MERCATO
D’ARTE E BENI RIFUGIO
Durante la
terribile crisi economica globale degli ultimi anni abbiamo assistito ad una
continua ascesa delle quotazioni di beni-rifugio sul mercato,vale a dire beni
capaci di conservare il valore dei propri risparmi e delle proprie fatiche di
fronte a fenomeni come la svalutazione monetaria e la sempre maggiore
difficoltà di produrre reddito. L’estrema volatilità dei mercati finanziari e
dei titoli azionari e obbligazionari, la svalutazione delle valute e anche i
fenomeni di crisi della credibilità del sistema bancario nei vari paesi sta
causando da anni un costante rialzo delle valutazioni del prezzo dell’oro (https://www.money.it/Il-prezzo-dell-oro-continua-a
),tanto che in paesi come l’Italia abbiamo assistito al proliferare dell’apertura
di negozi “compro-oro” o di negoziazioni anche on line o promozioni televisive
aventi ad oggetto merci in oro e metalli pregiati,non sempre immuni da scandali
e truffe, e del pari anche il mercato dei diamanti e simili sembra aumentare le
sue quotazioni (http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-05-06/subordinati-addio-diamanti-filiale-posto-bond-070218.shtml?uuid=ADxmGtB
). Tra i bond e titoli di Stato dei vari paesi principali solo i bund tedeschi
e pochi altri sembrano riuscire a mantenere il valore dell’investimento
iniziale o comunque a limitare i danni della congiuntura negativa. In tale
contesto appare lecito domandarsi se anche gli oggetti d’arte possano ancora
definirsi beni rifugio. Una premessa è d’obbligo: un recente articolo di Nicola
Maggi, intitolato: “Perché il mercato cresce e le gallerie d’arte chiudono” (http://www.collezionedatiffany.com/perche-il-mercato-cresce-e-le-gallerie-darte-chiudono/),
ci informa che, a livello globale, la tendenza obiettivamente registrata è
quella della chiusura di quattro gallerie d’arte su cinque. Nella pratica
forense mi è capitato di assistere anche allo sfratto per morosità o altro
relativamente a tali esercizi che spesso erano aperti da anni e avevano avuto
in passato anche un certo avviamento, conquistandosi un nome storico. L’impressione
che se ne ricava complessivamente è che il cerchio si stia stringendo al
massimo e che il mercato d’arte stia convogliando contrattazioni e
distribuzione per altri canali, che non sono nemmeno quelli dei classici negozi
di antiquariato e simili,anch’essi in difficoltà come tutti quegli esercizi che
trattano beni voluttuari in periodo di crisi. Che cosa sta avvenendo in realtà?
Rimangono aperte le case d’asta o gallerie principali e quelle che,come sembra
indicare l’articolo di Nicola Maggi, sono in grado di rimanere al passo coi
tempi e con le esigenze del mercato attraverso una buona strategia pubblicitaria
di comunicazione delle proprie offerte e iniziative o sviluppare una
specializzazione tale che gli consenta di giocare un ruolo di leadership in alcuni
settori, ad esempio la nota casa Sotheby’s con le sue iniziative da Londra a
Milano. Come anche continua a rivestire un ruolo la capacità di procacciarsi e
garantirsi le collaborazioni degli esperti d’arte più quotati sul mercato,continua
cioè ad avere importanza per un investitore la capacità di distinguere e
garantire l’autenticità dell’opera. Tuttavia l’impressione che si ricava da
certi dati,al di là delle apparenze e per l’esperienza che ricaviamo anche
dalla pratica dei tribunali o dalle notizie che si apprendono tutti i giorni, è
che,accanto ad una stretta recessiva
autentica, sia in atto una parallela espansione del mercato clandestino.
L’acquisto o investimento nell’oggetto d’arte è divenuto spesso,in varie
legislazioni occidentali, sintomo di ricchezza e quindi espone al pericolo di
maggiore tassazione o di accertamenti finanziari e inoltre pochi lavori possono
svolgersi in nero, con una certa tranquillità, come la vendita degli oggetti d’arte,eccettuate
quelle forme di negoziazione di beni storici e archeologici vietate per legge,ma
che da sempre alimentano questa parallela “borsa nera”. Dunque per ogni quattro
o cinque gallerie o case d’arte che formalmente chiudono bottega, vi è da
presumere che una certa quantità di personale e merci trovino una destinazione
occulta al fisco,in primis, e ai clamori delle cronache,anche quando magari si
continui pure ad utilizzare internet e i mass-media come canali di diffusione e
pubblicizzazione. Il dato autentico,semmai, è che,se prima della crisi, in
parecchi investivano anche sulle firme nuove e sull’arte contemporanea, l’esigenza
di certezza del bene rifugio creata dall’attuale congiuntura, determina una
riduzione delle quotazioni o delle occasioni di mercato del nuovo a vantaggio
del certo, cioè di ciò che ha valore universalmente negoziabile o non
contestabile e che spesso coincide coi concetti di classicità e antichità,
facendo sempre le dovute distinzioni tra pretesa contrazione della domanda in
Italia e all’estero (http://news-art.it/news/il-mercato-dell-arte-antica-in-italia-e-all-estero-nell-epo.htm).
Addirittura si è arrivati ad abbinare la vendita di oggetti antichi e nuovi,in
modo tale che l’antico garantisca, in qualche misura, il valore e la qualità
dell’acquisto del nuovo,laddove per antico non si intende sempre
necessariamente un bene fuori dalla contrattazione ex lege. La
differenza all’estero è anche determinata dalla maggiore disponibilità di fondi
pubblici per gli acquisti di oggetti d’arte che finiscono per rappresentare un
motore propulsivo di tale commercio. Le associazioni criminali,come Mafia e
Camorra, in Italia e acquirenti e committenti di furti d’arte,spesso anche dall’estero,
finiscono per rappresentare,invece, da noi le voci di spicco di una domanda che
trova i suoi canali di smercio per aste clandestine e depositi occulti. Le
imponenti risorse economiche derivanti dal riciclaggio di capitali provenienti
dal mondo della droga,ecc., trovano in questo vasto mercato sempre più clandestino
uno dei principali canali di investimento,laddove l’opera d’arte antica e commercialmente
vietata dalla legge diventa addirittura status symbol o bene di prestigio che
attesta la propria intoccabilità e il proprio livello criminale, che si ritrova
spesso,non del tutto casualmente,esposta in bella evidenza nelle case di
qualche boss o colletto bianco eminente con ruoli collaborativi di spicco,nel
corso di qualche perquisizione domiciliare (in Italia sono ricorrenti le mostre
di beni d’arte recuperati dopo operazioni di polizia: https://ofcs.report/beni-culturali/opere-darte-rubate-roma-la-mostra-210-pezzi-recuperati/
).
Roma, 22
Giugno 2017. Avv.Gianfranco
Ferrari
Kunst und Kulturerbe REFUGE
Während die schreckliche Weltwirtschaftskrise der letzten Jahre haben wir einen kontinuierlichen Anstieg der Preise von Waren Zuflucht auf dem Markt erlebt, das heißt Vermögenswerte der Lage, den Wert ihrer Ersparnisse zu erhalten und ihre Anstrengungen angesichts von Phänomenen wie Geldentwertung und zunehmende Schwierigkeit Einkommen zu erzeugen. Die extreme Volatilität der Finanzmärkte und Aktien und Schuldverschreibungen, Abwertung von Währungen und auch die Erscheinungen der Krise der Glaubwürdigkeit des Bankensystems in den verschiedenen Ländern seit Jahren einen stetigen Anstieg der Goldpreis Einschätzungen verursacht (https: / /www.money.it/Il-prezzo-dell-oro-continua-a), so dass in Ländern wie Italien, haben wir die Verbreitung der Öffnung der Geschäfte „Gold kaufen“ oder auch online oder Werbeaktionen Verhandlungen gesehen Fernseh Waren in Gold und Edelmetalle, nicht immun gegen Skandale und Betrügereien, und ebenso auch der Markt von Diamanten und dergleichen beteiligt scheint, seine Preise zu erhöhen (http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016 -05-06 / Unterordnungs-goodbye-Diamant-Zweig-Ort-Bindung-070218.shtml? uuid = ADxmGtB). Unter den Anleihen und Staatsanleihen von verschiedenen großen Ländern nur deutsche Bundesanleihen und einige andere scheinen die anfängliche Investition Wert zu halten oder zumindest in der Lage sein, den Schaden des wirtschaftlichen Abschwungs zu begrenzen. In diesem Zusammenhang ist es legitim, wenn die Kunstwerke zu fragen, können immer noch als sichere Häfen angesehen werden. Eine Prämisse ist ein Muss: ein kürzlich erschienener Artikel von Nicola Maggi, mit dem Titel: „Weil der Markt wächst und die Kunstgalerien schließen“ (http://www.collezionedatiffany.com/perche-il-mercato-cresce-e- le-Galerien-art-close /), informiert uns, dass auf globaler Ebene, die Tendenz, die Schließung von vier von fünf Kunstgalerien objektiv aufgenommen ist. In der forensischen Praxis ist es passiert auch die Räumung wegen Nichtzahlung Zeuge oder auf andere Weise für solche Übungen waren oft offen für Jahre und sie waren in der Vergangenheit auch ein Starter hatte, einen historischen Namen zu verdienen. Der Eindruck, den man bekommt, ist, dass der ganze Kreis auf das Maximum verschärft und dass der Kunstmarkt zu kanalisieren Handel und Vertrieb auf andere Kanäle, die nicht einmal die der klassischen Antiquitätenläden und dergleichen sind, kann auch sein, in Schwierigkeiten wie all die Übungen, die mit Luxusgütern in Krisenzeiten beschäftigen. Was geschieht in der Realität? Sie bleiben offen Auktionshäuser oder Galerien und wichtigsten sind, wie die von Artikel vorgeschlagen von Nicola Maggi, sind in der Lage, Schritt zu halten mit der Zeit und den Bedürfnissen des Marktes durch eine gute Werbestrategie der Kommunikation ihrer Angebote und die bekannte Sothebys mit ihren Initiativen von London nach Mailand Initiativen oder eine Spezialisierung entwickeln, die ihn spielen eine führende Rolle in einigen Bereichen, zum Beispiel ermöglicht. Wie auch eine Rolle bei der Fähigkeit spielen weiterhin die am meisten gehandelten auf dem Markt Kooperationen von Kunstexperten zu beschaffen und zu gewährleisten, dass weiterhin für einen Anleger der Möglichkeit, die Echtheit der Arbeit zu unterscheiden und sicherzustellen, relevant sein. Allerdings wird der Eindruck, den man von bestimmten Daten, über die Erscheinungen und die Erfahrung, die wir auch aus der Praxis der Gerichte herleiten oder durch die Nachrichten, die Sie jeden Tag lernen, ist, dass neben einem schmalen authentischen rezessiv, sowohl in eine parallele Erweiterung des heimlichen Markt agieren. Kaufen oder Kunstobjekt Investitionen werden oft in verschiedener westlicher Gesetzgebung, Reichtum Symptom und damit das Risiko einer erhöhten Besteuerung oder Finanzermittlungen ausgesetzt und auch nur wenige Arbeitsplätze können in schwarz ausgeführt werden, mit einem gewissen Ruhe, wie der Verkauf von Kunstobjekten, mit Ausnahme der Formen der Vermittlung von historischen und archäologischen Erbes gesetzlich verboten, aber das hat immer diesen parallel „Schwarzmarkt“ zugeführt. Also für all vier oder fünf Galerien oder Kunsthäuser, die formal Ladenschluss nach oben, ist es, dass eine bestimmte Menge an persönlichen Gegenständen angenommen werden, und ein verstecktes Ziel, die Steuerbehörden, in erster Linie, und der Lärm der Chronik finden, auch wenn wir vielleicht weiter auch das Internet und Massenmedien als Vertriebs- und Werbekanäle zu verwenden. Die wirkliche Zahl, wenn irgendetwas ist, dass, wenn vor der Krise, auch in mehrere neuen Signaturen und auf dem zeitgenössischen Kunst investiert, das Bedürfnis nach Sicherheit des sicheren Hafens von der aktuellen wirtschaftlichen Situation geschaffen, führt zu einer Senkung der Preise oder Gelegenheiten neuer Markt zum Nutzen des Kurses ist es das, was allgemein handelbare Wertpapiere oder zu beanstanden hat und oft deckt dich mit den klassischen Konzepten und Antiquitäten, immer die notwendigen Unterscheidungen zwischen dem angeblichen Rückgang der Nachfrage in Italien zu machen und im Ausland (http: / /news-art.it/news/il-mercato-dell-arte-antica-in-italia-e-all-estero-nell-epo.htm). Tatsächlich kamen wir bei den Spielen der Verkauf von Antiquitäten und neu, so dass die alten Garantien bis zu einem gewissen Grad, der Wert und den Kauf der neuen Qualität, während für alt bedeuten nicht immer unbedingt gut aus dem früheren Verhandlungs legte. Der Unterschied im Ausland wird auch durch die größere Verfügbarkeit von öffentlichen Mitteln für den Erwerb von Kunstobjekten bestimmt, die einen Antriebsmotor des Handels entfällt am Ende. Die kriminellen Vereinigungen, wie die Mafia und die Camorra in Italien, und die Käufer und Mäzene Diebstähle, die oft aus dem Ausland, am Ende der anderen Seite darstellt, können wir die prominenten Stimmen einer Anwendung haben, die ihre Marketing-Kanäle findet heimliche und okkulten Einlagen Auktionen. Die massiven wirtschaftlichen Ressourcen aus Geldwäsche aus der Drogenwelt, etc., sind in diesem riesigen wachsenden Schwarzmarkt eine der wichtigsten Investitionen Kanäle, wo die alten Kunstwerken und im Handel gesetzlich verboten wird sogar ein Statussymbol oder gute Prestige, die ihre Unberührbarkeit und seine kriminelle Ebene bescheinigt, die oft selbst findet, nicht ganz zufällig, prominent in den Häusern einiger Chef oder prominenten weißen Kragen kollaborative führende Rollen im Laufe von ein paar Hausdurchsuchung ausgesetzt (in Italien sind wiederkehrende Kunstausstellungen Vermögenswerte erholten sich nach Polizeioperationen: https://ofcs.report/beni-culturali/opere-darte-rubate-roma-la-mostra-210-pezzi-recuperati/). Rom, den 22. Juni 2017. Avv.Gianfranco Ferrari
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