PER UN’AUTENTICA
SVOLTA A SINISTRA NEL PD CON PIPPO CIVATI. PARALLELLISMI COL RUOLO STORICO DELLA
RESISTENZA SLOVENA E DEL MARESCIALLO TITO.
Sono fermamente convinto che il
vero problema in Italia sia l’assenza da anni di una reale dialettica politica
e anche della cosiddetta “lotta di classe”, la contrapposizione autentica degli
interessi sociali,non solo per il venir meno da anni del ruolo di
rappresentanza delle organizzazioni sindacali che sono divenute sempre più
organizzazioni di stampo burocratico quasi parastatale,ma anche per l’assopirsi
progressivo delle rivendicazioni storiche di ricambio e progresso sociale in
seno alla sinistra italiana, da ultimo addomesticata addirittura ad un ruolo di
cooperazione governativa con quelli che,a parole, avrebbero dovuto essere
identificati come gli “avversari politici storici”, i berlusconiani e gli
epigoni di alleanza nazionale,formazione politica quest’ultima sorta niente di
meno che dalle ceneri del movimento sociale-destra nazionale di Almirante,oggi
addirittura alleati di governo,all’insegna di un “consociativismo” anche
peggiore dei “pentapartiti” e delle coalizioni balneari sorte sotto l’imperio
della legge elettorale proporzionale.Grazie a figure di “perpetua moderazione”,
che io definisco come “imbonitori”,da Rosi Bindi a Franceschini e financo
grazie alla linea istituzionale voluta dal Colle, il paese continua a navigare
a vista senza governi capaci di politiche di ampio respiro e riforme veramente
incisive, nella pia illusione di poter continuare a garantire “tutti e nessuno”
e di poter salvare “capra e cavoli”. Anche da questo governo Letta,al di là
degli aiuti e delle speranze che nascono
da un “piano Marshall”(ideato e voluto dal
Ministro Von Der Leyen del governo Merkel) per l’occupazione giovanile,
di matrice prettamente europea, non si intravede alcun progetto autentico di
riforma strutturale, se non la possibile svendita ad autunno degli ultimi “gioielli
di famiglia”, con la solita politica delle “privatizzazioni” che finisce alla
lunga solo per impoverire il patrimonio pubblico e probabilmente per aggravare
i costi tariffari a carico dei cittadini,dalla discussa privatizzazione dell’Iri
targata Romano Prodi alla prossima che dovrebbe recare la firma di Saccomanni. La
dialettica e il ruolo di un’opposizione autentica,recuperata molto
marginalmente col Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo,molto dirigista e
altrettanto poco concreto,se non velleitario nelle sue varie iniziative,come ho
avuto modo di sottolineare in un altro post, rappresentano invece l’essenza
stessa della Democrazia,come insegnava l’insigne costituzionalista Hans Kelsen,
sui cui testi ho avuto la fortuna di formarmi fin dai tempi dell’Università
(leggasi “La Democrazia” di Hans Kelsen,edizioni Il Mulino). Cosa manca dunque
all’Italia, da anni, dalla fine degli ultimi contrasti sociali sulla “scala
mobile” e dall’ultimo tentativo di battaglia sindacale targata Pizzinato (un
nome diverso da quello di Bertinotti e che evoca il sindacato quale avrebbe
potuto essere in concreto in Italia)? Manca all’appello “politico e sociale” la
presenza di una sinistra autentica, compatta e organizzata sotto l’insegna di
un leader carismatico (l’ultimo fu Enrico Berlinguer…) che sappia farsi
portavoce delle sacche più disagiate e delle fasce di povertà in aumento nel
paese, che sappia cioè incarnare una istanza autentica di riequilibrio della
ricchezza, di equità e giustizia e sociale e questo ovviamente non potrà mai
accadere con figure come Enrico Letta(nipotino del “salotto buono” romano) al
governo o Guglielmo Epifani alla segreteria del Pd, un’altra espressione sindacale
burocratica di transizione fino al nuovo congresso, né tantomeno volendo
continuare a rendere il Pd una sorta di “contenitore di tutte le convergenze”,
in cui si possa continuare a identificare come “sinistra”,anche la ex “sinistra
democristiana” dalla corrente che faceva riferimento a De Mita e Cirino
Pomicino fino oggi agli epigoni della corrente di Bindi e Franceschini,come
dicevamo. Il Pd, che esce lacerato elettoralmente, a mio avviso, dall’esperienza
di governo con Berlusconi e forse ancor più dalla vicenda istituzionale della
rielezione al Quirinale di Giorgio Napolitano,necessita oggi,più che mai, se
non vuol far la fine della Lega Nord (al 3,8% e sempre in odore di
scissione-frantumazione ulteriore,che ne garantirebbe la sparizione dall’arco
costituzionale parlamentare per la cosiddetta soglia di sbarramento elettorale),di
un’autentica “svolta-ritorno” a tematiche e strategie autenticamente di
sinistra e questo non solo per la
situazione che si palesa complessivamente nel panorama politico (il vero vuoto
è a sinistra e Sel con Vendola mostra di essere in grado di colmarlo solo in
parte e solo a certe latitudini territoriali a sud),cioè non solo per meri
ragionamenti tattici di convenienza elettorale, ma più generalmente perché,come
abbiamo già evidenziato, le fasce di disagio sociale ed emarginazione si vanno
rapidamente accrescendo,di giorno in giorno, dopo la “cura economica” fallita a
base di capitalismo selvaggio,privatizzazioni e false liberalizzazioni a senso
unico durata più di un ventennio. Quando si chiude un’attività o una partita
I.V.A.,come se ne sono chiuse parecchie durante la fase Tremonti-Monti-Letta, e
si sono esauriti gli ultimi risparmi, il passo dalla classe media o agiata al
proletariato e all’indigenza è abbastanza rapido,specie in assenza di adeguati “ammortizzatori
sociali”, anche per la cosiddetta classe media. Dunque,diversamente da certa
stampa e da certe trasmissioni televisive, che hanno cercato di “incanalare”
ancora una volta in senso “moderato”,se non di “stoppare” la “svolta prossima
alla segreteria del Pd”, che fino ad oggi rimane il partito alla guida di una
maggioranza sempre più relativa in Italia,ritengo che alla fine,anche a pena
del pericolo scissione, chi è destinato a venir fuori come nuovo Leader della
sinistra, anche per le posizioni di coerenza col mandato ricevuto dai suoi
elettori, che ha saputo costantemente onorare,sia proprio Pippo Civati e non
Matteo Renzi. Quest’ultimo, probabilmente fingendo di non rendersi conto del
pericolo che rappresenterebbe un possibile ritorno in auge o deriva populista
del berlusconismo a livello elettorale, ha persino avuto il coraggio di non
augurare la condanna penale al maggior responsabile della situazione
politico-finanziaria e sociale del paese per il processo Mediaset in
Cassazione, in cui gli elementi probatori,come ha sottolineato il Procuratore
Generale Antonello Mura, sono univoci e più che solidi. Per quanto abbia
aderito al gruppo mediatico a sostegno della candidatura di Civati (Roma e
Lazio per Civati),ritengo di parlare ancora a titolo di “osservatore esterno”,nel
senso che alle ultime elezioni nazionali e regionali non sono andato nemmeno a
votare e nel senso che Civati dovrà cercare di convincermi con iniziative politiche
autenticamente incisive contro “le sacche di resistenza berlusconiana” e contro
le presenze “imbonitrici” insite nel suo stesso partito, da cui rischia
costantemente l’espulsione come presenza ormai scomoda, per potermi
riavvicinare “al teatrino della politica italiana” e alle urne
elettorali,avvertendo ormai un senso di estraneazione come molti e nutrendo
fiducia solo nella salda guida europea di Angela Merkel, la cui rielezione a
settembre rappresenta, in realtà il mio unico obiettivo e la mia costante
preoccupazione,come cittadino d’Europa! Alla Merkel unicamente va il mio
consenso incondizionato,certo che le Sue capacità scientifiche e politiche
senza precedenti nella storia d’Europa costituiranno l’unica ricetta per
approdare ad una salda unità politica europea e al primato economico e sociale
dell’Europa stessa nelle garanzie dei diritti, negli standards di vita a
livello sociale e nelle capacità di produzione e commercializzazione,cioè nella
realizzazione del benessere e dello Stato sociale. Nutro nei confronti di Civati,questo
giovanotto dalle buone premesse, ottime aspettative, soprattutto in termini di
ripristino della dialettica parlamentare e istituzionale in Italia, sospesa e
sopita ormai da anni, anche se non condivido tutto ciò che può provenire da
sinistra, perché sono a favore della libera iniziativa economica(art.41 Cost.)
e riconosco il ruolo fondamentale di “traino e colonna vertebrale” dell’economia
di questo paese alla piccola e media impresa,come anche sono contrario ad un
clima generalizzato di oppressione e “caserma fiscale”,ritenendo che la lotta
ad evasione ed elusione fiscale debba essere mirata e concentrata nei confronti
dei grandi capitali,delle grosse cifre, del mondo delle off-shore e soprattutto
della corruzione ai livelli alti del pubblico impiego (le mazzette sono sempre
in nero come sottolineavamo in altro post e i primi evasori spesso sono proprio
coloro che dovrebbero lavorare per lo Stato e che si ammantano di una carica
pubblica, anche se può apparire paradossale,ma chi controlla i controllori? E’
una vecchia questione irrisolta, specie in Stati ampiamente corrotti come
Italia,Grecia e Spagna).Insomma il mio,come al solito, non è un consenso
politico “al buio” o incondizionato, ma strumentale al ripristino di una
dialettica essenziale alla democrazia anche in Italia,dopo il “ventennio
berlusconiano”,in pratica, da giurista, appoggio Civati oggi, come ieri
appoggiavo la Lega Nord di Bossi, perché avevo compreso benissimo che la
riforma federale sarebbe stata il punto nodale su cui sarebbe “caduto l’asino”
dell’alleanza elettorale Bossi-Fini-Berlusconi e che i tentativi di riforma
della Lega, che mettevano in forse per la prima volta il dogma unitario, anche
per via della riforma del titolo quinto della Costituzione (attuata grazie alla
sinistra di D’Alema per cercare di “controllare e imbrigliare” in qualche
misura, sostituendo il ruolo amministrativo dei Comuni a quello delle Regioni,
la spinta centrifuga partita dal Nord e che appariva inarrestabile e
frantumatrice del vecchio sistema e dei suoi equilibri storici…), sarebbero
stati una sorta di “Rasoio di Occam” puntato mortalmente alla gola tanto dei
rimasugli dell’arcipelago democristiano ormai disgregato, quanto della
formazione politica di Gianfranco Fini e infine dello stesso Pdl (forse di
tutto quanto è accaduto dopo, l’unico risultato non perfettamente prevedibile
era la scomparsa progressiva o debacle della stessa Lega, che però si era
condannata da sola con la sua eccessiva subalternità-sudditanza politica alle
posizioni di Silvio Berlusconi e dei suoi e con i vari scandali ed episodi di corruttela
e mala gestione che fecero comprendere anche agli elettori più affezionati i
motivi veri per cui questo partito non seppe elevarsi dalle “sagre e tirate nei
comizi di piazza” ad una visione autentica di un progetto di riforma
alternativo per lo Stato!). Ebbene oggi il rasoio ha inciso come un bisturi a
destra, ma c’è bisogno di altrettante “rasoiate” o incisioni chirurgiche a
sinistra,se si vuol tentare di realizzare anche in questo paese un “abbozzo di
Repubblica e un tentativo di Democrazia”, o qualcosa di vagamente assimilabile,
e il rasoio che può incidere fin nei “recessi reconditi” della “Palude
Montagnarda”, oggi in Italia potrebbe essere proprio Pippo Civati,a patto che
sappia calzare il guanto di ferro,uscire dalla logica del “dialogo a tutti i
costi” e aprire con decisione la frattura al momento giusto con le “sacche
moderate,democristiane” o con gli indecisi e i “caca dubbi” dalle idee poco
chiare.Tutto sembra pronto per la “svolta”,in attesa del prossimo congresso per
la nomina del nuovo segretario del partito,anche il fatto che Civati stesso
abbia saputo interloquire con le frange più preparate e politicamente motivate
all’interno dello stesso “scatolone del Pd”, mi riferisco agli interessanti
collegamenti con Felice Casson, che potrebbe diventare anche Lui l’autentico
Leader del Pd in futuro e che sta giocando un ruolo di guida sempre più
evidente in Senato,in nome anche della Sua giusta fama di Pater Patriae, per
aver avuto una sorta di ruolo storico di Padre Costituente della cosiddetta
seconda Repubblica avviando coraggiosamente le indagini sul “caso Gladio”, che
faceva dell’Italia un paese a sovranità limitata dalla fine del dopoguerra, ma
penso anche agli altrettanto interessanti collegamenti-“affinità elettive” di
Civati con le posizioni di Laura Puppato e Alessandra Moretti, esponenti
significative del Pd Veneto,le quali stanno assumendo, via via, un ruolo carismatico
e di riferimento in questa fase fortemente “magmatica” e in divenire della
scena politica italiana. Ci sono solo due errori politici che può commettere
Pippo Civati in questa fase: il primo quello di pensare, come nuovo Leader
della sinistra italiana, di potersi contrapporre alle sagge politiche della
Cancelliera Merkel in Europa, che hanno salvato fino ad oggi l’euro e l’Europa
tutta dal disastro totale. Sarebbe un errore madornale e imperdonabile, al pari
dei “J’accuse” immotivati e gratuiti che, in questi giorni, sta provando a
lanciare Enrico Letta sulle politiche europee in relazione alla situazione
greca. Del pari sarebbe un errore pensare di potersi proporre sulla scena
nazionale come guida del partito di maggioranza relativa senza una visione d’insieme
europea e senza le necessarie “entrature o aperture diplomatiche” in Europa,
che oggi non sono certo col socialismo di Hollande,magari in prospettiva sempre
di fronda europea dei paesi più disagiati “anti-Merkel”. Lo stesso Hollande ha
infatti dichiarato pubblicamente di “bocciare” certe eventuali prospettive
riconoscendo la attuale Germania come un modello in tutti i sensi. I miei
timori sono in pratica quelli di una possibile “fuga giacobina di Civati a
briglia sciolta” nel panorama europeo, poiché oggi la politica dei singoli
Stati membri U.E. appare collegata e osmotica e non è più potenzialmente “isolazionistica”
o improntata a figure di “solisti in casa propria”, come in passato. Per cui
consiglio vivamente a Civati, prima del congresso per la segreteria, di recarsi
anche lui in visita alla Cancelliera Merkel, come ha fatto astutamente Matteo
Renzi, che lo ha preceduto, al fine di accreditarsi “diplomaticamente” e a
livello europeo. Questa sarebbe l’unica mossa intelligente che attualmente mi
aspetterei da un Leader di dimensioni europee, che non ambisca solo a far la “prima
donna” in una prospettiva di “autarchia” italiana, che condannerebbe il paese
all’emarginazione e ad un ruolo ancor più marginale nel contesto europeo dopo
le politiche vulneranti, anche in termini di rapporti con gli altri Stati, del
ventennio berlusconiano. Dall’altra parte mi aspetto proposte politiche
incisive contro quell’establishment o “sistema di potere” che ha tenuto il
paese bloccato per ventanni avviandolo alla recessione economica strutturale:penso
in primis a leggi valide contro il conflitto di interessi, ad interventi volti
al recupero di quello che negli anni lo Stato ha dato “a fondo perduto” alla
Fiat,senza valide politiche di ritorno e reinvestimento,ecc. Infine penso ad un
ruolo di denuncia e indagine sugli intrallazzi e le corruttele degli ultimi
ventanni e ad una lotta senza quartiere, addirittura spietata nei confronti
delle mafie e del riciclaggio,ma anche a politiche antiproibizionistiche sugli
stupefacenti che possano costituire la base più solida per un azzeramento di
traffici e guadagni delle cosce o anche a una politica doganale valida che
finisca per spezzare una volta per tutte l’alleanza clandestina tra mafia
cinese e camorra a fini di contrabbando e frode fiscale. Sorge dunque spontaneo
un possibile parallelismo storico tra la figura di Pippo Civati, oggi, e
mutatis mutandis, il ruolo che ebbero in passato il Maresciallo Tito e la
resistenza slovena nella lotta al fascismo. Gli eventi storici ci insegnano che
la repressione e la risposta più dura al fascismo (anche con eventi al limite
della spietatezza dalla castrazione di fascisti catturati da parte dei
partigiani slavi,agli attentati, alle foibe, alle fucilazioni di massa
precedute dal grido: “Morte al fascismo oppressore dei popoli”) venne proprio da
sinistra e particolarmente ad est, più ancora che nella zona dell’Emilia
denominata “il triangolo rosso”. Senza voler giungere a certe “efferatezze”,
che fanno parte del repertorio di una guerra portata all’esasperazione proprio
dai metodi dell’occupazione fascista (vedasi anche la campagna di Grecia),oggi
non c’è affatto bisogno di altri anni di stagnazione e incertezze, ma
quantomeno di una risposta ferma,quasi una manovra strategica del fronte a
sinistra,come quella che seppe dare allora la figura di Statista del
Maresciallo Tito. La figura storica il cui nome era l’unico in grado di
terrorizzare il fascismo e che seppe ricacciare gli scherani e gerarchi di
Mussolini ben oltre il confine (questo, e non altri,fu il motivo storico del
ridimensionamento del confine italiano ad est dopo la seconda guerra mondiale).
Al di là della lotta, portata avanti, da sinistra, senza infingimenti e tregue,
Tito rappresenta però,indubitabilmente, ancora oggi, l’unica figura di statista
che seppe edificare da un crogiolo di etnie,di lingue e di religioni, la
Repubblica Jugoslava, uno Stato che resse per parecchi anni dopo la sua morte e
la cui disgregazione, in assenza di una figura di riferimento come la Sua, fu
alla base di guerre atroci nel passato più recente e del ritorno dell’area
balcanica a quel ruolo di “instabile polveriera” d’Europa che fu alla base, con
l’evento dell’omicidio dell’Arciduca Francesco Ferdinando in Serajevo,il 28
giugno 1914, dello scoppio della prima guerra mondiale, la cosiddetta “grande
guerra”.La sfida che si ripropone oggi a Civati, come possibile Leader della
sinistra, è più o meno quella che dovette affrontare storicamente il
Maresciallo Tito alla fine della seconda guerra mondiale,dopo aver sconfitto i
fascisti,quella cioè di farsi costruttore e creatore di uno Stato, laddove si
ergono quasi più solo macerie morali e civili più ancora che materiali, e di
fare di questo possibile Stato tutto ancora da edificare, un fattore di
stabilità e di possibile crescita per l’intera Europa,anziché un fattore di contrapposizione
alla guida del motore tedesco dell’intera U.E. e di instabilità finanziaria per
l’enorme debito pubblico accumulato,tra le altre cose. Saprà Pippo Civati
dimostrarsi veramente all’altezza della sfida storica che lo attende o
preferirà anche lui deviare la sostanza del discorso su questioni diversive o
di contorno e si accoderà ai tanti,troppi moderati? In ogni caso lui e Felice
Casson mi sembrano sempre più come l’ “ultima spiaggia” per la sopravvivenza di
una presenza elettorale del Pd,prima di una scissione o frantumazione
definitiva e mi sembrano le uniche vere anime autentiche di questa sedicente sinistra italiana, anche
se però,non senza troppi tentennamenti ed esitazioni letali. Forse manca loro
una lucida e strategica visione d’insieme quale quella che sempre contraddistinse,fino
all’ultimo, il loro antecedente slavo,partorito,diversamente da loro,
direttamente dai campi di battaglia! La differenza purtroppo è proprio
questa,la realtà del fronte ti insegna subito e senza troppi complimenti, come
canta la Canzone di Piero di De Andrè, che non puoi fare troppi “sconti” al
nemico e che le esitazioni si pagano care, perché chi non colpisce per primo e
al momento giusto, cioè in un momento di debolezza per il Pdl, è destinato
inevitabilmente ad essere eliminato,a sua volta, dalla scena politica,in questo
caso.Omero sintetizzò questo concetto in versi: “Il Dio della guerra odia
coloro che esitano!” e la “politica non è altro che la prosecuzione della
guerra con altri mezzi”, come ben insegna Von Clausewitz.
Für einen echten
Linkskurve in PD mit Pippo Civati. Vergleiche mit historische Rolle des Widerstandes Slowenien und der Marschall Tito
Ich
glaube fest daran, dass das eigentliche Problem die Abwesenheit in Italien ist
seit Jahren ein echter politischer Diskurs und auch die sogenannten
"Klassenkampf", das Nebeneinander von authentischen sozialen Interessen, nicht
nur für den Verlust von Jahren der repräsentativen Rolle der Gewerkschaften
zunehmend bürokratische Form fast halbstaatlichen Organisationen, sondern auch
für die dösen progressive Teile der historischen Ansprüche und sozialen
Fortschritt in der italienischen Linken, schließlich sogar zu einer Rolle der
staatlichen Zusammenarbeit mit denen, die gezähmt, Worten,
sie sollten identifiziert werden als "historisch politischen Gegner," Berlusconi
und die Anhänger der Nationalen Allianz, Ausbildungspolitik letztere Art nichts
weniger als aus der Asche der sozialen Bewegung der rechten Nationalen
Almirante, jetzt noch Regierung Verbündete, das
Banner eines "consociativismo" noch schlimmer "pentapartiti" und Koalitionen aus
Baden unter der Herrschaft des Wahlgesetzes proporzionale.Grazie Figuren der
"ewigen Zurückhaltung", die ich als "Marktschreier" von Rosi Bindi Franceschini
definieren und
auch dank der institutionellen Linie durch den Colle gewünscht, weiterhin das
Land in Sicht, ohne die Regierungen in der Lage weitreichende politische
Reformen und wirklich einschneidende segeln, in der Illusion, in der Lage, auch
weiterhin zu gewährleisten "jeder und niemand" und Sie sparen können "Ziege und
Kohl. " Auch
von dieser Regierung Letta, über Hilfe und hofft, dass aus einem "Marshall-Plan"
(konzipiert und im Auftrag der Ministerin von der Leyen der Merkel-Regierung)
für die Beschäftigung von Jugendlichen, Matrix homegrown entstehen, sehen wir
nicht jede projekt
real Strukturreform, wenn nicht die mögliche Sell-Off im Spätherbst der letzten
"Family Jewels", mit der üblichen Politik der "Privatisierung", landet auf lange
Sicht nur die öffentlichen Eigentums verarmen und wahrscheinlich verschlimmern
die Tarif Kosten von der Öffentlichkeit getragen diskutiert,
die Privatisierung von IRI Nummernschild Romano Prodi zum nächsten, dass es die
Unterschrift des Saccomanni tragen. Die
Dialektik und die Rolle einer echten Opposition, erholte sich sehr leicht mit
dem Five Star Bewegung von Beppe Grillo, sehr wenig konkrete dirigistischen und
ebenso, wenn nicht unrealistisch in ihren verschiedenen Initiativen, wie ich
bereits Gelegenheit gehabt, darauf hinzuweisen, in einem anderen Beitrag,
sondern bilden das
Wesen der Demokratie, wie sie in der aufstrebenden Staatsrechtler Hans Kelsen,
die Texte, von denen ich das Glück hatte, zu mir, da seine Universität bilden
(sprich: "Demokratie" von Hans Kelsen, veröffentlicht von Il Mulino) gelehrt.
Was
fehlt dann nach Italien, für die Jahre, vom Ende des letzten sozialen Kontraste
der "Rolltreppe" und der letzte Versuch zur Vereinigung Kampf Pizzinato
Nummernschild (ein anderer Name als der Bertinotti und erinnert an die
Gewerkschaft, die in der Praxis gewesen sein könnte in Italien)? Vermisst
"politische und soziale" das Vorhandensein einer linken authentisch, kompakt und
organisiert unter dem Banner eines charismatischen Führers (der letzte war
Enrico Berlinguer ...), dass, wie die Taschen und die am stärksten
benachteiligten Gruppen in Armut zu vermitteln weiß erhöhen
in dem Land, er weiß, dass verkörpern eine echte Instanz Rebalancing des
Reichtums, Gleichheit und Gerechtigkeit, soziale und natürlich wird dies nie mit
Persönlichkeiten wie Enrico Letta (Enkel des "gute Stube" des Römischen Reiches)
geschehen, der Regierung oder dem Sekretär Guglielmo Epifani die
Demokratische Partei, ein anderer Ausdruck Gewerkschaft bürokratischen Übergang
zu dem neuen Kongress, noch wollen, um fortzufahren, um die Demokratische Partei
ein "Container aller Konvergenzen", in dem wir weiter an der Identifizierung als
"links" kann auch der ehemalige "Demokrat
links" von der aktuellen, die De Mita und Cirino Pomicino up bezeichnet heute um
Anhänger des aktuellen Bindi und Franceschini, wie gesagt. Die
Demokratische Partei, die herausgerissen kommt electorally, meiner Meinung nach,
muss die Erfahrung der Regierung mit Berlusconi und vielleicht noch mehr von
einander institutionellen Wiederwahl von Giorgio Napolitano am Quirinal, jetzt,
mehr als je zuvor, wenn es das Ende der Northern League machen (3,8%
und immer Geruch von Split-Brech weiter, die ihr Verschwinden vom Lichtbogen auf
die sogenannten konstitutionellen Parlamentswahl Sperrklausel sicherstellen
würde), ein authentisches "turn-back" über Themen und Strategien authentisch
links,
und dies nicht nur für die Situation, die sich manifestiert in der gesamten
politischen Landschaft (die wahre Vakuum links und Sel mit Vendola zeigt in der
Lage sein, um es nur teilweise und nur an bestimmten Breiten füllen
territorialen Süden), dh nicht nur für bloße
taktische Argumentation von Wahlen Komfort, sondern ganz allgemein, weil, wie
wir bereits betont haben, die Banden der sozialen Benachteiligung und
Ausgrenzung sind rasant, von Tag zu Tag, nachdem die "Care-Ökonomie" nicht auf
der Grundlage des wilden Kapitalismus, Privatisierung und falsch One-Way-Liberalisierung
dauerte mehr als zwei Jahrzehnten. Wenn
Sie eine Tätigkeit oder eine Mehrwertsteuer zu schließen, als ob es mehrere
geschlossen während der Tremonti-Monti-Letta, und lief auf die neuesten
Einsparungen, den Schritt aus der Mittelschicht oder reichen dem Proletariat und
Elend ist schnell genug ,
vor allem im Fehlen einer angemessenen "sozialen Abfederung", auch für die
sogenannte Mittelschicht. Daher
im Gegensatz zu einigen der Presse und bestimmte Fernsehprogramme, die "Kanal"
versucht haben, noch einmal in einem "moderaten", wenn nicht "gestoppt", die
"neben dem Sekretär der Demokratischen Partei zu verwandeln", die bis zum
heutigen Tag bleibt die Partei
an der Spitze von einer Mehrheit mehr und mehr relevant in Italien, glaube ich,
dass am Ende, selbst auf die Gefahr der Gefährdung Teilung, die voraussichtlich
zu kommen als der neue Führer der Linken, selbst für die Positionen im Einklang
mit dem Mandat erhielt von seinen Bestandteilen, die ist
es gelungen, konsequent zu ehren, ist nur doof und nicht Civati Matteo Renzi.
Die
letztere, wohl nicht vorgeben, um die Gefahr, die eine mögliche Wiederbelebung
oder populistische Drift Berlusconi-weiten Wahl wäre klar, er hatte sogar den
Mut, nicht die strafrechtliche Verurteilung der Hauptverantwortlichen für die
politische und finanzielle Situation und soziale wünschen Land
für den Prozess vor dem Obersten Gerichtshof Mediaset, in dem die Beweismittel,
wie von der Generalstaatsanwaltschaft Antonello Mura, sind einzigartig und mehr
als Feststoffe. Wie
die Medien Gruppe zur Unterstützung der Kandidatur von Civati (Rom und Latium
Civati) beigetreten sind, denke ich, wieder zu sprechen durch "externen
Beobachter" in dem Sinne, dass die aktuellen nationalen und regionalen Wahlen
noch nicht einmal gegangen, um aktive und Sinne,
dass Civati müssen versuchen, mich mit wirklich einschneidenden politischen
Initiativen überzeugen gegen "Taschen des Widerstands Berlusconi" und gegen die
Präsenzen "imbonitrici" inhärenten in seiner eigenen Partei, die ständig
riskiert Ausweisung als Präsenz jetzt unangenehm in der Lage sein zu verbinden
", um die italienischen
Theater der Politik "und die Wahlurne, jetzt erleben ein Gefühl der Entfremdung
so viele nährende und Vertrauen nur in soliden europäischen Führer von Angela
Merkel, deren Wiederwahl im September ist in der Tat mein einziges Ziel und
meine ständige Sorge, wie Bürger
Europas! Merkel
nur verlängern meine uneingeschränkte Zustimmung, sicher, dass seine
wissenschaftlichen Fähigkeiten und politischen beispiellos in der Geschichte
Europas wird das einzige Rezept, um auf einem soliden einheitlichen europäischen
politischen und wirtschaftlichen Vorherrschaft und sozialen Entwicklung in den
gleichen Garantien ankommen Rechte,
die in den Normen des Lebens in der Gesellschaft und in der Kapazität der
Produktion und Vermarktung, das heißt, bei der Umsetzung von Sozial-und
Wohlfahrtsstaat. Ich
habe gegen Civati, dieser junge Mann von einem guten Hintergrund, große
Erwartungen, vor allem in Bezug auf die Wiederherstellung der parlamentarischen
und institutionellen Dialektik in Italien, und ruhenden seit Jahren, obwohl ich
nichts teilen, die von links kommen kann, weil sie zugunsten
der wirtschaftlichen Freiheit (Art.41 der Verfassung) und erkennen die
grundlegende Rolle von "Abschleppen und Wirbelsäule" der Wirtschaft dieses
Landes zu den kleinen und mittleren Unternehmen sowie im Widerspruch zu einem
allgemeinen Klima der Unterdrückung und "Kaserne Steuern ,
"zu glauben, dass der Kampf gegen die Steuerflucht und Steuerumgehung sollte
gezielt und fokussiert auf große Kapital, eine große Zahl, von der Welt der
Off-Shore-und vor allem der Korruption auf den höchsten Ebenen des öffentlichen
Dienstes (die Bestechungsgelder sind immer in schwarz sottolineavamo
in einem anderen Beitrag und die ersten Steuerhinterzieher sind oft die Leute,
die für den Staat arbeiten und sollte, dass zugrunde öffentliches Amt, obwohl es
mag paradox erscheinen, aber wer bewacht die Wächter? Und "eine alte ungelöste
Problem, vor allem in Staaten weithin korrupten wie
Italien, Griechenland und Spanien). Also meine, wie üblich, gibt es einen
politischen Konsens "in the dark" oder unbedingt, aber instrumental zur
Wiederherstellung einer Dialektik wichtig für die Demokratie in Italien, nach
"zwanzig Jahre Berlusconi," in Praxis
als Jurist, Unterstützung Civati heute, wie gestern lehnte Bossi von der Lega
Nord, weil ich sehr gut, dass die Bundesregierung die Reform wäre der Brennpunkt
von denen würde "ließ den Esel" Wahlbündnis Berlusconi und verstanden haben
Bossi-Fini- das
versucht, die Liga, die im Zweifelsfall zum ersten Mal das Dogma Einheit setzen,
auch weil die Reform der Reform des Titels V der Verfassung (umgesetzt durch die
links D'Alema versuchen, "Kontrolle und Geschirr" zu einem gewissen Grad
und
ersetzt die administrative Rolle Commons derjenigen der Regionen, die
Zentrifugalkraft Spiel aus dem Norden und dass unaufhaltsam schien, Zerkleinern
des alten Systems und seiner historischen balance ...), wäre eine Art "Ockhams
Razor", die auf der Kehle so tödlich sein Reste
des Archipels Demokrat jetzt gestört, als die politische Bildung von Gianfranco
Fini und schließlich die gleiche PDL (vielleicht nach allem, was geschehen ist,
ist das einzige Ergebnis nicht perfekt vorhersehbar war das allmähliche
Verschwinden oder Debakel der gleichen Liga, die jedoch, wurde
verurteilt, allein zu sein mit seinem übermäßigen Unterordnung-politischen
Unterwerfung unter die Positionen von Silvio Berlusconi und seine und die
verschiedenen Skandale und Folgen von Korruption und Misswirtschaft, die
treuesten Wähler auch verstehen, die wirklichen Gründe, warum diese Partei nicht
zur Größe steigen aus von
den "Pull Festivals und Kundgebungen auf dem Platz", um eine authentische Vision
einer alternativen Reformplan für den Staat!). Nun,
heute hat der Rasierer wie ein Skalpell zur rechten aufgezeichnet, aber wir
müssen so viele "Rasiermesser" oder chirurgische Einschnitte auf der linken
Seite, wenn Sie sicherstellen, tastete in diesem Land als "Skizze der Republik
und dem Versuch, Demokratie" wollen oder
etwas ähnlich vage, und das kann Auswirkungen auf den Rasierer bis hin zu den
"verborgenen Winkeln" der "Swamp Montagnards", heute in Italien nur doof sein
Civati könnte, vorausgesetzt, dass weiß, wie man auf dem Fehdehandschuh
setzen, um über einen "Dialog bewegen alle
Kosten "und öffnen Sie den Bruch mit der Entscheidung zum richtigen Zeitpunkt
mit den" Taschen moderate Demokraten "oder die unentschlossen und" caca
bezweifelt "die kleinen Ideen chiare.Tutto scheint bereit für den" Wendepunkt
"in Vorfreude auf den nächsten Kongress die
Ernennung des neuen Sekretär der Partei, auch die Tatsache, dass Civati selbst
in der Lage war, mit den Fransen vorbereitet und politisch motiviert innerhalb
der gleichen "Feld der Demokratischen Partei" zu sprechen, bin ich zu den
interessanten Verbindungen mit Felice Casson, der auch ihn werden könnte
Bezugnahme der
wahre Führer der Demokratischen Partei in die Zukunft und wer spielt eine
führende Rolle immer deutlicher in den Senat, auch im Namen des verdienten Ruhm
Pater Patriae, gehabt zu haben, eine Art historische Rolle der sogenannten
Zweiten Republik Vater Konstituierende ab tapfer Untersuchungen
zum "Fall Gladio", die Italien sei ein Land mit eingeschränkter Souveränität
seit dem Ende des Zweiten Weltkriegs, aber ich denke auch, die ebenso
interessante Links-"Wahlverwandtschaften" von Civati mit den Positionen von
Laura Puppato und Alessandra Moretti, Vertreter der bedeutenden PD
Venetien, die immer, werden nach und nach, eine charismatische Rolle und
Referenz in dieser Phase stark "Magma" und in der Herstellung des italienischen
politischen Szene. Es
gibt nur zwei politische Fehler, die Goofy Civati in diesem Stadium kann: die
erste, zu denken, als der neue Führer der italienischen Linken, in der Lage
sein, um die kluge Politik von Kanzlerin Merkel in Europa, die bisher den Euro
gerettet zu kontrastieren und ganz Europa aus totale Katastrophe.
Es
wäre ein unverzeihlicher Fehler, und, wie das "Ich klage an" grundlos und frei,
dass in diesen Tagen, wird versucht, Enrico Letta über die europäische Politik
in Bezug auf die Situation in Griechenland zu starten. Ebenso
wäre es ein Fehler, der in der Lage, auf der nationalen Szene als Führer der
Mehrheitspartei, ohne einen Überblick über europäische und ohne die notwendigen
"entrature oder diplomatischen Ouvertüren" in Europa, die heute sicherlich nicht
mit dem Sozialismus Hollande vorschlagen denken, vielleicht immer
in der Perspektive der ärmsten Länder der Europäischen Wedel "Anti-Merkel".
Das
gleiche Hollande hat öffentlich erklärt, dass "Reject" keine bestimmte
Perspektiven Erkennen der gegenwärtigen Deutschland als Muster in alle
Richtungen erklärt. Meine
Befürchtungen in der Praxis sind die eines "escape jakobinischen Civati freien
Lauf" auf dem europäischen Markt, da nun die Politik der einzelnen
EU-Mitgliedstaaten angeschlossen
ist und osmotischen und ist nicht mehr potentiell "Isolationismus" oder markiert
durch Zahlen von "Solisten in ihren eigenen vier Wänden", wie in der
Vergangenheit. Also
habe ich sehr zu empfehlen Civati, vor dem Kongress für das Sekretariat, um sich
bei einem Besuch in Bundeskanzlerin Merkel gehen, ebenso listig Matteo Renzi,
die ihm vorausgegangen, um für die Akkreditierung "diplomatisch" gelten und auf
europäischer Ebene. Dies
wäre nur kluger Schachzug, dass ich jetzt von einem Marktführer erwarten mit
einer europäischen Dimension, die nicht darauf abzielt, nur die "erste Frau" in
einer Perspektive der "Autarkie" Italian, die das Land zu einer Rolle
Marginalisierung verurteilen würde und sogar sein mehr
marginal im Kontext der europäischen Politik nach der Verwundung, auch im
Hinblick auf die Beziehungen zu anderen Staaten, die zwanzig Jahre Berlusconi.
Auf
der anderen Seite erwarte ich Vorschläge für politische Maßnahmen gegen
quell'establishment oder "System der Macht", die das Land seit zwanzig Jahren
durch den Beginn der strukturellen wirtschaftlichen Rezession gesperrt gehalten
hat: Ich denke, in erster Linie, um Gesetze gegen Interessenkonflikte gelten,
der Interventionen auf Erholung ausgerichtet als
dass im Laufe der Jahre hat der Staat "grant" auf Fiat, ohne gute Rendite
Politik und Wiederanlage usw. gegeben. Schließlich
glaube ich, einer Beschwerde und Untersuchung der Rolle von Intrigen und
Korruption von den letzten zwanzig Jahren und einem Kampf auf Leben und Tod,
auch gegen rücksichtslose Gangs und Geldwäsche, sondern auch die Politik auf
Medikamente, die die Grundlage für die stärkere Form kann antiproibizionistiche
Zurücksetzen
des Verkehrs-und Ergebnisentwicklung der Oberschenkel oder sogar einer
gemeinsamen Zoll gültig für alle Mal zu beenden, um die Allianz zwischen
illegalen chinesischen Mafia und der Camorra zum Zweck der Schmuggel und
Steuerhinterziehung zu brechen. Daher
entsteht spontan eine mögliche Parallelität zwischen der historischen Figur
Goofy Civati heute, und sinngemäß auch für die Rolle, die sie in der
Vergangenheit Marschall Tito und dem slowenischen Widerstand im Kampf gegen den
Faschismus hatte. Die
historischen Ereignisse lehren uns, dass Repression und härtere Reaktion auf den
Faschismus (auch mit Veranstaltungen am Rande der Rücksichtslosigkeit von der
Kastration von Faschisten von den slawischen Partisanen, die Angriffe, die
Dolinen, die Massenerschießungen durch den Schrei vorausgegangen eingefangen:
"Death Faschismus
Unterdrücker des Volkes ") war nur von der linken Seite und vor allem im Osten,
rief sogar mehr als auf dem Gebiet der Emilia die" rotes Dreieck ". Ohne
sich auf gewisse "Brutalität", die Teil des Repertoires eines Krieges durch ihre
Beschäftigung faschistischen Methoden (siehe auch das griechische Kampagne),
heute sind verärgert kommen gibt es keine Notwendigkeit für weitere Jahre der
Stagnation und Unsicherheiten,
aber zumindest mit einem festen Antwort, fast ein strategisches Manöver auf der
linken Seite der Front, wie derjenige, der in der Lage, dann geben die Figur des
Staatsmannes Marschall Tito war. Die
historische Figur, deren Name war der einzige in der Lage terrorisieren
Faschismus und die in der Lage zu verjagen die Schergen von Mussolini und dem
faschistischen auch jenseits der Grenze (dieser war, und kein anderer, war der
historische Grund der Neuorganisation der italienischen Grenze im Osten nach der
World War II). Jenseits
des Kampfes, durchgeführt auf, von links, ohne Vorwand und Waffenstillstand, ist
Tito, aber zweifellos auch heute noch die einzige Figur als Staatsmann, der wie
ein Schmelztiegel von Ethnien, Sprachen und Religionen, die ehemalige
jugoslawische Republik aufzubauen wusste ,
ein Zustand, der für mehrere Jahre nach seinem Tod und deren Zerfall in
Ermangelung einer Bezugsgröße als Sein regiert, war die Grundlage der grausamen
Kriegen in der jüngsten Vergangenheit und die Rückkehr in die Rolle des Balkans
" instabil
Pulverfass "Europas, die an der Basis war, mit der Veranstaltung des Mordes an
Erzherzog Franz Ferdinand in Sarajevo, den 28. Juni 1914, dem Ausbruch des
Ersten Weltkrieges, der sogenannte" Große Krieg. "Die Herausforderung, die
wiederholt heute
Civati als möglicher Führer der Linken, mehr oder weniger, dass er historisch
konfrontiert Marschall Tito am Ende des Zweiten Weltkriegs, nach dem Sieg über
die Faschisten, das heißt, an den Hersteller und Entwickler von einem Staat, wo
fast stehen mehr
nur Schutt moralische und staatsbürgerliche sogar mehr als Material, und um dies
alles möglich Zustand noch gebaut werden, ein Faktor der Stabilität und
Wachstumspotenzial für ganz Europa, sondern als ein Faktor in Opposition gegen
die Führung des gesamten deutschen Motor EU und
finanzielle Instabilität für die riesige Staatsverschuldung angesammelt, unter
anderem. Goofy
können Civati wirklich bis zu der historischen Herausforderung, die ihn
erwartet oder er wird es vorziehen, die Substanz der Rede des Ablenkungsmanöver
Fragen oder Beilage abzulenken und Sie in die Warteschlange zu viele moderiert
beweisen? In
jedem Fall scheinen er und Felice Casson mehr und mehr wie die'' last resort
"für das Überleben eines Wahl-Präsenz der Demokratischen Partei, vor der
Spaltung oder Zerkleinern eine endgültige und ich scheinen die einzig wahre
Seele dieser sogenannten authentischen italienischen Linken, auch Wenn jedoch
nicht ohne viel Zögern und Bedenken tödlich. Vielleicht
fehlt ihnen eine klare und strategischen Überblick, wie es sich immer aus, bis
zum letzten, ihre Vorgeschichte slawischen Geburt, im Gegensatz zu ihnen, direkt
von den Schlachtfeldern! Der
Unterschied ist leider die Realität zugewandten Sie lehrt, sofort und ohne
Umschweife, als er das Lied von Piero De Andrè singt, kann man nicht tun, zu
viele "Rabatte" an den Feind und das Zögern Sie zahlen egal, denn wer nicht
Streiks
ersten zur richtigen Zeit, das heißt, in einem Moment der Schwäche für die PDL
ist, wird unweigerlich dazu bestimmt, eliminiert, die wiederum werden von der
politischen Bühne, in diesem caso.Omero zusammengefasst dieses Konzept in Vers:
"Der Gott des Krieges hasst diejenigen,
die zögern "und" Politik ist nichts anderes als die Fortsetzung des Krieges mit
anderen Mitteln ", sowie lehrt Von Clausewitz.
2 settembre 2013 Festa dell'Unità di Albano Laziale, io sono quello che alla fine fa la domanda a Civati abbozzando il parallellismo storico tra 8 settembre del 1943 e 9 settembre 2013.... http://www.europaquotidiano.it/2013/09/04/civati-alla-festa-dei-giovani-dem-la-diretta-streaming/?fb_action_ids=719129378113856&fb_action_types=og.recommends&fb_source=aggregation&fb_aggregation_id=288381481237582
RispondiEliminaChe dire,a mesi di distanza dalla proposizione della cosiddetta "mozione Civati" e dell'incontro ad Albano Laziale è tempo di tracciare bilanci ed è triste ammettere che,al di là della bella cornice e della cena casareccia nel clima da Festa dell'Unità di Albano, Civati alla data odierna e a "bocce ferme" si sia rivelato una grande delusione politica e che, del pari, sia necessario prendere atto che la sua "mozione" non sia mai decollata nemmeno a livello di coscienza critica interna al partito...il ragazzo si è rivelato politicamente inconsistente e incapace di prendere posizioni risolutive anche all'interno del suo stesso partito. Se Felice Casson si è rivelato determinante, del pari, per la decisione a voto palese sull'espulsione di Silvio Berlusconi dal Senato della Repubblica, anche la figura di quest'ultimo non è riuscita a imporsi nè alla guida del partito nè nell'imprimere un'autentica svolta, un cambio di mentalità che rimane sempre la stessa, burocratica, intenta a far convivere anime troppo diverse come in uno "scatolone sui generis" e senza nemmeno garantire un autentico confronto dialettico interno....l'era renziana appare tutta improntata a traghettare il paese, come al solito, non si sa bene verso quali lidi, quali obiettivi, purchè il tutto avvenga in linea di continuità col passato, senza cesure, senza troppi scossoni, soprattutto senza "rivoluzioni", perchè l'Itaglia continua ad essere il paese immobile che non ama le rivoluzioni o i cambiamenti repentini, che invece,probabilmente, sarebbero l'unica cosa urgente dopo il ventennio berlusconiano.....insomma,raramente, come in questo caso devo ammettere di aver sopravvalutato le capacità di una persona o di aver troppo confidato nelle emergenze-contingenze del momento storico,illudendomi in un qualche "tentativo" di cambiamento.....Was kann ich sagen, Monate vor dem Beginn der so genannten "Bewegung Civati" und dem Treffen in Albano Lazio ist an der Zeit, um Budgets zu verfolgen und es ist traurig, das zuzugeben, jenseits der schönen Umgebung und hausgemachte Abendessen in der Klima-Tag der Einheit Albano, Civati zu dem Datum gültig, und "Staub gelegt hat", erwies sich als eine große Enttäuschung Politik und dass, ähnlich, ist es notwendig zu beachten, dass seine "Bewegung" noch nie in der Partei stieg aus dem Boden, auch auf der Ebene des kritischen Bewusstseins zu sein .. . der Kerl stellte sich heraus, widersprüchlich und politisch unfähig, entscheidende Positionen auch innerhalb seiner eigenen Partei zu sein. Wenn Felice Casson war notwendig, auch zu der Entscheidung, Abstimmung über die Ausweisung von Silvio Berlusconi durch den Senat zu öffnen, die Zahl der letzteren hat es versäumt, sich selbst noch die Führung der Partei zu schaffen, noch ein beeindruckendes "echten Wendepunkt, eine Änderung der Mentalität, die immer gleich bleibt, bürokratisch, Absicht, zusammen zu viele Seelen wie in einer" Box sui generis "und ohne bringen sogar garantieren eine interne Dialektik .... die Ära erscheint alle renziana markiert, um das Land zu führen, wie üblich, niemand weiß, was zu den Stränden, wie Ziele, solange alles in der Linie der Kontinuität mit der Vergangenheit getan, ohne Pausen, ohne zu viele Unebenheiten, vor allem ohne "Revolutionen", denn die kontinuierliche Striptease Eigenschaft, um das Land, das nicht wie plötzliche Veränderungen oder Revolutionen, statt, wahrscheinlich wäre das einzige, was die beiden Jahrzehnte nach Berlusconi dringend ..... kurz gesagt, selten, wie in diesem Fall muss ich zugeben, dass sie die Fähigkeit überschätzt oder eine Person zu viel im Notfall-Risiken, die von den historischen Moment der Illusion in der einige "Versuch", vertraute ändern .....
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