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martedì 4 aprile 2017

L’ATTACCO AL MINISTRO MARIANNA MADIA SULLA SUA TESI DI LAUREA.ANGRIFF GEGEN MINISTERIN MARIANNA MADIA AN IHRER AKADEMISCHE DISSERTATION

L’ATTACCO AL MINISTRO MARIANNA MADIA SULLA SUA TESI DI LAUREA

Recentemente abbiamo assistito ad una campagna a mezzo stampa e su internet relativa a presunte accuse di plagio della tesi di laurea del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Marianna Madia. La campagna partita dalla testata del Fatto quotidiano ha assunto toni ancor più veementi nella presenza di Marco Travaglio ad una trasmissione televisiva in cui abbiamo visto rincarare la dose. In realtà, sia detto in tutta obiettività, da qualche tempo e precisamente da quando il Movimento cinque stelle sta operando il sorpasso nei sondaggi rispetto al Pd, sembra che in molti, dai social networks alla stampa,si stiano organizzando  per salire sul carro del papabile vincitore. La questione specifica pertanto va sfrondata dal clima elettoralistico che affligge questo paese almeno dal 4 dicembre scorso, cioè all’indomani dei risultati negativi sul referendum di riforma costituzionale che portavano di lì a poco alle dimissioni di Matteo Renzi dal Governo. In primis bisogna ricordare che l’accusa di “plagio” ruoterebbe intorno alla pretesa incompletezza della bibliografia e al fatto che circa il 35% per cento del contenuto della tesi consisterebbe in brani riportati da altri testi. Una piccola precisazione è d’obbligo in questi casi: le tesi in materie giuridiche e politiche o storiche ed economiche, e la Madia è laureata in Scienze politiche e si trattava di una tesi per il dottorato in economia del lavoro, oltre a far parte di importanti istituti sugli studi giuridici, nella quasi totalità dei casi, costituiscono tesi di cosiddetta “compilazione”, cioè che sviluppano riflessioni o fanno semplicemente il punto sullo stato di determinate questioni alla luce rispettivamente delle fonti storiche, politiche e giuridiche o sulle teorie economiche. Dunque è tutt’altro che infrequente riscontrare che in tesi del genere il 35 per cento o anche più del loro contenuto consista in citazioni o brani direttamente o indirettamente riportati,ma attinenti al contesto del discorso. Il dato di fatto dovrebbe essere talmente scontato e notorio in ambito accademico che nel diritto romano esisteva una antica gerarchia delle fonti dottrinarie denominata più comunemente la “legge delle citazioni”, voluta dall’imperatore d’occidente Valentiniano terzo e poi recepita da Teodosio secondo imperatore d’oriente,secondo cui cinque giuristi rappresentavano le fonti del diritto più autorevoli con i loro brocardi e interpretazioni e veniva anche regolato come comportarsi in caso di contrasto di opinioni. Abbiamo spesso assistito in passato da parte del giornalista Marco Travaglio, laureato in storia contemporanea presso la facoltà di lettere e filosofia dell’università di Torino , a pregevoli interventi televisivi e a mezzo stampa in casi di cronaca politico-giudiziaria in cui si ergeva spesso ad accusatore,entrando anche in particolari di procedura penale, tuttavìa nel caso di specie rischia di ergersi, più o meno inconsapevolmente, a rettore o docente accademico in materie diverse da quelle su cui ha una formazione specifica e sulla base della semplice consultazione di due a suo dire “esperti” in queste cose, cioè nei plagi delle tesi accademiche, come se esista un mestiere o specializzazione di questo genere e come se, la parola di due privati o una consulenza tecnica di parte possano autorizzare a muovere direttamente accuse sulla competenza e buona fede altrui, senza prima aver interpellato qualsivoglia tribunale penale e civile e senza che questi due sedicenti esperti siano stati incaricati da un tribunale. Il discorso sulla bibliografia potrebbe poi apparire anch’esso malevolo nel senso di voler accreditare nell’opinione pubblica l’idea che il Ministro Madia non abbia compiutamente citato le sue fonti per paludare coscientemente un plagio! La cautela a nostro avviso sarebbe stata d’obbligo in un caso del genere e ancor più quello che ci da da pensare è che si vada a scavare su questioni relative addirittura alla formazione accademica del Ministro evidentemente essendo a corto di argomenti relativi a questioni di maggior attualità e interesse pubblico e concretamente senza entrare nel merito dell’operato del Ministro per la semplificazione e pubblica amministrazione. Essendo il Ministro Madia la nipote della famiglia di Avvocati e giureconsulti romani, penalisti da generazioni (uno dei suoi ascendenti fu nella commissione che diede i natali al Codice penale Rocco), che portano il suo stesso cognome e che sono universalmente stimati nella capitale per rettitudine e preparazione da tutta la classe forense e anche dalla magistratura, vi è da immaginare che questa storia avrà un seguito e che, stavolta, se le accuse rimangano ferme al mero fumus di ciò che abbiamo fin qui letto e sentito,non vi saranno molte cortine fumogene dietro cui ripararsi in caso di sentenza di condanna,avendo giustamente già annunciato il Ministro di voler ricorrere alle vie legali . Intendiamo peraltro aggiornarvi sugli sviluppi della vicenda alla data dell'8 aprile. Oggi esce sempre sul Fatto quotidiano un articolo intitolato: "Marianna Madia, il ministro ha mentito: non ha mai fatto la ricerca nella tesi" costituente il seguito dei precedenti interventi,e che,a questo punto, rappresenterebbe un'autentica campagna denigratoria a mezzo stampa nei confronti di un Ministro della Repubblica, se non fosse confermato in ogni suo punto, con cui si ipotizza addirittura che il Ministro Madia non si sarebbe mai recato a Tilburg, la località dove sarebbe stato condotto l'esperimento di economia del lavoro oggetto della tesi di dottorato. Il particolare interessante è che l'articolo parla di Tilburg come sede universitaria olandese, ma il seminario specifico cui farebbe riferimento avrebbe il seguente titolo: "Flexicurity pathways for Italy: Learning from Denmark". Si arrivano a citare presunte testimonianze in negativo,secondo cui: "A Tilburg nel 2008, spiega la portavoce dell’università, c’erano Caterina Giannetti e Maria Bigoni, colleghe di dottorato della Madia a Imt. Le stesse che nel capitolo 3 della sua tesi, il ministro ringrazia per “avermi aiutato a condurre l’esperimento” a Tilburg, specifica in una nota. La portavoce dell’università olandese conferma la loro presenza, ma specifica che “gli esperimenti della Bigoni a Tilburg non hanno nulla a che vedere con quello che compare nel capitolo 3 della tesi del ministro”. Come se questo possa costituire una prova che il Ministro non si sarebbe mai recato a Tilburg! Citando addirittura il rifiuto di Fabio Pammolli, allora direttore di Imt e tutor della Madia, e Giorgio Rodano, supervisore della tesi, a rendere una dichiarazione al Fatto quotidiano,come se l'omessa intervista alla testata possa costituire argomento di prova al pari della mancata presentazione davanti ad un magistrato che abbia fatto una convocazione ufficiale e infine si cita un'altra tesi di dottorato che avrebbe trattato l'argomento,quella di Caterina Giannetti avvalorando l'idea del plagio. Sta di fatto che tutta questa campagna mediatica avrebbe condotto testualmente al seguente risultato: "l’Imt di Lucca, che ha conferito il titolo al ministro della Funzione pubblica nel 2008, ha deciso di aprire una “procedura istruttoria ufficiale sul caso”, come spiega al Fatto il direttore Pietro Pietrini. In casi simili all’estero l’esito dell’inchiesta universitaria ha portato alle dimissioni, come nel caso del ministro della Difesa tedesco Karl Theodor zu Guttenberg nel 2013."http://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/madia-ha-mentito-non-ha-mai-fatto-la-ricerca-nella-tesi/.Viene spontaneo domandarsi, però, a questo punto, se il Fatto quotidiano avesse a disposizione dall'inizio tutti questi "elementi di prova circostanziati", se non fosse stato più corretto esporli tutti fin da subito in un articolo completo,giocando a carte scoperte dall'inizio, piuttosto che procedere a "rivelare le presunte scoperte" con una serie di articoli in successione, ovvero se non si tratti piuttosto di un modo di rivelare la verità ai lettori col contagocce o piuttosto di un tentativo posticcio di avvalorare le proprie tesi accusatorie iniziali, una volta che, di fronte alla prospettiva di azioni legali e della possibile condanna ad un megarisarcimento, si stia tentando letteralmente di rincarare la dose,essendosi resi conto che le fondamenta del castello accusatorio iniziale apparivano alquanto fatiscenti, per non dire inconsistenti. Sta di fatto, comunque, che, a giudicare dall'istruttoria aperta a Lucca e dal rumore mediatico che ha avuto la campagna, ormai vi sono tutte le prove del danno, qualora le accuse non vengano poi confermate in toto e che si tratta di accuse gravissime. Il giallo, dunque, comincia a farsi interessante ed assume i contorni di una vicenda che finirà sicuramente in tribunale,una vicenda in cui un Ministro ed una delle firme più note della stampa italiana paiono giocarsi tutta la loro carriera e reputazione.

Roma, in data 8 Aprile 2017.                                    Avv.Gianfranco Ferrari


ANGRIFF GEGEN MINISTERIN MARIANNA MADIA AN IHRER AKADEMISCHE DISSERTATION


Vor kurzem haben wir eine Kampagne in der Presse und im Internet im Zusammenhang mit Behauptungen von Plagiaten der Arbeit Minister Zeuge zur Vereinfachung und der öffentlichen Verwaltung Marianna Madia. Das Spiel Kampagne aus der Spitze der Tatsache Zeitung hat noch heftig in Gegenwart von Marco Travaglio in einer Fernsehsendung, in der wir schlechter sahen Angelegenheiten gemacht. In der Tat ist es in aller Objektivität sagt, seit einiger Zeit, nämlich seit den Fünf-Sterne arbeiten in den Umfragen als die Demokratischen Partei Überholmanöver Bewegung, so scheint es, dass in vielen, aus sozialen Netzwerken an die Presse, die Sie auf dem fahrenden Zuge der päpstlichen Kandidaten zu bekommen organisieren Sieger. Die spezifische Frage sollte daher von der Wahlwerbung Klima abgezogen werden, die dieses Land mindestens plagt seit dem letzten 4. Dezember also die Zeit nach dem negativen Referendum über die Verfassungsreform, die bald nach dem Rücktritt der Regierung Matteo Renzi geführt. Zuerst müssen wir uns daran erinnern, dass die Ladung von „Plagiate“ um die angebliche Unvollständigkeit der Bibliographie drehen würde und die Tatsache, dass etwa 35% Prozent des Inhalts der Arbeit von Auszügen aus anderen Texten bestehen. Eine kleine Klarstellung ist ein Muss in diesen Fällen: die These in rechtlichen und politischen oder historischen und wirtschaftlichen Themen und Madia einen Abschluss in Politikwissenschaft ist und war eine These für seine Doktorarbeit in der Arbeitsökonomie sowie ein Teil zu sein von wichtige Institutionen auf Studium der Rechtswissenschaften, in fast allen Fällen sind Thesen der sogenannten „Füllung“, die Reflexionen oder einfach machen den Punkt über den Status bestimmter Fragen im Lichte der historischen Quellen entwickelt bzw. politischen und rechtlichen oder ökonomischen Theorien. So ist es bei weitem nicht ungewöhnlich, dass in der Theorie zu finden, wie die 35 Prozent oder mehr ihres Inhalt besteht aus Zitaten oder direkt oder indirekt Melodien berichtet, aber relevant für den Kontext der Rede. Die Tatsache sollte so offensichtlich und bekannte akademisch und die römische Recht gab eine alte Hierarchie der Lehr Quellen häufiger das „Gesetz der Zitierungen“ genannt, durch die dritten Westen Valentiniano wollte und dann von Theodosius zweitem Kaiser anerkannt der Ostens, nach denen fünf Anwälte der maßgeblichen Rechtsquellen mit ihrem brocardi und Interpretationen und wurden auch geregelt darstellen, wie im Fall eines Konflikts von Meinungen zu verhalten. Wir haben in der Vergangenheit oft von dem Journalisten Marco Travaglio, ein gewissen Maß an Zeitgeschichte an der Fakultät für Literatur und Philosophie der Universität von Turin, eine bemerkenswerten Fernseharbeit und in der Presse in Fällen von politischer und juristischer Berichterstattung gesehen, die oft Ankläger stiegen , insbesondere auch des Strafverfahrens eintritt, aber in diesem Fall ist es wahrscheinlich, mehr oder weniger unbewusst, an Rektor oder akademische Lehrer in andere als das, auf denen eine spezielle Ausbildung hat und auf der Grundlage der einfachen Konsultation von zwei ihm zu erheben, „Experten“ in diesen Dingen, dass das Plagiat wissenschaftlicher Arbeiten, wie zum Beispiel, ob es einen Handel oder Spezialisierung dieser Art und als ob das Wort von zwei privaten oder technischen Beratung Partei berechtigt ist, direkt lädt die Kompetenz und guten Glauben zu bewegen andere, ohne zunächst alle Straf- und Zivilgericht Anhörung und ohne diese beiden selbsternannten Experten Sie wurden von einem Gericht bestellt. Der Diskurs über die Bibliographie könnte dann erscheinen zu boshaft im Sinne will eine öffentliche Wahrnehmung beglaubigen, dass der Minister Madia nicht in vollem Umfang seine Quellen zitiert verwendeten bewusst Plagiate zu kleiden! Die Vorsicht unserer Meinung nach würde ein Muss in diesem Fall sein und noch mehr zu dem, was wir denken, ist, dass wir auch in Fragen der akademischen Ausbildung der Minister in Bezug zu graben gehen offenbar Schreiten von Themen im Zusammenhang mit Fragen der größten aktuelle Ereignisse und die öffentliche Interesse und konkret ohne die Vorzüge der Arbeit des Ministers unter Berücksichtigung für die Vereinfachung und die öffentliche Verwaltung. der Minister Madia Als Nichte der Familie der Rechtsanwälte und die römischen Juristen, Strafverteidiger für Generationen (einer seiner Vorfahren war im Ausschuss, die Geburt des Strafgesetzbuchs Rocco gab), die den gleichen Nachnamen tragen und die allgemein respektiert in der Gerechtigkeit Kapital und Vorbereitung durch den gesamten Anwaltschaft und auch von der Justiz, hat es sich vorzustellen, dass diese Geschichte eine Fortsetzung haben wird, und dieses Mal, wenn die Gebühren bleiben fest auf die bloße prima von dem, was wir bisher gelesen und gehört, wird es viele Vorhänge sein Rauch hinter dem Schutz im Fall einer Verurteilung zu nehmen, er hat bereits angekündigt, die Minister wollen zu Recht rechtliche Schritte verfolgen. Wir werden Ihnen auch bei 8. April über die Entwicklungen des Falles aktualisieren. Heute mehr und kommt auf Erledigt Zeitung einen Artikel mit dem Titel: „Marianna Madia, Minister gelogen: er hatte nie die Forschung in der Dissertation“ das Ergebnis der bisherigen Interventionen bildet, und dass an dieser Stelle würde eine echte Hetzkampagne darstellen durch Presse gegen einen Minister der Republik, wurde, wenn es nicht in jedem Punkt bestätigt, mit dem schlägt sogar vor, dass der Minister Madia würde nie nach Tilburg gereist ist, der Ort, an dem die Arbeit des Wirtschafts Experiment wurde durchgeführt Aufgabe Doktorarbeit. Das interessantes Detail ist, dass der Artikel spricht darüber, wie niederländische Universität Tilburg, aber das spezifische Seminar, das die folgenden Untertitel beziehen würde: „Flexicurity Wege für Italien: von Dänemark lernen“. Es Ankunft in den negativen angebliche Zeugen zitiert, wonach: „In Tilburg im Jahr 2008, erklärt die Universität Sprecher gab es Caterina Giannetti und Maria Bigoni, Doktorandin der Anrichte in IMT Das gleiche wie in Kapitel 3 seines. These dankte der Minister sie für „mir helfen, das Experiment zu tun“ in Tilburg, gibt in einer Erklärung. die niederländische Sprecher Universität ihre Anwesenheit bestätigt, aber gibt an, dass „die Versuche von Bigoni in Tilburg nichts zu tun haben mit dem, was in Kapitel 3 erscheint die Abschlussarbeit Minister. „Als ob dieser Beweis stellen kann, dass der Minister würde nie zu Tilburg gegangen ist! ablehnend von Fabio Pammolli Unter Berufung, dann Direktor des IMT und Tutor von Madia und Giorgio Rhone, Betreuer der Arbeit, eine Erklärung an die Zeitung Geschehen zu machen, als ob der Fehler den Kopf zu interviewen Testperson wie die No-Show darstellen kann, aber bevor ein gistrato, die einen offiziellen Aufruf gemacht hat, und schließlich noch einen weiteren Doktorarbeit, die das Thema abgedeckt haben würde, dass von Caterina Giannetti die Idee des Plagiats erhärten. Tatsache ist, dass all diese Medienkampagne zu folgendem Ergebnis führen würde wörtlich: „die IMT Lucca, die im Jahr 2008 den Titel an den Minister für den öffentlichen Dienst gab, beschlossen, eine öffnen“ offizielle Prüfverfahren auf dem Fall „, erklärt . Fact Direktor Pietro Pietrini in ähnlichen Fällen im Ausland Universität Ergebnis der Untersuchung führte zum Rücktritt, wie im Fall des deutschen Verteidigungsministers Karl Theodor zu Guttenberg im Jahr 2013“, http: //www.ilfattoquotidiano. en / Premium / articles / Schrank-ha-log-nicht-haben-nie-haben-die-looking-in-These / spontane button.The Wunder, an dieser Stelle aber, wenn die Zeitung hatte alle zur Verfügung gestellt Anfang diese „Indizien“, wenn es richtiger, sie alle sofort in einem ganzen Artikel belichten, Karten auf dem Tisch von Anfang an, anstatt weiter zu „offenbart die angeblichen Entdeckungen“ mit einer Reihe von Artikeln in Folge zu spielen, das heißt, wenn n auf sie eher einen Weg ist, um die dribs die Wahrheit zu enthüllen und Drabs Lesern oder vielmehr einen falschen Versuch, ihre Thesen anfängliche Anschuldigungen zu untermauern, bei der Aussicht auf rechtliche Schritte und möglichen Satz zu einer megarisarcimento, sind Sie einmal, buchstäblich versucht, die Sache noch schlimmer zu machen, realisiert zu haben, dass die Fundamente der ursprünglichen anklage Burg etwas verfallenen erschienen, wenn nicht im Widerspruch. Tatsache ist jedoch, dass von der Anfrage in Lucca und das Medienrauschen geöffnet beurteilt wird, dass die Kampagne hatte, jetzt da alle Beweise für die Schäden sind, wenn die Gebühren nicht dann in vollem Umfang bestätigt und dass diese Behauptungen sehr ernst. Die gelbe, dann beginnt, interessant zu werden und nimmt die Form einer Geschichte, die vor Gericht sicherlich enden wird, eine Geschichte, in der ein Minister und eine der berühmtesten der italienischen Presse Unterschriften scheinen ihre gesamte Karriere und Ruf zu spielen.


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