Cerca nel blog

martedì 9 febbraio 2016

LA MORATORIA ITALIANA SUL REATO DI TORTURA. DIE ITALIENISCHE Moratorium für Verbrechen der Folternorm.

LA MORATORIA ITALIANA SUL REATO DI TORTURA Dopo la questione discriminante (art.19 Trattato di funzionamento dell’Unione Europea) della moratoria italiana sui diritti delle coppie omosessuali, corre l’obbligo di entrare nel merito di una questione ancor più rilevante e incresciosa sollevata sempre dalle pronunce della Corte Europea e che segna l’ennesimo ritardo storico dell’Italia rispetto alla civiltà del diritto europeo e al processo di integrazione. Ci riferiamo alla mancata introduzione del reato di tortura nel Codice penale italiano, come anche alla mancata introduzione dei numeri di matricola obbligatori e visibili per gli appartenenti alle forze dell’ordine nei caschi, divise,ecc., insomma l’obbligo-garanzia di trasparenza e dell’identificabilità degli operatori di polizia che dovrebbe superare la difficoltà attuale di risalire agli autori materiali delle torture in relazione a tali apparati. Un recente articolo sull’Espresso di Carmine Gazzanni (http://espresso.repubblica.it/attualita/2015/10/02/news/l-italia-affossa-il-reato-di-tortura-e-ora-l-europa-prepara-nuove-condanne-1.232727 ) ci documenta come, dopo la condanna della Corte Europea per i pestaggi avvenuti a Genova alla scuola Diaz e alla Caserma di Bolzaneto,in occasione dei fatti del G8 del 2001, tale introduzione apparisse imminente,mentre bisogna prendere atto che, attualmente, tutto sembra essere passato nel dimenticatoio, e ciò induce a prevedere nuove sanzioni europee e l’accoglimento di nuovi ricorsi di vittime di abusi vari contro il nostro paese,esattamente come dovrebbe accadere in caso di mancata approvazione, in tempi brevi, di una legge sui matrimoni o unioni omosessuali. Il reato di tortura da introdurre non riguarderebbe più solo pestaggi, aggressioni fisiche, ecc.,ma anche vessazioni di tipo morale e simili, e questa sarebbe la vera novità,dal momento che qualche norma già esistente può, in qualche misura, prestarsi a fornire una qualche forma di tutela, anche se se,però, fino ad oggi, la mancanza di una specifica previsione, pare non aver funzionato per i livelli di impunità o ipergarantismo che troppo spesso ammantano l’operato dell’apparato. L’art.606 del C.P., ad esempio,sull’arresto illegale e le norme sul sequestro di persona si prestano già ad approntare qualche forma,anche se del tutto parziale e insufficiente,di tutela, come anche, a suo tempo, la funzione dell’abrogato art.520 C.P. era preventiva nel senso di rendere punibile sempre la congiunzione del pubblico ufficiale in servizio con persona detenuta o in sua custodia onde evitare che lo stupro di soggetti in tali condizioni o i servizi sessuali potessero diventare merce di scambio o strumenti di corruzione o vessazione, ma le botte, i maltrattamenti di vario genere(art.572 C.P.,fattispecie di reato abituale sempre più ricorrente in certe strutture e situazioni come anche nei posti di lavoro in genere: sul punto leggasi il recente commento dello studio Cataldi alla sentenza 13088 del 20/03/2014 della Cassazione penale che parla di equiparabilità all’ambiente familiare, per la repressione di certe fattispecie, in ordine alle aziende di piccole dimensioni, poiché la Cassazione ripercorre l’iter storico ed esegetico letterale ed analizza la ratio di tale norma nata appunto per reprimere la fattispecie dei maltrattamenti in famiglia: http://www.studiocataldi.it/news_giuridiche_asp/news_giuridica_15593.asp , sicchè,in estrema sintesi, potrebbe ipotizzarsi una lacuna dell’ordinamento penalistico italiano in considerazione della dimensione delle strutture restrittive o lavorative o militari e di polizia spesso teatro di certi fenomeni), l’esposizione al freddo o in condizioni subumane a partire da ospedali psichiatrici (gli O.P.G. stanno chiudendo,ma lo Stato italiano appare tutt’altro che attrezzato a fronteggiare certi fenomeni, ricordo anche l’utilizzo di certi farmaci e trattamenti in certi casi) e strutture carcerarie, che spesso determinano postumi e insorgenze di malattie, sono tutt’altro che fenomeni superati e appaiono spesso,come nel caso di Stefano Cucchi,di Gabriele Sandri o di Andrea Soldi,disabile ucciso in Tso,eventi scandalosi e luttuosi al centro delle cronache giudiziarie e della stampa (http://www.chefuturo.it/2016/02/impegno-e-solidarieta-riaprono-caso-cucchi/ , http://torino.repubblica.it/cronaca/2015/08/06/news/andrea_morto_di_tso_i_testimoni_raccontano_lo_hanno_preso_per_il_collo_finche_e_caduto_-120516475/ ). Il libro “Malapolizia” di Adriano Chiarelli, edizioni Newton Compton, “un’inchiesta-verità sulle morti non chiarite che svela tutti i retroscena degli abusi di potere commessi dalle forze dell’ordine” o, per andare indietro negli anni (1973) il testo, edito da Feltrinelli,su “Il potere repressivo, la polizia, le forze dell’ordine italiano” di Angelo D’Orsi, possono offrire validi spunti di approfondimento sulla congerie culturale e istituzionale che circonda certi delitti e una buona parte di contegni inaccettabili perpetrati ai danni della società civile o peggio di persone in stato di restrizione della libertà personale,in quanto tali ancora più esposte ad abusi e sprovviste di validi strumenti di tutela,nonché sul clima di omertà e le garanzie di impunità che spesso hanno caratterizzato determinate inchieste. Al di là dei particolari tecnici e dei fatti di cronaca, il presente articolo vuole richiamare l’attenzione sulla crescita di ruolo e di prerogative progressiva delle forze dell’ordine durante il cosiddetto ventennio berlusconiano e nelle impostazioni ideologiche di certi interventi legislativi di ispirazione leghista o di centrodestra, come ad esempio la nota L.125/2008 in materia di sicurezza, che poco hanno giovato in termini di repressione e prevenzione di fenomeni criminali seri, se si guarda a dati di fatto come il dilagare delle mafie anche al nord, a scapito del ruolo della stessa magistratura sempre più sullo sfondo a partire dalla fase di indagine e con un’Avvocatura,espressione della voce della società civile, sempre più debole e sulla difensiva. In sintesi ciò che è cresciuto a dismisura in quel ventennio,anche a scapito della libertà di espressione, della critica e dell’informazione, è stato proprio lo Stato di polizia e il ruolo sociale degli appartenenti alle forze dell’ordine sempre più proiettati anche verso la conquista di spazi e ruoli politici o di alta amministrazione (http://www.affaritaliani.it/cronache/carabinieri-nuovo-incarico-per-gallitelli-383555.html , http://www.grnet.it/sicurezza/forze-dellordine/carabinieri/3957-carabinieri-laltro-gasparri-alla-scuola-ufficiali-psicolabili-i-suicidati ). Si potrebbe essere tentati di azzardare quasi un parallelismo storico col ruolo dei Pretoriani nel periodo della cosiddetta anarchia imperiale,terzo secolo d.c.,o prima che questo corpo militare perdesse il suo ruolo storico affiancando Massenzio contro Costantino e a seguito appunto della riforma militare di Costantino. Appare chiaro che a questa crescita di ruolo e tutele, tipiche di una sorta di versione moderna dell’involuzione democratica e parlamentare,simile a ciò che avvenne, per certi versi, come linea di tendenza storica con l’avvento del Dominato in età imperiale,per usare un’espressione suggestiva, affiancata dall’assenza di una legge sul conflitto di interessi e dal tramonto del ruolo delle ideologie a vantaggio dei personalismi caratteristici del sistema elettorale maggioritario, possa essere corrisposto, in qualche misura,come sembra documentare il libro di Chiarelli e vari fatti di cronaca, anche l’aumento di abusi e fenomeni criminali tipici di determinate categorie contro altre più deboli,sempre più marginalizzate,nel contesto di una società civile ormai in debito di ossigeno, in crisi di identità e sempre meno rappresentata,sempre più priva di diritti civili. Questa analisi si impone a chi voglia intravedere la sentenza della Corte europea sui fatti della scuola Diaz, come una sorta di luce aurorale proveniente dall’Europa che segue una lunga notte caratterizzata dai sonni della ragione. Vi è un unico potenziale deterrente che, in realtà,può tentare di porre un qualche argine al dilagare di certi fenomeni,accentuato anche dal fatto che avere a che fare spesso con extracomunitari o soggetti provenienti dalle più varie realtà,sovente sprovvisti anche di permesso di soggiorno, e, per lo più abituati a sistemi anche peggiori nei loro paesi, può determinare un imbarbarimento dei costumi e financo delle tecniche di approccio delle forze dell’ordine o favorire comunque abusi legati alla precarietà di certe situazioni giuridiche,ecc. Tale deterrente consiste,come per i fenomeni di assenteismo recentemente normati dal decreto-legge della Ministra Marianna Madìa,al di là delle sanzioni penali e civili, nella sospensione immediata dal servizio in via disciplinare indipendentemente dai più lunghi esiti dell’indagine o del processo penale e nel licenziamento disciplinare altrettanto rapido, non oltre i novanta giorni o massimo sei mesi dalla contestazione del fatto. Occorre dare messaggi di inversione della tendenza storica per un ritorno sulla strada in salita della democrazia e occorre anche un ricambio di mentalità e organico, a tutti i livelli, in certi apparati,specie se il carcere e determinati ambienti continuano a uccidere,sia pure per errore, in alcuni casi,almeno secondo le tesi della difesa ( la pena di 9 anni di carcere peraltro,tanto per citarne uno, per un omicidio qualificato volontario, e sia pur in presenza di attenuanti, appare del tutto incongrua e tale da prestarsi all’idea,al cospetto dell’opinione pubblica, che chi riveste una divisa o svolge determinate funzioni,alla fine, benefici sempre di migliori sorti e considerazioni rispetto ai quivis de populo o al cosiddetto povero cristo: http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/caso_sandri_la_cassazione_conferma_omicidio_volontario_nove_anni-186275.html ). Del pari, anche in caso di assoluzione, alla fine delle vicende processuali, l’indipendenza del procedimento amministrativo disciplinare rispetto agli esiti dell’indagine o del processo penale può ben fungere da strumento di giustizia sostanziale soprattutto in presenza di misure cautelari penali reali (ad esempio sequestro di armi) o personali avvenute nel corso dell’iter processuale o di indagine. L’arresto o sequestro a carico di un dipendente crea infatti danno di immagine all’amministrazione ed inoltre è risaputo che la soglia probatoria necessaria per condannare, cioè la prova oltre ogni ragionevole dubbio,in termini ormai costituzionali di giusto processo, non è la stessa necessaria per l’emissione di un provvedimento cautelare che, però, in quanto tale richiede già di per sé una soglia non indifferente di probabilismo,specie laddove si tratti di arresti e soprattutto dell’arresto in carcere quale extrema ratio nel nostro sistema cautelare,trattandosi di misura irrogata quando nessun altra possa garantire esigenze cautelari per fronteggiare la pericolosità sociale, il pericolo di inquinamento probatorio o il pericolo di fuga. Su tal punto val bene fare riferimento all’insegnamento del noto amministrativista Vito Tenore che, a pag.183, del noto testo “Il procedimento disciplinare nel pubblico impiego dopo la riforma Brunetta”, edizioni Giuffrè, testualmente spiega: “La finalità cautelare (tutela immediata dell’ordinato svolgimento dell’attività dell’amministrazione attraverso l’allontanamento del dipendente “pericoloso”) è sicuramente immanente in tutte le ipotesi di sospensione dal servizio, facoltative ed obbligatorie, anche se la valutazione circa la sussistenza di tale requisito è talvolta demandato alla discrezionalità dell’amministrazione (vedi le ipotesi di sospensione facoltativa), mentre in altre vi è una prevalutazione legislativa in ordine alla esistenza di una pericolosità del dipendente (vedi le ipotesi di sospensione obbligatoria).Tale finalità cautelare impedisce l’adozione di sospensioni con efficacia retroattiva,”, un limite aggiungiamo in questa sede,alla luce ad esempio delle tortuose vicende che hanno portato alla pista investigativa sui Carabinieri nel caso Cucchi e all’apertura di indagini nei loro confronti solo a seguito dell’archiviazione di indagine precedente nei confronti di altri soggetti, “e ne consente la revoca qualora vengano meno i presupposti che ne hanno consigliato l’adozione.”. Particolarmente interessante, a conferma della nostra tesi, è il passaggio che afferma a pag.184: “Non va infine trascurata l’immanente funzione di tutela del prestigio, dell’imparzialità e della immagine interna ed esterna della pubblica amministrazione, particolarmente valorizzati nelle ipotesi di sospensione obbligatoria ex art.15 L.n°55 del 1990,”,parliamo purtroppo solo dei casi di reati di mafia in riferimento alla norma citata, “che verrebbero compromessi ove si consentisse la permanenza in servizio di un soggetto, presumibile autore di gravi condotte di valenza disciplinare ed eventualmente penale.”. Occorre dunque ridurre anche in questi casi, come per i casi conclamati di assenteismo, i margini di discrezionalità privilegiando l’automatismo doveroso della sospensione,specie in presenza di misure cautelari penali, costituendo il corredo probatorio della misura penale un valido presupposto e corredo probatorio osmoticamente utilizzabile,nella gran parte dei casi, per la sospensione obbligatoria dal servizio, cui dovrebbe seguire un altrettanto rapido licenziamento disciplinare in tronco. L’introduzione del reato di tortura, l’ampliamento delle fattispecie penalmente rilevanti e l’innalzamento della soglia sanzionatoria, consentirebbero non solo di affiancare un efficace deterrente penale a quello amministrativo disciplinare, ma anche di applicare in concreto misure cautelari adeguate e proporzionate alla gravità delle condotte, uscendo dallo stereotipo culturale ipergarantistico in presenza di divise,apparati di polizia e pubblici poteri in genere. Lo stesso discorso cautelare e disciplinare dovrebbe essere ritenuto efficace per le fattispecie di concussione e corruzione e per i reati contro la pubblica amministrazione in genere e avremmo trovato una soluzione tecnica anche per questi fenomeni fin troppo diffusi nel nostro paese (http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12/03/transparency-2014-italia-prima-in-europa-per-corruzione-sorpassate-bulgaria-grecia/1246545/ ). Al di là della riforma Brunetta, D.lgs n°150/2009, va ricordato anche il paragrafo 6, responsabilità e controllo della polizia, del Codice europeo di etica della polizia, che insieme alla Carta di Rotterdam del 1 giugno 1996 detta criteri di trasparenza e controllo sull’operato delle forze dell’ordine in Europa e che testualmente recita: “59) La polizia deve rendere conto allo Stato, ai cittadini e ai loro rappresentanti. Deve essere sottoposta ad un efficiente controllo esterno. 60) Il controllo dello Stato sulla polizia deve essere distribuito tra i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario. 61) Le pubbliche autorità devono garantire procedure efficaci ed imparziali per le denunce contro la polizia. 62)Devono essere promossi meccanismi di responsabilità, basati sulla comunicazione” (vedasi la garanzia del ruolo dei mass-media e delle audiovideoriprese o fotografie e non l’invocazione strumentale della privacy per coprire abusi, soprattutto in luoghi pubblici e aperti al pubblico, quali sono anche le caserme di polizia, ospedali, strutture restrittive,ecc.) “e sulla reciproca comprensione tra la popolazione e la polizia. Dei codici deontologici per la polizia, fondati sui principi contenuti nella presente Raccomandazione, devono essere sviluppati negli Stati Membri e posti sotto la supervisione di organismi appropriati.”,tra questi sarebbe auspicabile una commissione parlamentare d’inchiesta e controllo permanente su crimini e abusi di apparati di polizia e magistratura,al di là del ruolo del C.S.M. per quest’ultima e del dicastero dell’interno o degli altri dicasteri competenti per i vari corpi di polizia. Si ricorda infine che l’introduzione del reato di tortura anche in Italia non costituisce un mero evento occasionale sulla base dell’onda emotiva della sentenza della Corte Europea sui fatti del G8, ma costituisce,al di là della moratoria venutasi a creare con tale pronuncia, un adempimento conseguente ad obblighi sottoscritti in sede di Convenzione europea. Sulle ultime fonti citate si consulti l’appendice al vademecum “Malapolizia” di Adriano Chiarelli che, a pag.252 giustamente evidenzia: “Gli accordi internazionali a protezione dei diritti umani, ratificati anche in Italia, vietano la tortura nonché ogni trattamento crudele,disumano o degradante. Il divieto è contenuto sia nell’art.3 della Convenzione di Roma per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, sia nel Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici,all’art.7. E già la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 10 dicembre 1948 poneva il divieto. Nel 1984, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite approva la Convenzione per la prevenzione specifica della tortura e dei trattamenti disumani, crudeli e degradanti e,nel 1987, gli Stati membri del Consiglio d’Europa adottano la Convenzione europea per una prevenzione,mediante meccanismi di controllo tesi a verificare il trattamento delle persone in stato di detenzione. La Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura ed altre pene o trattamenti crudeli, vige per la Repubblica italiana dall’11 febbraio 1989, nonostante allo stato attuale in Italia non esista una legge specifica che preveda e punisca il reato di tortura.”. La Convenzione all’art. 1 già fornisce la definizione giuridica del reato di tortura nei seguenti termini: “Ai fini della presente Convenzione, il termine “tortura” designa qualsiasi atto con il quale sono inflitti ad una persona dolore o sofferenze acute, fisiche o psichiche,segnatamente al fine di ottenere da questa o da una terza persona informazioni o confessioni, di punirla per un atto che ella o una terza persona ha commesso o è sospettata di aver commesso, di intimidirla od esercitare pressioni su di lei o di intimidire od esercitare pressioni su una terza persona o per qualunque altro motivo basato su una qualsiasi forma di discriminazione, qualora tale dolore o tali sofferenze siano inflitti da un funzionario pubblico o da qualsiasi altra persona che agisca a titolo ufficiale, o sotto sua istigazione, oppure con il suo consenso espresso o tacito. Tale termine non si estende al dolore o alle sofferenze derivanti unicamente da sanzioni legittime, ad esse inerenti o da esse provocate. Il presente articolo lascia impregiudicato ogni strumento internazionale ed ogni legge nazionale che contiene o può contenere disposizioni di portata più ampia.”. Altrettanto fondamentale per inquadrare i termini della moratoria è l’art.2 della Convenzione ratificata dall’Italia che testualmente dispone ab illo tempore: “Ogni Stato Parte prende provvedimenti legislativi, amministrativi, giudiziari ed altri provvedimenti efficaci per impedire che atti di tortura siano compiuti in un territorio sotto la sua giurisdizione. Nessuna circostanza eccezionale, qualunque essa sia, si tratti di stato di guerra o di minaccia di guerra, d’instabilità politica interna o di qualsiasi altro stato eccezionale, può essere invocata in giustificazione della tortura. L’ordine di un superiore o di un’autorità pubblica non può essere invocata in giustificazione della tortura.”. Fu una Convenzione internazionale probabilmente adottata anche alla luce di fenomeni storici come quelli che caratterizzarono la dittatura di Augusto Pinochet in Cile, il fenomeno dei desaparecidos in Argentina e più estesamente gli effetti della cosiddetta “operazione Condor” su cui sono ancora in corso indagini e processi in vari paesi e segnatamente quelli che hanno finito per subire il fascino o il corso storico di dittature e regimi illiberali e antidemocratici anche grazie al supporto tecnico della mancata introduzione o repressione dei reati di tortura (https://it.wikipedia.org/wiki/Operazione_Condor , http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/09/28/piano-condor-attivo-fino-al-1997-documento-riscrive-la-storia-della-repressione-anticomunista-in-sudamerica/2072546/ , http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/11/operazione-condor-prende-il-via-la-norimberga-argentina/527072/ ). Riteniamo pertanto che un paese non possa definirsi civile né democratico in assenza di interventi volti a colmare un palese vulnus normativo e istituzionale su cui la sentenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo ha puntato finalmente l’indice accusatore sulla base di fatti precisi e consigliamo la lettura dei contenuti della sentenza nel presente link: http://www.leggioggi.it/2015/04/07/scuola-diaz-nel-2001-fu-tortura-sentenza-integrale-cedu/ , anche alla luce del continuo reiterarsi di certi fenomeni nella cronaca pressoché quotidiana: http://www.ilcaffe.tv/articolo/21133/10-arresti-per-maltrattamenti-su-ragazzi-disabili-nel-centro-di-riabilitazione .
DIE ITALIENISCHE Moratorium für Verbrechen der Folternorm Nach dem Unterscheidungs ​​Frage (Artikel 19 des Vertrag über die Europäische Union) des italienischen Moratorium über die Rechte von homosexuellen Paaren, sind verpflichtet, in der Hauptsache aus einer Materie zu geben noch deutlicher und unglückliche je nach den Urteilen des Europäischen Gerichtshofs erhoben und markiert einen weiteren historischen Italien hinkt hinter der Zivilisation des europäischen Rechts und für den Integrationsprozess. Wir verweisen auf das Scheitern, das Verbrechen der Folter in der italienischen Strafgesetzbuch sowie das Scheitern einzuführen, um die Seriennummern erforderlich und sichtbar für Strafverfolgungsbehörden in Helme, Uniformen usw. einzuführen, kurz gesagt, die Verpflichtung-Garantie von Transparenz und Identifizierbarkeit von Polizisten, welche die gegenwärtigen Schwierigkeiten zurück zu den Folterer in Bezug auf solche Geräte überwinden sollte. Ein kürzlich erschienener Artikel in Espresso Karmin Gazzanni (http://espresso.repubblica.it/attualita/2015/10/02/news/l-italia-affossa-il-reato-di-tortura-e-ora-l-europa-prepara-nuove-condanne-1.232727 Es dokumentiert), wie nach der Überzeugung des Gerichts Europa für Schläge fand in Genua auf die Schule und die Kaserne von Bolzaneto, in den Ereignissen der G8 im Jahr 2001, die Einführung bevorstehenden erschien, aber wir müssen zur Kenntnis nehmen, dass zum gegenwärtigen Zeitpunkt scheint alles ging in Vergessenheit, und dies führt uns neue europäische Sanktionen und die Akzeptanz neuer Anwendungen von Opfern verschiedener Verletzungen gegenüber unserem Land vorherzusagen, genau so, wie es im Falle der nicht-Zulassung, auf kurze Sicht, eines Gesetzes über die Ehen passieren soll, oder geschlechtliche Partnerschaften. Das Verbrechen der Folter eingeführt werden nicht mehr als nur Schläge beeinflussen würde, körperliche Angriffe, etc., aber auch von Mobbing und dergleichen, und das wäre die eigentliche Nachricht sein, da bereits eine Regel vorhanden ist, kann bis zu einem gewissen Grad selbst verleihen zu bieten irgendeine Form von Schutz, aber wenn, aber bis zum heutigen Tag scheint der Mangel an einer speziellen Bestimmung, nicht für oder ipergarantismo Ebenen der Straflosigkeit gearbeitet zu haben, die allzu oft das Arbeitsgerät zu Grunde liegen. Die art.606 des CP, zum Beispiel zur Festnahme illegal und Regeln für die Entführung eignen sich bereits in irgendeiner Form zu bereiten, auch wenn völlig Teil und unzureichenden Schutz, ebenso wie in seiner Zeit, die Funktion Aufhebung Art.520 CP in dem Sinne war vorbeugende Strafe immer die Verbindung des öffentlichen Dienstes im Dienst der Person in Haft oder in ihrem Gewahrsam zu machen, die Vergewaltigung von Menschen unter solchen Bedingungen oder sexuelle Dienste zu verhindern, könnte ein Faustpfand oder Korruption Instrumente oder Belästigung geworden, aber die Schläge , die verschiedenen Arten von Misshandlung (art.572 CP, gewöhnlichen Straftaten immer häufiger in bestimmte Strukturen und Situationen sowie in der Arbeitswelt im allgemeinen: der Punkt sollten die jüngsten Äußerungen der Studie Cataldi zu 13088 von 20/03 Urteil lesen / 2014 Straf cassation, die an der Verfolgung von bestimmten Fällen der Vergleichbarkeit Umgebung vertraut spricht in Bezug auf kleine Unternehmen, da der Oberste Gerichtshof den historischen Prozess und wörtliche exegetischen verfolgt und analysiert das Verhältnis von dieser Bestimmung genau zu verdrängen geboren der Fall von häuslicher Gewalt: http://www.studiocataldi.it/news_giuridiche_asp/news_giuridica_15593.asp, so dass auf den Punkt gebracht, ist unvorstellbar, speichern eines italienischen Strafbefehl Manko Berücksichtigung der Größe der restriktiven oder Arbeitsstrukturen oder militärischen und oft der Schauplatz der Polizei von bestimmten Phänomenen), Erkältung oder unter unmenschlichen Bedingungen aus psychiatrischen Kliniken (die OPG sind zu schließen, aber der italienische Staat ist weit davon entfernt, ausgestattet mit bestimmten Phänomenen umzugehen, ich erinnere mich auch die Einnahme bestimmter Medikamente und Behandlungen in einigen Fällen) und in den Gefängnissen, und Nachwirkungen, dass irgendetwas in Ausbrüche von Krankheiten führen oft sind aber überschritten Phänomene und oft erscheinen, wie im Fall von Stephen Cucchi, Gabriele Sandri oder Andrea Soldi, Behinderung getötet in Tso, skandalös und tragische Ereignisse in den Mittelpunkt der gerichtlichen und Presseberichte (http://www.chefuturo.it/2016 / 02 / Engagement-and-Solidarität-Wiederaufnahme-Fall-chumps /, http://torino.repubblica.it/cronaca/2015/08/06/news/andrea_morto_di_tso_i_testimoni_raccontano_lo_hanno_preso_per_il_collo_finche_e_caduto_-120516475/ ). Das Buch "Malapolizia" Hadrian Chiarelli, Newton Compton Ausgaben ", eine Anfrage-Wahrheit über ungeklärte Todesfälle, die durch die Polizei verpflichtet, alle Hintergrundmachtmissbrauch offenbart," oder, um im Laufe der Jahre zurück (1973) die Text, veröffentlicht von Feltrinelli, auf "die repressive Macht, Polizei, Strafverfolgungs Italienisch" Angelo D'Orsi, können wertvolle in die Tiefe Einblicke in die kulturellen und institutionellen Wirrwarr rund um bestimmte Straftaten und eine gute Portion inakzeptables Verhalten bieten für verübt gegen die Zivilgesellschaft oder schlechter Menschen in einem Zustand der Einschränkung der persönlichen Freiheit, die als solche noch stärker ausgesetzt keine gültigen Schutzmittel zu missbrauchen und hat, wie auch das Klima des Schweigens und der Straflosigkeit, die oft bestimmte Anfragen gekennzeichnet haben Garantien . Neben den technischen Details und Nachrichtenereignisse, will dieser Artikel die Aufmerksamkeit auf die wachsende Rolle und fortschrittlichen Befugnisse der Polizei zu ziehen während die sogenannten zwei Jahrzehnten Berlusconi und ideologischen Einstellungen bestimmter gesetzgeberische Eingriffe der Inspiration Liga des Zentrums, wie die Note L.125 / 2008 auf die Sicherheit, die im Hinblick auf die Unterdrückung und Verhinderung von schweren Straftaten wenig profitiert haben, wenn man sich Fakten wie die Ausbreitung der Mafia auch einen Blick in den Norden, die Kosten der Rolle der Justiz sich mehr und mehr in den Hintergrund von der Phase der Untersuchung und un'Avvocatura, Ausdruck der Stimme der Zivilgesellschaft mehr und mehr schwach und in der defensive. Um zusammenzufassen, was in den nächsten Jahrzehnten rapide gestiegen, auch auf Kosten der Meinungsfreiheit, Kritik und Informationen, es war nur der Polizeistaat und die soziale Rolle der Mitglieder der Strafverfolgungsbehörden zunehmend auch projizierte Richtung die Eroberung des Weltraums und politischen Rollen oder Top-Management (http://www.affaritaliani.it/cronache/carabinieri-nuovo-incarico-per-gallitelli-383555.html, http://www.grnet.it/sicurezza/forze-dellordine/carabinieri/3957-carabinieri-laltro-gasparri-alla-scuola-ufficiali-psicolabili-i-suicidati ). Man könnte fast eine historische Parallele mit der Rolle der Prätorianer in der Zeit der so genannten Reichs Anarchie, Gleich dritten Jahrhundert, oder vor diesem Militärkorps verloren ihre historische Rolle neben Maxentius gegen Konstantin und als Ergebnis genau Konstantins militärischen Reformen zu wagen verführen. Es scheint klar, dass dieses Wachstum von Rolle und Schutz typisch für eine Art moderne Version des Rückbildung demokratischer und parlamentarischer, ähnlich dem, was in gewisser Weise geschehen, als eine historische Trend mit dem Aufkommen des Dominieren in der Kaiserzeit, einen Ausdruck andeutend, flankiert durch das Fehlen eines Gesetzes über Interessenkonflikt und dem Niedergang der Rolle der Ideologie zugunsten von markanten Persönlichkeiten des Wahlsystems zu verwenden, zu einem gewissen Grad zu zahlen ist, als es das Buch Chiarelli zu dokumentieren scheint und verschiedene Nachrichten, auch die Zunahme von Missbrauch und kriminelle Phänomene typisch für bestimmte Gruppen gegen andere schwächer, immer im Rahmen einer Zivilgesellschaft ausgegrenzt, die jetzt außer Atem ist, eine Identitätskrise und weniger vertreten, immer am meisten fehlt in Bürgerrechte. Diese Analyse ist wichtig für diejenigen, die einen Blick auf das Urteil des Europäischen Gerichtshofs über die Fakten der Diaz-Schule, als eine Art von Polarlichts aus Europa nach einer langen Nacht gekennzeichnet durch Schlaf der Vernunft wollen. Es ist eine einzigartige Abschreckungspotenzial in der Tat, tastete kann einige Stopp der Ausbreitung von bestimmten Phänomenen zu stellen, durch die Tatsache verstärkt, die oft mit Zuwanderern oder Menschen aus den verschiedenen Realitäten zu tun haben, oft nicht einmal erlaubt, gewohnt schlechter Systeme in ihren Ländern können zu Verrohung der Kostüme führen und auch die technische Vorgehensweise der Polizei oder Bevorzugung, aber Missbrauch der Unsicherheit der Rechtslage in bestimmten Fällen Wohnzimmer, und, in den meisten Fällen, usw. Dies ist ein Abschreckungsmittel, wie für Fehlzeiten geregelt kürzlich von Gesetzesverordnung des Ministers Marianna Madia, über die zivil- und strafrechtlichen Konsequenzen, in sofortige Aussetzung vom Dienst in über disziplinarische Angelegenheit durch die längste Ergebnis der Untersuchung oder Strafprozess und disziplinarische Entlassung so schnell, spätestens 90 Tage oder maximal sechs Monate ab dem Anfechtung der Tatsache. Es sollte für eine Rückkehr auf die bergauf Weg zur Demokratie zu den historischen Trendumkehr Meldungen gegeben werden, und erfordert auch eine Änderung der Mentalität und organischen, auf allen Ebenen, in einigen Geräten, vor allem, wenn die Gefängnis und bestimmten Umgebungen zu töten weiter, auch für Versagen, in einigen Fällen, zumindest nach der Disputation (im wert von neun Jahren Gefängnis jedoch eine zu nennen, für eine qualifizierte Mord, und auch wenn es begründete scheint völlig unpassend und eignet sich für 'Idee, vor der öffentlichen Meinung, dass derjenige, der gleichmäßig ist oder führt bestimmte Funktionen am Ende, mehr und besseres Schicksal als quivis Vorteile und Aspekte der Menschen oder der sogenannten armen Mannes: http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/caso_sandri_la_cassazione_conferma_omicidio_volontario_nove_anni-186275.html ). Ebenso, auch wenn ein Fall ist, am Ende des Gerichtsangelegenheiten, die Unabhängigkeit der Verwaltungsdisziplinarverfahren in Bezug auf die Untersuchung oder Strafprozess Ergebnisse können auch als eine wesentliche Instrument der Gerechtigkeit vor allem in Gegenwart von echten Verbrecher Vorsorgemaßnahmen (z dienen Beispiel Beschlagnahme von Waffen) oder persönliche trat während Verfahrens iter oder Untersuchung. Die Festnahme oder Abgabe von Entführung eines Mitarbeiters in der Tat Imageschaden für die Verwaltung erstellt und es ist auch bekannt, dass die Anforderungen an die Beweis notwendig zu verurteilen, dass der Nachweis zweifelsfrei ist, in Bezug nun der Verfassungs ein ordnungsgemäßes Verfahren, ist nicht dasselbe die für die Erteilung einer einstweiligen Verfügung, aber, wie dies erfordert in sich insbesondere eine Schwelle nicht gleichgültig gegenüber Probabilismus, wo es von Festnahmen und vor allem die Festnahme im Gefängnis als letztes Mittel in unsere Schutzsystems sein auferlegt messen, wenn keine andere Vorsorgebedarf sicherstellen können, die soziale Gefahr, die Gefahr der Beweis Verschmutzung oder die Gefahr einer Flucht anzusprechen. An diesem Punkt ist es wert Bezug auf die Lehre des berühmten Vito mit Verwaltungs Inhalt machen, die pag.183, dem berühmten Text "Das Disziplinarverfahren im öffentlichen Sektor nach der Reform Brunetta," Ausgaben Giuffre, wörtlich erklärt: "Die vorgerichtlichen Zwecken (Schutz sofort ordnungsgemäße Durchführung der Verwaltung durch die Entfernung des Arbeitnehmers "gefährlich") ist auf jeden Fall immanent in allen Fällen der Suspension aus dem Dienst, optional und obligatorisch, auch wenn die Beurteilung des Vorliegens dieser Anforderung manchmal delegiert wird Ermessen der Behörden (siehe optional den Fall der Suspension), während in anderen gibt es eine Gesetzes Pre-Assessment in Bezug auf das Bestehen einer Gefahr des Mitarbeiters (siehe die obligatorische Aussetzung Hypothese) ist .Diese Vorsorgezwecken verhindert, dass der Erlass der Aussetzung rück~~POS=TRUNC "eine Grenze fügen wir hier, zum Beispiel im Hinblick auf die gewundenen Ereignisse, die auf der Strecke Carabinieri zu der Untersuchung geführt, wenn Cucchi und die Einleitung von Untersuchungen gegen sie nur bei der Lagerung der vorausgegangenen Untersuchung folgende gegen andere Themen ", und ermöglicht es dem Widerruf sollten die Annahmen, die die Annahme empfohlen haben.". Besonders interessant, unsere These bestätigt, ist die Passage, die in Seite sagt 184: "Es sollte nicht endlich die immanente Eigenschaft des Prestige Schutz, Unparteilichkeit und die innere und äußere Bild der öffentlichen Verwaltung vernachlässigt werden, insbesondere in den Annahmen bewertet Suspension zwingend unter Artikel 15 Ln ° 55, 1990, "sprechen leider nur von Mafia Verbrechen Fälle, in Bezug auf diese Bestimmung", die gefährdet sein würde, wenn es in den Dienst einer Person, angebliche Verfasser der wichtigsten Pipelines bleiben kann disziplinarische und gegebenenfalls strafrechtliche Bedeutung. ". Es ist daher auch in diesen Fällen reduziert, da für bestätigte Fälle von Fehlzeiten, die Diskretion die automatische Aussetzung der Pflicht, vor allem in Gegenwart von kriminellen Vorsorgemaßnahmen, die die Beweis Unterstützung krimineller Maßnahme eine gültige Annahme und Beweise Kit Begünstigung osmotisch verwendet wird, in den meisten Fällen, die Wehrpflicht auszusetzen, die eine schnelle disziplinarische Entlassung in den Kofferraum folgen. Die Einführung der Verbrechen der Folter, die Erweiterung des Strafsachen und die Erhöhung der Strafe Schwelle, würde es nicht nur eine effektive strafrechtliche abschreckende Wirkung auf die administrative Disziplin zu unterstützen, sondern auch in der Praxis geeignete Vorsorgemaßnahmen und einem angemessenen Verhältnis zur Schwere anwenden im allgemeinen aus dem kulturellen Stereotyp ipergarantistico in Gegenwart von Uniformen, Ausrüstung der Polizei und Behörden die Rohre, kommen. Das gleiche Vorsorge Diskurs und Disziplin sollten in den Fällen von Bestechung und Korruption und Verbrechen gegen die öffentliche Verwaltung im Allgemeinen als wirksam angesehen werden, und wir würden eine technische Lösung für diese Phänomene nur allzu häufig in unserem Land finden (http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12/03/transparency-2014-italia-prima-in-europa-per-corruzione-sorpassate-bulgaria-grecia/1246545/ ). Jenseits der Reform Brunetta, Gesetzesdekret Nr 150/2009 sollte erwähnt Absatz 6, Rechenschaftspflicht und Kontrolle der Polizei, der Europäischen Kodex der Polizeiethik, die zusammen mit dem Rotterdam Charta der 1. Juni 1996, die Kriterien die Arbeit der Strafverfolgungsbehörden in Europa Transparenz und Kontrolle über und liest es wörtlich: "59), die Polizei zu den Staat, Bürgern und ihren Vertretern verantwortlich sein muss. Es muß, um eine effiziente externe Steuerung unterzogen werden. 60) Die staatliche Kontrolle über die Polizei muss zwischen Legislative, Exekutive und Judikative verteilt werden. 61) Die Behörden müssen wirksame und unparteiische Verfahren für Beschwerden gegen die Polizei zu gewährleisten. 62) sollte gefördert Rechenschaftsmechanismen, bezogen auf Kommunikation "(die Garantie für die Rolle der Massenmedien sehen und oder Fotografien und nicht die instrumentelle Aufruf der Privatsphäre audiovideoriprese Missbrauch zu decken, vor allem in der Öffentlichkeit und für die Öffentlichkeit zugänglich, wie sie sind auch Polizeistationen, Krankenhäuser, restriktiven Strukturen, etc.) "und das gegenseitige Verständnis zwischen den Bürgern und der Polizei. Verhaltenskodizes für die Polizei, auf der Grundlage der Grundsätze dieser Empfehlung enthalten sind, sollten in den Vereinigten Staaten und legte unter der Aufsicht der zuständigen Gremien entwickelt werden. "Unter diesen auf eine parlamentarische Untersuchungsausschuss und ständige Kontrolle der Verbrechen und Missbräuche wünschenswert wäre von die Polizei und die Justiz, über die Rolle der CSM für die letztere, und dem Innenministerium oder anderen zuständigen Ministerien für die verschiedenen Polizeikräfte. Schließlich stellt es, dass die Einführung des Verbrechens der Folter in Italien ist keine Ein-Ereignis auf der Grundlage der emotionalen Welle des Urteils des Europäischen Gerichtshofs über die Fakten der G8 ab, sondern bildet, hinter dem Moratorium entstand durch dieses Urteil erstellt , mit Verpflichtungen in Übereinstimmung resultierenden innerhalb der Europäischen Konvention unternommen. Die neuesten Quellen zitiert werden, auf das Handbuch im Anhang genannten "Malapolizia" Hadrian Chiarelli, dass pag.252 zu Recht hervorhebt: "Internationale Abkommen über den Schutz der Menschenrechte, auch in Italien ratifiziert, verbieten Folter und jede grausame, unmenschliche oder erniedrigender. Das Verbot wird für den Schutz der Menschenrechte und Grundfreiheiten und in den Internationalen Pakt über bürgerliche und politische Rechte, Artikel 7 sowohl nell'art.3 des Übereinkommens von Rom enthalten. Und während der Allgemeinen Erklärung der Menschenrechte vom 10. Dezember 1948 legte das Verbot. Im Jahr 1984 verabschiedete die Generalversammlung der Vereinten Nationen die Konvention für die spezifische Verhütung von Folter und unmenschlicher grausame und erniedrigende und im Jahr 1987 angenommen, Mitglied der Europarat, das Europäische Übereinkommen zur Verhütung, durch Mechanismen Kontrolle stattfinden, die Behandlung von Personen in Haft zu gewährleisten. Das Übereinkommen der Vereinten Nationen gegen Folter und andere grausame, existiert für die Italienische Republik von 11. Februar 1989, obwohl derzeit in Italien gibt es kein spezifisches Gesetz, das für liefert und bestraft das Verbrechen der Folter. ". Das Übereinkommen der Technik. 1 liefert bereits die gesetzliche Definition des Verbrechens der Folter wie folgt: "Für die Zwecke dieses Abkommens bedeutet der Ausdruck" Folter "jede Handlung, durch die einer Person, starke Schmerzen oder Leiden, ob körperlich oder geistig, insbesondere um zugefügt wird Erhalt von ihr oder einem dritten eine Aussage oder ein Geständnis, ihn für eine Tat zu bestrafen er oder eine dritte Person begangen hat oder vermutet wird begangen zu haben, oder einzuschüchtern oder auf ihrem Druck zu setzen oder einzuschüchtern oder Druck auf eine dritte Person ausüben oder aus irgendeinem Grund auf jede Form von Diskriminierung aufgrund, wenn diese Schmerzen oder Leiden von einem Amtsträger oder einer anderen Person in amtlicher Eigenschaft zugefügt wird, handelt, oder unter deren Veranlassung oder mit Zustimmung oder Duldung. Dieser Begriff umfasst nicht Schmerzen oder Leiden, indem sie nur von berechtigten Sanktionen, innewohnende oder verursacht wurde. Dieser Artikel lässt alle internationalen Übereinkünfte oder innerstaatlichen Rechtsvorschriften und enthält oder weiterreichende Bestimmungen enthalten. ". Ebenso wichtig ist, die Bedingungen des Moratoriums zu gestalten sie es Artikel 2 des Übereinkommens von Italien ratifiziert, die buchstäblich ab illo tempore hat: "Jeder Vertragsstaat trifft gesetzgeberische, administrative, gerichtliche und andere wirksame Maßnahmen, um Folterungen zu verhindern gemacht in ein Gebiet unter ihrer Gerichtsbarkeit. Außergewöhnliche Umstände auch immer, was auch immer es ist, ob ein Kriegszustand oder Kriegsgefahr, innenpolitische Instabilität oder ein sonstiger Ausnahmezustand kann in der Rechtfertigung für Folter geltend gemacht werden. Eine von einem Vorgesetzten oder einem Träger öffentlicher Gewalt darf nicht zur Rechtfertigung für Folter geltend gemacht werden. ". Es war ein internationales Übereinkommen wahrscheinlich im Lichte der historischen Phänomene wie diejenigen genommen, die die Diktatur von Augusto Pinochet in Chile aus, das Phänomen der verschwand in Argentinien und mehr vollständig die Auswirkungen der sogenannten "Operation Condor", die immer noch laufenden Untersuchungen und Studien sind in verschiedenen Ländern und insbesondere diejenigen, die fasziniert sind gekommen, um oder Geschichte der Diktaturen und repressive Regime und undemokratisch dank der Unterstützung des Scheiterns der Folterverbrechen einführen oder Repression bekannt (https://it.wikipedia.org/wiki / Operazione_Condor, http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/09/28/piano-condor-attivo-fino-al-1997-documento-riscrive-la-storia-della-repressione-anticomunista-in-sudamerica/2072546/ . http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/11/operazione-condor-prende-il-via-la-norimberga-argentina/527072/ ). Wir glauben daher, dass ein Land nicht Zivil- oder demokratisch in Abwesenheit von Maßnahmen eine offensichtliche Schwachstelle in der regulatorischen und institutionellen füllen genannt werden, auf dem das Urteil des Europäischen Gerichtshofs für Menschenrechte hat schließlich mit dem Finger auf der Grundlage von konkreten Sachverhalt hingewiesen und empfohlen das Lesen der Inhalte des Urteils in diesem Link: http://www.leggioggi.it/2015/04/07/scuola-diaz-nel-2001-fu-tortura-sentenza-integrale-cedu/, sogar zum Dauerlicht Wiederholung bestimmter Phänomene in der fast täglich Nachrichten: http://www.ilcaffe.tv/articolo/21133/10-arresti-per-maltrattamenti-su-ragazzi-disabili-nel-centro-di-riabilitazione .

1 commento:

  1. Urge una riforma seria delle forze dell'ordine: http://m.espresso.repubblica.it/plus/articoli/2015/01/07/news/polizia-troppi-comandi-e-pochi-agenti-in-strada-ma-nessuno-ha-il-coraggio-di-fare-una-riforma-1.194028

    RispondiElimina

KANZLERIN