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mercoledì 31 luglio 2013

PER UN’AUTENTICA SVOLTA A SINISTRA NEL PD CON PIPPO CIVATI. PARALLELLISMI COL RUOLO STORICO DELLA RESISTENZA SLOVENA E DEL MARESCIALLO TITO.Für einen echten Linkskurve in PD mit Pippo Civati​​. Vergleiche mit historische Rolle des Widerstandes Slowenien und der Marschall Tito

PER UN’AUTENTICA SVOLTA A SINISTRA NEL PD CON PIPPO CIVATI. PARALLELLISMI COL RUOLO STORICO DELLA RESISTENZA SLOVENA E DEL MARESCIALLO TITO.


Sono fermamente convinto che il vero problema in Italia sia l’assenza da anni di una reale dialettica politica e anche della cosiddetta “lotta di classe”, la contrapposizione autentica degli interessi sociali,non solo per il venir meno da anni del ruolo di rappresentanza delle organizzazioni sindacali che sono divenute sempre più organizzazioni di stampo burocratico quasi parastatale,ma anche per l’assopirsi progressivo delle rivendicazioni storiche di ricambio e progresso sociale in seno alla sinistra italiana, da ultimo addomesticata addirittura ad un ruolo di cooperazione governativa con quelli che,a parole, avrebbero dovuto essere identificati come gli “avversari politici storici”, i berlusconiani e gli epigoni di alleanza nazionale,formazione politica quest’ultima sorta niente di meno che dalle ceneri del movimento sociale-destra nazionale di Almirante,oggi addirittura alleati di governo,all’insegna di un “consociativismo” anche peggiore dei “pentapartiti” e delle coalizioni balneari sorte sotto l’imperio della legge elettorale proporzionale.Grazie a figure di “perpetua moderazione”, che io definisco come “imbonitori”,da Rosi Bindi a Franceschini e financo grazie alla linea istituzionale voluta dal Colle, il paese continua a navigare a vista senza governi capaci di politiche di ampio respiro e riforme veramente incisive, nella pia illusione di poter continuare a garantire “tutti e nessuno” e di poter salvare “capra e cavoli”. Anche da questo governo Letta,al di là degli aiuti  e delle speranze che nascono da un “piano Marshall”(ideato e voluto dal  Ministro Von Der Leyen del governo Merkel) per l’occupazione giovanile, di matrice prettamente europea, non si intravede alcun progetto autentico di riforma strutturale, se non la possibile svendita ad autunno degli ultimi “gioielli di famiglia”, con la solita politica delle “privatizzazioni” che finisce alla lunga solo per impoverire il patrimonio pubblico e probabilmente per aggravare i costi tariffari a carico dei cittadini,dalla discussa privatizzazione dell’Iri targata Romano Prodi alla prossima che dovrebbe recare la firma di Saccomanni. La dialettica e il ruolo di un’opposizione autentica,recuperata molto marginalmente col Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo,molto dirigista e altrettanto poco concreto,se non velleitario nelle sue varie iniziative,come ho avuto modo di sottolineare in un altro post, rappresentano invece l’essenza stessa della Democrazia,come insegnava l’insigne costituzionalista Hans Kelsen, sui cui testi ho avuto la fortuna di formarmi fin dai tempi dell’Università (leggasi “La Democrazia” di Hans Kelsen,edizioni Il Mulino). Cosa manca dunque all’Italia, da anni, dalla fine degli ultimi contrasti sociali sulla “scala mobile” e dall’ultimo tentativo di battaglia sindacale targata Pizzinato (un nome diverso da quello di Bertinotti e che evoca il sindacato quale avrebbe potuto essere in concreto in Italia)? Manca all’appello “politico e sociale” la presenza di una sinistra autentica, compatta e organizzata sotto l’insegna di un leader carismatico (l’ultimo fu Enrico Berlinguer…) che sappia farsi portavoce delle sacche più disagiate e delle fasce di povertà in aumento nel paese, che sappia cioè incarnare una istanza autentica di riequilibrio della ricchezza, di equità e giustizia e sociale e questo ovviamente non potrà mai accadere con figure come Enrico Letta(nipotino del “salotto buono” romano) al governo o Guglielmo Epifani alla segreteria del Pd, un’altra espressione sindacale burocratica di transizione fino al nuovo congresso, né tantomeno volendo continuare a rendere il Pd una sorta di “contenitore di tutte le convergenze”, in cui si possa continuare a identificare come “sinistra”,anche la ex “sinistra democristiana” dalla corrente che faceva riferimento a De Mita e Cirino Pomicino fino oggi agli epigoni della corrente di Bindi e Franceschini,come dicevamo. Il Pd, che esce lacerato elettoralmente, a mio avviso, dall’esperienza di governo con Berlusconi e forse ancor più dalla vicenda istituzionale della rielezione al Quirinale di Giorgio Napolitano,necessita oggi,più che mai, se non vuol far la fine della Lega Nord (al 3,8% e sempre in odore di scissione-frantumazione ulteriore,che ne garantirebbe la sparizione dall’arco costituzionale parlamentare per la cosiddetta soglia di sbarramento elettorale),di un’autentica “svolta-ritorno” a tematiche e strategie autenticamente di sinistra e questo non solo  per la situazione che si palesa complessivamente nel panorama politico (il vero vuoto è a sinistra e Sel con Vendola mostra di essere in grado di colmarlo solo in parte e solo a certe latitudini territoriali a sud),cioè non solo per meri ragionamenti tattici di convenienza elettorale, ma più generalmente perché,come abbiamo già evidenziato, le fasce di disagio sociale ed emarginazione si vanno rapidamente accrescendo,di giorno in giorno, dopo la “cura economica” fallita a base di capitalismo selvaggio,privatizzazioni e false liberalizzazioni a senso unico durata più di un ventennio. Quando si chiude un’attività o una partita I.V.A.,come se ne sono chiuse parecchie durante la fase Tremonti-Monti-Letta, e si sono esauriti gli ultimi risparmi, il passo dalla classe media o agiata al proletariato e all’indigenza è abbastanza rapido,specie in assenza di adeguati “ammortizzatori sociali”, anche per la cosiddetta classe media. Dunque,diversamente da certa stampa e da certe trasmissioni televisive, che hanno cercato di “incanalare” ancora una volta in senso “moderato”,se non di “stoppare” la “svolta prossima alla segreteria del Pd”, che fino ad oggi rimane il partito alla guida di una maggioranza sempre più relativa in Italia,ritengo che alla fine,anche a pena del pericolo scissione, chi è destinato a venir fuori come nuovo Leader della sinistra, anche per le posizioni di coerenza col mandato ricevuto dai suoi elettori, che ha saputo costantemente onorare,sia proprio Pippo Civati e non Matteo Renzi. Quest’ultimo, probabilmente fingendo di non rendersi conto del pericolo che rappresenterebbe un possibile ritorno in auge o deriva populista del berlusconismo a livello elettorale, ha persino avuto il coraggio di non augurare la condanna penale al maggior responsabile della situazione politico-finanziaria e sociale del paese per il processo Mediaset in Cassazione, in cui gli elementi probatori,come ha sottolineato il Procuratore Generale Antonello Mura, sono univoci e più che solidi. Per quanto abbia aderito al gruppo mediatico a sostegno della candidatura di Civati (Roma e Lazio per Civati),ritengo di parlare ancora a titolo di “osservatore esterno”,nel senso che alle ultime elezioni nazionali e regionali non sono andato nemmeno a votare e nel senso che Civati dovrà cercare di convincermi con iniziative politiche autenticamente incisive contro “le sacche di resistenza berlusconiana” e contro le presenze “imbonitrici” insite nel suo stesso partito, da cui rischia costantemente l’espulsione come presenza ormai scomoda, per potermi riavvicinare “al teatrino della politica italiana” e alle urne elettorali,avvertendo ormai un senso di estraneazione come molti e nutrendo fiducia solo nella salda guida europea di Angela Merkel, la cui rielezione a settembre rappresenta, in realtà il mio unico obiettivo e la mia costante preoccupazione,come cittadino d’Europa! Alla Merkel unicamente va il mio consenso incondizionato,certo che le Sue capacità scientifiche e politiche senza precedenti nella storia d’Europa costituiranno l’unica ricetta per approdare ad una salda unità politica europea e al primato economico e sociale dell’Europa stessa nelle garanzie dei diritti, negli standards di vita a livello sociale e nelle capacità di produzione e commercializzazione,cioè nella realizzazione del benessere e dello Stato sociale.  Nutro nei confronti di Civati,questo giovanotto dalle buone premesse, ottime aspettative, soprattutto in termini di ripristino della dialettica parlamentare e istituzionale in Italia, sospesa e sopita ormai da anni, anche se non condivido tutto ciò che può provenire da sinistra, perché sono a favore della libera iniziativa economica(art.41 Cost.) e riconosco il ruolo fondamentale di “traino e colonna vertebrale” dell’economia di questo paese alla piccola e media impresa,come anche sono contrario ad un clima generalizzato di oppressione e “caserma fiscale”,ritenendo che la lotta ad evasione ed elusione fiscale debba essere mirata e concentrata nei confronti dei grandi capitali,delle grosse cifre, del mondo delle off-shore e soprattutto della corruzione ai livelli alti del pubblico impiego (le mazzette sono sempre in nero come sottolineavamo in altro post e i primi evasori spesso sono proprio coloro che dovrebbero lavorare per lo Stato e che si ammantano di una carica pubblica, anche se può apparire paradossale,ma chi controlla i controllori? E’ una vecchia questione irrisolta, specie in Stati ampiamente corrotti come Italia,Grecia e Spagna).Insomma il mio,come al solito, non è un consenso politico “al buio” o incondizionato, ma strumentale al ripristino di una dialettica essenziale alla democrazia anche in Italia,dopo il “ventennio berlusconiano”,in pratica, da giurista, appoggio Civati oggi, come ieri appoggiavo la Lega Nord di Bossi, perché avevo compreso benissimo che la riforma federale sarebbe stata il punto nodale su cui sarebbe “caduto l’asino” dell’alleanza elettorale Bossi-Fini-Berlusconi e che i tentativi di riforma della Lega, che mettevano in forse per la prima volta il dogma unitario, anche per via della riforma del titolo quinto della Costituzione (attuata grazie alla sinistra di D’Alema per cercare di “controllare e imbrigliare” in qualche misura, sostituendo il ruolo amministrativo dei Comuni a quello delle Regioni, la spinta centrifuga partita dal Nord e che appariva inarrestabile e frantumatrice del vecchio sistema e dei suoi equilibri storici…), sarebbero stati una sorta di “Rasoio di Occam” puntato mortalmente alla gola tanto dei rimasugli dell’arcipelago democristiano ormai disgregato, quanto della formazione politica di Gianfranco Fini e infine dello stesso Pdl (forse di tutto quanto è accaduto dopo, l’unico risultato non perfettamente prevedibile era la scomparsa progressiva o debacle della stessa Lega, che però si era condannata da sola con la sua eccessiva subalternità-sudditanza politica alle posizioni di Silvio Berlusconi e dei suoi e con i vari scandali ed episodi di corruttela e mala gestione che fecero comprendere anche agli elettori più affezionati i motivi veri per cui questo partito non seppe elevarsi dalle “sagre e tirate nei comizi di piazza” ad una visione autentica di un progetto di riforma alternativo per lo Stato!). Ebbene oggi il rasoio ha inciso come un bisturi a destra, ma c’è bisogno di altrettante “rasoiate” o incisioni chirurgiche a sinistra,se si vuol tentare di realizzare anche in questo paese un “abbozzo di Repubblica e un tentativo di Democrazia”, o qualcosa di vagamente assimilabile, e il rasoio che può incidere fin nei “recessi reconditi” della “Palude Montagnarda”, oggi in Italia potrebbe essere proprio Pippo Civati,a patto che sappia calzare il guanto di ferro,uscire dalla logica del “dialogo a tutti i costi” e aprire con decisione la frattura al momento giusto con le “sacche moderate,democristiane” o con gli indecisi e i “caca dubbi” dalle idee poco chiare.Tutto sembra pronto per la “svolta”,in attesa del prossimo congresso per la nomina del nuovo segretario del partito,anche il fatto che Civati stesso abbia saputo interloquire con le frange più preparate e politicamente motivate all’interno dello stesso “scatolone del Pd”, mi riferisco agli interessanti collegamenti con Felice Casson, che potrebbe diventare anche Lui l’autentico Leader del Pd in futuro e che sta giocando un ruolo di guida sempre più evidente in Senato,in nome anche della Sua giusta fama di Pater Patriae, per aver avuto una sorta di ruolo storico di Padre Costituente della cosiddetta seconda Repubblica avviando coraggiosamente le indagini sul “caso Gladio”, che faceva dell’Italia un paese a sovranità limitata dalla fine del dopoguerra, ma penso anche agli altrettanto interessanti collegamenti-“affinità elettive” di Civati con le posizioni di Laura Puppato e Alessandra Moretti, esponenti significative del Pd Veneto,le quali stanno assumendo, via via, un ruolo carismatico e di riferimento in questa fase fortemente “magmatica” e in divenire della scena politica italiana. Ci sono solo due errori politici che può commettere Pippo Civati in questa fase: il primo quello di pensare, come nuovo Leader della sinistra italiana, di potersi contrapporre alle sagge politiche della Cancelliera Merkel in Europa, che hanno salvato fino ad oggi l’euro e l’Europa tutta dal disastro totale. Sarebbe un errore madornale e imperdonabile, al pari dei “J’accuse” immotivati e gratuiti che, in questi giorni, sta provando a lanciare Enrico Letta sulle politiche europee in relazione alla situazione greca. Del pari sarebbe un errore pensare di potersi proporre sulla scena nazionale come guida del partito di maggioranza relativa senza una visione d’insieme europea e senza le necessarie “entrature o aperture diplomatiche” in Europa, che oggi non sono certo col socialismo di Hollande,magari in prospettiva sempre di fronda europea dei paesi più disagiati “anti-Merkel”. Lo stesso Hollande ha infatti dichiarato pubblicamente di “bocciare” certe eventuali prospettive riconoscendo la attuale Germania come un modello in tutti i sensi. I miei timori sono in pratica quelli di una possibile “fuga giacobina di Civati a briglia sciolta” nel panorama europeo, poiché oggi la politica dei singoli Stati membri U.E. appare collegata e osmotica e non è più potenzialmente “isolazionistica” o improntata a figure di “solisti in casa propria”, come in passato. Per cui consiglio vivamente a Civati, prima del congresso per la segreteria, di recarsi anche lui in visita alla Cancelliera Merkel, come ha fatto astutamente Matteo Renzi, che lo ha preceduto, al fine di accreditarsi “diplomaticamente” e a livello europeo. Questa sarebbe l’unica mossa intelligente che attualmente mi aspetterei da un Leader di dimensioni europee, che non ambisca solo a far la “prima donna” in una prospettiva di “autarchia” italiana, che condannerebbe il paese all’emarginazione e ad un ruolo ancor più marginale nel contesto europeo dopo le politiche vulneranti, anche in termini di rapporti con gli altri Stati, del ventennio berlusconiano. Dall’altra parte mi aspetto proposte politiche incisive contro quell’establishment o “sistema di potere” che ha tenuto il paese bloccato per ventanni avviandolo alla recessione economica strutturale:penso in primis a leggi valide contro il conflitto di interessi, ad interventi volti al recupero di quello che negli anni lo Stato ha dato “a fondo perduto” alla Fiat,senza valide politiche di ritorno e reinvestimento,ecc. Infine penso ad un ruolo di denuncia e indagine sugli intrallazzi e le corruttele degli ultimi ventanni e ad una lotta senza quartiere, addirittura spietata nei confronti delle mafie e del riciclaggio,ma anche a politiche antiproibizionistiche sugli stupefacenti che possano costituire la base più solida per un azzeramento di traffici e guadagni delle cosce o anche a una politica doganale valida che finisca per spezzare una volta per tutte l’alleanza clandestina tra mafia cinese e camorra a fini di contrabbando e frode fiscale. Sorge dunque spontaneo un possibile parallelismo storico tra la figura di Pippo Civati, oggi, e mutatis mutandis, il ruolo che ebbero in passato il Maresciallo Tito e la resistenza slovena nella lotta al fascismo. Gli eventi storici ci insegnano che la repressione e la risposta più dura al fascismo (anche con eventi al limite della spietatezza dalla castrazione di fascisti catturati da parte dei partigiani slavi,agli attentati, alle foibe, alle fucilazioni di massa precedute dal grido: “Morte al fascismo oppressore dei popoli”) venne proprio da sinistra e particolarmente ad est, più ancora che nella zona dell’Emilia denominata “il triangolo rosso”. Senza voler giungere a certe “efferatezze”, che fanno parte del repertorio di una guerra portata all’esasperazione proprio dai metodi dell’occupazione fascista (vedasi anche la campagna di Grecia),oggi non c’è affatto bisogno di altri anni di stagnazione e incertezze, ma quantomeno di una risposta ferma,quasi una manovra strategica del fronte a sinistra,come quella che seppe dare allora la figura di Statista del Maresciallo Tito. La figura storica il cui nome era l’unico in grado di terrorizzare il fascismo e che seppe ricacciare gli scherani e gerarchi di Mussolini ben oltre il confine (questo, e non altri,fu il motivo storico del ridimensionamento del confine italiano ad est dopo la seconda guerra mondiale). Al di là della lotta, portata avanti, da sinistra, senza infingimenti e tregue, Tito rappresenta però,indubitabilmente, ancora oggi, l’unica figura di statista che seppe edificare da un crogiolo di etnie,di lingue e di religioni, la Repubblica Jugoslava, uno Stato che resse per parecchi anni dopo la sua morte e la cui disgregazione, in assenza di una figura di riferimento come la Sua, fu alla base di guerre atroci nel passato più recente e del ritorno dell’area balcanica a quel ruolo di “instabile polveriera” d’Europa che fu alla base, con l’evento dell’omicidio dell’Arciduca Francesco Ferdinando in Serajevo,il 28 giugno 1914, dello scoppio della prima guerra mondiale, la cosiddetta “grande guerra”.La sfida che si ripropone oggi a Civati, come possibile Leader della sinistra, è più o meno quella che dovette affrontare storicamente il Maresciallo Tito alla fine della seconda guerra mondiale,dopo aver sconfitto i fascisti,quella cioè di farsi costruttore e creatore di uno Stato, laddove si ergono quasi più solo macerie morali e civili più ancora che materiali, e di fare di questo possibile Stato tutto ancora da edificare, un fattore di stabilità e di possibile crescita per l’intera Europa,anziché un fattore di contrapposizione alla guida del motore tedesco dell’intera U.E. e di instabilità finanziaria per l’enorme debito pubblico accumulato,tra le altre cose. Saprà Pippo Civati dimostrarsi veramente all’altezza della sfida storica che lo attende o preferirà anche lui deviare la sostanza del discorso su questioni diversive o di contorno e si accoderà ai tanti,troppi moderati? In ogni caso lui e Felice Casson mi sembrano sempre più come l’ “ultima spiaggia” per la sopravvivenza di una presenza elettorale del Pd,prima di una scissione o frantumazione definitiva e mi sembrano le uniche vere anime autentiche  di questa sedicente sinistra italiana, anche se però,non senza troppi tentennamenti ed esitazioni letali. Forse manca loro una lucida e strategica visione d’insieme quale quella che sempre contraddistinse,fino all’ultimo, il loro antecedente slavo,partorito,diversamente da loro, direttamente dai campi di battaglia! La differenza purtroppo è proprio questa,la realtà del fronte ti insegna subito e senza troppi complimenti, come canta la Canzone di Piero di De Andrè, che non puoi fare troppi “sconti” al nemico e che le esitazioni si pagano care, perché chi non colpisce per primo e al momento giusto, cioè in un momento di debolezza per il Pdl, è destinato inevitabilmente ad essere eliminato,a sua volta, dalla scena politica,in questo caso.Omero sintetizzò questo concetto in versi: “Il Dio della guerra odia coloro che esitano!” e la “politica non è altro che la prosecuzione della guerra con altri mezzi”, come ben insegna Von Clausewitz.

Für einen echten Linkskurve in PD mit Pippo Civati​​. Vergleiche mit historische Rolle des Widerstandes Slowenien und der Marschall Tito

Ich glaube fest daran, dass das eigentliche Problem die Abwesenheit in Italien ist seit Jahren ein echter politischer Diskurs und auch die sogenannten "Klassenkampf", das Nebeneinander von authentischen sozialen Interessen, nicht nur für den Verlust von Jahren der repräsentativen Rolle der Gewerkschaften zunehmend bürokratische Form fast halbstaatlichen Organisationen, sondern auch für die dösen progressive Teile der historischen Ansprüche und sozialen Fortschritt in der italienischen Linken, schließlich sogar zu einer Rolle der staatlichen Zusammenarbeit mit denen, die gezähmt, Worten, sie sollten identifiziert werden als "historisch politischen Gegner," Berlusconi und die Anhänger der Nationalen Allianz, Ausbildungspolitik letztere Art nichts weniger als aus der Asche der sozialen Bewegung der rechten Nationalen Almirante, jetzt noch Regierung Verbündete, das Banner eines "consociativismo" noch schlimmer "pentapartiti" und Koalitionen aus Baden unter der Herrschaft des Wahlgesetzes proporzionale.Grazie Figuren der "ewigen Zurückhaltung", die ich als "Marktschreier" von Rosi Bindi Franceschini definieren und auch dank der institutionellen Linie durch den Colle gewünscht, weiterhin das Land in Sicht, ohne die Regierungen in der Lage weitreichende politische Reformen und wirklich einschneidende segeln, in der Illusion, in der Lage, auch weiterhin zu gewährleisten "jeder und niemand" und Sie sparen können "Ziege und Kohl. " Auch von dieser Regierung Letta, über Hilfe und hofft, dass aus einem "Marshall-Plan" (konzipiert und im Auftrag der Ministerin von der Leyen der Merkel-Regierung) für die Beschäftigung von Jugendlichen, Matrix homegrown entstehen, sehen wir nicht jede projekt real Strukturreform, wenn nicht die mögliche Sell-Off im Spätherbst der letzten "Family Jewels", mit der üblichen Politik der "Privatisierung", landet auf lange Sicht nur die öffentlichen Eigentums verarmen und wahrscheinlich verschlimmern die Tarif Kosten von der Öffentlichkeit getragen diskutiert, die Privatisierung von IRI Nummernschild Romano Prodi zum nächsten, dass es die Unterschrift des Saccomanni tragen. Die Dialektik und die Rolle einer echten Opposition, erholte sich sehr leicht mit dem Five Star Bewegung von Beppe Grillo, sehr wenig konkrete dirigistischen und ebenso, wenn nicht unrealistisch in ihren verschiedenen Initiativen, wie ich bereits Gelegenheit gehabt, darauf hinzuweisen, in einem anderen Beitrag, sondern bilden das Wesen der Demokratie, wie sie in der aufstrebenden Staatsrechtler Hans Kelsen, die Texte, von denen ich das Glück hatte, zu mir, da seine Universität bilden (sprich: "Demokratie" von Hans Kelsen, veröffentlicht von Il Mulino) gelehrt. Was fehlt dann nach Italien, für die Jahre, vom Ende des letzten sozialen Kontraste der "Rolltreppe" und der letzte Versuch zur Vereinigung Kampf Pizzinato Nummernschild (ein anderer Name als der Bertinotti und erinnert an die Gewerkschaft, die in der Praxis gewesen sein könnte in Italien)? Vermisst "politische und soziale" das Vorhandensein einer linken authentisch, kompakt und organisiert unter dem Banner eines charismatischen Führers (der letzte war Enrico Berlinguer ...), dass, wie die Taschen und die am stärksten benachteiligten Gruppen in Armut zu vermitteln weiß erhöhen in dem Land, er weiß, dass verkörpern eine echte Instanz Rebalancing des Reichtums, Gleichheit und Gerechtigkeit, soziale und natürlich wird dies nie mit Persönlichkeiten wie Enrico Letta (Enkel des "gute Stube" des Römischen Reiches) geschehen, der Regierung oder dem Sekretär Guglielmo Epifani die Demokratische Partei, ein anderer Ausdruck Gewerkschaft bürokratischen Übergang zu dem neuen Kongress, noch wollen, um fortzufahren, um die Demokratische Partei ein "Container aller Konvergenzen", in dem wir weiter an der Identifizierung als "links" kann auch der ehemalige "Demokrat links" von der aktuellen, die De Mita und Cirino Pomicino up bezeichnet heute um Anhänger des aktuellen Bindi und Franceschini, wie gesagt. Die Demokratische Partei, die herausgerissen kommt electorally, meiner Meinung nach, muss die Erfahrung der Regierung mit Berlusconi und vielleicht noch mehr von einander institutionellen Wiederwahl von Giorgio Napolitano am Quirinal, jetzt, mehr als je zuvor, wenn es das Ende der Northern League machen (3,8% und immer Geruch von Split-Brech weiter, die ihr Verschwinden vom Lichtbogen auf die sogenannten konstitutionellen Parlamentswahl Sperrklausel sicherstellen würde), ein authentisches "turn-back" über Themen und Strategien authentisch links, und dies nicht nur für die Situation, die sich manifestiert in der gesamten politischen Landschaft (die wahre Vakuum links und Sel mit Vendola zeigt in der Lage sein, um es nur teilweise und nur an bestimmten Breiten füllen territorialen Süden), dh nicht nur für bloße taktische Argumentation von Wahlen Komfort, sondern ganz allgemein, weil, wie wir bereits betont haben, die Banden der sozialen Benachteiligung und Ausgrenzung sind rasant, von Tag zu Tag, nachdem die "Care-Ökonomie" nicht auf der Grundlage des wilden Kapitalismus, Privatisierung und falsch One-Way-Liberalisierung dauerte mehr als zwei Jahrzehnten. Wenn Sie eine Tätigkeit oder eine Mehrwertsteuer zu schließen, als ob es mehrere geschlossen während der Tremonti-Monti-Letta, und lief auf die neuesten Einsparungen, den Schritt aus der Mittelschicht oder reichen dem Proletariat und Elend ist schnell genug , vor allem im Fehlen einer angemessenen "sozialen Abfederung", auch für die sogenannte Mittelschicht. Daher im Gegensatz zu einigen der Presse und bestimmte Fernsehprogramme, die "Kanal" versucht haben, noch einmal in einem "moderaten", wenn nicht "gestoppt", die "neben dem Sekretär der Demokratischen Partei zu verwandeln", die bis zum heutigen Tag bleibt die Partei an der Spitze von einer Mehrheit mehr und mehr relevant in Italien, glaube ich, dass am Ende, selbst auf die Gefahr der Gefährdung Teilung, die voraussichtlich zu kommen als der neue Führer der Linken, selbst für die Positionen im Einklang mit dem Mandat erhielt von seinen Bestandteilen, die ist es gelungen, konsequent zu ehren, ist nur doof und nicht Civati ​​Matteo Renzi. Die letztere, wohl nicht vorgeben, um die Gefahr, die eine mögliche Wiederbelebung oder populistische Drift Berlusconi-weiten Wahl wäre klar, er hatte sogar den Mut, nicht die strafrechtliche Verurteilung der Hauptverantwortlichen für die politische und finanzielle Situation und soziale wünschen Land für den Prozess vor dem Obersten Gerichtshof Mediaset, in dem die Beweismittel, wie von der Generalstaatsanwaltschaft Antonello Mura, sind einzigartig und mehr als Feststoffe. Wie die Medien Gruppe zur Unterstützung der Kandidatur von Civati ​​(Rom und Latium Civati) beigetreten sind, denke ich, wieder zu sprechen durch "externen Beobachter" in dem Sinne, dass die aktuellen nationalen und regionalen Wahlen noch nicht einmal gegangen, um aktive und Sinne, dass Civati ​​müssen versuchen, mich mit wirklich einschneidenden politischen Initiativen überzeugen gegen "Taschen des Widerstands Berlusconi" und gegen die Präsenzen "imbonitrici" inhärenten in seiner eigenen Partei, die ständig riskiert Ausweisung als Präsenz jetzt unangenehm in der Lage sein zu verbinden ", um die italienischen Theater der Politik "und die Wahlurne, jetzt erleben ein Gefühl der Entfremdung so viele nährende und Vertrauen nur in soliden europäischen Führer von Angela Merkel, deren Wiederwahl im September ist in der Tat mein einziges Ziel und meine ständige Sorge, wie Bürger Europas! Merkel nur verlängern meine uneingeschränkte Zustimmung, sicher, dass seine wissenschaftlichen Fähigkeiten und politischen beispiellos in der Geschichte Europas wird das einzige Rezept, um auf einem soliden einheitlichen europäischen politischen und wirtschaftlichen Vorherrschaft und sozialen Entwicklung in den gleichen Garantien ankommen Rechte, die in den Normen des Lebens in der Gesellschaft und in der Kapazität der Produktion und Vermarktung, das heißt, bei der Umsetzung von Sozial-und Wohlfahrtsstaat. Ich habe gegen Civati, dieser junge Mann von einem guten Hintergrund, große Erwartungen, vor allem in Bezug auf die Wiederherstellung der parlamentarischen und institutionellen Dialektik in Italien, und ruhenden seit Jahren, obwohl ich nichts teilen, die von links kommen kann, weil sie zugunsten der wirtschaftlichen Freiheit (Art.41 der Verfassung) und erkennen die grundlegende Rolle von "Abschleppen und Wirbelsäule" der Wirtschaft dieses Landes zu den kleinen und mittleren Unternehmen sowie im Widerspruch zu einem allgemeinen Klima der Unterdrückung und "Kaserne Steuern , "zu glauben, dass der Kampf gegen die Steuerflucht und Steuerumgehung sollte gezielt und fokussiert auf große Kapital, eine große Zahl, von der Welt der Off-Shore-und vor allem der Korruption auf den höchsten Ebenen des öffentlichen Dienstes (die Bestechungsgelder sind immer in schwarz sottolineavamo in einem anderen Beitrag und die ersten Steuerhinterzieher sind oft die Leute, die für den Staat arbeiten und sollte, dass zugrunde öffentliches Amt, obwohl es mag paradox erscheinen, aber wer bewacht die Wächter? Und "eine alte ungelöste Problem, vor allem in Staaten weithin korrupten wie Italien, Griechenland und Spanien). Also meine, wie üblich, gibt es einen politischen Konsens "in the dark" oder unbedingt, aber instrumental zur Wiederherstellung einer Dialektik wichtig für die Demokratie in Italien, nach "zwanzig Jahre Berlusconi," in Praxis als Jurist, Unterstützung Civati ​​heute, wie gestern lehnte Bossi von der Lega Nord, weil ich sehr gut, dass die Bundesregierung die Reform wäre der Brennpunkt von denen würde "ließ den Esel" Wahlbündnis Berlusconi und verstanden haben Bossi-Fini- das versucht, die Liga, die im Zweifelsfall zum ersten Mal das Dogma Einheit setzen, auch weil die Reform der Reform des Titels V der Verfassung (umgesetzt durch die links D'Alema versuchen, "Kontrolle und Geschirr" zu einem gewissen Grad und ersetzt die administrative Rolle Commons derjenigen der Regionen, die Zentrifugalkraft Spiel aus dem Norden und dass unaufhaltsam schien, Zerkleinern des alten Systems und seiner historischen balance ...), wäre eine Art "Ockhams Razor", die auf der Kehle so tödlich sein Reste des Archipels Demokrat jetzt gestört, als die politische Bildung von Gianfranco Fini und schließlich die gleiche PDL (vielleicht nach allem, was geschehen ist, ist das einzige Ergebnis nicht perfekt vorhersehbar war das allmähliche Verschwinden oder Debakel der gleichen Liga, die jedoch, wurde verurteilt, allein zu sein mit seinem übermäßigen Unterordnung-politischen Unterwerfung unter die Positionen von Silvio Berlusconi und seine und die verschiedenen Skandale und Folgen von Korruption und Misswirtschaft, die treuesten Wähler auch verstehen, die wirklichen Gründe, warum diese Partei nicht zur Größe steigen aus von den "Pull Festivals und Kundgebungen auf dem Platz", um eine authentische Vision einer alternativen Reformplan für den Staat!). Nun, heute hat der Rasierer wie ein Skalpell zur rechten aufgezeichnet, aber wir müssen so viele "Rasiermesser" oder chirurgische Einschnitte auf der linken Seite, wenn Sie sicherstellen, tastete in diesem Land als "Skizze der Republik und dem Versuch, Demokratie" wollen oder etwas ähnlich vage, und das kann Auswirkungen auf den Rasierer bis hin zu den "verborgenen Winkeln" der "Swamp Montagnards", heute in Italien nur doof sein Civati ​​könnte, vorausgesetzt, dass weiß, wie man auf dem Fehdehandschuh setzen, um über einen "Dialog bewegen alle Kosten "und öffnen Sie den Bruch mit der Entscheidung zum richtigen Zeitpunkt mit den" Taschen moderate Demokraten "oder die unentschlossen und" caca bezweifelt "die kleinen Ideen chiare.Tutto scheint bereit für den" Wendepunkt "in Vorfreude auf den nächsten Kongress die Ernennung des neuen Sekretär der Partei, auch die Tatsache, dass Civati ​​selbst in der Lage war, mit den Fransen vorbereitet und politisch motiviert innerhalb der gleichen "Feld der Demokratischen Partei" zu sprechen, bin ich zu den interessanten Verbindungen mit Felice Casson, der auch ihn werden könnte Bezugnahme der wahre Führer der Demokratischen Partei in die Zukunft und wer spielt eine führende Rolle immer deutlicher in den Senat, auch im Namen des verdienten Ruhm Pater Patriae, gehabt zu haben, eine Art historische Rolle der sogenannten Zweiten Republik Vater Konstituierende ab tapfer Untersuchungen zum "Fall Gladio", die Italien sei ein Land mit eingeschränkter Souveränität seit dem Ende des Zweiten Weltkriegs, aber ich denke auch, die ebenso interessante Links-"Wahlverwandtschaften" von Civati ​​mit den Positionen von Laura Puppato und Alessandra Moretti, Vertreter der bedeutenden PD Venetien, die immer, werden nach und nach, eine charismatische Rolle und Referenz in dieser Phase stark "Magma" und in der Herstellung des italienischen politischen Szene. Es gibt nur zwei politische Fehler, die Goofy Civati ​​in diesem Stadium kann: die erste, zu denken, als der neue Führer der italienischen Linken, in der Lage sein, um die kluge Politik von Kanzlerin Merkel in Europa, die bisher den Euro gerettet zu kontrastieren und ganz Europa aus totale Katastrophe. Es wäre ein unverzeihlicher Fehler, und, wie das "Ich klage an" grundlos und frei, dass in diesen Tagen, wird versucht, Enrico Letta über die europäische Politik in Bezug auf die Situation in Griechenland zu starten. Ebenso wäre es ein Fehler, der in der Lage, auf der nationalen Szene als Führer der Mehrheitspartei, ohne einen Überblick über europäische und ohne die notwendigen "entrature oder diplomatischen Ouvertüren" in Europa, die heute sicherlich nicht mit dem Sozialismus Hollande vorschlagen denken, vielleicht immer in der Perspektive der ärmsten Länder der Europäischen Wedel "Anti-Merkel". Das gleiche Hollande hat öffentlich erklärt, dass "Reject" keine bestimmte Perspektiven Erkennen der gegenwärtigen Deutschland als Muster in alle Richtungen erklärt. Meine Befürchtungen in der Praxis sind die eines "escape jakobinischen Civati ​​freien Lauf" auf dem europäischen Markt, da nun die Politik der einzelnen EU-Mitgliedstaaten angeschlossen ist und osmotischen und ist nicht mehr potentiell "Isolationismus" oder markiert durch Zahlen von "Solisten in ihren eigenen vier Wänden", wie in der Vergangenheit. Also habe ich sehr zu empfehlen Civati, vor dem Kongress für das Sekretariat, um sich bei einem Besuch in Bundeskanzlerin Merkel gehen, ebenso listig Matteo Renzi, die ihm vorausgegangen, um für die Akkreditierung "diplomatisch" gelten und auf europäischer Ebene. Dies wäre nur kluger Schachzug, dass ich jetzt von einem Marktführer erwarten mit einer europäischen Dimension, die nicht darauf abzielt, nur die "erste Frau" in einer Perspektive der "Autarkie" Italian, die das Land zu einer Rolle Marginalisierung verurteilen würde und sogar sein mehr marginal im Kontext der europäischen Politik nach der Verwundung, auch im Hinblick auf die Beziehungen zu anderen Staaten, die zwanzig Jahre Berlusconi. Auf der anderen Seite erwarte ich Vorschläge für politische Maßnahmen gegen quell'establishment oder "System der Macht", die das Land seit zwanzig Jahren durch den Beginn der strukturellen wirtschaftlichen Rezession gesperrt gehalten hat: Ich denke, in erster Linie, um Gesetze gegen Interessenkonflikte gelten, der Interventionen auf Erholung ausgerichtet als dass im Laufe der Jahre hat der Staat "grant" auf Fiat, ohne gute Rendite Politik und Wiederanlage usw. gegeben. Schließlich glaube ich, einer Beschwerde und Untersuchung der Rolle von Intrigen und Korruption von den letzten zwanzig Jahren und einem Kampf auf Leben und Tod, auch gegen rücksichtslose Gangs und Geldwäsche, sondern auch die Politik auf Medikamente, die die Grundlage für die stärkere Form kann antiproibizionistiche Zurücksetzen des Verkehrs-und Ergebnisentwicklung der Oberschenkel oder sogar einer gemeinsamen Zoll gültig für alle Mal zu beenden, um die Allianz zwischen illegalen chinesischen Mafia und der Camorra zum Zweck der Schmuggel und Steuerhinterziehung zu brechen. Daher entsteht spontan eine mögliche Parallelität zwischen der historischen Figur Goofy Civati ​​heute, und sinngemäß auch für die Rolle, die sie in der Vergangenheit Marschall Tito und dem slowenischen Widerstand im Kampf gegen den Faschismus hatte. Die historischen Ereignisse lehren uns, dass Repression und härtere Reaktion auf den Faschismus (auch mit Veranstaltungen am Rande der Rücksichtslosigkeit von der Kastration von Faschisten von den slawischen Partisanen, die Angriffe, die Dolinen, die Massenerschießungen durch den Schrei vorausgegangen eingefangen: "Death Faschismus Unterdrücker des Volkes ") war nur von der linken Seite und vor allem im Osten, rief sogar mehr als auf dem Gebiet der Emilia die" rotes Dreieck ". Ohne sich auf gewisse "Brutalität", die Teil des Repertoires eines Krieges durch ihre Beschäftigung faschistischen Methoden (siehe auch das griechische Kampagne), heute sind verärgert kommen gibt es keine Notwendigkeit für weitere Jahre der Stagnation und Unsicherheiten, aber zumindest mit einem festen Antwort, fast ein strategisches Manöver auf der linken Seite der Front, wie derjenige, der in der Lage, dann geben die Figur des Staatsmannes Marschall Tito war. Die historische Figur, deren Name war der einzige in der Lage terrorisieren Faschismus und die in der Lage zu verjagen die Schergen von Mussolini und dem faschistischen auch jenseits der Grenze (dieser war, und kein anderer, war der historische Grund der Neuorganisation der italienischen Grenze im Osten nach der World War II). Jenseits des Kampfes, durchgeführt auf, von links, ohne Vorwand und Waffenstillstand, ist Tito, aber zweifellos auch heute noch die einzige Figur als Staatsmann, der wie ein Schmelztiegel von Ethnien, Sprachen und Religionen, die ehemalige jugoslawische Republik aufzubauen wusste , ein Zustand, der für mehrere Jahre nach seinem Tod und deren Zerfall in Ermangelung einer Bezugsgröße als Sein regiert, war die Grundlage der grausamen Kriegen in der jüngsten Vergangenheit und die Rückkehr in die Rolle des Balkans " instabil Pulverfass "Europas, die an der Basis war, mit der Veranstaltung des Mordes an Erzherzog Franz Ferdinand in Sarajevo, den 28. Juni 1914, dem Ausbruch des Ersten Weltkrieges, der sogenannte" Große Krieg. "Die Herausforderung, die wiederholt heute Civati ​​als möglicher Führer der Linken, mehr oder weniger, dass er historisch konfrontiert Marschall Tito am Ende des Zweiten Weltkriegs, nach dem Sieg über die Faschisten, das heißt, an den Hersteller und Entwickler von einem Staat, wo fast stehen mehr nur Schutt moralische und staatsbürgerliche sogar mehr als Material, und um dies alles möglich Zustand noch gebaut werden, ein Faktor der Stabilität und Wachstumspotenzial für ganz Europa, sondern als ein Faktor in Opposition gegen die Führung des gesamten deutschen Motor EU und finanzielle Instabilität für die riesige Staatsverschuldung angesammelt, unter anderem. Goofy können Civati ​​wirklich bis zu der historischen Herausforderung, die ihn erwartet oder er wird es vorziehen, die Substanz der Rede des Ablenkungsmanöver Fragen oder Beilage abzulenken und Sie in die Warteschlange zu viele moderiert beweisen? In jedem Fall scheinen er und Felice Casson mehr und mehr wie die'' last resort "für das Überleben eines Wahl-Präsenz der Demokratischen Partei, vor der Spaltung oder Zerkleinern eine endgültige und ich scheinen die einzig wahre Seele dieser sogenannten authentischen italienischen Linken, auch Wenn jedoch nicht ohne viel Zögern und Bedenken tödlich. Vielleicht fehlt ihnen eine klare und strategischen Überblick, wie es sich immer aus, bis zum letzten, ihre Vorgeschichte slawischen Geburt, im Gegensatz zu ihnen, direkt von den Schlachtfeldern! Der Unterschied ist leider die Realität zugewandten Sie lehrt, sofort und ohne Umschweife, als er das Lied von Piero De Andrè singt, kann man nicht tun, zu viele "Rabatte" an den Feind und das Zögern Sie zahlen egal, denn wer nicht Streiks ersten zur richtigen Zeit, das heißt, in einem Moment der Schwäche für die PDL ist, wird unweigerlich dazu bestimmt, eliminiert, die wiederum werden von der politischen Bühne, in diesem caso.Omero zusammengefasst dieses Konzept in Vers: "Der Gott des Krieges hasst diejenigen, die zögern "und" Politik ist nichts anderes als die Fortsetzung des Krieges mit anderen Mitteln ", sowie lehrt Von Clausewitz.


2 commenti:

  1. 2 settembre 2013 Festa dell'Unità di Albano Laziale, io sono quello che alla fine fa la domanda a Civati abbozzando il parallellismo storico tra 8 settembre del 1943 e 9 settembre 2013.... http://www.europaquotidiano.it/2013/09/04/civati-alla-festa-dei-giovani-dem-la-diretta-streaming/?fb_action_ids=719129378113856&fb_action_types=og.recommends&fb_source=aggregation&fb_aggregation_id=288381481237582

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  2. Che dire,a mesi di distanza dalla proposizione della cosiddetta "mozione Civati" e dell'incontro ad Albano Laziale è tempo di tracciare bilanci ed è triste ammettere che,al di là della bella cornice e della cena casareccia nel clima da Festa dell'Unità di Albano, Civati alla data odierna e a "bocce ferme" si sia rivelato una grande delusione politica e che, del pari, sia necessario prendere atto che la sua "mozione" non sia mai decollata nemmeno a livello di coscienza critica interna al partito...il ragazzo si è rivelato politicamente inconsistente e incapace di prendere posizioni risolutive anche all'interno del suo stesso partito. Se Felice Casson si è rivelato determinante, del pari, per la decisione a voto palese sull'espulsione di Silvio Berlusconi dal Senato della Repubblica, anche la figura di quest'ultimo non è riuscita a imporsi nè alla guida del partito nè nell'imprimere un'autentica svolta, un cambio di mentalità che rimane sempre la stessa, burocratica, intenta a far convivere anime troppo diverse come in uno "scatolone sui generis" e senza nemmeno garantire un autentico confronto dialettico interno....l'era renziana appare tutta improntata a traghettare il paese, come al solito, non si sa bene verso quali lidi, quali obiettivi, purchè il tutto avvenga in linea di continuità col passato, senza cesure, senza troppi scossoni, soprattutto senza "rivoluzioni", perchè l'Itaglia continua ad essere il paese immobile che non ama le rivoluzioni o i cambiamenti repentini, che invece,probabilmente, sarebbero l'unica cosa urgente dopo il ventennio berlusconiano.....insomma,raramente, come in questo caso devo ammettere di aver sopravvalutato le capacità di una persona o di aver troppo confidato nelle emergenze-contingenze del momento storico,illudendomi in un qualche "tentativo" di cambiamento.....Was kann ich sagen, Monate vor dem Beginn der so genannten "Bewegung Civati​​" und dem Treffen in Albano Lazio ist an der Zeit, um Budgets zu verfolgen und es ist traurig, das zuzugeben, jenseits der schönen Umgebung und hausgemachte Abendessen in der Klima-Tag der Einheit Albano, Civati ​​zu dem Datum gültig, und "Staub gelegt hat", erwies sich als eine große Enttäuschung Politik und dass, ähnlich, ist es notwendig zu beachten, dass seine "Bewegung" noch nie in der Partei stieg aus dem Boden, auch auf der Ebene des kritischen Bewusstseins zu sein .. . der Kerl stellte sich heraus, widersprüchlich und politisch unfähig, entscheidende Positionen auch innerhalb seiner eigenen Partei zu sein. Wenn Felice Casson war notwendig, auch zu der Entscheidung, Abstimmung über die Ausweisung von Silvio Berlusconi durch den Senat zu öffnen, die Zahl der letzteren hat es versäumt, sich selbst noch die Führung der Partei zu schaffen, noch ein beeindruckendes "echten Wendepunkt, eine Änderung der Mentalität, die immer gleich bleibt, bürokratisch, Absicht, zusammen zu viele Seelen wie in einer" Box sui generis "und ohne bringen sogar garantieren eine interne Dialektik .... die Ära erscheint alle renziana markiert, um das Land zu führen, wie üblich, niemand weiß, was zu den Stränden, wie Ziele, solange alles in der Linie der Kontinuität mit der Vergangenheit getan, ohne Pausen, ohne zu viele Unebenheiten, vor allem ohne "Revolutionen", denn die kontinuierliche Striptease Eigenschaft, um das Land, das nicht wie plötzliche Veränderungen oder Revolutionen, statt, wahrscheinlich wäre das einzige, was die beiden Jahrzehnte nach Berlusconi dringend ..... kurz gesagt, selten, wie in diesem Fall muss ich zugeben, dass sie die Fähigkeit überschätzt oder eine Person zu viel im Notfall-Risiken, die von den historischen Moment der Illusion in der einige "Versuch", vertraute ändern .....

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KANZLERIN