendenza sempre più univoca delle Procure
della Repubblica a notificare alla persona offesa e/o al suo difensore la
richiesta di archiviazione dell’indagine preliminare con un foglio separato
privo della motivazione e financo del dispositivo del provvedimento. Con tale
modus operandi,in realtà, la parte non è messa contestualmente all’atto della
notifica nelle condizioni di valutare, con piena cognizione, se sia il caso di
proporre opposizione alla richiesta di archiviazione ai sensi dell’art.410
C.P.P. o meno. Considerando che ha un termine esiguo di appena 10 giorni per
articolare l’opposizione in cui deve poter indicare anche altre fonti di prova,possibili
approfondimenti di indagine,ecc. si tratta, a mio modesto avviso di una pratica
non corretta e da assoggettare a revisione critica,oltre che non trasparente.
Qualcuno potrebbe obiettare che gli uffici della Procura della Repubblica non
sono soggetti al principio di trasparenza dell’agire della P.A. imposto dalla
Legge n°241/90 come legge fondamentale del procedimento amministrativo e non
sono equiparabili al resto della pubblica amministrazione in quanto svolgono
attività di amministrazione della giustizia riguardate da segreto d’ufficio e
segreto istruttorio,ma non c’è chi non veda,in primis, che quando arriva la
richiesta di archiviazione le indagini preliminari devono intendersi
sostanzialmente concluse per il Pubblico Ministero che formalizza la richiesta
e quindi non può invocarsi a tal riguardo, e almeno sicuramente nei confronti
del denunciante o, generalmente, della persona offesa, la persistenza del
segreto istruttorio. Quando poi la notifica della richiesta di archiviazione
perviene sulla p.e.c. del difensore della persona offesa,ex art.33 Disp.att.
C.P.P., non può invocarsi nemmeno il segreto d’ufficio (art.326 C.P.), non solo
perché il difensore ha accesso,come la parte, da quel momento, all’intero
contenuto del fascicolo del P.M. e può anche trarne copia, ma anche perché la
comunicazione è diretta senza alcun passaggio di mano da parte di istituzioni
come l’U.N.E.P. che comunque sarebbero parimenti tenute al rispetto del segreto
d’ufficio. In secondo luogo, terminata la fase riguardata dal segreto degli
atti, appare chiaro che il principio di trasparenza dell’agire della P.A. venga
a riguardare,in qualche misura, anche l’attività delle Procure,non solo perché il
difensore non sarebbe posto in grado di esercitare il diritto costituzionale di
difesa, se tale principio non trovasse,in qualche misura ingresso anche nel
procedimento penale,come era al tempo del processo inquisitorio,ma anche perché
deve ormai intendersi come un principio generale del nostro ordinamento, e
ancor più del diritto U.E., inerente la sostanza stessa del leale e corretto
agire della P.A., la cosiddetta ostensibilità dell’agire della P.A. in una
lettura costituzionalmente orientata non solo dell’art.24,ma anche degli artt.97,112
e 113 della Costituzione. Tale lettura trova altresì le sue fonti anche nell’art.6,par.1,
della CEDU e nell’art.47,par.2, della
Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea,nonché nell’art.14,par.1,
del Patto internazionale sui diritti civili e politici che, progressivamente,
nella chiave di lettura della
giurisprudenza delle Corti europee di Strasburgo e del Lussemburgo hanno
imposto una rivalutazione sempre crescente ed attualizzata del principio della
pubblicità del processo penale ( sul punto: http://www.treccani.it/enciclopedia/i-nuovi-assetti-del-principio-di-pubblicita-del-processo_(Il-Libro-dell'anno-del-Diritto)/
) e anche maggiori tutele del diritto di difesa,che vale anche per le persone
offese, alla luce della Direttiva 2012/29/UE, e che,nella dimensione delle
regole europee sul processo penale, contemplano anche il diritto a disporre di un
tempo ragionevole e della facilitazione per poter predisporre la difesa delle
proprie ragioni, essendo l’atto di opposizione a richiesta di archiviazione,a
tutti gli effetti, un atto difensivo (http://www.cortecostituzionale.it/documenti/convegni_seminari/principi_diritto_processo_penale_giurisprudenza_CEDU.pdf
). Orbene, per analizzare la questione nei suoi giusti termini,occorre partire
dal combinato disposto degli artt.408 C.P.P. e 125 Disp.att. C.P.P. che,in
sintesi, ci dicono che la persona offesa che ne ha fatto richiesta ( è consigliabile
fin dalla denuncia o querela o primo atto utile),in caso di richiesta di
archiviazione per infondatezza della notizia di reato,ha diritto ad essere
informata a cura del P.M. Precisamente l’art.408 dispone: “L'avviso della richiesta è notificato, a
cura del pubblico ministero, alla persona offesa che, nella notizia di reato o
successivamente alla sua presentazione, abbia dichiarato di volere essere
informata circa l'eventuale archiviazione. Nell'avviso è precisato che, nel
termine di dieci giorni, la persona offesa può prendere visione degli atti e
presentare opposizione con richiesta motivata di prosecuzione delle indagini
preliminari .Per i
delitti commessi con violenza alla persona, l'avviso della richiesta di
archiviazione è in ogni caso notificato, a cura del pubblico ministero, alla
persona offesa ed il termine di cui al comma 3 è elevato a venti giorni.”.Gli artt.125-126 delle Disposizioni attuative C.P.P.
precisano che il P.M. chiede l’archiviazione quando gli elementi raccolti nelle
indagini non sono idonei a sostenere l’accusa in giudizio e che egli trasmette
il fascicolo al G.I.P., per la decisione sulla richiesta di archiviazione, dopo
che la parte offesa ha presentato l’opposizione o decorso il termine di 10 giorni
dall’avviso della richiesta d’archiviazione alla persona offesa, se questa non abbia
proposto opposizione. Orbene da cosa partorisce la prassi delle Procure della
Repubblica di comunicare solo un atto di avviso della richiesta di archiviazione
alla persona offesa o suo difensore senza la richiesta d’archiviazione stessa? Si
tratta,come al solito, di pura prassi e interpretazione,che, sempre a nostro
sommesso avviso, è tutto da verificare che rispondano a principi di giustizia
sostanziale e correttezza e vedremo presto perché. Infatti l’espressione dell’art.408
C.P.P. che dice: “Nell'avviso è precisato che, nel termine di dieci giorni, la
persona offesa può prendere visione degli atti e presentare opposizione con
richiesta motivata di prosecuzione delle indagini preliminari.”, viene interpretata come il contenuto minimo
essenziale dell’avviso stesso, a pena di nullità, e viene considerata
utilitaristicamente sufficiente nella prassi,ma non c’è chi non veda,in primis,
che un avviso di un atto giudiziario, perché tale è nella sostanza la richiesta
di archiviazione,anche per le conseguenze che potrebbe comportare l’aver denunciato
notizie di reato ritenute infondate o altro,privo del contenuto dell’atto
stesso e maxime della motivazione che, spesso, confluisce per relationem nel
provvedimento finale di archiviazione del G.I.P. o che comunque dispiega una
sua influenza a tal fine, equivale a non aver notificato o comunicato la
sostanza dell’atto stesso e all’incompiutezza del rispetto dei diritti di
difesa in considerazione del termine esiguo per preparare e proporre
opposizione! In secondo luogo,appare chiaro che notificare a taluno un semplice
avviso senza la richiesta d’archiviazione con la relativa motivazione,
significa costringerlo,di fatto, a recarsi in Procura appositamente per
visionare il fascicolo del P.M. anche quando tutte le indagini siano consistite,come
spesso accade, nella sola lettura (e valutazione critica) dell’atto di querela
o altro da cui ha preso avvìo l’indagine stessa (prassi ritenuta sufficiente
dalla Cassazione per poter chiedere l’archiviazione) e ciò perché altrimenti
non sarebbe nemmeno in grado, dall’avviso, di conoscere il percorso
logico-giuridico che ha condotto il P.M. alla richiesta di archiviare. Immaginiamo,però,come
spesso accade nella realtà dei fatti, che la Procura della Repubblica che
chiede l’archiviazione sia lontana dalla residenza delle persone offese o dallo
studio del difensore e allora la notifica del semplice avviso senza la
richiesta motivata ci appare già potenzialmente defatigatorio e, considerati
tempi e mezzi che servono per spostarsi ed esiguità del termine per opporre,
anche potenzialmente ostruzionistico dei diritti di difesa della persona
offesa,cioè, in pratica, di chi rischia,con certi sistemi, anche una sorta di
vittimizzazione secondaria dall’impatto col mondo giudiziario,oltre a non
vedersi tutelato magari da una richiesta di archiviazione sostanzialmente
ingiusta e in violazione del principio costituzionale di obbligatorietà dell’azione
penale (art.112 Cost.). Non mancherà chi giustificherà il modus procedendi
sostenendo che costringere indirettamente la persona offesa a recarsi in Procura
per visionare il fascicolo nella sua integralità è anche una sorta di coazione
indiretta a ponderare meglio se proporre opposizione o meno, solo dopo aver
analizzato attentamente,in genere col difensore, la tipologia e le risultanze
degli atti di indagine espletati,ma non c’è chi non veda come si tratti di una
giustificazione apparente,dietro la quale si nasconde la vera ratio sostanziale
del deflazionamento del contenzioso, se si considera,anche solo per un momento,
la mole statistica dei procedimenti penali che vengono archiviati a cadenza
annuale (http://www.tempi.it/l-obbligo-dell-azione-penale-e-una-bufala#.V4-mC9KLSN0
, fondamentali anche le dichiarazioni sul punto dell’Ing.Roberto Castelli
quando era Ministro della Giustizia). Solo chi ha pratica penale alle spalle sa
bene perché una gran quantità di reati non vengono neanche più denunciati e gli
ultimi provvedimenti di depenalizzazione, per quanto lodevoli per reati
bagattellari e una buona parte del loro contenuto, contengono anche
disposizioni come la depenalizzazione del falso in scrittura privata che si
riveleranno micidiali,con l’andar del tempo, non solo perché la scrittura
privata falsa può costituire il reato-presupposto o strumentale alla
commissione di una gran quantità di altri reati ben più gravi e lesivi, dalla
truffa, alla calunnia e diffamazione,ecc., ma anche,perché, ad esempio, essendo
gli atti di citazione e la gran parte degli atti giudiziari civili equiparati a
scritture private secondo la giurisprudenza prevalente, si è di fatto aperta
una falla su una diga che produrrà l’aggravamento di una tendenza già in atto
al proliferare di cause civili strumentali (o un vero e proprio sistema di
repressione intimidatorio parallelo ad uso e consumo di chi può permettersi di
pagare civilisti spregiudicati che si prestino a certe operazioni,pensiamo,tra
le vicende note alle cronache, alla questione delle domande risarcitorie
milionarie contro giornalisti coraggiosi,come la Gabbanelli, che hanno avuto il
solo torto di far bene il loro lavoro,il cosiddetto “metodo Boffo”, ecc.)e
ancor più alla trasformazione progressiva del diritto civile in potenziale
strumento ideale di mafie e parti malate e criminogene della compagine sociale
per perfezionare fattispecie simulate, operazioni sostanziali di riciclaggio e
quant’altro,avvalendosi di una sorta di immunità generalizzata in materia di
falso inerente la tipologia degli atti e considerando comunque che questa linea
di tendenza sostanziale in materia di falsi ideologici in scritture private era
già nell’aria dapprima del Dlgs. n°8 del 15/01/2016,provvedimento renziano
sulla depenalizzazione. Per questi e molti altri motivi,considerato anche il
pericoloso abbassamento della soglia di rilevanza penale e l’erosione sempre
maggiore del principio di obbligatorietà dell’azione penale, la quantità di
motivazioni errate, apodittiche o peggio e la quantità di indagini incomplete (
sul principio di tendenziale completezza dell’indagine preliminare vedasi Corte
cost. n° 88/1991), siamo propensi a ritenere che l’attuale interpretazione
e prassi applicativa sull’art.408 C.P.P. (vedasi anche: http://www.studiolegaledelalla.it/cose_da_sapere/richiesta-archiviazione_opposizione_persona-offesa_decreto-archiviazion/
) vada assoggettata a profonda revisione critica e che, eventualmente, debba
anche approdare all’esame della Corte Costituzionale o meglio della Corte di
Giustizia europea per gli adeguamenti del caso o quantomeno dovendo intervenire
il Parlamento a livello legislativo per evitare il protrarsi di certi fenomeni o
anche il Ministero con una circolare o un provvedimento ermeneutico
conformativo,poiché è chiaro che il provvedimento non viene notificato nella sostanza
se privo della richiesta con la sua motivazione e che, in molti casi, nella
pratica, per motivi di distanza o altro, equivale all’impossibilità di
prenderne cognizione,il che ha un valore di per sé, in materia di atti
giudiziari,indipendentemente dalle eventuali successive determinazioni in materia
di diritti di difesa. Circa il principio tendenziale di completezza che
dovrebbe riguardare l’indagine preliminare ci limitiamo a richiamare in questa
sede l’art. 358 che, nel descrivere l’“Attività di indagine del pubblico ministero” afferma, in termini,
anch’essi, di doverosità, che esso compie ogni attività necessaria ai fini
indicati nell’art. 326 e svolge altresì anche,ma non solo,accertamenti
su fatti e circostanze a favore della persona sottoposta alle indagini. Viene
con ciò stabilito (cfr. anche Corte cost. 88/1991) il principio di “completezza”, almeno tendenziale, delle
indagini preliminari che nella struttura del nuovo processo assolve una duplice
fondamentale funzione. Da un lato, infatti, tale “completezza” è necessaria per consentire al pubblico ministero di
esercitare,con piena cognizione, le varie opzioni possibili (tra cui la
richiesta di giudizio immediato, evitando l’udienza preliminare) e per indurre
l’imputato,se lo ritenga, ad accettare i riti alternativi, accettazione che, è
funzionale alla deflazione dibattimentale e, dunque, all’operatività concreta
del sistema processuale. Dall’altro il dovere di “completezza”, strettamente correlato alla concretezza che l’azione
penale, collocata al termine delle indagini, funge anche da argine contro eventuali
prassi di “esercizio apparente” dell’azione penale che, avviando la verifica
giurisdizionale sulla base di indagini superficiali, lacunose o monche, si
risolverebbero in un ingiustificato aggravio del carico dibattimentale. L’ordinamento
processuale non fissa solo in termini di doverosità il principio della “completezza” dell’investigazione, ma
appresta anche rimedi per la verifica del suo rispetto e per il suo ripristino
in caso di mancata osservanza e tali rimedi,come l’opposizione, la camera di consiglio
a seguito dell’opposizione e quanto previsto dall’art.412 C.P.P. appaiono tanto
più accessibili,giustificati e da invocarsi laddove tutta l’attività di
indagine preliminare sia consistita nella mera lettura, critica o meno, della
denuncia-querela della parte offesa. Dunque,ancora una volta, con l’analisi
di questa fattispecie, possiamo constatare come la giustizia sostanziale
possa,spesso, apparire sfuggente e distante dalle persone e dai fatti,e
soprattutto dalle esigenze concrete,chiusa nei suoi formalismi e nei suoi
arcani interpretativi,soprattutto in Italia,al pari di quell’immagine dell’Imperatore
Giustiniano e della sua corte nel mosaico di Ravenna rispetto alla realtà della
vita quotidiana dei suoi sudditi,di cui ci parla il grande Mario Bretone nella
sua “Storia del diritto romano”,con paragone magistrale in termini di distanze
siderali,quando invece oggi l’Europa ci chiede sempre di più di volgere lo
sguardo a Berlino e non a Bisanzio,di dare precedenza assoluta alla sostanza
sulla forma e di ridurre le distanze tra cittadini e istituzioni,a partire dai
principi di trasparenza e di accessibilità pratica di diritti fondamentali come
quello di difesa.







DIE MITTEILUNG DER EINSATZGEBIET Einordnen für KÖRPERVERLETZUNG-FREI VON MOTIVATION: PRAXIS dass das Recht auf Verteidigung und HONORS VOLLSTÄNDIGER dem Grundsatz der Transparenz verhindert.
In meiner 20 Jahre Erfahrung in der forensischen Sitzungssäle gehe ich erlebt in den letzten Jahren, die immer deutlicher Trend der Staatsanwaltschaft das Opfer und / oder seines gesetzlichen Vertreters Anforderung der Voruntersuchung Nummer mit einem gesonderten Blatt zu benachrichtigen, kostenlos und auch die Motivation der Maßnahme Gerät. Mit diesem Ansatz in der Tat ist das Teil nicht zur gleichen Zeit bei der Bekanntgabe beurteilen kann, in voller Kenntnis genannt, wenn es angebracht ist, einen Appell an die Lagerung unter dell'art.410 StPO erforderlich zu bringen oder weniger. Während es eine kurze Frist von nur 10 Tagen hat, in denen die Opposition zu artikulieren muss es auch andere Quellen von Beweismitteln, um anzuzeigen, können, die mögliche Tiefe der Untersuchung, usw. es ist meiner bescheidenen Meinung nach, dass die Praxis nicht richtig ist, und einer kritischen Prüfung unterzogen werden, sowie nicht transparent. Man könnte argumentieren, dass die Büros der Staatsanwaltschaft unterliegen nicht dem Grundsatz der Transparenz des Handelns von p.a. auferlegt durch das Gesetz Nr 241/90 als Grundgesetz der Verwaltungsverfahren und sind für den Rest der öffentlichen Verwaltung als administrative Aufgaben der Justiz nicht vergleichbar, dem Berufsgeheimnis und Vertraulichkeit der Untersuchungen angesehen, aber es gibt diejenigen, die nicht sehen, vor allem, dass, wenn es die Nachfrage nach Speicher Voruntersuchungen kommt, soll im Großen und ganzen an die Staatsanwaltschaft ausgelegt werden dem Schluss, dass die Anfrage formalisiert und kann daher nicht in dieser Hinsicht zumindest, und auf jeden Fall gegenüber dem Beschwerdeführer oder allgemein der Geschädigte geltend gemacht werden, die Persistenz der Vertraulichkeit der Untersuchungen. Dann, wenn die Benachrichtigung des Speicheranforderung auf p.e.c. erhalten der Verteidiger des Angeklagten, ex art.33 Disp.att. StPO kann nicht einmal das Geheimnis Büro (Art.326 C. P.) geltend gemacht werden, nicht nur, weil der Verteidiger hat Zugang, wie der Teil, von diesem Moment an, den gesamten Inhalt der Datei P. M. und kann auch ziehen zu kopieren, sondern auch, weil die Kommunikation direkt ohne Änderung der Hände von Institutionen wie U.N.E.P. die in jedem Fall würde auch mit dem Berufsgeheimnis einzuhalten erforderlich. Zweitens nach der Phase von geheimen Taten betrachtet, ist es klar, dass der Grundsatz der Transparenz des Handelns von p.a. zu einem gewissen Grad zu beziehen ist, nicht nur die Aktivität der Strafverfolgung, weil der Verteidiger würde nicht in der Lage sein, ihr verfassungsmäßiges Recht auf Verteidigung ausüben kann, ob dieser Grundsatz auch in gewissem Maße Eingang in dem Strafverfahren nicht findet, wie es war zum Zeitpunkt des Inquisitionsprozesses, sondern auch, weil es jetzt als allgemeiner Grundsatz unseres Rechtssystems, und noch mehr des EU-Rechts in Bezug auf die gleiche Substanz des treuen und korrekte Wirkung der PA, die so genannte ostensibilità Wirkung von PA verstanden werden muss, in verfassungsorientierten Lesung dell'art.24 nicht nur, aber auch von artt.97,112 und 113 der Verfassung. Diese Interpretation ist seine Quellen auch auch nell'art.6, par.1 der EMRK und nell'art.47, Abs.2, der Charta der Grundrechte der Europäischen Union, sowie nell'art.14, Par. 1, des internationalen Paktes über bürgerliche und politische Rechte, die, nach und nach, in der Tonart Lesen der Rechtsprechung der europäischen Gerichte von Straßburg und Luxemburg haben eine wachsende Wertschätzung und die aktuelle Version des Prinzips der Publizität des Strafverfahrens verhängt (in diesem Punkt: http://www.treccani.it/enciclopedia/i-nuovi-assetti-del-principio-di-pubblicita-del-processo_(Il-Libro-dell'anno-del-Diritto)/ ) Und noch mehr Schutz des Rechts auf Verteidigung, die auch im Hinblick auf die Richtlinie an die Geschädigten gilt 2012/29 / EU, und das in der Größe der europäischen Vorschriften für Strafverfahren vor, auch für einen Anspruch einer angemessenen Zeit zu haben, und Erleichterung, um die Verteidigung seines Fall ist der Widerspruch auf die Anfrage Lagerung vorzubereiten, in der Tat, ein defensiver Akt (http://www.cortecostituzionale.it/documenti/convegni_seminari/principi_diritto_processo_penale_giurisprudenza_CEDU.pdf ). Um jedoch das Problem in seiner richtigen Bedingungen zu analysieren, können Sie von den Bestimmungen der StPO artt.408 beginnen müssen und 125 Disp.att. StPO dass, kurz gesagt, sagen uns, dass das Opfer, die sie angefordert hat (ist seit der Beschwerde oder Klage oder erste Tat nützlich empfohlen), im Falle der Antrag als unbegründet die Nachricht von Verbrechen zu entlassen, hat er das Recht, informiert zu werden, von PM Gerade die art.408 sieht vor: "Die Bekanntmachung des Antrags mitgeteilt wird, von der Staatsanwaltschaft, der Geschädigten, die in dem Verbrechen Bericht oder im Anschluss an die Präsentation, zum Ausdruck gebracht haben einen Wunsch über die mögliche Speicherung informiert werden. Die Mitteilung gibt an, dass innerhalb von zehn Tagen, kann das Opfer die Aufzeichnungen kontrollieren und einen Einwand von begründeten Antrag auf Fortsetzung der Voruntersuchung .Für die Verbrechen mit Gewalt an die Person, die Ankündigung der Einreichung Anfrage begangen Datei in jedem Fall von der Staatsanwaltschaft mitgeteilt, das Opfer und der in Absatz 3 genannten Zeitraum wird auf 20 Tage angehoben .. ", um die artt.125-126 die Durchführungsbestimmungen CPP angeben, dass der P. M. die Speicherung fragt, wenn die Beweise in der Untersuchung gesammelten nicht geeignet sind, die Anklage vor Gericht zu unterstützen und dass er wird die Datei in die GIP, die Entscheidung über den Antrag für die Lagerung, nach, dass ein Antragsteller eingereicht, um die Opposition oder wenn die Periode übertragen Zeitraum von 10 Tagen nach der Einreichung des Antrags an das Opfer, wenn dies nicht in Frage gestellt hat. Doch von dem, was der Geburt auf die Praxis der Staatsanwaltschaft nur ein Akt der Mitteilung des Anwendungsspeicher des Opfers oder seines gesetzlichen Vertreters ohne die Speicheranforderung selbst zu kommunizieren gibt? Es ist, wie üblich, reine Praxis und Interpretation, die wiederum in unserer bescheidenen Meinung nach, alles, was sie erfüllen die Grundsätze der grundlegenden Gerechtigkeit und Fairness zu gewährleisten, und wir werden bald sehen, warum. In der Tat dell'art.408 der Ausdruck StPO die sagt: "Die Mitteilung gibt an, dass innerhalb von zehn Tagen, kann das Opfer die Aufzeichnungen kontrollieren und einen Einwand von begründeten Antrag auf Fortsetzung der Voruntersuchung einreichen.", sie als das Minimum wesentlichen Inhalt der Mitteilung interpretiert wird selbst unter Androhung der Nichtigkeit, und wird in der Praxis als ausreichend utilitaristisch betrachtet, aber es gibt diejenigen, die zunächst nicht zu sehen, dass eine Bekanntmachung einer gerichtlichen Handlung, da eine solche die Substanz der Anwendung für die Lagerung ist, auch für Folgen das könnte beinhalten denunzieren Verbrechen Berichte als unbegründet oder anderweitig, ohne den Inhalt des Gesetzes und maxime der Motivation, die in der letzten Bestellung zu anderen Dokumenten fließt oft der GIP Speicher oder dass entfaltet seinen Einfluss zu diesem Zweck das gleiche wie nicht auf den Inhalt dieser Handlung und die Unvollständigkeit der Achtung der Rechte der Verteidigung diente wurde, angesichts der geringen Zeit zur Vorbereitung und Datei Opposition! Zweitens, es scheint klar zu sein, dass jemand eine einfache Warnung ohne Speicheranforderung und die Gründe mitzuteilen, bedeutet es, ihn zu zwingen, in der Tat, zu Anwalt zu gehen speziell auf die Datei des P. M. zu sehen selbst wenn alle Untersuchungen bestanden haben, wie es oft geschieht, in Read-Only (und kritische Beurteilung) des Gesetzes von Klage oder andere, aus denen die gleiche Umfrage ins Leben gerufen wurde (als ausreichend angesehen, durch den Obersten Gerichtshof der Praxis die Entlassung zu beantragen) und denn sonst wäre dies in der Mitteilung, auf die logische und rechtliche Route nicht einmal in der Lage sein, wissen, welche PM geführt hat die Anforderung zu archivieren. Stellen Sie sich vor, wenn es, wie oft in der Realität der Fall ist, dass die Staatsanwaltschaft bitten die Lagerung weit von der Residenz der Geschädigten oder der Verteidiger der Studie und dann die Meldung von der einfachen Alarm ohne begründeten Antrag ist erscheint bereits potenziell ärgerliche und angesichts der Zeit und Ressourcen, die sich zu bewegen und Kleinheit des Begriffs dienen entgegenzutreten, auch potenziell obstruktive der Verteidigung Rechte des Geschädigten, das heißt in der Praxis, diejenigen, die kann mit bestimmten Systemen, auch eine Art von sekundären Viktimisierung durch die Auswirkungen mit der rechtlichen Welt, zusätzlich zu einander nicht sehen vielleicht durch eine Anforderung geschützt, um im wesentlichen ungerechte Lagerung und einen Verstoß gegen das Verfassungslegalitätsprinzip (Artikel 112 der Verfassung.). Wer wird den Erlös der Begründung rechtfertigen, dass indirekt die Opfer zwingen, Staatsanwalt zu gehen, um die Datei in seiner Gesamtheit zu sehen ist es auch eine Art indirekter Zwang besser, darüber nachzudenken, wenn vorbehaltlich Opposition oder nicht, erst nach sorgfältig analysiert zu haben, in der Regel mit Verteidiger, die Art und die Ergebnisse der Ermittlungshandlungen durchgeführt, aber es gibt diejenigen, die nicht sehen, wie das ist eine scheinbare Rechtfertigung, hinter dem sich das wahre Verhältnis von wesentlichen Rechtsstreitigkeiten deflazionamento versteckt, wenn man bedenkt, wenn auch nur zu die statistische Menge des Strafverfahrens einen Moment, die jährlich eingereicht werden (http://www.tempi.it/l-obbligo-dell-azione-penale-e-una-bufala#.V4-mC9KLSN0, fundamental auch Aussagen am Rande dell'Ing.Roberto Castelli, als er Justizminister) war. Nur diejenigen, die Verbrecher hinter der Praxis weiß, warum eine große Anzahl von Verbrechen sind nicht einmal die berichtet und die letzten Maßnahmen der Entkriminalisierung, aber lobenswert für bagattellari Verbrechen und ein guter Teil des Inhalts, der auch Bestimmungen enthalten, wie die Entkriminalisierung von falschen Privat Dokument, das im Laufe der Zeit erweisen wird, nicht nur tödlich, weil der falsche privates Dokument die Vortat oder instrumental an der Begehung einer Menge anderer schwerwiegender Straftaten und schädlich darstellen können, durch Betrug, Verleumdung und Verleumdung, etc., aber auch, weil zum Beispiel nach den Petitionen und die Mehrheit der Zivilgericht Dokumente als gleichwertig mit den privaten Taten sind dem herrschenden Rechtsprechung ist es in der Tat öffnet sich ein Loch auf einem Damm, der die Verschlimmerung zu produzieren ein Trend bereits an Ort und Stelle bei der Verbreitung von Instrumentalzivilsachen (oder ein echtes einschüchternd System der Repression parallel für den Verbrauch von denen, die sich skrupellose Kreditzivil Anwälte leisten können zu zahlen, um bestimmte Operationen, denken wir, zwischen den bekannten Ereignisse in den Nachrichten die Frage des Schadensersatzes, machte Millionäre gegen mutige Journalisten, wie Gabbanelli, der einzige Fehler, hatte ihre Arbeit gut zu machen, die so genannte "Boffo" Methode, etc.), und noch mehr auf die schrittweise Umwandlung des Zivilrechts in potentielles Werkzeug ideal Mafias und krank und kriminogene Teile der sozialen Struktur dieser Fall simuliert, erhebliche Geldwäsche zu perfektionieren und so weiter, eine Art generali Immunität von falschen über die Typologie der Rechtsakte und in jedem Fall während dieser wesentliche Trendlinie mit in Bezug auf falsche ideologische in privaten Vereinbarungen war bereits in der ersten des Dekrets. No. 8 des 15/01/2016, Entscheidung renziano auf Entkriminalisierung. Aus diesen und vielen anderen Gründen, unter Berücksichtigung der gefährlichsten kriminellen Schwelle zu senken und die Erosion des Legalitätsprinzip zu erhöhen, die Menge der aus den falschen Gründen, apodiktisch oder schlechter und die Menge der unvollständigen Untersuchungen (nach dem Prinzip der Trend Voruntersuchung Vollständigkeit Verfassungsgericht siehe Nr. 88/1991), wir, dass die aktuelle Auslegung und Anwendung Praktiken sull'art.408 CPP neigen dazu zu denken (Siehe auch: http://www.studiolegaledelalla.it/cose_da_sapere/richiesta-archiviazione_opposizione_persona-offesa_decreto-archiviazion/ ) Sollte auf tiefe kritische Überprüfung und, falls erforderlich, sollte auch ankommen Prüfung des Verfassungsgerichts oder vielmehr der Europäische Gerichtshof für die notwendigen Anpassungen oder zumindest mit zu intervenieren, das Parlament auf der legislativen Ebene ausgesetzt werden, um die Fortführung bestimmter Phänomene zu verhindern oder auch das Ministerium mit einem kreisförmigen oder einer hermeneutischen konformative Maßnahme, da es klar ist, dass die Maßnahme, wenn es mangelte an Substanz des Antrags mit seiner Motivation nicht mitgeteilt wird und dass in vielen Fällen in der Praxis oder aus anderen Gründen zu distanzieren, ist äquivalent zu Unfähigkeit zur Kenntnis zu nehmen, die einen Wert in sich hat, für Gerichtsakte, unabhängig von späteren Bestimmungen die Rechte der Verteidigung betreffen. Über den Trend Vollständigkeit Prinzip, das die vorläufige Untersuchung betreffen sollten wir reproduzieren einfach hier die Kunst. 358 fest, dass die '' der Staatsanwaltschaft Investigation Aktivitäten in der Beschreibung ", sagte in Bezug auch von dutifulness, führt er alle notwendigen Schritte für die in der Technik angegeben. 326 und führt auch gut, aber nicht beschränkt auf Einschätzungen der Tatsachen und Umstände zugunsten der Person untersucht begrenzt. Es wird festgestellt (siehe. Auch Verfassungsgericht. 88/1991) das Prinzip der "Vollständigkeit" zumindest eine Tendenz, die Voruntersuchung, dass in der neuen Prozessanlage eine Doppelfunktionstaste führt. Auf der einen Seite, in der Tat, diese "Vollständigkeit" ist notwendig, um die Staatsanwaltschaft auszuüben, in voller Kenntnis, die verfügbaren Optionen (einschließlich der Aufforderung zur sofortigen Versuch, die Vermeidung der Vorverhandlung) und induzieren den Angeklagten zu ermöglichen, wenn wir sehen, passen, zu akzeptieren alternative Riten, die Annahme, die auf die mündliche Verhandlung Deflation funktionsfähig ist und daher konkrete Operation des Justizsystems. Die andere eine Pflicht zur "Vollständigkeit", die eng mit der Realität verbunden, dass die Staatsanwaltschaft, am Ende der Untersuchung gestellt, dient auch als ein Bollwerk gegen jede Praxis der "scheinbaren Bewegung" der Strafverfolgung, dass ausgehend, die gerichtliche Überprüfung auf der Grundlage von oberflächlichen Untersuchungen, unvollständig oder verstümmelt, würde es zu einer ungerechtfertigten Nachteil des Hörens Last gelöst werden. Die Verfahrensfestgelegt, um nicht nur in Bezug auf dutifulness dem Prinzip der "Vollständigkeit" der Untersuchung, sondern bereitet auch Heilmittel für die Überprüfung ihrer Einhaltung und ihrer Wiederherstellung im Falle der Nichterfüllung und Rechtsbehelfe wie die Opposition, die geschlossene Sitzung nach der Opposition und den Bestimmungen dall'art.412 CPP Sie scheinen alle zugänglicher, gerechtfertigt und aufgerufen, wenn alle Ermittlungsverfahren Aktivitäten bestand in der bloßen Lesen, kritisch oder nicht, die Beschwerde-Beschwerde des Geschädigten. Also, noch einmal, mit der Analyse dieses Falles können wir sehen, wie die wesentliche Gerechtigkeit oft schwer fassbar scheinen kann und weit entfernt von den Menschen und von den Tatsachen, und vor allem von den Anforderungen der Praxis, schloss sie in ihrem Formalismus und seine Interpretation obskur, in Italien vor allem, wie die Bild des Kaisers Justinian und in Ravenna Mosaik seinen Hof als die Realität des täglichen Lebens seiner Untertanen, die wir über die großen Mario Breton in seiner "Geschichte des römischen Rechts" zu hören, mit meister Vergleich in Bezug auf die siderischen Entfernungen, heute Europa uns immer unseren Blick mehr als in Berlin und nicht in Byzanz zu drehen fragt, über Form absolute Priorität Substanz zu geben, und die Kluft zwischen den Bürgern und Institutionen zu reduzieren, beginnend von den Grundsätzen der Transparenz und praktische Zugänglichkeit der Grundrechte wie Verteidigung.